1. Franco Tagliente
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SE VUOI COMPRENDERE, NON LIMITARTI A VEDERE, GUARDA E ASCOLTA
Un percorso pratico di autoeducazione per imparare a
intrattenere buone relazioni al lavoro come altrove
5. Franco Tagliente
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Uomo Corpo fisico Corpo vitale Corpo emozionale Coscienza
Animale Corpo fisico Corpo vitale Corpo emozionale
Vegetale Corpo fisico Corpo vitale
Minerale Corpo fisico
11. Franco Tagliente
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“ Quello che c'è oltre può essere scoperto solo se la mente è silenziosa.
Potrebbe esserci qualcosa o assolutamente nulla. L'unica cosa importante è
che la mente sia silenziosa. E inoltre, se vi preoccupate di quello che c'è al
di là allora non state guardando che cos'è quello stato di vero silenzio. Se
per voi è solo una porta verso qualcosa che sta oltre, allora non siete
interessati a quella porta, mentre ciò che conta è la porta stessa, proprio
quel silenzio in sé. Perciò non potete chiedere che cosa ci sia al di là. La
sola cosa importante è che la mente sia silenziosa. E allora che cosa
avviene?
Quello che ci interessa è tutto qui, non quello che c'è al di là del silenzio."
J. Krishnamurti
12. Franco Tagliente
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La via da seguire è quella che ci fa acquisire
capacità di concentrazione e di attenzione
14. Franco Tagliente
14
Dobbiamo essere noi ad incanalare i nostri
pensieri dove vogliamo e non l’inverso.
Non essere più come una scimmia che salta sul ramo,
ma come un bufalo legato al palo
15. Franco Tagliente
15
La capacità di osservazione
accresce la consapevolezza di noi
stessi e ci fa vedere
ciò che facciamo
mentre lo facciamo
qualunque cosa stiamo facendo
16. Franco Tagliente
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La “consapevolezza di sé” ci permette
•di riconoscere le nostre emozioni e i nostri difetti
•di conoscere i nostri punti di forza ed i nostri limiti
•di acquisire sicurezza nei nostri valori e nelle nostre capacità
•di scoprire cosa ci importa veramente
•di avere maggior fiducia in noi stessi
22. Franco Tagliente
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Quando il QE è alto si riescono a percepire
pienamente i sentimenti e si è in grado di
conoscere davvero se stessi
23. Franco Tagliente
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Il QE ci fornisce la capacità critica in famiglia, sul lavoro, in amore;
la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore
Il QE ci fornisce la capacità critica: in famiglia, sul lavoro, in amore.
la consapevolezza emotiva mette a fuoco il nostro mondo interiore
24. Franco Tagliente
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I pensieri soffocano le informazioni essenziali forniteci dalle emozioni.
Esiste una differenza fondamentale tra vivere i sentimenti e pensarli:
siamo esperti nel pensarli ma non nel viverli.
25. Franco Tagliente
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Un QE alto ci fornisce la capacità
-di rimanere in contatto con se stessi accettando i sentimenti altrui,
-di tollerare situazioni spiacevoli senza metterci sulla difensiva e,
-seppure feriti, di non trasformare la sofferenza in ostilità.
Un QE alto genera:
-maggiore felicità interiore
-empatia
-compassione verso gli altri
-maggior rendimento professionale
-più salute
26. Franco Tagliente
26
Aspettarsi di poter affrontare la vita esclusivamente grazie al quoziente di
intelligenza (QI) è come sperare di prendere la patente
superando solo l’esame di teoria
28. Franco Tagliente
28
Il nostro QI è immutabile, mentre la crescita
emotiva è un processo che dura per tutta la vita.
Il QE che si può sviluppare nel corso della vita
dipende da un’unica cosa, la motivazione
29. Franco Tagliente
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Ogni uomo è dotato di:
capacità primarie (aspetti quantitativi: numero peso misura).
Queste capacità gli permettono di conoscere il mondo
capacità secondarie (aspetti qualitativi: piacere, simpatia, antipatia, gusto).
Queste capacità invece non gli permettono di conoscere nulla del mondo ma se stessi.
30. Franco Tagliente
30
Più è elevata la capacità di osservazione e di riflessione su ciò che ci
accade, mentre ci accade, qualunque cosa accada, più conosciamo
noi stessi.
34. Franco Tagliente
34
E’ l’istinto di
sopravvivenza
che genera la
paura
della propria
incolumità fisica
e valoriale
(gli animali solo
di quella fisica).
E’ l’amigdala a
presiedere
le risposte
emotive alla
paura
35. Franco Tagliente
35
I conflitti organizzativi
dipendono dai conflitti
interpersonali
i quali dipendono dai conflitti
intrapersonali.
Quindi se vogliamo che non ci
siano conflitti/contrasti
organizzativi occorre
lavorare su se stessi.
36. Franco Tagliente
36
E’ dentro di noi che dobbiamo cercare la via in un labirinto che disegna il
nostro copione di vita di cui dobbiamo sciogliere i nodi
per comprendere il senso della nostra esistenza
37. Franco Tagliente
37
Cosa vuole insegnarci un’avversione verso l’altro?
Ma cosa ho fatto di male per dover sopportare questo?
“Dove c’è la potenza
più intensa dei
sentimenti, c’è il
martirio più grande”
(Leonardo Da Vinci)
40. Franco Tagliente
40
La risata simulata spinge il corpo a reagire esattamente come se la risata
fosse reale e, a seguito dell’effetto contagio, diventa reale.
Ridere provoca:
1) l’aumento dell’ossigenazione del sangue;
2) il ricambio della riserva d’aria presente nei polmoni;
3) la stimolazione della produzione di serotonina;
4) la stimolazione della produzione di endorfine;
5) la stimolazione della produzione di anticorpi;
6) l’aumento dell’irrorazione sanguigna degli organi interni (grazie al
massaggio prodotto dai movimenti diaframmatici);
7) l’aumento dell’irrorazione sanguigna dell’epidermide e dei muscoli
facciali;
8) il miglioramento del tono muscolare addominale;
9) il miglioramento dell’autostima;
10) l’aumento delle “energie psichiche”;
11) la neutralizzazione degli effetti dello stress;
12) la neutralizzazione degli effetti dell’ansia;
13) lo sviluppo di una maggiore predisposizione ai rapporti sociali.
41. Franco Tagliente
41
Se ci troviamo di fronte a un volto atteggiato ad
un sorriso, ecco che una catena di neuroni si
attiva nel nostro cervello mettendoci nella
condizione di imitare nel nostro corpo e nella
nostra mente l’emozione della felicità.
È come se il nostro cervello creasse dentro di
sé una copia di quella persona, allo scopo di
capire il suo pensiero e di entrare in piena
sintonia con lei.
La scoperta dei neuroni specchio è di portata
eccezionale. Lo studio dei neuroni specchio ci
dà la possibilità di capire cosa sia l’empatia e
cosa c’entri coi processi affettivi e di
apprendimento.
42. Franco Tagliente
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Se vogliamo stare bene con noi stessi e con gli altri
portiamo il sorriso in ogni luogo
e ogni giorno facciamoci una bella risata
51. Franco Tagliente
51
Sono certo che potete comprendere e mettere in pratica quanto vi dirò.
La Grande Via che ho scoperto è sottile e profonda, ma chiunque sia disposto a impegnare il cuore e
la
mente sarà in grado di capirla e di seguirla.
Dopo avere sbucciato un mandarino, potete mangiarlo con consapevolezza o distrattamente.
Cosa significa mangiare un mandarino con consapevolezza?
Mangiando un mandarino, sapete che lo state mangiando. Ne gustate pienamente la fragranza e la
dolcezza.
Sbucciando il mandarino, sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo alla
bocca, sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la dolcezza del
mandarino, sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza? Mangiando un mandarino, non sapete
che lo state mangiando. Non ne gustate la fragranza e la dolcezza.
Sbucciando il mandarino, non sapete che lo state sbucciando; staccandone uno spicchio e portandolo
alla bocca, non sapete che lo state staccando e portando alla bocca; gustando la fragranza e la
dolcezza del mandarino, non sapete che ne state gustando la fragranza e la dolcezza.
Così facendo, non potete apprezzare la natura splendida e preziosa del mandarino.
Se non siete consapevoli di mangiarlo, il mandarino non è reale.
Se il mandarino non è reale, neppure chi lo mangia è reale.
Ecco cosa significa mangiare un mandarino senza consapevolezza.
Ecco dunque il segreto!
(Buddha)
57. Franco Tagliente
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58. Franco Tagliente
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59. Franco Tagliente
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