Le decisioni dei medici hanno un effetto potente sulla salute dei pazienti e sui costi dei servizi, dovrebbero essere, quindi, della migliore qualità possibile. Molti errori diagnostici non sono dovuti a incompetenza o a conoscenze inadeguate ma sono il risultato di errori cognitivi.
La presentazione descrive quattro dei principali errori cognitivi che possono influenzare in modo determinante le decisioni del medico e dei pazienti.
Un libro da non perdere, fondamentale per capire l'importanza delle Molecole Redox Signaling. Del Dott. Gary L. Samuelson, Fisico Atomico.
Web: www.teamasea.it
Mail: ciro.torelli@hotmail.it
Skype: ciro.torelli
Slow medicine palermo per internet . choosing wiselyAlberto Ferrando
slow medicine, choosing wisely, fare di più non significa fare meglio, medicina difensiva, disease mongering, Disturi, APEL, ferrando, www.ferrandoalberto.blogspot.it, www.apel-pediatri.it,
Specializzazione e integrazione il team building come strumento di miglioram...Antonio Bonaldi
Specializzazione e integrazione, fanno parte di un vasto processo di cambiamento culturale destinato, nei prossimi anni, a trasformare completamente il modo di affrontare i problemi, sia da parte delle organizzazioni che dei professionisti.
La conoscenza di alcuni principi, strumenti e tecniche propri dei sistemi complessi e della collaborazione interprofessionale possono aiutarci ad adottare comportamenti e decisioni in linea con tale prospettiva.
Le decisioni dei medici hanno un effetto potente sulla salute dei pazienti e sui costi dei servizi, dovrebbero essere, quindi, della migliore qualità possibile. Molti errori diagnostici non sono dovuti a incompetenza o a conoscenze inadeguate ma sono il risultato di errori cognitivi.
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Un libro da non perdere, fondamentale per capire l'importanza delle Molecole Redox Signaling. Del Dott. Gary L. Samuelson, Fisico Atomico.
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Specializzazione e integrazione, fanno parte di un vasto processo di cambiamento culturale destinato, nei prossimi anni, a trasformare completamente il modo di affrontare i problemi, sia da parte delle organizzazioni che dei professionisti.
La conoscenza di alcuni principi, strumenti e tecniche propri dei sistemi complessi e della collaborazione interprofessionale possono aiutarci ad adottare comportamenti e decisioni in linea con tale prospettiva.
L’intervento in questione è finalizzato alla limitazione della
diffusione del SARS-COV-2 nelle scuole secondarie di
secondo grado agendo sull’uso dei DPI, sul mantenimento
della didattica a distanza (DAD) e della didattica digitale
integrata (DID) integrandole con la didattica in presenza,
inoltre si propone di modificare strutturalmente la struttura
scolastica e di adottare strategie che garantiscano il
distanziamento sociale.
Progetto realizzato da Luca DC durante un'esercitazione di Educazione alla salute
Lo scopo generale da raggiungere, attraverso il seguente progetto, è garantire e prendersi cura della crescita globale di ogni studente, preservando la salute dell’intera collettività scolastica, attuando tutte le norme atte a contrastare la diffusione del SARS-COV-2.
1. “Avvelenamento da ingestione di funghi tossici” Pag. 1
“Avvelenamento cianidrico” Pag. 1
“Avvelenamento solaninico” Pag. 2
“Avvelenamento da senecio” Pag. 2
“Composti psicoattivi” Pag. 2
“Ammine pressorie” Pag. 2
“Sindrome sgombroide” Pag. 2
“Che cos’è la COPELANDIA CYANESCENS” Pag. 3
“Lo Stramonio, l’erba del diavolo” Pag. 4
Alcuni degli alimenti che consumiamo, oltre ad
apportare numerosi principi nutritivi, conten-
gono sostanze che possono risultare tossiche
per l’organismo, in quanto generano patologie.
Il loro consumo ha origini storiche antiche poi-
ché legate a pratiche esoteriche e mistiche.
Particolari sostanze tossiche, presenti negli ali-
menti, sono le principali cause di avvelenamen-
ti:
AVVELENAMENTO DA INGESTIONE DI
FUNGHI TOSSICI: Molte specie di funghi con-
tengono “amanitine”, un veleno citotossico con-
siderato uno dei più letali responsabile della
“sindrome falloidea”, che ha presentato
nell’arco degli anni l’avvelenamento da funghi
con più frequente esito mortale e un veleno
neurotossico come la “muscarina”. Le amaniti-
ne, che figurano tra i tossici a maggiore potere
letale hanno come bersaglio il nucleo degli e-
patociti e la dose letale corrisponde a 0,1 mg/
Kg di peso corporeo, mentre la “muscarina” è
una tossina termolabile che stimola le termina-
zioni nervose del parasimpatico, dove esercita
effetti simili a quelli dell’acetilcolina, importan-
te neurotrasmettitore con cui compete; è re-
sponsabile della “sindrome muscarinica”. Il
quadro clinico è caratterizzato da ipersecrezio-
ne ghiandolare, vomito, diarrea, dispnea da
broncocostrizione, ipotermia, insufficienza car-
diaca, la terapia prevede la somministrazione
dell’atropina, un antidoto specifico.
AVVELENAMENTO CIANIDRICO: Nei semi
di rosacee prunoidee quali mandorle amare,
pesche, albicocche, ciliegie, prugne, mele,
pere, nespole del Giappone, fagiolo di Lima,
fagiolo di Graiz, tuberi di manioca, sono pre-
senti dei glucosidi come amigdalina, prunasina,
durrina, linamarina, vicianina, che liberano aci-
do cianidrico, dal caratteristico odore di man-
dorla amara. La dose letale di cianuro per
l’uomo è compresa tra 0,5-3,5 mg/Kg di peso
corporeo e l’avvelenamento acuto è determina
una anossia istotossica (i tessuti non riescono a
utilizzare l’ossigeno del sangue) con convulsio-
ni, arresto respiratorio, collasso e morte repen-
tina,15-20 minuti dall’ingestione. In particola-
re, nella manioca, che è un’importante sorgen-
te di carboidrati per le popolazioni dell’Africa
e del Sudamerica, i componenti tossici vengo-
no detossificati facendo bollire a lungo i tuberi
di manioca e gettando via l’acqua, o facendoli
fermentare e macerare in acqua.
LARITISMO: E’un disturbo neurologico, carat-
terizzato da debolezza muscolare, paralisi agli
arti inferiori, paraplegia spastica, tremori, alte-
razioni scheletriche. E’ associato ad un eccessi-
Edizione Maggio 2013 2013
P O N “ S A L U T E , A M B I E N T E E T E R R I T O R I O ”
I . I . S . S . “ O . N O T A R A N G E L O - G . R O S A T I ” F O G G I A
Obiettivo Azione F2
Codice Progetto Nazionale F-2-FSE-2011-118
Riferimenti Bando n. 4462-31/03/2011
SOMMARIO
Amanita phalloides
TOSSICOLOGIA ALIMENTARE” Pagina 1
“TOSSICOLOGIA ALIMENTARE”
2. AVVELENAMENTO SOLANINICO: Nella pata-
ta, sono presenti due alcaloidi: la solanina e la
tomatina, inibitori della colinesterasi, che è un
enzima responsabile della trasmissione nervosa e
neuromuscolare. Il contenuto di solanina dipende
da numerosi fattori, quali l’esposizione alla luce
del sole, la varietà, il grado di maturazione, la
quantità di fertilizzanti utilizzati nella coltura e le
condizioni di conservazione, preparazione e cot-
tura e alla dose di 2mg/Kg di peso corporeo, la
solanina produce disturbi neurologici, nausea,
vomito, depressione cardiovascolare e respirato-
ria, e nei casi più gravi coma e morte.
AVVELENAMENTO DA SENECIO: Diverse
piante come la crotalaria, polmonaria, senecio,
borrago officinalis, heliotropium, utilizzate come
infusi o alimenti, contengono alcaloidi pirrolizidi-
nici, che hanno dimostrato un notevole grado di
epatotossicità, e causano cirrosi e ascite.
COMPOSTI PSICOATTIVI: Nella noce moscata,
nel pepe nero, nel prezzemolo e nella carota è
presente la miristicina, che a dosi elavate è eleva-
te è un potente narcotico mentre a dosi modeste
provoca emicrania, nausea, ipotensione, depres-
sione, acidosi. Nel caffè, nel the, nel cacao e nella
cola sono presenti derivati della xantina, che
svolge un’azione stimolante.
Pagina 2 “TOSSICOLOGIA ALIMENTARE”
AMMINE PRESSORIE: Nella banana, nel succo
di ananas e in altri frutti sono presenti delle so-
stanze vasoattive come dopammina, epinefrina,
norepinefrina, serotonina e tirammina, che innal-
zano la pressione arteriosa. Inoltre nel cioccola-
to, nei formaggi e nei vini rossi è stata trovata la
feniletilammina, ammina vasopressoria che può
risultare tossica.
SINDROME SGOMBROIDE : E’ un intossicazio-
ne da istamina, infatti recente è un intossicazione
a Palermo causata da tonno rosso con un eccessi-
vo contenuto di istamina, generata da un iniziale
stato di decomposizione del pesce che è stato
lanciato sul mercato locale a basso costo (tratto
dall’articolo Il fatto alimentare).
Crotalaria juncea
Myristica fragrans (noce moscata)
Thunnus thynnus (Tonno rosso)
3. Molte specie di funghi contengono alcaloidi
triptaminici: una di queste è la Copelandia cya-
nescens. Questa sostanza psicoattiva, che altera
e stimola la mente, sembra che sia originaria
dell'Asia, ma siccome si tratta di una varietà e
facilmente ritrovabile nelle Hawaii, è conosciuta
come "The Hawaiian". I funghi magici sono stati
usati in Messico durante i secoli, ma oggigiorno
sono facilmente disponibili ed alla portata di
tutti per la loro fama di sostanza psichedelica
naturale.
Storia: Pitture rupestri risalenti al 9000 a.C., nel-
la Piana di Tassili, nel nord dell'Algeria ritraggo-
no figure antropomorfe con il corpo ricoperto
da immagini di funghi. Ciò prova che i funghi
erano utilizzati per uno scopo spirituale mistico.
La psilocibina e la psilocina, sono le principali
sostanze psico-attive contenute nei funghi magi-
ci e mentre la prima non è stabile e si decompo-
ne quando i funghi sono essiccati, la seconda è
stabile e si mantiene molto più a lungo. Entram-
be le sostanze sono psicoattive sono capaci di
aumentare il livello di dopamina nel cervello,
quello che viene percepito dal nostro cervello
come "l'inizio del viaggio".
CHE COS’È LA “COPELANDIA CYANESCENS?
TOSSICOLOGIA ALIMENTARE” Pagina 3
LO SAPEVI CHE...
Dopo la loro importante diffusione nel
"movimento psichedelico degli anni
'60",i funghi contenenti “psilocibina”
sono, ancora oggi, tra le sostanze
allucinogene più usate con finalità
voluttuaria.
QUALI SONO I SUOI EFFETTI?
Le reazioni più tipiche sul nostro corpo sono: pu-
pille dilatate, muscoli rilassati e sensazioni di
freddo negli arti e nell'addome. Dosi massicce di
funghi magici sono capaci di "piegare" lo spazio
ed il tempo, dandoci pensieri profondi e visiona-
ri (una comprensione completa di "come funzio-
na l'intero universo"); la creatività viene stimola-
ta e si avranno allucinazioni.
4. LO “STRAMONIO”, L’ERBA DEL DIAVOLO
Conosciuto fin dai tempi degli
Aztechi, lo Stramonio era utiliz-
zato in molte culture come
pianta necessaria per la divina-
zione. Lo stregone, dopo aver
ingerito foglie o semi triturati, ca-
deva in uno stato di trance duran-
te il quale veniva posseduto dagli
spiriti. Al risveglio, poteva an-
nunciare a tutta la popolazione i
messaggi che gli erano stati sve-
lati durante il sonno allucinato-
rio. Durante riti di iniziazione, lo
stramonio era utilizzato come
mezzo per ottenere visioni della
vita futura dei ragazzi che passa-
vano dalla giovinezza alla vita a-
dulta
In alcuni riti notturni africani, lo
stramonio veniva fatto ingerire a
ragazze filatrici di cotone, che
riuscivano poi a essere sedate
solo da un battitore di tamburo
che le induceva a ballare una
danza liberatoria.
In Europa lo stramonio, simbolo
di inganno viene anche chiamato
"erba delle streghe", a causa del-
le proprietà narcotiche e alluci-
nogene per avere visioni e com-
piere riti. Alcune credenze popo-
lari narrano di come lo stramo-
nio possa essere utilizzato per
riconoscere streghe e stregoni:
se venisse posta una pianta con
fiore e frutto sul davanzale di una
finestra, la strega che si trovasse
a passar da quelle parti, non riu-
scirebbe più ad allontanar-
si, catturata dall’odore irresisti-
“TOSSICOLOGIA ALIMENTARE”
5. COME UCCIDE?
A causa degli alcaloidi contenuti (atropina, scopolamina e
iosciamina), fiori, semi e foglie sono altamente tossici se inge-
riti. Gli effetti collaterali si manifestano dopo circa 30-45
minuti dall'ingestione, i più comuni sono: secchezza delle
fauci, prurito della pelle, ipersensibilità verso la luce degli oc-
chi e dilatazione estrema delle pupilla. Altre reazioni nella fase
più critica dell'avvelenamento, sono: crisi di panico, capogiri e
vertigini, eccitazione, delirio, comportamento aggressivo, diffi-
coltà a urinare, ipotermia, follia, delirio, allucinazioni e, nei casi
più gravi, depressione dei centri bulbari,ipotensione e coma.
La durata degli effetti a seconda della quantità di sostanza in-
gerita e variano da alcune ore a 5-10 giorni. Negli avvelena-
menti più gravi, la morte solitamente sopraggiunge per parali-
si dell'apparato respiratorio.
TOSSICOLOGIA ALIMENTARE” Pagina 5
6. Pagina 6 Titolo notiziario
D.S. Prof.ssa Maria Aida Episcopo
Esperto Prof. Antonio Michele Riccio
Tutor Prof.ssa Leonarda Malgieri
Facilitatore Prof.ssa Sonia Manuppelli
Referente per la valutazione Prof.ssa Marigilda Tibollo
Corsista Adriana Murani
SITOGRAFIA
www..anestit.unipa.it
www.idoctors.it
www.oltresalute.com
www.micomedicina.com
www.medicinetradizionali.com
www.psiconautica.in
www.agraria.unimi.it
www.eganerd.com
www.zamnesia.it
Per visualizzare questo lavoro effettuato nel PON “SALUTE, AM-
BIENTE E TERRITORIO”, potete visitare il Blog
Www.igienicamente.blogspot.com.