Organizzazione del cantiere e sicurezza negli scavi
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Organizzazione del cantiere
e sicurezza negli scavi
Misure di sicurezza; scavi; art. 118 T.U.S.L.; pozzi;
tempo di ciclo; movimentazione aerea; interferenze;
linee o impianti elettrici con parti attive.
Ing. Mariano Bruno
2. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
LA SICUREZZA NEGLI SCAVI
Secondo quanto disposto dall’articolo 118 del TUSL, nei lavori di splateamento
o sbancamento, se previsto l’accesso di lavoratori, le pareti delle fronti di attacco
devono avere una inclinazione o un tracciato tali, in relazione alla natura
del terreno, da impedire franamenti. Quando la parete del fronte di attacco
supera l’altezza di 1,50 metri, è vietato il sistema di scavo manuale
per scalzamento alla base e conseguente franamento della parete.
Quando per la particolare natura del terreno o per causa di piogge,
di infiltrazione, di gelo o disgelo, o per altri motivi, siano da temere frane
o scoscendimenti, deve essere provveduto all’armatura o al consolidamento
del terreno.
4. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Luogo e data
Nello scavo di pozzi e di trincee profondi più di m 1,50 (art. 119), quando
la consistenza del terreno non dia sufficiente garanzia di stabilità, anche
in relazione alla pendenza delle pareti, si deve provvedere, man mano che
procede lo scavo, alla applicazione delle necessarie armature di sostegno.
Le tavole di rivestimento delle pareti devono sporgere dai bordi degli scavi
di almeno 30 centimetri.
I sistemi provvisionali di protezione e sostegno del fronte di scavo devono
resistere alle azioni trasmesse dal terreno (spinta) ed alle azioni trasmesse
da strutture adiacenti, da carichi addizionali, da vibrazioni ed altro...
6. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
I sistemi standardizzati ed industrializzati per il sostegno delle pareti degli scavi
prevedono, secondo quanto indicato dalle norme UNI EN 13331, diversi tipi
di elementi prefabbricati:
• tipo CS: coppie di pannelli distanziati da puntelli posizionati in mezzeria;
• tipo ES: coppie di pannelli distanziati da puntelli posizionati alle estremità;
• tipo R, RS, RD, RT: coppie di pannelli posti su rotaie di scorrimento verticale;
• tipo DB: coppie di pannelli con trascinamento orizzontale e bordi di taglio.
10. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
ALCUNE CARATTERISTICHE
Il rigonfiamento rappresenta l’aumento di volume, in percentuale,
di un determinato materiale, quando questo viene rimosso dal suo stato naturale
(c.d. in banco). Il fattore di carico è il valore della densità di un materiale sciolto,
espresso come percentuale, rispetto allo stato originario. Si può anche definire
il fattore di carico come la percentuale del m3 banco contenuta nel m3 sciolto
secondo la relazione:
11. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Il tempo richiesto per un percorso completo della macchina si chiama tempo
di ciclo (TC). In ogni lavoro di movimento terra la macchina svolge un ciclo
caratteristico costituito da carico, trasporto, scarico e ritorno. Il tempo di ciclo
è la somma dei tempi richiesti da una macchina per eseguire la sequenza
completa di queste operazioni (ed esempio da una operazione di carico
alla quella successiva):
• pale caricatrici: carico del materiale, trasporto, scarico e ritorno alla zona di caricamento;
• escavatori: carico, rotazione e scarico del materiale;
• bulldozer: spinta, arresto, retromarcia;
• ruspa o scraper: carico del materiale, trasporto, scarico e ritorno alla zona di lavorazione;
12. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Luogo e data
Esempio. Si voglia calcolare il numero di camion da assegnare a un escavatore cingolato, in
condizioni lavorative standard, considerando i seguenti dati del problema:
distanza discarica – cantiere: 15 km;
terreno: sciolto pari a 1,70 t/m3
;
escavatore: produzione oraria dichiarata di 110 m3
/ora;
camion: carico utile di 26 t, velocità a pieno carico pari a 40 km/ora, velocità a vuoto di
60 km/ora e tempo di scarico e manovra in discarica pari a 6 min.
Tempo di ciclo del camion. Il TC del mezzo di trasporto e pari alla somma dei tempi di carico (T1),
spostamento (T2), scarico (T3) e ritorno in cantiere (T4).
Il T1 può essere calcolato considerando il carico utile del mezzo stesso legato al rendimento
dell’escavatore secondo la seguente espressione:
min01ore0,168
0,831101,70
26
FPγ
utileCarico
T1
eorasciolto
Il tempo T2 è quello necessario alla percorrenza della distanza cantiere – discarica a pieno carico,
mentre il T4 è quello necessario alla percorrenza inversa:
min51ore0,250
60
15
T4;min23ore0,375
40
15
Velocità
Distanza
T2
13. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
min01ore0,168
0,831101,70
26
FPγ
utileCarico
T1
eorasciolto
Il tempo T2 è quello necessario alla percorrenza della distanza cantiere – discarica a pieno carico,
mentre il T4 è quello necessario alla percorrenza inversa:
min51ore0,250
60
15
T4;min23ore0,375
40
15
Velocità
Distanza
T2
Pertanto, il TC del camion è pari a:
4
1j
j min541562301TTC
Quindi il numero teorico di camion da assegnare alla pala cingolata è dato dal rapporto tra il tempo
di ciclo TC e il tempo di carico T1:
camion5,410/54T1/TCNC
Con l’utilizzo di 5 camion si otterrà un tempo di attesa dell’escavatore di circa 4 minuti, mentre con
l’impiego di 6 mezzi si otterrà un tempo di attesa dell’ultimo camion di 6 minuti circa:
camionattesamin654-10)(6TC-T1)(NattesaTempo
escavatoreattesamin4-54-10)(5TC-T1)(NattesaTempo
C
C
Considerando le numerose variabili presenti (rendimento escavatore, incertezze litologiche, arresti,
guasti e difetti di funzionamento velocità dei mezzi, traffico e percorrenza, ecc) è preferibile
15. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Per movimentazione aerea si intende lo spostamento di un carico mediante
sospensione, con opportuni sistemi di vincolo, ad una macchina predisposta
(il carico pertanto non risulta solidale con il mezzo di movimentazione).
Per macchinari di movimentazione aerea è possibile considerare:
• Gru
• Autogru
• Argani a cavalletto
• Argani a bandiera
…
17. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
INTERFERENZE
Le possibili interferenze con i movimenti del braccio della gru, possono essere
quelle dovute a:
• presenza di strutture fisse nell’area o al contorno del cantiere,
• presenza di altre gru o altre attrezzature mobili operanti nello stesso spazio aereo,
• presenza di linee o impianti elettrici con parti attive.
Le interferenze comportano rischi che devono essere analizzati e valutati dai
coordinatori per la sicurezza (CSP e/o CSE) in sede di pianificazione
dell’organizzazione del cantiere e nella scelta delle misure di sicurezza da
adottare.
18. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Le misure di sicurezza prevedono condizioni minime legate all’installazione
delle gru e all’adozione di prescrizioni di tipo organizzativo, come da Lettera
Circolare del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 12 novembre
1984 – Prot. N. 22856/PR-1 e delle Linee guida del Ministero della Sanità –
ISPESL, edizione 2001 “Adeguamento al D.Lgs. 359/99 per il settore edilizio
movimentazione dei carichi e sollevamento persone”.
19. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
Luogo e data
Gru interferenti dove con GB si è indicata la gru bassa e con GH
quella alta. La zona tratteggiata rappresenta l’area di
sovrapposizione dei raggi di azione.
Area proibita alla gru bassa, mediante delimitazione di un settore
con limitatori di rotazione, per qualsiasi posizione del braccio della
gru alta.
Area proibita alla gru alta, mediante delimitazione di un settore
con limitatori di rotazione, per qualsiasi posizione del braccio della
gru bassa.
La gestione dell’interferenza prende in considerazione la posizione
relativa del braccio della gru bassa monitorando la posizione
relativa della fune della gru alta.
Applicazione di dispositivo di rilevamento anticollisione.
20. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
NEGLI SCAVI
PRESENZA DI LINEE O IMPIANTI ELETTRICI CON PARTI ATTIVE.
Quando si eseguono lavori in prossimità di parti elettricamente attive
è necessario rispettare almeno una delle precauzioni previste nell’articolo 117
del D.Lgs. 81/2008 e indicate di seguito:
• mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive ad opera dell’ente gestore per tutta
la durata dei lavori;
• posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive;
• rispettare la distanza di sicurezza previste nell’allegato IX del D.lgs. 81/2008.