Barometro 2.0 1 h2013 chile oct 23 2013Felipe Lamus
Chilenos siguen demandando Internet de Alta Velocidad
Según el Barómetro Cisco 2.0, en el país el 91% de las conexiones son 2.0 y de esta cifra más del 60% supera los 5Mbps, reflejando la importancia que los usuarios otorgan al acceso a una mejor conectividad para el uso de aplicaciones, principalmente relacionadas con el video.
"Uomini e imprese. Energie per lo sviluppo" - relazione del Presidente Andrea Bolla alla 66a Assemblea di Confindustria Verona.
Fiera di Verona, 27 giugno 2011
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
L\'Europa rimane al centro dei mercati, ed è giusto così. Ma il quadro non è così chiaro come si vorrebbe. Diversi analisti tendono a dire che se solo questo problema potesse essere risolto, allora tutto questo avrebbe fine. Purtroppo, non è solo un problema ma sono tre che devono essere risolti, e nessuno di loro è semplice.
Barometro 2.0 1 h2013 chile oct 23 2013Felipe Lamus
Chilenos siguen demandando Internet de Alta Velocidad
Según el Barómetro Cisco 2.0, en el país el 91% de las conexiones son 2.0 y de esta cifra más del 60% supera los 5Mbps, reflejando la importancia que los usuarios otorgan al acceso a una mejor conectividad para el uso de aplicaciones, principalmente relacionadas con el video.
"Uomini e imprese. Energie per lo sviluppo" - relazione del Presidente Andrea Bolla alla 66a Assemblea di Confindustria Verona.
Fiera di Verona, 27 giugno 2011
Quale strada prenderemo? Se solo potessimo far aumentare le nostre via d\'uscita sui nostri problemi del debito sovrano. Ma la crescita del debito crea ancora più problemi se questi non vengono gestiti, rendendo ancora più difficile l\'affrontarli; ma tenendo il debito e il deficit sotto controllo di conseguenza si monitora anche il dolore che ne consegue.
L\'Europa rimane al centro dei mercati, ed è giusto così. Ma il quadro non è così chiaro come si vorrebbe. Diversi analisti tendono a dire che se solo questo problema potesse essere risolto, allora tutto questo avrebbe fine. Purtroppo, non è solo un problema ma sono tre che devono essere risolti, e nessuno di loro è semplice.
R. Villano - Società globale dell’informazione - CONCLUSIONIRaimondo Villano
R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”. Dalla presentazione: " L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. (...) La riflessione dell’autore su quest’area problematica dura da anni, in cui ne ha fatto partecipi gli amici rotariani con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità sono contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi e del lavoro, le preziose applicazioni di razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e conoscenza accumulata negli ultimi anni quest’opera è la summa, di cui non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine”.
Come promesso la scorsa settimana, punteremo il nostro sguardo verso l\'Europa e mediteremo su quello che c\'è in serbo per l\'Europa per quest\'anno e per i prossimi cinque anni. Cosa si legge a pagina 2? La "BCE rivede l\'accordo per redigere un patto fiscale." Sembra che ci siano troppe lacune, e che queste renderanno il documento privo di significato ... un po\' come il Trattato che hanno ora. Continuando la lettura apprendiamo ulteriormente che "la minaccia di default greco cresce e il prosieguo dei negoziati inizia a vacillare." Sembra che vi sia una mancanza di accordi su quanto debba essere il taglio sul debito per gli investitori, e i greci non vogliono garantire alcun debito futuro, nel caso in cui in futuro abbiano bisogno di fare ancora default. Ma vogliono €15 miliardi per mantenere la macchina del debito in funzione ancora per qualche altro mese.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
E\’ facile classificare il deficit come qualcosa che c\’è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\’occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\’economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
La necessità di fare un grosso cambiamentoHoro Capital
Il 5 marzo 2013 il Dow Jones Industrial Average ha stabilito un nuovo massimo storico, superando il precedente massimo pari a 14,165.50 che era stato raggiunto nell'ottobre del 2007. Solo il mercato azionario non sembra prendere atto che il mondo si trova oggi in una situazione ben diversa rispetto a 5 anni e mezzo fa. Molti investitori parlano di un mercato ribassista, ma intanto percorrono la strada rialzista. Questa apparente contraddizione è funzione della convinzione diffusa che la politica della banca centrale sia questa proveniente da Tokyo, Francoforte, Londra o Washington fornisce un efficace copertura alla volatilità consentendo così agli investitori di ignorare i problemi economici e finanziari sottostanti, che continuano intanto a cuocere a fuoco lento.
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologicoEnrico Filippucci
Democrazia Digitale, abbreviato DigitalDe, è un nuovo movimento politico e il progetto di un innovativa piattaforma web per partiti e movimenti politici.
Pensiero globale
Siamo passati dall’importanza
del know-how a quella del
know-who e del know-where,
in cui la dimensione dell’azienda
è diventata ormai irrilevante
CI PUÒ SALVARE SOLO UNA SOCIETÀ
VIBRANTE E DISPONIBILE AL CAMBIAMENTO
L’INNOVAZIONE CAMBIA ANCHE LO STATUS
SOCIALE ED ECONOMICO DI UNA COMUNITÀ,
ECCO PERCHÈ, COME SPIEGAVA GIÀ
MACCHIAVELLI, HA COSÌ ‘FIERI NEMICI’
Voglio iniziare con una semplice osservazione. Ho descritto alla maggior parte dei miei lettori e certamente alla maggior parte della stampa, avvenimenti "bearish". Io non lo sono. Io sono in realtà abbastanza ottimista. Ho una visione molto positiva della condizione umana in particolare sul ritmo accelerato della tecnologia, e credo che siamo sull\'orlo di un\'era di grande abbondanza.
I leader europei sono impegnati nel mantenere sia l\'euro che la zona euro così come sono. Ma per consentirgli di fare questo, tutto deve cambiare, come suggerisce la citazione dal meraviglioso romanzo italiano del 1958, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi Lamedusa. Questo non è un compito facile, in quanto nessuno di loro vuole un cambiamento che abbia un impatto negativo verso se stessi e, come vedremo, non c\'è cambiamento che permetterà che tutto rimanga lo stesso e che non abbia un impatto severo su tutti, come vedremo. Nell\'affrontare la terza parte di una serie che continua, guardiamo alle opzioni che sono effettivamente disponibili tra le scelte del menu, o come qualche gruppo lo chiamava, il menu del dolore. Vi offro alcuni punti di riferimento che dovremmo guardare lungo il percorso, e termino con il dare un mio suggerimento su ciò che l\'Europa dovrebbe fare.
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...IrinaBouros
Qual è a suo avviso il principale problema economico che ci troveremo di fronte a causa di questa crisi?
Il principale problema economico nel breve termine sarà un calo drammatico nella produzione. Stiamo osservando un calo della produzione economica annuale del 30-40 per cento per molti Paesi industrializzati. Sono dimensioni che non abbiamo mai vissuto prima e non c’è da sorprendersi che le industrie chiudano. Se l’industria non produce, il livello di debito del settore privato aumenterà e il debito del settore pubblico salirà a un livello insostenibile, a meno che non mettiamo in atto una sorta di grande piano di cancellazione del debito, o monetizzazione a livello macro, a livello micro. Mario Draghi parlava di un deleveraging (una riduzione della leva finanziaria, ndr) del settore privato che è estremamente importante. Anche il settore pubblico potrebbe farlo, se però viene supportato dalla Banca Centrale, in modo da poterne uscire con un modo molto diverso di pensare la politica economica rispetto a come abbiamo fatto in passato, con le norme sul deficit al 3%. Tutto questo non è più possibile, non solo per quest’anno, non può continuare a causa di questa crisi e delle precedenti crisi irrisolte. Ho sempre sostenuto che la crisi dell’Eurozona non è mai stata correttamente risolta: abbiamo imposto l’austerità, ma non ha aiutato.
Edge computing, Edge AI and the 5G Cloud matrixRoberto Siagri
How IoT and related technologies are changing the production model, opening the doors to Digital Production. A sustainable production model without limits to the growth.
R. Villano - Società globale dell’informazione - CONCLUSIONIRaimondo Villano
R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”. Dalla presentazione: " L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. (...) La riflessione dell’autore su quest’area problematica dura da anni, in cui ne ha fatto partecipi gli amici rotariani con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità sono contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi e del lavoro, le preziose applicazioni di razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e conoscenza accumulata negli ultimi anni quest’opera è la summa, di cui non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine”.
Come promesso la scorsa settimana, punteremo il nostro sguardo verso l\'Europa e mediteremo su quello che c\'è in serbo per l\'Europa per quest\'anno e per i prossimi cinque anni. Cosa si legge a pagina 2? La "BCE rivede l\'accordo per redigere un patto fiscale." Sembra che ci siano troppe lacune, e che queste renderanno il documento privo di significato ... un po\' come il Trattato che hanno ora. Continuando la lettura apprendiamo ulteriormente che "la minaccia di default greco cresce e il prosieguo dei negoziati inizia a vacillare." Sembra che vi sia una mancanza di accordi su quanto debba essere il taglio sul debito per gli investitori, e i greci non vogliono garantire alcun debito futuro, nel caso in cui in futuro abbiano bisogno di fare ancora default. Ma vogliono €15 miliardi per mantenere la macchina del debito in funzione ancora per qualche altro mese.
E\' facile classificare il deficit come qualcosa che c\'è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\'occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\'economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
E\’ facile classificare il deficit come qualcosa che c\’è sempre stato. I Chicken Littles non ci dicono che il deficit è in calo da decenni? Il Giappone sembra essere in grado di affrontare ampi disavanzi e noi non siamo in alcun modo vicini al loro livello di indebitamento. Non è la "Malattia giapponese" il peggior risultato a cui stiamo guardando - è solo una lenta crescita mondiale che, anche se frustrante, non è catastrofica? E alcuni hanno chiesto deficit ancora più grandi per stimolare la crescita economica e l\’occupazione, rifacendosi a periodi in cui il governo aveva effettivamente dei disavanzi e l\’economia sembrava rispondere positivamente riprendendo ancora una volta a crescere.
La necessità di fare un grosso cambiamentoHoro Capital
Il 5 marzo 2013 il Dow Jones Industrial Average ha stabilito un nuovo massimo storico, superando il precedente massimo pari a 14,165.50 che era stato raggiunto nell'ottobre del 2007. Solo il mercato azionario non sembra prendere atto che il mondo si trova oggi in una situazione ben diversa rispetto a 5 anni e mezzo fa. Molti investitori parlano di un mercato ribassista, ma intanto percorrono la strada rialzista. Questa apparente contraddizione è funzione della convinzione diffusa che la politica della banca centrale sia questa proveniente da Tokyo, Francoforte, Londra o Washington fornisce un efficace copertura alla volatilità consentendo così agli investitori di ignorare i problemi economici e finanziari sottostanti, che continuano intanto a cuocere a fuoco lento.
DigitalDem la nascita del movimento politico e tecnologicoEnrico Filippucci
Democrazia Digitale, abbreviato DigitalDe, è un nuovo movimento politico e il progetto di un innovativa piattaforma web per partiti e movimenti politici.
Pensiero globale
Siamo passati dall’importanza
del know-how a quella del
know-who e del know-where,
in cui la dimensione dell’azienda
è diventata ormai irrilevante
CI PUÒ SALVARE SOLO UNA SOCIETÀ
VIBRANTE E DISPONIBILE AL CAMBIAMENTO
L’INNOVAZIONE CAMBIA ANCHE LO STATUS
SOCIALE ED ECONOMICO DI UNA COMUNITÀ,
ECCO PERCHÈ, COME SPIEGAVA GIÀ
MACCHIAVELLI, HA COSÌ ‘FIERI NEMICI’
Voglio iniziare con una semplice osservazione. Ho descritto alla maggior parte dei miei lettori e certamente alla maggior parte della stampa, avvenimenti "bearish". Io non lo sono. Io sono in realtà abbastanza ottimista. Ho una visione molto positiva della condizione umana in particolare sul ritmo accelerato della tecnologia, e credo che siamo sull\'orlo di un\'era di grande abbondanza.
I leader europei sono impegnati nel mantenere sia l\'euro che la zona euro così come sono. Ma per consentirgli di fare questo, tutto deve cambiare, come suggerisce la citazione dal meraviglioso romanzo italiano del 1958, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi Lamedusa. Questo non è un compito facile, in quanto nessuno di loro vuole un cambiamento che abbia un impatto negativo verso se stessi e, come vedremo, non c\'è cambiamento che permetterà che tutto rimanga lo stesso e che non abbia un impatto severo su tutti, come vedremo. Nell\'affrontare la terza parte di una serie che continua, guardiamo alle opzioni che sono effettivamente disponibili tra le scelte del menu, o come qualche gruppo lo chiamava, il menu del dolore. Vi offro alcuni punti di riferimento che dovremmo guardare lungo il percorso, e termino con il dare un mio suggerimento su ciò che l\'Europa dovrebbe fare.
Leconomia ai tempi_del_coronavirus-intervista_a_leconomia_ai_tempi_del_corona...IrinaBouros
Qual è a suo avviso il principale problema economico che ci troveremo di fronte a causa di questa crisi?
Il principale problema economico nel breve termine sarà un calo drammatico nella produzione. Stiamo osservando un calo della produzione economica annuale del 30-40 per cento per molti Paesi industrializzati. Sono dimensioni che non abbiamo mai vissuto prima e non c’è da sorprendersi che le industrie chiudano. Se l’industria non produce, il livello di debito del settore privato aumenterà e il debito del settore pubblico salirà a un livello insostenibile, a meno che non mettiamo in atto una sorta di grande piano di cancellazione del debito, o monetizzazione a livello macro, a livello micro. Mario Draghi parlava di un deleveraging (una riduzione della leva finanziaria, ndr) del settore privato che è estremamente importante. Anche il settore pubblico potrebbe farlo, se però viene supportato dalla Banca Centrale, in modo da poterne uscire con un modo molto diverso di pensare la politica economica rispetto a come abbiamo fatto in passato, con le norme sul deficit al 3%. Tutto questo non è più possibile, non solo per quest’anno, non può continuare a causa di questa crisi e delle precedenti crisi irrisolte. Ho sempre sostenuto che la crisi dell’Eurozona non è mai stata correttamente risolta: abbiamo imposto l’austerità, ma non ha aiutato.
Edge computing, Edge AI and the 5G Cloud matrixRoberto Siagri
How IoT and related technologies are changing the production model, opening the doors to Digital Production. A sustainable production model without limits to the growth.
Creativity: the human tool in the age of intelligent machines Roberto Siagri
Digitization and technology is demanding more creativity.
In the Age of Software Defined Machines and Big Data human creativity is becoming one of the most important skill. Presentation for the 7th Italian-Slovenian Forum in Lublijana
come la digitalizzazione dei processi e dei prodotti abilita la trasformazione del modello di business ed il passaggio dall'economia del tangibile all'economia dell'intangibile
Industrial IoT and the emergence of Edge Computing Navigating the Technologic...
L'opinione: Il coraggio di una nuova partenza
1. L’OPINIONE
Il coraggio di una libertà economica
L’energia creativa del Paese
rimane imbrigliata: chi è
nella stanza dei bottoni ha il
nuova partenza compito e il dovere liberarla
e far vedere al mondo che
siamo una grande nazione
di roberto siagri Anche sulle facilitazioni bito è quasi tutto posseduto
per le start-up e sull’agenda dai giapponesi e solo l’8% da
Q uesto è il dodicesimo
articolo che scrivo
per Il Friuli Business
ed è anche l’articolo con il
digitale si attendono a breve i
decreti. Speriamo che per tut-
ti questi tre temi non si assista
ad azioni più di cosmetica che
stranieri. Nel caso dell’Italia,
invece, più del 51% è posse-
duto da stranieri. A tale pro-
posito non mi resta che con-
quale mi accomiato da que- di sostanza e che le azioni ab- cludere con due parole sullo
sta rubrica. Durante questo biano a cuore la libertà eco- spread, questa parola inglese
periodo ho cercato di par- nomica. A tal proposito vorrei che sta a indicare una dif-
larvi di quali sono secondo riportare quello che diceva ferenza di tasso di interesse
me, dietro i numeri, le cose Friedrich Hayek, esponente e che rappresenta il rischio
che andrebbero analizzate, storico del liberalismo, tra i percepito da chi presta de-
capite e risolte al fine di fare Il problema dei più grandi economisti del se- naro a uno Stato rispetto alla
ripartire il Paese. titoli del debito pubblico colo scorso: per costruire un sua capacità di restituirlo. Nel
Nell’Indice della Libertà mondo migliore, dobbiamo caso dei buoni del Tesoro ita-
Economica 2012 di The He- non è solo il loro valore, avere il coraggio di rifare una liano, il rischio si riflette nel
ritage Foundation, per tro- ma anche il fatto che nuova partenza. Dobbiamo maggior interesse dei buoni
vare l’Italia bisogna andare per metà sono in sgombrare gli ostacoli con cui stessi rispetto all’interesse
al 92° posto. Ci troviamo in la follia umana ha di recente dei buoni del Tesoro tedesco:
questa posizione per la poca
mano a stranieri intralciato il nostro cammino più alto è lo spread, più alto è
liberalizzazione del mondo e liberare così l’energia creati- il tasso d’interesse e più alto
del lavoro, l’elevato tasso di più sensibile ai problemi del- va degli individui. Dobbiamo è il rischio; e viceversa. Un
corruzione, l’inefficienza del le imprese. creare le condizioni favorevoli tasso troppo elevato rende il
sistema giudiziario, l’elevato al progresso, piuttosto che la debito troppo costoso e porta
carico fiscale e l’elevata spe- dal lavoro alla corruzione pianificazione del progres- o all’impossibilità per la na-
sa pubblica. Risolvere tutti so. Sempre secondo Hayek, zione di ritornarlo, o all’im-
questi problemi non è com- Non ho affrontato in queste il principio guida deve essere possibilità di trovare chi sia
pito facile per nessuno, ma rubriche il tema corruzione, quello di una politica attenta disposto a contrarre il rischio
qualcosa si poteva e si può ma anch’esso è un grosso alla salvaguardia della libertà e, dunque, in entrambi i casi
ancora fare. Non posso dirmi problema che imbriglia il Pa- dell’individuo, che è l’unica all’insolvenza; un po’ quello
soddisfatto di come si è chiu- ese. Secondo Transparency politica veramente progressi- che sta succedendo in Grecia.
sa la riforma del lavoro, che International siamo al 69° sta.
non ha per niente aumentato posto nella classifica che mi- il tempo stringe
la mobilità e la flessibilità: mi sura il livello di corruzione fiducia misurata in spread
chiedo come faremo a essere (i primi sono quelli con cor- Il tempo stringe: c’è biso-
attrattivi per la creazione di ruzione più bassa) e nell’Eu- Di sicuro l’elevato debito gno di rilanciare il Paese e chi
nuove imprese e di nuovi po- ropa a 43 siamo al 36° posto. dell’Italia, arrivato al 120% è nella stanza dei bottoni ha
sti di lavoro, quando vicino Francia, Svizzera, Austria e del Pil, non aiuta in questo il compito e il dovere di por-
a noi abbiamo una Slovenia Slovenia, i nostri confinanti, compito. In realtà, più che tare l’Italia ad avere la libertà
con un mercato del lavoro sono rispettivamente al 25°, l’elevato debito, il problema economica che merita, così
simile, ma con una imposi- 8°, 16° e 35° posto. Su questo è chi lo possiede. Infatti, il da liberare l’energia creativa
zione fiscale molto più bassa, versante il governo ha in cor- Giappone, pur avendo un che oggi è imprigionata e far
oppure un’Austria senza trac- so proprio in questo periodo debito vicino al 250% del Pil, vedere al mondo che siamo
cia dell’articolo 18 e con una la discussione di un decreto non ha tutti i problemi che ancora una grande nazione
pubblica amministrazione anti-corruzione. abbiamo noi perché il suo de- di cui ci si può fidare.
7 SETTEMBRE 2012 ilFRIULI BUSINESS 5