SlideShare a Scribd company logo
1 of 9
Itinerari a
 Santorini
Firà-Oia (16 km)
      La cosa più interessante di questo itinerario è che comprende tutti i paesi che sorgono sull'orlo del dirupo ed affacciano sulla Caldera:
      Firostefani, Imerovigli, Oia.

Firostefani: dalla piazza di Firà prendiamo la strada verso nord.
Dopo circa 800 mt si arriva nella piazza di Firostefani, prolungamento dell'abitato di Firà. Paesino di forma allungata che sorge lungo l'orlo del
dirupo, con ristoranti, alberghi ed una incantevole chiesa, San Gerasimo, incorniciata da alti cipressi, cosa piuttosto rara nell'isola.
Andando dalla piazza verso nord si entra nella zona centrale del paese, dove possiamo ammirare i resti di due vecchi mulini a vento, più in là, due
stradine portano nella parte del paese che è in pendio; qui Firostefani offre un panorama stupendo della Caldera.
Da visitare: la chiesa cattolica della Madonna dei Santi Teodori, nel quartiere "Frankika" abitato prevalentemente da cattolici; il Monastero
Femminile di San Nicola.

Imerovigli-Skaros: dopo il Monastero di San Nicola, a soli 2 km da Firà, c'è Imerovigli, ubicata al centro della Caldera nel suo punto più alto. La
sua posizione privilegiata permette di godere di una delle più spettacolari ed indimenticabili vedute della Caldera.

Attraversando il paese in direzione della Caldera, c'è il sentiero che porta a Skaros (in passato uno dei cinque centri abitati più importanti dell'isola
- oggi ne sono rimaste solo poche tracce). Una delle più belle passeggiate (di circa un'ora) è quella di seguire, sopra a Skaros, il sentiero che
conduce alla chiesetta della "Theoskepastì", una chiesa bianchissima, abbarbicata in alto nella roccia. E' il punto più imponente dell'isola!
Da visitare: la chiesa del paese, dedicata alla Madonna Maltese, dal nome di un'icona ritrovata in mare vicino Malta.
Dalla piazza di Imerovigli continuiamo la nostra strada verso Oia. Durante il tragitto supereremo il cimitero di Imerovigli, la diramazione che porta
a Vourvoulos, avendo sempre il declivio verso il mare sulla destra e la roccia vulcanica sulla sinistra ... tranne in un unico punto, molto
spettacolare, dal quale si può ammirrare il mare sia sulla destra, sia sulla sinistra verso la Caldera.
Dopo pochi km (a circa 9 da Firà) giungiamo al paese di Finikia che assieme ad Oia forma l'agglomerato urbano che si chiama Apano Merià. Il
mare e le spiagge sono sono tra le più belle di Santorini, con importanti complessi alberghieri; gli abitanti cordiali e socievoli; ottime le taverne e
caratteristiche le stradine dei borghi.

Oia: E' il villaggio che domina sulla zona nord dell'isola e dista 11 km da Firà. La sua architettura è unica, con case di due piani, coloratissime,
scavate nella lava. I muri sono dipinti di ocra e le cornici delle finestre e delle porte sono in travertino rosso. Le stesse strade del centro, a
differenza del resto dell'isola, sono lastricate in marmo.
Due stradine a scalini in discesa sul dirupo portano alla baia di Armeni, l'una, alla spiaggia di Ammoudi, l'altra. La prima offre possibilità di sci
nautico, taverne ove gustare il pescato del giorno (o meglio, del minuto), ... la seconda offre passeggiate romantiche ed un battello per chi
volesse raggiungere Thirasia.
Da visitare: prima di congedarvi da Oia, visitate le gioiellerie e gallerie d'arte moderna, popolare ed artigianato locale. Interessante è anche il
Museo Navale.
Da non perdere: lo stupendo tramonto da uno dei tanti bar/terrazza del paese.

Ritorno a Firà: la strada di ritorno ci farà attraversare, lungo la costa orientale, la località Baxedes, spiaggia sabbiosa con delle rocce, ma poco
valorizzata. Al km 17 ci troviamo su un'altura ed in cima al promontorio c'è Koloumbos con una spiaggia sabbiosa proprio alla sua base, mentre ad
est della spiaggia si trova l'omonimo vulcano sottomarino.
Dopo Koloumbos al km 18 una diramazione porta alla località Porì e alla grande chiesa della "Panaghia tou Kaloù" (La Madonna del Bene). Dopo la
diramazione della strada per Imerovigli segue la chiesa di San Artemio e a sinistra quella di Santa Irene.
Al km 22 la diramazione porta invece alla spiaggia di Vourvoulos, paese pittoresco e non turistico. Attraversando il paese e girando nuovamente
verso sud incontriamo il bivio per la spiaggia di Kontochori, detta Apoxo Ghialos, per la presenza di numerosi pozzi, ma l'acqua è salmastra.
Konthochori non è altro che il sobborgo orientale di Firà. Dopo circa 500 mt ritorniamo alla piazza di Firà.
Firà-Akrotiri (18 km)
      Alla ricerca dell'antica civiltà di Santorini, come era prima dell'eruzione del 1450 a.C., quando sprofondò mezza isola.

Akrotiri: Partiamo da Firà andando in direzione sud verso Perissa e superiamo il bivio per Athinios e quello per Pyrgos. Dopo circa 10
km prendiamo la strada a destra verso Akrotiri e più avanti noteremo un chiesetta di campagna.

Di fronte alla chiesetta parte una strada che porta verso la Caldera, al mare. Seguiamo la strada e andiamo dritto, superando il bivio
che sulla destra porta al paese di Akrotiri (la strada termina nel punto più estremo del promontorio, lì dov'è il Faro).

Dopo 100 mt svoltiamo a sinistra e dirigiamoci verso la spiaggia meridionale. Al km 14, vicini alla spiaggia, si trova l'ingresso del sito
archeologico.

Da questo punto le opzioni sono:
1) Bagno alla Spiaggia Rossa
2) Visita alle chiesette nei dintorni
3) Bagno a Mesa Pigadi
4) Visita agli scavi di Akrotiri

Dal km 14 andiamo ancora avanti e notiamo la chiesetta di San Nicola che con il suo bianco accecante contrasta con il nero e
rossastro delle rocce vulcaniche.
Da qui per un sentiro collinare giungiamo alla famosa Spiaggia Rossa di Santorini (ci si può arrivare anche in barca).

Dal km 14 prendiamo la strada sulla sinistra che porta all'entrata occidentale di Akrotiri. Più sotto sulla sinistra, esattamente sopra la
curva, c'è la chiesetta di Ai Ghianni (San Giovanni). Al km 15 la diramazione a sinistra porta alla chiesa della Madonna. Al bivio
successivo la strada sterrata porta verso sud ed anche qui c'è una diramazione a sinistra dopo 100 mt. Se seguiamo la strada dritta
dopo 1 km arriveremo alla chiesa dell'Arcangelo, scavata nella terra. Di lì si giunge anche alla chiesetta di Cristo.

Al km 16 sulla sinistra, la strada sterrata per Mesa Pigadi ci porta alla spiaggia meridionale del promontorio (1 km circa). Più sotto
incontreremo un'altra strada sterrata che, dopo 1 km circa, finisce nella Caldera. Al km 18, dove termina la nostra strada, c'è il Faro,
che di regola non si può visitare.

Gli Scavi di Akrotiri: gli scavi sono cominciati nel 1967 e subito furono sensazionali. Venne alla luce un'intera città minoica con case a
due e tre piani decorate con meravigliosi affreschi. La città stretta e lunga, da nord a sud, aveva fogne, gabinetti, botteghe, laboratori,
stradine. A nord c'è un'edificio in pietra scolpita con pianoterra a 10 stanze, una scala che porta al primo piano e tracce di un secondo
piano. Le case sono ovunque, ma anche magazzini con giare, vasi ed anfore, la piazza del Mulino (così chiamata per la macinazione
del frumento che avveniva in una stanza-laboratorio a nord della piazza che apparteneva al mugnaio del paese, oggi c'è ancora quel
Firà-Pyrgos (10 km)

      Per andare a Pyrgos prendiamo la strada provinciale che da Firà porta a Perissa. Dopo circa 7 km prendiamo la diramazione a
      sinistra per Pyrgos. Se si prosegue si arriva ad Exo Gonià e Mesa Gonià.

Pyrgos: E' il paese che più di tutti mantiene vive le note di vecchio borgo medievale (altri simili erano Skaros, Emborio ed Akrotiri)

Costruito su un'altura, lontano dal mare, era circondato da mura, i cui ruderi sono ancora visibili nel paese. Finiti i pericoli tipici del
medioevo le case vennero custrite fuori dalle mura ed il paese assunse l'odierno aspetto.

La particolarità del paese è data dall'elevato numero di chiese, anche antiche. La più vecchia di tutte è dedicata alla Dormizione di
Maria Vergine (to Theotokaki), nel castello di Pyrgos, che fu costruito un pò dopo quello di Episkopì Gonià, nel XI sec.

Al periodo 1537-1650 risalgono invece le chiese della Trasfigurazione di Cristo (to Christulaki), di San Giovanni il Teologo, di Santa
Teodosia e la chiesa scavata nella terra di San Nicola di Kisiras. Altre chiese successive sono: Santa Caterina, San Demetrio, Arcangelo
Michele ... e non sono tutte! Basti pensare che sull'isola di Santorini ci sono 352 chiese.

Il Monastero del Profeta Elia: per raggiungere il Monastero dobbiamo salire sul punto più alto di Santorini. Dalla piazza prendiamo
la strada carrabile che sale al Monastero o, alternativamente, una vecchia strada a scalini.
Il Monastero maschile del Profeta Elia il Thesvita fu costruito da due monaci nel 1711 ed era un cenobio interdetto alle donne (fino al
1853). All'interno, oltre la chiesa, c'è il museo diviso in due settori: folcloristico ed ecclesiastico.
Il primo si trova nelle sale che un tempo erano destinate ai lavori domestici dei monaci.
Il secondo ospita i cimeli del monastero: icone cretesi del XV sec, crocefissi, calici, reliquie sacre, manoscritti, sigilli e lettere.
Il Monastero ospita anche la collezione privata di P.Nomikou che comprende tessuti artigianali, ricami, porcellane e quadri di vecchie
case signorili dell'isola.
Il Giro della Caldera
       Parte di quest'itinerario avverrà in caicco. Informiamoci sugli orari di partenza ed acquistiamo i biglietti in qualche agenzia di Firà. Di regola
       ci sono due partenze al giorno. Una la mattina (ed è il tour più lungo) ed una il pomeriggio.
       Importante: dobbiamo aver cura di indossare scarpe chiuse e calze per camminare comodamente sul Vulcano, la terra è calda. Portiamo con
       noi dell'acqua e qualcosa da mangiare soprattutto se la gita che faremo è quella della mattina.

Firà-Mesa Ghialòs: è la caratteristica e storica strada che da Firà porta giù al vecchio porto di Santorini (lo possiamo raggiungere anche in
teleferica). Molto pittoresca è la discesa (o anche salita) in groppa a volenterosi somari che, rasenti il muretto, scenderanno per noi i 587 gradini
larghi, che per la "strada di Ghialòs", portano al caicco.

Il piccolo porticciolo e la sua baia offrono anche la possibilità di un bagno (a mare e venti calmi), dato che l'acqua è bassa fino ad un certo punto.
Nella piccola baia noteremo a nord la roccia giallastra che scende verso il mare, laddove corrosa dalla salsedine forma delle grotte.

Il caicco si muove verso ovest e tutt'intorno, in alto ed in basso è stupore! Dietro ed in alto le pareti della Caldera con il bianco tetto di Firà ci
sovrastano; ai lati l'isola con le miniere di pozzolana e le sue braccia sembra avvolgerci. Dopo 5 minuti il mare sotto di noi ha già raggiunto i 300
mt di profondità (sarà ancora più profondo).

Il Vulcano - Nea Kameni: Il caicco passa alla destra della prima massa lavica, Nea Kameni. Il suo aspetto è quasi primordiale, un materiale
nerissimo che, uscito dalla terra allo stato denso, si è poi improvvisamente raffreddato e consolidato.
Appena entreremo nel porticciolo ci accorgeremo che l'acqua ha assunto un colore verde opaco per la presenza di zolfo.
Sbarcati dal battello, per circa un'ora, cammineremo verso il cratere del Vulcano. La strada attraversa un paesaggio "infernale" di roccia nera e
l'odore di zolfo diventa sempre più intenso man mano che ci avviciniamo alla "bocca". Alla vista del cratere il silenzio cadrà ed il paesaggio
cambierà aspetto. Sembra una grande bacinella di pozzolana, pietre con cristalli di zolfo, fumo e zolfo, la terra è caldissima ... a questo punto
torniamo verso il caicco, ma prima di imbarcarci di nuovo godiamo di un benefico e rigenerante bagno caldo in acqua sulfurea.

Dal vulcano navigheremo verso la vostra prossima meta: Thirasia, la parte staccata della Caldera. Durante il tragitto potremo notare le due
distinte isolette che formano il Vulcano (Palea e Nea Kameni). Dopo Thirasia l'itinerario comprenderà lo stretto tra Thirasia ed Apano Merià con
una fermata in una delle due baie, Ammoudi o Armeni.
Da qui comincia il tragitto di ritorno. Il caicco navigherà lungo la caldera, da nord a sud, ed ammireremo la bellezza dell'isola, stavolta dal basso.
Arrivati a Mesa Ghialòs risaliremo in teleferica o in groppa al solito volenteroso somaro.

Chi sceglie il "Big Boat Trip", oltre al vulcano, approderà all'isoletta di Aspronisi, alla pittoresca isola di Thirasia e all'incantevole Oia.

Thirasia: E' la seconda isola per grandezza e non si è sviluppata molto, conta infatti solo 245 abitanti, per lo più pescatori ed agricoltori. La città
principale è appunto Thirasia con 145 scalini da fare per raggiungerla.
93 abitanti li conta invece Potamos, abbarbicato in una valle stretta e profonda, caratteristico paese dalle case multicolore scavate nella terra.
Riva, invece, è la zona settentrionale dove si può trovare una bellissima spiaggia sabbiosa, piccole taverne tradizionali sul mare e la pittoresca
chiesetta di Santa Irini. Curiosità: Molti affermano che fu proprio questa chiesa a dare il nome all'isola di Santorini, onore rivendicato anche dalla
chiesa omonima di Perissa.
Dalla strada litoranea vale la pena fermarsi ad Agrilià, famosa per i tesori della chiesa della Madonna di Lagkadiù.
Andando verso sud dell'isola scopriremo tantissime casette scavate nella terra e, se ci spingiamo verso la punta estrema a sud dell'isola,
ritroveremo altri tesori: Il Monastero della Dormizione di Maria Vergine ed un'incredibile "finestra" sulla Caldera.
Da questo punto, guardando l'isola di Santorini, si apre un panorama unico e daremo ragione a colui che chiamò l'isola Stronghylì, cioè Tonda. Un
cerchio completo, da Oia ad Akrotiri e l'interno del cerchio coperto d'acqua, nel centro il Vulcano e all'estremità destra Aspronisi ... come una nave
passeggeri che entra nel porto!
Itinerari

More Related Content

Similar to Itinerari

Percorso alto monferrato Stazioni di Posta
Percorso alto monferrato Stazioni di PostaPercorso alto monferrato Stazioni di Posta
Percorso alto monferrato Stazioni di PostaQuotidiano Piemontese
 
Viaggio di Classe: Val D'Orcia
Viaggio di Classe: Val D'OrciaViaggio di Classe: Val D'Orcia
Viaggio di Classe: Val D'OrciaTouring Giovani
 
Struttura ricettiva definitiva su ispica
Struttura ricettiva definitiva su ispicaStruttura ricettiva definitiva su ispica
Struttura ricettiva definitiva su ispicaMilo Scarso
 
Struttura ricettiva definitiva
Struttura ricettiva definitivaStruttura ricettiva definitiva
Struttura ricettiva definitivaMilo Scarso
 
Guida della via francigena in valdisusa
Guida della via francigena in valdisusaGuida della via francigena in valdisusa
Guida della via francigena in valdisusaVal Susa Turismo
 
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovo
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovoSiponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovo
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovoLa Società in Classe
 
L'Ostrica del VCO: La Valle Strona
L'Ostrica del VCO: La Valle StronaL'Ostrica del VCO: La Valle Strona
L'Ostrica del VCO: La Valle StronaLandexplorer
 
VIAGGIO NEI BORGHI
VIAGGIO NEI BORGHIVIAGGIO NEI BORGHI
VIAGGIO NEI BORGHIErsilia Emma
 
Tempo libero 3 e - maratona del ccr
Tempo libero   3 e - maratona del ccrTempo libero   3 e - maratona del ccr
Tempo libero 3 e - maratona del ccrdenise68
 
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...Landexplorer
 
Estensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraEstensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraManos Italia
 
Estensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraEstensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraManos Italia
 

Similar to Itinerari (20)

Vieni da Noi: Fondi
Vieni da Noi: FondiVieni da Noi: Fondi
Vieni da Noi: Fondi
 
Percorso alto monferrato Stazioni di Posta
Percorso alto monferrato Stazioni di PostaPercorso alto monferrato Stazioni di Posta
Percorso alto monferrato Stazioni di Posta
 
Viaggio di Classe: Val D'Orcia
Viaggio di Classe: Val D'OrciaViaggio di Classe: Val D'Orcia
Viaggio di Classe: Val D'Orcia
 
FOTOGRAFIE DI SIRACUSA
FOTOGRAFIE DI SIRACUSAFOTOGRAFIE DI SIRACUSA
FOTOGRAFIE DI SIRACUSA
 
Il monte jato finito
Il monte jato finitoIl monte jato finito
Il monte jato finito
 
Diario ufficiale escursioni
Diario ufficiale escursioniDiario ufficiale escursioni
Diario ufficiale escursioni
 
Diario ufficiale escursioni
Diario ufficiale escursioniDiario ufficiale escursioni
Diario ufficiale escursioni
 
Struttura ricettiva definitiva su ispica
Struttura ricettiva definitiva su ispicaStruttura ricettiva definitiva su ispica
Struttura ricettiva definitiva su ispica
 
Struttura ricettiva definitiva
Struttura ricettiva definitivaStruttura ricettiva definitiva
Struttura ricettiva definitiva
 
Guida della via francigena in valdisusa
Guida della via francigena in valdisusaGuida della via francigena in valdisusa
Guida della via francigena in valdisusa
 
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovo
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovoSiponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovo
Siponto e manfredonia annalisa baril. e chiara ferrieri nuovo
 
Vieni da Noi: Campania
Vieni da Noi: CampaniaVieni da Noi: Campania
Vieni da Noi: Campania
 
L'Ostrica del VCO: La Valle Strona
L'Ostrica del VCO: La Valle StronaL'Ostrica del VCO: La Valle Strona
L'Ostrica del VCO: La Valle Strona
 
VIAGGIO NEI BORGHI
VIAGGIO NEI BORGHIVIAGGIO NEI BORGHI
VIAGGIO NEI BORGHI
 
Tempo libero 3 e - maratona del ccr
Tempo libero   3 e - maratona del ccrTempo libero   3 e - maratona del ccr
Tempo libero 3 e - maratona del ccr
 
Cuma italiano
Cuma italianoCuma italiano
Cuma italiano
 
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...
La Madonna della Colletta, da rito di luce e festa religiosa: il rapporto tra...
 
Estensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraEstensione 1 Meteora
Estensione 1 Meteora
 
Estensione 1 Meteora
Estensione 1 MeteoraEstensione 1 Meteora
Estensione 1 Meteora
 
Isola
IsolaIsola
Isola
 

Itinerari

  • 2. Firà-Oia (16 km) La cosa più interessante di questo itinerario è che comprende tutti i paesi che sorgono sull'orlo del dirupo ed affacciano sulla Caldera: Firostefani, Imerovigli, Oia. Firostefani: dalla piazza di Firà prendiamo la strada verso nord. Dopo circa 800 mt si arriva nella piazza di Firostefani, prolungamento dell'abitato di Firà. Paesino di forma allungata che sorge lungo l'orlo del dirupo, con ristoranti, alberghi ed una incantevole chiesa, San Gerasimo, incorniciata da alti cipressi, cosa piuttosto rara nell'isola. Andando dalla piazza verso nord si entra nella zona centrale del paese, dove possiamo ammirare i resti di due vecchi mulini a vento, più in là, due stradine portano nella parte del paese che è in pendio; qui Firostefani offre un panorama stupendo della Caldera. Da visitare: la chiesa cattolica della Madonna dei Santi Teodori, nel quartiere "Frankika" abitato prevalentemente da cattolici; il Monastero Femminile di San Nicola. Imerovigli-Skaros: dopo il Monastero di San Nicola, a soli 2 km da Firà, c'è Imerovigli, ubicata al centro della Caldera nel suo punto più alto. La sua posizione privilegiata permette di godere di una delle più spettacolari ed indimenticabili vedute della Caldera. Attraversando il paese in direzione della Caldera, c'è il sentiero che porta a Skaros (in passato uno dei cinque centri abitati più importanti dell'isola - oggi ne sono rimaste solo poche tracce). Una delle più belle passeggiate (di circa un'ora) è quella di seguire, sopra a Skaros, il sentiero che conduce alla chiesetta della "Theoskepastì", una chiesa bianchissima, abbarbicata in alto nella roccia. E' il punto più imponente dell'isola! Da visitare: la chiesa del paese, dedicata alla Madonna Maltese, dal nome di un'icona ritrovata in mare vicino Malta. Dalla piazza di Imerovigli continuiamo la nostra strada verso Oia. Durante il tragitto supereremo il cimitero di Imerovigli, la diramazione che porta a Vourvoulos, avendo sempre il declivio verso il mare sulla destra e la roccia vulcanica sulla sinistra ... tranne in un unico punto, molto spettacolare, dal quale si può ammirrare il mare sia sulla destra, sia sulla sinistra verso la Caldera. Dopo pochi km (a circa 9 da Firà) giungiamo al paese di Finikia che assieme ad Oia forma l'agglomerato urbano che si chiama Apano Merià. Il mare e le spiagge sono sono tra le più belle di Santorini, con importanti complessi alberghieri; gli abitanti cordiali e socievoli; ottime le taverne e caratteristiche le stradine dei borghi. Oia: E' il villaggio che domina sulla zona nord dell'isola e dista 11 km da Firà. La sua architettura è unica, con case di due piani, coloratissime, scavate nella lava. I muri sono dipinti di ocra e le cornici delle finestre e delle porte sono in travertino rosso. Le stesse strade del centro, a differenza del resto dell'isola, sono lastricate in marmo. Due stradine a scalini in discesa sul dirupo portano alla baia di Armeni, l'una, alla spiaggia di Ammoudi, l'altra. La prima offre possibilità di sci nautico, taverne ove gustare il pescato del giorno (o meglio, del minuto), ... la seconda offre passeggiate romantiche ed un battello per chi volesse raggiungere Thirasia. Da visitare: prima di congedarvi da Oia, visitate le gioiellerie e gallerie d'arte moderna, popolare ed artigianato locale. Interessante è anche il Museo Navale. Da non perdere: lo stupendo tramonto da uno dei tanti bar/terrazza del paese. Ritorno a Firà: la strada di ritorno ci farà attraversare, lungo la costa orientale, la località Baxedes, spiaggia sabbiosa con delle rocce, ma poco valorizzata. Al km 17 ci troviamo su un'altura ed in cima al promontorio c'è Koloumbos con una spiaggia sabbiosa proprio alla sua base, mentre ad est della spiaggia si trova l'omonimo vulcano sottomarino. Dopo Koloumbos al km 18 una diramazione porta alla località Porì e alla grande chiesa della "Panaghia tou Kaloù" (La Madonna del Bene). Dopo la diramazione della strada per Imerovigli segue la chiesa di San Artemio e a sinistra quella di Santa Irene. Al km 22 la diramazione porta invece alla spiaggia di Vourvoulos, paese pittoresco e non turistico. Attraversando il paese e girando nuovamente verso sud incontriamo il bivio per la spiaggia di Kontochori, detta Apoxo Ghialos, per la presenza di numerosi pozzi, ma l'acqua è salmastra. Konthochori non è altro che il sobborgo orientale di Firà. Dopo circa 500 mt ritorniamo alla piazza di Firà.
  • 3.
  • 4. Firà-Akrotiri (18 km) Alla ricerca dell'antica civiltà di Santorini, come era prima dell'eruzione del 1450 a.C., quando sprofondò mezza isola. Akrotiri: Partiamo da Firà andando in direzione sud verso Perissa e superiamo il bivio per Athinios e quello per Pyrgos. Dopo circa 10 km prendiamo la strada a destra verso Akrotiri e più avanti noteremo un chiesetta di campagna. Di fronte alla chiesetta parte una strada che porta verso la Caldera, al mare. Seguiamo la strada e andiamo dritto, superando il bivio che sulla destra porta al paese di Akrotiri (la strada termina nel punto più estremo del promontorio, lì dov'è il Faro). Dopo 100 mt svoltiamo a sinistra e dirigiamoci verso la spiaggia meridionale. Al km 14, vicini alla spiaggia, si trova l'ingresso del sito archeologico. Da questo punto le opzioni sono: 1) Bagno alla Spiaggia Rossa 2) Visita alle chiesette nei dintorni 3) Bagno a Mesa Pigadi 4) Visita agli scavi di Akrotiri Dal km 14 andiamo ancora avanti e notiamo la chiesetta di San Nicola che con il suo bianco accecante contrasta con il nero e rossastro delle rocce vulcaniche. Da qui per un sentiro collinare giungiamo alla famosa Spiaggia Rossa di Santorini (ci si può arrivare anche in barca). Dal km 14 prendiamo la strada sulla sinistra che porta all'entrata occidentale di Akrotiri. Più sotto sulla sinistra, esattamente sopra la curva, c'è la chiesetta di Ai Ghianni (San Giovanni). Al km 15 la diramazione a sinistra porta alla chiesa della Madonna. Al bivio successivo la strada sterrata porta verso sud ed anche qui c'è una diramazione a sinistra dopo 100 mt. Se seguiamo la strada dritta dopo 1 km arriveremo alla chiesa dell'Arcangelo, scavata nella terra. Di lì si giunge anche alla chiesetta di Cristo. Al km 16 sulla sinistra, la strada sterrata per Mesa Pigadi ci porta alla spiaggia meridionale del promontorio (1 km circa). Più sotto incontreremo un'altra strada sterrata che, dopo 1 km circa, finisce nella Caldera. Al km 18, dove termina la nostra strada, c'è il Faro, che di regola non si può visitare. Gli Scavi di Akrotiri: gli scavi sono cominciati nel 1967 e subito furono sensazionali. Venne alla luce un'intera città minoica con case a due e tre piani decorate con meravigliosi affreschi. La città stretta e lunga, da nord a sud, aveva fogne, gabinetti, botteghe, laboratori, stradine. A nord c'è un'edificio in pietra scolpita con pianoterra a 10 stanze, una scala che porta al primo piano e tracce di un secondo piano. Le case sono ovunque, ma anche magazzini con giare, vasi ed anfore, la piazza del Mulino (così chiamata per la macinazione del frumento che avveniva in una stanza-laboratorio a nord della piazza che apparteneva al mugnaio del paese, oggi c'è ancora quel
  • 5.
  • 6. Firà-Pyrgos (10 km) Per andare a Pyrgos prendiamo la strada provinciale che da Firà porta a Perissa. Dopo circa 7 km prendiamo la diramazione a sinistra per Pyrgos. Se si prosegue si arriva ad Exo Gonià e Mesa Gonià. Pyrgos: E' il paese che più di tutti mantiene vive le note di vecchio borgo medievale (altri simili erano Skaros, Emborio ed Akrotiri) Costruito su un'altura, lontano dal mare, era circondato da mura, i cui ruderi sono ancora visibili nel paese. Finiti i pericoli tipici del medioevo le case vennero custrite fuori dalle mura ed il paese assunse l'odierno aspetto. La particolarità del paese è data dall'elevato numero di chiese, anche antiche. La più vecchia di tutte è dedicata alla Dormizione di Maria Vergine (to Theotokaki), nel castello di Pyrgos, che fu costruito un pò dopo quello di Episkopì Gonià, nel XI sec. Al periodo 1537-1650 risalgono invece le chiese della Trasfigurazione di Cristo (to Christulaki), di San Giovanni il Teologo, di Santa Teodosia e la chiesa scavata nella terra di San Nicola di Kisiras. Altre chiese successive sono: Santa Caterina, San Demetrio, Arcangelo Michele ... e non sono tutte! Basti pensare che sull'isola di Santorini ci sono 352 chiese. Il Monastero del Profeta Elia: per raggiungere il Monastero dobbiamo salire sul punto più alto di Santorini. Dalla piazza prendiamo la strada carrabile che sale al Monastero o, alternativamente, una vecchia strada a scalini. Il Monastero maschile del Profeta Elia il Thesvita fu costruito da due monaci nel 1711 ed era un cenobio interdetto alle donne (fino al 1853). All'interno, oltre la chiesa, c'è il museo diviso in due settori: folcloristico ed ecclesiastico. Il primo si trova nelle sale che un tempo erano destinate ai lavori domestici dei monaci. Il secondo ospita i cimeli del monastero: icone cretesi del XV sec, crocefissi, calici, reliquie sacre, manoscritti, sigilli e lettere. Il Monastero ospita anche la collezione privata di P.Nomikou che comprende tessuti artigianali, ricami, porcellane e quadri di vecchie case signorili dell'isola.
  • 7.
  • 8. Il Giro della Caldera Parte di quest'itinerario avverrà in caicco. Informiamoci sugli orari di partenza ed acquistiamo i biglietti in qualche agenzia di Firà. Di regola ci sono due partenze al giorno. Una la mattina (ed è il tour più lungo) ed una il pomeriggio. Importante: dobbiamo aver cura di indossare scarpe chiuse e calze per camminare comodamente sul Vulcano, la terra è calda. Portiamo con noi dell'acqua e qualcosa da mangiare soprattutto se la gita che faremo è quella della mattina. Firà-Mesa Ghialòs: è la caratteristica e storica strada che da Firà porta giù al vecchio porto di Santorini (lo possiamo raggiungere anche in teleferica). Molto pittoresca è la discesa (o anche salita) in groppa a volenterosi somari che, rasenti il muretto, scenderanno per noi i 587 gradini larghi, che per la "strada di Ghialòs", portano al caicco. Il piccolo porticciolo e la sua baia offrono anche la possibilità di un bagno (a mare e venti calmi), dato che l'acqua è bassa fino ad un certo punto. Nella piccola baia noteremo a nord la roccia giallastra che scende verso il mare, laddove corrosa dalla salsedine forma delle grotte. Il caicco si muove verso ovest e tutt'intorno, in alto ed in basso è stupore! Dietro ed in alto le pareti della Caldera con il bianco tetto di Firà ci sovrastano; ai lati l'isola con le miniere di pozzolana e le sue braccia sembra avvolgerci. Dopo 5 minuti il mare sotto di noi ha già raggiunto i 300 mt di profondità (sarà ancora più profondo). Il Vulcano - Nea Kameni: Il caicco passa alla destra della prima massa lavica, Nea Kameni. Il suo aspetto è quasi primordiale, un materiale nerissimo che, uscito dalla terra allo stato denso, si è poi improvvisamente raffreddato e consolidato. Appena entreremo nel porticciolo ci accorgeremo che l'acqua ha assunto un colore verde opaco per la presenza di zolfo. Sbarcati dal battello, per circa un'ora, cammineremo verso il cratere del Vulcano. La strada attraversa un paesaggio "infernale" di roccia nera e l'odore di zolfo diventa sempre più intenso man mano che ci avviciniamo alla "bocca". Alla vista del cratere il silenzio cadrà ed il paesaggio cambierà aspetto. Sembra una grande bacinella di pozzolana, pietre con cristalli di zolfo, fumo e zolfo, la terra è caldissima ... a questo punto torniamo verso il caicco, ma prima di imbarcarci di nuovo godiamo di un benefico e rigenerante bagno caldo in acqua sulfurea. Dal vulcano navigheremo verso la vostra prossima meta: Thirasia, la parte staccata della Caldera. Durante il tragitto potremo notare le due distinte isolette che formano il Vulcano (Palea e Nea Kameni). Dopo Thirasia l'itinerario comprenderà lo stretto tra Thirasia ed Apano Merià con una fermata in una delle due baie, Ammoudi o Armeni. Da qui comincia il tragitto di ritorno. Il caicco navigherà lungo la caldera, da nord a sud, ed ammireremo la bellezza dell'isola, stavolta dal basso. Arrivati a Mesa Ghialòs risaliremo in teleferica o in groppa al solito volenteroso somaro. Chi sceglie il "Big Boat Trip", oltre al vulcano, approderà all'isoletta di Aspronisi, alla pittoresca isola di Thirasia e all'incantevole Oia. Thirasia: E' la seconda isola per grandezza e non si è sviluppata molto, conta infatti solo 245 abitanti, per lo più pescatori ed agricoltori. La città principale è appunto Thirasia con 145 scalini da fare per raggiungerla. 93 abitanti li conta invece Potamos, abbarbicato in una valle stretta e profonda, caratteristico paese dalle case multicolore scavate nella terra. Riva, invece, è la zona settentrionale dove si può trovare una bellissima spiaggia sabbiosa, piccole taverne tradizionali sul mare e la pittoresca chiesetta di Santa Irini. Curiosità: Molti affermano che fu proprio questa chiesa a dare il nome all'isola di Santorini, onore rivendicato anche dalla chiesa omonima di Perissa. Dalla strada litoranea vale la pena fermarsi ad Agrilià, famosa per i tesori della chiesa della Madonna di Lagkadiù. Andando verso sud dell'isola scopriremo tantissime casette scavate nella terra e, se ci spingiamo verso la punta estrema a sud dell'isola, ritroveremo altri tesori: Il Monastero della Dormizione di Maria Vergine ed un'incredibile "finestra" sulla Caldera. Da questo punto, guardando l'isola di Santorini, si apre un panorama unico e daremo ragione a colui che chiamò l'isola Stronghylì, cioè Tonda. Un cerchio completo, da Oia ad Akrotiri e l'interno del cerchio coperto d'acqua, nel centro il Vulcano e all'estremità destra Aspronisi ... come una nave passeggeri che entra nel porto!

Editor's Notes

  1. \n
  2. \n
  3. \n
  4. \n
  5. \n
  6. \n
  7. \n
  8. \n
  9. \n