Este documento resume las principales teorías sobre el análisis del dibujo infantil. Explica que el dibujo es una forma de expresión que permite conocer el estado emocional y las vivencias de los niños. Luego describe las diferentes etapas del desarrollo del dibujo infantil según autores como Piaget, Lowenfeld y otros, así como los principios y características comunes en los dibujos de los niños. Finalmente, analiza elementos como el trazo, color, significado y otros aspectos a tener en cuenta para interpretar los dibuj
Le slide della mia parte del seminario standard su "Gioco e educazione" proposto dai Fabbricastorie.
Maggiori informazioni sul progetto sul sito dei Fabbricastorie
http://www.fabbricastorie.it/project/giochi-di-comitato-scuola-e-formazione/
350457035 etapas-del-dibujo-segun-lowenfeld (autoguardado)Silvia V. Vega G.
El documento resume las 5 etapas del desarrollo del dibujo infantil según la psicóloga Lowenfeld. Cada etapa se caracteriza por el tipo de formas, trazos, uso del espacio y color, y representaciones de la figura humana. La primera etapa es el garabateo desordenado entre los 2 y 4 años. Luego viene la etapa pre-esquemática entre los 4 y 7 años donde empiezan a crearse formas reconocibles. Entre los 7 y 9 años es la etapa esquemática donde se usan esquemas repetidos. De los
VALUTARE GLI ALUNNI “ECCELLENTI”
Come valorizziamo gli alunni plusdotati
L’alunno eccellente deve saper essere un cittadino attivo; deve sapersi relazionare positivamente con gli adulti di riferimento e con i compagni di classe; deve essere un modello positivo “da imitare”
Stili Cognitivi
Il modo di pensare è connotato da individualità e diversità, regimi di pensiero che non si pongono in relazione gerarchica né sono indicativi del livello di intelligenza, ma forme privilegiate di far funzionare il cervello, modi diversi di percepire, apprendere, ricordare, disporsi verso il mondo, operare
Este documento resume las principales teorías sobre el análisis del dibujo infantil. Explica que el dibujo es una forma de expresión que permite conocer el estado emocional y las vivencias de los niños. Luego describe las diferentes etapas del desarrollo del dibujo infantil según autores como Piaget, Lowenfeld y otros, así como los principios y características comunes en los dibujos de los niños. Finalmente, analiza elementos como el trazo, color, significado y otros aspectos a tener en cuenta para interpretar los dibuj
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http://www.fabbricastorie.it/project/giochi-di-comitato-scuola-e-formazione/
350457035 etapas-del-dibujo-segun-lowenfeld (autoguardado)Silvia V. Vega G.
El documento resume las 5 etapas del desarrollo del dibujo infantil según la psicóloga Lowenfeld. Cada etapa se caracteriza por el tipo de formas, trazos, uso del espacio y color, y representaciones de la figura humana. La primera etapa es el garabateo desordenado entre los 2 y 4 años. Luego viene la etapa pre-esquemática entre los 4 y 7 años donde empiezan a crearse formas reconocibles. Entre los 7 y 9 años es la etapa esquemática donde se usan esquemas repetidos. De los
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L’Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.
Curricoli per la creatività Laboratori e discipline performative
Quanto serve la creatività nella azione didattica?
Quanto l’innovazione metodologica richiede il pensiero creativo? E poi: perché dobbiamo creare innovazione?
Job & Future per Orientare e Imparare
Con la Legge 107/2015 si tenta di ribaltare lo schema educativo della scuola Italiana, ancora incardinato sullo schema “PRIMA IMPARO, POI FACCIO”
attraverso l’introduzione obbligatoria dell’alternanza scuola-lavoro che diventa parte integrante dell’offerta formativa.
Rete Il Veliero Parlante
Corso di formazione a.s. 2016-2017
DAL RAV INFANZIA AL PUER 5
Valutare nella Scuola dell’Infanzia.
Strumenti per la continuità
Muri che raccontano. Per trasformare una scuola tradizionale in ambiente di apprendimento emozionale
di Ornella Castellano dirigente scolastico IC Falcone Copertino Lecce
VALUTARE GLI ALUNNI “ECCELLENTI”
Allo studente che apprende ed alla personale autoaffermazione attraverso l’autovalutazione.
Valutazione del suo processo formativo
La valutazione dello studente riviste un ruolo centrale nel
framework organizzativo del nostro Istituto: OLTRE LE DISCIPLINE
Allo studente che apprende ed alla personale autoaffermazione attraverso l’autovalutazione.
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Cooperativa Integrazione: Esperienze e buone pratiche del Laboratorio di Didattica Speciale
Istituto Comprensivo G. Falcone Copertino Lecce
Scuola Inclusiva. Percorsi di ricerca metodologico-didattici che permettano di migliorare il successo formativo di ogni alunno
La parola “MATEMATICA" deriva dalla parola greca μάθημα (màthema) che significa "conoscenza o apprendimento"; μαθηματικός (mathematikós) significava invece "appassionato del conoscere".
Per la costruzione di un laboratorio matematico.
2. Come procederemo:
• 10 minuti per realizzare il vostro lavoro
• Conversazione sui contenuti
• Commento sui lavori personali
• Dibattito
3. Cosa dovete fare
• Facciamo IL GIOCO DELLE NUVOLE
• Io comincio e tu continui…
•Dai un titolo
•Cosa significa per te?
4. • Il lattante fin dai primi giorni di vita osserva la realtà che
lo circonda, a pochi mesi d'età si accorge che alcuni
oggetti lanciati o trascinati contro le superfici producono
delle tracce, capisce ben presto che è possibile raggruppare
cose come penne, gessi, matite ecc. in categorie d'oggetti
che lasciano tracce precise. La scoperta della traccia è
fondamentale, il lattante si rende conto che un suo
movimento dell'apparato respiratorio origina una traccia
sonora che egli è in grado di udire e che possono udire
anche gli altri. Il successo lo incoraggia a ripetere l'azione,
per l'aspetto piacevole che ha per lui e per gli effetti che ha
sulle altre persone.
5. Siamo alla ricerca di una globalità dei
linguaggi e della possibilità di
attivare abilità e competenze più
vicine alle esigenze del sociale.
Il linguaggio verbale PAROLA
è solo uno dei linguaggi.
6. Vediamo brevemente quali sono le tracce lasciate dal
bambino a livello di insight, pseudo consapevole:
LALLAZIONE: compare intorno ai 3 mesi; senza
intenzione comunicativa. Per il bambino serve ad
occupare l’apparato fonatorio con i gridolini e i pianti
senza lacrime CONTROLLO SULL’AMBIENTE
Il bambino modifica a proprio vantaggio l’ambiente.
7. È una sperimentazione di suoni
Il bambino cerca di riprodurre suoni piacevoli
La traccia grafica si struttura più avanti nel tempo
perché richiede lo sviluppo neuropsicologico.
Di solito compare intorno ai 9 mesi
I primi strumenti sono costituiti da tutto ciò che
fuoriesce dal corpo del bambino: bava, cibo, cacca.
8. A differenza della traccia sonora,
quella grafica ha il vantaggio di
durare; è percettivamente stabile.
La traccia sonora sarà il
mezzo per la relazione col
TU. È prevalentemente
RELAZIONALE.
La traccia grafica sarà il
mezzo per la relazione col
SE’. È prevalentemente
AUTORIFLESSIVA
9. Queste due tracce hanno un percorso evolutivo
evidenziabile dal punto di vista semantico.
La progressione va dall’indefinito al definito.
Oltre alla semantica c’è la prosodia, cioè gli elementi che
possono essere usati a livello conscio o inconscio.
Vengono usati a livello conscio solo da tecnici del
disegno: artisti, pubblicisti, ecc.
10. A livello grafico la prosodia è costituita da tutti i
parametri grafici:
•OCCUPAZIONE DELLO SPAZIO
•TRATTO
•PRESSIONE
•COLORE
Solo un accenno alla lezione specifica
sui tratti di prosodia……………
11. La linea organica, morbida o curva.
Corrisponde all’emisfero destro.
È dionisiaco. Immaginativa, estroversa, accomodante.
Culturalmente si può identificare con la Grecia
Sono tondi l’eroe ed il suo aiutante…
12. La linea retta o geometrica .
Corrisponde all’emisfero destro.
È apollinea, molto struttrata. Ragionamento ed introversione.
Culturalmente si può identificare con Roma.
…l’antagonista è spigoloso…
13. Torniamo a noi…..
Come nel sonoro io entro in sintonia con la prosodia
dell’altro, anche col grafico entro O MENO in relazione
con la prosodia dell’altro.
Nel disegno ci sono più chiavi di lettura: ad esempio
esiste una differenza fra il disegno pubblico e il disegno
privato.
La scrittura è una forma di disegno particolare,
simbolizzata, con progressione obbligata (alto-basso; six-
dex). Difficilmente assolve una funzione figurativa.
14. IL FOGLIO è
un PALCOSCENICO
sul quale si svolge una drammatizzazione.
Col disegno i bambini chiacchierano.
Collegano l’onomatopea del suono con l’onomatopea del
gesto.
Per questo il disegno non è solo un prodotto finito, ma è
un prodotto in divenire.
15. Il disegno non ha la
progressione obbligata della
scrittura ma è libera ed è
emotivamente guidata.
Il bambino deve esprimersi…Lo farà nella forma che lo
gratifica di più…..
16. È generalmente ad un anno d'età che il bambino prende in mano la
matita, i primi segni sono più il prodotto di colpi che il bambino dà sul
foglio ( tanto da provocare dei buchi), che la volontà di produrre dei
segni grafici. Il controllo motorio del bambino è ancora molto limitato,
mentre la sua carica d'energia e d'entusiasmo è grande.
Verso i 16 - 18 mesi. Il b. è affascinato dal suo
scarabocchiare disordinato, che rappresenta per lui una
forma di gioco, un piacere puro fino a sé stesso.
Fra i due e i tre anni il bambino incomincia a dare un
nome ai suoi scarabocchi, mostrando di voler
attribuire dei significati al mondo circostante.
17. Se il mio prodotto grafico non è
accettato tenderò ad usare altri
canali comunicativi.
Una richiesta troppo anticipata di significazione inibisce
fortemente
Vediamo:
18. COSA HAI DISEGNATO? Fa scattare
forme di autoconvinzione negativa circa la
propria capacità comunicativa.
MI RACCONTI IL TUO DISEGNO?
Ci permette di aver accesso ai processi compiuti o
in divenire
19. Il bambino che chiede all’adulto
di disegnare per lui ha paura di
non riuscirci. È insicuro.
SI DEVE INSEGNARE AL BAMBINO AD
OSSERVARE. Il bambino guarda un oggetto,
lo pensa e poi disegna i particolari.
20. Osserva e scarabocchia.
Il bambino scriverà tanto meglio quanto più
avrà scarabocchiato e non quanto più
modelli stereotipati ha conquistato.
Tutta la prima fascia evolutiva
deve favorire la capacità di
osservazione.
21. "Lo scarabocchio è all'inizio un evento
cinetico che provoca piacere motorio e
visivo, un espressione dei movimenti
della mano e del braccio sostenuti da
un'attività globale di tutto o di una
parte del corpo in cui non interviene il
fattore intellettivo se non l'intenzione
di lasciare una traccia" (Oliverio Ferrraris A.
" Il significato del disegno infantile" Boringhieri 1978).
22. Rhoda Kellog
Arte autoappresa
La Kellog si riferisce al disegno come progressivo
divenire verso una certa forma.
I BAMBINI DISEGNANO PER DISEGNARE.
La motivazione è la ricerca interna del proprio senso di
armonia e di estetica.
TUTTI I BAMBINI SANNO DISEGNARE FINCHE’
GLI ADULTI NON GLIELO INSEGNANO.
23. E' molto difficile far capire ad un adulto che "arte" non
significa affatto "copia" della realtà. Picasso sosteneva
appunto che gli adulti non dovrebbero insegnare a disegnare ai
fanciulli, ma dovrebbero imparare da loro. Gli adulti che
insegnano ai bambini a disegnare in maniera realistica non
sono effettivamente di aiuto e possono anche provocare un
danno.
24. Lasciati a se stessi, senza l'intervento degli adulti, i
fanciulli sviluppano di solito una gamma di forme che li
mette in grado di raggiungere lo stadio culminante
dell'arte autoappresa. Quindi se sono particolarmente
dotati, possono anche diventare grandi artisti, non
contaminati dalla mediocrità degli adulti di buon senso.
Tuttavia, pochi fanciulli godono effettivamente di
questa opportunità, e la maggior parte abbandona le
attività artistiche dopo i primi anni di scuola.
25. “… E’ semplice e forse anche giustificabile liquidare i primi scarabocchi
come attività priva di significato o considerare l’attività artistica dei
bambini come una imperfetta testimonianza del loro ambiente …
... Per molto tempo si è creduto che il piacere primario che i bambini
traggono dallo scarabocchio sia quello del movimento, o piacere
motorio, ma altrettanto bene potremmo sostenere che il piacere primario
è quello visivo …
… Poiché la maggior parte degli adulti considera l’abilità del disegno
rappresentativo come una dote eccezionale posseduta da pochi individui,
e poiché quasi tutti i bambini sono in grado di tracciare degli
scarabocchi, è molto difficile per noi, nella nostra qualità di adulti,
renderci conto del fatto che questi ultimi possono costituire documenti
preziosi per la comprensione dell’origine dell’arte.”
R. Kelogg –La comprensione dell’arte infantile
26. IL CORPO CHE SI MUOVE E CHE
LASCIA UN’IMPRONTA NELLO
SPAZIO LASCIA LE TRACCE
RICONDUCIBILI AI 20
SCARABOOCCHI
FONDAMENTALI E CHE SONO
RICONOSCIBILI IN TUTTE LE
FORME D’ARTE.
28. Fase di sviluppo dello scarabocchio
• Rhoda Kellog ha identificato quattro stadi per lo
sviluppo delle capacità grafiche spontanee dai primi
segni dei bambini di meno di 2 anni alle
rappresentazioni grafiche di quelli di 5 anni che
cominciano a copiare gli schemi offerti dalla società.
29. Il primo stadio è detto Stadio dei modelli (2 anni) è
caratterizzato dalla produzione di:
Scarabocchi Elementari: sono semplici segni (linee singole,
multiple, zig-zag, spirali cerchi imperfetti ecc.) espressione
di variazione della tensione muscolare che non richiedono
controllo visivo.
Modelli di Organizzazione: consistono nelle differenti
modalità utilizzate dai bambini nel collocare gli scarabocchi
sul foglio di carta (centrale, orizzontale, diagonale ecc.)
30. La forma circolare è la prediletta a questa età, perché è dovuta
ad un movimento di base che il b. compie facendo agire
insieme la spalla, il braccio, il polso, la mano e le dita.
Questo movimento è ripreso in arte-terapia come esercizio di
riscaldamento per aiutare il soggetto a mettersi in contatto con
sé stesso.
31. Il secondo stadio è detto Stadio delle forme (2-3
anni) è caratterizzato dalla produzione di:
• Diagrammi: sono i primi segni realizzati dal bambino che possiedono
una organizzazione interna e consistono in linee singole utilizzate per
formare croci, triangoli, ovali e altre forme che vengono disegnate
utilizzando come riferimento i bordi del foglio. I bambini disegnano i
diagrammi combinandoli fra loro o con scarabocchi semplici.
• Forme Diagrammatiche Emergenti: costituiscono un livello di
transizione prima dei diagrammi, sono disegnate senza usare come
riferimento il bordo del foglio, non presentano ancora forme definite.
32. • Il terzo stadio è detto Stadio del disegno (3-4 anni)
in cui il bambino raggiunge la capacità di unificare
tra loro i Diagrammi per formare delle combinazioni .
I disegni più diffusi in questo stadio sono i soli, i
radiali formati da 2 o più croci centrati sullo stesso
punto. Il bambino a questa età non scarabocchia più
solo per il piacere del movimento o per sentire la
resistenza della matita sul foglio, ma per
rappresentare sensazioni interne vissute intensamente.
33. Inizialmente sarà una forma rotonda con due appendici
inferiori, quindi la testa e le gambe. Gradualmente gli
altri elementi compariranno: le braccia come due fili
attaccati alla testa, poi ancora un altro cerchio per
definire "la pancia" e infine dei segni per caratterizzare il
viso. Questi ultimi saranno indistintamente posti dentro o
fuori dal cerchio "viso" e solo diversi mesi dopo
troveranno una collocazione esatta.
Intorno ai tre anni e mezzo, con l'arricchirsi
dell'esperienza del bambino e del suo mondo interno
rappresentativo, emergono timidamente i primi abbozzi
della "FIGURA UMANA".
34.
35. L'ultimo stadio è quello Pittorico (4-5 anni) è lo
stadio del disegno rappresentativo. Il bambino
comincia a disegnare simultaneamente figure
umane, animali, edifici, vegetazione e mezzi di
trasporto, combinando fra loro e differenziando le
forme dei precedenti stadi. I primi disegni non sono
basati sull'osservazione di oggetti o persone
dell'ambiente del bambino, ma sono composizioni
estetiche frutto di un precedente lavoro: una
graduale evoluzione dai primi scarabocchi fino al
disegno rappresentativo.
36. • La successione cronologica degli stadi è
orientativa sono frequenti regressioni o
salti in avanti che dipendono dalla
differenza individuale di ogni bambino e
dalla stimolazione ambientale a cui è
sottoposto.
37. • Il colore è utilizzato in modo assolutamente
personale e soggettivo; il viso potrà perciò
essere rosso, blu o di qualsiasi altro colore
che piaccia al "piccolo artista": ciò che ha
importanza per il bambino è il
soddisfacimento del suo piacere.
38. IL DISEGNO E’ PRIORITARIAMENTE GIOCARE CON LE
FORME, LE LINEE, I COLORI.
All’ingresso della scuola primaria ci sarà la caduta
psicologica della parte figurativa; per questo è compito
della pre-scuola educare al disegno
A 2 -3 anni si studia lo stadio del disegno
Il bambino comincia a unire le forme e poi giunge a
forme socialmente significative.
39. Funzioni del disegno
• FUNZIONE RIPRODUTTIVA
Disegnando il bambino riproduce la realtà e
le situazioni della realtà per come le ha
osservate e per quanto sa fare.
• Ha valore cognitivo
40. Il bambino coglie il mondo
• Fenomeni di trasparenza (gambe sotto le
gonne; mobili dentro le case…
• Errori logici e metrici (case e fiori della
stessa grandezza)
E’ produttivo promuovere
l’osservazione della realtà e non lo è
l’intervento sul disegno
42. FUNZIONE PROIETTIVA
• Il bambino utilizza il disegno come un
palcoscenico su cui interpreta il proprio
personale modo di sentire la realtà esterna e
quella interna
43. FUNZIONE ESPRESSIVA
• Attraverso la scelta delle forme e dei colori
il bambino “mette fuori” imprimendolo sul
foglio, qualcosa di sé.
• Cambiando forma, misura e colore del
foglio si modificherebbero alcune
stereotipie.
44. Al bambino lasciamo spazio e tempo; almeno mezz'ora al
giorno per disegnare ciò che preferisce per favorire lo
sviluppo del grado più elevato di intelligenza, cioè quello
simbolico-astratto.
Lasciando sviluppare adeguatamente le proprie capacità
artistiche, imparerà a leggere bene e in breve tempo. Infatti
disegnare sviluppa nel fanciullo la capacità necessaria
all'apprendimento della lettura e della scrittura. Inoltre lo
scarabocchiare e il disegnare sviluppano le sottili abilità
muscolari necessarie per tracciare segni precisi sul foglio,
quindi anche l'imparare a scrivere sarà facilitato.
45. • “… E’ semplice e forse anche giustificabile liquidare i primi
scarabocchi come attività priva di significato o considerare l’attività
artistica dei bambini come una imperfetta testimonianza del loro
ambiente… ... Per molto tempo si è creduto che il piacere primario
che i bambini traggono dallo scarabocchio sia quello del movimento,
o piacere motorio, ma altrettanto bene potremmo sostenere che il
piacere primario è quello visivo… …Poiché la maggior parte degli
adulti considera l’abilità del disegno rappresentativo come una dote
eccezionale posseduta da pochi individui, e poiché quasi tutti i
bambini sono in grado di tracciare degli scarabocchi, è molto difficile
per noi, nella nostra qualità di adulti, renderci conto del fatto che
questi ultimi possono costituire documenti preziosi per la
comprensione dell’origine dell’arte.”
• R. Kelogg –La comprensione dell’arte infantile
46. Argomenti collegati:
1- Tratti prosodici del disegno
2- Interpretazione psicologica del colore
3- Il disegno da strumento di espressione a
strumento di diagnosi
47. Bibliografia
BRUNO MUNARI Rose nell’insalata
STERN Dalla semiologia al linguaggio
LOWENFELD Creatività e sviluppo mentale
RISPOLI Macchie, pastrocchi