1. BricoMagazine 1
Editoriale ......................................................................... 5
News
Distribuzione ................................................................. 6
Attualità ........................................................................... 10
INTERVISTA
Leroy Merlin Italia: un 2014 ‘spettacolare’
e un 2015 all’insegna di sviluppo
e sperimentazione ...................................................... 22
di Giulia Arrigoni
IDEE&TENDENZE
Perché è così difficile parlare
di retailing oggi ........................................................... 28
di Daniela Ostidich
IDEE&TENDENZE
L'e-couponing nel Diy:
sfruttare potenzialità inespresse ........................... 30
di Raffaella Pozzetti
VISITATI PER VOI
Brico Ok Galliate (No) ................................................ 34
di Giulia Arrigoni
INTERVISTA
Retail design: l’importanza
di comunicare contemporaneità ............................. 38
di Anna Rucci
STUDI&RICERCHE
Findomestic: consumi e cambiamento sociale.
Torna a crescere il bricolage .................................... 42
di Giulia Arrigoni
VISITATI PER VOI
Granbrico, Pero (MI) .................................................... 46
di Giulia Arrigoni
MERCATI
Germania, mercato del giardinaggio
in ripresa ......................................................................... 50
di Sylvia Herzog
STUDI&RICERCHE
Vendita diretta: è record! ........................................ 56
di Ferdinando Crespi
INTERVISTA
Domopak Living la novità passa
dalla qualità .................................................................... 58
di Giulia Arrigoni
In evidenza su questo numero
Sommario Anno 12° - N° 1 - Gen/Feb 2015
Intervista a Olivier Jonvel
BricoMagazine presenta ai suoi
lettori il nuovo Ad di Leroy Merlin
Italia, Olivier Jonvel, insediatosi nel
marzo scorso, con una lunga intervista.
L'e-couponing nel Diy
C'è spazio per questa attività
promozionale nel nostro settore?
E come si adatta al mondo brico?
Ecco alcuni spunti di riflessione.
Retail design: l’impor-
tanza di comunicare
contemporaneità
In era digitale la comunicazione
all’interno del punto vendita
assume un’importanza maggiore
rispetto al passato.
Domopak Living la novità
passa dalla qualità
L’azienda non è nuova, ma il suo
ingresso nel mondo Diy è recente.
Con un marchio forte – Domopak Living
- e un management di esperienza.
Tutti a scuola per
studiare il DIY del futuro
La Cultura dei Maker si sta diffondendo
in maniera più rapida e capillare.
Abbiamo intervistato Massimo Ruisi,
titolare del Campus “La Camilla”.
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Germania, mercato del
giardinaggio in ripresa
Nel 2013 il fatturato del settore giar-
dinaggio in Germania ha registrato
un calo di 900 milioni di euro rispetto
al 2012, ma nel 2014 si preannuncia
un sostanziale recupero.
2. La Cultura dei Maker
si sta diffondendo in
maniera più rapida e
capillare ma soprattutto
grazie a loro si sta
presidiando un gap che
la scuola italiana ancora
non è riuscita a colmare.
Intervista a Massimo
Ruisi, titolare del
Campus “La Camilla”.
Formazione
Tutti a scuola per studia
Imparare ad usare le nuove tec-
nologie del bricolage è possibi-
le ed è facile, e questo grazie a
persone che già da qualche tempo
ne hanno intuito le grandissime
potenzialità: grazie a loro, stam-
parsi un oggetto senza aspettare
di andare in un negozio ad acqui-
starlo, disegnare in tre dimensioni
e non su un semplice foglio di
carta, creare meccanismi robotici
che possano aiutarci a casa o sul
lavoro, non è fantascienza e nem-
meno qualcosa di riservato ad un
elite con un grande potere di ac-
quisto. E’ qualcosa che è alla por-
tata di chiunque abbia voglia di
capire, imparare e fare proprie
tecnologie che tra qualche anno
saranno utilizzate quanto oggi un
videofonino o un tablet.
Ma affinché macchine di questo
tipo possano essere sempre più al-
la portata di tutti, bisogna anche
mostrarne le potenzialità ed inse-
gnarne le funzionalità ed a questo
proposito abbiamo incontrato un
imprenditore che della diffusione
della cultura digitale ha fatto una
vera e propria mission.
BricoMagazine ha intervistato
Massimo Ruisi, imprenditore di
57 anni, titolare del Campus “La
Camilla” di Concorezzo.
Con quali obiettivi è stato fon-
dato il Campus?
Campus La Camilla rappresenta
il desiderio dell’Agriturismo La
Camilla di proporre sul mercato
proposte formative con un pro-
prio brand. Dopo aver maturato
10 anni di esperienza nella pro-
3. BricoMagazine 69
di Dora Binnella
iare il DIY del futuro
mozione, organizzazione e realiz-
zazione di eventi abbiamo deciso
di rispondere ad una nuova sfida:
realizzare proposte formative con
un nostro nome. Per fare ciò, ab-
biamo scelto la strada dell’inno-
vazione, della novità, della ricerca
di qualcosa che risultasse ben fat-
to e rispondente ad una domanda
del mercato. Per questo motivo
abbiamo creato il Campus La Ca-
milla!
Quali sono i servizi che eroga il
Campus e quali le richieste più
frequenti da parte del mercato?
Una delle scelte principali è rica-
duta sul 3D printing: la possibi-
lità per chiunque di progettare in
3D e stampare un oggetto in po-
chissimo tempo con una stam-
pante dal costo non più proibiti-
vo. I corsi infatti sono stati un
successo! 5 edizioni del corso in 1
anno e più di 60 ospiti coinvolti.
Le classi sono molto eterogenee
(imprenditori, studenti, liberi
professionisti, architetti, ecc) e gli
ospiti arrivano da tutta Italia.
Vorremmo rendere consapevoli le
persone delle possibilità che la
tecnologia offre loro ai giorni no-
stri in un luogo dove tradizione e
tecnologia si intrecciano in un
mix “esplosivo”.
Noi parliamo al mondo del DIY
tradizionale, al mercato che ne
distribuisce prodotti e cultura:
cos'è per te il fai da te oggi?
Oggi il fai da te (DIY) sta assu-
mendo un ruolo di tipo culturale
e lavorativo diverso: i "maker"
non sono altro che gli hobbysti di
una volta a cui è stata data la
marcia in più delle nuove tecno-
logie come il physical computing
(Arduino) e la fabbricazione digi-
tale (stampa 3D). Con questo po-
tenziamento, il fai da te può an-
che diventare una microimpresa e
una forma di artigianato evoluto.
Qualche esempio particolare da
citare relativamente ai corsi?
Un ragazzo ha partecipato al no-
stro corso e subito dopo ha aperto
un service per la stampa 3D. Il ti-
tolare di un hotel voleva lasciare
una stampante 3D a disposizione
dei clienti. Genitore e figlio ci
hanno mandato le foto dei giochi
che hanno realizzato. Insomma
ognuno si è portato a casa la pos-
sibilità di creare che prima non
aveva.
Esistono punti di connessione
tra la distribuzione del bricolage
ed il nuovo mondo delle stam-
panti 3D e dei maker?
Saper presentare i nuovi strumen-
ti di fabbricazione digitale ai pro-
pri clienti sarà un passaggio es-
senziale per riuscire a catturare un
pubblico che sa bene cosa cerca e
di cosa ha bisogno e ad oggi trova
in internet la principale fonte di
approvvigionamento. Non a caso
aziende come Dremel hanno in-
serito nel proprio catalogo una
stampante 3D, mentre anche
Amazon ed RS Components le
hanno a catalogo da diverso tem-
po. Aggiungiamo i filamenti per
stampanti 3D prodotti da Verba-
tim e abbiamo un quadro che
parla di marchi, grande distribu-
zione e consumerizzazione di
queste tecnologie, anche se serve
ancora una certa abilità dell'uti-
lizzatore per ottenere i risultati
desiderati.
Potrebbero gli spazi della distri-
buzione promuovere al grande
pubblico le nuove tecnologie e le
loro potenzialità?
Ci sono già stati esperimenti in
una catena del bricolage relativa-
mente alla stampa 3D che, so-
prattutto oggi, è l'aspetto più
spettacolare della digital fabrica-
tion. Ogni volta che c'è una stam-
pante 3D in funzione, si crea un
capannello di curiosi che fanno
domande sempre più mirate sul
cosa si possa fare. Il mondo dei
maker rappresenta per la grande
distribuzione una sfida verso il
futuro, non soltanto nella vendita
di prodotti ma anche nella diffu-
sione di consapevolezza rispetto a
tecnologie che si possono “toccare
con mano”. Gli italiani, del resto,
sono un popolo portato per indo-
le alla creatività, al design e al fai
da te, anche tecnologico.
Avete in cantiere proposte for-
mative in ambito maker solo per
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Massimo Ruisi,
titolare del Campus
“La Camilla”.
4. BricoMagazine70
Formazione
aziende?
Sì, abbiamo ideato, con il nostro
docente, un format speciale dedi-
cato ai dipendenti delle imprese,
tecnologiche e non. Con un ap-
proccio in stile team-building,
durante il corso i partecipanti
scoprono (in stile Masterchef) i
componenti contenuti all’interno
di una Mistery Box. Partendo da
ciò che vi trovano, devono realiz-
zare e promuovere un progetto-
prodotto con una stampante 3D a
disposizione per disegnare e
stampare i pezzi che desiderano!
Quali le prossime evoluzioni?
Vorremmo instaurare collaborazio-
ni con imprese, istituzioni pubbli-
che e private per poter mettere a
fattor comune risorse ed esperienze
e non perdere questa opportunità
per il territorio brianzolo. Ci stia-
mo attrezzando per portare le
stampanti 3D nelle scuole e per
rendere questo tipo di tecnologia il
più possibile alla portata di tutti, a
partire dai bambini che, a differen-
za dei loro genitori possono già
progettare e stampare i giochi che
desiderano. I
A sinistra Giovanni Cotta, coordinatore
dei corsi e Simone Majocchi, giornalista,
protomaker, evangelist della stampa 3D.
Nelle altre foto alcune immagini dei corsi
di 3D printing che si tengono a
La Camilla e alcuni degli oggetti realizzati
come esercitazione.