PROGETTO INNONETWORK - SMART WATER - Sistema innovativo di monitoraggio e trattamento delle acque reflue per il miglioramento della compatibilità ambientale ai fini di un'agricoltura sostenibile
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
Quali alternative per un futuro sostenibilecomitatopca
A cura del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero:
a) oggi si parla di economia circolare con recupero dei materiali scartati tramite i rifiuti
b) ciò consente di non sprecare materie prime sempre meno disponibili e rare in un paese come il nostro
c) bruciando si ricava solo una piccola parte poi dell'energia che è servita per estrarle, raffinarle e convertirle in prodotti
d) ci sono 10 passi per arrivare a diminuire i rifiuti generati (quella che si chiama strategia rifiuti zero)
e) nella nostra provincia si è cominciato bene ma ci si è fermati da molti anni
f) serve fare altri passi (dal quinto al decimo) partendo dalla tariffazione puntuale
g) in questo modo paragonando la nostra situazione a provincie virtuose, come quella di Treviso che da anni attua la strategia rifiuti zero, verrebbero ridotti i rifiuti da incenerire ad una quantità inferiore alle polveri/ceneri che il forno genera con ricadute positive sulla tariffa dei rifiuti (il riciclo genera utili laddove viene fatto bene) e sull'occupazione (meno grandi impianti con grossi investimenti e pochi occupati, più persone a gestire il riciclo e riuso).
PROGETTO INNONETWORK - SMART WATER - Sistema innovativo di monitoraggio e trattamento delle acque reflue per il miglioramento della compatibilità ambientale ai fini di un'agricoltura sostenibile
Durante greenleather2017, una valutazione di ciò che sarà il futuro di greenlifegreenLIFE project
E poi? Guido Zilli di Conceria Dani, coordinatore del progetto greenLIFE, durante il convegno greenleather2017 riflette sulle cose apprese e sui possibili scenari futuri.
Quali alternative per un futuro sostenibilecomitatopca
A cura del Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero:
a) oggi si parla di economia circolare con recupero dei materiali scartati tramite i rifiuti
b) ciò consente di non sprecare materie prime sempre meno disponibili e rare in un paese come il nostro
c) bruciando si ricava solo una piccola parte poi dell'energia che è servita per estrarle, raffinarle e convertirle in prodotti
d) ci sono 10 passi per arrivare a diminuire i rifiuti generati (quella che si chiama strategia rifiuti zero)
e) nella nostra provincia si è cominciato bene ma ci si è fermati da molti anni
f) serve fare altri passi (dal quinto al decimo) partendo dalla tariffazione puntuale
g) in questo modo paragonando la nostra situazione a provincie virtuose, come quella di Treviso che da anni attua la strategia rifiuti zero, verrebbero ridotti i rifiuti da incenerire ad una quantità inferiore alle polveri/ceneri che il forno genera con ricadute positive sulla tariffa dei rifiuti (il riciclo genera utili laddove viene fatto bene) e sull'occupazione (meno grandi impianti con grossi investimenti e pochi occupati, più persone a gestire il riciclo e riuso).
Il Presidio Territoriale di Sviluppo Locale PTS si configura come una identificazione, un riconoscimento, una certificazione di un’area particolarmente virtuosa nel valorizzare le proprie biodiversità, peculiarità paesaggistiche ed antropiche, in cui vengono tutelati non solo l’ambiente ed il territorio ma tutte le biodiversità presenti in tale area, dalla popolazione alle coltivazioni, dalla fauna alla vegetazione.
E’ un progetto multidisciplinare che studia e analizza l’area del Presidio in tutti i suoi aspetti, dalla popolazione locale, alle coltivazioni della tradizione sino al nucleo storico edificato, e proprio per questo è un piano che vede coinvolti personalità aventi competenze anche differenti venendo a creare una sinergia profonda tra le varie componenti del progetto in modo da poter fornire ai cittadini servizi innovativi.
Laboratorio a cielo aperto del Progetto Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è la frazione di Cortereggio, luogo di produzione della Piattella Canavesana, primo presidio Slow Food del Canavese. La piattella è un fagiolo bianco rampicante caratterizzato da una buccia estremamente sottile che ne rende particolare il sapore.
Questo territorio ben si presta dunque all’attuazione dei principi del presidio territoriale sia per la presenza sul territorio di una biodiversità legata alla memoria e all’identità del luogo ma anche per le sue caratteristiche territoriali paesaggistiche antropologiche e culturali.
Negli ultimi anni sono state strette collaborazioni con diversi soggetti di rilevanza locale, regionale e nazionale quali Slow Food Italia, CSP innovazione nelle ICT, l’associazione Building Green Futures, il laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino, la Provincia di Torino.Tali collaborazioni hanno portato alla stesura di un protocollo d’intesa finalizzato all’innovazione urbana, alla tutela e alla salvaguardia non solo del prodotto ma anche dell’habitat in cui esso è inserito.
Quello del Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è un progetto pensato per essere replicabile in diversi contesti. Fine ultimo del tavolo di lavoro, formato da personale competente in materia di certificazione ambiente e costruito e indagini sociali, è infatti proprio quello di individuare parametri e indicatori utili alla stesura di linee guida per la validazione di un modello scientifico esportabile in altre realtà imprenditoriali e territoriali.
Tale protocollo dovrà essere in grado di tutelare e valutare l’intero habitat favorendo la crescita economica e creando nuove opportunità per lo sviluppo di una Smart Community.
Il riscontro per le aziende delle attività sostenibilieAmbiente
Blue Economy, Sviluppo Sostenibile ed Ecoinnovazione - Metodi e strumenti per l’innovazione e la competitività ambientale delle PMI. Venerdì 28 ottobre, ore 17.00 – Confindustria Padova – sala Bianca
Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato lo spazio “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta”. Il progetto aggrega attivamente 6 comunità amministrative della provincia di Brescia. Coordinato dalla Fondazione Cogeme Onlus il progetto si avvale del supporto tecnico di Linea Gestioni, gestore della raccolta differenziata e delle isola ecologiche dei comuni coinvolti, e della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore. “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta” si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio e recupero di beni materiali ancora in buono stato o servizi come il recupero degli alimenti in avanzo dalle mense scolastiche.
greenLIFE e Distretto della Pelle Arzignano Vicenza Italia Settembre 2015greenLIFE project
Lo scorso 17 settembre 2015, i rappresentanti di greenLIFE sono stati tra i protagonisti dell'evento di lancio del Distretto della Pelle di Arzignano che nell'occasione ha voluto incontrare gli assessori della Regione Veneto, Elena Donazzan, istruzione, formazione e lavoro, Gianpaolo Bottacin, ambiente, Roberto Marcato, sviluppo economico ed energia. Per greenLIFE erano presenti Guido Zilli ( Conceria Dani) e Giorgio Pozza ( Gruppo Mastrotto).
Questo speciale del portale AcquistiVerdi.it è dedicato a come rendere ecologiche le feste e le sagre che in primavera-estate animano le nostre serate, ma anche le mense e i servizi di catering. Lo scopo è mostrare come si possono applicare semplici accorgimenti per ridurre gli impatti ambientali correlati all’organizzazione di questo tipo di eventi e considerare gli “acquistiverdi” come uno strumento per ottenere risultati, soprattutto in termini di riduzione dei rifiuti e di gestione della raccolta differenziata, ma anche di riduzione dei consumi energetici ed idrici e del consumo di risorse.
Pur consapevoli che gli impatti ambientali correlati a feste e sagre non sono sicuramente i più rilevanti, abbiamo scelto di affrontare il tema per ché questi ambiti sono i più adatti a veicolare messaggi ai cittadini, orientati a promuovere nuovi stili di vita e comportamenti eco-compatibili.
Mr_Brown_dal_residuo_al_produttivo_Premio pa sostenibile_2019_template_mrbrow...AngelantonioCalabres
Mr Brown – dal residuo al produttivo (documento di approfondimento). I produttori e gli agricoltori pugliesi non dispongono di un sistema tecnologico per il censimento, lo stoccaggio e la distribuzione di ammendanti naturali per gli impieghi agricoli. Non è possibile, pertanto, definire, in ambito regionale, quale sia la portata della domanda e offerta di materia organica utilizzabile (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione), e questo comporta spesso comportamenti illeciti o spreco tramite smaltimento distruttivo di questa risorsa, con grave danno ambientale aggiuntivo.
La soluzione proposta prevede la creazione di un sistema innovativo per il controllo della rete di distribuzione di concimi e ammendanti naturali, geolocalizzata, in risposta ai fabbisogni di produzione da un lato e impiego dall’altro.
Appare evidente, quindi, il vantaggio derivante dal progetto in termini di riutilizzo delle biomasse, anche nel rispetto del “Piano Azione Nitrati” in vigore, ma anche della possibilità di orientare e condizionare la produzione di questi materiali secondo le necessità d’uso (es. aree infette da Xyilella, con richieste di ammendanti organici a tenore massimo consentito di zinco).
La mappatura dei flussi di produzione ed impiego degli ammendanti per l’utilizzo agronomico garantirebbe anche un maggior controllo sugli effetti della pratica, la più facile individuazione delle pratiche illecite, nonché il loro disinnesco motivazionale.
2015 12 15_green_life dani da greenlife a #greenleather2016greenLIFE project
Dal convegno #greenleather2016, dello scorso 15 Dicembre 2015, le slide della relazione presentata da Guido Zilli di Conceria Dani dal titolo: Da greenLIFE a #greenleather2016
Regione Lazio: programmazione POR FESR 2014-2020RegioneLazio
Nella nuova programmazione, la somma complessiva a disposizione del Fondo Fesr per la Regione Lazio sarà di 913,2 milioni di euro, ossia il 34,4% del totale dei fondi europei destinato al Lazio (poco più di 2 miliardi e 651 milioni di euro). Da notare che nel prossimo settennio il Fesr laziale avrà a disposizione circa 170 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione 2007-2013
La presentazione di Arsenàl.IT come modello che utilizza l'innovazione istituzionale, organizzativa e tecnologica per garantire una sanità più efficiente e sostenibile
Oltre la Cucina Collaborativa. Lavorare insieme contro lo spreco alimentare.The Design Policy Lab
L’evento costituisce il momento conclusivo del progetto La Cucina Collaborativa.
L'aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee. La New European Bauhaus Initiative (NEB) lanciata dalla Commissione europea cerca di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l'accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi NEB di inclusività, sostenibilità e qualità dell'esperienza. L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) sostiene tale iniziativa attraverso una collaborazione di diverse delle sue Comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI). In questo quadro, lo scopo del progetto La Cucina Collaborativa è stato aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design comunitario.
Il progetto è stato ideato e realizzato dal Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), in partnership con Caritas Diocesana Reggio Emilia-Guastalla e con il supporto di EIT Food. Ha ricevuto inoltre il sostegno di Reggio Children, Fondazione Reggio Children, Pause - Atelier dei Sapori e dal Laboratorio Aperto dei Chiostri di S. Pietro.
Per dieci settimane, la Cucina Collaborativa ha coinvolto le persone del sistema di dono alimentare Caritas: commensali, volontari e donatori, ma anche policymakers ed altri portatori di valore sul territorio, attraverso una serie di conversazioni e workshop di co-design.
"Oltre La Cucina Collaborativa. Lavorare insieme contro lo spreco alimentare" (25 novembre, 18.00 - 19.30, Laboratorio Aperto dei Chiostri di S. Pietro) sarà un momento per restituire pubblicamente i risultati del percorso di progetto. Si vorrà inoltre fornire una piattaforma di dialogo e riflessione, con una prospettiva rivolta ad azioni e collaborazioni future contro lo spreco alimentare sul territorio reggiano.
Per la partecipazione in presenza sono richiesti obbligatoriamente sia la registrazione su Eventbrite al link https://la-cucina-collaborativa-closing-event.eventbrite.it, che il possesso del Green Pass, da mostrare sul luogo. Allo stesso link della registrazione è possibile consultare l'agenda dell'evento.
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
Il Presidio Territoriale di Sviluppo Locale PTS si configura come una identificazione, un riconoscimento, una certificazione di un’area particolarmente virtuosa nel valorizzare le proprie biodiversità, peculiarità paesaggistiche ed antropiche, in cui vengono tutelati non solo l’ambiente ed il territorio ma tutte le biodiversità presenti in tale area, dalla popolazione alle coltivazioni, dalla fauna alla vegetazione.
E’ un progetto multidisciplinare che studia e analizza l’area del Presidio in tutti i suoi aspetti, dalla popolazione locale, alle coltivazioni della tradizione sino al nucleo storico edificato, e proprio per questo è un piano che vede coinvolti personalità aventi competenze anche differenti venendo a creare una sinergia profonda tra le varie componenti del progetto in modo da poter fornire ai cittadini servizi innovativi.
Laboratorio a cielo aperto del Progetto Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è la frazione di Cortereggio, luogo di produzione della Piattella Canavesana, primo presidio Slow Food del Canavese. La piattella è un fagiolo bianco rampicante caratterizzato da una buccia estremamente sottile che ne rende particolare il sapore.
Questo territorio ben si presta dunque all’attuazione dei principi del presidio territoriale sia per la presenza sul territorio di una biodiversità legata alla memoria e all’identità del luogo ma anche per le sue caratteristiche territoriali paesaggistiche antropologiche e culturali.
Negli ultimi anni sono state strette collaborazioni con diversi soggetti di rilevanza locale, regionale e nazionale quali Slow Food Italia, CSP innovazione nelle ICT, l’associazione Building Green Futures, il laboratorio chimico della Camera di Commercio di Torino, la Provincia di Torino.Tali collaborazioni hanno portato alla stesura di un protocollo d’intesa finalizzato all’innovazione urbana, alla tutela e alla salvaguardia non solo del prodotto ma anche dell’habitat in cui esso è inserito.
Quello del Presidio Territoriale di Sviluppo Locale è un progetto pensato per essere replicabile in diversi contesti. Fine ultimo del tavolo di lavoro, formato da personale competente in materia di certificazione ambiente e costruito e indagini sociali, è infatti proprio quello di individuare parametri e indicatori utili alla stesura di linee guida per la validazione di un modello scientifico esportabile in altre realtà imprenditoriali e territoriali.
Tale protocollo dovrà essere in grado di tutelare e valutare l’intero habitat favorendo la crescita economica e creando nuove opportunità per lo sviluppo di una Smart Community.
Il riscontro per le aziende delle attività sostenibilieAmbiente
Blue Economy, Sviluppo Sostenibile ed Ecoinnovazione - Metodi e strumenti per l’innovazione e la competitività ambientale delle PMI. Venerdì 28 ottobre, ore 17.00 – Confindustria Padova – sala Bianca
Una volta si chiamava baratto, ossia scambio beni, merci o servizi praticato in assenza di moneta. Oggi, nell’epoca dell’interazione digitale, prende il nome di “sharing” (condivisione) o “swapping” (scambio). Sulla base di questa premessa, è nato lo spazio “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta”. Il progetto aggrega attivamente 6 comunità amministrative della provincia di Brescia. Coordinato dalla Fondazione Cogeme Onlus il progetto si avvale del supporto tecnico di Linea Gestioni, gestore della raccolta differenziata e delle isola ecologiche dei comuni coinvolti, e della Cooperativa Sociale CAUTO, esperta nel settore. “RIUSO³ – Banco del riuso in Franciacorta” si caratterizza come uno spazio fisico sovra comunale dedicato ad una serie di politiche attive orientate alla riduzione dei rifiuti attraverso proposte di scambio e recupero di beni materiali ancora in buono stato o servizi come il recupero degli alimenti in avanzo dalle mense scolastiche.
greenLIFE e Distretto della Pelle Arzignano Vicenza Italia Settembre 2015greenLIFE project
Lo scorso 17 settembre 2015, i rappresentanti di greenLIFE sono stati tra i protagonisti dell'evento di lancio del Distretto della Pelle di Arzignano che nell'occasione ha voluto incontrare gli assessori della Regione Veneto, Elena Donazzan, istruzione, formazione e lavoro, Gianpaolo Bottacin, ambiente, Roberto Marcato, sviluppo economico ed energia. Per greenLIFE erano presenti Guido Zilli ( Conceria Dani) e Giorgio Pozza ( Gruppo Mastrotto).
Questo speciale del portale AcquistiVerdi.it è dedicato a come rendere ecologiche le feste e le sagre che in primavera-estate animano le nostre serate, ma anche le mense e i servizi di catering. Lo scopo è mostrare come si possono applicare semplici accorgimenti per ridurre gli impatti ambientali correlati all’organizzazione di questo tipo di eventi e considerare gli “acquistiverdi” come uno strumento per ottenere risultati, soprattutto in termini di riduzione dei rifiuti e di gestione della raccolta differenziata, ma anche di riduzione dei consumi energetici ed idrici e del consumo di risorse.
Pur consapevoli che gli impatti ambientali correlati a feste e sagre non sono sicuramente i più rilevanti, abbiamo scelto di affrontare il tema per ché questi ambiti sono i più adatti a veicolare messaggi ai cittadini, orientati a promuovere nuovi stili di vita e comportamenti eco-compatibili.
Mr_Brown_dal_residuo_al_produttivo_Premio pa sostenibile_2019_template_mrbrow...AngelantonioCalabres
Mr Brown – dal residuo al produttivo (documento di approfondimento). I produttori e gli agricoltori pugliesi non dispongono di un sistema tecnologico per il censimento, lo stoccaggio e la distribuzione di ammendanti naturali per gli impieghi agricoli. Non è possibile, pertanto, definire, in ambito regionale, quale sia la portata della domanda e offerta di materia organica utilizzabile (fanghi di depurazione urbana, digestati e compostati di deiezioni animali e acque di vegetazione), e questo comporta spesso comportamenti illeciti o spreco tramite smaltimento distruttivo di questa risorsa, con grave danno ambientale aggiuntivo.
La soluzione proposta prevede la creazione di un sistema innovativo per il controllo della rete di distribuzione di concimi e ammendanti naturali, geolocalizzata, in risposta ai fabbisogni di produzione da un lato e impiego dall’altro.
Appare evidente, quindi, il vantaggio derivante dal progetto in termini di riutilizzo delle biomasse, anche nel rispetto del “Piano Azione Nitrati” in vigore, ma anche della possibilità di orientare e condizionare la produzione di questi materiali secondo le necessità d’uso (es. aree infette da Xyilella, con richieste di ammendanti organici a tenore massimo consentito di zinco).
La mappatura dei flussi di produzione ed impiego degli ammendanti per l’utilizzo agronomico garantirebbe anche un maggior controllo sugli effetti della pratica, la più facile individuazione delle pratiche illecite, nonché il loro disinnesco motivazionale.
2015 12 15_green_life dani da greenlife a #greenleather2016greenLIFE project
Dal convegno #greenleather2016, dello scorso 15 Dicembre 2015, le slide della relazione presentata da Guido Zilli di Conceria Dani dal titolo: Da greenLIFE a #greenleather2016
Regione Lazio: programmazione POR FESR 2014-2020RegioneLazio
Nella nuova programmazione, la somma complessiva a disposizione del Fondo Fesr per la Regione Lazio sarà di 913,2 milioni di euro, ossia il 34,4% del totale dei fondi europei destinato al Lazio (poco più di 2 miliardi e 651 milioni di euro). Da notare che nel prossimo settennio il Fesr laziale avrà a disposizione circa 170 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione 2007-2013
La presentazione di Arsenàl.IT come modello che utilizza l'innovazione istituzionale, organizzativa e tecnologica per garantire una sanità più efficiente e sostenibile
Oltre la Cucina Collaborativa. Lavorare insieme contro lo spreco alimentare.The Design Policy Lab
L’evento costituisce il momento conclusivo del progetto La Cucina Collaborativa.
L'aumento dei livelli di insicurezza alimentare e malnutrizione sono tra le sfide urbane più rilevanti associate agli impatti della pandemia COVID-19 nelle città europee. La New European Bauhaus Initiative (NEB) lanciata dalla Commissione europea cerca di stimolare la ripresa post-COVID delle città e delle comunità europee affrontando questioni come l'accessibilità alimentare, la circolarità e la resilienza urbana attraverso i principi NEB di inclusività, sostenibilità e qualità dell'esperienza. L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) sostiene tale iniziativa attraverso una collaborazione di diverse delle sue Comunità della conoscenza e dell'innovazione (CCI). In questo quadro, lo scopo del progetto La Cucina Collaborativa è stato aumentare la circolarità del sistema di donazione del cibo attraverso un processo di co-design comunitario.
Il progetto è stato ideato e realizzato dal Design Policy Lab (Dipartimento di Design, Politecnico di Milano), in partnership con Caritas Diocesana Reggio Emilia-Guastalla e con il supporto di EIT Food. Ha ricevuto inoltre il sostegno di Reggio Children, Fondazione Reggio Children, Pause - Atelier dei Sapori e dal Laboratorio Aperto dei Chiostri di S. Pietro.
Per dieci settimane, la Cucina Collaborativa ha coinvolto le persone del sistema di dono alimentare Caritas: commensali, volontari e donatori, ma anche policymakers ed altri portatori di valore sul territorio, attraverso una serie di conversazioni e workshop di co-design.
"Oltre La Cucina Collaborativa. Lavorare insieme contro lo spreco alimentare" (25 novembre, 18.00 - 19.30, Laboratorio Aperto dei Chiostri di S. Pietro) sarà un momento per restituire pubblicamente i risultati del percorso di progetto. Si vorrà inoltre fornire una piattaforma di dialogo e riflessione, con una prospettiva rivolta ad azioni e collaborazioni future contro lo spreco alimentare sul territorio reggiano.
Per la partecipazione in presenza sono richiesti obbligatoriamente sia la registrazione su Eventbrite al link https://la-cucina-collaborativa-closing-event.eventbrite.it, che il possesso del Green Pass, da mostrare sul luogo. Allo stesso link della registrazione è possibile consultare l'agenda dell'evento.
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
2. "Apulian ICT Living Labs"
P.O. FESR PUGLIA 2007-2013 - Asse I - Linea di Intervento
1.4 - Azione 1.4.2. - A.D. n. 307 del 31.07.2012
Dominio di riferimento:
Inclusione Sociale e Invecchiamento attivo e in salute
PARS_ECO
Partecipare Attivamente al Recupero e Smaltimento
Eco Compatibile degli Oli esausti
3. PARTENARIATO
PMI proponenti:
I&T Sistemi Srl - Bari, Infoaziende - Gioia del Colle (Ba), Murex CS
Srl - Bari
Collaborazione scientifica:
Dipartimento di Informatica - UniBa
Collaborazione tecnica rappresentativa dell’utenza finale:
Banco delle Opere di Carità – Bitonto (Ba), Meridia Consorzio di
Cooperative Sociali S.C.S. Onlus - Bari
4. Fabbisogno
• Il Banco delle Opere di Carità intende sempre più sviluppare, accanto
all’attività assistenziale di distribuzione dei generi alimentari, anche quella di
promozione del riuso e riciclo dei materiali attraverso la raccolta e lo
smaltimento o l’instradamento degli stessi in quei processi di riutilizzo che
possano contribuire alla salvaguardia dell’ambiente.
• Tale obiettivo impone la capacità di intessere una vasta rete di contatti con i
soggetti potenzialmente interessati promuovendone la partecipazione attiva
attraverso le tecnologie ICT più moderne.
5. Obiettivo del progetto
• Sperimentare nuovi modelli di erogazione servizi a supporto dei processi che
caratterizzano il ciclo di vita dei rifiuti organici non pericolosi attraverso
l’utilizzo di tecnologie ICT innovative che mirino a stimolare e agevolare
comportamenti civici virtuosi sì da far crescere, presso diversi attori coinvolti, la
consapevolezza della rilevanza sociale di una corretta gestione del ciclo di vita
dei rifiuti, premiandone le forme più corrette di attuazione.
• Contesto di sperimentazione: Processo di recupero e riciclo degli oli vegetali
esausti
6. Soluzione ICT proposta
• un sistema informatico di erogazione servizi web di supporto alle varie fasi di
processo del ciclo di vita dei rifiuti organici, regolate da un modello di
workflow capace di controllare l’esecuzione e il perseguimento degli obiettivi
delle attività di ciascuna fase.
• Il workflow PARS_ECO di gestione del ciclo di vita degli oli esausti:
7. Soluzione ICT proposta
• un sistema informatico di erogazione servizi web di supporto alle varie fasi di
processo del ciclo di vita dei rifiuti organici, regolate da un modello di
workflow capace di controllare l’esecuzione e il perseguimento degli obiettivi
delle attività di ciascuna fase.
• Il workflow PARS_ECO di gestione del ciclo di vita degli oli esausti: