Self Publishing e Social Publishing - La biblioteca nel nostro tempo, il temp...Sara Valla
Self-publishing e Social Publishing
La biblioteca nel nostro tempo,
il tempo in biblioteca.
Worskhop organizzato da AIB, 27 novembre 2014, EURAC conference center, Bolzano. Sara valla
Presentazione del gruppo wikimediano WikiUrbis in occasione dell'assemblea tenutasi il 17 marzo 2012 a Padova, dove sono state illustretate le attività e le prospettive del movimento romano di Wikimedia. Per maggiori informazioni, si rimanda al sito web http://wikiurbis.altervista.org :)
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Self Publishing e Social Publishing - La biblioteca nel nostro tempo, il temp...Sara Valla
Self-publishing e Social Publishing
La biblioteca nel nostro tempo,
il tempo in biblioteca.
Worskhop organizzato da AIB, 27 novembre 2014, EURAC conference center, Bolzano. Sara valla
Presentazione del gruppo wikimediano WikiUrbis in occasione dell'assemblea tenutasi il 17 marzo 2012 a Padova, dove sono state illustretate le attività e le prospettive del movimento romano di Wikimedia. Per maggiori informazioni, si rimanda al sito web http://wikiurbis.altervista.org :)
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Ci siamo costituiti come una ciurma pirata e abbiamo comunicato secondo questo registro e all’interno di questo dominio semantico. Il senso dell’operazione era ispirato a quello della contro-cultura come resistenza alle forme di colonialismo e omologazione culturale alle quali siamo tutti sottoposti ogni giorno.
Indisciplinati e consapevoli abbiamo intrapreso un percorso che ci ha portato qui: circa 100 persone per 12 giorni hanno condiviso valori e pratiche per costituirsi in comunità.
Presentazione del progetto di tesi magistrale "La letteratura per l\'infanzia nella Collezione \'900 Sergio Reggi"
Thesis degree presentation "a virtual exhibition about children\'s books in the Sergio Reggi Collection"
Libri, biblioteche e scuole digitali. Seminario di Digital Humanities 2015CELI
Seminario sulle Digital Humanities nel Laboratorio: Nuove tendenze dell'ICT, del CdLM in Comunicazione, ICT e Media
Università di Torino a.a. 2014/2015
This presentation is in Italian. It was delivered by Valentina Kalk, Chief of United Nations Publications, at the Universita' Cattolica del Sacro Cuore in Milan on November 29, 2011. It discusses the evolution of publishing in an era of e-books and e-book readers, and how actors such as Google, Amazon, Apple and others are changing the publishing landscape.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
Presentazione del progetto di tesi magistrale "La letteratura per l\'infanzia nella Collezione \'900 Sergio Reggi"
Thesis degree presentation "a virtual exhibition about children\'s books in the Sergio Reggi Collection"
Libri, biblioteche e scuole digitali. Seminario di Digital Humanities 2015CELI
Seminario sulle Digital Humanities nel Laboratorio: Nuove tendenze dell'ICT, del CdLM in Comunicazione, ICT e Media
Università di Torino a.a. 2014/2015
This presentation is in Italian. It was delivered by Valentina Kalk, Chief of United Nations Publications, at the Universita' Cattolica del Sacro Cuore in Milan on November 29, 2011. It discusses the evolution of publishing in an era of e-books and e-book readers, and how actors such as Google, Amazon, Apple and others are changing the publishing landscape.
Internet Festival 2014: Computer che insegnano, Computer che imparano.
Slides dell'intervento di Cross Library all'Internet Festival del 11 Ottobre scorso a Pisa.Tecnologie del linguaggio per la scuola e strumenti di Digital Humanities per leggere ed esplorare i classici della letteratura.
In queste tavole il gruppo X ha riassunto le corrispondenze tra i tasti della tastiera e i segni contenuti nel carattere "LUPUS" progettato per evocare nuovi mondi.
FABULA RASA | Output del laboratorio Y — Guida agli incantesimiLa Scuola Open Source
In queste tavole il gruppo Y ha riassunto i diversi strumenti utilizzabili, in base al proprio livello di esperienza, per rispondere a bisogni molto comuni nella vita dei centri culturali.
Questo Manuale è stato realizzato per la rete Fabula Rasa che si sta
costituendo. Ogni proposta è pensata per le organizzazioni che hanno dato il via al processo e che vorranno farne parte e per
il territorio marchigiano. Con questa eredità, vi invitiamo ad
utilizzare e testare gli strumenti proposti e a costruirne di nuovi insieme.
Il laboratorio X si è concentrato su: strategia, identità, racconto combinatorio. Il team comunicazione ha lavorato sul rapporto tra realtà e finzione, oltre che sulla capacità del racconto di generare mitopoiesi.
The document discusses the development of modular furniture systems and tools for an organization called XYZ. It describes prototypes for an open source, modular furniture system using magnetized wood structures and photoluminescent panels. Diagrams showcase potential configurations using low and high modules on a gridded layout. The system aims to explore modularity through a common grammar and be adaptable for seating, work surfaces, and exhibits. The team plans to further develop educational workshops and gamified installations for the space.
Il laboratorio Z si è concentrato su: governance, misurazione d'impatti, audience development. Il lavoro risultante prova a rispondere alla domanda "come evocare futuri (im)possibili attraverso la costituzione di una rete?".
Per il laboratorio X, la sfida si è tradotta nel formulare una identità visiva che potesse potenzialmente accogliere qualsiasi futura necessità comunicativa della Open Design School.
La soluzione individuata non è consistita dunque in un set di forme grafiche definite, quanto piuttosto in un insieme — espandibile — di effetti di senso (features) tra i quali scegliere il più appropriato per il proprio scopo.
Come punto di riferimento per la definizione degli effetti di senso abbiamo convenuto fosse opportuno partire dalle “mosse teoriche” più famose (nell’ambito delle generazione di senso): le figure retoriche.
L’esperienza maturata in millenni di utilizzo del linguaggio (in ogni sua forma) ha portato alla classificazione di una enormità di possibili modi di configurare un testo per ottenere l’effetto desiderato.
Il nostro lavoro, sulla scia di più celebri esercizi di basic design, è stato trovare un equivalente visivo delle figure retoriche e costruire delle analogie “generative”, in quanto aperte negli esiti e parametriche nel funzionamento.
Occuparsi di processi significa condividere conoscenza e modalità progettuali, creare nuovi servizi o strumenti mettendo al centro l’esperienza delle persone.
Siamo partiti da un modello esistente, quello sviluppato dalla Scuola Open Source, da capire, demolire, riassemblare ed espandere. Per farlo abbiamo applicato l’approccio consueto del format XYZ, basato sull’etica hacker.
L’obiettivo del nostro laboratorio è stato quello di occuparci della progettazione delle funzioni della piattaforma Join, attraverso le metodologie UX e le fasi progettuali del design thinking, concentrandoci sui bisogni e sulle esigenze dei futuri user, contemporaneamente consapevoli della non-neutralità del nostro ruolo di progettisti, ponendoci domande sui valori alla base del nostro operato.
Join è un applicativo per nuove istituzioni che serve a favorire e gestire la produzione culturale dal basso. È stato co-progettato durante l’edizione 2016 del format XYZ: successivamente, ne è stato commissionato lo sviluppo a una società esterna, che lo ha realizzato nei due anni successivi.
Immaginato in principio per essere uno strumento utile esclusivamente alla SOS, nel 2019 è stato rilasciato in open source con l’intento di dare il via a un processo iterativo e aperto al fine di renderlo sempre più accessibile, fruibile e replicabile per tutte le comunità.
XYZ HBFS è stato determinante per questo processo di apertura: grazie agli otto giorni di laboratori, da uno strumento cucito su misura per La Scuola Open Source, Join è di fatto diventato uno strumento adottabile da molti.
Linee guida per la compilazione del social business model canvas (il "Navigatore Interstellare") sviluppato dal laboratorio Z in materia di sostenibilità economica e misurazione d'impatto.
Canvas progettato dal laboratorio Z nell'ambito del disegno dei processi relativi al nuovo centro culturale Nòva, all'interno degli spazi dell'Ex Caserma Passalacqua di Novara.
Canvas progettato dal laboratorio Z nell'ambito del disegno dei processi relativi al nuovo centro culturale Nòva, all'interno degli spazi dell'Ex Caserma Passalacqua di Novara.
Canvas progettato dal laboratorio Z nell'ambito del disegno dei processi relativi al nuovo centro culturale Nòva, all'interno degli spazi dell'Ex Caserma Passalacqua di Novara.
5. In the twenty-first century […]
the manual quality of the old scriptoria
seems to be reincarnated through the
growing number of DIY online archives
and publishing platforms, as well as
the many small, often temporary and
intensive, printing workshops.
Adam Hyde, “Building Blocks For Books: After The Proprietary Model”,
in Fantasies of the Library, a cura di Anna-Sophie Springer e Etienne Turpin
(Berlino: K. Verlag e Haus der Kulturen der Welt, 2015)
6. Publishing =
Pubblicare, rendere pubblico
Silvio Lorusso, “Dalla cache al genoma umano. Verso una nozione estesa del pubblicare”,
in Fahrenheit 39 – art book fair, catalogo (2014)
Paul Soulellis, “Making Public”, Fondation Galeries Lafayette, Parigi, 22 giugno 2015
14. Philosophers and media theorists insist on
the fundamental instability of the book,
not merely as a result of the digital turn,
but as an essential dimension of the codex
understood as a technology of thought
Joanna Zylinska, “The Ethics of the Book (Beyond Species Nostalgia)”,
in Anna-Sophie Springer e Etienne Turpin (a cura di),
Fantasies of the Library (Berlino: K. Verlag e Haus der Kulturen der Welt, 2015)
15. The digital book
is not an object, but a practice.
Paul Soulellis, “Digital Publishing, Unzipped”, Rhizome, 18 marzo 2015
16. Processi annotativi
a. bidimensionali (sottolineature,
evidenziazioni, note a margine, appunti)
b. tridimensionali (pieghe agli angoli,
segnalibri e altri inserti)
17.
18. A reader makes highlights, notations,
and marginal arguments and then
re-distributes the file such that
someone’s “reading” of a particular text
would generate its own public.
Sean Dockray, “The Scan and the Export”. Fillip 12, autunno 2010
22. 1. utente anonimo:
commenta i testi su
una pagina a parte
2. lettore: commenta
nelle pagine
3. redattore:
commenta e
modifica le pagine
4. commentatore:
commenta, edita
e aggiunge pagine
5. autore:
commenta, edita,
aggiunge pagine
e nuove sezioni
Gerarchia Scalar
30. Limiti allo sviluppo
degli standard open access
a. pregiudizio culturale: progresso
scientifico vs. processo autoriale
b. pregiudizio economico: giornali
scientifici commerciali (costo) vs.
saggi letterari (guadagno)
34. Zero to book in 5 days —
that leaves about 3 minutes at the end
to produce book formatted PDF
ready to upload to a PoD service
or send to the local printer.
VV. AA., “What is a book sprint”,
A webpage is a book (FLOSS Manuals, 2011–)
37. It’s a website,
but it’s also a book.
It is definitely book design,
although of a different type,
and it’s not made of paper only.
Femke Snelting,
intervista di Davide Giorgetta e Valerio Nicoletti,
MaMa (Zagabria), 6 giugno 2015
42. Dal punto di vista
di un graphic designer,
il PoD è molto limitante:
la scelta è spesso tra
un paio di carte diverse,
una serie di formati standard
Silvio Lorusso, “Dalla cache al genoma umano.
Verso una nozione estesa del pubblicare”,
in Fahrenheit 39 – art book fair, catalogo (2014)
43. I libri in PoD sono prodotti
e distribuiti rapidamente:
carico il PDF, ottengo un ISBN
e il mio libro è pronto per essere
acquistato (o scaricato).
Immediatamente dopo,
posso revisionarlo
quante volte desidero.
Silvio Lorusso, “Dalla cache al genoma umano.
Verso una nozione estesa del pubblicare”,
in Fahrenheit 39 – art book fair, catalogo (2014)
44. La versione
trionfa sull’edizione.
Silvio Lorusso, “Dalla cache al genoma umano.
Verso una nozione estesa del pubblicare”,
in Fahrenheit 39 – art book fair, catalogo (2014)
45. Davide Giorgetta, Valerio Nicoletti,
Amateur. Pratiche indipendenti tra archiviazione digitale e publishing, 2015