Intervento di Raul Dal Santo dell'Ecomuseo di Parabiago (MI - ITALY) al - IV Encontro Internacional de Ecomuseus e Museus Comunitários - EIEMC - PARTE 2
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
Mi piace un SAC! - Laboratorio di animazione territoriale per la progettazione partecipata del Sistema Ambientale e Culturale.
I SAC sono promossi da partenariati territoriali tra enti pubblici, parchi regionali, riserve naturali, associazioni, fondazioni e partner privati, adeguatamente organizzati, messi in rete e gestiti in ragione della loro capacità di promuovere percorsi di valorizzazione integrata.
Intervento di Raul Dal Santo dell'Ecomuseo di Parabiago (MI - ITALY) al - IV Encontro Internacional de Ecomuseus e Museus Comunitários - EIEMC - PARTE 2
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
Mi piace un SAC! - Laboratorio di animazione territoriale per la progettazione partecipata del Sistema Ambientale e Culturale.
I SAC sono promossi da partenariati territoriali tra enti pubblici, parchi regionali, riserve naturali, associazioni, fondazioni e partner privati, adeguatamente organizzati, messi in rete e gestiti in ragione della loro capacità di promuovere percorsi di valorizzazione integrata.
Carnago! Costruiamo la nostra piazza del sapereAlvaro Guidolin
Presentazione preparata in occasione del dibattito pubblico organizzato dalla Consulta Giovani Carnago il 16 aprile 2012 sulla riqualificazione del centro storico e nuova biblioteca di Carnago
Mi piace un SAC! - Laboratorio di animazione territoriale per la progettazione partecipata del Sistema Ambientale e Culturale.
I SAC sono promossi da partenariati territoriali tra enti pubblici, parchi regionali, riserve naturali, associazioni, fondazioni e partner privati, adeguatamente organizzati, messi in rete e gestiti in ragione della loro capacità di promuovere percorsi di valorizzazione integrata.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
Gli spazi della città e la conversione ecologica Luca Battista
UNA TRANSIZIONE/CONVERSIONE ECOLOGICA
PER NUOVE POLITICHE URBANE E TERRITORIALI . La pianificazione ed il governo del territorio
PATTO/INNOVAZIONE/COOPERAZIONE
tra/nelle COMUNITA’ TERRITORIALI . Contributi per Avellino ed il nuovo PUC
CULTURA COME FUTURO. Strategie e pratiche per uno sviluppo basato sulla culturaMarta Rossato
Strategies and practices for a local durable development based on culture. Role and possible impact of culture and cultural practices in the local development, recent experiences and practices.
Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale localeCompagnia di San Paolo
Mercoledì 19 luglio 2017, a partire dalle 9, al Collegio Carlo Alberto (Via Real Collegio 30 - Moncalieri TO), la Compagnia di San Paolo e il Collegio Carlo Alberto, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, l’Associazione Dislivelli e UNCEM Piemonte, organizzano Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale locale, un convegno dedicato alla competitività dei territori rurali e montani cui prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e l’ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca.
Al centro dell’incontro, i percorsi attivati nell’ambito del Programma Torino e le Alpi della Compagnia di San Paolo per migliorare la competitività e favorire la crescita dei territori alpini. Grazie alle analisi dei consulenti impiegati tra Piemonte e Valle d’Aosta e alle voci di amministratori e rappresentanti dei territori coinvolti (Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin, Unione Montana Alta Langa, Unione Montana Alta Ossola, Unione Montana dei Comuni Olimpici Via Lattea, Unione Montana Valle Stura, Zona omogenea Pinerolese della Città metropolitana di Torino), il convegno intende riflettere sulla replicabilità dei modelli presentati e sulle conoscenze maturate, alla luce dei nuovi ambiti di ricerca avviati dal Collegio Carlo Alberto.
La seconda parte della mattinata darà spazio alle testimonianze di enti e locali e nazionali impegnati in progetti per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, tra agricoltura, formazione, imprenditoria e turismo: si alterneranno le esperienze del Collegio Carlo Alberto e dell’Accademia delle Alte Terre, e quelle di Slow Food, CIPRA Italia, step-Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio e UNCEM Piemonte.
A chiusura dei lavori, i contributi del Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e dell’ex Ministro alla Coesione Territoriale e promotore della Strategia Nazionale Aree Interne Fabrizio Barca.
Carnago! Costruiamo la nostra piazza del sapereAlvaro Guidolin
Presentazione preparata in occasione del dibattito pubblico organizzato dalla Consulta Giovani Carnago il 16 aprile 2012 sulla riqualificazione del centro storico e nuova biblioteca di Carnago
Mi piace un SAC! - Laboratorio di animazione territoriale per la progettazione partecipata del Sistema Ambientale e Culturale.
I SAC sono promossi da partenariati territoriali tra enti pubblici, parchi regionali, riserve naturali, associazioni, fondazioni e partner privati, adeguatamente organizzati, messi in rete e gestiti in ragione della loro capacità di promuovere percorsi di valorizzazione integrata.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettano al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
Vogliamo condividere l’approccio ed i passaggi giusti per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di mappatura del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale che mettanop al centro l’uomo.
Guidiamo le organizzazioni complesse per trasformare i punti in coordinate, direzioni e proiezioni, diversificando le fonti e ottimizzando la qualità dei dati con la geo-referenzialità.
Condividiamo la definizione di Open Data più come processo culturale di approccio che come dettaglio tecnico di collezionamento delle informazioni. Descriviamo un insieme di politiche e pratiche utili per definire la base per un web collaborativo, per la determinazione di servizi e applicazioni consentiti dagli open data: in pratica una risposta ai cambiamenti della tecnologia e della società.
...L’obbiettivo generale è quello di costituire una rete di spazi, azioni e
attori, condivisa a livello sovralocale, capace di mettere in relazione il
territorio, le amministrazioni comunali, le associazioni che vi operano, i
cittadini, gli agricoltori, coloro i quali fruiscono di spazi aperti, gli operatori
(industrie, depuratori,...) che agiscono sul territorio...
PLIS Parco dei Mulini.
Dalla mapp a del parco alla
realizzazione delle reti.
Qualificare il paesaggio
periurbano lungo il medio
corso del fiume Olona.
QUALIFICARE GLI SPAZI APERTI IN AMBITO URBANO E PERIURBANO
BANDO FONDAZIONE CARIPLO
ESTTRATTO
Gli spazi della città e la conversione ecologica Luca Battista
UNA TRANSIZIONE/CONVERSIONE ECOLOGICA
PER NUOVE POLITICHE URBANE E TERRITORIALI . La pianificazione ed il governo del territorio
PATTO/INNOVAZIONE/COOPERAZIONE
tra/nelle COMUNITA’ TERRITORIALI . Contributi per Avellino ed il nuovo PUC
CULTURA COME FUTURO. Strategie e pratiche per uno sviluppo basato sulla culturaMarta Rossato
Strategies and practices for a local durable development based on culture. Role and possible impact of culture and cultural practices in the local development, recent experiences and practices.
Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale localeCompagnia di San Paolo
Mercoledì 19 luglio 2017, a partire dalle 9, al Collegio Carlo Alberto (Via Real Collegio 30 - Moncalieri TO), la Compagnia di San Paolo e il Collegio Carlo Alberto, in collaborazione con il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, l’Associazione Dislivelli e UNCEM Piemonte, organizzano Modelli partecipati e strategie efficaci di sviluppo territoriale locale, un convegno dedicato alla competitività dei territori rurali e montani cui prenderanno parte, tra gli altri, il Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e l’ex Ministro alla Coesione Territoriale Fabrizio Barca.
Al centro dell’incontro, i percorsi attivati nell’ambito del Programma Torino e le Alpi della Compagnia di San Paolo per migliorare la competitività e favorire la crescita dei territori alpini. Grazie alle analisi dei consulenti impiegati tra Piemonte e Valle d’Aosta e alle voci di amministratori e rappresentanti dei territori coinvolti (Unité des Communes valdôtaines Mont-Cervin, Unione Montana Alta Langa, Unione Montana Alta Ossola, Unione Montana dei Comuni Olimpici Via Lattea, Unione Montana Valle Stura, Zona omogenea Pinerolese della Città metropolitana di Torino), il convegno intende riflettere sulla replicabilità dei modelli presentati e sulle conoscenze maturate, alla luce dei nuovi ambiti di ricerca avviati dal Collegio Carlo Alberto.
La seconda parte della mattinata darà spazio alle testimonianze di enti e locali e nazionali impegnati in progetti per lo sviluppo sociale ed economico del territorio, tra agricoltura, formazione, imprenditoria e turismo: si alterneranno le esperienze del Collegio Carlo Alberto e dell’Accademia delle Alte Terre, e quelle di Slow Food, CIPRA Italia, step-Scuola per il governo del Territorio e del Paesaggio e UNCEM Piemonte.
A chiusura dei lavori, i contributi del Presidente della Compagnia di San Paolo Francesco Profumo e dell’ex Ministro alla Coesione Territoriale e promotore della Strategia Nazionale Aree Interne Fabrizio Barca.
Quartieri vivi - social street - relazione scuola territorio
Inspiring future brasil 2012
1. Mappe di
comunità
per ispirare
il futuro
(Can parish maps inspire future?)
Raul Dal Santo
Coordinatore Ecomuseo del Paesaggio
agenda21@comune.parabiago.mi.it
Agenda 21 - Parabiago
Belém, Parà, Brasil – 13.6.2012 – Tavola 1 - Inventario partecipativo e responsabilità socioambientale
3. Parabiago: un territorio…
Un territorio caratterizzato dalla presenza
del Fiume Olona e dal canale Villoresi,
posto lungo l’asse del Sempione.
50% aree urbanizzate (Importante presenza
di artigianato e industria)
Due unità di paesaggio una urbana e una
suburbana
4. … una popolazione
26.000 abitanti
Quattro comunità anticamente riunite
nella Pieve di Parabiago
poi nel Comune di Parabiago
6. Sindrome
Culturale
“Qui non c’è
paesaggio!”
significa che qui
non c’è nulla che
meriti di essere
guardato.
7. …quindi:
ci si sente liberi e
autorizzati a
compiere qualunque
trasformazione
8. Agenda 21: da Rio a Parabiago
• Agenda 21 - È il Piano di
Azione dell'ONU per lo
sviluppo sostenibile,
definito dalla Conferenza
ONU Sviluppo e Ambiente
di Rio de Janeiro nel 1992.
9. Agenda 21 ed Ecomuseo
Un obiettivo comune:
…porre al centro dell'attenzione tutto il territorio, ove
rendere nuovamente leggibile e apprezzabile - in primo
luogo alla sua popolazione -
•l’identità e la diversità del proprio paesaggio,
•la cultura materiale e immateriale qui radicata nei secoli,
•Il patrimonio culturale che può orientare scelte di sviluppo
sostenibile.
11. Due mappe a confronto
luogo Parabiago Parco Mulini
Ente promotore Comune 5 Comuni del
Parco
abitanti 26.000 125.000
Anno inizio Fine 2006 Inizio 2010
Anno di termine 2007 2011
Partners Istituzioni, Ecomuseo
associazioni Parabiago
12. Due mappe a confronto
Parabiago Parco Mulini
Scopo Censire il Pianificare il
patrimonio Parco
Partecipazione Alta Alta
Complessità Media Alta
organizzativa
Grado di Basso Medio
conflittualità
Mappa digitale Si Si
Tiratura 14.000 70.000
13. La mappa
Metodo:
Progettare “con” e non solo “per” le
persone
Spostare l'attenzione dai risultati al
processo
Obiettivi:
Individuare il patrimonio della
Comunità, celebrare il passato,
fotografare il presente.
Creare un pro-memoria per ben
progettare il futuro
Esempio
14. Obiettivi di queste mappe
Rendere il paesaggio chiaramente e
pienamente leggibile, in primo luogo
agli abitanti ed in secondo luogo ai
visitatori, in funzione dello sviluppo
sostenibile.
15. Le tappe verso le mappe
1. Educazione al paesaggio nelle scuole
2. Questionari “Luoghi del cuore”
3. Mappe dei ragazzi – disegni dei ragazzi
4. Lavoro di gruppo dei mappatori
5. Stesura bozza della mappa
6. Presentazione e revisione
7. Realizzazione del “retro” mappa
8. Redazione versione definitiva
9. Stampa e distribuzione
16. Educazione al paesaggio nelle
scuole
11 classi coinvolte in passeggiate partecipate
Camminare…
Osservare…
Scrivere…
Confrontarsi…
Scegliere…
17. Questionari
Parabiago: 400 questionari
P. Mulini: 1400 questionari
Abbiamo cercato di rispondere alle
domande:
Cosa caratterizza e rende particolare la
comunità e il paesaggio?
Cosa li rende distinguibili e differenti rispetto
ad altri luoghi?
Cosa dovrebbero diventare questi luoghi?
Diverse generazioni coinvolte
30. Redazione versione definitiva
Stampa e distribuzione
Parabiago: 14.000 copie
Parco mulini: 70.000 copie
Distribuzione della mappa 70x100
cm in tutte le classi delle scuole
locali
31. Dopo le mappe…
La mappa interattiva e la mappa sonora
L'audioguida
Parabiago 3.0
Geographic information system
Esempio
49. Dalla mappa al progetto della
comunità
Il Piano di Governo del Territorio di Parabiago
Il Piano pluriennale del Parco dei Mulini
Il Distretto del commercio
50. Piano di governo del territorio
Rete ecologica,paesaggio,
e valori storico ambientali
52. Distretto del commercio
Promozione del commercio,
artigianato e agricoltura
Ampia partecipazione degli
attori sociali
Uso del patrimonio culturale e
naturale come elemento di
sviluppo locale
Un territorio caratterizzato dalla presenza del Fiume Olona e dal canale Villoresi, posto lungo l’asse del Sempione. 50% aree urbanizzate (Importante presenza di artigianato e industria) Due unità di paesaggio una urbana lungo l’asse del Sempione e una suburbana verso sud ovest del territorio comunale.
Parabiago ha una popolazione di quasi 26.000 abitanti in 4 comunità (il centro e tre frazioni) anticamente riunite nella Pieve di Parabiago poi nel Comune di Parabiago
Un patrimonio costituito da alcuni edifici di pregio architettonico e storico e dal paesaggio agrario custodito con cura dagli agricoltori e preservato dall’urbanizzazione.
Il progetto “Ecomuseo del Paesaggio” si fonda su un processo partecipato che ha coinvolto non solo le istituzioni, ma specialmente la comunità, giovani, adulti, anziani, associazioni e semplici cittadini, esperti e non esperti. Per la costituzione dell’Ecomuseo del paesaggio è stato avviato un percorso di coinvolgimento attivo dei cittadini di Parabiago e dei Comuni limitrofi che, a partire da obiettivi condivisi, ha facilitato la promozione di alcune azioni sul territorio. I cittadini sono stati invitati a informarsi, confrontarsi e interagire per “dare forma” all’idea di Ecomuseo e attivare le proprie risorse, conoscenze e competenze per la realizzazione di un piano di azione per l’Ecomuseo.
Un territorio è caratterizzato da svariati elementi del proprio patrimonio materie …. e immateriale …. Proprio come nel quadro di arcimboldo. La mappa illustra questo patrimonio così come è percepito dalla popolazione. La mappa raggiunge il suo scopo quando attraverso di essa una comunità riesce a rispecchiarsi, riesce a scorgere il proprio profilo.