XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
PNRR.pptx
1. Il PNRR, la
guerra e le
sanzioni
economiche
Educazione civica
Liceo Scientifico «C. D’Ascanio»
Paolo Conte 4D
2. CHE COS’È IL PNRR?
È il Piano Nazionale
di Ripresa e
Resilienza
È parte del «Next
Generation EU»
(NGEU), il più grande
progetto di
investimento che l’UE
e l’Italia abbiano mai
intrapreso dalla
Seconda Guerra
mondiale
È un ampio sistema
di riforme che ha il
fine di mitigare
l’impatto economico e
sociale che la
pandemia da
Coronavirus ha avuto
sull’economia
PAOLO CONTE 4D
3. COME SONO
STRUTTURATI
I FONDI?
L’Italia ha a disposizione la somma di denaro
più alta in assoluto. I fondi provenienti dal
NGEU sono 191,5 miliardi, di cui:
68,90 miliardi (36%) sono a fondo perduto
122,6 miliardi (64%) sono da restituire
Alle risorse previste dal NGEU si aggiungono:
30,64 miliardi provenienti dallo Stato
13 miliardi del Programma ReactEU,
un'iniziativa che prevede misure per favorire la
ripresa dopo la crisi a livello europeo
Quindi il totale a cui ammontano le risorse del
PNRR è 235,14 miliardi.
PAOLO CONTE 4D
191.5
30.64
13
Fondi del PNRR (mld)
NGEU Risorse nazionali ReactEU
4. QUALI
SONO LE
SCADENZE
DEL PNRR?
Affinché le risorse vengano erogate, c’è bisogno che venga seguita di
una rigida tabella di marcia che prevede il rispetto di scadenze
intermedie e finali. Queste si suddividono in milestone e target:
Le milestone (traguardi) consistono nelle fasi essenziali
dell’attuazione, come l’adozione di particolari norme o il
completamento dei lavori.
I target (obiettivi) sono indicatori misurabili dell’intervento pubblico,
come i chilometri di ferrovie costruiti; oppure di impatto delle politiche
pubbliche, come l’incremento del tasso di natalità.
Il PNRR italiano prevede il completamento di scadenze alla fine di ogni
trimestre fino al 2026.
Per il 2022 le scadenze sono 100, un valore doppo rispetto alle 51
scadenze del 2021.
Dall’esito positivo delle verifiche effettuate 2 volte all’anno dalle
istituzioni europee dipende l’erogazione delle rate successive.
PAOLO CONTE 4D
Distribuzione dei milestone e target da
rispettare
entro il 2026 in base al settore di
riferimento
5. COME SARÀ RESTITUITO IL
DENARO?
Per quanto riguarda i prestiti ottenuti dall’UE, l’Italia dovrà
restituirli dal 2028 in poi nel modo che riterrà più opportuno:
1. riducendo le spese
2. aumentando le entrate
3. emettendo debito proprio (emettendo titoli che, oltre al rimborso
a scadenza, prevedono il pagamento di un tasso d'interesse).
Per quanto riguarda le sovvenzioni europee, queste sono “a
fondo perduto”. Ciò significa che il debito verrà ripagato dal
bilancio dell’Ue tra il 2028 e il 2058.
PAOLO CONTE 4D
6. GLI OBIETTIVI DEL
PNRR
(1, 2, 3)
Il Piano di Ripresa e Resilienza si articola in 6 missioni
che corrispondono alle 6 grandi aree di intervento
previste dal Next Generation EU.
Missione 1: Innovazione, competitività e cultura
Mira a sostenere la transizione digitale del Paese e la
modernizzazione della Pubblica amministrazione, delle
infrastrutture di comunicazione e del sistema
produttivo
Missione 2: Rivoluzione verde e transizione ecologica
Mira a realizzare la transizione verde ed ecologica
dell’economia italiana, coerentemente con il Green Deal
europeo
Missione 3: Infrastrutture per una mobilità sostenibile
Mira a rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria
PAOLO CONTE 4D
7. GLI OBIETTIVI DEL
PNRR
(4, 5, 6)
Missione 4: Istruzione e
ricerca
Mira a rilanciare la
produttività, l’inclusione
sociale e la capacità di
adattamento dei giovani
alle sfide del futuro
Missione 5: Inclusione e
coesione
Si focalizza sulla
dimensione e spazia dalle
politiche attive del lavoro
all'aggiornamento delle
competenze, fino al
sostegno all'imprenditoria
femminile
Missione 6: Salute
Mira a rafforzare la rete
territoriale e ammodernare
le dotazioni tecnologiche
del Servizio sanitario
nazionale
PAOLO CONTE 4D
8. RISORSE PER
L’ABRUZZO
Alla Regione Abruzzo è stato
concesso un totale di
€ 9.285.766.089.
L’obiettivo, come per il resto
delle regioni, è di contribuire
alla ripresa economica della
Nazione attraverso alcuni
progetti di investimento che
prevedono interventi di varia
natura, concentrati
soprattutto sui temi della
transizione ecologica e della
digitalizzazione. PAOLO CONTE 4D
9. IL RESTO
DELL’EUROPA
E IL PNRR
Sono 7 i paesi europei, compresa
l'Italia, che hanno anche richiesto
prestiti nell'ambito del PNRR.
A livello percentuale, solo 2 paesi
su 7 hanno richiesto una frazione
di prestiti superiore al 50% delle
risorse complessive: Italia e
Romania.
In questo caso il nostro paese
risulta al primo posto con circa il
64%. Una componente di prestiti
così elevata peraltro è stata al
centro di un acceso dibattito sulla
capacità del nostro paese di
potersi impegnare in maniera così PAOLO CONTE 4D
10. IL PNRR E IL
CONFLITTO IN
UCRAINA
Le sanzioni economiche imposte alla Russia a causa
del conflitto in Ucraina stanno avendo un effetto anche
sull’economia europea, in particolare su quella
italiana.
L’obiettivo 2 del PNRR prevedeva che, per incentivare
la transizione verde, venissero chiuse le 6 centrali a
carbone presenti sul territorio nazionale. Tuttavia, a
causa delle sanzioni alla Russia, l’Italia si è ritrovata in
una crisi energetica, per cui è diventato necessario
mantenere attive tali centrali.
È quindi necessario rivedere gli obiettivi del PNRR,
anche alla luce dei costi che, a causa dell’inflazione,
devono essere rivalutati: questo documento era
programmato con un’inflazione al 2% ma oggi siamo
quasi al triplo.
Tra il governo e la maggioranza è sempre più diffusa PAOLO CONTE 4D
11. IL PROBLEMA
DELLE MATERIE
PRIME
Da quando la Russia ha invaso
l’Ucraina, i prezzi di molte materie
prime importate da gran parte dei
Paesi europei sono aumentati
vertiginosamente fino a raggiungere
picchi mai osservati da anni, uno
scenario peggiorato dal fatto che
anche Mosca deve affrontare la
minaccia di ulteriori sanzioni
occidentali. Ciò che viene esportato in
maggior quantità dalla Russia e
dall’Ucraina riguarda:
Energia – gas naturale e greggio
Agricoltura – grano, olio di mais e
girasole PAOLO CONTE 4D
12. LE SANZIONI
ECONOMICHE
IMPOSTE ALLA
RUSSIA
I paesi occidentali hanno congelato i
beni della banca centrale russa,
impedendole di usare i suoi 630
miliardi di dollari di riserve in valuta
estera.
Alcune delle principali istituzioni
finanziarie russe sono state escluse
dal sistema di scambi finanziari
internazionali Swift, necessario per i
trasferimenti di denaro oltrefrontiera,
causando i ritardi dei pagamenti da e
per la Russia, in particolare nel
settore dell'energia.
La vendita di beni di lusso alla
Russia, fra i quali anche auto, aerei e
imbarcazioni, i prodotti dell'alta
moda e le opere d'arte, è vietata dal
Regno Unito e dall'Unione europea. Il
Regno Unito ha deciso di imporre
una tassa del 35% su alcune
importazioni dalla Russia, compresa
la vodka. L'Ue ha introdotto inoltre
restrizioni commerciali per i prodotti
siderurgici e i beni di lusso. PAOLO CONTE 4D
13. LE SANZIONI
IMPOSTE
ALLE
COMPAGNIE
AEREE E
AGLI
OLIGARCHI
Tutti i voli delle compagnie aeree russe
sono banditi dallo spazio aereo di USA,
Regno Unito, UE e Canada. Il Regno Unito
ha anche vietato i jet privati noleggiati dai
russi. Il G7 toglierà alla Russia il suo
statuto di "nazione più favorita", il che
significa che perderà molti benefici
commerciali.
Quanto ai singoli, l'UE, il Regno Unito e gli
Stati Uniti hanno imposto sanzioni a
centinaia di persone collegate al regime
russo e ai ricchi imprenditori, i cosiddetti
oligarchi, che sono considerati vicini al
Cremlino.
Il Regno Unito, la cui capitale è stata scelta
come sede da molti di questi imprenditori
meritandosi il soprannome di Londongrad,
ha introdotto divieti di viaggio e
congelamento dei beni all'ex presidente
russo Dmitry Medvedev. PAOLO CONTE 4D