2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
P.O.N. Patrimonio Artistico Culturale– Scuola «Ex-Anmil», classi IIIA/IVA, Istituto Comprensivo «Anzio 3°» A.S. 2018/2019
Il modulo accorpa tre tematiche tra loro connesse:
a) accesso, esplorazione e conoscenza del patrimonio;
b) adozione di parte di patrimonio, con particolare attenzione alla zona marina sottostante
la Riserva di Tor Caldara;
c) produzione artistica e culturale dell’aspetto preistorico, archeologico e biologico del territorio preso in esame.
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the...Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
P.O.N. Patrimonio Artistico Culturale– Scuola «Ex-Anmil», classi IIIA/IVA, Istituto Comprensivo «Anzio 3°» A.S. 2018/2019
Il modulo accorpa tre tematiche tra loro connesse:
a) accesso, esplorazione e conoscenza del patrimonio;
b) adozione di parte di patrimonio, con particolare attenzione alla zona marina sottostante
la Riserva di Tor Caldara;
c) produzione artistica e culturale dell’aspetto preistorico, archeologico e biologico del territorio preso in esame.
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
Torino, 24 maggio 2012
Come il “Manifesto della cultura accessibile” può rendere “smart” anche una città
Interventi di: Eugenia Monzeglio, Rocco Rolli, Francesca Pregnolato, Giovanna Codato, Enrico Capirone
1. SE IL PAESAGGIO
RACCONTA….
Laboratori sul territorio nell’ora di
Geostoria
Claudia Petrucci 2012
2. Territorio, Ambiente , Paesaggio
• Indicano prospettive diverse (ma non separabili) di lettura di luoghi e
contesti vitali
• Nell’uso, possono correre rischi di contrapposizione, o di
connotazione ambigua(Settis)
• Territorio:indica , in senso generale, una superficie antropizzata. A
rischio di interpretazioni distorte come spazio da occupare e
costruire o di sconfinamenti etologici (il territorialismo animale)
• Ambiente:nozione biologica in senso ampio, comunità dei viventi in
un contesto parziale o generale. Può venire contrapposto
arbitrariamente alla presenza umana
• Paesaggio : Deriva da “Image du Pays” , nozione percettiva , ma
anche estetica, che rimanda a un quadro complesso che ricompone
elementi diversi. Può venire ridotto a hortus conclusus
aristocratico da recintare con scrupolo estetizzante, ma questa
interpretazione è arbitraria, date le connessioni con la tutela
ambientale e la salute pubblica (Quaini; Settis),
• Claudia Petrucci 2012
3. Paesaggio
• E’ nominato esplicitamente nell’articolo 9 della
Costituzione “La Repubblica tutela il
paesaggio e il patrimonio storico e artistico
della nazione”, che collega insieme aspetti
naturali e culturali
• E’ la forma visibile del territorio, che ne rivela la
complessità e le sue caratteristiche di “bene
comune” (Magnaghi)
• Da un punto di vista didattico, ha il vantaggio di
richiamare immediatamente un contesto e
un’esperienza percettiva concreta e
complessiva
• Claudia Petrucci 2012
4. Esempio :
Un’escursione sul monte di
Portofino
Molte caratteristiche di questo territorio percepite
come “naturali” ( terrazzamenti, affioramenti
d’acqua, tipi di vegetazione) sono il risultato di
molte e diverse trasformazioni antropiche :
• Colonizzazione e uso agricolo
• Abbandono
• Aggressione speculativa
• Salvaguardia e rinaturalizzazione intenzionale
• Uso ricreativo e Accerchiamento urbano
• Claudia Petrucci 2012
5. Leggere un territorio significa
attivare competenze
competenze di base[1] nel rapporto con lo spazio
geografico:
• Localizzare (dare posizione e distribuzione di)
un fenomeno
• Percepire la distanza (assoluta e relativa, ma
anche temporale) , tra fenomeni
• Leggere e rappresentare la scala , cioè il
rapporto tra le dimensioni secondo cui si
presentano i fenomeni
[1] La classificazione delle competenze qui utilizzata è tratta da : Paolo Battistini (AIIG)
Competenze della Geografia e programmazione modulare, in “L’Ecole Valdotaine n. 55- 2002”
Claudia Petrucci 2012
6. Competenze di interconnessione
più specifiche, ma fondamentali, ci permettono di
riconoscere e ordinare le informazioni
geografiche e le interconnessioni coinvolte :
• leggere le interazioni spaziali tra fenomeni
• leggere le trasformazioni dello spazio nel tempo
• leggere le relazioni geopolitiche
Claudia Petrucci 2012
7. Le competenze vanno identificate e
messe in uso appena possibile
• I saperi propedeutici possono essere di diversa
complessità. Si può cominciare anche da livelli
minimi
• Competenze e contenuti si alimentano
reciprocamente
• Le attivazioni di competenze possono
indirizzare il repertorio di argomenti di studio
• E il repertorio degli strumenti culturali e
disciplinari da approfondire
Claudia Petrucci
2012
8. Il primo passo è
una carta o mappa mentale
La rappresentazione delle immagini
che ciascun individuo si forma
quando pensa ad uno spazio fisico
Kelvin Lynch The Image of the City, 1969
Claudia Petrucci 2012
11. Le carte mentali servono a :
• Rappresentare le percezioni del territorio e in
genere dello spazio fisico
• Rendere esplicite le convenzioni cartografiche
• Far emergere le rappresentazioni prevalenti di
uno spazio o territorio da parte dei soggetti
(anche collettivi) che lo usano
Claudia Petrucci 2012
12. Esercitare competenze :un modello
adattabile a diversi argomenti e
momenti nel curricolo
• Fare esperienza diretta, e/o mediata da immagini, di un
territorio/paesaggio
• Individuare le caratteristiche rilevanti e distintive di quel paesaggio
• Rappresentarle in una carta mentale
• Allargare la prospettiva eClaudia Petrucci 2012le diverse rappresentazioni
confrontare
• Osservare il cambiamento nel tempo degli elementi distintivi del
paesaggio con immagini e testimonianze (anche Arte e
Letteratura)
• Dati e fonti – dove e come trovarli
• E adesso che ci facciamo qui? Avvisi ad abitanti e viaggiatori. Può
essere il momento dell’impegno, ma anche quello della
leggerezza
Claudia Petrucci 2012
13. Esempio n.1 :
Allargare la visuale
Ridurre la scala
Percepire i problemi
Immagine 1 : Il ponte di Rialto a Venezia
Immagine 2 : foto aerea a volo d’ uccello
Immagine 3 : foto aerea zenitale
Immagine 4 : foto satellitare della laguna
La sequenza di immagini inserisce la tradizionale veduta da cartolina
turistica nell’ecosistema fragile della Laguna Veneta. Le foto a volo
d’uccello rivelano, per esempio, l’ingombro di imbarcazioni
incongrue
Claudia Petrucci 2012
14. Esempio n. 2 : Viaggi nel tempo e
nell’espansione urbana
• Man mano che la città cresce
serve una scala più piccola per
rappresentarla
• Alla fine della sequenza
identificare su una mappa di
Bologna (anche Google map)
l’itinerario che dalla Torre
degli Asinelli ( il punto di vista
virtuale origine delle nostre
immagini) porta a via
(D,Manacorda-G.Pucci Storia antica vol. 2 –Zanichelli1998)
Clavature .
• Quale scala ci serve per
vedere almeno i dati essenziali
distintivi della posizione
geografica della città?
• Che fine ha fatto il fiume
Aposa?
Claudia Petrucci 2012
15. Esempio n. 3 : una catastrofe
classica
• Testo di riferimento : la seconda lettera di Plinio
a Tacito (fuga da Miseno)
• Materiali di riferimento: carte e immagini
dell’area vesuviana
• Compito: ricavare da una fonte letteraria le
informazioni geostoriche, scientifiche e sociali, e
confrontarle con quanto sappiamo da altre fonti
Claudia Petrucci 2012
16. Su questi percorsi costruiamo un
Laboratorio
Il laboratorio è un modo • ci si pongono
di lavorare, che può domande
utilizzare ambienti e • si lavora in gruppo
strumenti di diversa • si utilizzano diversi
complessità materiali e fonti di
tecnologica informazione
• ci si prende la
responsabilità di una
relazione finale
17. Regole del gioco (gruppi, metodi e
strumenti) per il laboratorio
• Gruppi di 4, tutti relazionano, valutazione distinta tra
prodotto ed esposizione individuale
• È utile usare uno schema di GANTT per tenere sotto
controllo i tempi e le responsabilità
• I siti utilizzati devono riflettere esperienze reali (es. siti
di comuni, blog di viaggiatori ) NON materiali di seconda
mano reperiti da studenti it o da altre scuole
• di ogni immagine deve essere indicata la localizzazione
• Se la presentazione è corredata da musica, la musica
deve essere del luogo a meno che non si possa
spiegare il motivo di un’eccezione
• Le fonti dei dati vanno SEMPRE indicate in biblio e
sitografia
Claudia Petrucci 2012
18. Strumenti indispensabili
•Immagini da osservare
•Carte geografiche da saper leggere
e su cui orientarsi
•Grafici da saper leggere e costruire
• Indicatori economico sociali per il
confronto tra aree :
•PIL/pc,
•ISU
•Indice di Gini ( disuguaglianza)
•Indice di Kearney (globalizzazione)
Claudia Petrucci 2012
19. Buone abitudini :
Connettere Planisferi e immagini
• La connessione grafica tra il
planisfero e l’immagine
permette di mettere in
relazione la mappa e il
territorio
• (nell’esempio in alto, paesaggio
agricolo in Ladakh, alta valle dell’Indo,
con le case addossate all’affioramento
roccioso per lasciare spazio alle
coltivazioni)
C.Petrucci- A.Londrillo Il mondo che cambia, Bulgarini 2009
20. Buone abitudini :
confrontare planisferi fisici, politici e
tematici
• Il confronto tra Planisferi tematici e geografia di
base, e tra più Planisferi tematici, aiuta a
mettere in relazione e ipotizzare cause e
conseguenze
Per esempio :
• mettere a confronto il PT dell’antropizzazione delle coste , quello
della desertificazione e quello della provenienza dei profughi
ambientali,
• mettere a confronto la distribuzione ISU e le correnti delle
migrazioni
21. le Metacarte
Sono strumenti efficaci, ma
• Conviene utilizzare quelle tradizionali a superficie rettangolare ,
perché possono essere anche costruite dagli studenti con strumenti
semplici.
• Le metacarte con effetto “ a palloncino sgonfiabile” nascondono il
procedimento generatore
22. I siti utilizzati devono essere siti
della vita reale, non scolastica
per esempio:
• http://europa.eu/
• http://www.un.org/
• http://www.misericordiaonline.net/selfsafe
• http://vulcan.fis.uniroma3.it/vesuvio
/79_eruption.html
• http://www.balcanicaucaso.org/
• http://www.monde-diplomatique.fr
Claudia Petrucci 2012
23. Il piano di lavoro a scuola
• La presentazione sintetica degli argomenti indispensabili per
costruire competenze geografiche di base richiede circa trenta ore,
se utilizza bene gli strumenti visivi: planisferi, immagini, grafici e
tabelle.
• L’esempio presentato qui ha seguito la vecchia scansione liceale di
due ore settimanali per un solo anno (totale annuale di 66 ore), e ha
lasciato libero molto tempo per costruire gli approfondimenti e le
relazioni finali degli studenti.
• E’ però tranquillamente gestibile all’interno del nuovo blocco di
geostoria , o con un’ora settimanale per due anni, o in modo
modulare inserendo gli argomenti quando servono.
24. Argomenti
I cambiamenti della Terra. Cambiamenti endogeni ed esogeni della morfologia terrestre. Forze naturali e
cambiamenti antropici .Formazione e forma delle montagne . le regioni instabili : vulcani e terremoti (1a sett.)
I cambiamenti di origine antropica : Dubai : Viaggio virtuale sulla costa degli Emirati Arabi (2° sett)
Uscita a Colico , Alto Lario: I Montecchi e l’abbazia di Piona . Costruzione di un reportage di viaggio. Modi diversi
di rappresentare un territorio. Esperienza del terreno e cartografia (3° sett)
Corsi e specchi d’acqua. Acque e terre instabili . L’Aral, Il Ciad, la crisi dei fiumi, il rischio idrogeologico. Gli
Oceani, le coste , le isole (4°)
Climi e ambienti. Da che cosa dipendono : l’importanza della latitudine e quella della morfologia fisica. Zoom
sull’ambiente mediterraneo. La difesa della biodiversità (5° e 6°)
Popolazione e città. Transizioni demografiche. Speranza di vita alla nascita . Gli indicatori sociali. Le migrazioni e
la loro gestione . La nuova forma delle città. Conurbazioni, megalopoli, centri e periferie . Come gestire i centri
storici. Viaggio virtuale a Tokyo e a Los Angeles (7° e 8°)
Le attività economiche e le risorse. Dalle attività di sussistenza al mercato globale. Settori e processi industriali.
Paesaggi agrari e paesaggi industriali. I consumi e le fonti di energia. L’economia post industriale: comunicazioni,
servizi e diritti. La gestione ambientale. Leggere dati, grafici, tabelle (9-10-)
La globalizzazione e la geopolitica. : Gli indicatori per il confronto internazionale :PIL/pc,ISU, Indice di Gini
(disuguaglianza), Indice di Kearney (livello di globalizzazione). La collaborazione tra stati e le organizzazioni
internazionali. Gli stati nazionali e gli stati plurinazionali. Le istituzioni europee. (11-12)
Geopolitica e gestione ecologica: i rapporti tra gli stati e i problemi dell’equilibrio ambientale . Strategie fin qui
seguite e strategie possibili. Esempi : lo sfruttamento delle risorse ittiche, lo sfruttamento delle foreste; gli usi
dell’acqua (13-14)
Presentazione di alcune aree del mondo: micro conferenze a cura di gruppi di studenti ( costruzione ed
esposizione pubblica di presentazioni PowerPoint)
25. Bibliografia
• Massimo Quaini La Terra vista dalla Luna, manuale di
geografia Ghisetti e Corvi 1998
• D.Manacorda- G.Pucci Storia antica vol. 2 –
Zanichelli1998
• Tiziano Scarpa Venezia è un pesce Feltrinelli. 2001
• Marco Lodoli Isole Einaudi 2006
• Luisa Bonesio Paesaggio, identità e comunità Diabasis
2007
• Mario Tozzi Viaggio in Italia DeAgostini 2009
• C.Petrucci- A.Londrillo Il mondo che cambia, Bulgarini
2009
• Salvatore Settis Paesaggio Costituzione cemento
Einaudi 2010