Presentazione strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazioneAntonella Vaccara
In questa presentazione illustro gli strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazione elaborati quest'anno per la nostra Scuola dell'Infanzia.
Presentazione strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazioneAntonella Vaccara
In questa presentazione illustro gli strumenti di osservazione, progettazione, verifica e valutazione elaborati quest'anno per la nostra Scuola dell'Infanzia.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Il Progetto Multikulty, ideato dall'insegnante Caterina Cosentino, ha coinvolto gli alunni della scuola dell'infanzia del plesso San Teodoro del 3° Circolo di Sarno. Esso è stato finalizzato a promuovere la piena integrazione di tutti i bambini stranieri anche con il coinvolgimento delle famiglie. L'obiettivo prioritario del progetto è stato quello di far acquisire ai bambini la capacità di rispettare ogni forma di cultura, di valorizzare il diverso e far sì che la divergenza costituisca un importante arricchimento per tutti.
“Il candidato pianifichi un percorso didattico finalizzato all’utilizzo del corpo per rappresentare situazioni fantastiche.
Il candidato progetti l’unità di apprendimento per una sezione di bambini di cinque anni.”
La lingua per lo studio delle disciplineGiusi Landi
Sin dalla prima classe di scuola primaria è possibile porre le basi per impostare un metodo di studio per le discipline, a partire dalla comprensione/composizione di semplicissimi testi: l'idea di base è che l'alunno debba imparare a studiare non per contenuti, ma per concetti e relazioni di concetti. Si tratta, quindi di abituare a individuare/comprendere alcuni blocchi concettuali e a legarli tra loro con relazioni di natura temporale, descrittiva, argomentativa.
Tale competenza diventerà essenziale per studiare negli anni successivi le diverse discipline.
Il Progetto Multikulty, ideato dall'insegnante Caterina Cosentino, ha coinvolto gli alunni della scuola dell'infanzia del plesso San Teodoro del 3° Circolo di Sarno. Esso è stato finalizzato a promuovere la piena integrazione di tutti i bambini stranieri anche con il coinvolgimento delle famiglie. L'obiettivo prioritario del progetto è stato quello di far acquisire ai bambini la capacità di rispettare ogni forma di cultura, di valorizzare il diverso e far sì che la divergenza costituisca un importante arricchimento per tutti.
Laboratorio di Comunicazione creativa realizzato da Giovanni Lacetera per i corsi biennali residenziali del Centro Elis
Roma, ottobre 2009 - febbraio 2010
Progetto: "Incontro con l' Autore" Le classi I A – I B – I C – I E "scoprono" la scrittrice Eva Montanari - Insegnante Simonetta Franceschelli (anno scolastico 2009/'10).
1. Progetto: Il Teatro per essere…….. Scuole dell’Infanzia di: Colle Capo Croce San Francesco via P. Tosti San Francesco via Capo Croce Torrione Scuola Elementare Torrione Classi: I A – I B – I C- II A - II C Scuola Elementare San Francesco Classi I e II Circolo Didattico Alcide De Gasperi
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5. REQUISITI D’ACCESSO Elem.-Mat. – Capacità di descrivere gli elementi della realtà; Padroneggiare l’uso del colore e delle sue gradazioni; Padroneggiare i movimenti globali e segmentari del proprio corpo nello spazio; Elem. – Utilizzare tecniche varie in modo originale; Saper raccontare una propria esperienza e/o storia; Utilizzare materiali ed elementi per composizioni personali e originali. FINALITA ’ Valorizzare forme alternative di comprensione e di espressione . Raggiungimento di più alti livelli di: -comunicazione in forme più articolate più ampie e più ricche -espressione soggettiva ; Comprensione e produzione di messaggi verbali e non Risalto dello stile personale Superamento dello stereotipo figurativo e descrittivo tramite l’approccio all’arte come studio e ricerca per la sollecitazione di composizioni personali e intenzionali. OBIETTIVI DIDATTICI TRASVERSALI Saper comunicare attraverso l'uso coordinato di gesti, parole ed azioni; acquisire consapevolezza degli spazi e delle loro funzioni; potenziare le abilità nell'orientamento; acquisire contenuti multidisciplinari, attraverso la ricerca e la lettura dei testi; acquisire strumenti per la comprensione dei linguaggi verbali e non verbali; sviluppare la creatività individuale e di gruppo ed il senso critico; recuperare problematiche in modo ludico; esplorare le possibilità sonore della voce: cantare e recitare usando il giusto volume di voce ; assimilare schemi ritmici attraverso il movimento; saper usare tecniche e materiali diversi per realizzare scenografie;
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7. Una delle prime fasi operative si attua con l’organizzazione di vari laboratori in continuità verticale ed orizzontale strutturati per classi aperte: Laboratorio linguistico per la produzione della “storia da rappresentare” e per l’ideazione di brevi testi in rima, di filastrocche, di acrostici, di poesiole. Laboratorio grafico-pittorico per l’ideazione e la realizzazione delle scenografie. Laboratorio pubblicitario per la realizzazione di manifesti, locandine ed inviti.
8. Laboratorio giornalistico per la documentazione dei momenti più significativi del percorso di lavoro dei vari laboratori. Laboratorio multimediale per l’utilizzo delle TIC nella conduzione e realizzazione del progetto da parte di alunni ed insegnanti Laboratorio musicale con la collaborazione di un’agenzia esterna, La Bottega Ars Musicalis, per il canto, la musica vocale e strumentale. Laboratorio dell’espressività corporea in collaborazione con la Compagnia teatrale “Il Draghetto” per la messa in scena.
9. Attività Lettura espressiva ed analisi di diversi generi narrativi: la fiaba, la favola, il racconto. Analisi delle strategie e delle tecniche per la produzione e la rielaborazione di testi e scenari. Invenzione individuale e collettiva di poesie, fiabe, favole e racconti. Invenzione di una storia utilizzando le funzioni di Propp. Raccolta di testi prodotti dai bambini per la realizzazione di un libricino.
10. Analisi dei personaggi in base a carattere, età, aspetto fisico, modo di muoversi e di parlare. Adattamento degli stessi alla rappresentazione teatrale con ricerca delle tecniche più idonee. Ricerca dei brani musicali e delle ambientazioni scenografiche. Animazione corporea, improvvisazione, uso del respiro e della voce, pratica di canto corale. Costruzione delle scenografie e realizzazione dei costumi. Realizzazione di locandine ed inviti.
11. Il teatro per essere … Realizzare percorsi operativi laboratoriali Laboratori interattivi linguistici Laboratori interattivi teatrali Atelier interattivo di musica Atelier interattivo espressività corporea Laboratori interattivi pubblicitari Atelier interattivi grafici-pittorici Essere autore Essere attore Essere artista Essere scenografo Essere grafico pubblicitario Laboratori interattivi multimediali MESSA IN SCENA Armonizzare concezioni e strategie didattiche, stili educativi, pratiche di insegnamento/apprendimento. Collaborare per la realizzazione del progetto di circolo Scambiarci visite ed esperienze di vita scolastica
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14. Il teatro per essere … … .Attore Armonizzare concezioni e strategie didattiche, stili educativi, pratiche di insegnamento/apprendimento. Collaborare per la realizzazione del progetto di circolo Scambiarci visite ed esperienze di vita scolastica Teatro in movimento Il corpo, questo grande attore! Laboratori di psicomotricità Individuazione di schemi motori riferibili a… Analisi della storia Scuola Materna S. Francesco via P. Tosti Scuola materna Torrione Scuola el. S. Francesco Classi I - II Scuola el. Torrio Classe II A Situazioni emotive Tutta la storia o una parte Uno o più personaggi Presa di coscienza e consapevolezza delle proprie possibilità di espressione corporea Ricerca basi musicali idonee Ricerca di possibilità espressive ad imitazione Creazione di schemi motori dal semplice al complesso Elementi naturali Accostamento Musica movimento Montaggio degli schemi per la costruzione della performance Comunicazione-espressione nella consapevolezza del rapporto Attore-Spettatore Messa in scena
15. NODO PROGETTUALE SCENOGRAFO PER MODELLI DI RIFERIMENTO AMBIENTI IMMAGINI OPERE D’ARTE ANALISI MANUALITA ’ INVENTIVA CREATIVITA’ ORIGINALITA ’ VALORIZZAZIONE ESTETICA GESTUALITA ’ INTENZIONALITA ’ PADRONANZA IDEAZIONE PROGETTUALITA ’ SITUAZIONE TESTO OSSERVAZIONE RICERCA COLLABORAZIONE ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO VALORIZZAZIONE DELLE CAPACITA’ SOGGETTIVE TECNICHE MATERIALI COLORI
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17. Risultati Per i genitori: Si è potenziato il clima di collaborazione scuola-famiglia. Si è incoraggiato un approccio fiducioso, sereno e realistico alla scuola affinché esso venga trasmesso ai bambini. Si è favorita la conoscenza della realtà scolastica in tutti i suoi aspetti: didattico, educativo ed organizzativo.
18. Risultati Per gli alunni : Si è creata una aspettativa positiva verso la scuola. Sono stati suscitati, per la novità della proposta, entusiasmo, motivazione ed interesse determinando l’apertura a numerose esperienze di tipo cognitivo, emotivo e relazionale. Sono stati valorizzati linguaggi alternativi consentendo a tutti di esprimere le proprie potenzialità, innalzando il livello di autostima e di consapevolezza personale. Si è ottimizzato il processo di integrazione dei disabili allargandone i confini.