Le slide presentano una panoramica di aspetti pratici utilizzati in cucina dal Dr Domenicantonio Galatà; sono frutto della sua esperienza e rappresentano solo una parte del know-how che è possibile apprendere ai suoi corsi. Per l'elenco dei corsi vai su ->https://www.eventbrite.it/o/dr-domenicantonio-galata-8196036441
Il prof. Brandolini, docente di chimica alimentare all'Università degli studi di Ferrara, introduce la gastronomia molecolare, la cucina molecolare e alcuni esempi di antipasti, primi e secondi piatti "molecolari". Il materiale è coperto da diritti e appartiene ai proprietari indicati nella bibliografia. Rovigoduepuntozero - Slow food vs Cucina molecolare • lunedì 5 dicembre 2011, Accademia dei Concordi.
Riso Scotti propone al crescente numero di consumatori intolleranti al glutine, l’assaggio di una selezione di prodotti sostitutivi del pane , spiegandone le valenze nutrizionali attraverso la presenza di una nutrizionista, a disposizione del pubblico per tutta la durata dell’evento.
Il prof. Brandolini, docente di chimica alimentare all'Università degli studi di Ferrara, introduce la gastronomia molecolare, la cucina molecolare e alcuni esempi di antipasti, primi e secondi piatti "molecolari". Il materiale è coperto da diritti e appartiene ai proprietari indicati nella bibliografia. Rovigoduepuntozero - Slow food vs Cucina molecolare • lunedì 5 dicembre 2011, Accademia dei Concordi.
Riso Scotti propone al crescente numero di consumatori intolleranti al glutine, l’assaggio di una selezione di prodotti sostitutivi del pane , spiegandone le valenze nutrizionali attraverso la presenza di una nutrizionista, a disposizione del pubblico per tutta la durata dell’evento.
Come alimentarsi in maniera equilibrata praticando un’attività sportiva, magari rivolta alla montagna?
Il corpo, sia che si cammini, si corra, si arrampichi, per avere la massima prestazione, ha bisogno del giusto apporto di vari elementi nutrizionali.
Questo manuale, diviso tra scientificità e consigli pratici, regala utili informazioni su quali alimenti scegliere, come fare la spesa, cosa preferire quando si mangia fuori casa, al ristorante o in rifugio, cosa portarsi al lavoro, come prepararsi una colazione perfetta.
Come mangiare sano prima, durante e dopo la fatica, senza rinunciare al gusto.
www.ideamontagna.it/librimontagna/libro-alpinismo-montagna.asp?cod=81
PASTE SECCHE ALLUOVO CONTENUTI NUTRIZIONALI, QUALITÀ DI SERVIZIO PERCEPITA E...Alessio Marchesani
Dato che per la categoria delle paste
secche quelle alluovo sono forse le
più rappresentative dal punto di
vista nutrizionale, abbiamo effettuato
una indagine nellambito del
mercato locale, cercando di analizzare
anche il contenuto di servizio.
Come alimentarsi in maniera equilibrata praticando un’attività sportiva, magari rivolta alla montagna?
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secche quelle alluovo sono forse le
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una indagine nellambito del
mercato locale, cercando di analizzare
anche il contenuto di servizio.
3. La teoria dell’obesità
Hyper Responsiveness Model
L’obesità è il risultato di un difetto di coordinamento
tra la mente emotiva e la mente cognitiva, che finisce
per rompere l’equilibrio tra assunzione di cibo e
dispendio energetico
Secondo l’Hyper Responsiveness Model l’obesità
deriva da una iperattivazione del circuito della
ricompensa alla vista del cibo.
4. De gustibus non disputando est
8000 mila recettori (dolce, salato, aspro, amaro, umami)
Le cellule staminali producono nuove cellule spec. ogni 15 gg (negli
anziani questo processo rallenta)
5. Gusto, memoria e processo di scelta
• Memoria esplicita, di breve termine è utilizzata
dalla mente cognitiva per effettuare valutazioni
logiche
• Memoria implicita, di lungo termine di cui non
siamo consapevoli, generata dalla nostre
esperienze emotive
Queste 2 memorie non sono tra
loro separate e indipendenti, bensì
collegate dal ricordo (gusto)
6. Il gusto è “plastico”
• Un alimento ipocalorico inizialmente sgradito
viene successivamente sempre più apprezzato
man mano che ripetiamo questa scelta. In
altri termini, la memoria esplicita di breve
termine non coincide con la memoria
implicita di lungo termine, traducendosi nel
cambiamento delle nostre preferenze
• La plasticità dei gusto è dunque importante
perché può essere orientata a prevenire/
corregere il sovrappeso e l’obesità
7. Ella Ervilla Kellogg
Dal libro “La scienza in cucina. Trattato scientifico sulle sostanze alimentari
e le loro proprietà dietetiche, unito a una spiegazione pratica dei principi della cucina sana e a un gran numero di ricette
originali, appetitose e genuine (1892)”
<<E’ un fatto singolare e deprecabile, che la preparazione del cibo, sebbene
coinvolga processi fisici e chimici, abbia sfruttato i progressi delle ricerche
moderne in campo chimico e fisico meno di ogni altro dipartimento dell’umana
industria…l’arte della cucina è rimasta almeno un secolo indietro nella marcia del
progresso scientifico. La padrona della cucina fatica ancora a farsi largo tra le
incertezze di metodi medievali, e ogni giorno si trova a commiserare i tristi risultati
del “fare a occhio”. La chimica del cucinare è poco nota alla casalinga media e il
tentativo di cucinare cibo genuino, appetitoso e nutriente con metodi tradizionali
ha raramente più successo dei tentativi degli sciagurati alchimisti che tentavano di
ricavare argento e oro da piombo e bronzo. La nuova cucina porta ordine nella
confusione di masse e miscugli, spesso incongrui e incompatibili, che circonda il
cuoco medio, illustrando i principi che governano le operazioni della cucina con la
stessa certezza con cui la legge di gravità governa i pianeti (Kellogg, 1892, p.3)
8. Amedeo Pettini (casa Savoia)
Osservate difatti - miei signori - come tutto, attualmente, si va organizzando
ed armonizzando secondo i criteri della scienza, e ditemi se è possibile che alla
sola cucina sia possibile sottrarsi! … La cucina scientifica, che sarà la conquista del
secolo nostro, cancellerà queste aberrazioni. Il cuoco…riconosciuto soltanto capace
di preparare…indigestioni, cesserà di compiere questo ruolo. Egli avrà l’orgoglio,
reso esperto delle cognizioni scientifiche, d’imbandirne la mensa veramente
fisiologica, non inferiore, ma al contrario, superiore - sotto ogni aspetto - a quella
empirica di oggi (Pettini 105 pag. 150-6)
13. 13
OGGI -> 7 MILIONI DI VEGETARIANI
MOTIVI: SALUTE, ETICI E RELIGIOSI
2035 -> 20 MILIONI DI VEGETARIANI
C’è una richiesta sempre più crescente nei confronti di una
cucina e di uno stile di vita sano.
Qual è l’orientamento culinario del futuro?
15. Chi incide di più sulle malattie legate al cibo?
• Un cuoco della ristorazione collettiva arriva a
preparare più di 1000 pasti al giorno
• Un medico di base visita 20 persone al giorno
• Un nutrizionista visita 10 persone al giorno
15
16. 22/09/2016 16
Oggi più che mai, il cuoco è la figura chiave per la
prevenzione di malattie legate al cibo; è importante
donare ai cuochi gli strumenti per creare con l’esperienza
e la maestria propria della loro professione, piatti che
racchiudano in sé Innovazione e Benessere
18. Per lavorare in cucina è indispensabile trasformare le conoscenze
teoriche in competenze pratiche!
SPEGNIAMO I COMPUTER
ACCENDIAMO I CERVELLI!
Alleniamoci!
23. 76 g di Grassi
23
0
7
13
20
26
GRASSI in grammi
COLAZIONE SPUNTINO PRANZO MERENDA CENA
24. Esempio di Menù
24
COLAZIONE
400 calorie
SPUNTINO
250 calorie
PRANZO
700 calorie
MERENDA
250 calorie
CENA
700 calorie
60 g di
carboidrati
37,5 g di
carboidrati
100 g di
Carboidrati
37,5 g di
carboidrati
100 g di
Carboidrati
13 grammi di
grassi
8 grammi di
grassi
25 grammi di
grassi
8 grammi di
grassi
25 grammi di
grassi
6 grammi di
fibre
3 grammi di
fibre
10 grammi di
fibre
3 grammi di
fibre
10 grammi di
fibre
10% proteine 10% proteine 10% proteine 10%
proteine
10% proteine
25. 130 g di
pasta di
semola
peso
crudo
550 g
di
patate
crude o
cotte
400 g
di riso
cotto
130 g di
riso
peso
crudo
160 g
pane di
farina di
tipo 0
200 g di
pane
integrale
65 g di
pasta +
80 g di
pane
275 g
di
patate
+ 200 g
di riso
cotto
200 g
di riso
cotto +
100 g
di pane
integral
e
65 g di
riso
peso
crudo +
100 g di
pane
integrale
80 g di
pane di
farina di
tipo 0 +
275 g di
patate
100 g di
pane
integrale
+ 80 g di
pane di
farina di
tipo 0
Dove troviamo 100 g di carboidrati
27. Conteggio dei grassi
ricotta
salmone
avocado
tofu
27
olio
maionese
burro
frutta secca
semi
mascarpone formaggi
salumi
panna
10g
30g
50g
80g
100g
100 g di prodotto = 100 g di grasso = 1
100 g di prodotto = 50 g di grasso = 2
100 g di prodotto = 30 g di grasso = 3
carni magre,
private del grasso
visibile
uova
100 g di prodotto = 10 g di grasso = 10
100 g di prodotto = 5 g di grasso = 20
28. Esempi di bilanciamenti
130 g di
pasta di
semola peso
crudo
550 g di
patate
crude o
cotte
400 g di
riso cotto
130 g di
riso peso
crudo
160 g pane di
farina di tipo
0
200 g di pane
integrale
25 g di
grassi
25 g di
grassi
25 g di
grassi
25 g di
grassi
25 g di
grassi
25 g di grassi
Pasta 130 g
Funghi 50 g
Pecorino X g
Speck X g
Pasta 130 g
Funghi 50 g
Pecorino 10 g di GRASSI
Speck 15 g DI GRASSI
Pasta 130 g
Funghi 50 g
Pecorino 10 g/G X 3 = 30 g/P
Speck 15 g g/G X 3 = 30 g/P
29. Menù a confronto
Molte persone, a pranzo, preferiscono mangiare un’insalatona con tonno e mozzarella,
pensando così di aver scelto un pasto leggero e salutare. Quello che queste persone non
sanno è che nel caso delle insalatone, il più delle volte, l’apparenza inganna.
PANINO AL PROSCIUTTO
Ingredienti:
ciabatta 100 g
prosciutto crudo di parma 80 g
Calorie: 520 Kcal
Grassi: 15 grammi
INSALATONA
Ingredienti:
insalata di lattuga 30 g
pomodori 200 g
olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio = 10 g
mozzarella di bufala 200 g
olive 20 g
tonno in olio sgocciolato = 90 g
Calorie: 908 Kcal
Grassi: 71 grammi
PASTA ALLA CARBONARA (TRADIZIONALE)
Ingredienti:
pasta 100 g
uova 60 g - circa 1
guanciale 30 g
pecorino 3 cucchiai
Calorie: 771 Kcal
Grassi: 36 grammi
30.
31. I dolci healthy
31
DISPONIBILITA’ ENERGETICA
SPUNTINO/MERENDE
250 CALORIE
37,5 g di CARBOIDRATI
10% di zuccheri
8 g di GRASSI
3 g di fibra
10 % DI ZUCCHERI
250 calorie
31,5 g di carboidrati
6 g di zuccheri
8 g di grassi
3 g di fibra
10% proteine
DISPONIBILITA’ ENERGETICA
COLAZIONE
400 CALORIE
60 g di CARBOIDRATI
10% di zuccheri
13 g di GRASSI
6 g di fibra
10 % DI ZUCCHERI
400 calorie
50 g di carboidrati
10 g di zuccheri
13 g di grassi
6 g di fibra
10% proteine
32. I dolci a colazione
32
400 calorie
50 g di carboidrati = 65 g di farina
10 g di zuccheri = 10 g di saccarosio
13 g di grassi = 15 g di burro
6 g di fibra = 2 da farina + 4 g
10% proteine
33. Quanti zuccheri al giorno?
33
1 tazza di latte (200 ml): 10 g di zucchero
30 g di Bran flakes (fiocchi di crusca) = 6 g
100 g di pasta = 3 g di zuccheri
2 frutti = 30 g di zuccheri circa
Barretta di riso e frumento = 10 g di zuccheri
1 bustina di zucchero: 7 g di zucchero
TOTALE:
67 g di zuccheri
1° dolce
2° dolce
3° dolce
4° dolce
35. 35
Senza allergeni (proteine del latte,
uova, frutta secca)
Per intolleranze (senza lattosio,
gluten free)
In realtà questi prodotti
rappresentano una soluzione ad un
problema di salute ma spesso sono più
calorici o sbilanciati
I dolci salutistici sono salutari?
Nei soggetti celiaci è aumentata l’incidenza di malattie metaboliche, diabete
36. Gli zuccheri
36
Abbiamo un’attrazione innata per il sapore dolce. I nostri avi
cercavano prodotti zuccherini presenti in natura per nutrirsi perchè
il sapore dolce era un segnale che quel cibo forniva energia.
37. 37
Zuccheri nascosti
La prima cosa che ci viene in mente quando
pensiamo al saccarosio sono i dolci, la seconda il
caffè. Lo zucchero è però usato in molti altri
prodotti alimentari:
Sughi pronti e salse
Il pane in cassetta venduti come prodotti a
basso contenuto di grassi paradossalmente
contengono poi molti zuccheri
Le bibite gassate dolci e le tanto amate
centrifughe o gli estratti sono dei concentrati di
zuccheri semplici tanto quanto i succhi di frutta
La soluzione non è sostituirlo con
gli equivalenti zuccheri grezzi o
integrali che seppur contengono
più sali minerali non devono
rappresentare la fonte principale
per questi nutrienti.
38. 38
Gli zuccheri, sono contenuti in molti alimenti e bevande,
non solo per le loro proprietà dolcificanti, ma anche per
altre loro specifiche proprietà. Ad esempio danno struttura
ai prodotti, formano cristalli, assorbono umidità, fungono
da conservanti, abbassano il punto di congelamento
Perché sono ovunque?
39. 39
sono dolci
danno struttura
formano cristalli
si sciolgono
assorbono umidità
Caratteristiche degli zuccheri
caramellizzano (maillard)
conservano
abbassano la temperatura di
congelamento
aumentano la temperatura di
ebollizione
favoriscono la fermentazione
40. 40
-Il saccarosio è un
disaccaride, costituito da
due zuccheri glucosio e
fruttosio uniti, presenti in
un rapporto 1:1.
-Il glucosio, invece, è un
monosaccaride, un singolo
zucchero
-Il fruttosio è sempre un
monosaccaride, è il più
dolce degli zuccheri in
natura.
Monosaccaridi e Disaccaridi
41. 41
Chi dolcifica di più?
GLUCOSIO
FRUTTOSIO
GALATTOSIO
MONOSACCARIDI
DISACCARIDI
LATTOSIO
SACCAROSIO
I monosaccaridi
perchè sono
liberi da legami
Per questo motivo possiamo realizzare/utilizzare degli sciroppi
42. Il glucosio
42
Si produce aggiungendo del cremor di tartaro allo zucchero da
tavola (saccarosio), si forma così uno zucchero invertito =
glucosio + fruttosio in egual percentuale
Si ottiene dall’amido trattato con acidi e con enzimi per liberare
il glucosio
Meno dolce del saccarosio
PAC superiore al saccarosio
Chiamato anche: destrosio oppure zucchero d’uva (marmellate)
Si può trovare come anidro (senza acqua nei cristalli) o
monoidrato (1 mol. di acqua)
43. Il fruttosio
43
Presente da molti anni sugli scaffali dei supermercati, si è costruito un’immagine
salutistica pur non avendone le caratteristiche.
Sebbene sulle confezioni troviamo immagini di frutta, il fruttosio viene estratto
principalmente dall’amido di mais
Si trova nel miele dove rappresenta la metà del peso totale degli zuccheri
Si può estrarre dall’uva
Il sapore del fruttosio è percepito più velocemente e con maggiore intensità (granite
svanito il dolce del fruttosio rimane il sapore della frutta)
E’ uno zucchero riducente, partecipa alla reazione di Maillard quindi conferisce ai d
croccantezza, sapore e odori
44. SACCAROSIO
44
Il saccarosio è un disaccaride. La scissione
avviene nel nostro organismo ad opera di
alcuni enzimi presenti nel nostro intestino
45. 45
Ogni giorno commettiamo almeno 2 errori. Il primo è mangiare
troppo zucchero, il secondo chiamare generalmente zucchero
(quello da cucina) il SACCAROSIO.
E’lo zucchero più usato in cucina, è alla base della maggior
parte delle preparazioni di pasticceria che conosciamo.
All’anno ne consumiamo 25 kg a testa
Il primo produttore mondiale è il Brasile con 35 milioni di
tonnellate.
Fino ad una decina di anni fa erano operativi in italia circa 20
zuccherifici, con la riforma varata dall’Ue nel 2006 e le nuove
quote di produzione, ne sono rimasti attivi solo quattro.
SACCAROSIO
47. DA COSA SI ESTRAE?
47
BARBABIETOLA DA ZUCCHEROCANNA DA ZUCCHERO
I metodi di estrazione sono molto simili eccetto nell fasi finali
Idrossido di calcio per far precipitare le impurezze
Il calcio viene eliminato con l’anidride carbonica
Carbone attivo per eliminare i residui giallastri di melassa
48. 48
Lo zucchero di canna non vanta particolari proprietà nutrizionali; il
contenuto superiore di minerali, rispetto allo zucchero bianco, è
del tutto insignificante dal punto di vista nutrizionale.
LO SAPEVATE CHE…
49. LATTOSIO
49
-Il lattosio è un disaccaride
-è uno zucchero riducente
quindi aiuta la reazione di
Maillard.
-nel latte delattosato, il
lattosio è stato scisso nei suoi
disaccaridi, perciò è più dolce
50. MALTOSIO
50
Disaccaride, ha una dolcezza caratteristica ed
è usato in bevande e caramelle. Si ottiene
facendo essiccare i semi germogliati dell’orzo.
51. 51
Gli zuccheri disciolti in acqua formano
degli sciroppi dolci liquidi.
Solitamente contengono tra il 75-85% di
zuccheri
Molti sciroppi vengono addizionati di
sostanze aromatiche o coloranti
GLI SCIROPPI
52. 52
Gli sciroppi di distinguono in:
di glucosio o di mais (CORN SYRUP)
zucchero invertito (simile GOLDEN SYRUP + sacc.)
d’agave
d’acero
di malto
il miele
Gli sciroppi di Glucosio-Fruttosio con un contenuto di
fruttosio superiore al 10% sono classificati in Europa con
il termine Isoglucosio.
GLI SCIROPPI
53. 53
Si produce dall’amido. Il grado di scissione dell’amido si misura con
il parametro DE (destrosio equivalente). L’amido puro ha DE = 0.
Uno sciroppo con DE 45 contiene una percentuale di glucosio; questa
percentuale di monosaccaride aumenta in un DE 65
SCIROPPO DI GLUCOSIO O MAIS
55. 55
SCIROPPO DI GLUCOSIO O MAIS
Caratteristiche dello sciroppo di glucosio:
stesse kcal del saccarosio
potere dolcificante maggiore del saccarosio (se ne può
usare il 25% in meno)
Sciogliere il saccarosio in poca acqua prima di aggiungerlo
ai dolci permette di ottenere sciroppo di glucosio (si scinde
il saccarosio in fruttosio e glucosio)
56. 56
ZUCCHERO INVERTITO
Lo zucchero invertito è uno sciroppo contente glucosio e fruttosio
in egual misura = 40 g di fruttosio + 40 g di glucosio + 20 g di acqua
Si produce a partire dal saccarosio, con alte temperature e pH acido.
Caratteristiche nutrizionali:
abbassa il punto di congelamento + del saccarosio
maggiore affinità per l’acqua (mantieni i prodotti più umidi)
ritarda la cristallizzazione (utile per la glasse)
Usato nella preparazione di sorbetti, granite e gelati in quanto riesce a
controllarne la cristallizzazione con una conseguente consistenza
cremosa
Usato per ottenere le marmellate dove una parziale inversione dello
zucchero si ottiene durante la loro cottura, a causa dell’acidità della
frutta e dell’elevata temperatura di cottura.
57. 57
ZUCCHERO INVERTITO
Destrosio = glucosio
a 80°C per 2 ore su 1 kg di saccarosio si formano 500 g di glucosio +
fruttosio; per la trasformazione di altri 250 g occorreranno altre 2 ore
Il Brix è una misura delle sostanze allo stato solido dissolte
in un liquido. Il nome deriva da Adolf Ferdinand Wenceslaus
Brix. Un grado Brix (simbolo °Bx) corrisponde a 1 parte di
sostanza solida (peso secco) in 99 parti di soluzione. Per
esempio una soluzione a 25°Bx contiene 25 grammi di
sostanze solide in 100 grammi di liquido totale. Questo può
significare, per esempio, 25 grammi di zucchero e 75 grammi
di acqua.
58. 58
ZUCCHERO INVERTITO
I prodotti dolciari ottenuti con lo zucchero invertito hanno un
maggior tempo di conservazione che può arrivare a sei mesi
rispetto a quelli ottenuti con il saccarosio. Infatti a causa della
sua struttura chimica dei suoi componenti, lo zucchero
invertito ha un’azione riducente, quindi in grado di ritardare
il processo di ossidazione nei prodotti in cui viene introdotto
fattore che incide sulla conservabilità di un prodotto
59. 59
MIELE
Il miele è quasi identico allo zucchero invertito, è costituito da una
miscela di fruttosio, destrosio, acqua e altri zuccheri tra cui anche il
saccarosio. Ha un maggior potere dolcificante e meno kcal del saccarosio
(abbassa il punto di congelamento)-
ll fruttosio contribuisce alla conservazione del miele allo stato liquido
Il destrosio=glucosio favorisce la tendenza alla cristallizzazione
60. 60
SCIROPPO D’ACERO
Ha un potere dolcificante simile quello del saccarosio e meno kcal del
saccarosio (250 invece di 400). Prodotto principalmente in Canada dalla
cottura della linfa estratta dall’acero da zucchero.
61. 61
SCIROPPO D’AGAVE
Estratto dalla linfa dell’Agave blu, usata in Messico anche
per la produzione di Tequila. Il succo viene scaldato e degli
enzimi spezzano l’inulina producendo fruttosio (70-90%).
Lo sciroppo d’agave conta 300 calorie ogni 100 grammi.
62. 62
SCIROPPO DI MALTO
Il prodotto della germinazione attraverso il quale l’amido
del seme di un cereale è trasformato in zuccheri. Dal
chicco germinato si può aggiungendo dell’acqua e filtrando
una soluzione zuccherina, lo sciroppo di malto. L’apporto
calorico per 100 grammi è di circa 300-315 Kcal, dolcifica
1,5 volte il saccarosio. Il malto è una miscela di maltosio,
glucosio e maltotrioso, con percentuali diverse
63. 63
Zuccheri non nutrienti
Saccarina, aspartame, acesulfame k
Conferiscono sapore dolce senza calorie, sono sintetici.
Non sono cancerogeni, ma un uso elevato di dolcificanti crea dipendenza nella
ricerca di sapore dolce.
Gli zuccheri non nutrienti che non hanno calorie creano ugualmente
dipendenza dal sapore dolce
64. 64
Aspartame, pericolo o falso mito?
Aspartame and its breakdown
products are safe for human
consumption at current levels of
exposure, EFSA concludes in its first
full risk assessment of this
sweetener. To carry out its risk
assessment, EFSA has undertaken a
rigorous review of all available
scientific research on aspartame and
its breakdown products, including
both animal and human studies.
L'aspartame e i suoi prodotti di
degradazione sono sicuri per il
consumo umano ai livelli
attuali di esposizione, l'EFSA
conclude nella sua prima
valutazione completa del
rischio di questo dolcificante.
Per svolgere la sua valutazione
del rischio, l'EFSA ha intrapreso
una rigorosa revisione della
disposizione tutta la ricerca
scientifica sull'aspartame e dei
suoi prodotti di degradazione,
inclusi sia studi su animali e
umani.
"Questo parere rappresenta una delle valutazioni dei rischi più complete di aspartame mai intraprese. Si tratta di un
passo in avanti nel rafforzamento della fiducia dei consumatori nel fondamento scientifico del sistema di sicurezza
alimentare dell'UE e la regolamentazione degli additivi alimentari ", ha detto il presidente del gruppo di esperti
scientifici sugli additivi alimentari e nutrienti fonti aggiunti agli alimenti (ANS Panel), il Dott Alicja Mortensen.
65. 65
Ma è possibile sostituire il saccarosio in cucina e utilizzare altre
sostanze naturali con funzioni similari?
Si certamente. L’industria, gli chef e i pasticceri stanno studiando
nuove soluzioni, ad esempio inulina ed eritritolo sono sempre più
utilizzati in molti prodotti dolciari per sostituire gli zuccheri.
ZUCCHERI ALTERNATIVI
TROVIAMO
INSIEME
UN’ALTERNATIVA
66. 66
Zuccheri Alternativi Polialcoli
Sono zuccheri nutrienti che contengono una molecola di zucchero e una di alcol
Si trovano in frutta e verdura.
In dosi eccessive possono causare disturbi intestinali.
• Sorbitolo, è estratto dal sorbo un frutto
• Mannitolo, potere dolcificante inferiore al saccarosio, stesse calorie con un indice
glicemico più basso
• Xilitolo: uguale potere dolcificante e calorico del saccarosio, ma un indice glicemico
più basso.
• Maltitolo: ha metà delle calorie del saccarosio e indice glicemico basso. Si ottiene da
sciroppo di maltosio
• Isomalto: basso potere dolcificante e calorico
67. 67
La Stevia rebaudiana è una pianta perenne
poco resistente al gelo, nei climi più freddi
è coltivata solitamente come semi-perenne.
Caratteristiche nutrizionali:
-Zero kcal
-potere dolcificante150-250 volte
superiore al saccarosio;
Scarsa rilevanza tecnologica per la
preparazione di dolci, può essere utilizzata
per dolcificare bevande
Stevia Rebaudiana
68. 68
ha il 40% di calorie in meno rispetto al saccarosio.
Ha un potere dolcificante pari a 0,9
Il maltitolo, come gli altri polialcoli, è poco
assorbito a livello gastrico e quindi, un consumo
elevato di questa sostanza può portare ad
un'accelerazione del transito intestinale fino ad
avere effetti lassativi, sicuramente meno
preoccupanti delle conseguenze legate ad un
eccessivo consumo di saccarosio.
È consigliato non superare i 50 grammi al giorno.
I biscotti della salute contengono solo 6,25 g di maltitolo!
Maltitolo
69. 69
Ha un potere dolcificante compreso tra le 7000 e 13000 volte maggiore
dello zucchero
impiegato come agente edulcorante ed esaltatore di aroma, soprattutto
menta, vaniglia e fragola.
La sua stabilità dipende da diversi fattori e principalmente dal pH del
prodotto e dal binomio tempo-temperatura se associato ad un
trattamento termico come ad esempio accade nei prodotti da forno.
E’ discretamente stabile in soluzione acquosa tanto che viene impiegato
in diversi prodotti a ridotto apporto energetico o senza zuccheri
aggiunti.
Ha un gusto pulito senza retrogusti sgradevoli
Non ha potere nutritivo e nello sviluppo di nuovi prodotti è anche
impiegato per sostituire parte del saccarosio così da abbassarne il
contenuto di zuccheri e di conseguenza l’apporto energetico.
NEOTAME
Ne utilizzeremmo così poco da ridurre la massa dell’impasto
70. 70
Eritritolo
L’eritritolo è uno zucchero naturale, estratto
dalla frutta e da cibi fermentati, senza calorie;
è lo zucchero più utilizzato attualmente in
pasticceria in alternativa al saccarosio
71. 71
L’eritritolo è uno zucchero naturale, estratto dalla frutta e da cibi
fermentati. Ha caratteristiche nutrizionali interessanti:
solo 0,24 kcal per 100 g
potere dolcificate, circa 60-80% del saccarosio
ridotto retrogusto, tipico invece di altri dolcificanti
sicuro, non provoca disturbi intestinali, ridotta attività cariogena
inserito nella lista degli additiva con la sigla E968
ERITRITOLO
L’eritritolo può essere utilizzato
in combinazione con il
saccarosio per montare i tuorli
72. 72
Ha il 40 % di calorie in meno del saccarosio
Il potere dolcificante è pari a 1
Buono per i denti, non piace allo Streptococco mutans, inoltre la
saliva risulta meno acida, quindi è maggiore anche la prevenzione e
riduzione delle carie.
Migliore assorbimento del calcio
Può essere utilizzato in diverse preparazione, non ha un sapore
neutro
XILITOLO
Lo Xilitolo può essere utilizzato
la preparazione di biscotti
74. 74
INULINA
E’ un polisaccaride
Il suo potere dolcificante dipende dalla
lunghezza delle catene di fruttosio
è una fibra solubile non digeribile, probiotico
Si estrae dalle radici della cicoria
Sviluppa solo 1 kcal per grammo in quanto nel
colon la flora batterica fermenta l’inulina
producendo grassi
Può essere utilizzata per montare gli albumi al
posto del saccarosio e aumentare il volume dei
dolci diminuendone la densità calorica.
75. 75
Consente di aggiungere aria ai dolci
l’albume contiene solo proteine, non contiene grassi e zuccheri e
può aumentare il proprio volume (con i giusti accorgimenti nella
preparazione) fino a 8 volte incorporando aria
l’inulina aumenta si stabilizza durante la cottura.
Se si usa il latte, utilizzare quello totalmente scremato e
delattosato (i grassi inibiscono la schiuma):in questo modo si
risparmiano kcal, grassi e zuccheri
Utilizzare il sifone
Montare gli albumi con l’inulina
77. 77
Ingredienti:
• Farina
• Burro
• Zucchero
• Sale
• Uova
• Altri liquidi: panna, albume, latte, tuorlo, acqua
• Lievito in polvere chimico
• Frutta secca o altro
• Cacao o copertura
Pasta Frolla
79. 79
Proteine:
143 g
Lipidi:
361.5 g
Carboidrati:
1404.4 g
Fibre totali:
22 g
Energia:
9443 kcal
Proteine:
191.5 g
Lipidi:
646.5 g
Carboidrati:
1376.2 g
Fibre totali:
53.2 g
Energia:
12089 kcal
Frolla alle nocciolePasta frolla magra Frolla per crostate
Proteine:
127.8 g
Lipidi:
302.7 g
Carboidrati:
1165.8 g
Fibre totali:
22 g
Energia:
7899 kcal
La tradizione in evoluzione di Leonardo Di Carlo
80. 80
La scelta della materia grassa dipende dalla ricerca della qualità e dalla
temperatura di laboratorio dove si lavora (grassi saturi solidi a temperatura
ambiente - insaturi liquidi a temperatura ambiente):
In base alla quantità aggiunta il prodotto risulterà più o meno friabile
Meno grassi meno friabilità, il loro ruolo nell’impasto è ridurre la forza della
farina.
Se indeboliamo la farina possiamo ridurre il contenuto di grassi
Burro
81. 81
Utilizzarne una molto debole di glutine, così
da evitare la formazione di una rete glutinica
Possiamo indebolire ulteriormente la farina
Farina
82. 82
Indebolire una farina
Tagliare la farina (10% ) con amido di mais, di frumento (frumina), riso,
fecola di patate, inulina. Per una farina di 200 W ottengo una farina che
avrà 9.9% di proteine (90% di farina con 11% di proteine = 9,9) con
all’incirca 160-170 di W.
Utilizzando PROTEASI (alcuni grammi per quintale di farina) per
abbassare notevolmente il W e il P/L, che comporterà di conseguenza
un abbassamento della forza stessa sia in termini di resistenza (P) che
di elasticità (L)
Usare “lievito disattivato” che genera: GLUTATIONE E CISTEINA , le
quali rompono i legami soprattutto delle glutenine
la forza dipende quindi oltre che dalla qualità anche dalla quantità di
gliadina e la glutenina
83. 83
Zucchero
Semolato raffinato si ottiene una pasta con cristalli di zucchero ancora
interi, attenzione si strappa facilmente, soprattutto se lo zucchero
semolato è grosso.
Zucchero a velo la pasta non ha bisogno di riposo perché lo zucchero si
scioglie rapidamente
Zucchero di canna (stesse calorie) si può sostituire fino dal 50% al 100% del
peso totale dello zucchero. (sapore gradevole e colore più scuro)
In generale non possiamo eliminare lo zucchero perché la pasta
risulterebbe fragilissima, senza struttura. Possiamo ridurlo inserendo
zuccheri alternativi, es. sciroppi
84. 84
Uova
Aiutano l’emulsione di zucchero e materia grassa
In cottura le proteine dell’uovo coagulano conferendo una struttura uniforme all’impasto
Si possono sostituire parzialmente con altri liquidi, ad esempio latte 90 g:100 g oppure
panna 125 g: 100 g oppure acqua 75 g:100 g
Se riduciamo lo zucchero è consigliato aggiungere le uova
85. 85
Frutta secca
L’aggiunta di frutta secca non deve mai superare la
quantità di zucchero della ricetta
Possiamo aggiungere paste di frutta secca andando a
ribilanciare la quantità finale di grassi della ricetta
Il punto di fumo sarà leggermente più basso, con una
fusione al palato più veloce (aggiungiamo grassi insaturi,
generalmente liquidi a temperatura ambiente)
Quando lavoriamo per ottenere una frolla con frutta secca
dobbiamo ridurre la farina del 10%
86. 86
Sale
Dose giornaliera di 5 grammi
Il suo peso sulla massa è dello 0.25% circa 8 grammi ovvero
0,8 g per porzione
Se si usano formaggi, come nel caso di paste salate, è bene
ridurre l’aggiunta di sale
88. Ricetta per n°
4 persone
Ingrediente Quantità
Farina W 90-120 200 g
Burro 38 g
Farina di nocciole 25 g
Inulina 25 g
Maltitolo 25 g
Eritritolo 33 g
Saccarosio 15 g
Latte d’avena 50 g
Uova 50 g
Zenzero 10 g
Lievito per dolci 5 g
Preparazione
Biscotti della salute
Preparata da: Dr Domenicantonio Galatà
89. Ricetta per n°
4 persone
Ingrediente Quantità
Uova medie oppure
tuorli/albumi
pastorizzati in brick
2 n°
Mascarpone 40 g
Pane integrale 160 g
Saccarosio 20 g
Maltitolo 15 g
Eritritolo 20 g
Acqua per
sciroppo*
20 ml
Cioccolato fondente
> 80%
20 g
Inulina 10 g
Caffè q.b. ml
*Preparazione da uova fresche
1. Montare i tuorli con l’eritritolo e metà del saccarosio a bagno maria o sul fuoco fino a 80°C,
Tiramisù buono come il pane
Preparata da: Dr Domenicantonio Galatà - Docente “A TAVOLA CON LO CHEF”
90. Facciamo 2 conti!
Ricetta Amatriciana - fonte matriciana.it
INGREDIENTI:
Per 4 persone
400 g di spaghetti
250 g di guanciale di maiale —> 44 g di grassi di cui saturi 15,6 g per porz.
500 g di pomodoro fresco
150 g di Pecorino —> 6,7 g di grassi di cui saturi 4,2 g per porz.
20 g di strutto —> 20 g di grassi di cui saturi 1,5 g
sale e pepe q.b.
PER PORZIONE
Grassi totali 70 g = fabbisogno giorn.
Grassi saturi 22,5 g = fabbisogno giorn.
90
91. Vogliamo tornare a mangiare
spaghetti all’Amatriciana tutti i
giorni senza ammalarci?
DICIAMO TUTTI INSIEME:
Si, lo VOGLIO!
93. Perché fa bene?
• MENO* 30 % di grassi
• MENO* 30 % di grassi rispetto alla preparazione classica
• MENO* SALE
*rispetto alla ricetta classica
+ fibra
+ licopene
100. Cottura Sottovuoto
Quali sono i motivi?
Standardizzare la cottura
Ridurre i tempi di rigenerazione
Ridurre il personale in cucina
Ridurre gli sprechi
Grande interesse tra i cuochi per questa nuova tecnica di cottura
101. (LT-LT) 36 ore a 75 ° C (SV75) VERSUS (HT-ST) per 2 ore a 100 ° C (SV100)
I dati sono stati confrontati con I VALORI NUTRIZIONALI DEL TRADIZIONALE bollito, e
sono stati valutati i cambiamenti nei valori di pastorizzazione, perdita di peso, consistenza,
colore, vitamine del gruppo B, nonché il profilo composti volatili.
Il trattamento HT-ST ha dimostrato di raggiungere un valore di pastorizzazione sufficiente per
escludere rischio Clostridium perfringens, mentre al contrario, LT-LT potrebbe essere
sottoposto a questo rischio microbiologico.
La perdita di peso totale della SV100 è risultata significativamente più bassa rispetto al
SV75.
Campioni SV75 mostrano la forza di taglio più bassa
Il mantenimento di vitamina B3 è stato molto simile per entrambi i metodi sous vide, mentre
condizione LT-LT ha permesso una maggiore ritenzione di B12.
A Novel Time/Temperature Approach to Sous Vide
Cooking of Beef Muscle
Massimiliano Rinaldi Chiara Dall’Asta Maria Paciulli Martina Cirlini Chiara Manzi Emma Chiavaro
102. 1. Conserva inalterati i valori nutrizionali
degli alimenti
2. Elimina il contatto delle vitamine con
l’ossigeno e l’acqua riducendone la
perdita
3. Permette di esaltare il sapore dei cibi
riducendo il sale e i Grassi
Vantaggi della cottura sottovuoto
107. CARBOIDRATI
107
I CARBOIDRATI sono la principale fonte di
energia, si trovano principalmente nei cereali,
nella pasta, pane, patate e legumi, DOLCI
109. 109
Gli zuccheri fanno ingrassare?
100 mg/dl
80 mg/dl
PASTO
INSULINA ->CONVERSIONE ZUCCHERI IN GRASSI ATTIVITA’ FISICAFIBRE
110. FIBRA ALIMENTARE
110
La fibra è l’insieme di componenti vegetali che
non subiscono digestione da parte degli enzimi
dell’apparato digerente e non vengono assorbite
nel tratto intestinale.
111. FIBRA: SOLUBILE ED INSOLUBILE
FIBRA SOLUBILE: pectine,
gomme, mucillaggini,
galattomannani
ALIMENTI: legumi e frutta
fresca (in particolare la mela e
la sua buccia, e gli agrumi, ma
anche la pera, le pesche, le
prugne e le susine), avena e
crusca di avena, carote, patate,
susine, frutti di bosco, cipolle,
semi di psillo.
FIBRA INSOLUBILE:
cellulosa, emicellulosa, lignina
(non è un carboidrato)
ALIMENTI: cereali integrali,
verdura a foglia verde, frutta
secca, semi di lino
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/fibra-solubile.html
113. Funzioni
Sul corpo
• Rallenta la velocità di assorbimento degli zuccheri,
riducendo il picco glicemico
• Riduce parzialmente la quantità di grassi
• aumenta la sazietà ai pasti riducendo il senso di fame
Nella ricetta
• La fibra solubile forma gel (risotti, mantecature, salse)
• La fibra insolubile assorbe acqua (dolci lievitati)
113
114. Dove si trova la fibra?
114
Carciofi 5,5 g
Cicoria,
Broccoli
3,5 g
Carote,
radicchio
3 g
Cavolfiore,
agretti
2,5 g
Sedano 2 g
Lattuga 1,5 g
Zucchine, Bieta 1,2 g
Rughetta 0,9 g
115. Dove si trova la fibra?
115
Fagioli 17,5 g
Pop Corn 15 g
Lenticchie, Ceci 14 g
Orzo, Kamut 9 g
Pane Int., Pasta int 6,5 g
Pane tipo 0 4 g
Pasta Semola 2,7 g
Riso Integrale 1,9 g
Riso 1 g
Bandita la dieta del riso!
116. 116
INULINA
E’ una fibra solubile non digeribile, probiotico
E’ un polisaccaride
Il suo potere dolcificante dipende dalla
lunghezza delle catene di fruttosio
Si estrae dalle radici della cicoria, tartufo bianco
e dai tuberi di dalia
Sviluppa solo 1 kcal per grammo in quanto nel
colon la flora batterica fermenta l’inulina
producendo grassi
ideale per prodotti senza glutine e lattosio, ha
un buon retrogusto ed è un ottimo strutturante
per impasti, gelati e sorbetti
117. Fibra di guar o
gomma di guar
Fibra solubile
estratta da una pianta erbacea annuale di origine indiana appartenente alla famiglia delle
Leguminose (Cyamopsis)
dai frutti contenenti 5-9 semi da cui si ricava la famosa gomma di guar. La gomma di guar
contiene galattomannano, in misura del 70-80%, poi acqua (10-13%), proteine (4-5%), fibre
grezze (1,5-2%), grassi (0,50-0,75%) e tracce di ferro.
Confermate da numerosi studi, la gomma di guar ha la capacità di regolarizzare l’indice
glicemico del pasto, rallentando e riducendo l’assorbimento dei glucidi; per questo motivo
rappresenta un complemento utilissimo nell’alimentazione dei diabetici.
In generale, viene aggiunta a quei prodotti che hanno bisogno di addensare, come per esempio
nei prodotti gluten free, nelle salse, nei gelati.
Per 100g:
Valore energetico (kJ/kcal): 1452/347
Grassi: 5.0g
di cui saturi: 0.0g
Carboidrati: 80.0g
di cui zuccheri: 4.5g
Proteine: 5.0g
Sale: 30.0g
118. Fibra di carruba
Fibra insolubile
Estratta della carruba, il frutto del carrubo, un albero sempreverde originario dell’Arabia e
diffuso nelle regioni mediterranee più calde (si trova anche in Sicilia, per esempio).
La fibra di carruba trova impiego soprattutto nell’industria dolciaria e delle conserve
alimentari; talvolta indicata in elenco ingredienti con la sigla E410, ha la capacità di
assorbire acqua per 50-100 volte il suo peso.
A differenza del guar, quest’ultimo è molto meno calorica e più ricca di fibre
L’assenza di sostanze psicoattive, come la caffeina e la teobromina, rende le carrube il
sostituto ideale del cioccolato per chi soffre di allergie o ipersensibilità verso tali sostanze.
L’elevato contenuto in fibre la rende un alimento particolarmente saziante, capace di
coniugare sapore e benessere.
119. Fibra di carbossimetilcellulosa
(fibra di Cmc)
Fibra non solubile, derivato solubile della cellulosa (anche la carta deriva dalla
cellulosa ma non è solubile!)
Indicata anche come E466 si scioglie velocemente a freddo dando strutture
setose, lucide e molto cremose.
Apporta corposità e una texture particolarmente fine al gelato, anche se certe
volte risulta un po’ collante; per questa ragione, è preferibile utilizzarla con altri
idrocolloidi, come guar, alginati, carruba.
La CMC è solubile a freddo in acqua, origina soluzioni trasparenti ed è
possibile produrla con viscosità da basse ad altissime; data la sua alta
capacità addensante bastano dosi minime negli impasti.
La si impiega spesso nella creazione della pasta di zucchero ed è
particolarmente utilizzata nel cake design e nei prodotti senza glutine.
120. Fibra di hpmc
(Fibra di hidrossipropilmetilcellulosa)
Indicata come E464, trova impiego in alcune miscele e
prodotti senza glutine per migliorare le loro
caratteristiche organolettiche.
Tra i derivati della cellulosa, la metilcellulosa si è
guadagnata un po’ di notorietà perché è tra gli
ingredienti impiegati nella cucina molecolare. La
proprietà più interessante della metilcellulosa è quella di
dissolversi in acqua fredda e solidificare quando viene
riscaldata; per questo motivo risulta ideale per strutturare
perfettamente gli impasto privi di glutine.
121. Fibra di bamboo
Fibra Insolubile
Si ottiene dalla parte fibrosa della pianta del bambù e
combina la forza della cellulosa con i benefici della fibra
dietetica.
Poiché lega poca acqua, è particolarmente indicata per i
prodotti secchi, nei dessert a base di latte, negli estrusi e
nelle barrette, mentre dal punto di vista nutrizionale
permette di incrementare il contenuto di fibre, riducendo
grassi e calorie, senza variazioni di gusto.
122. Fibra di acacia
Fibra in polvere, idrosolubile, non gelificante e insapore
favorisce lo sviluppo naturale di una copiosa flora batterica e, se assunta in dosi
adeguate, la formazione di una massa idratata non irritante.
Ha la grande capacità di avere il 95% di fibra ideale per sostenere nei prodotti che
la contengono il claim “ricco di fibre”.
È forse la gomma naturale più antica, il suo impiego risalirebbe, infatti, agli antichi
Egizi, dove era usata come legante in cosmetica e negli inchiostri.
Dona stabilità alle emulsioni “olio in acqua” e non maschera i sapori perché non
lascia retrogusto.
123. Fibra di piselli
Fibra insolubile naturale di pisello giallo, ottenuta dalla parte interna del seme, che viene utilizzata
negli impasti per aumentare l’assorbimento d’acqua riducendone il rilascio;
ammorbidisce il preparato e aumenta la durabilità del prodotto finito.
Viene impiegato nell’impasto di prodotti da forno, come pane e biscotti, prodotti estrusi (come
fiocchi di cereali), nelle barrette di cioccolato, in salse, zuppe, creme e nella pasta fresca.
Trova applicazione anche nel settore dei salumi, delle carni e nei prodotti dietetici. I
piselli appartengono alla famiglia delle Fabaceae (dette anche Leguminose o Papilionacee), ma
a distinguerli dagli altri legumi è la grande quantità di acqua (72-80%) e quella di proteine (circa
5,5%) e di glucidi (6,5%).
124. Fibra di carota
Elevatissima affinità per l’acqua che lega a freddo per capillarità;
con lo stesso principio lega anche discrete quantità di olio risultando utile nella stabilizzazione di
emulsioni.
Ricca di Vitamina A, la fibra di carota è utile per lo sviluppo delle ossa e per il buon
funzionamento di tutti i tessuti e per contrastare i radicali liberi.
Si può usare in aggiunta in tutti quei prodotti che necessitano morbidezza, come nei plumcake,
nel pane, o grandi lievitati.
E’ un valore aggiunto straordinario (PROF. Maestro pasticcere Francesco Favorito)
125. Fibra di psillio
(fibra di Plantago psyllium)
Si ottiene dai semi essiccati di una pianta presente nel bacino del Mediterraneo e si
presenta come una polvere ricca di fibre solubili, con proprietà funzionali importanti e
prebiotiche.
È conosciuta e particolarmente indicata per il trattamento della stipsi e deve essere assunta
con un’abbondante quantità di liquidi.
Può contribuire alla riduzione del colesterolo totale e in particolare del colesterolo Ldl, sia in
soggetti con colesterolemia elevata sia in soggetti con valori normali.
È ideale aggiunta agli impasti glutine free per la capacità di assorbire acqua rende l’impasto
più soffice a lungo.
126. Altre fibre
Fibra di arancia ha un elevato contenuto di
bioflavonoidi
Fibra di barbabietola viene impiegata in quei
prodotti di colore scuro, come muffin o pani integrali,
ma anche nei prodotti gluten free
127. GRASSI
127
I GRASSI sono i nutrienti molto importanti, nel
corpo rappresentano la forma di deposito
dell’energia. Li troviamo soprattutto negli oli,
nei DOLCI, frutta secca, semi, formaggi e
salumi.
128. I GRASSI:conosciamoli meglio
128
I grassi ci forniscono energia, il doppio
rispetto ai carboidrati e le proteine.
Sono magazzino di energia per il nostro corpo
(riserve lipidiche nel nostro corpo).
Aiutano l'assorbimento delle vitamine
liposolubili (A,D,E,K) e di alcuni antiossidanti
(carotenoidi).
Molecole vitali, formano le cellule (le
membrane) e gli ormoni (ad. esempio quelli
sessuali)
131. I GRASSI:conosciamoli meglio
131
Un trigliceride è una molecola che viene prodotta da piante e animali,
compreso l’uomo, allo scopo di immagazzinare i grassi.
Tutti gli oli e i grassi alimentari contengono, in percentuali diverse,
sempre gli stessi acidi grassi, legati nei trigliceridi
138. Parere Efsa acido erucico
L’Efsa afferma che l’acido erucico “non costituisce un problema di sicurezza per la
maggior parte dei consumatori, in quanto l’esposizione media è meno della metà del
livello di sicurezza. Può tuttavia costituire un rischio a lungo termine per la salute di
bambini di età fino a 10 anni che consumino elevate quantità di alimenti contenenti
questa sostanza. L’Efsa ha inoltre rilevato che i tenori di acido erucico presente nei
mangimi possono rappresentare un rischio per la salute dei polli”, osservando però
che “il metodo di calcolo utilizzato sovrastimava l’esposizione”.
Per la maggior parte dei consumatori, soprattutto quelli più piccoli (1-2 anni) e gli
altri bambini (3-10 anni), i principali contributori all’esposizione all’acido erucico nella
dieta sono dolci, torte e biscotti. Per i neonati (0-12 .mesi), la fonte principale è il latte
artificiale.
Il potenziale rischio dell’acido erucico riguarda principalmente il cuore. Infatti, si
legge nel comunicato “test condotti su animali evidenziano che l’ingestione di oli
contenenti acido erucico può portare nel corso del tempo a una malattia del cuore
chiamata lipidosi del miocardio. La patologia è temporanea e reversibile. Altri effetti
potenziali osservati negli animali – incluse variazioni di peso del fegato, dei reni e del
muscolo scheletrico – si verificano a dosi lievemente superiori”.
139. Burro Chiarificato
Il burro nel Nord Italia è utilizzato per un buon risotto e
per la famosa cotoletta alla milanese
Tuttavia friggere nel burro può essere molto rischioso per
via del basso punto di fumo
Evaporata l’acqua la caseina ancora presente comincia a
brunirsi.
Chiarificare il burro consente di di liberarlo dell’acqua e
della caseina mantenendo solo i grassi. Così facendo il
punto di fumo del burro sale a circa 170°C
140. I GRASSI:conosciamoli meglio
140
Perché usiamo i grassi in cucina?
I trigliceridi non hanno alcun sapore. Il sapore di un olio extravergine
d’oliva è dato in realtà dal sapore delle varie sostanze disciolte!
…per dare sapore?
SBAGLIATO
141. Più gusto meno grassi
• Oli aromatizzati
• infusione a
temperatura
ambiente
• 2 ore a 70 °C
• Rosmarino, salvia,
basilico, prezzemolo,
cipolla,
peperoncino,aglio
• azione antirancido
142. RISCHIO TOSSICOLOGICO IN CUCINA
142
1.GE (GLICIDIL ESTERI)
2.AMMINE ETEROCICLICHE
3.IPA (IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI
4.ACRILAMMIDE
Sostanze tossiche e sospette di effetti cancerogeno che si
formano nel corso di determinati processi di cottura
143. Olio di palma e Glicidil Esteri
I contaminanti da processo a base di glicerolo presenti nell’olio di
palma, ma anche in altri oli vegetali, nelle margarine e in alcuni
prodotti alimentari trasformati, suscitano potenziali problemi di salute
per il consumatore medio di tali alimenti di tutte le fasce d’età giovane
e per i forti consumatori di tutte le fasce d’età.
L'EFSA ha valutato i rischi per la salute pubblica derivanti dalle sostanze:
glicidil esteri degli acidi grassi (GE), 3-monocloropropandiolo (3-MCPD), e 2-
monocloropropandiolo (2-MCPD) e relativi esteri degli acidi grassi. Tali
sostanze si formano durante le lavorazioni alimentari, in particolare quando gli
oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature (circa 200° C).
I più elevati livelli di GE, come pure di 3-MCPD e 2-MCPD (compresi gli esteri)
sono stati riscontrati in oli di palma e grassi di palma, seguiti da altri oli e
grassi. Per i consumatori a partire dai tre anni di età, margarine e 'dolci e
torte' sono risultati essere le principali fonti di esposizione a tutte le sostanze.
144. Qual è il rischio GE?
Il gruppo ha concluso che i GE (Glicidil Esteri) costituiscono un
potenziale problema di salute per tutte le fasce d’età più giovani e
mediamente esposte, nonché per i consumatori di tutte le età con
esposizione elevata.
"L'esposizione ai GE di neonati che consumino esclusivamente alimenti
per lattanti costituisce motivo di particolare preoccupazione, in quanto è
fino a dieci volte il livello considerato a basso rischio per la salute
pubblica", ha detto la dott.ssa Knutsen.
La disamina del gruppo ha messo in luce che i livelli di GE negli oli e
grassi di palma si sono dimezzati tra il 2010 e il 2015, grazie a misure
adottate volontariamente dai produttori. Ciò ha determinato una
diminuzione importante dell’esposizione dei consumatori a dette sostanze.
145. RISCHIO TOSSICOLOGICO IN CUCINA
145
AMMINE ETEROCICLICHE
HCA (HeteroCyclic Amine), sono composti che si formano quando, a
temperature elevate, la creatina (un elemento presente nel tessuto
muscolare) e altri aminoacidi reagiscono con gli zuccheri.
Temperature superiori ai 200°C, soprattutto se per tempi lunghi
Composti sono mutageni, in grado di alterare la struttura del DNA,
innescando processi che possono portare alla trasformazione delle cellule
da normali a tumorali.
l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) classifica le HCA
come possibili o probabili cancerogeni per l’uomo.
146. COME RIDURRE IL RISCHIO IN CUCINA
146
AMMINE ETEROCICLICHE
Cuocere la carne al di sotto di 100°C
Evitare inoltre tempi di cottura prolungati,
Marinature, spezie, erbe, succo di limone,
aglio e vino e birra.
Si consiglia altresì di eliminare sempre le parti
bruciate, in particolare nei cibi fritti o grigliati
147. RISCHIO TOSSICOLOGICO IN CUCINA
147
IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI = IPA
IPA o PAH dall'inglese polycyclic aromatic hydrocarbons) sono un gruppo
di composti che si formano durante la combustione incompleta di
materiale organico come legno, carbone, petrolio, grasso e tabacco
Prodotti affumicati ed essiccati, carne alla griglia o arrosto, fritture, e
fumo di sigaretta, pizza.
Il benzopirene è l’IPA molto presenti nella carne alla brace troppo cotta
sono altamente tossici e cancerogeni
L'esposizione prenatale a un'elevata quantità di benzo[a]pirene può
causare diversi disturbi al bambino: ridotta crescita fetale, basso
quoziente intellettivo, asma infantile e ritardi nello sviluppo.
148. COME RIDURRE IL RISCHIO IN CUCINA
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IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI= IPA
Utilizzare oli da cucina che possiedono un elevato
punto di fumo, in modo da evitare che si brucino
facilmente.
Scegliere dei tagli magri o evitare che il grasso che
gocciola sulle fiamme e produce fumi tossici
raggiunga l’alimento
Marinatura, usando ingredienti quali spezie, erbe,
succo di limone, aglio, aceto, birra
Griglie dall’alto
150. Reazione di Maillard
150
temperature elevate (di solito al di sopra di 120° C)
bassa umidità (non rilevate negli alimenti bolliti)
pH, acido (1-7) blocca la reazione; basico (8-14)favorisce
Zucchero riducente + Amminoacido
155. 155
COME RIDURRE IL RISCHIO
ACRILAMMIDE
Controllando la temperatura
Riducendo il pH
Aumentando l’umidità
Riducendo la presenza di zuccheri riducenti
Riducendo la presenza di amminoacidi
156. SPRUZZINO ACQUA E LIMONE
pH della soluzione = 6
Usi:
pizza
torte
pan di spagna
frolle
patate
cotture al forno in generale
157. Quanto interesse desta la frittura?
Tutti adoriamo il fritto, provate a
chiederlo al vostro collega in sala
https://www.facebook.com/gelocalcronacaitaliana/
videos/1900861060199619/?hc_ref=PAGES_TIMELINE
158. La frittura
158
La frittura è un metodo di cottura che conserva inalterata la
vitamina C, potentissimo antiossidante in grado di
contrastare l’azione dei radicali liberi.
159. La frittura
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✤ Taglio delle verdure o alimenti ricchi in vitamina C
(patate,peperoni)
✤ Eliminare gli eccessi di panatura
✤ Abbattimento rapido a -20°C (shock termico), l’acqua
evaporerà molto rapidamente contrastando l’ingresso
dell’olio.
✤ Frittura in olio di arachidi oppure girasole alto oleico
✤ Temperatura controllata con sonda 170°C
✤ Pochi alimenti per volta per non abbassare troppo la
temperatura
✤ Tamponare gli alimenti
162. La pizza alimento antiaging
22/09/2016 162
Abbiamo calcolato di ottenere 13 panetti da 180 g di farina
163. Facciamo i conti con i grassi
22/09/2016 163
Dose giornaliera
di grassi 80 g/die
Esempi di pizza:
Tonno e cipolla
mozzarella 100g, tonno in olio sgocciolato 60g, cipolla q.b
grassi = 20 g + 10 g = 30 g —-> OK
Caprese
mozzarella 150 g, pomodori, olio 20 g (2 cucchiai)
Conteggio dei grassi = 30 + 20 = 50 g —->ECCESSO DI GRASSI
Come calcolare i grassi?
Es.
100 g di mozzarella = 24 g di grassi
30 g di salumi = 10 g di grassi
100 g di salmone = 10 g di grassi
50 g di mozzarella + 50 g di salmone + 1 cucchiaio di olio = 12 + 5 + 10 = 27 g di grassi —> OK
Dose ai pasti
principali di grassi
30 g/die
164. Quante calorie può avere una pizza?
22/09/2016 164
Se mangiano una pizza a cena abbiamo a disposizione 900 kcal
che dovrebbe corrispondere con le calorie di una pizza consumata
come piatto unico del pranzo o della cena. Per bilanciare una
pizza non basta però tenere in considerazione esclusivamente le
calorie; molto importanti sono anche i grassi, le fibre il sale
il Fabbisogno energetico in termini di calorie di un individuo medio è di
2500 calorie. Divise in 5 pasti giornalieri. Ad esempio 900 calorie a
pranzo ed 900 a cena; 400 a colazione e 400 tra spuntino e merenda.
165. Una pizza bilanciata
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*calcolate su ricetta impasto AVPN
Calorie* 800 = 130 g di farina + 30 g di grassi
Max 30 g di grassi (- 1g da farina)
fibra 15 g (- 4,5 farina)
sale max 3 g
Proviamo a fare una pizza bilanciata
166. 166
Meglio 72 ore oppure 48?
Con la lievitazione a partire dagli zuccheri si forma anidride carbonica che
viene intrappolata dalla massa ottenendo un prodotto soffice e alveolato
Una lievitazione lunga rende certamente la pizza più digeribile, ma
dall’altro lato è responsabile dell’innalzamento dell’indice glicemico