La Legge di Stabilità 2016
Il 22 dicembre 2015, con 162 voti favorevoli e 126 contrari, il Parlamento ha approvato definitivamente il testo della Legge di Stabilità 2016. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29.12.2015, come Legge n. 208 del 28.12.2015, in vigore dal 1° gennaio 2016. Il testo è composto da un unico articolo con 999 commi. In attesa dei soliti approfondimenti a livello nazionale e delle consuete circolari interpretative istituzionali, diamo uno sguardo alle questioni di maggior rilievo.
La Legge di Stabilità 2016
Il 22 dicembre 2015, con 162 voti favorevoli e 126 contrari, il Parlamento ha approvato definitivamente il testo della Legge di Stabilità 2016. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29.12.2015, come Legge n. 208 del 28.12.2015, in vigore dal 1° gennaio 2016. Il testo è composto da un unico articolo con 999 commi. In attesa dei soliti approfondimenti a livello nazionale e delle consuete circolari interpretative istituzionali, diamo uno sguardo alle questioni di maggior rilievo.
Dopo essere stata presentata dal Governo lo scorso 15 ottobre, il 20 novembre la Legge di Stabilità 2016 è stata approvata in prima lettura dal Senato ed è quindi arrivata alla Camera dei deputati.
Primo obiettivo della manovra, profondamente modificata rispetto al testo iniziale attraverso un “maxiemendamento” del Governo e poi dall’ampio lavoro svolto dalle Commissioni alla Camera, resta quello di far crescere la fiducia in tutto il Paese, per un’Italia che sia, per usare gli slogan scelti da Palazzo Chigi, «più forte, più semplice, più orgogliosa e più giusta».
Anche i tratti salienti della Legge di Stabilità restano gli stessi: un carattere espansivo volto a favorire la crescita e il lavoro mantenendo al tempo stesso il necessario rigore riguardo il rapporto debito/Pil, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, il rilancio degli investimenti, il contrasto alla povertà.
A questi tratti, se ne sono aggiunti altri che paiono decisivi nella lotta contro il terrorismo, che all’indomani dei fatti di Parigi vede l’Italia impegnata con determinazione: la sicurezza e la cultura, vale a dire le armi indispensabili per contrastare e fermare l’Isis. Da qui il cosiddetto “Pacchetto sicurezza-cultura”, finanziato con l’incremento dal 2,2 al 2,4 per cento del deficit 2016 (nel complesso, una dote aggiuntiva pari a circa 3,1 miliardi di euro, 2,6 dei quali diretti alla sicurezza).
La Commissione Bilancio della Camera ha poi introdotto correttivi importanti relativamente al capitolo Mezzogiorno, stanziando circa 2,5 miliardi per 4 anni (oltre 600 milioni annui fino al 2019) per il rilancio degli investimenti.
La Legge di Stabilità ha anche inglobato al suo interno il decreto “salva-banche” – varato dal Governo a fine novembre per evitare la chiusura di quattro istituti in dissesto e tutelare i depositanti, gli obbligazionisti ordinari e i lavoratori – e ha istituito un Fondo “salva-risparmi”, alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, in favore dei piccoli obbligazionisti subordinati che hanno visto svanire i loro risparmi.
Vediamo ora, senza pretesa di poter restituire in modo del tutto esaustivo la ricchezza della manovra, quali sono le principali misure che avranno un immediato impatto sulla vita dei cittadini italiani e sull’attività delle imprese del Paese.
Associazione Iniziativa 21058
Organizza la Conferenza
L’ Italia che Cambia
il Federalismo (Fiscale) che Verrà
Senatore Fabio Rizzi (Lega Nord)
Vice Presidente della 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita')
Segretario Commissione di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
Consigliere Regionale Alessandro Alfieri (Partito Democratico)
Commissione I Programmazione e Bilancio Regione Lombardia
Presidente del Comitato di Controllo e Valutazione
Arch. Giorgio Volpi (Popolo della Libertà)
Sindaco di Olgiate Oolona
Coordina il dibattito
Dottor Roberto Saporiti (Iniziativa 21058)
Lunedì, 15 NOVEMBRE 2010
Ore: 21.00
Centro Socio-Culturale
Via Patrioti, 31 Solbiate Olona (VA)
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROtelosaes
L’11 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Documento di Economia e Finanza 2017 (DEF): il Governo aveva inoltre annunciato un Decreto Legge, la manovrina, che include una serie di misure finanziarie, per un totale di 3,4 miliardi di euro (0,2% del PIL), per allineare i conti pubblici. Ecco cosa prevede la manovrina di primavera.
Una volta tanto siamo d’accordo con il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, quando per l’Europa dice: “No a chi propone vecchie politiche”. Quando promuove, cioè, un totale cambio di linea rispetto all’appiattimento colpevole, negli anni della crisi, delle istituzioni europee in generale, e della Commissione di Barroso in particolare, rispetto a un’Unione a trazione tedesca, che tanti guai ha portato non solo alla moneta unica e all’idea di Europa in sé, ma anche e soprattutto a quei paesi che via via sono stati al centro delle ondate di speculazione finanziaria.
Dopo essere stata presentata dal Governo lo scorso 15 ottobre, il 20 novembre la Legge di Stabilità 2016 è stata approvata in prima lettura dal Senato ed è quindi arrivata alla Camera dei deputati.
Primo obiettivo della manovra, profondamente modificata rispetto al testo iniziale attraverso un “maxiemendamento” del Governo e poi dall’ampio lavoro svolto dalle Commissioni alla Camera, resta quello di far crescere la fiducia in tutto il Paese, per un’Italia che sia, per usare gli slogan scelti da Palazzo Chigi, «più forte, più semplice, più orgogliosa e più giusta».
Anche i tratti salienti della Legge di Stabilità restano gli stessi: un carattere espansivo volto a favorire la crescita e il lavoro mantenendo al tempo stesso il necessario rigore riguardo il rapporto debito/Pil, la riduzione del carico fiscale per le famiglie e per le imprese, il rilancio degli investimenti, il contrasto alla povertà.
A questi tratti, se ne sono aggiunti altri che paiono decisivi nella lotta contro il terrorismo, che all’indomani dei fatti di Parigi vede l’Italia impegnata con determinazione: la sicurezza e la cultura, vale a dire le armi indispensabili per contrastare e fermare l’Isis. Da qui il cosiddetto “Pacchetto sicurezza-cultura”, finanziato con l’incremento dal 2,2 al 2,4 per cento del deficit 2016 (nel complesso, una dote aggiuntiva pari a circa 3,1 miliardi di euro, 2,6 dei quali diretti alla sicurezza).
La Commissione Bilancio della Camera ha poi introdotto correttivi importanti relativamente al capitolo Mezzogiorno, stanziando circa 2,5 miliardi per 4 anni (oltre 600 milioni annui fino al 2019) per il rilancio degli investimenti.
La Legge di Stabilità ha anche inglobato al suo interno il decreto “salva-banche” – varato dal Governo a fine novembre per evitare la chiusura di quattro istituti in dissesto e tutelare i depositanti, gli obbligazionisti ordinari e i lavoratori – e ha istituito un Fondo “salva-risparmi”, alimentato dal Fondo interbancario di tutela dei depositi, in favore dei piccoli obbligazionisti subordinati che hanno visto svanire i loro risparmi.
Vediamo ora, senza pretesa di poter restituire in modo del tutto esaustivo la ricchezza della manovra, quali sono le principali misure che avranno un immediato impatto sulla vita dei cittadini italiani e sull’attività delle imprese del Paese.
Associazione Iniziativa 21058
Organizza la Conferenza
L’ Italia che Cambia
il Federalismo (Fiscale) che Verrà
Senatore Fabio Rizzi (Lega Nord)
Vice Presidente della 12ª Commissione permanente (Igiene e sanita')
Segretario Commissione di inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale
Consigliere Regionale Alessandro Alfieri (Partito Democratico)
Commissione I Programmazione e Bilancio Regione Lombardia
Presidente del Comitato di Controllo e Valutazione
Arch. Giorgio Volpi (Popolo della Libertà)
Sindaco di Olgiate Oolona
Coordina il dibattito
Dottor Roberto Saporiti (Iniziativa 21058)
Lunedì, 15 NOVEMBRE 2010
Ore: 21.00
Centro Socio-Culturale
Via Patrioti, 31 Solbiate Olona (VA)
CONTI PUBBLICI, IL GOVERNO CORREGGE IL TIROtelosaes
L’11 aprile il Consiglio dei Ministri approva il Documento di Economia e Finanza 2017 (DEF): il Governo aveva inoltre annunciato un Decreto Legge, la manovrina, che include una serie di misure finanziarie, per un totale di 3,4 miliardi di euro (0,2% del PIL), per allineare i conti pubblici. Ecco cosa prevede la manovrina di primavera.
Una volta tanto siamo d’accordo con il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, quando per l’Europa dice: “No a chi propone vecchie politiche”. Quando promuove, cioè, un totale cambio di linea rispetto all’appiattimento colpevole, negli anni della crisi, delle istituzioni europee in generale, e della Commissione di Barroso in particolare, rispetto a un’Unione a trazione tedesca, che tanti guai ha portato non solo alla moneta unica e all’idea di Europa in sé, ma anche e soprattutto a quei paesi che via via sono stati al centro delle ondate di speculazione finanziaria.
L'effetto combinato di imu e tasi nel 2014 costerà 29 miliardi ai contribuenti, con un aggravio di 19 miliardi rispetto al 2011. A fare i conti è stata Confedilizia che ha analizzato l'andamento della fiscalità sugli immobili negli ultimi tre anni
Effetti del federalismo sulle politiche sociali dei comuniFranco Pesaresi
Gli effetti del federalismo fiscale, se integralmente applicato, sulle politiche sociali dei comuni. chi non riuscisse a scaricare il file, in subordine, può farlo al seguente link: https://mega.nz/fm/hzA2XICK
1. 31 ottobre 2014
a cura di Renato Brunetta
i dossier
www.freefoundation.com
www.freenewsonline.it
952
PATRIMONIALE STORY: LE INFAMI AZIONI DEI GOVERNI MONTI, LETTA E RENZI SULLA CASA
2. 2
EXECUTIVE SUMMARY
A dare un colpo mortale alla nostra economia sono state le tasse sulla casa spaventosamente aumentate dai governi Monti, Letta e Renzi.
La cosa non ci giunge nuova: quella contro le tasse sulla casa, specialmente sulla prima casa, è una nostra battaglia da sempre.
Di seguito riproponiamo i dati e le considerazioni che guidano le nostre proposte e proteste sulla politica della casa.
3. 3
INDICE
1.La tassazione sulla casa con Berlusconi
2.La tassazione sulla casa con Monti
3.La tassazione sulla casa con Letta
Abolizione della I rata 2013 dell’Imu sulla prima casa (voluta dal PDL)
Abolizione della II rata 2013 dell’Imu sulla prima casa (voluta dal PDL)
Il pasticcio della mini-Imu
Aumento del gettito 2013 rispetto al governo Monti, nonostante l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa
4.La tassazione sulla casa con Renzi
L’introduzione della «super Tasi»
Imu + Tasi 2014: gettito record
4. 4
1. LA TASSAZIONE SULLA CASA CON BERLUSCONI
La tassazione sugli immobili con Berlusconi:
esclude prima casa, terreni agricoli e fabbricati rurali;
elimina la componente immobiliare dell’Irpef;
non prevede aumenti di aliquota legati ai cosiddetti servizi indivisibili, per i quali già si pagano le già salate addizionali regionali e comunali.
Il gettito nel 2011 (così come impostato dal governo Berlusconi, quindi prima casa esente) ammonta a poco più di 11 miliardi di euro.
5. 5
2. LA TASSAZIONE SULLA CASA CON MONTI
A partire dal 2012, Mario Monti reintroduce l’Imu sulla prima casa (abolita da Berlusconi), con il Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n. 201 (c.d. Salva Italia) recante “Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”, convertito dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214.
Tale provvedimento ha comportato (dati Mef):
Gettito Imu 2012: 23,7 miliardi di euro.
Gettito Imu 2012 prima casa: 4 miliardi di euro. Tassa che ha riguardato 17,8 milioni di persone, esonerate da tale onere dal governo Berlusconi.
Gettito terreni e fabbricati: 628 milioni di euro.
6. 6
3. LA TASSAZIONE SULLA CASA CON LETTA
Dopo un’estenuante battaglia condotta dal Popolo della Libertà, ai tempi nella maggioranza di governo, Enrico Letta abolisce per il 2013 la prima rata dell’Imu con il Decreto-Legge 21 maggio 2013, n. 54, recante “Interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo” convertito dalla Legge 18 luglio 2013, n. 85.
7. 7
ABOLIZIONE DELLA PRIMA RATA 2013 DELL’IMU SULLA PRIMA CASA, VOLUTA DAL PDL
Con tale decreto il governo Letta ha abolito la prima rata per:
1)Abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati di lusso (classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9);
2)Unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa e alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica, comunque denominati, aventi le stesse finalità degli IACP;
3)Terreni agricoli e fabbricati rurali.
8. 8
ABOLIZIONE DELLA SECONDA RATA 2013 DELL’IMU SULLA PRIMA CASA, VOLUTA DAL PDL
Con il Decreto-Legge 30 novembre 2013, n.133, recante “Disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia”, convertito dalla Legge 29 gennaio 2014, il governo Letta abolisce anche la seconda rata Imu relativa al solo 2013, per le stesse categorie per le quali era stata abolita la prima rata.
9. 9
IL PASTICCIO DELLA MINI-IMU
Tuttavia, a causa di un errore di calcolo, circa 10 milioni di italiani si sono trovati sul conto la c.d. “mini-Imu”.
I proprietari delle prime case ubicate in uno dei circa 2.400 Comuni italiani che per il 2013 avevano previsto un’aliquota più alta del 4 per mille fissata dallo Stato, quindi, hanno dovuto saldare il buco da circa 500 milioni di euro creatosi nelle casse pubbliche.
10. 10
AUMENTO DEL GETTITO 2013 RISPETTO AL GOVERNO MONTI, NONOSTANTE L’ELIMINAZIONE DELL’IMU SULLA PRIMA CASA
Nel 2013, con l’eliminazione dell’Imu sulla prima casa il gettito si sarebbe dovuto attestare intorno a 20 miliardi.
Ma, non avendo certezza delle intenzioni del governo (a causa del tempo trascorso tra l’eliminazione della prima e della seconda rata), i Comuni hanno esercitato al massimo la propria autonomia impositiva sulle seconde case, per cui il gettito complessivo dell’Imu nel 2013 è stato di circa 24 miliardi.
Si è, quindi, realizzato un gettito pari o superiore a quello del governo Monti, nonostante l’esclusione della prima casa.
11. 11
LA LEGGE DI STABILITÀ 2014 DI ENRICO LETTA
Con la Legge di Stabilità 2014 (Forza Italia era già uscita dalla maggioranza), la Legge 27 dicembre 2013, n. 147, Enrico Letta ha introdotto l’Imposta Unica Comunale (c.d. IUC) che si compone di:
Imu (Imposta municipale propria);
Tasi (Tassa sui servizi indivisibili);
Tari (Tassa sui rifiuti), che sostituisce la precedente TARES.
12. 12
LA LEGGE DI STABILITÀ 2014 DI ENRICO LETTA
Nella Legge di Stabilità 2014 varata dal Governo Letta, quindi:
l’Imposta municipale propria (IMU) resta dovuta per tutti gli immobili, tranne la prima casa ed i fabbricati rurali strumentali all’agricoltura;
la Tassa sui servizi indivisibili (TASI) si applica a tutti ad eccezione di:
terreni agricoli;
immobili destinati al culto.
Quindi a partire dal 2014 (governo Letta) per quanto non si paghi l’Imu sulla prima casa, tutti iniziano a pagare la Tasi.
13. 13
IMU – TASI DAL 2011 AD OGGI
TIPOLOGIA IMMOBILE
2011
2012
2013
2014
Abitazione Principale
IMU
TASI
Abitazione Principale Lusso
IMU
IMU
IMU
TASI + IMU
Altri Fabbricati
IMU
IMU
IMU
TASI + IMU
Aree Fabbricabili
IMU
IMU
IMU
TASI + IMU
Terreni Agricoli
IMU
IMU
Capannoni industriali
IMU
IMU
IMU
TASI + IMU
Fabbricati Rurali
IMU
TASI + IMU
(Fonte: Mef)
14. 14
4. LA TASSAZIONE SULLA CASA CON RENZI
Il Governo Renzi, con il Decreto-Legge 6 marzo 2014, n.16 (c.d. Salva Roma), recante “Disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche” convertito dalla Legge 2 maggio 2014, n. 68, introduce la “super-Tasi”.
15. 15
L’INTRODUZIONE DELLA «SUPER TASI»
Tale provvedimento consente ai Comuni di aumentare l’aliquota massima della Tasi per l’anno 2014 per ciascuna tipologia di immobili fino a un massimo dello 0,8 per mille complessivo rispetto alle aliquote massime precedentemente fissate da Letta.
Questo significa che può essere portata:
al 3,3 per mille sull’abitazione principale;
all’11,4 per mille sugli altri immobili.
16. 16
IMU + TASI 2014: GETTITO RECORD
L’incremento approvato dal governo Renzi può essere deliberato dai Comuni a condizione che il gettito relativo sia destinato a finanziare detrazioni o altre misure relative all’abitazione principale come era con le detrazioni del governo Monti.
Con le modifiche introdotte da Letta prima e da Renzi poi, dunque, il gettito derivante da Imu e Tasi per il 2014 può variare dai 24,8 miliardi ai 28 miliardi di euro, a seconda dell’aliquota Tasi applicata dai Comuni (Tab.1 e Tab.2).
17. 17
TAB.1 - GETTITO IMU-TASI 2014 IPOTESI CON TASI ALL’ALIQUOTA MINIMA
TASI
3,8 miliardi
IMU + MINI IMU
21 miliardi
Totale IMU-TASI 2014 ipotesi minima
24,8 miliardi
Variazione 2011-2014
+ 13,8 miliardi (+125%)
Fonte: Confedilizia - Ufficio Studi
18. 18
TAB.2 - GETTITO IMU-TASI 2014
IPOTESI CON TASI ALL’ALIQUOTA MASSIMA
TASI
7 miliardi
IMU + MINI IMU
21 miliardi
Totale IMU-TASI 2014 ipotesi massima
28 miliardi
Variazione 2011-2014
+ 17 miliardi (+155%)
Fonte: Confedilizia - Ufficio Studi