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MICRO/PICCOLA IMPRESA E MERCATO DEL LAVORO
Disponibilità, osservazioni, fabbisogno
Report di 6 anni di interviste ai motori torinesi dell’economia
2013-2018
 Le circoscrizioni di suddivisione cittadina sono preziosi laboratori territoriali per lo
sviluppo di azioni a sostegno del tessuto economico e sociale ripetibili su larga scala.
 Il motore per buone politiche in tema lavoro è rappresentato dalle aziende. E da lì siamo
partiti, in partnership con i distretti che hanno condiviso la nostra vision.
 Ogni progetto di dialogo con le imprese raccoglie un bacino di aziende incontrato
presso la propria sede (door to door), al fine di raccogliere informazioni per nuove
strategie sullo specifico territorio di riferimento.
 La raccolta di informazioni protrattasi negli anni in 2/3 della città di Torino ha
prodotto un bacino di scambi pari a 1232 imprese incontrate, di cui 1040 (l’84,4%) ha
accettato di avviare un dialogo costruttivo col territorio. Da questo elemento prende
forma la volontà di aggregare i dati più rilevanti e riportarli nel presente documento di
sintesi.
38,24
54.26
7.5
0
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0 1-9 10 +
Target aziendale per numero di dipendenti
Numero dipendenti
QUALE TARGET?
Le aziende incontrate sono quasi esclusivamente micro impresa.
La metà ha più di 30 anni di attività storica.
DISPONIBILITÀ SU PROGETTI DI TIROCINIO
57.6
42.4
Disponibilità su progetti di tirocinio
SI NO
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90.5
0
50
100
SI NO
Tirocini per disabili
Quasi 600 aziende su 1040 affermano di essere disponibili ad ospitare progetti di tirocinio. Un offerta
di know-how prezioso, in riferimento in particolare a competenze storiche e specialistiche insite in
gran parte delle imprese.
La varietà delle aziende riflette la varietà delle mansioni offerte: vendita, segreteria e amministrazione,
produzione di beni e alimenti, erogazione di servizi, artigianato, IT, mansioni a bassa specializzazione.
Nel triennio 2016-2018 si è posto l’accento anche sul tema dell’alternanza scuola lavoro. Su questo
capitolo - su un bacino di 463 aziende – meno di una su cinque si rende disponibile ad ospitare
ragazzi ancora inseriti in percorsi scolastici (18,8%).
Per ciò che concerne l’ospitalità specifica di persone disabili,
su un target di 263 aziende il 9,5% si è reso disponibile.
0
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SI NO
32,3 %
66,7 %
Formazione e orientamento in contesti d’aula
Disponibilità
LE AZIENDE IN AULA
.
La partecipazione dell’impresa all’asset formativo e orientativo può
avvenire anche in contesti d’aula extra aziendale, come gli interventi
coordinati da Progetto Marconi all’interno della fiera IO LAVORO.
In tale ottica un’azienda su tre ha manifestato la propria disponibilità
a valutare la partecipazione su progettualità strutturate. Ulteriore
tassello di valore nelle politiche di integrazione dell’impresa sui temi
dell’inserimento e della formazione
COSTO DEL LAVORO
• 42%
OSTACOLI ALL’INCREMENTO DI PERSONALE
I dati complessivi attestano come il 42% delle imprese indichi il costo del lavoro come
primo ostacolo a politiche di crescita occupazionale.
Su questo dato è da analizzare l’evidente gap tra i due trienni di attività di incontri.
Se negli anni 2013-2015 l’indicazione emergeva in oltre il 50% delle risposte
(54,8%), nel triennio 2016-2018 il dato calava al 26%.
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70%
Incontri su temi di impresa
Eventi territoriali
Maggior coordinamento
66%
68.90%
35%
34%
31.10%
65%
SI
NO
OSSERVAZIONI IN TEMA TERRITORIO-IMPRESA
L’osservazione maggiormente rilevata riguarda la richiesta di un miglior coordinamento territoriale. Su tale
voce si aprono diverse prospettive, legate tutte dall’esigenza di costruire canali efficaci per la divulgazione
di informazioni e opportunità. Il territorio, in tal senso, può essere identità funzionale nel creare azioni
sperimentali, finalizzate a valorizzare il tessuto economico locale.
Rilevante è anche la segnalazione di disponibilità a momenti seminariali informativi, di facile accesso e su
temi funzionali.
L’esigenza di costruire network efficaci di veicolazione di informazioni è un elemento evidente, in
particolare in contesti ove l’assenza di una buona informazione o di riferimenti utili rischia di penalizzare
eventuali opportunità di crescita e di inserimenti lavorativi.
Per ciò che concerne il marketing collegato all’organizzazione di eventi territoriali, il dato è spesso
condizionato dall’esperienza positiva/negativa delle feste di via. Su quest’ultimo tema, vi è una generale
richiesta di ripensamento delle modalità organizzative.
I Tavoli IMpresa sono le sessioni aperte alle aziende, duranti le quali si condividono
spunti, prospettive e osservazioni.
I TIM di quest’anno hanno vissuto dinamiche molto differenti dagli anni passati,
all’interno dei quali concetti come «innovazione», «digitalizzazione», «on line» e
«web marketing» erano praticamente assenti.
I partecipanti sono cooperative, professionisti e aziende con attività su strada.
Nella prossima slide un breve report sugli elementi rilevati.
 Design & walking, ovvero l’attenzione verso l’attrazione. Lo spunto nasce
dall’opportunità di interagire con i sensi del pubblico mediante una maggiore
cura del concept strada-vetrina. Una prospettiva di smart vision della strada,
all’interno delle future smart city.
 Cultura di (micro) impresa, come leva in grado di contribuire ad abbattere il fail
fast e la desertificazione di attività commercial in atto.
 Eccellenza vs serialità, l’alternativa ai Golia della GDO potrà poggiare sul
marketing dell’eccellenza propria dei contesti artigianali.
 On line, la prima pagina sull’argomento la occupa Amazon, vissuto generalmente
come ostacolo e minaccia. L’e-commerce non è ancora un business model
integrato nei micro contesti aziendali. La presenza sul web è declinata su sito e
maggiori social, pur rilevando solo in casi isolati una minima strategia di digital
marketing.
L’ALTERNATIVA AI BIG MODELS
SPUNTI DAI TIM
 VALORE ALLA PICCOLA IMPRESA
Come già evidenziato, la micro e piccola impresa è spesso titolare di know-how d’eccellenza. Un
ripensamento del dialogo con queste realtà può portare anche al vantaggio di favorire il passaggio dei
saperi tradizionali verso le nuove generazioni, incentivando un sano rapporto tra tradizione e
innovazione. La forte disponibilità a partecipare a progetti di formazione e tirocinio rappresenta un
ulteriore valore aggiunto. A patto però che ciò che non si traduca in politiche di cash cow verso le
imprese, ma rientri in una strategia complessiva di crescita economica e sociale di cui le aziende siano
interlocutori attivi.
 NUOVI MODELLI DI BUSINESS
I nuovi modelli di interazione col consumatore finale (grande distribuzione e piattaforme on line)
producono generalmente due forme di approccio: risentimento o adattamento. Nel primo caso la micro
e piccola impresa non reagisce e confida in una soluzione politica in grado di scongiurare la deriva del
commercio tradizionale. Nel secondo caso l’approccio è scientifico, si comprendono le nuove leve di
consumo e si cerca di innovare utilizzando gli strumenti digitali e proponendo produzioni e servizi
alternativi ai big models 4.0.
 CONNESSIONI COL TERRITORIO
La connessione imprese-circoscrizione è generalmente assente. Nei casi più estremi o non vi è stato
alcun rapporto oppure viene ricondotto esclusivamente alle feste di via. Nei tavolo lavoro conseguenti
a ciascuna mappatura aziende è da evidenziare che – pur nell’assenza di un preciso quadro
d’intervento – vi è una forte pulsione verso politiche d’area condivise improntate alla valorizzazione del
territorio. E’ evidente come una strategia di tal genere possa rientrare nel valore alternativo ai nuovi
modelli di business.
 Progetto Marconi è un’associazione attiva sui temi del mercato del lavoro, sia per ciò che
concerne la formazione sia per ciò che concerne l’elaborazione e l’approfondimento di
nuovi modelli a sostegno del mercato del lavoro e delle imprese.
 Nelle partnership territoriali ha proposto, organizzato e gestito le mappature aziendali,
primo passo per la realizzazione di strategie d’area in linea con le risultanze emerse.
 L’intercettazione dei dati dalle mappature aziendali ha prodotto negli anni sperimentazioni
quali: tavoli imprese, tirocini coperti da borsa lavoro, seminari in tema lavoro e impresa,
sportelli a sostegno delle aziende, incubatori a supporto di nuove idee imprenditoriali,
orientamento , job meeting tra aziende e utenti in disagio occupazionale ed eventi
pubblici di sensibilizzazione sui temi d’impresa e lavoro
ASSOCIAZIONE PROGETTO MARCONI
VIA BELFIORE 55 – TORINO
SEGRETERIA@PROGETTOMARCONI.COM
0110438530
WWW.PROGETTOMARCONI.COM
RESPONSABILE DEL PROGETTO
DOTT. MASSIMO FRANCONE

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  • 1. MICRO/PICCOLA IMPRESA E MERCATO DEL LAVORO Disponibilità, osservazioni, fabbisogno Report di 6 anni di interviste ai motori torinesi dell’economia 2013-2018
  • 2.  Le circoscrizioni di suddivisione cittadina sono preziosi laboratori territoriali per lo sviluppo di azioni a sostegno del tessuto economico e sociale ripetibili su larga scala.  Il motore per buone politiche in tema lavoro è rappresentato dalle aziende. E da lì siamo partiti, in partnership con i distretti che hanno condiviso la nostra vision.  Ogni progetto di dialogo con le imprese raccoglie un bacino di aziende incontrato presso la propria sede (door to door), al fine di raccogliere informazioni per nuove strategie sullo specifico territorio di riferimento.  La raccolta di informazioni protrattasi negli anni in 2/3 della città di Torino ha prodotto un bacino di scambi pari a 1232 imprese incontrate, di cui 1040 (l’84,4%) ha accettato di avviare un dialogo costruttivo col territorio. Da questo elemento prende forma la volontà di aggregare i dati più rilevanti e riportarli nel presente documento di sintesi.
  • 3. 38,24 54.26 7.5 0 10 20 30 40 50 60 0 1-9 10 + Target aziendale per numero di dipendenti Numero dipendenti QUALE TARGET? Le aziende incontrate sono quasi esclusivamente micro impresa. La metà ha più di 30 anni di attività storica.
  • 4. DISPONIBILITÀ SU PROGETTI DI TIROCINIO 57.6 42.4 Disponibilità su progetti di tirocinio SI NO 9.5 90.5 0 50 100 SI NO Tirocini per disabili Quasi 600 aziende su 1040 affermano di essere disponibili ad ospitare progetti di tirocinio. Un offerta di know-how prezioso, in riferimento in particolare a competenze storiche e specialistiche insite in gran parte delle imprese. La varietà delle aziende riflette la varietà delle mansioni offerte: vendita, segreteria e amministrazione, produzione di beni e alimenti, erogazione di servizi, artigianato, IT, mansioni a bassa specializzazione. Nel triennio 2016-2018 si è posto l’accento anche sul tema dell’alternanza scuola lavoro. Su questo capitolo - su un bacino di 463 aziende – meno di una su cinque si rende disponibile ad ospitare ragazzi ancora inseriti in percorsi scolastici (18,8%). Per ciò che concerne l’ospitalità specifica di persone disabili, su un target di 263 aziende il 9,5% si è reso disponibile.
  • 5. 0 20 40 60 80 SI NO 32,3 % 66,7 % Formazione e orientamento in contesti d’aula Disponibilità LE AZIENDE IN AULA . La partecipazione dell’impresa all’asset formativo e orientativo può avvenire anche in contesti d’aula extra aziendale, come gli interventi coordinati da Progetto Marconi all’interno della fiera IO LAVORO. In tale ottica un’azienda su tre ha manifestato la propria disponibilità a valutare la partecipazione su progettualità strutturate. Ulteriore tassello di valore nelle politiche di integrazione dell’impresa sui temi dell’inserimento e della formazione
  • 6. COSTO DEL LAVORO • 42% OSTACOLI ALL’INCREMENTO DI PERSONALE I dati complessivi attestano come il 42% delle imprese indichi il costo del lavoro come primo ostacolo a politiche di crescita occupazionale. Su questo dato è da analizzare l’evidente gap tra i due trienni di attività di incontri. Se negli anni 2013-2015 l’indicazione emergeva in oltre il 50% delle risposte (54,8%), nel triennio 2016-2018 il dato calava al 26%.
  • 7. 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Incontri su temi di impresa Eventi territoriali Maggior coordinamento 66% 68.90% 35% 34% 31.10% 65% SI NO OSSERVAZIONI IN TEMA TERRITORIO-IMPRESA L’osservazione maggiormente rilevata riguarda la richiesta di un miglior coordinamento territoriale. Su tale voce si aprono diverse prospettive, legate tutte dall’esigenza di costruire canali efficaci per la divulgazione di informazioni e opportunità. Il territorio, in tal senso, può essere identità funzionale nel creare azioni sperimentali, finalizzate a valorizzare il tessuto economico locale. Rilevante è anche la segnalazione di disponibilità a momenti seminariali informativi, di facile accesso e su temi funzionali. L’esigenza di costruire network efficaci di veicolazione di informazioni è un elemento evidente, in particolare in contesti ove l’assenza di una buona informazione o di riferimenti utili rischia di penalizzare eventuali opportunità di crescita e di inserimenti lavorativi. Per ciò che concerne il marketing collegato all’organizzazione di eventi territoriali, il dato è spesso condizionato dall’esperienza positiva/negativa delle feste di via. Su quest’ultimo tema, vi è una generale richiesta di ripensamento delle modalità organizzative.
  • 8. I Tavoli IMpresa sono le sessioni aperte alle aziende, duranti le quali si condividono spunti, prospettive e osservazioni. I TIM di quest’anno hanno vissuto dinamiche molto differenti dagli anni passati, all’interno dei quali concetti come «innovazione», «digitalizzazione», «on line» e «web marketing» erano praticamente assenti. I partecipanti sono cooperative, professionisti e aziende con attività su strada. Nella prossima slide un breve report sugli elementi rilevati.
  • 9.  Design & walking, ovvero l’attenzione verso l’attrazione. Lo spunto nasce dall’opportunità di interagire con i sensi del pubblico mediante una maggiore cura del concept strada-vetrina. Una prospettiva di smart vision della strada, all’interno delle future smart city.  Cultura di (micro) impresa, come leva in grado di contribuire ad abbattere il fail fast e la desertificazione di attività commercial in atto.  Eccellenza vs serialità, l’alternativa ai Golia della GDO potrà poggiare sul marketing dell’eccellenza propria dei contesti artigianali.  On line, la prima pagina sull’argomento la occupa Amazon, vissuto generalmente come ostacolo e minaccia. L’e-commerce non è ancora un business model integrato nei micro contesti aziendali. La presenza sul web è declinata su sito e maggiori social, pur rilevando solo in casi isolati una minima strategia di digital marketing. L’ALTERNATIVA AI BIG MODELS SPUNTI DAI TIM
  • 10.  VALORE ALLA PICCOLA IMPRESA Come già evidenziato, la micro e piccola impresa è spesso titolare di know-how d’eccellenza. Un ripensamento del dialogo con queste realtà può portare anche al vantaggio di favorire il passaggio dei saperi tradizionali verso le nuove generazioni, incentivando un sano rapporto tra tradizione e innovazione. La forte disponibilità a partecipare a progetti di formazione e tirocinio rappresenta un ulteriore valore aggiunto. A patto però che ciò che non si traduca in politiche di cash cow verso le imprese, ma rientri in una strategia complessiva di crescita economica e sociale di cui le aziende siano interlocutori attivi.  NUOVI MODELLI DI BUSINESS I nuovi modelli di interazione col consumatore finale (grande distribuzione e piattaforme on line) producono generalmente due forme di approccio: risentimento o adattamento. Nel primo caso la micro e piccola impresa non reagisce e confida in una soluzione politica in grado di scongiurare la deriva del commercio tradizionale. Nel secondo caso l’approccio è scientifico, si comprendono le nuove leve di consumo e si cerca di innovare utilizzando gli strumenti digitali e proponendo produzioni e servizi alternativi ai big models 4.0.  CONNESSIONI COL TERRITORIO La connessione imprese-circoscrizione è generalmente assente. Nei casi più estremi o non vi è stato alcun rapporto oppure viene ricondotto esclusivamente alle feste di via. Nei tavolo lavoro conseguenti a ciascuna mappatura aziende è da evidenziare che – pur nell’assenza di un preciso quadro d’intervento – vi è una forte pulsione verso politiche d’area condivise improntate alla valorizzazione del territorio. E’ evidente come una strategia di tal genere possa rientrare nel valore alternativo ai nuovi modelli di business.
  • 11.  Progetto Marconi è un’associazione attiva sui temi del mercato del lavoro, sia per ciò che concerne la formazione sia per ciò che concerne l’elaborazione e l’approfondimento di nuovi modelli a sostegno del mercato del lavoro e delle imprese.  Nelle partnership territoriali ha proposto, organizzato e gestito le mappature aziendali, primo passo per la realizzazione di strategie d’area in linea con le risultanze emerse.  L’intercettazione dei dati dalle mappature aziendali ha prodotto negli anni sperimentazioni quali: tavoli imprese, tirocini coperti da borsa lavoro, seminari in tema lavoro e impresa, sportelli a sostegno delle aziende, incubatori a supporto di nuove idee imprenditoriali, orientamento , job meeting tra aziende e utenti in disagio occupazionale ed eventi pubblici di sensibilizzazione sui temi d’impresa e lavoro ASSOCIAZIONE PROGETTO MARCONI VIA BELFIORE 55 – TORINO SEGRETERIA@PROGETTOMARCONI.COM 0110438530 WWW.PROGETTOMARCONI.COM RESPONSABILE DEL PROGETTO DOTT. MASSIMO FRANCONE