La seconda presentazione sul Parco Nazionale del Cilento include 3 località:
L'oasi WWF delle grotte del Bussento
Sapri e la spigolatrice
Maratea e la statua del Cristo.
Il Cilento è pieno di belle località. La scelta di quelle presentate è dovuta solo alla loro personale conoscenza ed alle foto scattate personalmente.
La prima di 3 presentazioni dedicate al Cilento. Con la descrizione, in particolare, di queste località:
Palinuro
Marina di Camerota
San Severino
Roccagloriosa
Santuario di Pietrasanta.
Il Cilento è pieno di bellissime località. La scelta è dovuta solo alla conoscenza personale di questi luoghi ed alle foto scattate personalmente.
La prima di 3 presentazioni dedicate al Cilento. Con la descrizione, in particolare, di queste località:
Palinuro
Marina di Camerota
San Severino
Roccagloriosa
Santuario di Pietrasanta.
Il Cilento è pieno di bellissime località. La scelta è dovuta solo alla conoscenza personale di questi luoghi ed alle foto scattate personalmente.
I castelli e le rocche delle signorie Malatesta e Montefeltro, tra Marche e R...Mauro Calbi
Alla scoperta di Castelli e rocche medievali delle Signorie Malatesta e Montefeltro che hanno combattuto nell'entroterra di Cattolica, tra Marche e Romagna.
e/co Cilento pon04a3_00268 è una piattaforma di cooperazione e di condivisione on-line che nel costruire una maggiore partecipazione e trasparenza alle politiche del territorio vuole accrescerne la competitività.
Una piattaforma che coniuga la promozione del territorio e la partecipazione dei cittadini, dandogli la possibilità di partecipare al racconto del proprio territorio, comunicandolo e contribuendo alla costruzione di scenari di sviluppo.
e/co Cilento è uno strumento di supporto alle decisione e di concertazione tra le Pubbliche Amministrazioni, il settore produttivo ed il terzo settore.
Selon l’enquête récente du journal électronique célèbre des Etats-Unis Huffington Post, la baie d’Ha Long du Vietnam fait partie des plus belles côtes.
This is a presentation of TYPES OF NETWORK WIRED describing each of the topologies of network to its main features and disadvantages.
Alberto Rey And Carlos Tiguaque
I castelli e le rocche delle signorie Malatesta e Montefeltro, tra Marche e R...Mauro Calbi
Alla scoperta di Castelli e rocche medievali delle Signorie Malatesta e Montefeltro che hanno combattuto nell'entroterra di Cattolica, tra Marche e Romagna.
e/co Cilento pon04a3_00268 è una piattaforma di cooperazione e di condivisione on-line che nel costruire una maggiore partecipazione e trasparenza alle politiche del territorio vuole accrescerne la competitività.
Una piattaforma che coniuga la promozione del territorio e la partecipazione dei cittadini, dandogli la possibilità di partecipare al racconto del proprio territorio, comunicandolo e contribuendo alla costruzione di scenari di sviluppo.
e/co Cilento è uno strumento di supporto alle decisione e di concertazione tra le Pubbliche Amministrazioni, il settore produttivo ed il terzo settore.
Selon l’enquête récente du journal électronique célèbre des Etats-Unis Huffington Post, la baie d’Ha Long du Vietnam fait partie des plus belles côtes.
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Alberto Rey And Carlos Tiguaque
Le Marche, una regione da vivere....Vivere le Marche è un'esperienza di continua scoperta di una terra dalle numerose risorse e dalle mille identità, tutte diverse ma capaci di formare un unicum di eccellenza.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 2^C del Liceo "Antonio Meucci" di Aprilia ci parla del viaggio d'Istruzione compiuto dai suoi studenti nella bellissima Val D'Orcia
Il nostro ultimo giorno di Servizio Civile purtroppo è arrivato. Un anno intenso e ricco di avventure che ci ha arricchito professionalmente e non solo.
L’ultimo lavoro, il canyon dell’Olona, completa una serie di lavori iniziati che non possono concludersi così in quanto questo progetto deve proseguire per arricchire le conoscenze su luoghi meravigliosi che aspettano solo di essere riscoperti e valorizzati, come ad esempio i travertini della Valle Luna, le sorgenti dell’Olona, il lavatoio della Rasa, le grotte delle Madonnine ed altri. Per questo cerchiamo, speriamo ed auspichiamo che editori, enti o associazioni possano sostenere il completamento del progetto. Varese ha davvero tanto da offrire allo sviluppo di un turismo lento e culturale.
Abbiamo molte idee e tanta voglia di fare che non riguardano solo la realizzazione di altri libretti ma comprendono la stesura di un libro che raccolga tutte le Meraviglie per valorizzare il nostro territorio, la creazione di programmi per l’educazione ambientale da proporre alle scuole e l’organizzazione di piccole escursioni per tutti i cittadini.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno seguito finora e auspichiamo il vostro sostegno e, soprattutto, la vostra collaborazione.
A presto!
Elena, Sara, Matteo e Giordano
http://lemeravigliedivarese.wordpress.com/
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 3^B dell'Istituto Alberghiero "Elsa Morante"di Crsipiano Taranto ci porta in un viaggio low-cost in Val d'Itria e nella Puglia Jonica.
In-Cul.Tu.Re. Itinerari cicloturistici - 1.Olivi, querce e furnieddhiZoom Cultura
Itinerario cicloturistico, fruibile da una mappa interattiva, realizzato dal Progetto IN-CUL.TU.RE. con la Soc. Coop. CRESCo. Questo itinerario vi farà conoscere il paesaggio rurale della Grecìa: passerete attraverso oliveti e campi coltivati, siepi
di quercia spinosa (detti sapàli) e incontrerete i trulli del Salento, che in questa zona sono chiamati furnieddhi.
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
24 itinerari tra mare e montagna
24 itinerari con scheda tecnica contenente dislivello, tempo richiesto, lunghezza, difficoltà, punti di appoggio, periodo consigliato e se adatto alle famiglie.
Inoltre caratteristiche generali, accesso itinerario e discesa.
Ogni relazione è completata da una scheda di approfondimento culturale nonché da bellissime foto del territorio.
Molto spesso si definiscono le Cinque Terre come il luogo per eccellenza dove camminare tra mare e montagna. Un'affermazione veritiera perché in questo tratto di costa ligure, scoscesi pendii si concludono bruscamente su strette calette, aspre scogliere e minuscole baie.
Nello stesso tempo però, non si possono definire le Cinque Terre un vero e proprio luogo di mare, se si pensa che alcuni borghi e frazioni sono lontani dalla costa, oppure se si considera che tra Portovenere e Monterosso non esiste una vera spiaggia se non quella di Corniglia e nemmeno un approdo sicuro se non quello di Vernazza. O, infine, se si pensa a quanto sia forte il legame con la terra, così eroicamente conquistata metro per metro per potere coltivare ulivi, vigne, agrumi, ortaggi. D'altro lato si possono chiamare montagne dei pendii solo perché ripidi e scoscesi e invece privi di tutte quelle caratteristiche che rendono tali le montagne “vere“?
Ebbene le Cinque Terre sono un luogo unico al mondo, che sfugge alle definizioni, dove acqua e terra, già di per sé straordinariamente ricche di contrasti, sono le basi su cui l'uomo ha per secoli modellato un paesaggio, rendendolo trama visibile di una storia di quotidiana fatica e di fragile bellezza.
Breve storia del Vittoriano, un monumento di straordinaria bellezza e pieno di significati. Monumento mastodontico, anche un po’ contestato, che troneggia al centro di Roma, inneggiante al Risorgimento Italiano. La prima pietra fu posta nel 1885, la conclusione dei lavori del complesso del Vittoriano si può ufficialmente far risalire al 1935, anche se l’inaugurazione del monumento risale al 1911.
In questa puntata i tre siti del Cilento dichiarati dall’Unesco beni protetti e Patrimonio dell’Umanità:
- Il sito archeologico di Paestum
- Il sito archeologico di Velia-Elea
- La Certosa di Padula
Gaeta, Montagna spaccata, Grotta del turco.salcariello43
A Gaeta, 100 km da Roma, un Santuario costruito in bilico sul mare, nato, secondo la leggenda, dal terremoto provocato dalla morte di Cristo sulla Croce. Vicino ad esso, una enorme grotta sul mare, rifugio dei pirati saraceni.
Oggi, 20 Marzo 2012, è il primo giorno di Primavera. Buona Primavera a tutti !!
Immagini colorate della natura, con il sottofondo di cinque brani musicali dedicati alla Primavera.
2. OASI WWF "GROTTE DEL BUSSENTO“
MORIGERATI (SA)
Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni
3. OASI WWF "GROTTE DEL BUSSENTO"
MORIGERATI (SA)
L’Oasi è il progetto di conservazione più importante del WWF Italia e
rappresenta l'intervento concreto in difesa del territorio e della biodiversità.
Creata nel 1985, ha una estensione di 607 ettari. È un'oasi di protezione
della fauna, soggetta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico.
Il fiume Bussento, che nasce dal versante meridionale del monte Cervati,
in prossimità di Caselle in Pittari si inabissa in un colossale inghiottitoio per
riapparire, dopo il suo viaggio misterioso nelle viscere della terra, circa 5
chilometri più a sud, sotto l'abitato di Morigerati.
Il tratto sotterraneo del Bussento dà vita ad uno dei fenomeni carsici di
maggiore importanza presenti in Italia.
L'intera zona offre uno degli spettacoli più belli e di maggior richiamo
naturalistico del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni.
http://www.grottedimorigerati.it/oasi.html
4. La vegetazione in fondo alle gole è
caratterizzata dalla presenza di muschi, felci e
da arbusti di ontano e salice.
In alto sul vallone a nord ovest, il bosco è
composto da leccio, roverella, frassino, carpino.
Sul versante opposto predomina la macchia
mediterranea, con euforbia arborea, lentisco.
Escursione:
Lunghezza: 1 km
Durata: 1 ora circa
Dislivello: 130 m.
Difficoltà: media
Periodo consigliato:
Primavera - Autunno
Equipaggiamento: scarpe
da trekking, torcia
elettrica, borraccia,
binocolo.
5.
6. Nelle acque limpide del fiume sono presenti trote, gambero di fiume, granchio
di fiume e si possono individuare i segni del passaggio della lontra.
7. Molte le specie di orchidee selvatiche presenti nell'Oasi.
Nella lecceta vivono l‘istrice, il gatto selvatico e il lupo.
Tra gli uccelli rapaci: il gheppio, l'astore, il nibbio bruno, il nibbio reale e il
corvo imperiale.
8.
9. NB: Il Bussento non va confuso con il Busento, fiume calabrese, affluente del Crati,
che nasce sul Monte Cocuzzo, in provincia di Cosenza.
Nel fiume Busento, secondo la leggenda, Alarico I re dei Visigoti (dopo il sacco di Roma
nel 410 d.C.) venne seppellito, insieme all'immenso tesoro sottratto a Roma.
Il fiume venne deviato e poi riportato nel suo corso con un grande lavoro di ingegneria.
11. Definita da Cicerone: Parva gemma maris inferi (piccola gemma del
mare inferiore), la città di Sapri ha origini molto antiche e viene considerata
il cuore del Golfo di Policastro, un tempo chiamato ”Sinus Laus”.
Si hanno insediamenti di particolare rilievo in epoca dell'impero romano,
quando venne edificata una grande villa marittima, con approdo, terme,
teatro e mosaici.
Dell'edificio sono rimaste tracce.
Sapri conta circa 9.500 abitanti (Istat, Dicembre 2009), mentre ne
contava circa 2.200 nel 1861, ai tempi dell’unità d’Italia.
12. Sapri è nota soprattutto per la tragica Spedizione di Carlo Pisacane del 28 giugno
1857, ricordata dalla famosa poesia “la Spigolatrice di Sapri“ di Luigi Mercantini.
La Spedizione di Pisacane fallì, allontanando l’instaurazione di un Regno
murattiano nell’Italia meridionale ed aprì la strada alla Spedizione dei Mille (1860).
La tragica impresa è commemorata da un obelisco
eretto nel primo centenario a Largo dei Trecento, da una
statua di Pisacane della prima metà del secolo scorso
nella villa comunale e da un cippo sepolcrale eretto nel
luogo della morte, in località Salemme, Sanza, a circa 30
km da Sapri.
Spiaggia Uliveto dove sembra sia sbarcato Pisacane e i 300.
13. Eran trecento,
Eran giovani e forti
E son morti …..
La poesia di
Luigi Mercantini
è esposta alla
attenzione dei
passanti sul
Lungomare di
Sapri.
Luigi Mercantini
--Ripatransone (AP),
19 settembre 1821
--Palermo,
17 novembre 1872
14. La poesia di Mercantini ha ispirato
una raffigurazione in bronzo che
rappresenta la "Spigolatrice“ adagiata
suggestivamente sullo scoglio dello
Scialandro, idealmente protesa verso la
baia di Sapri dove i trecento sbarcarono.
La statua è opera dello scultore e
ceramista Gennaro Ricco che vive e
lavora a Sapri.
Realizzata in bronzo a cera persa
misura mt. 2 x 0,80.
E’ stata inaugurata il 25-06-1994.
15. Oggi Sapri è una cittadina a vocazione prevalentemente turistica, molto recettiva d'estate.
Può vantarsi di essere uno dei centri turistici più rinomati e frequentati del Cilento e della
Campania. Si fregia da oltre un decennio dell'ambita Bandiera Blu FEE.
16. Per il 2007 ha ottenuto il 3 posto in Campania (27 in Italia) nella classifica stilata
da Legambiente nella Guida Blu (ottenendo ben 4 Vele), dopo Pollica e Positano.
17. Si è piazzata al 12 posto tra le migliori località balneari d'Italia,
nella speciale classifica stilata dal settimanale Gente .
18. Anche per il 2011 è stata confermata la "Bandiera BLU":
la prestigiosa bandiera sventola stabilmente sullo scoglio dello Scialandro.
19. Una lunga spiaggia
(dalla loc. Pali alla loc.
Cammarelle) separa
l’abitato di Sapri dal
mare.
Dall'abitato si va
direttamente al mare,
attraverso i giardini del
lungomare.
Più di un chilometro di
arenile che nel periodo
balneare ospita sapresi e
turisti.
21. Lasciamo Sapri e percorriamo la spettacolare strada
litoranea
(SS18), che ci porterà a Maratea distante poco meno di
20 km.
22. Attraversiamo l’abitato di Acquafredda, frazione di Maratea.
Si nota la linea ferroviaria che collega Napoli a Reggio Calabria.
23. All’improvviso, dopo una curva, compare la sagoma del monte san Biagio
(623 m.) con la bianca statua del Cristo Redentore e la Basilica di san Biagio.
24. Maratea:
5.212 abitanti all’ultimo censimento, 9 frazioni
(Acquafredda, Brefaro, Castrocucco, Cersuta, Fiumicello,
Massa, Marina, Porto, Santa Caterina)
Unico comune della provincia di Potenza ad affacciarsi sul
mare, si estende per circa 32 km sul Mar Tirreno.
San Biagio,
1758
25. Maratea si fregia del titolo
onorifico di “Città”, ricevuto il 10
dicembre 1990 dall’allora
Presidente della Repubblica
Francesco Cossiga.
Titolo che Maratea già vantava dal
1531 per decreto di Carlo V
d'Asburgo.
Le origini risalgono al Paleolitico
Medio, epoca a cui datano gli
insediamenti delle grotte costiere
presso la spiaggia della località
Fiumicello.
Chiesa Madre di
Santa
Maria Maggiore
Maratea
Centro-Storico
26. Il porto di Maratea, visto dal Monte S. Biagio.
27. La sua costa è variegata di
insenature e grotte, scogli e
secche.
Numerose e caratteristiche
le spiagge costiere.
Degni di attenzione sono i
fondali e le 131 grotte marine
e terrestri, alcune hanno
restituito fossili e reperti
preistorici.
Su tutte spicca la Grotta di
Marina con stalattiti e
stalagmiti.
28. Le prime presenze umane
sul monte risalgono all'epoca
romana.
La tradizione popolare
vuole che, in epoca classica, il
monte ospitasse un tempio
dedicato a Minerva, e che
pertanto si chiamasse monte
Minerva.
Nel Medioevo ospitò l'unica
cellula abitata del territorio, e qui
nacque il Castello, cioè l'antica
Maratea fortificata da mura e
protetta naturalmente dalle pareti
rocciose del monte.
Assunse il nome attuale con
l'arrivo delle reliquie di S. Biagio di
Sebaste a Maratea.
29. La strada per arrivare in cima al monte è caratterizzata da particolari
tornanti sopraelevati.
30. Per le sue innumerevoli chiese, cappelle e monasteri, Maratea è detta
anche la città delle 44 chiese. Costruite in epoche e stili diversi, molte
di esse rappresentano un notevole patrimonio artistico-religioso. Fra
queste :
Basilica Pontificia di San Biagio, santo patrono della
città.
31. Di fronte alla Basilica Pontificia di San
Biagio, sulla punta più alta del monte San
Biagio, si erge la statua del Cristo Redentore.
La storia:
Nel 1907, per il centenario della Resistenza di
Maratea, era stata collocata una prima croce in
ferro battuto, spesso abbattuta dai fulmini .
Nel 1942, il podestà di Maratea Biagio Vitolo
fece erigere, al posto di quella in ferro, una
nuova e più grande Croce Commemorativa, in
cemento armato, completa di parafulmine.
Il 4 settembre 1963, il conte Stefano Rivetti
annunciò la costruzione di una statua
colossale, in omaggio alla città di Maratea, che
avrebbe sostituito la croce commemorativa di
Vitolo.
L'opera fu realizzata da Bruno Innocenti,
professore dell'Istituto di Belle Arti di Firenze.
Fu ultimata nel 1965, dopo due anni di lavoro.
32. La statua poggia su uno scheletro di cemento armato,
che affonda le sue fondamenta a diversi metri di
profondità.
Il manto esterno, spesso circa 20 cm, è fatto di
cemento armato misto a scaglie di marmo di Carrara.
La statua poggia direttamente sulla nuda terra, senza
alcun piedistallo, lasciando visibile dalla tunica il piede
sinistro.
Non è rivolta verso il mare ma verso l'entroterra, a
vegliare sul territorio e sugli abitanti di Maratea.
E’ curvato in modo tale che, visto dal mare o da
lontano, sembra sia rivolto verso il mare.
Altezza:
21,13 metri
Apertura braccia
(spalancate in
atteggiamento di chi prega
il Padre Nostro)
19 metri
Altezza della testa:
Circa 3 metri.
Peso della struttura:
Circa 400 tonnellate
33. Curiosità:
Maratea
Cristo di Maratea : 21,13 metri
Cristo di Rio de Janeiro: 30 metri,
più 8 metri di basamento
Cristo Rei di Almeida, Lisbona: Lisbona
Altezza statua 28 metri
Portico-basamento 75 metri Rio
Altezza totale 110 metri
Cristo de la Concordia, Cochabamba, Cochabamba
Bolivia:
Altezza: 33,8 metri
Peso: 2.400 tonnellate
Altitudine: 2.840 metri Świebodzin
Cristo Re di Ś wiebodzin, Polonia:
(6 novembre 2010)
Altezza della statua: 33 metri
Altezza totale: 52 metri
Altezza della corona: 3 metri
34. FINE
Nella prossima, terza puntata sul Cilento, tre località
dichiarate dall’Unesco beni protetti e patrimonio dell’umanità:
- Il sito archeologico di Paestum
- Il sito archeologico di Velia-Elea
- La Certosa di Padula
Giuseppe di Stefano – ‘O Marenariello ( reg. del 26.11.1956 )
By Sal – I0SJC
i0sjc@libero.it