La prima di 3 presentazioni dedicate al Cilento. Con la descrizione, in particolare, di queste località:
Palinuro
Marina di Camerota
San Severino
Roccagloriosa
Santuario di Pietrasanta.
Il Cilento è pieno di bellissime località. La scelta è dovuta solo alla conoscenza personale di questi luoghi ed alle foto scattate personalmente.
La seconda presentazione sul Parco Nazionale del Cilento include 3 località:
L'oasi WWF delle grotte del Bussento
Sapri e la spigolatrice
Maratea e la statua del Cristo.
Il Cilento è pieno di belle località. La scelta di quelle presentate è dovuta solo alla loro personale conoscenza ed alle foto scattate personalmente.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 3^B dell'Istituto Alberghiero "Elsa Morante"di Crsipiano Taranto ci porta in un viaggio low-cost in Val d'Itria e nella Puglia Jonica.
La seconda presentazione sul Parco Nazionale del Cilento include 3 località:
L'oasi WWF delle grotte del Bussento
Sapri e la spigolatrice
Maratea e la statua del Cristo.
Il Cilento è pieno di belle località. La scelta di quelle presentate è dovuta solo alla loro personale conoscenza ed alle foto scattate personalmente.
File del Concorso "Classe Turistica" promosso da Touring Club Italia.
La 3^B dell'Istituto Alberghiero "Elsa Morante"di Crsipiano Taranto ci porta in un viaggio low-cost in Val d'Itria e nella Puglia Jonica.
Le opportunità turistiche del territorio attorno al Lago di ComoinnovActing
Progetto di Laura Maggioni per il laboratorio di Marketing Digitale Turistico all'Università Bicocca di Milano per Consorzio Nettuno (Scienze del Turismo)
e/co Cilento pon04a3_00268 è una piattaforma di cooperazione e di condivisione on-line che nel costruire una maggiore partecipazione e trasparenza alle politiche del territorio vuole accrescerne la competitività.
Una piattaforma che coniuga la promozione del territorio e la partecipazione dei cittadini, dandogli la possibilità di partecipare al racconto del proprio territorio, comunicandolo e contribuendo alla costruzione di scenari di sviluppo.
e/co Cilento è uno strumento di supporto alle decisione e di concertazione tra le Pubbliche Amministrazioni, il settore produttivo ed il terzo settore.
Le opportunità turistiche del territorio attorno al Lago di ComoinnovActing
Progetto di Laura Maggioni per il laboratorio di Marketing Digitale Turistico all'Università Bicocca di Milano per Consorzio Nettuno (Scienze del Turismo)
e/co Cilento pon04a3_00268 è una piattaforma di cooperazione e di condivisione on-line che nel costruire una maggiore partecipazione e trasparenza alle politiche del territorio vuole accrescerne la competitività.
Una piattaforma che coniuga la promozione del territorio e la partecipazione dei cittadini, dandogli la possibilità di partecipare al racconto del proprio territorio, comunicandolo e contribuendo alla costruzione di scenari di sviluppo.
e/co Cilento è uno strumento di supporto alle decisione e di concertazione tra le Pubbliche Amministrazioni, il settore produttivo ed il terzo settore.
Selon l’enquête récente du journal électronique célèbre des Etats-Unis Huffington Post, la baie d’Ha Long du Vietnam fait partie des plus belles côtes.
This is a presentation of TYPES OF NETWORK WIRED describing each of the topologies of network to its main features and disadvantages.
Alberto Rey And Carlos Tiguaque
Il nostro ultimo giorno di Servizio Civile purtroppo è arrivato. Un anno intenso e ricco di avventure che ci ha arricchito professionalmente e non solo.
L’ultimo lavoro, il canyon dell’Olona, completa una serie di lavori iniziati che non possono concludersi così in quanto questo progetto deve proseguire per arricchire le conoscenze su luoghi meravigliosi che aspettano solo di essere riscoperti e valorizzati, come ad esempio i travertini della Valle Luna, le sorgenti dell’Olona, il lavatoio della Rasa, le grotte delle Madonnine ed altri. Per questo cerchiamo, speriamo ed auspichiamo che editori, enti o associazioni possano sostenere il completamento del progetto. Varese ha davvero tanto da offrire allo sviluppo di un turismo lento e culturale.
Abbiamo molte idee e tanta voglia di fare che non riguardano solo la realizzazione di altri libretti ma comprendono la stesura di un libro che raccolga tutte le Meraviglie per valorizzare il nostro territorio, la creazione di programmi per l’educazione ambientale da proporre alle scuole e l’organizzazione di piccole escursioni per tutti i cittadini.
Ringraziamo tutti quelli che ci hanno seguito finora e auspichiamo il vostro sostegno e, soprattutto, la vostra collaborazione.
A presto!
Elena, Sara, Matteo e Giordano
http://lemeravigliedivarese.wordpress.com/
Vacanze in Sardegna? Scarica LeMOBYGuide e traghetta verso l'isola. Una serie di mini guide da portare con te e leggere nei momenti di relax in spiaggia!
Scuola elettronica del consumo
Anno scolastico 2013/14
Classi terze dell’indirizzo per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera
Sez. L-M-N-P-R
Docenti:
A. Bellelli - D. Corrieri – R. Lo Iacono – R. Rossi
con la collaborazione dei professori S. Forti e M. Passone
In partenza per le vacanze in Sardegna? Scopri Santa Teresa di Gallura. il mare e le spiagge più belle raggiungibili con un semplice traghetto per la Sardegna.
In-Cul.Tu.Re. Itinerari cicloturistici - 2.Dalla Grecìa Salentina al mare in ...Zoom Cultura
Itinerario cicloturistico, fruibile da una mappa interattiva, realizzato dal Progetto IN-CUL.TU.RE. con la Soc. Coop. CRESCo. Questo secondo itinerario (non ad anello) vi permetterà di attraversare quattro comuni della Grecìa (Corigliano d’Otranto, Melpignano, Castrignano de’ Greci e Carpignano Salentino) e di raggiungere il litorale avendo a disposizione due opzioni per terminare la vostra escursione: il relax di S. Andrea o il fascino arcaico di Roca.
Breve storia del Vittoriano, un monumento di straordinaria bellezza e pieno di significati. Monumento mastodontico, anche un po’ contestato, che troneggia al centro di Roma, inneggiante al Risorgimento Italiano. La prima pietra fu posta nel 1885, la conclusione dei lavori del complesso del Vittoriano si può ufficialmente far risalire al 1935, anche se l’inaugurazione del monumento risale al 1911.
In questa puntata i tre siti del Cilento dichiarati dall’Unesco beni protetti e Patrimonio dell’Umanità:
- Il sito archeologico di Paestum
- Il sito archeologico di Velia-Elea
- La Certosa di Padula
Gaeta, Montagna spaccata, Grotta del turco.salcariello43
A Gaeta, 100 km da Roma, un Santuario costruito in bilico sul mare, nato, secondo la leggenda, dal terremoto provocato dalla morte di Cristo sulla Croce. Vicino ad esso, una enorme grotta sul mare, rifugio dei pirati saraceni.
Oggi, 20 Marzo 2012, è il primo giorno di Primavera. Buona Primavera a tutti !!
Immagini colorate della natura, con il sottofondo di cinque brani musicali dedicati alla Primavera.
1. PALINURO e dintorni
Il Cilento è una subregione montuosa della Campania che si protende come
una penisola tra i golfi di Salerno e di Policastro, nella zona meridionale della
regione.
Fino alla creazione del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano il territorio
cilentano era individuato tra i paesi ai piedi del Monte della Stella (1131 mt) e altri
delimitati a est dal Fiume Alento.
Per ragioni oggettive si è voluto estendere il Cilento a buona parte della
provincia costiera e interna meridionale di Salerno.
Anticamente il Cilento era parte della Lucania (insieme con il Vallo di Diano e il
golfo di Policastro). Ne è rimasto segno nel dialetto, nelle tradizioni gastronomiche
e nella toponomastica (Vallo della Lucania, Atena Lucana).
Se ne fa derivare il nome da cis Alentum ("al di qua dell'Alento"), quantunque il
fiume non ne segni più il confine.
Dal Luglio 2011 la denominazione del Parco è cambiata in:
Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni.
Avanzamento automatico
2. I luoghi visitati in questa presentazione sono:
Palinuro,
Marina di Camerota,
S. Severino, paese fantasma,
Roccagloriosa,
Santuario di Pietrasanta.
Circa il 90 % delle foto sono originali.
Le altre foto sono tratte da Internet per completare la descrizione dei luoghi.
Le informazioni sono tratte da testi o siti Internet.
Musica: Core Ingrato by Sal – i0sjc
3. PALINURO
Palinuro e’ la maggiore frazione di
Centola, in provincia di Salerno.
E’ una stazione balneare del Cilento
meridionale piuttosto nota, il cui nome
è legato ad un personaggio dell'Eneide,
il mitico Palinuro, nocchiero della flotta
di Enea…..
….che perde la vita perché il dio del
sonno lo fa addormentare con musica e
dolci parole e poi lo getta in acqua.
Così si avvera quello che il fato aveva
sempre detto per far sì che Enea
raggiunga il Lazio: uno di loro, un
troiano, dovra’ morire.
4. Il Promontorio di
Capo Palinuro visto
dai due lati ….
Dal lato ovest, località La Torre
Da est, dalla litoranea verso
Marina di Camerota
Il Paese di Palinuro visto dal promontorio
5. La fama di Palinuro è dovuta in
buona parte alla qualità delle
acque che le frutta da alcuni anni
la "Bandiera Blu“.
6. Lunghe spiagge sabbiose, o
raggiungibili solo dal mare,
sono un’ulteriore richiamo per
il turismo balneare.
7. Oltre alle spiagge situate ai lati del
promontorio, è piuttosto frequentata la
zona chiamata Spiaggia Mingardo
(detta anche Arco Naturale, per via di
una formazione rocciosa ad arco)
8. Altro motivo di attrazione turistica sono le numerose
grotte marine site attorno Capo Palinuro (tra cui la Grotta
Azzurra), apprezzate per le escursioni subacquee.
La Grotta Azzurra deve il suo nome ai giochi di luce
creati da un condotto a 20 metri di profondità che
permette la penetrazione della luce solare.
9. Il promontorio è costituito da rocce
calcaree che scendono a strapiombo
sul mare e nelle quali le acque hanno
scavato numerose grotte e profonde
gole.
Fra le altre:
La Cala Fetente (deve il suo nome
ad emanazioni sulfuree).
La Cala delle alghe.
La Cala delle Ossa con il suggestivo
spettacolo di ossa umane calcinate
nella roccia (probabilmente vittime di
antichi naufragi).
La Grotta d’argento deve il suo
nome ai riflessi argentei provocati dal
calcare depositato sul fondo.
La Grotta del sangue deve il suo
nome a piccole alghe rosse.
La Grotta dei Monaci mostra ai
tanti visitatori delle formazioni
calcaree che assumono la forma di
monaci in preghiera. Cala fetente, solfatara
10. Un giro in barca è l’ideale per
scoprire ed ammirare anche
gli angoli più nascosti.
11. Una caletta ..…. …… con il bar !
La spiaggia del buon dormire. Lo scoglio del coniglio
12. Il Porto
L’abitato di Palinuro visto dal porto
Da molti anni Palinuro è collegata
anche con un servizio di aliscafi.
13. Anche dal punto di vista naturalistico Palinuro
presenta delle sorprese: tra la macchia
mediterranea, cespugli di mirto, ginestre ed erica,
le pareti del promontorio ospitano un raro e
importante endemismo della flora mediterranea del
versante tirrenico meridionale, la Primula di
Palinuro (Primula palinuri), unico esempio
conosciuto di primula in ambiente non montano.
Primula Palinuri
14. E ancora:
Turisti USA
La stazione meteorologica
Calanchi in zona “Saline” Tramonto
15. Marina di Camerota
Lasciamo Palinuro e ci dirigiamo verso est seguendo la litoranea SS 562,
costeggiando altre belle spiagge. Dopo circa 10 km siamo a Marina di Camerota.
16. Pare che Camerota sia stata fondata
nel VI sec. a.C. dai Focei, la stessa
popolazione greca che fondò la città di
Elea-Velia.
Il suo nome probabilmente deriva dal
greco Kamaratòn, cioè costruzione ad
arco.
Ciò sembra convalidato dal fatto che,
nella zona, sono presenti numerose
grotte naturali a volta.
17. Oggi, Marina di Camerota è una rinomata
località turistica balneare, sia per la qualità
delle acque che per il contesto naturale
essendo immersa fra le colline cilentane ricche
della tipica macchia mediterranea.
Una serie di spiagge lunga circa 7 km si
trova lungo la strada che la collega a Palinuro.
Prevalentemente di sabbia finissima, le
spiagge sono rinomate per la profondità dei
fondali, ideali per chi ama nuotare.
18. La "perla del Cilento", com'è soprannominata,
è compresa nel Parco nazionale del Cilento e
Vallo di Diano, quindi protetta dall'Unesco
quale patrimonio mondiale dell'umanità e
riserva della biosfera.
Numerose le strutture ricettive come:
villaggi, camping, hotel, case vacanza,
residence.
19. San Severino, città fantasma
Torniamo indietro sulla ss 562, e dopo alcuni km ci dirigiamo verso l’interno sulla
“Mingardina”. Ci addentriamo in una sorta di canyon percorso dal fiume Mingardo.
Sopra di noi appare la spettrale visione di un paese abbandonato ed arroccato su
di uno sperone di roccia, a picco sul fiume. Il paese si chiama San Severino.
20. Gola del Diavolo
Borgo Medievale nato intorno al 1200 ai piedi del
castello fondato verso il 1045 dal normanno Turgisio,
giunto nella regione al seguito di Roberto il Guiscardo.
Il nome deriva dalla famiglia Sanseverino, che lo tenne,
insieme con altri feudi nell'Italia meridionale, fino al 1400.
Situato sui dirupi della Gola del Diavolo, dove nel 1075
venne ucciso in un’imboscata il longobardo Guido, Conte
di Policastro.
Alle sue pendici scorre il fiume Mingardo. In epoca
medioevale era una postazione strategica di difesa.
21. A causa del tempo e dell'incuria degli uomini il
borgo ha mantenuto intatta solo la chiesa dedicata
a Santa Maria degli Angeli posta al centro del
vecchio paese.
È tuttavia ancora possibile scorgere le vecchie
case, quello che resta del castello ed insomma la
vita di allora, tramite un percorso attrezzato.
Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale
i circa 400 abitanti cominciarono a costruire delle
case a valle nei pressi della stazione ferroviaria e
lungo la strada provinciale, e nel giro di pochi anni
tutti gli abitanti si trasferirono nelle moderne
abitazioni.
La Chiesa
22. Roccagloriosa
Un luogo dalla storia millenaria;
come testimoniano i diversi reperti
dell'età del bronzo e dell’età del ferro.
Comune con circa milleseicento abitanti, sorge in posizione dominante (450 m. slm) su
uno spartiacque delle valli dei fiumi Mingardo e Bussento, a nord del monte Bulgheria.
S. Martino L’abitato visto dal Castello
23. Il nome è composto dal termine "rocca" e
dall'aggettivo "gloriosa".
Il primo fa sicuramente riferimento alla sua
posizione geografica, il secondo invece, per
quanto ci tramanda la tradizione, deriva dalla
devozione degli abitanti nei confronti di
un'immagine della Madonna Gloriosa
presente nella chiesa del castello.
Il castello di Roccagloriosa, edificato tra i secoli VIII-
IX sulla cima più alta del paese, rappresentava un
anello strategico di una catena difensiva che
otticamente, collegava i castelli della Molpa, di
Montelmo e Policastro con le torri costiere.
24. La storia di Roccagloriosa ha radici remote,
che trovano tracce in antiche civiltà come quelle
degli Ausoni, degli Enotri, degli Osci, dei Greci e
dei Romani.
Nelle immediate vicinanze vi è il sito
archeologico dell'antica Leo (Orbitania per i
Romani), risalente al IV-V sec. a.C.. Antiche mura di cinta
La città di Leo fu edificata dai Sibariti su di un
falsopiano, protetto dal Monte Capitenali, la cui
posizione permetteva il controllo di vastissimi
territori.
Una delle tombe
25. Numerosi ed interessanti i reperti, anche in oro,
recuperati nelle tombe, e raccolti in un museo
situato al centro del paese.
Roccagloriosa, anche se piccolo borgo, vanta:
9 chiese , 6 palazzi padronali,
1 castello (ruderi), 1 area archeologica,
1 necropoli, 1 museo, in ampliamento.
P.S.: sembra che il principe
Antonio de Curtis, in arte Totò,
sia stato concepito a Roccagloriosa!
Corredo funebre, bracciale
26. Santuario Maria Santissima di Pietrasanta (San Giovanni a Piro)
Intorno al 1200 un gruppo di monaci Basiliani trovò
la statua della Madonna di Pietrasanta proprio in cima
alla collina. L’icona era incastrata nella roccia,
formando un tutt’uno con la nicchia in cui era posta.
Si racconta, anche, che il Santuario fu costruito in
seguito alla comparizione in quel posto della madonna
che indicò ad un pastorello il luogo dove avrebbe
dovuto costruire una cappella.
In lontananza, avvolto dalle nubi, il Monte Bulgheria.
27. Posto in superba posizione, a 650 m. slm, il Santuario
domina l’anfiteatro del Golfo di Policastro.
Fino a poco tempo fa era raggiungibile solo a piedi,
attraverso la boscaglia, tramite un sentiero in salita; oggi
invece si può raggiungere tranquillamente in auto.
Inizialmente il Santuario era molto piccolo, conteneva al
massimo una decina di persone.
In questi ultimi decenni la chiesa è stata ristrutturata più
volte. L’ultima, nel 1988.
S. Giovanni a Piro
Visione apocalittica del Golfo di Policastro.
Il santuario è indicato dalla freccia.
28. Nella prossima presentazione :
Le grotte del Bussento,
Sapri e la Spigolatrice,
Maratea e il Cristo.
Fine
By Sal – I0SJC i0sjc@libero.it