Cosa sta succedendo all’economia globale e perché la marginalizzazione dei costi di produzione ci offre una lezione importante. Le nuove sfide tecnologiche sono già qui e stanno cambiando tutto. Come sfruttarle per non rimanere fuori dai nuovi sistemi della produzione e della distribuzione. Perché l’approccio del design sta diventando il nuovo mantra. Come si fa ad innovare, qual è il ruolo del designer in tutto questo? Nuove opportunità, piattaforme e la filiera analogico-digitale.
Perché dobbiamo ripensare l’approccio alla manifattura? Quali sono i segnali e le forze che ci obbligano ad un cambio di paradigma? Designer, makers, artigiani: figure in sovrapposizione, competenze interscambiabili, necessità di ibridare con un pensiero che coinvolge visione, economia, design strategico e un utilizzo delle tecnologie di comunicazione, distribuzione e relazione costruendo filiere personalizzate , proprio come i bisogni delle persone.
Al termine della conferenza verranno prese le adesioni per il workshop a cura di Slow/d "Dal problema alla distribuzione, Design per le nuove filiere"; l'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere gli studenti in un'esperienza di progettazione.
**WHAT'S ABOUT DESIGN**
Dal 3 febbraio all’8 aprile, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Indagine su nuovi posizionamenti, tracciati operativi e tendenze nell'ambito del design in atto, con intento di mapparne i percorsi emergenti e aprire nuove prospettive di ricerca e di operatività e dare testimonianza della complessa e sfaccettata evoluzione del design “prossimo venturo” attraverso la voce di designer, imprenditori, aziende impegnati nell’attivare processi di innovazione nel design italiano.
3. 163 milioni
lavoratori nel manifatturiero (2003)
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
4. 10
nel 2040
Joseph G. Carson, “US Economic and Investment Perspectives—Manufacturing Payrolls Declining Globally: The Untold
Story (Part 2),” AllianceBernstein (October 2003).”
21. da CNC a auto-riproduzione
dalla prima CNC del 1952 alla stampante 3D che si riproduce
(Replicating Rapid Prototyper), 2005 del dott. Adrian Bowyer
30. dalla fatica dell’uomo a quella delle macchine
(Inghilterra, XVIII° sec.)
picture by flickr user Rhino Neal
under this license https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.0/
31. la produzione per le masse
(fine XIX° sec)
http://victoria.cdlr.strath.ac.uk/browseTimeline.php?group=&year1=&year2=
36. ‘The 3D printer is the icon tool of the digital
revolution, it is not the revolution.''
Peter Troxler
“La stampante 3D è lo strumento icona della
rivoluzione digitale, non è la rivoluzione.”
importante!
38. Marketing e Packaging
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo
Termoformatura e
stampo
2400 $ 30 gg
stampa FDM 800 $ 2 gg
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
L’azienda ha stampato 10 prototipi del
packaging in 48h, con 30$ di costo materiale e
270$ di costo macchina e supervisione.
Azienda Siligan Plastics
Prodotto packaging
Tecnologia FDM
Materiali polimeri plastici
41. Stampistica
Metodo Costo (1 pz.) Sviluppo
Termoformatura e
stampo
2400 $ 30 gg
stampa FDM 800 $ 2 gg
risparmio 450 $ (60%) 28 gg (93%)
Prototipando gli stampi stessi è possibile fare
pre-serie del prodotto testando il design e il
progetto coi materiali definitivi, prima di
investire nello stampo.
Azienda Swany Co. Ltd
Prodotto stampi per iniezione
Tecnologia FDM o PolyJet 3D Printing
Materiali plastiche e fotopolimeri
42.
43. 30%
nel 2016 la quota parte
di componenti
realizzabili con
stampanti 3D
Wohlers Report 2013
99. il design è per la produzione
tardo 19° secolo
i “consumatori” diventano critici: focus
sulla qualità e sulle vendite
primo 20° secolo
ci si concentra sulla soddisfazione
tardo 20° secolo
il design non è più parte di una catena:
il designer guida il processo
inizio 21° secolo
104. presto i brand diverranno
progressivamente portatori
di cultura
e verranno giudicati dal
consumatore in base al loro
contributo culturale
Holt (2002)
112. business models
per open source software
• dual licensing
• vendita servizi professionali
• vendita merchandise
• vendere software come
servizio
• partnership con enti
sostenitori
• donazioni
http://en.wikipedia.org/wiki/Business_models_for_open-source_software#Examples
• crowdfunding
• pubblicità
• vendita di estensioni
accessorie proprietarie
• vendita di parti fisiche per
software aperto
• re-licensing con licenza
chiusa
• open-sourcing ritardato
113. artefatti tangibili (macchine, dispositivi o
altri oggetti fisici), il cui progetto sia
stato rilasciato al pubblico in modo che
chiunque lo possa costruire, modificare,
distribuire ed utilizzare.
131. DESIGN PER
LE NUOVE FILIERE
il workshop
Lunedì 27 aprile 2015 ore 9:00 – 19:00
Venerdì 15 maggio 2015 ore 14:00 – 19:00
132. obiettivi
• L'obiettivo del workshop è quello di coinvolgere
gli studenti in un'esperienza di progettazione
reale, ma veloce
• portare i progetti finali selezionati in vendita
sulla piattaforma di Slow/d
• raccontare il lavoro in un evento il prossimo
autunno
133. modalità di partecipazione
• compilate il modulo distribuito oggi
oppure
• inviare una mail a laura.turrini@yahoo.it
Verranno selezionati 32 studenti del dipartimento di Arti Applicate
per formare 8 gruppi di lavoro da 4 persone:
• 6 gruppi di frequentanti Design del Prodotto
• 2 gruppi provenienti da altri corsi.
134. incontro #1
Bar Camp
Preparazione e brainstorming collettivo, attraverso tecniche del design thinking si
arriverà alla definizione collaborativa del tema di progetto e alla costruzione dei
vincoli che permetteranno poi di sviluppare il prodotto con artigiani del territorio
e portare il prodotto in vendita rapidamente sulla piattaforma di Slow/d.
Brainstorming progettuale
Lavoro di gruppo supportato dai 2 tutor di Slow/d e Valentina Follo (docente di
Eco Design del corso di Design del Prodotto) per indirizzare il lavoro sui progetti,
individuando le categorie di prodotto e le soluzioni tecniche di massima.
Lavoro di gruppo
I gruppi di studenti lavoreranno in autonomia per presentare un progetto
ciascuno e sue possibili varianti da presentare all'incontro n.2 in cui verranno
“testati” i concept con gli artigiani invitati e i tutor.
Lunedì 27 aprile 2015 ore 9:00 – 19:00
135. incontro #2
Show-down dei progetti e selezione
revisione e lavoro sull'ottimizzazione con i tutor e gli artigiani
individuati per verificare le tecnologie
Alla fine della giornata verranno comunicati i gruppi che
accederanno alla prototipazione del prodotto insieme agli
artigiani selezionati.
A questo punto i gruppi selezionati lavoreranno in autonomia
per rendere esecutivo il progetto che una volta ultimato
(supportato dalla piattaforma di Slow/d), potrà essere lanciato
sull'e-commerce.
Venerdì 15 maggio 2015 ore 14:00 – 19:00