Le slides di Alberto F. De Toni di presentazione del libro:
Antropocene e le sfide del XXI secolo
Per una società solidale e sostenibile
di Alberto Felice De Toni, Gilberto Marzano e Angelo Vianello
pubblicato nel 2022 per Meltemi Editore
Sustanability (you still talk about it) 2024 new.pdfMassimoZucchetti4
Il picco del petrolio e dello “sviluppo sostenibile”.
Alcuni esperti di cambiamenti climatici ed energia, esprimono molti dubbi sulla direzione che ha preso il progresso energetico e tecnologico mondiale, sotto le indicazioni delle organizzazioni internazionali occidentali.
Alcuni sostengono addirittura che non esista lo "sviluppo sostenibile”, cioè il significato che i paesi
sviluppati e industrializzati danno a questa parola.
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA.
Questo documento rappresenia la linea programmatica di Federnatura di fronte ai principali problemi di gestione di salvaguardia dell’ambiente; con esso l’opinione pubblica risulta informata in maniera chiara della posizione della Federazione. A tale posizione dovranno attenersi tutti coloro che, in varie circostanze, possono trovarsi a parlare in suo nome. Il documento va considerato e utilizzato nella sua unitarietà.
La nostra economia della sovracrescita è ormai una patologia bulimica, dove il pieno del consumo prova a nascondere il vuoto dell'essere. Questa patologia del sistema è denunciata dai teorici della decrescita...
Sustanability (you still talk about it) 2024 new.pdfMassimoZucchetti4
Il picco del petrolio e dello “sviluppo sostenibile”.
Alcuni esperti di cambiamenti climatici ed energia, esprimono molti dubbi sulla direzione che ha preso il progresso energetico e tecnologico mondiale, sotto le indicazioni delle organizzazioni internazionali occidentali.
Alcuni sostengono addirittura che non esista lo "sviluppo sostenibile”, cioè il significato che i paesi
sviluppati e industrializzati danno a questa parola.
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA.
Questo documento rappresenia la linea programmatica di Federnatura di fronte ai principali problemi di gestione di salvaguardia dell’ambiente; con esso l’opinione pubblica risulta informata in maniera chiara della posizione della Federazione. A tale posizione dovranno attenersi tutti coloro che, in varie circostanze, possono trovarsi a parlare in suo nome. Il documento va considerato e utilizzato nella sua unitarietà.
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Complexity Literacy Meeting - La nazione delle piante di S. Mancuso - Present...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Roberto Beretta - attivo nel settore assicurativo da oltre 20 anni e nella Direzione Commerciale di un primario gruppo assicurativo italiano - del libro:
"La nazione delle piante."
di Stefano Mancuso,
pubblicato nel 2019 per Laterza Editore.
Partendo dall’accorata domanda di una donna affetta da MCS “Ditemi se è giusto che la salute venga sempre dopo tutto”, le informazioni che gli autori divulgano con il presente lavoro ambiscono, nel loro complesso, a far conoscere alla collettività due fatti sociali, veritieri ma generalmente misconosciuti dai più: 1) la Sanità è un’entità differente dalla Salute, che invece è un bene indisponibile e insostituibile: 2) lo smodato desiderio di pochi imprenditori di conseguire un profitto smisurato a spese delle moltitudini di consumatori di presidi farmaceutici contro le malattie, vere o finte, può spazzare via la salute, il benessere, e la vita di molti.
resoconto dell'evoluzione normativa e culturale avvenuta in italia nell'ultimo ventennio. a cura del disaster manager dr. giuliano pardini (Comune di Viareggio)
La presentazione del Prof. Pratesi descrive l’importanza dell’innovazione per le aziende, assolutamente necessaria in un panorama come quello odierno, caratterizzato da curve di crescita e cambiamento che si muovono in modo esponenziale!
Il mio intervento al seminario "La gente decide" presso l'università LUISS (10/10/2013)
http://communication.blogs.luiss.edu/2013/10/01/la-gente-decide-seminario-su-democrazia-deliberativa-e-partecipazione/
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Marinella De Simone - Presidente del Complexity Institute, formatrice e docente - del libro:
"I Ching - Il libro dei Mutamenti" secondo l'edizione pubblicata nel 1995 per Adelphi Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Luca Romanelli - Risonanze di "Essere o Vi...Complexity Institute
Testo della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Luca Romanelli - Consulente in ambito organizzativo e manageriale - del libro "Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti"
di François Jullien,
pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore.
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Partendo dall’accorata domanda di una donna affetta da MCS “Ditemi se è giusto che la salute venga sempre dopo tutto”, le informazioni che gli autori divulgano con il presente lavoro ambiscono, nel loro complesso, a far conoscere alla collettività due fatti sociali, veritieri ma generalmente misconosciuti dai più: 1) la Sanità è un’entità differente dalla Salute, che invece è un bene indisponibile e insostituibile: 2) lo smodato desiderio di pochi imprenditori di conseguire un profitto smisurato a spese delle moltitudini di consumatori di presidi farmaceutici contro le malattie, vere o finte, può spazzare via la salute, il benessere, e la vita di molti.
resoconto dell'evoluzione normativa e culturale avvenuta in italia nell'ultimo ventennio. a cura del disaster manager dr. giuliano pardini (Comune di Viareggio)
La presentazione del Prof. Pratesi descrive l’importanza dell’innovazione per le aziende, assolutamente necessaria in un panorama come quello odierno, caratterizzato da curve di crescita e cambiamento che si muovono in modo esponenziale!
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L'Avventura del Metodo -
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Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Enrico Cerni - Come a...Complexity Institute
“C’è qualche parte di te di cui vorresti disfarti?” Quasi tutti risponderemmo affermativamente, a prescindere dal fatto che quella parte corrisponda a una dipendenza, a un critico interiore, a una “mente scimmia”, a una nevrosi, a comportamenti immorali, a cattive abitudini o ad altri atteggiamenti screditanti. E se invece scoprissimo che, anziché continuare a lottare interiormente, possiamo affrontare queste parti in modo differente?
In questo volume, Richard Schwartz propone un paradigma rivoluzionario finalizzato a una migliore relazione con se stessi: un metodo che consentirà di raggiungere l’armonia interiore, rafforzando la comprensione e la compassione di sé, e aprendo la strada al risveglio spirituale.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Marinella De Simone -...Complexity Institute
Dell’I Ching si possono dire almeno tre cose singolari: che non ha età, che non è un libro e che è la massima approssimazione attraverso i segni alla vita stessa. Secondo la leggenda, gli otto trigrammi dell’I Ching (che non sono ideogrammi, ma sequenze di linee intere e spezzate) apparvero come segni incisi sul guscio di una tartaruga primordiale. Non si sa chi li abbia incisi: non certo un uomo e neppure un dio personale. Piuttosto: l’invisibile mano del cielo. Che cosa indicano gli otto trigrammi (e i sessantaquattro esagrammi in cui si compongono)? La totalità degli stati attraverso cui passa l’esistenza, attraverso cui passiamo noi nel momento in cui interroghiamo questo che fondamentalmente è un libro di oracoli. Ma a differenza degli oracoli occidentali, che inchiodano sempre alla lettera di una risposta e perciò contengono in sé qualcosa di rigido e sinistro, l’I Ching ci offre una situazione nel suo formarsi e nelle sue potenzialità, qualcosa di fluido, impalpabile, trascinante come è la vita stessa. E si può dire che nulla di scritto, dall’apparizione di quella testuggine cinese, si sia altrettanto avvicinato alla pulsazione segreta del mondo.
Opera enigmatica per definizione, che non si finisce mai di scoprire, l’I Ching ha provocato fino a oggi innumerevoli interpretazioni, edizioni, traduzioni. Lo presentiamo qui sulla base della edizione del grande sinologo Richard Wilhelm, apparsa per la prima volta nel 1924, che rimane uno degli eventi più significativi nella storia della comprensione della antica Cina da parte dell’Occidente.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da S. Bona e L. Romanell...Complexity Institute
Essere o vivere: due grandi prospettive, due modi di abitare il mondo, di accostarsi agli uomini e agli esseri che lo popolano. L’Europa guarda il mondo nella prospettiva dell’Essere, la Cina nella prospettiva del Vivere. L’Europa vede cose, la Cina vede eventi. L’Europa pensa per individui, la Cina per situazioni. Noi pensiamo ad andare al di là, loro si preoccupano di stare “tra”. Noi crediamo nella nostra libertà, la riaffermiamo in un confronto accanito con il mondo, loro scommettono sulla disponibilità di un contesto, si dispongono ad accompagnarne le tante trasformazioni possibili. Venti tappe, venti incontri, venti coppie concettuali che, nella loro dissonanza, riaprono i giochi nelle nostre tranquille abitudini di pensiero.
“Nelle città europee il traffico è regolato secondo schemi ben precisi. Ci si ferma col rosso e si passa col verde. Ma chi ha visto una megalopoli dell’Estremo Oriente sa che esiste tutt’altra arte di gestire il flusso. Nella massa enorme dei veicoli, nessuno si ferma, ognuno passa ma lascia anche passare, ognuno evita l’altro ma senza deviare, ognuno cede e insieme avanza. In ogni istante i possibili si ridistribuiscono, ciascuno senza urto segue il suo cammino.”
Complexity Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Roberto Passini - ...Complexity Institute
“C’è un sapore di ossimoro in questo libro, di dolce salato, un accostamento di contrari che ci sorprende. Il diritto, con le sue illusioni di certezza e la sua strenua ricerca di regole ragionevoli, e la vita, attraversata da ciò che sensato e misurato non è, nel suo scorrere tra consuetudini e deviazioni, scelte e bufere, caso e necessità. Per Alessandra Valastro regole e favole sono più simili di quanto si pensi. Quando il diritto è accanto alla dignità e ai bisogni, al riparare i danni e le ferite dell’ingiustizia, esso si avvicina agli intenti della favola, all’eterna lotta fra il bene e il male. L’autrice ci invita a salire con lei sulla giostra infinita tra vita e regole. Un racconto autobiografico in cui si scopre l’intreccio di esperienza e norme nelle impronte, talvolta impercettibili talvolta profonde, delle nostre esistenze”.
Literacy Meeting 2023 -Il libro consigliato da Roberto Beretta - La nazione d...Complexity Institute
La prima Carta dei Diritti dei Viventi scritta dalle Piante.
Finalmente la Nazione delle Piante, la più importante, diffusa e potente nazione della Terra, prende la parola.
“In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della Costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.”
Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Marco Ginanneschi - Il viaggi...Complexity Institute
Negli ultimi secoli c’è stata una vertiginosa crescita economica e un miglioramento sostanziale delle nostre condizioni di vita. Questo balzo in avanti però non è avvenuto contemporaneamente e con le stesse modalità in tutto il mondo e ancora oggi, accanto a regioni ricchissime e avanzate, ce ne sono di molto povere e svantaggiate: come giustificare queste diseguaglianze? L’economista Oded Galor spiega il “mistero della crescita”, la disomogeneità con cui è avvenuta, e la relativa questione della sostenibilità della nostra specie – unica tra tutte a raggiungere e mantenere una prosperità duratura – sul pianeta Terra. E accompagna il lettore in un viaggio nel tempo: dalle civiltà della Mezzaluna fertile, alla secolare stagnazione economica (la “trappola della povertà”), fino allo shock economico, sociale, culturale provocato dalla rivoluzione industriale; poi, poiché fattori geografici, culturali, sociali e politici (colonialismo, globalizzazione ecc.) non bastano a spiegare le disparità di ieri e di oggi, inverte la rotta e ci porta dove tutto è iniziato: nell’Africa dell’Homo sapiens, migliaia di anni fa. Solo così è possibile comprendere le forze fondamentali sottese alle ruote del cambiamento, che lente, e tuttavia inesorabili, agiscono da millenni, e hanno determinato mutamenti radicali, però tuttora non uniformi, nella società umana. In questo saggio multidisciplinare, rigoroso, ma dallo stile chiaro e divulgativo, Oded Galor, attraverso la teoria della crescita unificata, ci dimostra come le tappe dell’evoluzione umana possono spiegare la storia del progresso e ci consegna una prospettiva rassicurante per il futuro. Niente è già scritto, diseguaglianze e oppressione possono essere risolte, o almeno mitigate, con l’educazione, la tolleranza e una maggiore parità di genere: la storia dell’Homo sapiens ci indica la strada da seguire.
Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Fabiola De Toffol - Realismo cap...Complexity Institute
Un celebre adagio (di volta in volta attribuito a Slavoj Žižek o a Fredric Jameson) recita che è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo. Lo slogan There Is No Alternative tanto caro a Margaret Thatcher è stato infine adottato anche dalla sinistra liberale, e nemmeno la crisi del 2008 è riuscita a scalfire la generalizzata convinzione che, fuori dal capitalismo, sia impossibile ipotizzare strade altre. Ma qual è l’effetto di questo «realismo capitalista» sul nostro immaginario? E qual è il suo ruolo nel diffuso sentimento di rassegnazione e infelicità che permea le nostre vite?
In questo breve ma fondamentale testo che ha avuto un impatto enorme sugli ambienti culturali in primo luogo anglofoni, il critico e teorico Mark Fisher ragiona su come il realismo capitalista abbia occupato ogni area della nostra esperienza quotidiana, e si interroga su come sia possibile combatterlo.
Con Realismo capitalista, Fisher ha firmato una delle più penetranti, illuminanti e dolorose analisi del mondo in cui viviamo. Ma Realismo capitalista è anche un testo che apre all’idea di possibilità, e che ribadisce che un’alternativa c’è. Leggerlo, per dirla con lo scrittore e poeta Alex Niven, è come «tornare a respirare dopo tanto, troppo tempo trascorso sott’acqua».
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Paolo Cast...Complexity Institute
Un libro sulle città che verranno, ovvero sugli agglomerati abitativi che l’umanità andrà a realizzare nello spazio. Un futuro, quello dell’architettura spaziale, che è ancora tutto da scrivere e che non potrà essere tale se non in stretta correlazione con la multidisciplinarietà che caratterizza l’ambito aerospaziale. Nello spazio infatti, fino ad oggi, si applica tutto quanto si apprende e si sviluppa a terra e che, missione dopo missione, si sperimenta fuori dal nostro pianeta (in attesa che possa avverarsi il “Made in Space”). Gli autori ci conducono così verso l’alto e lo fanno descrivendo gli effetti della microgravità che caratterizza il “living in space” e porta ad evidenziare “come è straordinario riflettere su quanto noi umani siamo incredibilmente complessi e quanta sofisticazione ci sia dietro le attività che viviamo con un’inconsapevole naturalezza”.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Z...Complexity Institute
Nelle sue opere precedenti, da "Il Tao della fisica" a "La scienza della vita", Fritjof Capra ha tracciato un quadro della scienza contemporanea mettendo in luce come, dalla fisica delle particelle alla biologia, alla concezione meccanicistica e riduzionista ormai in crisi si stia progressivamente sostituendo una visione che tende a studiare i fenomeni non come entità isolate ma all'interno del sistema che li abbraccia. Ora, con "La scienza universale", egli si propone di mostrare come alle origini della scienza ci sia una figura che, a differenza di quelle di Galileo, di Bacone e di Newton, ha saputo anticipare questi tratti che stanno oggi emergendo con sempre più forza: Leonardo da Vinci. Basandosi su un'analisi delle seimila pagine di manoscritti di Leonardo giunti fino a noi, Capra presenta un resoconto del metodo scientifico del grande genio del Rinascimento e dei risultati da lui ottenuti, valutandoli nella prospettiva del pensiero scientifico odierno. L'immagine che ne emerge è quella di un pensatore sistemico, di un ecologista e di un teorico della complessità, di uno scienziato - l'autentico inventore del moderno metodo sperimentale - che era però al contempo anche un artista con un profondo rispetto per la vita in ogni sua espressione.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Maurizio Cavazz...Complexity Institute
"L'Avventura del Metodo" di Edgar Morin
Presentato da Maurizio Cavazzoni al Complexity Literacy Meeting 2023 organizzato dal Complexity Institute
Analogamente al baniano, l’albero i cui rami, cadendo a terra, si trasformano in nuove radici, Il metodo ha avuto origine dal congiungersi di molteplici esperienze esistenziali ed intellettuali le cui ricadute hanno generato nuove arborescenze, distinte ma inseparabili dal ceppo che le ha fatte nascere. Da questo baniano in continuo sviluppo sono scaturite numerose ramificazioni, educative, sociologiche, politiche, che consentono al pensiero complesso di concretizzarsi e fiorire.
Edgar Morin espone il racconto di un’opera-vita, una vita che ha nutrito nel corso del tempo l’opera, che a sua volta ha nutrito la vita. E’ l’avventura di trent’anni di scrittura del Metodo, che questo volume integra con un capitolo fondamentale: “Per una razionalità aperta”, inizialmente previsto nel piano generale dell’opera ma rimasto finora inedito.
Attraverso questo cammino della vita nella mente e dalla mente nella vita, il libro traccia in conclusione la via per una rifondazione dell’umanesimo con le idee del Metodo.
Complexity Literacy Meeting - Scheda del libro consigliato da Maurizio Cavazz...
Antropocene e le sfide del XXI sec. - Al Complexity Literacy Meeting 2022 le slides del libro presentato da Alberto F. De Toni
1. Alberto F. De Toni
Università degli Studi di Udine
Complexity Literacy Meeting 2022
IX Edizione
Hotel Terme Helvetia, Abano Terme (PD)
3 Settembre 2022
Antropocene e le
sfide del XXI secolo
Per una società solidale e sostenibile
3. Antropocene e le sfide del XXI Secolo
3
2022
Alberto F. De Toni,
professore di Ingegneria
Economico-Gestionale
all’Università di Udine.
Angelo Vianello, professore emerito di
Biochimica Vegetale dell’Università di Udine.
Gilberto Marzano, direttore
del Laboratory of Pedago-
gical Technologies alla
Rezekne Academy of
Technologies in Lettonia.
5. Eugene F. Stoermer
7
Eugene F. Stoermer fu il
primo a coniare e usare
informalmente il termine
Antropocene nei primi
anni '80 per riferirsi
all'impatto delle attività
umane sul pianeta.
https://it.wikipedia.org/wiki/Eugene_F._Stoermer
Eugene F. Stoermer
(1934 – 2012) è stato un
biologo statunitense.
6. Il termine si diffonde grazie a Paul J. Crutzen
8
Il termine Antropocene fu
poi ufficialmente proposto
congiuntamente da Eugene
F. Stoermer e dal Premio
Nobel per la Chimica Paul J.
Crutzen nell'anno 2000 per
identificare concretamente
una nuova epoca geologica
caratterizzata dall'influenza
delle attività umane
sull'atmosfera.
Paul Jozef Crutzen (1933 –
2021) è stato un meteorologo,
ingegnere e accademico
olandese, vincitore, insieme a
Frank Sherwood Rowland e
Mario Molina, del Premio Nobel
per la chimica nel 1995 per «gli
studi sulla chimica della
atmosfera, in particolare
riguardo alla formazione e la
decomposizione dell'ozono»
27. La grande accelerazione. Una storia ambientale dell'Antropocene
dopo il 1945
46
2018
John Robert McNeill
(1954) è uno storico
ambientale americano
e professore alla
Georgetown
University Peter Engelke è Senior
Fellow presso lo
Strategic Foresight
Initiative dell'Atlantic
Council, Washington
(D.C.) e Visiting Fellow
dell'Environmental
Security Program del
Stimson Center
28. Elementi chiave della grande accelerazione
47
1. lo sfruttamento delle risorse naturali
come se fossero infinite
2. il consolidamento di un sistema
energetico basato su combustibili fossili
3. la crescita demografica
4. l’espansione delle città
5. la nascita di una cultura ambientale
29. Popolazione nel mondo
48
La popolazione mondiale:
• nel 1900 1,5 miliardi
• nel 1950 2,5 miliardi
• nel 2020 7,8 miliardi
• nel 2050 si stima quasi 10 miliardi
Ovvero dal 1950 ad oggi - negli ultimi
70 anni - il numero di persone è più
che triplicato
32. • Biodiversità: aumento di 2°C
• Inondazioni: saliranno al 170%
• Perderemo:
▪ 16% di piante
▪ 18% di insetti
▪ 8% di vertebrati
• Popolazione umana esposta: 2 miliardi
(28%)
The Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) is
the United Nations body for assessing the science related
to climate change.
Scenari catastrofici (IPCC)
35. EOD - Earth Overshoot Day
55
• nel 1970 l’EOD è stato il 29 dicembre
• nel 1980 il 4 novembre
• nel 1990 l’11 ottobre
• nel 2000 il 23 settembre
• nel 2010 il 7 agosto
• nel 2019 il 29 luglio
• nel 2020 «grazie» al Covid il 22 agosto.
Era da 15 anni che l’Earth Overshoot Day
non si registrava così tardi: nel 2005
cadde il 25 agosto
• nel 2022 il 28 luglio
37. Il paradosso della bontà
57
2019
Richard Walter Wrangham
(1948) è un antropologo e
primatologo inglese.
La sua ricerca riguarda il
comportamento delle scimmie,
l'evoluzione umana e la
violenza.
38. La strana relazione tra convivenza e violenza
58
«Tra le grandi bizzarrie dell’umanità c’è l’ampiezza dello
spettro morale: dalla perfidia più indicibile alla generosità più
commovente»
La domanda che pone Wrangham è di quelle eterne: l’uomo è
buono o cattivo? Ha ragione Rousseau col suo «buon
selvaggio» oppure Hobbes e il suo «homo homini lupus»?
Ci dice Wrangham: «la combinazione di bene e male
nell’uomo non è un prodotto della modernità». A giudicare
dal comportamento dei cacciatori-raccoglitori, le persone
condividono il cibo, si distribuiscono i compiti e aiutano i
bisognosi da centinaia di migliaia di anni, ma le incursioni, il
dominio sessuale, le torture e le esecuzioni sono all’ordine
del giorno anche all’epoca.
39. Aggressività reattiva
62
Secondo Wrangham, Homo Sapiens manifesta, fin
dalla sua apparizione, un’«aggressività reattiva»,
cioè una violenza impulsiva, a caldo, che lo acco-
muna a tutti gli altri animali.
Questa aggressività appare legata a circuiti neurali
della corteccia prefrontale, controllati dalla
serotonina, i cui bassi livelli favoriscono reazioni
violente. L’attività di questo neurotrasmettitore
dipende, a sua volta, dal livello di specifici
recettori, ed è regolata da ormoni steroidei quali il
testosterone e il cortisolo.
40. Aggressività proattiva
63
L’«aggressività proattiva», ossia intenzionale,
premeditata, a freddo, appare invece esclusiva del
genere Homo, perché non è stata osservata in altre
specie animali.
È un’aggressività che ci ha indotto ad assumere
atteggiamenti violenti verso i nostri simili.
Con la comparsa del pensiero cognitivo si è
manifestata l’aggressività proattiva, che si è così
affiancata a quella reattiva: l’uomo si è allontanato
da una «anonima natura».
41. Auto-domesticazione
64
Dmitrij Beljaev ha dimostrato che
le volpi argentate potevano essere
selezionate favorendone la docilità
a scapito dell’aggressività, un
fenomeno che denominò
«sindrome da domesticazione».
Dmitrij K. Beljaev
(1917-1985) genetista
e zoologo sovietico
42. Effetti della auto-domesticazione
65
Questa sindrome è
diffusa in diverse specie
animali, uomo compreso.
Dal lupo al cane
L’auto-domesticazione agisce sugli stessi
meccanismi neurali coinvolti nell’aggressività
reattiva, situati nella corteccia pre-frontale.
Comporta una riduzione dell’aggressività reattiva,
mentre non modifica l’aggressività proattiva.
43. L’aggressività proattiva è tipica della specie
69
Caino e Abele: il primo esempio di deliberato
omicidio, ossia di aggressività proattiva (Genesi).
Dal gesto di Caino emerge, in linea con Wrangham,
che «La violenza umana non sorge da una
regressione dell’uomo all’animale».
È, dunque, una peculiarità della nostra specie.
45. Il Club di Roma
76
Aurelio Peccei (1908 – 1984), è
stato un imprenditore italiano.
Fu manager alla FIAT, nel 1964
passò alla Olivetti, dove fu
Amministratore Delegato. Nel
1968 fondò insieme ad altri il
Club di Roma.
.
46. I limiti dello sviluppo (1972)
77
1972
Il Rapporto sui limiti dello
sviluppo (dal libro The Limits to
Growth), commissionato al MIT
dal Club di Roma, fu pubblicato
nel 1972 da Donella Meadows,
Dennis Meadows, Jørgen
Randers e William W. Behrens III.
Il rapporto, basato sulla
simulazione al computer, predice
le conseguenze della continua
crescita della popolazione
sull'ecosistema terrestre e sulla
stessa sopravvivenza della
specie umana.
48. La visione illuminata del capitalismo di Henry Ford
«La mia ambizione è di
assumere ancora più uomini;
per diffondere i benefici di
questo sistema industriale al
maggior numero possibile di
persone, per aiutarle a
costruire le loro vite e le loro
case. Per fare questo, stiamo
reinvestendo la maggior parte
dei nostri profitti nell’azienda»
(1919)
Henry Ford (1863 - 1947)
Imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della
Ford Motor Company
3
49. La decisione di Ford, il ricorso e la sentenza
La corte Suprema del Michigan diede torto a Ford:
“Un’impresa è organizzata ed è finalizzata in primis al
profitto degli azionisti. La discrezione dei manager si
esercita nella scelta dei mezzi per ottenere quel fine e non si
estende al cambiamento di quel fine stesso, alla riduzione
dei profitti, o alla non distribuzione dei profitti tra gli
azionisti al fine di devolverli per altri scopi.” 82
Nel 1919 Ford decise di ridurre la distribuzione degli utili
della Corporation, per diminuire il prezzo delle automobili
e per assumere più dipendenti pagandoli meglio.
Gli azionisti di minoranza, i fratelli John
Francis Dodge (1864 - 1920) e Horace Elgin
Dodge (1868 - 1920) citarono Ford in giudizio.
50. Friedman rigetta la responsabilità sociale d’impresa
Milton Friedman
(1912-2006)
Nobel per
l’economia
nel 1976
83
New York Times Magazine 13-9-1970
«The social responsability of business is to
increase its profit»
L’impresa nasce per fare profitti. Con il
pagamento delle tasse l’impresa contribuisce a
fornire allo Stato i mezzi per provvedere al
bene comune.
I manager sono agenti per conto terzi e
dipendenti dei proprietari-azionisti, e che
devono agire nell’interesse esclusivo di questi
ultimi. Utilizzare il denaro degli azionisti per
risolvere problemi sociali significa fare della
beneficenza con i soldi degli altri.
51. John Elkington (1949)
sociologo
ed economista inglese
The Triple Bottom Line
Cannibals with Forks: The Triple
Bottom Line of 21st Century Business,
1997, New Society Publishers.
84
52. Maryland Benefit Corporation Act
Nella logica della Triple Bottom
Line, nel 2006 nasce negli Stati
Uniti il movimento delle Benefit
Corporation (B Corp).
Nel 2010 nel Maryland - con il
Benefit Corporation Act - e poi
in altri 35 stati USA viene
introdotta la normativa che
istituisce e regola le Benefit
Corporation, inserendo negli
statuti societari anche finalità
sociali e ambientali. 85
53. Le B-Corp In Italia dal 2016
La normativa si diffonde
anche in Europa.
L’Italia è il primo paese ad
introdurla con la legge di
stabilità del 2016 (n. 208
del 28 dicembre 2015).
86
58. La sostenibilità non costa (2021)
93
2021 Alberto F. De Toni
Cinzia Battistella
Nadia Preghenella
59. Il concetto di modello di business sostenibile
94
Business
Model
Business
Model
Sostenibile
Coinvolgimento
proattivo di stakeholder
Soluzioni per la
sostenibilità
Valore sostenibile
Prospettiva
di lungo termine
Fonte: Geissdoerfer, M., Morioka, S. N., de Carvalho, M. M., & Evans, S. (2018). Business models and supply chains for the
circular economy. Journal of Cleaner Production, 190, 712-721.
61. I costi della qualità
Philip B. Crosby (1926-2001),
definito da Time Magazine
«The leading evangelist of
quality», è stato una leggenda
nell’ambito della qualità.
1986
62. Parafrando Philip. B. Crosby
La sostenibilità non costa.
Gestire la sostenibilità come
fonte di profitto.
63. I costi della qualità
104
Ernesto Illy risonosce un
«premium price» ai
produttori di caffè che
non mescolano i chicchi
buoni con quelli cattivi.
Ernesto Illy sostiene che:
«La qualità ha un prezzo
e un consumatore certi».
Ernesto Illy (1925 – 2008).
Entrato nel 1947 nella
piccola azienda di famiglia,
farà diventare la illycaffè il
leader mondiale del caffè
espresso per qualità e
reputazione.
66. Antropocene e le sfide del XXI Secolo
203
2022
Per perseguire la
sostenibilità serve:
1. una cultura della
complessità;
2. un’etica della
solidarietà;
3. un’azione diffusa
auto-organizzata.
68. Paradosso come caratteristica della complessità
205
Fonte: A.F. De Toni, Meta Management, Friuli Business, Giugno 2017
Azione
Scelta Sintesi Coesistenza
Logica
More-Than
Due elementi
iniziali
Stato
Finale
Both-And
Un elemento
di sintesi
Either-Or
Uno dei due
elementi
iniziali
Alternativa tra
Opposti
Confronto tra
Opposti
Compresenza di
Opposti
Stato Inziale
A
B
B
A
A
B
C
Dilemma
Dialettica
Paradosso
73. Pensiero e azione
217
Pensiero ed azione è
stata una rivista edita tra
il 1858 e il 1860, diretta
da Giuseppe Mazzini.
Mazzini la fondò a
Londra.
Il pensiero senza l’azione
è vano. L’azione senza il
pensiero è cieca.
74. Friedman ha una visione centralizzata (lo Stato)
dell’azione di risposta alla sostenibilità
Milton Friedman
(1912-2006)
Nobel per
l’economia
nel 1976
218
New York Times Magazine 13-9-
1970
«The social responsability of
business is to increase its profit»
L’impresa nasce per fare profitti.
Con il pagamento delle tasse
l’impresa contribuisce a fornire
allo Stato i mezzi per provvedere
al bene comune.
75. L’auto-organizzazione descrive le azioni diffuse emergenti dal basso
Dedicato …
… Agli uomini e
alle donne
che accolgono
l’emergenza del
divenire.
219
2011
77. Ford ha avuto ragione dopo oltre 90 anni
222
Nel 1919 Henry Ford aveva visto giusto.
Ma ci sono voluti 91 anni negli Stati Uniti e 97 anni
in Europa per dargli ragione.
Il futuro è delle imprese generative di valore nelle
sue tre dimensioni: economico, sociale ed
ambientale.
Il passato è delle imprese estrattive di valore
economico a danno di valore sociale ed ambientale.
Si scrive B Corp e si legge imprese del futuro.