Joan mirò spiegato ai bambini: libretto di 20 pagine con giochi, attività, ...ziobio
libretto di 20 pagine con giochi enigmistici, disegni da colorare, attività divertenti per spiegare ai bambini l'arte di Joan Mirò.
Scaricalo gratis qui: https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/
www.giochiecolori.it
Photo-graphic JOURNEY
A pubblication of Accademia Italiana: a group of instructors has selected some images created in the courses of Graphic design and Photography of our school.
Accademia Italiana (AccademiaItaliana.com) is a private university based in Italy. Offers courses in fashion, design and photography.
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La scuola diventa galleria - Opere di Sara MontaniSara Montani
Il progetto nasce da un'idea di Sara Montani, secondo la quale un'aula delle scuole coinvolte diventa spazio espositivo temporaneo, aperto anche alla cittadinanza.
Al Liceo"Primo Levi" viene allestita una mostra dell’artista, alla Scuola Media "De Gasperi" quella degli alunni.
Un'esperienza simile, ma per altri aspetti diversa, è stata recentemente concretizzata presso la Direzione Didattica Cesare Battisti, Plesso Palmieri di Milano, in cui è stata inaugurata la Galleria delle Lavagne, spazio di arte contemporanea, nel quale vi lavorano artisti affermati e sensibili alla formazione, con l'intenzione di portare all'interno della scuola la loro esperienza di vita, le loro conoscenze del “mestiere” e quel particolare “sentire sensibile” che li accomuna, da condividere con gli studenti.
Articolazione del progetto
Il progetto è articolato in due fasi.
La prima fase è finalizzata alla realizzazione di stampe d'arte da parte degli alunni del Liceo e della Scuola Media.
La seconda fase consiste in un laboratorio museografico che ha come obiettivo l'allestimento di una mostra temporanea con l'artista, nonché l'organizzazione dell'evento conclusivo del progetto, con l'esposizione e la valorizzazione delle opere realizzate dagli alunni partecipanti.
Entrambi i laboratori sono articolati in sette incontri, condotti in orario extracurricolare e distribuiti nel corso dell’a.s. da dicembre a maggio.
Lo svolgimento delle attività laboratoriali è preceduto da due incontri introduttivi teorici, comuni alle classi, al fine della conoscenza della tecnica calcografica e dei principi museografici moderni.
Durante il laboratorio di incisione calcografica gli alunni, divisi in gruppi, realizzanno stampe d'arte, partendo dal testo della Carta Universale dei Diritti Umani.
Il laboratorio museografico consiste nell'allestimento della mostra di Sara Montani all'interno di uno spazio del Liceo, aperto alla cittadinanza con un servizio guide fornito dai nostri alunni, per due sabati consecutivi e in orario pomeridiano.
A conclusione del progetto è allestita dagli stessi alunni un'esposizione, presso la Scuola Media, delle opere realizzate durante il corso di incisione, che alla fine dell'a.s. troveranno una collocazione permanente presso i corridoi del Liceo.
IAD - Innovation Art Design è una etichetta indipendente di design artistico di qualità.
Quello che ci anima e dà vita al nostro progetto è la passione per l’arte, il desiderio di diffonderla a un pubblico sempre più vasto attraverso eventi, mostre, iniziative su misura e anche sul web.
La ricerca della qualità dirige le scelte di IAD nel mondo multiforme delle arti visive contemporanee ed è la linea guida che ha ispirato la realizzazione di un progetto unico ed esclusivo.
mar 2019 – giu 2019
Per questo progetto, eseguito per il corso di Visual Design, abbiamo dovuto studiare la storia di una delle più note designer del secolo scorso Ray Kaiser Eames e ideare un'ipotetica mostra a lei dedicata. Realizzazione di un concept per la mostra, un poster 50x70 e un catalogo.
Sono le diapositive che accompagnano la relazione di Roberto Maragliano alla terza Scuole Estiva di Graphein (Bressanone, 26-29 agosto 2009). Il tema della relazione è l'immaginario della scrittura. E l'invito, rivolto a tutti, è di prendere parte attiva al gioco, in rete.
Este documento presenta una actividad interactiva para que los estudiantes descubran al pintor Joan Miró. Les pide que adivinen qué personaje de entre tres opciones es el pintor, y luego les da pistas para que encuentren el nombre de Miró escrito de diferentes formas en sus cuadros. Finalmente, les propone identificar los colores de uno de sus cuadros llamado "El nacimiento del día".
Joan Mirò spiegato ai bambini. Il gioco a quiz in powerpoint www.giochiecolor...ziobio
Un divertente gioco in powerpoint per divertirsi con l'arte di Joan Mirò. Iscriviti alla pagina Facebook https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/ per scaricarlo gratuitamente
I colori del cuore sono delle slide presentate a un corso di formazione della FISM di Mestre sullo sviluppo delle emozioni.
Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Dalla lettera ai social network. Tanti modi per comunicare scuola primaria s...ziobio
Un percorso di 19 pagine sulla comunicazione con giochi ed esercizi.
La lettera formale e la lettera confidenziale: stili a confronto.
L'email
Gli S.M.S. e Whatsapp (Il cyberbullismo)
Facebook e i Social Network
I pericoli di Facebook e il cyberbullismo.
Scaricabile gratuitamente sul gruppo Facebook di giochiecolori
https://www.facebook.com/groups/schededidattiche/?fref=ts
Dal 15 marzo in poi sul sito: www.giochiecolori.it
Schede didattiche sulla civiltà babilonese. Un gioco per imparare a conoscere...ziobio
Per approfondire i contenuti presentati sul libro sulla civiltà babilonese, ho predisposto questa scheda gioco nella quale i bambini dovranno scoprire il colpevole di un furto attraverso alcuni indizi.
Sono presenti anche quiz e giochi enigmistici.
Ho sempre voluto conciliare il mondo dell'arte con quello dell'infanzia e trasmettere tutto ciò che ne deriva agli altri, per farne capire i benefici che ne derivano; per cui ho realizzato questo lavoro proprio per far capire agli altri quanto l'arte può essere utile nello sviluppo del bambino (0-3 anni), mostrando sia i progressi fatti dai due educatori Arno Stern e Rhoda Kellogg, sia i vari benefici dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e motorio.
La scuola diventa galleria - Opere di Sara MontaniSara Montani
Il progetto nasce da un'idea di Sara Montani, secondo la quale un'aula delle scuole coinvolte diventa spazio espositivo temporaneo, aperto anche alla cittadinanza.
Al Liceo"Primo Levi" viene allestita una mostra dell’artista, alla Scuola Media "De Gasperi" quella degli alunni.
Un'esperienza simile, ma per altri aspetti diversa, è stata recentemente concretizzata presso la Direzione Didattica Cesare Battisti, Plesso Palmieri di Milano, in cui è stata inaugurata la Galleria delle Lavagne, spazio di arte contemporanea, nel quale vi lavorano artisti affermati e sensibili alla formazione, con l'intenzione di portare all'interno della scuola la loro esperienza di vita, le loro conoscenze del “mestiere” e quel particolare “sentire sensibile” che li accomuna, da condividere con gli studenti.
Articolazione del progetto
Il progetto è articolato in due fasi.
La prima fase è finalizzata alla realizzazione di stampe d'arte da parte degli alunni del Liceo e della Scuola Media.
La seconda fase consiste in un laboratorio museografico che ha come obiettivo l'allestimento di una mostra temporanea con l'artista, nonché l'organizzazione dell'evento conclusivo del progetto, con l'esposizione e la valorizzazione delle opere realizzate dagli alunni partecipanti.
Entrambi i laboratori sono articolati in sette incontri, condotti in orario extracurricolare e distribuiti nel corso dell’a.s. da dicembre a maggio.
Lo svolgimento delle attività laboratoriali è preceduto da due incontri introduttivi teorici, comuni alle classi, al fine della conoscenza della tecnica calcografica e dei principi museografici moderni.
Durante il laboratorio di incisione calcografica gli alunni, divisi in gruppi, realizzanno stampe d'arte, partendo dal testo della Carta Universale dei Diritti Umani.
Il laboratorio museografico consiste nell'allestimento della mostra di Sara Montani all'interno di uno spazio del Liceo, aperto alla cittadinanza con un servizio guide fornito dai nostri alunni, per due sabati consecutivi e in orario pomeridiano.
A conclusione del progetto è allestita dagli stessi alunni un'esposizione, presso la Scuola Media, delle opere realizzate durante il corso di incisione, che alla fine dell'a.s. troveranno una collocazione permanente presso i corridoi del Liceo.
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Quello che ci anima e dà vita al nostro progetto è la passione per l’arte, il desiderio di diffonderla a un pubblico sempre più vasto attraverso eventi, mostre, iniziative su misura e anche sul web.
La ricerca della qualità dirige le scelte di IAD nel mondo multiforme delle arti visive contemporanee ed è la linea guida che ha ispirato la realizzazione di un progetto unico ed esclusivo.
mar 2019 – giu 2019
Per questo progetto, eseguito per il corso di Visual Design, abbiamo dovuto studiare la storia di una delle più note designer del secolo scorso Ray Kaiser Eames e ideare un'ipotetica mostra a lei dedicata. Realizzazione di un concept per la mostra, un poster 50x70 e un catalogo.
Sono le diapositive che accompagnano la relazione di Roberto Maragliano alla terza Scuole Estiva di Graphein (Bressanone, 26-29 agosto 2009). Il tema della relazione è l'immaginario della scrittura. E l'invito, rivolto a tutti, è di prendere parte attiva al gioco, in rete.
Este documento presenta una actividad interactiva para que los estudiantes descubran al pintor Joan Miró. Les pide que adivinen qué personaje de entre tres opciones es el pintor, y luego les da pistas para que encuentren el nombre de Miró escrito de diferentes formas en sus cuadros. Finalmente, les propone identificar los colores de uno de sus cuadros llamado "El nacimiento del día".
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Queste slide sono la prima parte di questo corso e sono state realizzate dalla dott.ssa Maria Silvia Guglielmin (3485411367 Treviso)
Dalla lettera ai social network. Tanti modi per comunicare scuola primaria s...ziobio
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Schede didattiche sulla civiltà babilonese. Un gioco per imparare a conoscere...ziobio
Per approfondire i contenuti presentati sul libro sulla civiltà babilonese, ho predisposto questa scheda gioco nella quale i bambini dovranno scoprire il colpevole di un furto attraverso alcuni indizi.
Sono presenti anche quiz e giochi enigmistici.
Ho sempre voluto conciliare il mondo dell'arte con quello dell'infanzia e trasmettere tutto ciò che ne deriva agli altri, per farne capire i benefici che ne derivano; per cui ho realizzato questo lavoro proprio per far capire agli altri quanto l'arte può essere utile nello sviluppo del bambino (0-3 anni), mostrando sia i progressi fatti dai due educatori Arno Stern e Rhoda Kellogg, sia i vari benefici dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e motorio.
Artefatti Cognitivi (se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco)Gianfranco Pulitano
Tesi per Master di I livello in Metodologie Didattiche, Psicologiche, Antropologiche e Teoria e metodi di progettazione. Una ricerca sull'importanza di inserire nella didattica tradizionale gli artefatti cognitivi come alternativa all'uso dei libri di testo.
1. I colori per la
“libertà”:
i bambini e l’arte
Enzo Catarsi
Pistoia 28 giugno 2012
2. Gli scarabocchi dei bambini
2
La concezione storicamente subalterna del bambino
come inferiore all’adulto ed essere imperfetto in
attesa di costruire la propria adultità ha condizionato
anche l’interpretazione del disegno infantile.
Quest’ultima è sempre stata fatto sulla base di una
comparazione adultocentrica, tesa a paragonare gli
scarabocchi dei bambini ed i disegni degli adulti.
I primivengono giudicati come imperfetti, nell’attesa
che il bambino raggiunta la capacità di
rappresentare figurativamente e realisticamente il
reale.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
3. I segni grafici come atti dell’intelligenza
3
Oggi l’atteggiamento comincia ad essere
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
diverso, considerato che maggiore attenzione
viene prestata ai processi mentali ed alla
creatività dei bambini.
Anche per questo – scrive Tilde Giani Gallino
(2012, 19) – occorre smettere di chiamare
scarabocchi (o pasticci) i tentativi precoci di
rappresentare il mondo da parte dei più piccoli,
sostituendoli invece con termini adeguati. I
segni grafici prodotti dai bambini, anche
piccolissimi, con i loro tratti rotatori o anche
lineari, sono, infatti, frutto di impegno ed atti di
intelligenza.
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
4. I segni grafici come atti dell’intelligenza
4
Il bambino infatti impara a conoscere il mondo e
tutti gli elementi che lo compongono costruendosi
delle immagini mentali di questi ultimi.
Ovviamente tale processo rappresentativo è
favorito dal fatto che egli può disegnare tutti questi
elementi, con segni che per lui hanno specifici e
sicuri significati. Quando, in effetti, il bambino fa dei
segni grafici, quasi sempre incomprensibili
all’adulto, rappresenta degli elementi dei reale ed è
così aiutato a fissarli nella sua mente, con immagini
mentali che promuovono e favoriscono il suo
pensiero visivo.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
5. I segni grafici come atti dell’intelligenza
5
In conclusione quelli che noi chiamiamo scarabocchi
per il bambino rappresentano oggetti del reale e
possono essere il gatto di casa, il cane oppure il
cielo o la stessa mamma.
Ecco perchè è importante ascoltare molto
attentamente i bambini mentre disegnano, per
capire cosa loro intendono significare e per
incoraggiarli a continuare nel loro lavoro.
Il fatto di essere incoraggiati li rassicura ed aumenta
la loro autostima, considerato, fra l’altro, che nel
momento in cui iniziano a disegnare cominciano
anche a parlare, a camminare e tengono molto alla
considerazione dell’adulto (Giani Gallino, 2008).
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
6. I bambini e i colori delle emozioni
6
Il mondo dell’infanzia ha indubbiamente
rappresentato un punto di riferimento per molti
pittori del Novecento, da Picasso a Klee, da
Kandiskij a Mirò, che si pongono l’obiettivo di
ricercare nuove prospettive e di creare nuovi
canoni estetici.
Ernst Gombrich nella sua opera La storia dell’arte,
rileva lucidamente come i tradizionali canoni della
“fedeltà alla natura” oppure della “bellezza ideale”
non potessero più costituire dei punti di
riferimento, essendo sempre più considerati privi
di innovatività espressiva.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
7. I bambini e i colori delle emozioni
7
Frattanto l’attenzione per il mondo infantile è
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
promossa anche dalla psicoanalisi, che in
generale influenza il mondo culturale ed artistico.
In ogni caso vero che i pittori a cui ci siamo riferiti
sono interessati proprio all’espressività grafica
dei bambini, in quanto espressione della loro vita
interiore e dei loro sentimenti.
L’interesse prioritario di questi artisti, infatti, è
quello di andare oltre la tradizionale
raffigurazione realistica della realtà, per trovare
forme, segni e colori che consentano di
esprimere emozioni e sentimenti e più in
generale il mondo interiore delle persone.
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
8. Gli artisti della vita interiore
8
Il comune denominatore degli artisti moderni –
scrive al riguardo Massimo Ammaniti (2004, 24) –
era il rifiuto dell’imitazione della realtà esterna per
andare a sondare la vita interiore, fatta di quei
sentimenti e di quelle emozioni che l’arte infantile
sembrava distillare in quantità.
L’infanzia diveniva ai loro occhi un periodo mitico
della vita, in cui era ancora vivo il linguaggio dei
sentimenti, che poteva riemergere
successivamente nei ricordi, nelle ricostruzioni e
nelle immaginazioni adulte.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
9. “Il Bello, Mirò, i bambini….”
9
Appare pertanto evidente la vicinanza
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
della esperienza grafica e pittorica dei
bambini
con
quella
dei
pittori
contemporanei
Questa è in effetti la prima ragione che
mi ha indotto a proporre il progetto “Il
Bello, Mirò, i bambini….”
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
10. Educare gioiosamente al bello
10
L’idea alla base di questo progetto è
quello di stimolare gli adulti ad educare i
bambini – “gioiosamente” - al bello, fin
dai loro primi anni di vita. L’intento, in
effetti, è anche quello di educare ad una
concezione “positiva” della vita, di
avvicinare al “pensare positivo” a cui ci
richiama quel giovane “filosofo” del
secolo scorso che amiamo molto citare.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
11. La gioia di vivere di Mirò
11
In questa prospettiva, allora, “naturale” è
venuto il richiamo a Mirò ed alla sua
pittura, ai colori caldi che caratterizzano
le sue opere e che ci propongono una
visione “gioiosa” della vita e del mondo,
aiutandoci a vederli in maniera anche
critica e distaccata.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
12. La pittura-poesia di Mirò
12
Come ha scritto efficacemente Marco Dallari a questo
proposito «Mirò dipinge la gioia attraversando le forme
e i colori come se corresse al rallentatore. La sua è
una “pittura-poesia” intessuta di sottili giochi lineari e
cromatici che rimandano al mondo dell’infanzia,
all’innocenza, all’innocenza dell’età adolescenziale,
quando tutto sembra sospeso in una dimensione
spazio-temporale lontana dalle lotte e dagli affanni
della realtà quotidiana. Sia nei passaggi reali, sia in
quelli visibili dalle finestre aperte sul panorama
interiore, la pittura di Mirò è sempre lirica: parla di
gioia di vivere e di gioia dello sguardo» (Dallari, 2002,
104).
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
13. La divergenza di Mirò e dei bambini
13
Proprio per questo la scelta è caduta su Mirò, il
quale, meglio di altri, può insegnare con le sue
opere che il mondo può essere rappresentati
con forme e colori “molteplici” e del tutto
“personali”. Molti hanno accostato – e per più
versi - Mirò ai bambini, per la loro “naturale”
capacità di divergenza e per l’uso
consuetudinario della rappresentazione
metaforica, che larga parte trova anche
nell’opera dell’artista catalano. Questo, fra l’altro,
è un modo per educare i bambini allo “spirito
critico” ed alla libertà di espressione.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
14. Aiutare i bambini a diventare “liberi”
14
Molto convincenti, peraltro, appaiono le parole di
Gianfranco Staccioli quando – recentemente – ha
scritto: «Le “opere aperte” dei bambini presentano
spesso dei tentativi di comunicazione che utilizzano
spostamenti e parallelismi, come avviene in molte
opere artistiche. Se così stanno le cose, dobbiamo
dire che i bambini vanno aiutati a disegnare l’esplicito
e l’implicito, il visivo e il percettivo, lo statico e il
mutevole, il realistico e il simbolico (che è poi la
ricerca costante che fanno anche gli artisti adulti). Chi
disegna va aiutato a divenire “libero” dai
condizionamenti e dagli stereotipi» (Staccioli, 2011,
12).
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
15. Obiettivi
15
Educare al bello facendolo vivere ai bambini
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
tramite la visione di immagini di Mirò, che dei
segni e del colore fanno la loro caratteristica
principale
Promuovere una prima esperienza di
educazione estetica
Favorire l’arricchimento estetico del contesto
ambientale (magari anche con riproduzioni di
arte di Mirò)
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
16. Obiettivi
16
Promuovere il pensiero divergente del
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
bambino, facendogli vedere come un
pittore famoso riproduce la realtà con
segni molto personali e non
assolutamente “figurativi”
Conoscere e “lavorare” i segni ed i colori
in maniera assolutamente creativa
Manipolazione e pasticciamento di
materiali diversi, tesi allo sviluppo della
prensione fine
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
17. Il progetto Play Mirò
17
Un percorso essenziale nella realizzazione del
progetto sarà costituito dall’uso di Play Mirò, che è un
progetto – utilizzabile in rete, anche per i bambini dai 2
anni in poi - di contenuti interattivi sulla figura e l’opera
di Mirò. Fondato su una architettura modulare mette a
disposizione tre prospettive complementari di
approccio all’opera del grande artista: Video, attività ed
“esplorazioni”. Play Mirò contempla la possibilità di un
utilizzo diversificato sia di tipo individuale, che familiare
che scolastico. Play Mirò costituirà uno strumento
fondamentale di questo progetto, che però dovrà
caratterizzarsi anche per altre attività ed esperienze
offerte ai bambini.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
18. Le emozioni della pittura
18
I bambini piccoli – ma non solo – dipingono con le
dita, schizzando il foglio con i colori o lasciando
che il colore diluito possa spostarsi da un posto
all’altro. Allo stesso modo potremo chiedere ai
bambini di chiudere gli occhi e di dipingere
ascoltando il loro respiro e facendosi guidare
dalle loro emozioni. Una volta aperti gli occhi i
bambini diranno cosa rappresenta ciò che hanno
disegnato.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
19. L’autoritratto di Mirò e dei bambini
19
Possiamo pensare ad un’altra esperienza con cui i
bambini più grandi studiano le diverse parti degli
elementi che compongono il viso, a partire
dall’autoritratto di Mirò, che abbiamo utilizzato come
immagine guida per questo progetto. Dopo aver
osservato il volto allo specchio, i bambini disegnano
sul foglio il proprio viso; in seguito l’insegnante
propone di disegnare occhi, naso e bocca in altri modi.
L’autoritratto di Mirò potrà essere osservato, analizzato
e riprodotto nella maniera più diversificate. I bambini
potranno essere invitati a dipingere il proprio
autoritratto oppure anche il ritratto di un loro
compagno.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
20. L’autoritratto di Mirò e dei bambini
20
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
21. Il nome creativo
21
Allo stesso modo, partendo dall’esempio di
Mirò, il quale utilizzava il proprio nome non
solo per firmare le opere, ma anche come
fulcro delle medesime, potremmo proporre ai
bambini più grandi della scuola dell’infanzia
che, generalmente, scrivono il proprio nome
a stampatello, di costruire un’opera pittorica
a partire dai segni del proprio nome.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
I colori per la “libertà”: i bambini e l’arte
22. Le forme delle gocciole
22
In questa medesima prospettiva di
utilizzazione delle tecniche dell’artista, i
bambini più grandi potrebbero essere
invitati a gettare i colori su tele tenute in
verticale, per verificare le conseguenze
del gocciolamento, con i segni e le forme
che produce.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
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23. Tempi
23
La ricerca-azione sarà realizzata nel corso
degli anni scolastici 2011-2012 e 20122013.
A settembre 2013 è previsto un convegno
nell’ambito del quale presentare i risultati
del progetto.
Prof. Enzo Catarsi - Università di Firenze
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