L’iperplasia prostatica benigna over50 è caratterizzata dalla necessità di urinare più spesso. Recentemente è stato confermato il collegamento fra disfunzione erettile e i fastidiosi sintomi urinari conseguenti l’ingrossamento della prostata. Tadalafil è l’unica terapia oggi disponibile per curare sia la disfunzione erettile che i sintomi urinari dell’iperplasia prostatica. Una dieta equilibrata che punti a ridurre il giro vita, riducendo glicemia e colesterolo, può inoltre proteggere la prostata e mantenere gli uomini attivi sessualmente.
Disfunzione erettile over50: Tadalafil, l’unica terapia oggi disponibile assieme a una dieta equilibrata
1. Prostata over50, Tadalafil contro la disfunzione erettile e i sintomi
urinari causati da ingrossamento prostata e obesità
L’iperplasia prostatica benigna over50 è caratterizzata dalla necessità di urinare più
spesso. Recentemente è stato confermato il collegamento fra disfunzione erettile e i
fastidiosi sintomi urinari conseguenti l’ingrossamento della prostata. Tadalafil è l’unica
terapia oggi disponibile per curare sia la disfunzione erettile che i sintomi urinari
dell’iperplasia prostatica. Una dieta equilibrata che punti a ridurre il giro vita, riducendo
glicemia e colesterolo, può inoltre proteggere la prostata e mantenere gli uomini attivi
sessualmente.
La sindrome metabolica – che comprende condizioni come il diabete di tipo 2
(quello dell’età avanzata), l’aumento del grasso al girovita, l’ipertensione,
l’aumento del colesterolo e dei trigliceridi, la riduzione del testosterone - sembra
avere una influenza sul comparire della iperplasia prostatica benigna, ossia
l’ingrossamento della prostata, e dei sintomi urinari negli uomini over 50. Gli
esperti ritengono inoltre che la sindrome metabolica sia correlata anche a una condizione
di infiammazione cronica che colpirebbe, in maniera diversa, sia l’organismo nel suo
insieme, sia la ghiandola prostatica, potendo essere responsabile di sintomi urinari più
marcati.
L’iperplasia prostatica benigna può iniziare a dare problemi intorno ai 50 anni e si
aggrava con l’invecchiamento. La sintomatologia è caratterizzata dalla necessità di
urinare più spesso, a volte con urgenza, dal bisogno di alzarsi di notte per
urinare e dalla riduzione del getto delle urine. Spesso tali disturbi insorgono in
uomini che soffrono di problemi sessuali: proprio recentemente infatti è stato
confermato il collegamento fra disfunzione erettile e i fastidiosi sintomi urinari
conseguenti all’iperplasia prostatica benigna, ossia all’ingrossamento della prostata.
Nel loro complesso, questi problemi colpiscono circa 7 milioni di italiani e si stima che i
sintomi urinari dell’iperplasia prostatica possano essere presenti fino al 70% dei pazienti
affetti da deficit erettile. Proprio alla luce di questi numeri, è significativo che tadalafil,
farmaco già molto noto per la disfunzione erettile, sia ora indicato anche per la il
trattamento dei sintomi urinari derivanti dall’ingrossamento della prostata,
grazie alla sua capacità di essere efficace nel migliorare con una sola dose giornaliera
2. entrambi i disturbi al tempo stesso. Tadalafil è l’unica terapia oggi disponibile per curare
sia la disfunzione erettile che i sintomi urinari dell’iperplasia prostatica.
“L’infiammazione cronica potrebbe rappresentare, quindi, l’anello di congiunzione tra
l’ipertrofia prostatica benigna e la sindrome metabolica e per questo una corretta
alimentazione diventa fondamentale” commenta il prof. Furio Pirozzi Farina,
Professore Associato di Urologia e Direttore U.O. Dip. di Urologia Andrologica
dell’AOU di Sassari. La riduzione del grasso del giro vita - indotto da una dieta ad
apporto calorico controllato con riduzione degli zuccheri, dei grassi totali, degli acidi grassi
saturi e polinsaturi e del colesterolo – può determinare un rapido miglioramento dei
disturbi urinari collegati all’ingrossamento della prostata e della funzione sessuale.
“L’alimentazione ideale da consigliare a chi soffre di iperplasia prostatica benigna e
sindrome metabolica dovrebbe associare cibi che non favoriscono l’infiammazione cronica
ad alimenti a ridotto contenuto di grassi e zuccheri, capaci, quindi, di ridurre soprattutto
l’aumento adiposo del giro vita e la glicemia. La giusta dieta deve prevedere un equilibrato
apporto di acidi grassi polinsaturi: gli omega-3, presenti nei grassi animali e, particolare, in
quelli di pesce (pesce azzurro, olio di pesce, crostacei) riducendo in maniera equilibrata gli
omega-6, maggiormente presenti nei grassi vegetali ” aggiunge il prof. Furio Pirozzi
Farina.
Semaforo rosso quindi per le carni, fresche e conservate, i salumi e gli insaccati,
le uova, le patatine fritte, i dolci, le bevande zuccherate, le farine raffinate ed i
formaggi grassi, tutti alimenti ricchi di omega-6 e in grado quindi di favorire la
produzione di sostanze ad effetto infiammatorio.
Semaforo verde, invece, per gli alimenti ricchi di omega-3 che riducono la
risposta infiammatoria e in particolare la crema di riso integrale, il pesce (ricco
di omega-3), l’olio extravergine di oliva, l’olio di riso; tra le verdure: carote,
zucca, zucchine anche cucinate in creme, oltre a cavolo, finocchio, cicoria, rape
e radici in genere. E per quanto riguarda la frutta, sembrerebbero salutari le mele o le
pere cotte non zuccherate.
Bibliografia
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Prevenire i tumori mangiando con gusto. Front Cover · Anna Villarini, Giovanni Allegro.
Sperling & Kupfer editori, Dec 17, 2010
FONTE: Uomo e salute