2. Ascensione di Cristo
dipinto a olio su tavola (280x216 cm)
Pietro Vannucci - Perugino
databile al 1496-1500 circa
Musée des Beaux-Arts, Lione
Si tratta dello scomparto centrale
dello smembrato Polittico di San Pietro.
Fu oggetto dei furti napoleonici
durante l'invasione francese.
3. RIBECA
Pala di Sansepolcro (1510 circa)
Pietro Vannucci - Perugino
Duomo di Sansepolcro
La ribeca, di tessitura acuta, assieme al liuto e alla viella fu uno
degli strumenti cordofoni più diffusamente impiegati nell'Europa
tardo medievale.
In genere (diversamente da strumenti più tardi di forma simile,
come il mandolino) la cassa dello strumento non era assemblata
unendo più liste di legno opportunamente sagomate, bensì ricavata
in un pezzo unico insieme al manico, scavando un singolo blocco di
legno massiccio.
4. - Strumento scavato in un pezzo unico
di ontano o cipresso con riccio intagliato
- Tavola armonica in abete rosso
- Tastiera in noce
- Cordiera in noce
- Piroli in noce
RIBECA
6. Il LIUTO è uno strumento a corde europeo, barocco o
rinascimentale, che appartiene all'omonima famiglia dei liuti.
Tale famiglia di strumenti trova larga diffusione in tutto il mondo.
Fu portato in Europa in epoca medievale dagli Arabi.
Un liuto comprende:
– la cassa, ossia il “guscio”, che è composto da spicchi che chiamiamo doghe.
Tra i più diffusi ed efficaci ci sono l’acero, il palissandro, il tasso.
– la tavola armonica (normalmente di abete), sulla quale è intagliata la rosetta
e sulla quale è incollato il ponte o ponticello (detto anticamente “scanello”).
– il manico, su cui è incollata la tastiera
e intorno al quale si avvolgono e si legano i tasti di budello.
– il capotasto, ossia una sorta di barretta in legno o in osso che delimita la porzione
vibrante delle corde e sulla quale sono incisi i solchi entro i quali scorrono le corde.
– i piroli o bischeri, attorno ai quali si avvolgono le corde per poterle tendere e intonare.
7. Pala di Vallombrosa
datato 1500
dipinto a olio su tavola
(415x246 cm il pannello centrale)
Pietro Vannucci - Perugino
Galleria dell'Accademia, Firenze
LIRA DA BRACCIO
8. La LIRA DA BRACCIO
assomiglia molto vagamente ad una viola da braccio
per la forma della cassa armonica e del manico
Il manico è piuttosto corto rispetto alla viola.
Da alcuni dipinti del XV e XVI secolo si può comunque vedere che la forma
della cassa era estremamente variabile.
La caratteristica peculiare dello strumento consiste in un numero di corde
maggiore rispetto alle viole in genere,
unito a un ponticello molto meno arcuato:
questo permette di suonare accordi di almeno tre note.
Lo strumento venne usato, specialmente nelle corti italiane nel corso del XVI
e XVII secolo, per accompagnare il canto con accordi; per contro, la scarsa
curvatura del ponticello rendeva piuttosto difficile suonare un singolo assolo
melodico.