R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - VERGARaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
Realizzazione della classe 5a F del Liceo Classico "Cairoli" di Varese, coordinata dai docenti Brochetta e Guerraggio: una panoramica completa del primo conflitto mondiale dal punto di vista storico, artistico e letterario precede la lettura della guerra in funzione della memoria del passato (art. 9 della Costituzione italiana) per ricostruire la propria identità di cittadino in rapporto all'art.11 della Costituzione.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro: BELLI, LEONCAVALLO, FLAUBERTRaimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
Lezione numero 2.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
R. Villano - La farmacia in letteratura e teatro: Flagg - Bertolani - Benni -...Raimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis.
Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica
attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove
anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca
analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia
e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti
secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e
note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi
d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono
aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e
criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e
ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per
molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori
della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da
Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da
Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di
Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart,
ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre
2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas
Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta +
appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - VERGARaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
Realizzazione della classe 5a F del Liceo Classico "Cairoli" di Varese, coordinata dai docenti Brochetta e Guerraggio: una panoramica completa del primo conflitto mondiale dal punto di vista storico, artistico e letterario precede la lettura della guerra in funzione della memoria del passato (art. 9 della Costituzione italiana) per ricostruire la propria identità di cittadino in rapporto all'art.11 della Costituzione.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro: BELLI, LEONCAVALLO, FLAUBERTRaimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
Lezione numero 2.6 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
R. Villano - La farmacia in letteratura e teatro: Flagg - Bertolani - Benni -...Raimondo Villano
Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis.
Studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica
attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove
anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca
analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia
e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti
secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimento e
note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi
d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono
aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e
criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e
ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per
molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori
della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da
Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da
Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di
Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali. (Chiron Hystart,
ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre
2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas
Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta +
appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014).
Lezione numero 2.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 2.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
93. Conferenza a La Sorbonne di R. Vilano “Aspetti profilattici e terapeutici contro la peste in alcuni Stati italiani dal XIV al XVII secolo”, Comunicazione a Congresso nella Parallel Session II (Chairmains: A. Iwona / S. Anagnostou) del “41ème Congrès International d’Histoire de la Pharmacie” indetto dal 10 al 15 settembre dall’International Society for the History of Pharmacy, dalla Societé Francaise d’Histoire de la Pharmacie e dall’Acadèmie Internationale d’Histoire de la Pharmacie, con 79 conferenzieri di oltre 30 Nazioni e studiosi di oltre 50 Paesi del mondo e le seguenti società e istituzioni Sponsor: Laboratoires Boiron, Eau des Carmes Boyer, Laboratoire Guerbet, IMA France, International Society for Pharmaceutical Engineering (ISPE), LVMH Recherche, OCP Répartition. Con le seguenti personalità: Madame Isabelle ADENOT, Présidente de l’Ordre national des pharmaciens; Madame Marie BOUREAU (Dax); Monsieur Bertrand DELANOË, Maire de Paris; Général d’armée Bruno CUCHE, Gouverneur des Invalides; Général de corps d'armée, Hervé CHARPENTIER, Gouverneur militaire de Paris; Médecin général Inspecteur Jack DOROL, Directeur de l’Institution nationale des Invalides; Général d'armée Hervé GOBILLIARD, ancien Gouverneur des Invalides. Alla Conf, è tributato l’onore della standing ovation (Parigi, Universités Paris-Sorbonne UFR, Faculté de Médecine Pierre et Marie Curie, Campus Les Cordeliers, Bilski Pasquer Lecture Hall, 11 settembre 2013);
M. De Filippis, E. Zanarotti, "I Camilliani a Pavia nel XVIII e XIX secolo: t...Maurizio De Filippis
Non può non essere edificante gettare uno sguardo nel passato. È un modo di colmare il presente riempendone il vuoto. Cosa sarebbe il presente senza il passato? Non perderebbe il suo senso? A questa domanda risponde l’iniziativa di padre De Miranda che ha avuto la felice idea di raccogliere in sintesi l’attività dei padri camilliani nell’ospedale S. Matteo di Pavia. Ci fa ripassare una storia che parte dal lontano 1693 e si prolunga fino al 1810, quando in seguito alle leggi napoleoniche i religiosi camilliani furono costretti ad abbandonare il loro ministero al servizio dei malati nella città di Pavia.
Cfr. M. Bizzotto, Prefazione in "I Camilliani a Pavia", a cura di F. de Miranda, Edizioni CdG, Pavia, 2019, p.5.
Lezione 2.2 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - anonimo, eccRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali, tra cui: Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Pubblica Statale del Monumento nazionale di Montevergine; Dipartimento Scienze farmaceutiche Università Alma Mater di Bologna; Istituto Formazione politica e Centro Studi sociali Pedro Arrupe-Palermo; nazionali: Roma, Firenze, Napoli, Venezia. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
PPT Rizzardini "HAART, sostenibilità di un miracolo"StopTb Italia
This document discusses the sustainability of highly active antiretroviral therapy (HAART) for HIV/AIDS treatment. It begins by recounting the history of HAART from initial hope to "miracle" outcomes. However, it notes the global economic crisis challenges sustainability of healthcare systems. Charts show rising healthcare costs as a percentage of GDP in many nations by 2030 and 2050. Italy faces a large national debt and rising healthcare spending. The document questions if the HAART miracle can continue given these economic pressures and need to control costs.
Giacomo Puccini fue un compositor italiano de ópera considerado uno de los más grandes de fines del siglo XIX y principios del XX. Sus óperas más famosas incluyen La Bohème, Tosca y Madame Butterfly, las cuales forman parte del repertorio clásico de la cultura popular hasta el día de hoy gracias a melodías como "Un bel di vedremo" y "O mio bambino caro". Puccini estudió en el Conservatorio de Milán y se dedicó a componer ópera, logrando el éxito con obras como
El documento describe las diferentes formas de presentación clínica y radiológica de la tuberculosis primaria y secundaria. La tuberculosis primaria se presenta como infección lobar, adenopatías, derrame pleural o tuberculosis miliar. La tuberculosis secundaria es más común y se debe a la reactivación de una infección latente, manifestándose principalmente como consolidación pulmonar, especialmente en los lóbulos superiores, que puede evolucionar a formar cavernas. La tuberculosis miliar puede ocurrir tanto en la primaria como en la secundaria y se caracter
The document provides a biography of famous Italian opera composer Giacomo Puccini. It discusses his early life and education in Italy, his first opera composition, and some of his most famous and popular operas including La boheme, Tosca, Madama Butterfly, and Turandot. It also notes that Puccini died of throat cancer in 1924 without completing his final opera Turandot.
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
1. La tuberculosis es una enfermedad infecciosa causada por la bacteria Mycobacterium tuberculosis que afecta principalmente los pulmones. 2. La tuberculosis ha afectado a la humanidad por miles de años y se han encontrado evidencias de la enfermedad en momias egipcias y reliquias de India y China. 3. A nivel mundial, la tuberculosis continúa siendo un problema grave de salud pública, especialmente en países pobres, y se estima que un tercio de la población mundial está infectada.
Lezione numero 2.1 del progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
Lezione 2.1.1 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
93. Conferenza a La Sorbonne di R. Vilano “Aspetti profilattici e terapeutici contro la peste in alcuni Stati italiani dal XIV al XVII secolo”, Comunicazione a Congresso nella Parallel Session II (Chairmains: A. Iwona / S. Anagnostou) del “41ème Congrès International d’Histoire de la Pharmacie” indetto dal 10 al 15 settembre dall’International Society for the History of Pharmacy, dalla Societé Francaise d’Histoire de la Pharmacie e dall’Acadèmie Internationale d’Histoire de la Pharmacie, con 79 conferenzieri di oltre 30 Nazioni e studiosi di oltre 50 Paesi del mondo e le seguenti società e istituzioni Sponsor: Laboratoires Boiron, Eau des Carmes Boyer, Laboratoire Guerbet, IMA France, International Society for Pharmaceutical Engineering (ISPE), LVMH Recherche, OCP Répartition. Con le seguenti personalità: Madame Isabelle ADENOT, Présidente de l’Ordre national des pharmaciens; Madame Marie BOUREAU (Dax); Monsieur Bertrand DELANOË, Maire de Paris; Général d’armée Bruno CUCHE, Gouverneur des Invalides; Général de corps d'armée, Hervé CHARPENTIER, Gouverneur militaire de Paris; Médecin général Inspecteur Jack DOROL, Directeur de l’Institution nationale des Invalides; Général d'armée Hervé GOBILLIARD, ancien Gouverneur des Invalides. Alla Conf, è tributato l’onore della standing ovation (Parigi, Universités Paris-Sorbonne UFR, Faculté de Médecine Pierre et Marie Curie, Campus Les Cordeliers, Bilski Pasquer Lecture Hall, 11 settembre 2013);
M. De Filippis, E. Zanarotti, "I Camilliani a Pavia nel XVIII e XIX secolo: t...Maurizio De Filippis
Non può non essere edificante gettare uno sguardo nel passato. È un modo di colmare il presente riempendone il vuoto. Cosa sarebbe il presente senza il passato? Non perderebbe il suo senso? A questa domanda risponde l’iniziativa di padre De Miranda che ha avuto la felice idea di raccogliere in sintesi l’attività dei padri camilliani nell’ospedale S. Matteo di Pavia. Ci fa ripassare una storia che parte dal lontano 1693 e si prolunga fino al 1810, quando in seguito alle leggi napoleoniche i religiosi camilliani furono costretti ad abbandonare il loro ministero al servizio dei malati nella città di Pavia.
Cfr. M. Bizzotto, Prefazione in "I Camilliani a Pavia", a cura di F. de Miranda, Edizioni CdG, Pavia, 2019, p.5.
Lezione 2.2 del Progetto "L'Ospedale Va a Scuola" a cura dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in collaborazione con l'Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell'Adolescente.
R. Villano - Farmacia in letteratura e teatro - anonimo, eccRaimondo Villano
41. R. Villano “La farmacia in letteratura e teatro”, Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis. È uno studio su aspetti antropologici, professionali ed etici della professione farmaceutica attraverso le opere letterarie e teatrali. L’opera è godibile ed interessante e promuove anche considerazione per l’Istituto della Farmacia. Contiene un’interessante e ricca analogia di brani tratti da opere poetiche, narrative e teatrali in cui compaiono la farmacia e il farmacista. Si tratta di un vasto panorama effettuato su un arco di tempo di molti secoli, auspicando possa essere significativo magari per trarne non solo intrattenimeto e note erudite bensì arricchimento culturale e anche spunti di riflessione. Gli elementi d’interesse che emergono arricchiscono la conoscenza della farmacia e approfondiscono aspetti antropologici e professionali, talora penetrandone finanche complessità e criticità”. La selezione parte dal medioevo, iniziando con brani da Le mille e una notte, e ci conduce sino ai giorni nostri, in un intrecciarsi di voci in cui, a fianco di nomi che per molti lettori saranno una piacevole scoperta, non mancano alcuni dei più grandi autori della letteratura mondiale, da Boccaccio a Cervantes, da Shakespeare a Molière, da Goldoni a Flaubert. Proprio di quest’ultimo vogliamo citare parte di un brano, tratto da Madame Bovary, che ci sembra rendere bene il tono e il sapore di questa crestomazia di Raimondo Villano. È in Biblioteche specialistiche, civiche e nazionali, tra cui: Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis; Pubblica Statale del Monumento nazionale di Montevergine; Dipartimento Scienze farmaceutiche Università Alma Mater di Bologna; Istituto Formazione politica e Centro Studi sociali Pedro Arrupe-Palermo; nazionali: Roma, Firenze, Napoli, Venezia. (Chiron Hystart, ISBN 978-88-97303-13-8, CDD 615 VIL far 2012, LCC HN30-39, pagg. 176, settembre 2012; 1^ ristampa con Patrocinio del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico Universitas Aromatariorum Urbis, pagg. II + 176, febbraio 2013; 2^ edizione ampliata e riveduta + appendice, ISBN 978-88-97303-15-2, pp. 190, Sorrento gennaio 2014);
PPT Rizzardini "HAART, sostenibilità di un miracolo"StopTb Italia
This document discusses the sustainability of highly active antiretroviral therapy (HAART) for HIV/AIDS treatment. It begins by recounting the history of HAART from initial hope to "miracle" outcomes. However, it notes the global economic crisis challenges sustainability of healthcare systems. Charts show rising healthcare costs as a percentage of GDP in many nations by 2030 and 2050. Italy faces a large national debt and rising healthcare spending. The document questions if the HAART miracle can continue given these economic pressures and need to control costs.
Giacomo Puccini fue un compositor italiano de ópera considerado uno de los más grandes de fines del siglo XIX y principios del XX. Sus óperas más famosas incluyen La Bohème, Tosca y Madame Butterfly, las cuales forman parte del repertorio clásico de la cultura popular hasta el día de hoy gracias a melodías como "Un bel di vedremo" y "O mio bambino caro". Puccini estudió en el Conservatorio de Milán y se dedicó a componer ópera, logrando el éxito con obras como
El documento describe las diferentes formas de presentación clínica y radiológica de la tuberculosis primaria y secundaria. La tuberculosis primaria se presenta como infección lobar, adenopatías, derrame pleural o tuberculosis miliar. La tuberculosis secundaria es más común y se debe a la reactivación de una infección latente, manifestándose principalmente como consolidación pulmonar, especialmente en los lóbulos superiores, que puede evolucionar a formar cavernas. La tuberculosis miliar puede ocurrir tanto en la primaria como en la secundaria y se caracter
The document provides a biography of famous Italian opera composer Giacomo Puccini. It discusses his early life and education in Italy, his first opera composition, and some of his most famous and popular operas including La boheme, Tosca, Madama Butterfly, and Turandot. It also notes that Puccini died of throat cancer in 1924 without completing his final opera Turandot.
Introduzione all'uso di Slideshare. Traduzione di "Slideshare tutorial", presentazione in catalano di Immaculada Vilatersana del Centro di Formazione per Adulti di Matarò, Barcelona.
1. La tuberculosis es una enfermedad infecciosa causada por la bacteria Mycobacterium tuberculosis que afecta principalmente los pulmones. 2. La tuberculosis ha afectado a la humanidad por miles de años y se han encontrado evidencias de la enfermedad en momias egipcias y reliquias de India y China. 3. A nivel mundial, la tuberculosis continúa siendo un problema grave de salud pública, especialmente en países pobres, y se estima que un tercio de la población mundial está infectada.
"Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro" realizzato dalla Classe 3A della Scuola Secondaria di I grado, sede di Viale Adriatico nell'ambito del concorso "Resistere in Roma prigioniera" bandito dal Museo Storico della Liberazione di via Tasso.
Il lavoro ha ricevuto un riconoscimento speciale per "la narrazione storica del proprio quartiere, per la ricostruzione storica ampia e ben documentata del gruppo di partigiani che vi operò, in particolare Orlando Orlandi Posti". La premiazione è avvenuta il 18 Maggio presso l'Aula Magna del Liceo Cavour.
La narrazione parte dalla visita al museo e narra la storia, i sogni e le speranze di Due Ragazzi come Noi, due ragazzi di Montesacro: Orlando Orlandi Posti e Ferdinando Agnini uccisi alle Fosse Ardeatine. Il tutto ripercorrendo i loro luoghi che sono anche quelli che viviamo anche noi tutti i giorni, scuola inclusa!
prof.ssa Cristina Dell'Orco prof. Giambattista Reale
Carlo e Giani Stuparich due volontari triestini nel 1915_Stringher_Udine_elio...Elio Varutti
Carlo e Giani Stuparich, due volontari triestini nella Prima guerra mondiale. Elaborato del Laboratorio di Storia dell'istituto Stringher di Udine. Progetto "Il Secolo breve in Friuli Venezia Giulia", cofinanziato dalla Fondazione CRUP. Classe 5^ D Ristorazione, anno scolastico 2013-2014. Dirigente scolastico: Anna Maria Zilli. Coordinamento didattico: professoresse Carla Maffeo (Italiano e Storia), Cinzia Lodolo (Sostegno). Networking: prof. Elio Varutti, Economia e Tecnica dell’Azienda Turistica.
PPT Rusconi "Le multiresistenze dell'HIV/AIDS"StopTb Italia
This document discusses HIV drug resistance and multiresistance. It notes that the emergence of resistance is an inevitable consequence of incomplete viral suppression by antiretroviral drugs. Resistance can develop through the selection of pre-existing mutations under drug pressure or the generation of new mutations over time. The level of resistance depends on factors like the genetic barrier of the drugs. Long-term failing treatment can lead to the accumulation of multiple resistance mutations. Data is presented on increasing resistance prevalence correlated with higher viral loads. Resistance testing is important to identify mutations and guide treatment choices.
PPT Concia "Localizzazioni extrapolmonari nella coinfezione"StopTb Italia
This document discusses various sites of extrapulmonary tuberculosis. It begins by listing common sites of extrapulmonary TB, with percentages of extrapulmonary cases that occur at each site. The most common sites are pleura (20-25%), lymphatics (20-40%), and genitourinary (5-18%). It then discusses specific forms of extrapulmonary TB including tuberculosis of the central nervous system, bones/joints, skin, and other organ systems. Risk factors for developing extrapulmonary TB are also mentioned.
PPT Bonora "Clinica e terapia dell'HIV"StopTb Italia
The document discusses the clinical management of HIV infection and lessons from anti-tuberculosis therapy. It notes that combination antiretroviral therapy is effective at suppressing HIV due to its ability to prevent the selection of drug-resistant strains, in contrast to less effective single-drug regimens. Over time, combination therapy has resulted in more HIV-infected individuals achieving sufficient immune recovery to approach the life expectancy of the general population. However, non-AIDS comorbidities have become more prevalent as the HIV-infected population ages.
This document summarizes a presentation on immunological testing for tuberculosis (TB) and HIV co-infection. It discusses the clinical utility of interferon gamma release assays (IGRAs) for detecting latent TB infection (LTBI) in HIV-infected individuals. While IGRAs perform similarly to the tuberculin skin test (TST) in identifying those who could benefit from LTBI treatment, important questions remain about their use in HIV-positive populations with different CD4 counts. The document also examines the diagnostic value of IGRAs for active TB, finding no evidence they are more sensitive than the TST, especially in low- and middle-income countries.
PPT Castelli "Dall'HIV all'AIDS fino alla coinfezione: una diagnosi difficile?"StopTb Italia
This document discusses the challenges of diagnosing HIV, AIDS, and co-infections. It notes that distinguishing between HIV infection, AIDS, and co-infections can be difficult. Point-of-care rapid tests have helped increase HIV testing, though they cannot identify acute HIV infections. The document emphasizes the importance of confirming positive rapid HIV tests with supplemental tests due to the potential for false positives in low prevalence populations.
PPT Bocchino "Diagnosi dell'infezione tubercolare"StopTb Italia
This document summarizes guidelines for diagnosing tuberculosis infection. It discusses the characteristics and performance of interferon gamma release assays (IGRAs) like QFT-IT and T-SPOT compared to the tuberculin skin test (TST). While IGRAs generally have higher specificity than TST, their sensitivity can be reduced in high prevalence settings. Factors like BCG vaccination, repeated exposures, and immunocompromise can affect test performance. Guidelines provide recommendations on using IGRAs and TST depending on the clinical setting and population. Further research is still needed to optimize IGRA testing methods and better predict which individuals will develop active tuberculosis.
PPT Angarano "Storia naturale dell'HIV"StopTb Italia
The document summarizes the natural history of HIV/AIDS, beginning with its identification and description in 1981. It describes how HIV attacks and destroys CD4+ T cells, ultimately overwhelming the immune system. As the immune system is compromised, victims develop secondary infections and diseases that they are no longer able to fight off, leading to AIDS and death if left untreated. The introduction of antiretroviral therapy in the 1990s was able to control viral replication and boost CD4+ counts, reducing AIDS-related illnesses and death rates dramatically. However, even with treatment, chronic inflammation persists and contributes to accelerated aging effects and non-AIDS comorbidities over time.
The document discusses the genetic epidemiology of tuberculosis. It summarizes that analysis of TB epidemics in Europe from the 18th-19th centuries found mortality rates of up to 2% per year without chemotherapy. There was an initial spike in cases over the first 50-100 years, followed by a slow decline over the next 200-250 years. This supports the hypothesis that the initial phase eliminated the most susceptible 20% of the population.
The document summarizes epidemiological data on tuberculosis (TB) in Italy and globally. It notes that the TB notification rate in Italy decreased by 7.7% from 2007 to 2012. In 2012, 58.3% of Italian TB cases were in foreign-born individuals and the rate of multi-drug resistant TB was 3%. Globally in 2012, there were an estimated 8.6 million incident TB cases and 1.3 million deaths, with South-East Asia and Africa accounting for most cases and deaths. Major ongoing challenges include TB/HIV co-infection, multi-drug resistant TB, and improving detection of "missing" TB cases.
Programma "TB e AIDS: due storie parallele", 21-22 Marzo 2014 Milano
PPT Messa "Tuberculosis: disease and art"
1. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Antonio MESSA
Cattedra di economia aziendale,
Lugano - CH
Tisi
una malattia
nell’arte
2. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Era un afoso pomeriggio del 1 4 Luglio,
correva l’anno 1 976 del mio
“Esame di maturità”
3. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
“Lei porta Italiano come prima
materia, di cosa mi vuole parlare?”
“veramente
io avrei
preparato una
tesina su
Guido Gozzano
ed i poeti
“crepuscolari”
4. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Mi picchiano in vario lor metro spiando non so quali segni,
m’auscultano con li ordegni il petto davanti e di dietro.
E sentono chi sa quali tarli i vecchi saputi. . . A che scopo?
Sorriderei quasi, se dopo non bisognasse pagarli (Alle soglie)
. . . Dove andrò? Non so… Viaggio,
viaggio per fuggire altro viaggio.
Oltre Marocco, ad isolette strane,
ricche in essenze, in datteri, in banane,
perdute nell’Atlantico selvaggio.
(La signorina Felicita ovvero la Felicità)
Io penso talvolta che vita, che vita sarebbe la mia,
se già la Signora vestita di nulla non fosse per via. (L’ipotesi)
Bene… Messa, se io le cito:
E ancora…
E infine…
5. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Avevo incontrato il
“mal sottile”, una
malattia per la quale
l’unico contatto mai
avuto era stato con
il test tubercolinico
e la schermografia
al dispensario di
Monza.
Poi seppi di altri:
Corazzini, Eluard, Jarry, Bronte, Barrett Browning,
Bukowsky, Camus, Chekov, Goethe, Heinlein, Kafka,
Keats, Maupassant, Moravia, Orwell, Rostandt,
Schiller, Scott, Stevenson, Thomas, Voltaire…
solo per citare una minima parte di un lungo elenco
6. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
In Keats la malattia seguì il suo prevedibile,
tragico, corso. Una sera di febbraio nel
1 820, tossì, sputò un po’ di sangue e poi
dichiarò tranquillamente: ‘è sangue arterioso
…il mio avviso di morte’.
I bacilli a tubercolo nei suoi polmoni avevano
indebolito il rivestimento di un’arteria.
In seguito quella stessa notte ebbe
un’emorragia grave.
Aveva studiato medicina e dunque sapeva molto
bene di che si trattava.
Purtroppo le cure che si praticavano in quel
periodo non facevano che acuire le sofferenze.
Morì a 26 anni
La breve vita di Keats, al principio della rivoluzione industriale,
segnò il primo picco nell’incidenza della tubercolosi polmonare,
anche nota come tisi ("phthisis“, parola greca per ‘devastazione’),
consunzione, o ‘morte bianca’ (in parte per via della grave anemia che
l’accompagnava). Fino alla metà degli anni ‘50 dell’Ottocento
non se ne capì la natura contagiosa
7. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
E il poeta inglese
Lord Byron arrivò a
scrivere:
"Mi piacerebbe morire di
consunzione perchè
tutte le donne
direbbero:
Guarda il povero
Byron, come appare
interessante mentre
muore!".
La tubercolosi diventò una malattia del Romanticismo
e fu protagonista nell’opera lirica: erano tisiche,
la Mimì della Bohème di Puccini e la Violetta della Traviata di Verdi.
8. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
a sancire il definitivo
successo letterario
a dimensione europea
del ‘mal sottile’.
Ne è autore Alexandre
Dumas figlio (1824-1895)
che nel contesto della
vita mondana parigina
d’alto bordo, propria
degli anni che precedono
il ‘48 rivoluzionario,
colloca la vita, gli amori
e la morte per tisi di
Maria Duplessis,
tormentosamente amata
dallo stesso Autore.
è un romanzo francese,
“La signora delle camelie”, pubblicato nel 1848
(Luciano Luciani, La Tisi, una malattia letteraria)
9. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Scoprii così che la letteratura che tanto amavo ha
pagato un tributo pesante alla tubercolosi
Poi Thomas Mann nel 1924
scrive la Montagna
incantata*:
“La malattia ti dà la libertà.
Ti rende…ecco, ora mi
sovvien la parola che non ho
mai usata!
Ti rende geniale. ”
La TB diventa la malattia del
genio, ispira creatività e
acuisce la sensualità.
10. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
La storia è quella di Hans Castorp, giovane ingegnere navale che al Berghof voleva far
visita a un parente ma che lì è costretto a fermarsi per sette lunghi anni, avendo scoperto
di essere colpito anch'egli dalla tisi. Guarirà, ma poi si arruolerà per combattere nella
Prima guerra mondiale, come a portare a compimento il proprio destino "mortifero“
(destino che accomunò un'intera generazione di fine 800/primi del 900).
Fu in uno dei sanatori più quotati del suo tempo, il Berghof,
sulle alture svizzere di Davos, che Thomas Mann ambientò il suo capolavoro .
11. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
e la musica…quella classica, ascoltata di notte fonda,
alla radio, di nascosto dai miei genitori
Boccherini, Catalani, Paganini, Pergolesi, Purcell,
Stravinsky, von Webern… tutti ammalati di TB
12. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
e …Chopin, già a ventiquattro anni la malattia dava i primi segni della
sua comparsa: "Chopin assomiglia alla sua musica" si dirà. E' delicato di
corpo e di spirito profondamente triste.– (F. List - Vita di Chopin)
Ad un certo punto della vita, la tisi e
l'asma, unite al pressante mal di
testa, le bronchiti e tutta la
processione dei mali abituali, si
aggravarono così penosamente da
condurlo, ad un tratto sul precipizio
delle allucinazioni uditive:
gli sembrava di sentire l'eco delle
campane della chiesa "che suonano a
morte per il suo funerale".
Fu in queste condizioni che compose la
stupenda Sonata n°2 op. 35 in Si Be
Molle minore di cui fa parte la nota
Marcia Funebre.
Fonti dell’epoca riportano episodi
di emottisi durante i concerti.
13. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
“Chopin tossisce con grazia infinita" scriveva
la scrittrice francese George Sand, sua amante.
Contro il consiglio dei medici,
Chopin non rinunciò mai a dare dei
concerti… come avrebbe potuto,
vista la sua situazione economica?
La musica fu la prima a risentirne.
Il celebre tocco dell'artista al
pianoforte si faceva via via più
debole, tanto che lo si riusciva a
sentire a malapena.
E inoltre, ogni volta che si alzava,
alla fine del concerto, era pallido e
così stanco che gli ci voleva un bel
po' per riprendersi e per capire ciò
che stava accadendo attorno a lui
Tisi o non tisi.
Morì a 39 anni.
14. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
e la pittura, con i suoi ammalati celebri
Bartholdi, Delacroix,
Gauguin…
15. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
All'età di sedici anni Amedeo Modigliani
fu colpito da tubercolosi polmonare.
Pur reagendo bene alla malattia, le sue
energie intermittenti non gli
consentirono di assecondare la sua vera
e grande passione per la scultura.
L'intaglio diretto della pietra, infatti,
esigeva uno sforzo fisico di cui non fu
capace in modo adeguato e sistematico.
Per questo dovette dedicarsi quasi
esclusivamente alla pittura e di lui ci
restano appena venti sculture in pietra
di cui solo due terminate. Anche Modì
fu un gran bevitore, devastato nel
fisico dal delirium tremens, dalla
scarsa alimentazione e, infine, da una
meningite tubercolare che in pochi
giorni lo condusse alla morte, a
trentasei anni, il 20 gennaio 1920
16. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
e quelli che hanno dipinto la malattia
Barrias, De leon,
Millais, Rembrandt,
Waterhouse, et al.
17. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Mal sottile
Quasi in fin di vita, una
donna colpita da una
crisi di emottisi, a
causa di una tubercolosi
viene salvata grazie
all’intercessione divina.
La giovane che l’assiste
ha già capito che andrà
tutto bene, malgrado le
apparenze, e mostra
uno sguardo sereno e
fiducioso
18. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
La tubercolosi, prima della
Rivoluzione Industriale
era talvolta associata al
vampirismo. Quando un
membro di una famiglia ne
moriva, gli altri membri
avrebbero iniziato ad
ammalarsi lentamente.
La gente credeva che
questo fosse causato dalla
vittima originale, che non
faceva altro che succhiare
la vita dagli altri membri
della famiglia.
Inoltre, gli ammalati che
avevano la TB mostravano
sintomi simili a quelli che le
persone normali reputavano
essere tratti tipicamente
vampirici.
Le persone che soffrono di tubercolosi
hanno spesso occhi arrossati e gonfi (che a
sua volta causa sensibilità alla luce
intensa), un colorito pallido e tossiscono
sangue, suggerendo che l'unico metodo per
ripristinare questa perdita di sangue era
succhiarlo da altri.
19. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Un'altra credenza
popolare attribuiva la
Tubercolosi
all'essere costretti,
di notte, ad attendere
alle feste delle fate,
così che la vittima
veniva stremata e
consumata (consunzione)
dalla mancanza di sonno.
Questa credenza era
molto diffusa quando
si trovava nella
tradizione popolare un
forte collegamento tra
le fate e i morti.
20. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Allo stesso modo,
ma forse meno
comunemente,
la tubercolosi era
attribuita all'essere
cavalcati di notte
dalle streghe;
trasformati in cavalli
dalle megere per
portarle ai loro
sabba e raduni, le
vittime subivano di
nuovo la mancanza di
sonno e giacevano
consumate, stremate
ed esangui per la
estenuante fatica
subita.
21. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Fino a 1 /3 della popolazione viene colpito.
In quasi ogni famiglia è un lutto.
Una corrente romantica attraversa l’Europa.
L’arte parla di emozioni, di sentimenti,
di passioni, di mistero, di sensibilità.
(G. Cesare, La tubercolosi nell’arte, 1939)
Chiamata tisi, mal sottile, consunzione, peste bianca, la
tubercolosi attraversa l’ Europa “fin de siècle”.
E’ ritenuta malattia ereditaria, familiare, costituzionale, favorita
da uno stile di vita irregolare, bohemienne, moralmente non retto.
La tubercolosi è una malattia dei sensi.
Bene tenerle lontane le giovinette.
Acuisce la sensualità, la provoca;
conferisce a chi la soffre
straordinari poteri di seduzione.
22. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
La tubercolosi è malattia del tempo.
Della giovinezza.
Peste bianca.
Porta via la vita.
Improvvisamente, sputando sangue.
La tubercolosi consuma,
è malattia dell’anima, purificata
dalla pesantezza del corpo, rende belli.
Tenuità dell’essere.
Soavità dei lineamenti.
…il dimagrimento,
lo sguardo bruciante,
le guance pallide od arrossate dalla febbre…. .
In quello stato lo spirito è già come separato dall’organismo.
Il corpo nella sua trasparente morbidezza non ha più significato
di per sé, è in tutto e per tutto espressione soltanto dell’anima…
(Karl Rosenkranz, 1 853)
23. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
La TB venne quindi romanticizzata nel 19/20° secolo.
Molte persone credevano che la tubercolosi causasse
sensazioni di euforia definite come
"Spes phtisica", o "speranza del consunto"..
Si pensava che
le vittime di TB
che erano artisti
avessero scoppi
di creatività
mentre la tisi
progrediva.
Agli inizi del
ventesimo
secolo, alcuni
credevano che la
tubercolosi fosse
causata dalla
masturbazione
24. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
La passione per le storie d'amore e morte ha portato alla celebrità
personaggi di poesie, romanzi e opere, morti di tisi, quali
“la "Signora delle camelie" di Alexandre Dumas, le già citate
Violetta della "Traviata" di Giuseppe Verdi, e Mimì della
"La Bohème" di Giacomo Puccini, il piccolo Ilju de "I fratelli
Karamàzov" di Dostoevskij e Silvia" * di Giacomo Leopardi
La ‘tenerella’, come è noto, è Silvia, nome letterario di derivazione
tassiana di Teresa Fattorini, figlia del cocchiere di casa Leopardi, uccisa
in giovanissima età da quel ‘chiuso morbo’ che possiamo senz’altro
identificare con la tubercolosi. E come morì Silvia, così perirono le
illusioni e le speranze giovanili del Poeta (Luciano Luciani).
25. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
In Italia negli anni ‘20 vennero istituiti in
ogni provincia del regno i consorzi
antitubercolari, con ottimi risultati: dal
1925 al 1939 la mortalità scese da più di
60.000 casi a circa 25.000 l'anno.
Ma a partire dagli anni '80
il micobatterio ha reagito, sviluppando
le "multiresistenze“ e siamo ad oggi.
Poi dagli
anni ‘50
arrivarono
i primi
farmaci
26. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
edificante,
raffinata…
segno di
eleganza,
delicatezza,
sensibilità.
La tubercolosi è malattia
S. Sontag
Malattia come metafora, 1979
27. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Una malattia scomoda, la tubercolosi, poco amata dai
medici, oltre che dai malati, perché sembra sfuggire ai
paradigmi scientifici e perché la guerra con cui da secoli
la si combatte, nonostante il gran dispiegamento di
risorse, continua a non avere né vinti né vincitori
1920 1950 1980
farmaci
TB tassi di mortalità
dal 1920 al 1980
28. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Che emozione… la Tubercolosi!
Sembra così bella, così grande e ispiratrice!
Così romantica e bohemienne da affascinare, stregare…
Di Tb si moriva.
Si muore anche
adesso nel mondo
ogni minuto.
Questa è la
verita.
Cosa c’è di
romantico oggi
in qualcuno
che muore di TB?
29. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Nel 1800 inizi del 900 bisognava tentare di esorcizzare
il mostro fino all’assurdo, si è visto, di arrivare ad
umanizzarlo, per farsene una ragione, per conviverci,
anzi, conmorirci, con dignità e a testa alta.
Nel XXI°
secolo, dopo
tante
campagne,
la dobbiamo
solo
riconoscere
PoncedeLeon-Tubercolosis
30. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
Guido Gozzano,
“ricusando sempre il clamore della
disperazione, il dramma luttuoso
dello sconforto, s’incamminò
invece verso la morte con le mani
in tasca, sorridendo di quel vago
sorriso leggero, con la stessa
naturalezza con cui andò incontro
al suo successo eccezionale”
(F. Comolli)
morì il 9 agosto 1916.
Dopo quasi dieci anni d’attesa
e di rimandi era arrivata
“la cosa/vera
chiamata Morte. ”
Aveva 33 anni
appena 60 anni
prima della mia maturità.
31. A. MESSA – Una malattia nell’arte – Milano 21 Settembre 201 2
R. Araldi
Dai celebri asmatici del passato al futuro del respiro
Antea edizioni
G. Cesare
La tubercolosi nell’arte.
Edizioni Accademiche. Udine
E. Frizzera
Tb e arte
myco09.pbworks.com/f/Frizzera09
M. Grmek, D. Gourevitch
Le malattie nell’arte antica.
Saggi Giunti
L. Luciani
La tubercolosi, una malattia letteraria
recensione.it/2010/04
S. Sontag
Malattia come metafora
Einaudi Torino
Grazie