Seminario Istat Firenze 26 Maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Città Metropolitana di Firenze
Palazzo Medici Riccardi - Sala Luca Giordano - Via Cavour, 1
Firenze
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano
la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, 11 maggio 2017
Sala Consiglio Piazza L. Rossi, 1 Catanzaro
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni
111mila residenti oggi come trent’anni fa. Ma quanto è cambiata la città dal 1986 ? Grazie all’integrazione tra i dati di fonte Istat, quelli elaborati a partire dall’archivio anagrafico e i dati provenienti da altri archivi amministrativi (CCIAA, Ministero dell’Istruzione, ACI ecc…) che già trent’anni fa venivano raccolti dai Servizi Statistici del comune per implementare e aggiornare l’Osservatorio Statistico locale, si sono potute cogliere differenze sostanziali tra le due realtà che erano celate dietro all’apparente uguaglianza tra il numero assoluto dei residenti.
La Terni del 1986 contava poco più di 111.000 residenti quanti ve ne sono oggi, ma la struttura demografica era completamente diversa, come profondamente differenti sono gli eventi demografici che interessano la popolazione. In estrema sintesi Terni è diventata più rosa più vecchia e multirazziale: gli stranieri nel 1986 erano meno di 250 ora sono 12.540 e rappresentano l’11% della popolazione; tra i residenti la componente maschile è diminuita del 2% mentre quella femminile è cresciuta della stessa entità; nel 1986 vi erano 6.782 ultrasettantacinquenni, oggi a parità di residenti totali, gli ultra75enni sono divenuti 15.180 ovvero più del doppio e il loro peso sulla popolazione totale è passato dal 6,1 a 13,6% . Contemporaneamente sono “spariti” quasi 6.400 minorenni.
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, Sala Consiglio, Piazza L. Rossi 1
Catanzaro,11 maggio 2017
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, Sala Consiglio, Piazza L. Rossi 1
Catanzaro,11 maggio 2017
Il Bilancio di Genere è lo strumento per valutare l’impatto delle politiche adottate e per comunicare ai cittadini e alle cittadine le azioni che questo Comune compie per le pari opportunità, oltre a stimolare omportamenti consapevoli.
Seminario Istat Firenze, 26 maggio 2017
Il censimento permanente: strumento di conoscenza del territorio - Palazzo Medici Riccardi Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1 Firenze
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano
la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, 11 maggio 2017
Sala Consiglio Piazza L. Rossi, 1 Catanzaro
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni
111mila residenti oggi come trent’anni fa. Ma quanto è cambiata la città dal 1986 ? Grazie all’integrazione tra i dati di fonte Istat, quelli elaborati a partire dall’archivio anagrafico e i dati provenienti da altri archivi amministrativi (CCIAA, Ministero dell’Istruzione, ACI ecc…) che già trent’anni fa venivano raccolti dai Servizi Statistici del comune per implementare e aggiornare l’Osservatorio Statistico locale, si sono potute cogliere differenze sostanziali tra le due realtà che erano celate dietro all’apparente uguaglianza tra il numero assoluto dei residenti.
La Terni del 1986 contava poco più di 111.000 residenti quanti ve ne sono oggi, ma la struttura demografica era completamente diversa, come profondamente differenti sono gli eventi demografici che interessano la popolazione. In estrema sintesi Terni è diventata più rosa più vecchia e multirazziale: gli stranieri nel 1986 erano meno di 250 ora sono 12.540 e rappresentano l’11% della popolazione; tra i residenti la componente maschile è diminuita del 2% mentre quella femminile è cresciuta della stessa entità; nel 1986 vi erano 6.782 ultrasettantacinquenni, oggi a parità di residenti totali, gli ultra75enni sono divenuti 15.180 ovvero più del doppio e il loro peso sulla popolazione totale è passato dal 6,1 a 13,6% . Contemporaneamente sono “spariti” quasi 6.400 minorenni.
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, Sala Consiglio, Piazza L. Rossi 1
Catanzaro,11 maggio 2017
Seminario, 60 anni di censimenti raccontano la storia socio-demografica del territorio
Provincia di Catanzaro, Sala Consiglio, Piazza L. Rossi 1
Catanzaro,11 maggio 2017
Il Bilancio di Genere è lo strumento per valutare l’impatto delle politiche adottate e per comunicare ai cittadini e alle cittadine le azioni che questo Comune compie per le pari opportunità, oltre a stimolare omportamenti consapevoli.
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Perugia, 5 novembre 2018
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Scienze politiche Aula 2 via A. Pascoli, 20
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
Convegno Scientifico Pisa, 29.11.2016 Il valore dei dati - L'Istat da 90 anni al servizio del Paese
Il contributo si propone di valorizzare la lettura delle serie storiche di lungo periodo per comprendere le trasformazioni profonde del Paese. L'analisi tocca principalmente i temi della demografia, delle condizioni di salute, dei livelli di istruzione, le mutazioni della struttura produttiva e il suo impatto sulle variabili ambientali. Si mostra come la popolazione sia aumentata e sia più longeva in virtù delle molto migliorate condizioni di salute, ma è ora caratterizzata da una struttura invecchiata nonostante il contributo degli stranieri che può solo mitigare questo effetto.
I livelli di istruzione sono cresciuti (benché ancora inferiori rispetto al resto d’Europa) e per la donne in maniera radicale, spostando in avanti le decisioni (matrimonio, figli) e facendo recuperare loro un ruolo attivo nel sistema produttivo. Si mostra inoltre come l'Italia sia passata da un’economia agricola, ad una manifatturiera ed ora all'espansione dei servizi, vivendo la Grande depressione, il boom, l’espansione del welfare e la recente crisi e stagnazione. Infine si illustra l'evoluzione della produzione e consumo di energia e dei flussi di materia.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La relazione, predisposta in occasione del 90^ anniversario dell’istituzione dell’Istat e della 20^ Giornata nazionale della statistica 2016, delinea i cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Perugia nel periodo 1851 – 2015 sulla base dei dati censuari e anagrafici sugli argomenti: popolazione, stranieri, famiglie, abitazioni, istruzione, lavoro, disagio e mobilità.
Molti sono stati i cambiamenti sia sul piano della diversa composizione degli abitanti: massiccio ingresso degli stranieri, incremento di anziani in coppia e soli, diverso indice di natalità, incremento della disoccupazione soprattutto giovanile, ecc. Alcuni indicatori che, fino al 2001, sembravano delineare una società in positiva evoluzione, hanno evidenziato un peggioramento tornando ai valori del lontano passato.
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia - Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, | 14 giugno 2017
Comune di Perugia - | Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Convegno scientifico Matera, 23 ottobre 2019
Territorio, cultura e sviluppo: una lettura attraverso il Rapporto Istat 2019
Università degli studi della Basilicata - Aula Magna
Via Lanera, 20 Matera
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Caserta, 31 ottobre 2018
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Viale Ellittico, 5
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Terni, 6 novembre 2018
Biblioteca Comunale - Piazza della Repubblica
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia 14 giugno 2017
Comune di Perugia - Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Perugia, 5 novembre 2018
Università degli Studi di Perugia
Dipartimento di Scienze politiche Aula 2 via A. Pascoli, 20
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Firenze, 22 ottobre 2018
Università di Firenze - Polo Universitario delle scienze sociali
Edificio D15 Aula 0.05 Piazza Ugo di Toscana
Convegno Scientifico Pisa, 29.11.2016 Il valore dei dati - L'Istat da 90 anni al servizio del Paese
Il contributo si propone di valorizzare la lettura delle serie storiche di lungo periodo per comprendere le trasformazioni profonde del Paese. L'analisi tocca principalmente i temi della demografia, delle condizioni di salute, dei livelli di istruzione, le mutazioni della struttura produttiva e il suo impatto sulle variabili ambientali. Si mostra come la popolazione sia aumentata e sia più longeva in virtù delle molto migliorate condizioni di salute, ma è ora caratterizzata da una struttura invecchiata nonostante il contributo degli stranieri che può solo mitigare questo effetto.
I livelli di istruzione sono cresciuti (benché ancora inferiori rispetto al resto d’Europa) e per la donne in maniera radicale, spostando in avanti le decisioni (matrimonio, figli) e facendo recuperare loro un ruolo attivo nel sistema produttivo. Si mostra inoltre come l'Italia sia passata da un’economia agricola, ad una manifatturiera ed ora all'espansione dei servizi, vivendo la Grande depressione, il boom, l’espansione del welfare e la recente crisi e stagnazione. Infine si illustra l'evoluzione della produzione e consumo di energia e dei flussi di materia.
Convegno Scientifico Perugia 3 novembre 2016
Il valore dei dati: L’Istat al Servizio del Paese da 90 anni -
La relazione, predisposta in occasione del 90^ anniversario dell’istituzione dell’Istat e della 20^ Giornata nazionale della statistica 2016, delinea i cambiamenti avvenuti nel territorio del Comune di Perugia nel periodo 1851 – 2015 sulla base dei dati censuari e anagrafici sugli argomenti: popolazione, stranieri, famiglie, abitazioni, istruzione, lavoro, disagio e mobilità.
Molti sono stati i cambiamenti sia sul piano della diversa composizione degli abitanti: massiccio ingresso degli stranieri, incremento di anziani in coppia e soli, diverso indice di natalità, incremento della disoccupazione soprattutto giovanile, ecc. Alcuni indicatori che, fino al 2001, sembravano delineare una società in positiva evoluzione, hanno evidenziato un peggioramento tornando ai valori del lontano passato.
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia - Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, | 14 giugno 2017
Comune di Perugia - | Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Convegno scientifico Matera, 23 ottobre 2019
Territorio, cultura e sviluppo: una lettura attraverso il Rapporto Istat 2019
Università degli studi della Basilicata - Aula Magna
Via Lanera, 20 Matera
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Caserta, 31 ottobre 2018
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Viale Ellittico, 5
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Terni, 6 novembre 2018
Biblioteca Comunale - Piazza della Repubblica
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia 14 giugno 2017
Comune di Perugia - Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Seminario
I percorsi evolutivi dell’Umbria: 60 anni di storia
socio-demografica attraverso i dati censuari
Perugia, 14 giugno 2017
Comune di Perugia Sala CVA “La Piramide”
Via Armando Diaz, 150
Convegno Scientifico Firenze 7 novembre 2016
Il valore dei dati: l’Istat da 90 anni al servizio del Paese -
Il contributo si propone di valorizzare la lettura delle serie storiche di lungo periodo per comprendere le trasformazioni profonde del Paese. L'analisi tocca principalmente i temi della demografia, delle condizioni di salute, dei livelli di istruzione, le mutazioni della struttura produttiva e il suo impatto sulle variabili ambientali. Si mostra come la popolazione sia aumentata e sia più longeva in virtù delle molto migliorate condizioni di salute, ma è ora caratterizzata da una struttura invecchiata nonostante il contributo degli stranieri che può solo mitigare questo effetto.
I livelli di istruzione sono cresciuti (benché ancora inferiori rispetto al resto d’Europa) e per la donne in maniera radicale, spostando in avanti le decisioni (matrimonio, figli) e facendo recuperare loro un ruolo attivo nel sistema produttivo. Si mostra inoltre come l'Italia sia passata da un’economia agricola, ad una manifatturiera ed ora all'espansione dei servizi, vivendo la Grande depressione, il boom, l’espansione del welfare e la recente crisi e stagnazione. Infine si illustra l'evoluzione della produzione e consumo di energia e dei flussi di materia.
Settima giornata italiana della statistica
La statistica un valore per una città moderna ed europea
Genova, 26 ottobre 2017
Palazzo Tursi Ufficio Statistica Palazzo Galliera
via Garibaldi 9
LEGAMBIENTE | PiccolaGrandeItalia | Piccolo e (fuori dal) COMUNE | Maggio 2016BTO Educational
Maggio 2016
PiccolaGrandeItalia
Piccolo e (fuori dal) COMUNE
Cosa sta cambiando nell'Italia dei piccoli comuni
Maggio 2016
http://www.piccolagrandeitalia.it/
La Rete di PiccolaGrandeItalia nasce con lo scopo di sostenere e dare visibilità alle buone pratiche più innovative in fatto di energia, green economy, riciclo dei rifiuti ma anche a quei laboratori di inclusione sociale, tenuta dei territori e promozione delle produzioni di qualità e dell’ospitalità diffusa.
Un network delle migliori eccellenze incrociate da Legambiente in questi anni di lavoro sul territorio.
Con PiccolaGrandeItalia Legambiente vuole promuovere scambi e interazioni strategiche tra i piccoli comuni.
Per questo chiede alle amministrazioni che condividono la stessa visione di sviluppo e tutela del territorio di entrare a far parte della Rete di PiccolaGrandeItalia.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
L. Porciani, Percorsi evolutivi socio-demografici in Toscana: 60 anni di storia
1.
2. Firenze
26 maggio 2017
Palazzo Medici Riccardi
Sala Luca Giordano
Via Cavour, 1
Linda Porciani
Percorsi evolutivi socio-demografici
in Toscana: 60 anni di storia
3. I dati contano e raccontano
Lettura integrata di Storia e Territorio
Dati
Serie storica 1951 -2011
Dettaglio territoriale di analisi
comunale e subcomunale
Sistema informativo dati e indicatori
Valorizzazione del patrimonio informativo censuario
Metodi
Analisi spaziale dei fenomeni
Analisi per gruppi
4. Sette censimenti per raccontare
I dati contano e raccontano
Tre storie da raccontare
1951
1956
1961
1966
1971
1976
1981
1986
1991
1996
2001
2006
2011
2015
5. Sette censimenti per raccontare
I dati contano e raccontano
Ricostruzione degli indicatori ai confini attuali
[per i comuni che hanno subito variazioni territoriali] Diversi censimenti :
diverse metodologie
1951 ---- 1961 ---- 1971 ---- 1981 ---- 1991 ---- 2001 ---- 2011 2015
6. I dati contano e raccontano
Demografia e territorio
La crescita intercensuaria 1951 – 2011
1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011 2015
Da 47 milioni ---------------- forte crescita [+27,6%]--------------a oltre 60 milioni
------------------------------- ------------------------------ -------------- --------------- --------
Crescita Saturazione e comuni cintura Crescita zero Ripresa Declino
Toscana
1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011 2015
Da 3 milioni ---------------- forte crescita [+16,6%]---------------a oltre 3,5 milioni
------------------------------- ------------------------------ -------------- --------------- --------
Crescita Saturazione e comuni cintura Ripresa DeclinoDeclino
Anni ‘70 – arresto della
crescita demografica
Anni ‘00 – ripresa della
crescita imputabile alla
popolazione straniera
Fino agli anni ’70 crescita
centri urbani |
Anni ’80 spopolamento aree
interne del paese |
Dagli anni ‘90 – crescita zero
Italia
7. I dati contano e raccontano la Toscana
Demografia e territorio
Struttura | Forme familiari | Modelli di insediamento abitativo
Toscana
1951 1956 1961 1966 1971 1976 1981 1986 1991 1996 2001 2006 2011 2015
Prima transizione demografica Seconda transizione demografica
?
IV
48,7
IV
96,4Invecchiamento IV
187,3Degiovanimento
3,6 componenti per famiglia 2,6 componenti per famiglia Prima t.d. -> caduta della
mortalità infantile e aumento
speranza di vita
Seconda t.d. -> crollo delle
nascite e emergere di nuovi
modi di fare famiglia
Terza transizione
demografica?
Transizioni demografiche
8. Emergere di nuove forme familiari di nuove forme familiari
Anziani che vivono con i figli
Ampiezza della famiglia
Giovani che vivono da soli
1991
2,8
3,0
2001
2,5
5,4
2011
Un solo genitore con figli
2,3
7,1
3,2
8,8
3,9
11,1
Separazioni e divorzi 2,1 3,8 6,2
2,3
7,6
Coppie giovani con figli 12,7 8,3 6,0
I dati contano e raccontano la Toscana
Transizione abitativa.
Nuclei familiari più piccoli
occupano abitazioni più
grandi, preferendo la
proprietà ad altri titoli di
godimento
9. I dati contano e raccontano la Toscana
Demografia e territorio
Struttura | Forme familiari | Modelli di insediamento abitativo
Toscana
I comuni di piccole (< 5mila abitanti) e grandi (> 50mila abitanti) dimensioni
demografiche hanno sperimentato in maniera più intensa entrambi i processi
I comuni intermedi (20 - 50mila abitanti) resistono ai processi di invecchiamento
e assottigliamento dei nuclei familiari, in ragione dell’accoglienza di
popolazione da insediamenti di dimensione demografica maggiore
10. I dati contano e raccontano la Toscana
Demografia e territorio
Struttura | Forme familiari | Modelli di insediamento abitativo
Terza transizione demografica?
Aumento della presenza straniera: da
7,9 stranieri ogni 1.000 residenti nel
1991 a 105,8 nel 2015
Evidente nei comuni di piccola
dimensione demografica presenti
nella parte meridionale della regione
Attivazione di dinamiche di
ripopolamento e ringiovanimento di
alcune aree?
11. I dati contano e raccontano la Toscana
Demografia e territorio
Le principali trasformazioni dal 1991 al 2011
I cluster di comuni. 1991 e 2011 Forte invecchiamento e decrescita ->
comuni destinati allo spopolamento
Invecchiamento e presenza straniera
- > comuni che sperimentano la 3°
transizione demografica
Forte consumo di suolo, alta qualità
delle abitazioni -> Comuni con alta
incidenza di nuclei e centri abitati
Popolazione giovane in leggera
espansione -> tassi di crescita positivi
e profili per età giovani [capoluoghi
di provincia]
12. I dati contano e raccontano la Toscana
Capitale umano e lavoro
Processo di accrescimento dei
livelli di istruzione
INDICATORI 1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011
Incidenza di analfabeti 11,0 7,1 4,2 2,2 1,3 0,8 0,6
Incidenza di laureati e diplomati
sulla popolazione di 6 e più anni
4,1 5,1 8,3 14,3 22,5 32,9 41,2
Differenziali di genere per
l'istruzione superiore
162,0 153,6 139,0 121,5 108,1 101,4 97,6
Scomparsa dell’analfabetismo
Raggiungimento della parità di genere nell’istruzione superiore
Aumento di oltre 10 volte dei livelli di istruzione superiore
«Recupero» formativo
delle donne spiccato nei
comuni di piccola-media
dimensione [< 20mila
abitanti]
13. I dati contano e raccontano la Toscana
Capitale umano e lavoro
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011
Commercio
Terziario
Industria
Agricoltura
Crescita senza interruzioni della rilevanza del settore terziario (al netto del commercio): dal 14% del 1951 al 47% del
2011
Turbolenze del settore industriale: raggiunge un picco nel 1971 (48,4% degli occupati) per occupare nel 2011 poco
meno di 1/3 degli occupati
Declino senza interruzioni della rilevanza del settore agricolo: dal 40% del 1951 al 4% del 2011
14. I dati contano e raccontano la Toscana
Capitale umano e lavoro
Effetti delle trasformazioni della
struttura produttiva
Aumento dell’occupazione
femminile nelle aree
tradizionalmente a bassa
occupazione
Diminuzione dell’occupazione
maschile nelle aree più
industrializzate del Paese
15. I dati contano e raccontano la Toscana
Capitale umano e lavoro
Toscana
2011
Le aree urbane centrali mostrano i livelli più
alti di occupazione femminile [Prato | Firenze]
I comuni caratterizzati da profili insediativi di
media piccola dimensione e strutture per età
piuttosto anziane presentano livelli di
occupazione femminile tra i più bassi della
Toscana [Siena | Grosseto | Massa]
Nei piccoli e medi centri si concentra
l’aumento dell’occupazione femminile nel
settore terziario extra commercio: dal 14,2%
del 1951 al 58% del 2011
Possibile identificazione con i servizi alla
persona? E quindi indicatore di un aumento di
bassi profili occupazionali per le donne?
16. I dati contano e raccontano la Toscana
Le principali trasformazioni dal 1991 al 2011
I cluster di comuni. 1991 e 2011
Agricoltura -> Bassi livelli di
istruzione. Mobilità lunga
Industria -> resilienza alla crisi.
Livelli occupazionali alti
Terziario specializzato ->
capoluoghi di provincia. Alti livelli
di istruzione e di occupazione
femminile
Terziario -> comuni della costa
con alti livelli di istruzione
Capitale umano e lavoro
Sostanziale stabilità quantitativa e di
localizzazione
17. I dati contano e raccontano la Toscana
Lavoro
Istruzione
Età
Tipologie
familiari
Indice di vulnerabilità sociale e materiale . 1991 e 2011
Indice di vulnerabilità sociale e materiale . 1991 e 2011
Vulnerabilità in espansione e più eterogenea sul
territorio nazionale
Si notano l’evoluzione positiva della Sardegna e
quella negativa della Toscana
18. I dati contano e raccontano la Toscana
INDICATORI 1971 1981 1991 2001 2011
Famiglie numerose 7,4 3,6 2,9 1,5 1,4
Popolazione in condizione di affollamento 8,4 4,0 1,4 0,9 1,2
Anziani 85+anni che vivono da soli 10,0 17,5 24,6 34,5 39,2
Giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione
19,9 11,6 8,4 9,3 9,2
Uscita precoce dal sistema di istruzione e formazione - 39,0 34,3 19,6 14,1
Tasso di disoccupazione - 8,8 11,2 6,4 8,1
Tasso di disoccupazione giovanile - 29,8 32,4 19,7 27,2
Famiglie in potenziale disagio di assistenza - - 2,3 3,0 3,7
Famiglie con potenziale disagio economico - - 1,4 0,4 1,4
Famiglie con potenziale disagio economico – famiglie con figli dove nessun
componente percepisce redditi da lavoro e/o da pensione
Famiglie in potenziale disagio di assistenza – entrambi i componenti con un’età
superiore a 85 anni
19. I dati contano e raccontano la Toscana
20011991
2011
Vulnerabilità diffusa. La popolazione residente
nelle aree a rischio passa dal 20% del 1991 al 28,5%
del 2011
Peculiarità toscana. Corrono un rischio maggiore di
vulnerabilità i comuni di media-grande dimensione
[Viareggio, Prato, Livorno, Massa e Carrara]
L’area centrale della Toscana si conferma
l’area a maggior benessere con un tessuto
industriale attivo e una popolazione più
istruita e meno anziana
Indice di vulnerabilità sociale e materiale . 1991 e 2011
20. I dati contano e raccontano Firenze
Preferenza per il centro storico e per il quartiere di
Rifredi
Aree con opportunità di lavoro, di svago di servizi
Collegamento con l’esterno grazie a due importanti
stazioni ferroviarie
Preferenza per il centro storico
Si distinguono due fasi di insediamento: 1. concentrazione nelle
aree centrali delle città, lasciate parzialmente vuote dai cittadini
autoctoni in favore di zone meno centrali spinti dalla ricerca di
una qualità della vita migliore. 2. dispersione sul territorio e
abitazione delle aree cerniera del centro storico, come il quartiere
Isolotto-Legnaia
21. I dati contano e raccontano Firenze
Massimo nei quartieri residenziali della città: il
centro storico e Campo di Marte, seguendo una
distribuzione “a raggio” dell’istruzione della
popolazione adulta
I quartieri meno qualificati dal punto di vista
dell’istruzione sono quelli dell’Isolotto-Legnaia e la
parte nord del quartiere Campo di Marte
Maggiore intensità di utilizzo nei pressi delle stazioni
ferroviarie: centro storico e Rifredi
Molto basso invece l’utilizzo del mezzo pubblico nelle
aree più periferiche della città, segnale di
un’efficienza limitata dei mezzi pubblici diversi dal
treno e della conseguente scelta del mezzo privato.
22. I dati contano e raccontano Firenze
Presenza di maggiore disagio economico nelle aree
fuori dal centro, e in particolare proprio nelle aree di
confine del comune di Firenze
In particolare, il quartiere dell’Isolotto e la parte
settentrionale del quartiere di Rifredi sono abitate da
numerose famiglie che non hanno alcuna entrata
economica in forma di stipendio e/o pensione.
Nel quartiere di Gavinana-Galluzzo (parte sud del
comune) convivono situazioni di benessere economico
e di potenziale disagio
23. I dati contano e raccontano la Toscana
La localizzazione dei giovani che non studiano e non
lavorano ricalca a grandi linee quella delle famiglie con
disagio economico
Parte del quartiere di Rifredi e del quartiere di
Isolotto-Legnaia e Campo di Marte
24. I dati contano e raccontano la Toscana
In Toscana non si sperimentano gravi situazioni di disagio: permangono tuttavia delle
situazioni di criticità da una rilevazione all’altra
I comuni con oltre 50.000 abitanti sperimentano miglioramenti qualitativi e
quantitativi negli ambiti dell’istruzione e del lavoro
Si presentano tuttavia come i più vulnerabili dal punto divista economico
I comuni di piccola dimensione demografica vivono con maggiore intensità il processo
di invecchiamento demografico e mostrano una maggiore potenziale vulnerabilità in
termini di assistenza
Valorizzazione del patrimonio informativo statistico dei censimenti della popolazione e
delle abitazioni
1951 1961 1971 1981 1991 2001 2011 2015 2017 2020 2021 2022 2023 2024 2025 20272026