Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Settima Giornata Italiana della Statistica
Il Friuli Venezia Giulia attraverso la statistica ufficiale. Specificità territoriale e dimensione transfrontaliera
Udine, 26 ottobre 2017
Camera di Commercio di Udine Sala Valduga
piazza Venerio 8
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Perugia, 5 novembre 2018
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Scienze politiche Aula 2 via A. Pascoli, 20
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Pisa, 25 ottobre 2018 Università di Pisa
Dipartimento di Economia e Management
Aula A Via Cosimo Ridolfi, 10
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario Istat Roma, Aula Magna 18 novembre 2018
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
Settima Giornata Italiana della Statistica
Il Friuli Venezia Giulia attraverso la statistica ufficiale. Specificità territoriale e dimensione transfrontaliera
Udine, 26 ottobre 2017
Camera di Commercio di Udine Sala Valduga
piazza Venerio 8
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Perugia, 5 novembre 2018
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Scienze politiche Aula 2 via A. Pascoli, 20
Ottava giornata italiana della statistica
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Pisa, 25 ottobre 2018 Università di Pisa
Dipartimento di Economia e Management
Aula A Via Cosimo Ridolfi, 10
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario Istat Roma, Aula Magna 18 novembre 2018
Disuguaglianze nella mortalità: cosa possiamo sapere in più dall’integrazione delle fonti?
via Cesare Balbo 16
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
l nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Catanzaro, 7 novembre 2018
Regione Calabria Cittadella Regionale Sala Verde
Viale Europa, Località Germaneto
F. Di Leo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Colmare i gap informativi sulle popolazioni elusive: progetti in corso e prospettive
Titolo: Le persone senza fissa dimora e senza tetto: il passato e il futuro delle indagini speciali condotte dall'Istat
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Venezia 8 novembre 2018
Università Ca’ Foscari
Aula 10C San Giobbe, Cannaregio 873
Settima Giornata Italiana della Statistica
Evento Territoriale "L’Umbria regione d’Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia Aula 1 - via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Settima giornata italiana della statistica
Evento territoriale "L'Umbria Regione d'Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia Aula 1 via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Settima Giornata Italiana della Statistica
La Toscana regione d’Europa
Firenze, 27 ottobre 2017
Università di Firenze
Polo Universitario delle Scienze Sociali Aula Magna
via Delle Pandette, 9
Seminario Istat Firenze 26 Maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Città Metropolitana di Firenze
Palazzo Medici Riccardi - Sala Luca Giordano - Via Cavour, 1
Firenze
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
l nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Catanzaro, 7 novembre 2018
Regione Calabria Cittadella Regionale Sala Verde
Viale Europa, Località Germaneto
F. Di Leo, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Colmare i gap informativi sulle popolazioni elusive: progetti in corso e prospettive
Titolo: Le persone senza fissa dimora e senza tetto: il passato e il futuro delle indagini speciali condotte dall'Istat
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Venezia 8 novembre 2018
Università Ca’ Foscari
Aula 10C San Giobbe, Cannaregio 873
Settima Giornata Italiana della Statistica
Evento Territoriale "L’Umbria regione d’Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia Aula 1 - via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Settima giornata italiana della statistica
Evento territoriale "L'Umbria Regione d'Europa"
Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Economia Aula 1 via Alessandro Pascoli
Perugia, 23 ottobre 2017
Settima Giornata Italiana della Statistica
La Toscana regione d’Europa
Firenze, 27 ottobre 2017
Università di Firenze
Polo Universitario delle Scienze Sociali Aula Magna
via Delle Pandette, 9
Seminario Istat Firenze 26 Maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Città Metropolitana di Firenze
Palazzo Medici Riccardi - Sala Luca Giordano - Via Cavour, 1
Firenze
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
Siamo giunti alla quindicesima edizione della pubblicazione semestrale redatta da Ipsos sul clima del Paese e le valutazioni degli italiani circa i propri enti locali, quasi 8 anni di monitoraggio continuativo che ci hanno consentito di cogliere l’evoluzione dell’opinione pubblica negli anni della crisi e negli ultimi semestri di ripresa.
Il semestre appena trascorso mostra una progresso dei principali indici rilevati, dopo il rallentamento segnalato ad inizio 2017. I timori riguardo il prossimo futuro tendono a ridimensionarsi significativamente, mentre cresce l’ottimismo. Le valutazioni circa la qualità della vita nella propria zona di residenza migliorano invece più lentamente, come le valutazioni degli intervistati sull’operato delle proprie amministrazioni regionali. Arretrano invece, sia pure di poco, i giudizi positivi circa l’azione delle amministrazioni comunali.
Se il miglioramento del quadro economico del Paese, dopo i ripetuti segnali positivi provenienti dalle principali istituzioni nazionali ed internazionali, è stato colto da gran parte dell’opinione pubblica, i lunghi anni di crisi non possono essere velocemente dimenticati e la sensazione di un arretramento della propria qualità di vita non è per niente facile da invertire.
L’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale per il rinnovo del Parlamento, un voto che a detta di molti difficilmente garantirà una maggioranza e dunque una stabilità istituzionale nel prossimo futuro, contribuisce a disegnare un clima d’incertezza in un Paese che ha quanto mai bisogno di normalità.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La relazione, predisposta in occasione del 90^ anniversario dell’istituzione dell’Istat e della 20^ Giornata nazionale della statistica 2016, delinea i cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Perugia nel periodo 1851 – 2015 sulla base dei dati censuari e anagrafici sugli argomenti: popolazione, stranieri, famiglie, abitazioni, istruzione, lavoro, disagio e mobilità.
Molti sono stati i cambiamenti sia sul piano della diversa composizione degli abitanti: massiccio ingresso degli stranieri, incremento di anziani in coppia e soli, diverso indice di natalità, incremento della disoccupazione soprattutto giovanile, ecc. Alcuni indicatori che, fino al 2001, sembravano delineare una società in positiva evoluzione, hanno evidenziato un peggioramento tornando ai valori del lontano passato.
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Caserta, 31 ottobre 2018
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Viale Ellittico, 5
A poche ora dal risultato del Referendum Costituzionale Ipsos propone le sua analisi post voto. Indubbiamente il fenomeno più rilevante di questa consultazione è stata la larga partecipazione dei cittadini al voto, inusuale per un referendum e paragonabile a consultazioni politiche. Gli italiani quindi hanno perfettamente colto la rilevanza di questo voto. Da un lato per le implicazioni costituzionali, l’approvazione di una legge che avrebbe cambiato profondamente il funzionamento delle Camere, dall’altro per le implicazioni politiche, rese assolutamente evidente dalla personalizzazione sul Presidente del Consiglio.
Questo ultimo aspetto ha indubbiamente favorito un voto contro: dall’analisi dei flussi risulta una strettissima correlazione tra voto politico e voto referendario. Con alcuni «tradimenti»: se infatti gli elettori del PD sono nella larghissima parte confluiti sul sì (80%), non è stato così per gli elettori centristi che hanno fatto vincere di misura il no (51%), mentre dall’altro lato emerge anche una non secondaria propensione al sì tra gli elettori di Forza Italia.
Il sì ha i suoi punti di forza nelle classi di età elevate, tra i pensionati e gli elettori con bassi titoli di studio, ma con un consenso più elevato, anche se non maggioritario, tra i laureati. In sostanza il profilo è quello, classico, dell’elettorato PD dopo la perdita dell’effetto europeo, che a sua volta riproduce il profilo dell’elettorato dell’Ulivo e prima ancora di DS e Margherita. Con tre differenze importanti: la scarsa presenza tra i ceti medi, segno di un distanziarsi di un segmento che si sente impoverito e in difficoltà, una prevalenza tra i cattolici assidui, un bassissimo appeal tra i dipendenti pubblici. Anche qui segnale di un modificarsi, oramai stabilizzato, dell’area di riferimento.
Al contrario il no è un voto giovanile, e popolare: le punte più alte sono tra i disoccupati e tra gli operai. La stessa differenziazione territoriale sottolinea questi aspetti: il voto massiccio al Sud per il no, con una partecipazione per queste zone segnatamente alta, conferma questa lettura.
È la frattura più volte sottolineata fra popolo ed élite, che abbiamo visto recentemente all’opera con la Brexit e nelle elezioni americane. I segmenti sociali più colpiti dalla crisi, le fette di elettorato deluse dalla politica del governo, hanno determinato ampiamente le sorti del voto. Senza nulla togliere agli elementi di merito, gli aspetti di disagio e rabbia sono stati prevalenti. È stato un voto sociale, non solo politico.
Siamo arrivati all’ottava edizione della nostra newsletter semestrale sul clima del
Paese e le valutazioni degli enti locali.
Le nostre rilevazioni descrivono per il primo semestre del 2014 il permanere di una
situazione tuttora complicata per il nostro Paese, nonostante si evidenzino alcuni
segnali di inversione di tendenza, specie sul lato delle aspettative degli italiani
riguardo alla propria situazione economica e alla fine della lunga crisi che ha
attraversato il quinquiennio.
I segnali di disagio riguardo alla qualità della vita e l’allontanamento progressivo
dei cittadini dalle proprie amministrazioni locali restano preoccupanti, specie in
alcuni zone geografiche.
L’auspicio di un possibile scatto in avanti del Paese, grazie anche all’improvviso
svecchiamento della leadership politica italiana che ha caratterizzato l’ultimo anno
- con un’ulteriore forte accelerazione negli ultimi mesi – rende ancora più
impegnativo lo sforzo degli amministratori alla guida degli enti locali, chiamati ad
individuare soluzioni concrete e lungimiranti in grado di dare certezze in un
contesto di risorse che permangono scarse ed incerte
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Genova, 5 novembre 2018
Università degli studi di Genova, Dipartimento di Economia
Aula Spinola Via Vivaldi 5
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni
111mila residenti oggi come trent’anni fa. Ma quanto è cambiata la città dal 1986 ? Grazie all’integrazione tra i dati di fonte Istat, quelli elaborati a partire dall’archivio anagrafico e i dati provenienti da altri archivi amministrativi (CCIAA, Ministero dell’Istruzione, ACI ecc…) che già trent’anni fa venivano raccolti dai Servizi Statistici del comune per implementare e aggiornare l’Osservatorio Statistico locale, si sono potute cogliere differenze sostanziali tra le due realtà che erano celate dietro all’apparente uguaglianza tra il numero assoluto dei residenti.
La Terni del 1986 contava poco più di 111.000 residenti quanti ve ne sono oggi, ma la struttura demografica era completamente diversa, come profondamente differenti sono gli eventi demografici che interessano la popolazione. In estrema sintesi Terni è diventata più rosa più vecchia e multirazziale: gli stranieri nel 1986 erano meno di 250 ora sono 12.540 e rappresentano l’11% della popolazione; tra i residenti la componente maschile è diminuita del 2% mentre quella femminile è cresciuta della stessa entità; nel 1986 vi erano 6.782 ultrasettantacinquenni, oggi a parità di residenti totali, gli ultra75enni sono divenuti 15.180 ovvero più del doppio e il loro peso sulla popolazione totale è passato dal 6,1 a 13,6% . Contemporaneamente sono “spariti” quasi 6.400 minorenni.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
R. Crialesi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La tutela della salute: vecchie e nuove esigenze informative
1. La popolazione genovese in evoluzione
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 1
A cura di Paola Acerbo
2. La popolazione in crescita dagli anni ‘50 raggiunge il picco massimo degli 848.121
abitanti nel 1965 in pieno boom economico; con l’inizio degli anni ‘70 il trend si inverte e
inizia un calo sistematico.
La popolazione residente
Rilevazione corrente ISTAT
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 2
3. Dopo il brusco calo delle nascite negli anni ’70, il valore resta pressoché stabile.
Il saldo naturale (nati – morti) da oltre 40 anni è costantemente negativo
Il saldo naturale
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 3
Il tasso di natalità è pari a 6,3 nati su 1000 abitanti.
4. Andamento in Italia ed Europa
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 4
http://www.istat.it/60annidieuropa/index.html
5. Andamento in Italia ed Europa
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 5
6. Il saldo migratorio nel 2016 torna ad essere positivo
Immigrati ed emigrati
Luglio 2017
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 6
7. Immigrati ed emigrati secondo la zona geografica di provenienza o destinazione - anno 2016
Immigrati ed emigrati
Zona
geografica
Immigrati Emigrati
Saldo
N. % N. %
Città Metropolitana di Genova 4.589 36,1 6.238 53,9 -1.649
Liguria (altre province liguri) 678 5,3 731 6,3 -53
Nord ovest 1.384 10,9 1.745 15,1 -361
Nord est 435 3,4 426 3,7 9
Centro 565 4,5 540 4,7 25
Sud 728 5,7 340 2,9 388
Isole 469 3,7 294 2,5 175
Estero 3.857 30,4 1.259 10,9 2.598
TOTALE 12.705 100,0 11.573 100,0 1.132
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 7
8. La popolazione genovese è «vecchia»: nel 2016 l’età media è 48,1 anni e ogni 100 giovani tra 0 e
14 anni ci sono 250 anziani di oltre 64 anni; i quartieri con l’età media più alta sono Medio Levante e
Levante
La popolazione residente
L’indice di vecchiaia di Genova nel 2016 (249,9) continua ad essere notevolmente superiore al dato
nazionale (165,3) così come l’età media (48,1 rispetto a 44,9 a livello nazionale).
Municipio Età media
I CENTRO EST 46,9
II CENTRO OVEST 47,2
III BASSA VAL BISAGNO 49,1
IV MEDIA VAL BISAGNO 48,4
V VAL POLCEVERA 46,4
VI MEDIO PONENTE 47,7
VII PONENTE 49,0
VIII MEDIO LEVANTE 49,6
IX LEVANTE 49,5
GENOVA 48,1
Indice di vecchiaia: rapporto percentuale tra la popolazione in età 65 anni ed oltre e quella in età inferiore a 15 anni
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 8
9. La popolazione residente
Se si considera il numero dei patentati over 90 sul totale di quelli abilitati alla guida la Liguria con un
valore pari allo 0,247% si piazza al secondo posto preceduta dall’Emilia Romagna (0,253%) e seguita
dalla Toscana (0,233%). Il valore medio nazionale è di 0, 156%.
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 9
10. La popolazione residente
L’indice di ricambio è il rapporto percentuale tra la popolazione in età 60-64 anni e quella in età 15-19
anni e si utilizza anche per misurare le opportunità occupazionali per i giovani, derivanti dai posti di
lavoro lasciati disponibili da coloro che si accingono a lasciare l’attività lavorativa per limiti di età.
Valori distanti dalla condizione di parità indicano in ogni caso una situazione di squilibrio: indici molto
al di sotto di 100 possono indicare minori opportunità per i giovani che si affacciano al mercato del
lavoro, mentre valori molto superiori a 100 implicano anche una difficoltà a mantenere costante la
capacità lavorativa di un paese.
Indice di ricambio
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 10
11. Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
Gli stranieri residenti
stranieri residenti a fine anno
Dati di fonte anagrafica
11
12. Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
La popolazione italiana e straniera
I dati sulla composizione percentuale per classe di età, mettono in evidenza che la
popolazione straniera è nettamente più giovane rispetto alla popolazione italiana: tre
stranieri su quattro hanno meno di 45 anni.
Dati di fonte anagrafica
12
13. Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
La popolazione
Classe di età
Popolazione residente
Italiani Stranieri Totale
N. % N. % N. %
0 – 17 69.422 13,1 11.369 20,7 80.791 13,8
18 – 23 25.381 4,8 4.704 8,5 30.085 5,1
24 – 44 108.972 20,6 23.677 43,0 132.649 22,7
45 – 64 161.890 30,6 13.208 24,0 175.098 30,0
65 e oltre 163.814 30,9 2.113 3,8 165.927 28,4
TOTALE 529.479 100,0 55.071 100,0 584.550 100,0
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
In Italia gli over 64 sono il 22,3% dell’intera popolazione
Tra i grandi comuni solo Venezia ha una percentuale simile a quella genovese
(27,7%), Napoli la più bassa (19,8%)
Tra i bambini al di sotto di un anno 1 su 5 è straniero
13
14. Gli stranieri residenti a Genova nel 2016 sono 55.071, l’incidenza sul totale della
popolazione genovese è pari al 9,4 %.
La popolazione straniera
MUNICIPIO 2016
II CENTRO OVEST 17,1%
V VAL POLCEVERA 13,4%
I CENTRO EST 12,1%
VI MEDIO PONENTE 10,2%
III BASSA VAL BISAGNO 9,3%
IV MEDIA VAL BISAGNO 7,2%
VIII MEDIO LEVANTE 5,3%
VII PONENTE 4,9%
IX LEVANTE 3,3%
TOTALE GENOVA 9,4%
La distribuzione degli stranieri varia molto sul territorio comunale: la più alta
percentuale rispetto al totale dei residenti si registra nel Municipio Centro Ovest
(17,1%) mentre il valore minimo lo detiene il Municipio Levante (3,3%). Nel solo centro
storico (Prè, Molo, Maddalena) un residente su 4 è straniero.
Per il quinto anno il Municipio Centro Ovest registra il più alto numero di stranieri
residenti (11.048 pari al 20,1% del totale degli stranieri)
% di stranieri sul totale dei residenti
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 15
15. Incidenza degli stranieri sulla popolazione complessiva
La popolazione straniera
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
II CENTRO OVEST 13,1% 14,5% 15,7% 16,8% 17,3% 17,5% 16,9% 17,1%
V VAL POLCEVERA 10,4% 11,7% 12,7% 13,7% 13,9% 14,0% 13,6% 13,4%
I CENTRO EST 10,6% 11,3% 11,9% 12,2% 11,9% 11,7% 11,6% 12,1%
VI MEDIO PONENTE 8,4% 9,2% 10,2% 10,6% 10,7% 10,4% 10,1% 10,2%
III BASSA VAL BISAGNO 6,8% 7,7% 8,4% 9,0% 9,3% 9,2% 9,0% 9,3%
IV MEDIA VAL BISAGNO 6,0% 6,6% 7,2% 7,6% 7,7% 7,7% 7,4% 7,2%
VIII MEDIO LEVANTE 4,2% 4,6% 4,9% 5,1% 5,1% 5,0% 4,9% 5,3%
VII PONENTE 3,6% 4,1% 4,5% 4,9% 5,0% 5,0% 4,8% 4,9%
IX LEVANTE 2,9% 3,1% 3,4% 3,5% 3,5% 3,4% 3,3% 3,3%
TOTALE GENOVA 7,5% 8,3% 9,0% 9,5% 9,6% 9,5% 9,3% 9,4%
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 16
16. Le nazionalità più numerose
A Genova la comunità straniera più presente è quella ecuadoriana seguita da quella
albanese e da quella rumena; dal 2011 i residenti con nazionalità rumena hanno
superato quelli provenienti dal Marocco.
n. residenti
Dati di fonte anagrafica
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 18
17. Le nazionalità più numerose
La comunità ecuadoriana risiede principalmente nel Municipio Centro Ovest (29,7%) e quella
albanese principalmente nel Municipio Val Polcevera (28,0%). I marocchini sono concentrati
nel Municipio Centro Est (30,7%), soprattutto nel centro storico (il 24,6% risiede nei Sestieri
Prè, Molo, Maddalena).
La comunità romena si distribuisce in modo uniforme nelle varie municipalità cittadine.
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
0,0%
5,0%
10,0%
15,0%
20,0%
25,0%
30,0%
35,0%
Centro Est Centro Ovest Bassa Val
Bisagno
Media Val
Bisagno
Val Polcevera Medio
Ponente
Ponente Medio
Levante
Levante
Ecuador Albania Romania Marocco
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 19
18. Cittadinanza italiana acquisita
Dati di fonte anagrafica
CITTADINANZA D’ORIGINE 2015 2016
ECUADOR 806 1054
ALBANIA 480 461
MAROCCO 348 259
PERU' 300 167
BANGLADESH 25 56
ROMANIA 100 49
SENEGAL 60 46
TUNISIA 53 36
REPUBBLICA DOMINICANA 45 29
UCRAINA 24 28
FEDERAZIONE RUSSA 27 27
NIGERIA 23 26
COLOMBIA 25 23
SRI LANKA 113 22
INDIA 32 15
FILIPPINE 50 13
TOTALE 2877 2521
Nel 2016 sono 2.521 gli stranieri che hanno acquisito cittadinanza italiana ( 2.877 nel 2015)
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 20
20. Le unioni
Matrimoni secondo la cittadinanza degli sposi (%)
Tra il 2000 e il 2016, l'incidenza dei matrimoni tra stranieri sul totale dei matrimoni
passa dall’1,1% al 5,9%, toccando una punta del 13,3% nel 2004. Nello stesso periodo,
la percentuale dei matrimoni "misti" passa dall’8,5 al 17,9. Rispetto al 2015
diminuiscono sia i matrimoni tra stranieri sia quelli misti.
Per quanto riguarda i "matrimoni misti", in questi 17 anni la grande maggioranza di essi
(75,9%) ha riguardato matrimoni con sposo italiano e sposa straniera.
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 22
21. Le unioni civili
2016 18
2017* 8
2016 31
2017* 27
*dati a settembre 2017
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017 23
22. Le famiglie
Famiglie (% sul totale) per n. di figli
numero di figli
Municipio
n. di
famiglie
I Centro Est 46.846
II Centro Ovest 31.960
III Bassa Val Bisagno 37.764
IV Media Val Bisagno 27.949
V Val Polcevera 29.314
VI Medio Ponente 29.231
VII Ponente 29.443
VIII Medio Levante 30.025
IX Levante 32.080
Totale Genova 294.612
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
0,0%
10,0%
20,0%
30,0%
40,0%
50,0%
60,0%
70,0%
0 1 2 3 4 5 6 e più
24Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
23. Le famiglie
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
25
Municipio
Famiglie
unipers. per
100 famiglie
Media
componenti
per famiglia
I Centro Est 51,8 1,88
II Centro Ovest 44,4 2,00
III Bassa Val Bisagno 46,1 1,93
IV Media Val Bisagno 43,2 1,98
V Val Polcevera 42,3 2,05
VI Medio Ponente 42,3 2,03
VII Ponente 42,7 1,99
VIII Medio Levante 45,7 1,96
IX Levante 45,7 1,94
Totale Genova 45,4 1,97
Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
24. Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
Le persone sole
A fine 2016 i cittadini genovesi che vivevano soli erano il 17,7%.
Solo il 5,5% dei giovani genovesi al di sotto dei 35 anni vive solo, mentre gli anziani di
75 anni e oltre soli sono ben il 38,5%, con una prevalenza della componente femminile
(47,9% contro il 22,8% della componente maschile).
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
meno di 35 anni 75 anni e più totale popolazione
maschi femmine TOTALE maschi femmine TOTALE maschi femmine TOTALE
I Centro Est 7,3% 7,0% 7,1% 23,0% 44,8% 36,7% 16,5% 20,4% 18,5%
II Centro Ovest 5,2% 4,0% 4,6% 23,4% 49,8% 40,0% 14,3% 18,9% 16,7%
III Bassa Val Bisagno 6,4% 6,1% 6,3% 22,9% 48,2% 38,9% 15,1% 21,2% 18,4%
IV Media Val Bisagno 5,8% 4,8% 5,3% 22,8% 47,8% 38,2% 15,1% 19,4% 17,3%
V Val Polcevera 5,1% 3,6% 4,4% 24,1% 49,7% 39,9% 14,8% 17,9% 16,4%
VI Medio Ponente 5,4% 3,7% 4,6% 21,9% 47,9% 38,1% 13,9% 18,3% 16,2%
VII Ponente 5,6% 4,9% 5,3% 22,4% 50,2% 39,6% 15,1% 20,0% 17,7%
VIII Medio Levante 5,9% 5,4% 5,7% 22,3% 46,6% 37,8% 15,0% 21,3% 18,4%
IX Levante 6,3% 5,4% 5,9% 22,6% 47,8% 38,1% 16,3% 21,8% 19,2%
Totale Genova 6,0% 5,1% 5,5% 22,8% 47,9% 38,5% 15,2% 20,0% 17,7%
26
25. Settore Controllo di Gestione, Qualità e Statistica – Uff. Statistica Ottobre 2017
Le persone sole
Persone di 75 anni e oltre che vivono da sole rispetto ai residenti nella stessa fascia di età (%)
La più alta percentuale di anziani che vivono da soli si registra nei municipi Centro
Ovest, Val Polcevera e Ponente e ovunque sono soprattutto donne: in tutti i municipi la
percentuale è al di sopra del 44%, con valori più alti nel Ponente dove una donna
anziana su due, vive sola.
Dati di fonte anagrafica al 31.12.2016
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
Centro Est Centro Ovest Bassa Val
Bisagno
Media Val
Bisagno
Val Polcevera Medio
Ponente
Ponente Medio
Levante
Levante
maschi femmine totale
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