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Alcuni esperti di cambiamenti climatici ed energia, esprimono molti dubbi sulla direzione che ha preso il
progresso energetico e tecnologico mondiale, sotto le indicazioni delle organizzazioni internazionali occidentali.
Alcuni sostengono addirittura che non esista lo "sviluppo sostenibile”, cioè il significato che i paesi
sviluppati e industrializzati danno a questa parola.
1
Massimo Zucchetti
Politecnico di Torino-Italia
MIT- Plasma Science and Fusion Center-Cambridge(MA)–USA
Il picco del petrolio
e dello “sviluppo sostenibile”
Partiamo dalle parole e dal loro significato.
• Il termine “sviluppo” è semplicemente "colonialismo
applicato al mondo naturale”? *
• Lo "sviluppo sostenibile" è una aspirazione ideale
lodevole.
• Ma la parola “sviluppo”, usata in altro senso, è fuorviante.
La parola "sviluppare" significa "crescere", "progredire".
Per esempio:
"Il dramma teatrale ha raggiunto il suo massimo sviluppo
nelle opere di Shakespeare."
2
* Derrick Jensen, Lo sviluppo sostenibile è una bugia, Fair Observer, 2015.
https://www.fairobserver.com/more/environment/sustainable-development-is-a-lie-90676
Sviluppo sostenibile?
Ma ecco il problema:
• Un bambino si sviluppa in un adulto, e il bruco si sviluppa
in una farfalla.
Tuttavia:
• Un'area verde non si «sviluppa» in case e.cemento,
• Una baia non si “sviluppa” in un porto industriale,
• Un bosco non si “sviluppa” in strade e piazze.
La realtà è che:
• L'area verde viene distrutta, per "sviluppare l'area"
• La baia viene distrutta per “svilupparla” in un porto
industriale.
• La foresta viene distrutta.
IL VERBO "UCCIDERE" VA ALTRETTANTO BENE,
INVECE DI "SVILUPPARE"
Distruzione sostenibile?
4
Pensiamoci.
Stai andando avanti con la tua vita, quando arriva qualcuno che vuole
fare soldi “sviluppando” le “risorse naturali” che sono il tuo corpo.
Raccoglierà i tuoi organi per i trapianti, le tue ossa per il fertilizzante, la
tua carne per il cibo.
Potresti rispondere: "Ehi, stavo usando IO quel cuore, quei polmoni".
Quel prato, quella baia, quella foresta utilizzavano tutte quelle che
chiamiamo “risorse naturali”.
• Risorse naturali? NATURALE = DI NESSUNO (dovrebbe essere: di tutti)
• Quelle “risorse naturali” mantenevano in vita quel prato, quella baia,
quella foresta. Quelle “risorse naturali” sono il loro stesso corpo. Senza di
loro muoiono, proprio come faremmo noi.
• Non aiuta mettere la parola “sostenibile” davanti a qualunque
cosa faremo alla Natura.
• Lo sfruttamento è pur sempre sfruttamento, anche se lo
chiami “sfruttamento sostenibile”.
• La distruzione è pur sempre distruzione, anche
se la chiami “trasformazione sostenibile”.
5
Distruzione sostenibile?
Allora, lo «sviluppo sostenibile» può esistere,
purché sia «sviluppo» e sia «sostenibile»
•Duecento specie si sono estinte proprio oggi. E 200 si estingueranno
domani. E il giorno dopo. E il giorno dopo ancora.
• Ogni indicatore biologico sta andando nella direzione sbagliata, non solo le emissioni di
gas serra (vedi sotto) e l’effetto serra.
E sappiamo tutti perché. I problemi non sono cognitivamente impegnativi.
Lo “sviluppo” è il colonialismo applicato al mondo naturale.
Lo “sviluppo” è cleptocrazia, uno stile di vita basato sul furto.
6
Emissioni di gas serra (GHG), ma anche: 200 specie al giorno
Parafrasando un aforisma di Upton Sinclair: “È difficile far capire qualcosa alle
persone, quando il loro benessere dipende dal fatto che non la capiscano.
• Nel 1830, un filosofo pro-schiavitù sostenne che la schiavitù era necessaria
perché senza di essa i proprietari di schiavi non avrebbero avuto le “comodità e
le eleganze” a cui erano così abituati.
• Lo stesso vale qui, quando estendiamo la schiavitù al mondo naturale, poiché
questa cultura tenta di schiavizzare – cioè “sviluppare”, ops, “sviluppare in modo
sostenibile” - sempre più il pianeta vivente.
• In breve, stiamo permettendo che il mondo venga ucciso, così potremo avere aria
condizionata 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
• E se risparmiamo energia – rispetto allo stesso risultato 50 anni fa – lo chiamiamo
“sviluppo sostenibile”, per sentirci bene con noi stessi mentre lo facciamo.
7
Schiavizzare il pianeta?
Sostenere lo stile di vita basato sullo sfruttamento
Ecco il problema:
La parola “sostenibile” è stata cooptata per significare non
"aiutare il mondo reale a sostenersi, per svolgere ilproprio ruolo e
partecipare a una comunità più ampia, che include il tuo prossimo
anche non-umano, oltre ai futuri esseri umani", ma significa
invece:
Sostenere questo stile di vita basato sullo sfruttamento
ancora per un po'
• Cosa contengono tutte le cosiddette soluzioni al problema del
riscaldamento globale?
8
Cosa hanno in comune tutte le cosiddette soluzioni al riscaldamento globale?
• È semplice: tutte danno per scontato il capitalismo industriale (e il
colonialismo su cui si basa) e considerano il mondo naturale come
ciò che deveconformarsi al capitalismo industriale. Questo è folle,
in termini di perdita del contatto con la realtà fisica.
• Il mondo reale deve essere primario, qualunque sia il sistema
sociale di cui parli è secondario e dipendente, perché senza un
mondo reale non esiste alcun sistema sociale.
Lo “sviluppo sostenibile” è una truffa e una pretesa di
virtù, se tenta di sostenere questa cultura sfruttatrice e
distruttiva, non il mondo da cui dipende.
E questa "truffa" non funzionerà mai. 9
Sostenere lo stile di vita basato sullo sfruttamento
Nel suo libro, The Nazi Doctors, Robert Jay Lifton si chiedeva come fosse possibile che
uomini che avevano prestato il giuramento di Ippocrate potessero lavorare nei campi di
sterminio nazisti.
Ha scoperto che molti medici si preoccupavano profondamente della salute dei detenuti e
han fatto di tutto per proteggerli.
Davano loro un pezzo di patata in più. Li nascondevano agli aguzzini durante le selezioni che li
avrebbero uccisi. Li ricoveravano in infermeria per farli riposare qualche giorno. Hanno fatto
tutto il possibile, tranne la cosa più importante di tutte.
Non hanno mai messo in dubbio l'esistenza stessa del campo di sterminio.
Non hanno mai contestato l'idea di fondo, di sfruttare il più possibile i detenuti facendoli alla
fine morire di fame. E questa incapacità di mettere in discussione le condizioni quadro più
ampie ha portato alcuni di questi medici a partecipare "attivamente" alle atrocità.
10
Siamo scienziati come i medici nazisti?
• Con tutto il mondo in gioco, non è sufficiente per noi incollare la parola
sostenibile davanti alla parola ingannevole sviluppo, quando ciò che in realtà
intendiamo è “continuare in questo modo di vivere sfruttatore e distruttivo
ancora per un po', continuando a violentare il Pianeta, però più dolcemente".
• Ciò distrugge le parole, un tempo rispettabili, di sostenibilità e sviluppo
e, ovviamente, contribuisce alla continua distruzione del mondo. È una
perdita di tempo che non possiamo permetterci.
• Con tutto il mondo in gioco, dobbiamo non solo fare ciò che possiamo per
proteggere le vittime di questa situazione, ma dobbiamo mettere in
discussione la continuazione di questa cultura del campo di sterminio che
sta sfruttando il mondo il più possibile, ammazzando di lavoro il mondo
fino alla morte, affamando il mondo fino alla morte, avvelenando il mondo
a morte. 11
Una prima conclusione
Alcuni dati - Figura 1
12
In blu i milioni di parole chiave "sviluppo sostenibile" utilizzate nella letteratura
scientifica dal 1900 al 2021 (fonte: googlescholar)
In rosso vedete - intanto - i milioni di Tonnellate di GHG (Gas Serra, pesati con il
metodo della CO2 equivalente) che ogni anno immettiamo nell'atmosfera (fonte IPCC).
• Nel 2021, le emissioni hanno raggiunto il nuovo record storico di 51,7 milioni di tonnellate di
gas serra. Per il 2022, stesso trend, circa 52,2 milioni di tonnellate di gas serra.
• Non c'era bisogno, però, di milioni di vittime innocenti di una terribile pandemia per
imparare questa lezione: parlare di un generico “sviluppo sostenibile” è così inutile,
nient'altro che una truffa che usiamo noi ricchi per dimostrare che "ci teniamo".
• Esiste una correlazione tra le due curve? Questo è solo uno scherzo, le curve potrebbero
avere una correlazione statistica, ma non esiste una correlazione causa-effetto immediata.
• Domanda: la produzione di fuffa può essere utile al sistema-lager per parzialmente adattarsi
(un lager sostenibile, con i deportati che confezionano prodotti a filiera corta) oppure
occuparsi di inutilitilia (è giusto condannare il lager e non dire nulla sui diritti civili in
Uzbekistan?)
13
• Sono stati pubblicati circa 1 milione di documenti all'anno sullo "sviluppo
sostenibile", ma nel frattempo l'unico evento che ha fermato temporaneamente le
emissioni è stata la pandemia COVID del 2020 (nessuno girava come un matto con aerei e
automobili, le industrie hanno ridotto drasticamente la loro domanda di energia, ecc.).
È ancora peggio se guardiamo il nuovo concetto alla moda, la "Green Economy" di Obama.
La crescita di questa parola chiave è più forte negli ultimi 15 anni. Così fanno le emissioni.
14
Alcuni dati - Figura 2
Alcuni dati - Figura 3
15
Il declino dell’illusione della “sostenibilità” è evidente se guardiamo la frequenza di
queste parole chiave. Il picco della sostenibilità si è verificato – più o meno – quando
avrebbe dovuto verificarsi il famigerato “picco del petrolio”, intorno al 2013.
Ricordate il picco del petrolio? La curva di Hubbert? La produzione mondiale di
petrolio avrebbe raggiunto il picco nel 2000 e sarebbe diminuita con la curva di Hubbert.
Questa previsione della fine degli anni Cinquanta fu parzialmente confermata dal
picco della produzione petrolifera statunitense nel 1970. Tuttavia, in questo
secolo, la produzione petrolifera anche negli Stati Uniti ha visto una grande ripresa.
(Vedi Figura 4)
14
Figura 4
La ripresa della
produzione
petrolifera
negli Stati Uniti:
non è colpa di
Hubbert!
Sostenibilità e Seneca
Inoltre, dal momento che il picco del petrolio NON si stava verificando affatto nel mondo,
e la produzione di petrolio continuava a crescere…
Hanno portato avanti la "curva di Seneca", cioè rapida crescita, picco e rapida caduta.
(Figura 5). La produzione e il consumo di petrolio avrebbero dovuto seguire quella curva.
17
Figura 5 - Curva di Seneca
Ahimè, non va così. Vedere le figure 4, 6, 7, 8
18
Figura 6 - Secondo alcuni esperti, la scoperta di nuovi giacimenti e l'utilizzo di oli non convenzionali
potrebbero consentire un aumento graduale della produzione mondiale di petrolio nei prossimi anni.
I numeri si riferiscono a milioni di barili al giorno.
Figura 7 – Altri esperti prevedono un possibile picco del petrolio intorno al 2035. Ciò
non è dovuto all’esaurimento delle riserve, ma alla riduzione della domanda a seguito
dell’impegno del G7 di porre fine all’era dei combustibili fossili entro il 2100.
19
Figura 8 – Se consideriamo solo il petrolio greggio CONVENZIONALE (che diventerà sempre
meno importante in.futuro), allora avremmo avuto un picco mondiale nel 2005-2010. La
previsione di Hubbert non era completamente sbagliata, semplicemente sbagliava il tempo e le
quantità, perché non prevedeva il ruolo della produzione di petrolio non convenzionale.
Previsioni più recenti prevedono per la produzione di petrolio convenzionale una curva
di Seneca.
20
Tuttavia, se si mettono su un grafico i milioni di articoli (fonte googlescholar) relativi
alle famigerate parole chiave "Sostenibilità" e "Sviluppo sostenibile", allora: stanno
seguendo con certezza la curva di Seneca! Vedi Figura 9 – Seneca e la sostenibilità
21
20
Conclusioni
Lo "sviluppo sostenibile" e la "sostenibilità" dei paesi occidentali sono
solo un pio desiderio, e alla fine contribuiscono solo ad aumentare le
emissioni di gas serra, attirando la nostra attenzione su non-problemi
e cose inutili, mentre perdiamo tempo prezioso
Da alcuni anni, però, la favola dello “sviluppo sostenibile” sembra
essere rapidamente abbandonata.
"Un bel viso può durare un anno o due, ma presto vedranno cosa puoi
fare davvero" John Lennon, "How do you sleep",1971.
Stanno emergendo altre parole chiave false: la "green
economy" è ancora in crescita di citazioni, anche se è
evidente che:
Conclusioni
• Ritorniamo alla nostra domanda. L'unico modo per contrastare il cambiamento
climatico è abbandonare la maggior parte dei nostri atteggiamenti moderni
assetati di energia ORA.
• Come se fosse una pandemia, ma con tutti sani e volontari ad abbandonare gli
aspetti peggiori del “progresso” e dello “sviluppo”.
• Non c'è altra via d'uscita. Parlare di questo, non ferma le emissioni: non le riduce
nemmeno. Nel frattempo, possiamo implementare la ricerca per la giustizia e la
ridistribuzione delle emissioni mondiali e l'equalizzazione: queste, sono parole
chiave piuttosto pericolose .
"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri.”
Un proclama dei maiali che controllano il governo nel
romanzo La fattoria degli animali, di George Orwell.
20
20
Il 28 ottobre 2022, il Programma delle Nazioni Unite per
l’ambiente (UNEP) ha pubblicato l’Emission Gap Report 2022.
Questo rapporto fornisce una panoramica delle emissioni di gas serra di diversi
settori e paesi, evidenziando la differenza tra il livello delle emissioni di gas
serra previste nel 2030 e il livello che dovremmo evitare di raggiungere se
non vogliamo gli impatti peggiori. del cambiamento climatico.
• È assolutamente chiaro che le
attuali politiche climatiche
sviluppate non sono sufficienti
a contenere la crisi climatica.
• Infatti, con queste politiche in atto
raggiungeremo un aumento della
temperatura di 2,8°C entro la fine
del secolo.
•
• •Anche se l' aggiornamento degli
impegni nazionali presi all’ultima
COP ridurranno l’aumento della
temperatura solo a 2,4-2,6°C
entro la fine del secolo.
Il rapporto mostra anche come realizzare
questa trasformazione, esaminando tutte
le azioni necessarie in tutti i settori.
Il rapporto esplora in modo approfondito
il ruolo dei diversi paesi nelle emissioni
di gas serra, con anche un confronto pro-
capite
iBisogna individuare un cambiamento
urgente del sistema per raggiungere gli
obiettivi climatici firmati dall’Accordo di
Parigi.
Per raggiungere gli 1,5°C entro il 2030
occorrerebbe un taglio enorme delle
emissioni di gas serra, pari al 45%
rispetto alle politiche attuali e al
30% per raggiungere i 2,0°C.
Revealed: How colonial rule radically shifts
historical responsibility for climate change -
Carbon Brief
I paesi dell’Annex I sono economie
industrializzate ed economie in transizione
classificate dalla Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
I paesi verdi e blu su questa mappa sono i
paesi dell'Annex I, mentre i paesi verdi sono
quelli Annex I che fanno anche parte
dell'OCSE.
Massimo Zucchetti – Maggio 2022
• Compiliamo una lista di tutti i nostri desideri per un mondo migliore.
Tantissimi progetti di sviluppo, cose che si potrebbero fare, se solo ci
fossero le risorse.
• Infatti, abbiamo messo vicino ad ogni “sogno” quanto costerebbe,
ahinoi, realizzarlo nella pratica. Tanti, tanti miliardi di euro.
• Prima, abbiamo elencato quelli che riguardano di più l'ambiente e
l'energetica, solo per comodità di esposizione, non è un ordine di
importanza.
43
WISHLIST – I NOSTRI SOGNI COSTANO TROPPO?
24 miliardi
5 miliardi
8 miliardi
44
Ridurre il cambiamento climatico globale (oltre ai progetti di cui sopra) 8 miliardi
Prevenire l'erosione del suolo
Continuare a prevenire il buco nell'ozono
Prevenire le piogge acide desolforizzando il mondo
50 miliardi
17 miliardi
33 miliardi
7 miliardi
15 miliardi
21 miliardi
5 miliardi
11 miliardi
50 miliardi
19 miliardi
30 miliardi
Fornire energia pulita e sicura:
di cui con lo sviluppo fonti rinnovabili
di cui con l'efficienza e la giustizia energetica
Fermare la deforestazione del mondo
WISHLIST – I SOGNI COSTANO
Assistenza sanitaria completa e gratuita per tutti
Niente più senzatetto: una casa per tutti
Eliminare l'analfabetismo dal mondo
Stabilizzare la popolazione mondiale
Fornire acqua potabile a tutti gli abitanti del mondo
Eliminare dal mondo la fama e la malnutrizione
Cancellare il debito dei paesi in via di sviluppo
Tabella 1 – Il costo per la realizzazione di alcuni progetti globali per
un “mondo migliore”, in euro all'anno
36
Ora proviamo a metterli tutti assieme, tutti questi progetti, con un'area proporzionale
al loro costo, per avere appunto un'idea visiva del loro peso rispettivo:
Figura 1 – Il rettangolo dei desideri – Confronto visivo del costo di progetti di sviluppo
• Ed ora riportiamo questo stesso collage in un'altra figura. Lo schema
rappresenta la spesa militare mondiale annuale confrontata con il costo, in
miliardi di euro, che la maggior parte dei progetti di sviluppo richiede, che
quindi potrebbero essere realizzati utilizzando semplicemente una frazione
del bilancio militare
• L'insieme dei quadratini corrisponde alla spesa militare mondiale
annua pari a circa 1500 miliardi di euro. In realtà questi sono dati già
vecchi: siamo vicini a 2000 miliardi di euro (2021).
• Ogni quadratino corrisponde a un miliardo di euro
Fonti:
• Per le spese militari nel mondo un'inquietante crescita senza fine (avvenire.it)
• Nanni Salio, Cosa faresti con un trilione di euro all'anno? Costi di opportunità e alternative
al complesso militare-industriale-scientifico-corporativo, in M. Zucchetti (a cura di) “Il male
invisibile, sempre più visibile”, Odradek, 2005.
• Le spese militari sfiorano i 2mila miliardi di dollari. Quelle italiane crescono del 7,5% - Nigrizia37
47
Si vis pacem, para pacem.
48
Conclusione

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  • 1. Alcuni esperti di cambiamenti climatici ed energia, esprimono molti dubbi sulla direzione che ha preso il progresso energetico e tecnologico mondiale, sotto le indicazioni delle organizzazioni internazionali occidentali. Alcuni sostengono addirittura che non esista lo "sviluppo sostenibile”, cioè il significato che i paesi sviluppati e industrializzati danno a questa parola. 1 Massimo Zucchetti Politecnico di Torino-Italia MIT- Plasma Science and Fusion Center-Cambridge(MA)–USA Il picco del petrolio e dello “sviluppo sostenibile”
  • 2. Partiamo dalle parole e dal loro significato. • Il termine “sviluppo” è semplicemente "colonialismo applicato al mondo naturale”? * • Lo "sviluppo sostenibile" è una aspirazione ideale lodevole. • Ma la parola “sviluppo”, usata in altro senso, è fuorviante. La parola "sviluppare" significa "crescere", "progredire". Per esempio: "Il dramma teatrale ha raggiunto il suo massimo sviluppo nelle opere di Shakespeare." 2 * Derrick Jensen, Lo sviluppo sostenibile è una bugia, Fair Observer, 2015. https://www.fairobserver.com/more/environment/sustainable-development-is-a-lie-90676 Sviluppo sostenibile?
  • 3. Ma ecco il problema: • Un bambino si sviluppa in un adulto, e il bruco si sviluppa in una farfalla. Tuttavia: • Un'area verde non si «sviluppa» in case e.cemento, • Una baia non si “sviluppa” in un porto industriale, • Un bosco non si “sviluppa” in strade e piazze. La realtà è che: • L'area verde viene distrutta, per "sviluppare l'area" • La baia viene distrutta per “svilupparla” in un porto industriale. • La foresta viene distrutta. IL VERBO "UCCIDERE" VA ALTRETTANTO BENE, INVECE DI "SVILUPPARE"
  • 4. Distruzione sostenibile? 4 Pensiamoci. Stai andando avanti con la tua vita, quando arriva qualcuno che vuole fare soldi “sviluppando” le “risorse naturali” che sono il tuo corpo. Raccoglierà i tuoi organi per i trapianti, le tue ossa per il fertilizzante, la tua carne per il cibo. Potresti rispondere: "Ehi, stavo usando IO quel cuore, quei polmoni". Quel prato, quella baia, quella foresta utilizzavano tutte quelle che chiamiamo “risorse naturali”.
  • 5. • Risorse naturali? NATURALE = DI NESSUNO (dovrebbe essere: di tutti) • Quelle “risorse naturali” mantenevano in vita quel prato, quella baia, quella foresta. Quelle “risorse naturali” sono il loro stesso corpo. Senza di loro muoiono, proprio come faremmo noi. • Non aiuta mettere la parola “sostenibile” davanti a qualunque cosa faremo alla Natura. • Lo sfruttamento è pur sempre sfruttamento, anche se lo chiami “sfruttamento sostenibile”. • La distruzione è pur sempre distruzione, anche se la chiami “trasformazione sostenibile”. 5 Distruzione sostenibile? Allora, lo «sviluppo sostenibile» può esistere, purché sia «sviluppo» e sia «sostenibile»
  • 6. •Duecento specie si sono estinte proprio oggi. E 200 si estingueranno domani. E il giorno dopo. E il giorno dopo ancora. • Ogni indicatore biologico sta andando nella direzione sbagliata, non solo le emissioni di gas serra (vedi sotto) e l’effetto serra. E sappiamo tutti perché. I problemi non sono cognitivamente impegnativi. Lo “sviluppo” è il colonialismo applicato al mondo naturale. Lo “sviluppo” è cleptocrazia, uno stile di vita basato sul furto. 6 Emissioni di gas serra (GHG), ma anche: 200 specie al giorno
  • 7. Parafrasando un aforisma di Upton Sinclair: “È difficile far capire qualcosa alle persone, quando il loro benessere dipende dal fatto che non la capiscano. • Nel 1830, un filosofo pro-schiavitù sostenne che la schiavitù era necessaria perché senza di essa i proprietari di schiavi non avrebbero avuto le “comodità e le eleganze” a cui erano così abituati. • Lo stesso vale qui, quando estendiamo la schiavitù al mondo naturale, poiché questa cultura tenta di schiavizzare – cioè “sviluppare”, ops, “sviluppare in modo sostenibile” - sempre più il pianeta vivente. • In breve, stiamo permettendo che il mondo venga ucciso, così potremo avere aria condizionata 24 ore su 24, 7 giorni su 7. • E se risparmiamo energia – rispetto allo stesso risultato 50 anni fa – lo chiamiamo “sviluppo sostenibile”, per sentirci bene con noi stessi mentre lo facciamo. 7 Schiavizzare il pianeta?
  • 8. Sostenere lo stile di vita basato sullo sfruttamento Ecco il problema: La parola “sostenibile” è stata cooptata per significare non "aiutare il mondo reale a sostenersi, per svolgere ilproprio ruolo e partecipare a una comunità più ampia, che include il tuo prossimo anche non-umano, oltre ai futuri esseri umani", ma significa invece: Sostenere questo stile di vita basato sullo sfruttamento ancora per un po' • Cosa contengono tutte le cosiddette soluzioni al problema del riscaldamento globale? 8
  • 9. Cosa hanno in comune tutte le cosiddette soluzioni al riscaldamento globale? • È semplice: tutte danno per scontato il capitalismo industriale (e il colonialismo su cui si basa) e considerano il mondo naturale come ciò che deveconformarsi al capitalismo industriale. Questo è folle, in termini di perdita del contatto con la realtà fisica. • Il mondo reale deve essere primario, qualunque sia il sistema sociale di cui parli è secondario e dipendente, perché senza un mondo reale non esiste alcun sistema sociale. Lo “sviluppo sostenibile” è una truffa e una pretesa di virtù, se tenta di sostenere questa cultura sfruttatrice e distruttiva, non il mondo da cui dipende. E questa "truffa" non funzionerà mai. 9 Sostenere lo stile di vita basato sullo sfruttamento
  • 10. Nel suo libro, The Nazi Doctors, Robert Jay Lifton si chiedeva come fosse possibile che uomini che avevano prestato il giuramento di Ippocrate potessero lavorare nei campi di sterminio nazisti. Ha scoperto che molti medici si preoccupavano profondamente della salute dei detenuti e han fatto di tutto per proteggerli. Davano loro un pezzo di patata in più. Li nascondevano agli aguzzini durante le selezioni che li avrebbero uccisi. Li ricoveravano in infermeria per farli riposare qualche giorno. Hanno fatto tutto il possibile, tranne la cosa più importante di tutte. Non hanno mai messo in dubbio l'esistenza stessa del campo di sterminio. Non hanno mai contestato l'idea di fondo, di sfruttare il più possibile i detenuti facendoli alla fine morire di fame. E questa incapacità di mettere in discussione le condizioni quadro più ampie ha portato alcuni di questi medici a partecipare "attivamente" alle atrocità. 10 Siamo scienziati come i medici nazisti?
  • 11. • Con tutto il mondo in gioco, non è sufficiente per noi incollare la parola sostenibile davanti alla parola ingannevole sviluppo, quando ciò che in realtà intendiamo è “continuare in questo modo di vivere sfruttatore e distruttivo ancora per un po', continuando a violentare il Pianeta, però più dolcemente". • Ciò distrugge le parole, un tempo rispettabili, di sostenibilità e sviluppo e, ovviamente, contribuisce alla continua distruzione del mondo. È una perdita di tempo che non possiamo permetterci. • Con tutto il mondo in gioco, dobbiamo non solo fare ciò che possiamo per proteggere le vittime di questa situazione, ma dobbiamo mettere in discussione la continuazione di questa cultura del campo di sterminio che sta sfruttando il mondo il più possibile, ammazzando di lavoro il mondo fino alla morte, affamando il mondo fino alla morte, avvelenando il mondo a morte. 11 Una prima conclusione
  • 12. Alcuni dati - Figura 1 12 In blu i milioni di parole chiave "sviluppo sostenibile" utilizzate nella letteratura scientifica dal 1900 al 2021 (fonte: googlescholar) In rosso vedete - intanto - i milioni di Tonnellate di GHG (Gas Serra, pesati con il metodo della CO2 equivalente) che ogni anno immettiamo nell'atmosfera (fonte IPCC).
  • 13. • Nel 2021, le emissioni hanno raggiunto il nuovo record storico di 51,7 milioni di tonnellate di gas serra. Per il 2022, stesso trend, circa 52,2 milioni di tonnellate di gas serra. • Non c'era bisogno, però, di milioni di vittime innocenti di una terribile pandemia per imparare questa lezione: parlare di un generico “sviluppo sostenibile” è così inutile, nient'altro che una truffa che usiamo noi ricchi per dimostrare che "ci teniamo". • Esiste una correlazione tra le due curve? Questo è solo uno scherzo, le curve potrebbero avere una correlazione statistica, ma non esiste una correlazione causa-effetto immediata. • Domanda: la produzione di fuffa può essere utile al sistema-lager per parzialmente adattarsi (un lager sostenibile, con i deportati che confezionano prodotti a filiera corta) oppure occuparsi di inutilitilia (è giusto condannare il lager e non dire nulla sui diritti civili in Uzbekistan?) 13 • Sono stati pubblicati circa 1 milione di documenti all'anno sullo "sviluppo sostenibile", ma nel frattempo l'unico evento che ha fermato temporaneamente le emissioni è stata la pandemia COVID del 2020 (nessuno girava come un matto con aerei e automobili, le industrie hanno ridotto drasticamente la loro domanda di energia, ecc.).
  • 14. È ancora peggio se guardiamo il nuovo concetto alla moda, la "Green Economy" di Obama. La crescita di questa parola chiave è più forte negli ultimi 15 anni. Così fanno le emissioni. 14 Alcuni dati - Figura 2
  • 15. Alcuni dati - Figura 3 15 Il declino dell’illusione della “sostenibilità” è evidente se guardiamo la frequenza di queste parole chiave. Il picco della sostenibilità si è verificato – più o meno – quando avrebbe dovuto verificarsi il famigerato “picco del petrolio”, intorno al 2013.
  • 16. Ricordate il picco del petrolio? La curva di Hubbert? La produzione mondiale di petrolio avrebbe raggiunto il picco nel 2000 e sarebbe diminuita con la curva di Hubbert. Questa previsione della fine degli anni Cinquanta fu parzialmente confermata dal picco della produzione petrolifera statunitense nel 1970. Tuttavia, in questo secolo, la produzione petrolifera anche negli Stati Uniti ha visto una grande ripresa. (Vedi Figura 4) 14 Figura 4 La ripresa della produzione petrolifera negli Stati Uniti: non è colpa di Hubbert! Sostenibilità e Seneca
  • 17. Inoltre, dal momento che il picco del petrolio NON si stava verificando affatto nel mondo, e la produzione di petrolio continuava a crescere… Hanno portato avanti la "curva di Seneca", cioè rapida crescita, picco e rapida caduta. (Figura 5). La produzione e il consumo di petrolio avrebbero dovuto seguire quella curva. 17 Figura 5 - Curva di Seneca
  • 18. Ahimè, non va così. Vedere le figure 4, 6, 7, 8 18 Figura 6 - Secondo alcuni esperti, la scoperta di nuovi giacimenti e l'utilizzo di oli non convenzionali potrebbero consentire un aumento graduale della produzione mondiale di petrolio nei prossimi anni. I numeri si riferiscono a milioni di barili al giorno.
  • 19. Figura 7 – Altri esperti prevedono un possibile picco del petrolio intorno al 2035. Ciò non è dovuto all’esaurimento delle riserve, ma alla riduzione della domanda a seguito dell’impegno del G7 di porre fine all’era dei combustibili fossili entro il 2100. 19
  • 20. Figura 8 – Se consideriamo solo il petrolio greggio CONVENZIONALE (che diventerà sempre meno importante in.futuro), allora avremmo avuto un picco mondiale nel 2005-2010. La previsione di Hubbert non era completamente sbagliata, semplicemente sbagliava il tempo e le quantità, perché non prevedeva il ruolo della produzione di petrolio non convenzionale. Previsioni più recenti prevedono per la produzione di petrolio convenzionale una curva di Seneca. 20
  • 21. Tuttavia, se si mettono su un grafico i milioni di articoli (fonte googlescholar) relativi alle famigerate parole chiave "Sostenibilità" e "Sviluppo sostenibile", allora: stanno seguendo con certezza la curva di Seneca! Vedi Figura 9 – Seneca e la sostenibilità 21
  • 22. 20 Conclusioni Lo "sviluppo sostenibile" e la "sostenibilità" dei paesi occidentali sono solo un pio desiderio, e alla fine contribuiscono solo ad aumentare le emissioni di gas serra, attirando la nostra attenzione su non-problemi e cose inutili, mentre perdiamo tempo prezioso Da alcuni anni, però, la favola dello “sviluppo sostenibile” sembra essere rapidamente abbandonata. "Un bel viso può durare un anno o due, ma presto vedranno cosa puoi fare davvero" John Lennon, "How do you sleep",1971. Stanno emergendo altre parole chiave false: la "green economy" è ancora in crescita di citazioni, anche se è evidente che:
  • 23. Conclusioni • Ritorniamo alla nostra domanda. L'unico modo per contrastare il cambiamento climatico è abbandonare la maggior parte dei nostri atteggiamenti moderni assetati di energia ORA. • Come se fosse una pandemia, ma con tutti sani e volontari ad abbandonare gli aspetti peggiori del “progresso” e dello “sviluppo”. • Non c'è altra via d'uscita. Parlare di questo, non ferma le emissioni: non le riduce nemmeno. Nel frattempo, possiamo implementare la ricerca per la giustizia e la ridistribuzione delle emissioni mondiali e l'equalizzazione: queste, sono parole chiave piuttosto pericolose . "Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali di altri.” Un proclama dei maiali che controllano il governo nel romanzo La fattoria degli animali, di George Orwell. 20
  • 24. 20
  • 25. Il 28 ottobre 2022, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) ha pubblicato l’Emission Gap Report 2022.
  • 26. Questo rapporto fornisce una panoramica delle emissioni di gas serra di diversi settori e paesi, evidenziando la differenza tra il livello delle emissioni di gas serra previste nel 2030 e il livello che dovremmo evitare di raggiungere se non vogliamo gli impatti peggiori. del cambiamento climatico. • È assolutamente chiaro che le attuali politiche climatiche sviluppate non sono sufficienti a contenere la crisi climatica. • Infatti, con queste politiche in atto raggiungeremo un aumento della temperatura di 2,8°C entro la fine del secolo. • • •Anche se l' aggiornamento degli impegni nazionali presi all’ultima COP ridurranno l’aumento della temperatura solo a 2,4-2,6°C entro la fine del secolo.
  • 27. Il rapporto mostra anche come realizzare questa trasformazione, esaminando tutte le azioni necessarie in tutti i settori. Il rapporto esplora in modo approfondito il ruolo dei diversi paesi nelle emissioni di gas serra, con anche un confronto pro- capite iBisogna individuare un cambiamento urgente del sistema per raggiungere gli obiettivi climatici firmati dall’Accordo di Parigi. Per raggiungere gli 1,5°C entro il 2030 occorrerebbe un taglio enorme delle emissioni di gas serra, pari al 45% rispetto alle politiche attuali e al 30% per raggiungere i 2,0°C.
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  • 34. Revealed: How colonial rule radically shifts historical responsibility for climate change - Carbon Brief
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  • 41. I paesi dell’Annex I sono economie industrializzate ed economie in transizione classificate dalla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. I paesi verdi e blu su questa mappa sono i paesi dell'Annex I, mentre i paesi verdi sono quelli Annex I che fanno anche parte dell'OCSE.
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  • 43. Massimo Zucchetti – Maggio 2022 • Compiliamo una lista di tutti i nostri desideri per un mondo migliore. Tantissimi progetti di sviluppo, cose che si potrebbero fare, se solo ci fossero le risorse. • Infatti, abbiamo messo vicino ad ogni “sogno” quanto costerebbe, ahinoi, realizzarlo nella pratica. Tanti, tanti miliardi di euro. • Prima, abbiamo elencato quelli che riguardano di più l'ambiente e l'energetica, solo per comodità di esposizione, non è un ordine di importanza. 43 WISHLIST – I NOSTRI SOGNI COSTANO TROPPO?
  • 44. 24 miliardi 5 miliardi 8 miliardi 44 Ridurre il cambiamento climatico globale (oltre ai progetti di cui sopra) 8 miliardi Prevenire l'erosione del suolo Continuare a prevenire il buco nell'ozono Prevenire le piogge acide desolforizzando il mondo 50 miliardi 17 miliardi 33 miliardi 7 miliardi 15 miliardi 21 miliardi 5 miliardi 11 miliardi 50 miliardi 19 miliardi 30 miliardi Fornire energia pulita e sicura: di cui con lo sviluppo fonti rinnovabili di cui con l'efficienza e la giustizia energetica Fermare la deforestazione del mondo WISHLIST – I SOGNI COSTANO Assistenza sanitaria completa e gratuita per tutti Niente più senzatetto: una casa per tutti Eliminare l'analfabetismo dal mondo Stabilizzare la popolazione mondiale Fornire acqua potabile a tutti gli abitanti del mondo Eliminare dal mondo la fama e la malnutrizione Cancellare il debito dei paesi in via di sviluppo Tabella 1 – Il costo per la realizzazione di alcuni progetti globali per un “mondo migliore”, in euro all'anno
  • 45. 36 Ora proviamo a metterli tutti assieme, tutti questi progetti, con un'area proporzionale al loro costo, per avere appunto un'idea visiva del loro peso rispettivo: Figura 1 – Il rettangolo dei desideri – Confronto visivo del costo di progetti di sviluppo
  • 46. • Ed ora riportiamo questo stesso collage in un'altra figura. Lo schema rappresenta la spesa militare mondiale annuale confrontata con il costo, in miliardi di euro, che la maggior parte dei progetti di sviluppo richiede, che quindi potrebbero essere realizzati utilizzando semplicemente una frazione del bilancio militare • L'insieme dei quadratini corrisponde alla spesa militare mondiale annua pari a circa 1500 miliardi di euro. In realtà questi sono dati già vecchi: siamo vicini a 2000 miliardi di euro (2021). • Ogni quadratino corrisponde a un miliardo di euro Fonti: • Per le spese militari nel mondo un'inquietante crescita senza fine (avvenire.it) • Nanni Salio, Cosa faresti con un trilione di euro all'anno? Costi di opportunità e alternative al complesso militare-industriale-scientifico-corporativo, in M. Zucchetti (a cura di) “Il male invisibile, sempre più visibile”, Odradek, 2005. • Le spese militari sfiorano i 2mila miliardi di dollari. Quelle italiane crescono del 7,5% - Nigrizia37
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  • 48. Si vis pacem, para pacem. 48 Conclusione