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Università Europea di Roma
Anno accademico 2019/2020
Avv. Prof. Marco Scialdone
«The Internet’s growing size, its transition from a research network
operated by public entities to a commercial network operated by
commercial providers who need to make profits, and its transition
from a network connecting a small community of users who trust
one another to a global network with users who do not know one
another and may even intend to harm one another put pressure on
the Internet’s technical foundations…To increase their profits,
network providers use technologies that enable them to
identify and control the applications and the content
passing through their networks»
B. Van Schewich, Internet Architecture and Innovation, The Mit Press, 2010
Net
Neutrality…
non una
novità
«...i messaggi ricevuti da ogni
individuo, compagnia, o corporazione,
o da ogni linea telegrafica che si
connetta a questa da uno dei due capi,
deve essere trasmesso in modo
imparziale nell'ordine di ricezione,
tranne per i messaggi del governo che
debbono avere priorità.»
(An act to facilitate communication
between the Atlantic and Pacific states
by electric telegraph., June 16, 1860)
Net
Neutrality:
una prima
definizione
Per Net Neutrality (o neutralità della Rete) si
intende generalmente il principio secondo il
quale non possono esistere discriminazioni tra i
contenuti che viaggiano all’interno di una rete di
computer
L’espressione Net Neutrality si è originariamente
sviluppata a partire da metà degli anni ‘90 negli
Stati Uniti con riferimento ad una serie di
comportamenti che potevano essere considerati
anticompentitivi ed implica che tutti i pacchetti
trasmessi su protocollo IP* debbano essere
trattati allo stesso modo.
*Protocollo IP
Intenet Protocol (IP) è il protocollo di rete su cui si
basa la rete Internet
IP è un protocollo di rete a pacchetto: i dati
circolano su internet sottoforma di datagrammi (si
parla anche di «pacchetti»)
I datagrammi sono dei dati incapsulati, cioè dei dati
ai quali sono state aggiunte delle intestazioni
corrispondenti a informazioni sul loro trasporto
(come l’indirizzo IP di destinazione)
I dati contenuti nei datagrammi sono analizzati (ed
eventualmente modificati) dai router che
permettono il loro transito
La Net
Neutrality è
associata ai
concetti di
Discriminazione
Potere di mercato
Esternalità di rete
Costi di transazione
Switching costs
Vertical Foreclosure
Mercati a due versanti
Best effort o Quality of Service?
• Larghezza della banda di ciascun canale
di comunicazione all’interno della rete
• Ritardo di connessione di cui il traffico
risente attraverso ciascun canale di
comunicazione interno alla rete
• Caratteristiche di errore di ciascun
mezzo trasmissivo
• Ritardo end-to-end
• Rischio di perdita del pacchetto end-to-
end dal mittente al ricevente
Alcuni parametri in base ai
quali varia la performance
delle reti di comunicazione
elettronica nel trasmettere
informazioni:
Best effort o
Quality of
Service?
Nessun meccanismo rende la
rete più veloce. Piuttosto la
priorità di accodamento
determina quali pacchetti sono
maggiormente in ritardo (o
abbandonati) quando la rete è
pesantemente caricata o
sovraccaricata
Il dibattito
USA sulla Net
neutrality
Nel 2003 Tim Wu, Professore Associato
della Columbia University pubblica il
saggio «Network Neutrality, Broadband
Discrimination» in cui considera la net
neutrality in termini di neutralità tra
applicazioni e propone una legislazione
per gestire questi potenziali problemi.
All'inizio del 2005, nel caso Madison River,
la FCC per la prima volta applica il
principio di net neutrality aprendo
un'investigazione sulla Madison River
Communications, un gestore di linee
telefoniche locale che bloccava i servizi
Voice over IP.
Il 5 agosto 2005, la FCC adotta una
politica esplicita di aderenza a quattro
principi di network neutrality (1. Freedom
to access content 2. Freedom to run
applications 3. Freedom to attach devices
4. Freedom to obtain service plan
information)
Il dibattito
USA sulla Net
neutrality
Nel 2007 un rapporto dell’Associated
Press rivela che Comcast, il più grande
operatore statunitense aveva bloccato o
rallentanto fortemente il traffico di chi
utilizzava Bit Torrent sulla sua rete. Il 27
marzo 2008, BitTorrent e Comcast
raggiungono un accordo.
Nel 2010 la FCC adotta l’Open Internet
Order che per la prima volta fa entrare la
Net Neutrality nella regolamentazione
ufficiale della FCC. Vietato il blocco o il
rallentamento dell'accesso ai contenuti
legali su Internet. Si chiede ai fornitori di
banda larga di essere "trasparenti" sulle
loro pratiche di gestione della rete.
Il dibattito
USA sulla Net
Neutrality
Nel 2015 la FCC, anche a seguito degli interventi delle Corti che avevano
depotenziato l’ordine del 2010, adotta un nuovo «Open Internet Order» con
con cui si introducano regole lineari che vietano il blocco, la limitazione e la
definizione delle priorità di pagamento
una norma che impedisce ai fornitori di banda larga di interferire o
svantaggiare irragionevolmente i consumatori o i fornitori di contenuti e
servizi su Internet
garantisce una maggiore trasparenza nelle pratiche di gestione della rete,
nelle prestazioni della rete e nei termini commerciali del servizio di accesso
a Internet a banda larga
Queste regole si applicano ai servizi di accesso a Internet a banda larga sia
fissi che mobili
L'Ordine riclassifica il servizio di accesso a Internet a banda larga come un
servizio di telecomunicazione soggetto al Titolo II della Legge sulle
comunicazioni
Il dibattito USA sulla Net Neutrality
L’11 giugno del 2018,
entra in vigore il
Restoring Internet
Freedom Order della FCC
che annulla il precedente
ordine del 2015
Il nuovo framework FCC
per la protezione della
libertà di Internet ha 3
parti fondamentali
Il dibattito
USA sulla Net
Neutrality
1. Protezione del consumatore: la Federal Trade Commission soggetto
deputato a controllare e agire contro i fornitori di servizi Internet per atti
anticoncorrenziali o pratiche ingiuste e ingannevoli.
2. Trasparenza: una parte critica dell'apertura di Internet implica che i
fornitori di servizi Internet siano trasparenti sulle loro pratiche
commerciali. I fornitori di servizi Internet devono divulgare
pubblicamente informazioni riguardanti le loro pratiche di gestione della
rete, le prestazioni e i termini commerciali del servizio. Queste
informazioni devono essere rese tramite un sito Web aziendale facilmente
accessibile al pubblico o tramite il sito Web della FCC. Ciò è finalizzato a
scoraggiare le pratiche dannose.
3. Rimuove le normative non necessarie per promuovere gli
investimenti a banda larga: la rimozione di queste normative obsolete e
superflue creerà un forte incentivo per le aziende a riversare risorse nella
costruzione di migliori infrastrutture online in tutto il paese e offrire un
accesso a Internet più rapido, migliore e più economico a più americani.
Net Neutrality: la
regolamentazione
europea
Regolamento (UE) n.
2015/2120
Gli orientamenti del
gruppo europeo dei
regolatori (BEREC) del
30 agosto 2016
Attività di vigilanza
delle Autorità nazionali
di regolamentazione
(ANR)
Il
regolamento
(UE)
2015/2120
Mira a definire norme comuni per garantire
un trattamento equo e non discriminatorio
del traffico nella fornitura dei servizi di
accesso ad internet e tutelare i relativi diritti
degli utenti finali, garantendo al contempo il
funzionamento ininterrotto dell’ecosistema
internet quale volano per l’innovazione
Internet come piattaforma aperta di
innovazione: necessità di intervento
comunitario per evitare che le misure
adottate dai singoli stati membri su pratiche
di gestione del traffico causino la
frammentazione del mercato interno
Il regolamento (UE) 2015/2120
– struttura
Salvaguardia
dell’accesso a
un’Internet
aperta
Misure di
trasparenza
Vigilanza da
parte delle ANR
Salvaguardia
dell’accesso a
un’Internet
aperta (art. 3)
N.B. questo diritto non incide sulle disposizioni
comunitarie o nazionali sulla legittimità dei contenuti,
applicazioni o servizi (es. inibizioni siti copyright, gambling
ecc.)
Gli utenti finali hanno il diritto di accedere a informazioni
e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire
applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature
terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede
dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione,
dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei
contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il
servizio di accesso a Internet.
Salvaguardia
dell’accesso a
un’Internet
aperta (art. 3)
• I fornitori di servizi di accesso a
Internet, nel fornire tali servizi,
trattano tutto il traffico allo stesso
modo, senza discriminazioni,
restrizioni o interferenze, e a
prescindere dalla fonte e dalla
destinazione, dai contenuti cui si è
avuto accesso o che sono stati
diffusi, dalle applicazioni o dai
servizi utilizzati o forniti, o dalle
apparecchiature terminali utilizzate
Salvaguardia
dell’accesso a
un’Internet
aperta (art. 3)
Pratiche di gestione del
traffico consentite solo se
ragionevoli
Per essere considerate
ragionevoli devono essere:
Trasparenti
Non discriminatorie
Proporzionate
Non basate su considerazioni
di ordine commerciale ma su
requisiti di qualità tecnica
del servizio obiettivamente
diversi di specifiche
categorie di traffico
Tali misure non controllano i
contenuti specifici e sono
mantenute per il tempo
strettamente necessario
Salvaguardia dell’accesso a un’Internet
aperta (art. 3)
Ulteriori misure di gestione del traffico, ove necessario e
per il tempo limitato, solo in 3 casi:
1. Conformarsi ad atti legislativi dell’Unione o nazionali
conformi al diritto dell’Unione, o a provvedimenti giudiziari o
di autorità pubbliche investite di poteri pertinenti
2. Preservare l’integrità e la sicurezza della rete, dei servizi
prestati e della apparecchiature terminali degli utenti finali
3. Prevenire un’imminente congestione della rete o mitigare gli
effetti di una congestione della rete eccezionale o
temporanea, purché categorie di traffico equivalenti siano
trattate allo stesso modo
Salvaguardia dell’accesso a un’Internet
aperta (art. 3)
Nei casi in cui l’ottimizzazione
sia necessaria per soddisfare i
requisiti relativi a contenuti,
applicazioni o servizi per un
livello specifico di qualità
La capacità della rete è
sufficiente a fornirli in aggiunta
a tutti i servizi di accesso a
internet prestati
Tali servizi non sono utilizzabili
o offerti in sostituzione ai
servizi di accesso ad internet e
non devono andare a scapito
della disponibilità o della
qualità generale dei servizi di
accesso ad internet per gli
utenti finali
Possibilità di offrire
servizi ottimizzati
per specifici
contenuti,
applicazioni o
servizi:
Misure di trasparenza (art. 4)
I fornitori di
servizi di accesso
a Internet
provvedono
affinché i
contratti che
includono servizi
di accesso a
Internet precisino
almeno quanto
segue:
informazioni sul potenziale impatto delle misure di gestione del traffico applicate dal fornitore sulla
qualità dei servizi di accesso a Internet, sulla vita privata degli utenti finali e sulla protezione dei loro
dati personali
una spiegazione chiara e comprensibile delle conseguenze pratiche che eventuali restrizioni del volume,
della velocità e di altri parametri di qualità del servizio possono avere sui servizi di accesso a Internet e,
in particolare, sulla fruizione di contenuti, applicazioni e servizi
una spiegazione chiara e comprensibile delle conseguenze pratiche che i servizi specializzati a cui si
abbona l’utente finale possono avere sui servizi di accesso ad Internet forniti a tale utente finale
una spiegazione chiara e comprensibile della velocità dei servizi di accesso a Internet minima,
normalmente disponibile, massima e dichiarata di caricamento e scaricamento per le reti fisse o la
velocità dei servizi di accesso a Internet massima stimata e dichiarata di caricamento e scaricamento
per le reti mobili, nonché il potenziale impatto di deviazioni significative dalle rispettive velocità di
caricamento e scaricamento dichiarate sull’esercizio dei diritti degli utenti finali
una spiegazione chiara e comprensibile dei mezzi di ricorso a disposizione del consumatore a norma del
diritto nazionale in caso di discrepanza, continuativa o regolarmente ricorrente, tra la prestazione
effettiva del servizio di accesso ad Internet riguardante la velocità o altri parametri di qualità del
servizio e la prestazione indicata
Vigilanza e
applicazione
(Art. 5)
Le autorità nazionali di regolamentazione
sottopongono a stretto monitoraggio e
assicurano il rispetto degli articoli 3 e 4 e
promuovono la costante disponibilità
dell’accesso non discriminatorio a di accesso a
Internet a livelli qualitativi che siano al passo
con il progresso tecnologico.
A tal fine le autorità nazionali di
regolamentazione possono imporre requisiti
concernenti le caratteristiche tecniche, i
requisiti minimi di qualità del servizio e altre
misure adeguate e necessarie a uno o più
fornitori di comunicazioni elettroniche al
pubblico, incluso ai fornitori di servizi di
accesso a Internet.
Le autorità nazionali di regolamentazione
pubblicano annualmente relazioni in merito al
loro monitoraggio e ai suoi risultati e le
trasmettono alla Commissione e al BEREC.
Le linee guida
del BEREC
Pratiche
commerciali e
negoziali, ivi
include le
pratiche c.d.
zero rating
Misure di
gestione del
traffico
Fornitura di
servizi
specializzati
Valutazione
delle misure di
trasparenza nei
contratti per la
fornitura di
accesso ad
internet
Le linee guida del BEREC e pratiche
commerciali
L’art. 3, par. 2, del regolamento (UE) 2015/2120
contiene due aspetti rilevanti:
1. La libertà di concludere accordi tra ISPs e
utenti finali in relazione alle condizioni
tecniche e commerciali e alle caratteristiche
del servizio di accesso ad Internet
2. Questi accordi e queste pratiche commerciali
non devono però limitare l’esercizio dei diritti
degli utenti finali per come definiti nel
paragrafo 1 dell’art. 3
Le linee guida del BEREC e pratiche
commerciali
Quali sono, allora, le
pratiche commerciali da
ritenersi consentite?
Le linee guida del BEREC e pratiche
commerciali consentite
• Offerte in cui l’utente finale ricevere accesso illimitato ad Internet (e
non soltanto ad alcune applicazioni) durante un limitato periodo di
tempo (ad es. di notte o nei weekend quando la rete è meno
congestionata)
• Possibilità per l’utente finale di accedere al servizio clienti dell’ISP
quando la quantità di dati a sua disposizione è terminata per acquistare
l’accesso a pacchetti aggiuntivi opzionali
• Bundle abbonamento internet + un’applicazione (ad. Abbonamento a
spotify) purché il traffico associato a tale applicazione non sia soggetto
ad alcuna corsia preferenziale di gestione del traffico e non sia soggetto
ad una tariffazione differente
Le linee guida del BEREC: zero-rating
• E’ una pratica commerciale posta in essere da un ISP che decide di
applicare un prezzo pari a zero al traffico associato ad una
particolare applicazione o categoria di applicazioni (e i dati così
generati non sono conteggiati ai fini del raggiungimento delle
eventuali soglie incluse nell’abbonamento)
• Ci sono diversi tipi di «zero-rating» che possono, pertanto,
impattare diversamente sui diritti degli utenti finali ai sensi del
Regolamento
Le linee guida del BEREC: zero-rating
• PRATICHE VIETATE: quelle, ad esempio, in cui al raggiungimento
della soglia di traffico inclusa nell’abbonamento tutte le
applicazioni sono bloccate (o rallentante) eccetto quella «zero-
rated»
• PRATICHE CONSENTITE: quelle, ad esempio, in cui l’ISP applichi
l’offerta «zero-rating» ad un’intera categoria di applicazioni (ad
es. tutte le applicazioni di musica o video streaming)
Le linee guida del BEREC e assessment su
pratiche commerciali: cosa considerare
1. Le finalità della regolazione e l’impatto su di essa della pratica
commerciale sotto osservazione
2. La posizione di mercato degli ISPs e dei CAPs (Content
Application Provider) coinvolti – più è forte la posizione di
mercato più sono a rischio potenzialmente i diritti degli utenti
finali
3. Gli effetti sui diritti dei consumatori e, in particolare:
• Se vi sia un effetto sull’ampiezza e diversificazione dei contenuti e
applicazioni a cui il consumatore utente finale può accedere e, se così,
quale sia il tasso di riduzione della scelta
• Se l’utente finale è incentivato ad usare un certo tipo di applicazione
piuttosto che un’altra
• Se le condizioni contrattuali di accesso al servizio Internet materialmente
riducono la possibilità di scelta
Le linee guida del BEREC e assessment su
pratiche commerciali: cosa considerare
4. Gli effetti sui diritti dei fornitori di contenuti e applicazioni e, in
particolare:
• Se vi sia un effetto sull’ampiezza e diversificazione dei contenuti e
applicazioni che essi possono fornire e, se così, quale sia il tasso di
riduzione
• Se i CAPs sia materialmente scoraggiati da entrare sul mercato o forzati a
lasciarlo, o se ci sono altre minacce per il mercato
• Se la funzione di internet come motore di innovazione sia impattata da tali
pratiche
5. La diffusione della pratica e la presenza di alternative
Le linee guida del BEREC e assessment su
pratiche commerciali: cosa considerare
• Ogni accordo o pratica che abbia un effetto simile ad un blocco
tecnico di accesso a singoli contenuti è potenzialmente idoneo ad
essere in contrasto con i diritti degli utenti finali per come definiti
dall’art. 3, par. 1 e 2.
• Pratiche commerciali che applichino un prezzo più alto ai dati
associati a una specifica applicazione o classi di applicazioni sono
potenzialmente in contrasto con l’art. 3.
• Lo stesso può dirsi per differenziazioni di prezzo su singole
applicazioni all’interno di una medesima categoria
Le linee guida del
BEREC: misure di
gestione del
traffico – la
trasparenza Le ANR devono richiedere, allora, agli ISPs di
fornire in primo luogo informazioni
trasparenti in merito alle pratiche di
gestione del traffico e sull’impatto che
queste hanno sul servizio di cui beneficiano
gli utenti finali
Nel considerare se una misura di gestione
del traffico è ragionevole, le ANR devono in
primo luogo verificare se essa è trasparente,
non discriminatoria e proporzionata
Le linee guida del BEREC: misure di gestione
del traffico – non discriminatorietà
La non discriminatorietà non
preclude che gli ISPs possano
implementare misure di gestione
del traffico che distinguano tra
categorie di traffico
obiettivamente differenti al fine di
ottimizzare la complessiva qualità
della trasmissione e la user
experience
Il semplice fatto che il traffico di
rete sia criptato non deve essere
considerato dalle ANR come una
giustificazione oggettiva per un
trattamento differente da parte
degli ISPs
Le linee guida del
BEREC: misure di
gestione del
traffico –
proporzionalità
La misura di gestione del traffico deve essere
adatta e necessaria al raggiungimento dello
scopo di un efficiente uso delle risorse di rete
(con la richiesta della prova che dimostri che
ha quell’effetto e che non sia, al contrario,
manifestamente inapproriata)
Non deve sussistere un’alternativa meno
invasiva
La misure deve essere appropriata, nel senso
che deve essere in grado di bilanciare i
requisiti concorrenti di differenti categorie di
traffico o i concorrenti interessi di differenti
gruppi
Le linee guida del BEREC:
misure di gestione del
traffico - requisiti di
qualità tecnica del
servizio obiettivamente
diversi per specifiche
categorie di traffico
Se gli ISPs implementano differenti requisiti tecnici di
qualità del servizio per specifiche categorie di
traffico, ciò deve avvenire oggettivamente (ad es.
latenza, ampiezza della banda necessaria ecc)
Non deve essere operata sulla base di scelte
commerciali
Non deve servire per monitorare specifici contenuti
Non deve essere mantenuta più a lungo del necessario
Le linee guida del BEREC: misure di gestione
del traffico – misure di trasparenza
Informazioni di alto livello: si
tratta delle informazioni sul
servizio di accesso ad internet che
devono includere, ad esempio,
una spiegazione sulle velocità di
connessione, sulle applicazioni
popolari che possono essere
utilizzate con una sufficiente
qualità ecc.
Informazioni di dettaglio: si tratta
delle informazioni relative ai
parametri tecnici e ai loro valori
Le linee guida del BEREC: misure di gestione
del traffico – misure di trasparenza
• Chiara esposizione delle misure di gestione del traffico e come
esse impattano sulla user-experience
• Chiara esposizione sui parametri di qualità del servizio e, ad
esempio, sulle conseguente sull’eventuale superamento di alcune
soglie di traffico
• Chiara esposizione di come i servizi specializzati possono
impattare sul servizio di accesso ad Internet
• Possibilità per i consumatori di disporre di strumentazione idonea
a misurare le performance della connessione anche ai fini di
possibili reclami (v. ad es. MisuraInternet www.misurainternet.it)
Le linee guida del BEREC: misure di gestione
del traffico – misure di trasparenza
• Le ANR devono assicurarsi che gli ISPs aderiscano a buone pratiche
nelle procedure di reclamo e, in particolare devono:
• Informare gli utenti, sia nel contratto che attraverso il loro sito, in modo
chiaro dell’esistenza delle procedure di reclamo, con l’indicazione della
tempistica minima e massima di gestione dello steso
• Fornire una descrizione di come il reclamo sarà gestito
• Mettere a disposizione degli utenti strumenti per compilare facilmente la
richiesta, anche attraverso diversi mezzi (telefono, email ecc) e per
tenerne traccia
• Informare gli utenti dell’esito e degli strumenti di risoluzione alternativa
delle controversie in caso l’utente non si ritenga soddisfatto.

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Net neutrality

  • 1. Università Europea di Roma Anno accademico 2019/2020 Avv. Prof. Marco Scialdone
  • 2.
  • 3. «The Internet’s growing size, its transition from a research network operated by public entities to a commercial network operated by commercial providers who need to make profits, and its transition from a network connecting a small community of users who trust one another to a global network with users who do not know one another and may even intend to harm one another put pressure on the Internet’s technical foundations…To increase their profits, network providers use technologies that enable them to identify and control the applications and the content passing through their networks» B. Van Schewich, Internet Architecture and Innovation, The Mit Press, 2010
  • 4. Net Neutrality… non una novità «...i messaggi ricevuti da ogni individuo, compagnia, o corporazione, o da ogni linea telegrafica che si connetta a questa da uno dei due capi, deve essere trasmesso in modo imparziale nell'ordine di ricezione, tranne per i messaggi del governo che debbono avere priorità.» (An act to facilitate communication between the Atlantic and Pacific states by electric telegraph., June 16, 1860)
  • 5. Net Neutrality: una prima definizione Per Net Neutrality (o neutralità della Rete) si intende generalmente il principio secondo il quale non possono esistere discriminazioni tra i contenuti che viaggiano all’interno di una rete di computer L’espressione Net Neutrality si è originariamente sviluppata a partire da metà degli anni ‘90 negli Stati Uniti con riferimento ad una serie di comportamenti che potevano essere considerati anticompentitivi ed implica che tutti i pacchetti trasmessi su protocollo IP* debbano essere trattati allo stesso modo.
  • 6. *Protocollo IP Intenet Protocol (IP) è il protocollo di rete su cui si basa la rete Internet IP è un protocollo di rete a pacchetto: i dati circolano su internet sottoforma di datagrammi (si parla anche di «pacchetti») I datagrammi sono dei dati incapsulati, cioè dei dati ai quali sono state aggiunte delle intestazioni corrispondenti a informazioni sul loro trasporto (come l’indirizzo IP di destinazione) I dati contenuti nei datagrammi sono analizzati (ed eventualmente modificati) dai router che permettono il loro transito
  • 7. La Net Neutrality è associata ai concetti di Discriminazione Potere di mercato Esternalità di rete Costi di transazione Switching costs Vertical Foreclosure Mercati a due versanti
  • 8. Best effort o Quality of Service? • Larghezza della banda di ciascun canale di comunicazione all’interno della rete • Ritardo di connessione di cui il traffico risente attraverso ciascun canale di comunicazione interno alla rete • Caratteristiche di errore di ciascun mezzo trasmissivo • Ritardo end-to-end • Rischio di perdita del pacchetto end-to- end dal mittente al ricevente Alcuni parametri in base ai quali varia la performance delle reti di comunicazione elettronica nel trasmettere informazioni:
  • 9. Best effort o Quality of Service? Nessun meccanismo rende la rete più veloce. Piuttosto la priorità di accodamento determina quali pacchetti sono maggiormente in ritardo (o abbandonati) quando la rete è pesantemente caricata o sovraccaricata
  • 10. Il dibattito USA sulla Net neutrality Nel 2003 Tim Wu, Professore Associato della Columbia University pubblica il saggio «Network Neutrality, Broadband Discrimination» in cui considera la net neutrality in termini di neutralità tra applicazioni e propone una legislazione per gestire questi potenziali problemi. All'inizio del 2005, nel caso Madison River, la FCC per la prima volta applica il principio di net neutrality aprendo un'investigazione sulla Madison River Communications, un gestore di linee telefoniche locale che bloccava i servizi Voice over IP. Il 5 agosto 2005, la FCC adotta una politica esplicita di aderenza a quattro principi di network neutrality (1. Freedom to access content 2. Freedom to run applications 3. Freedom to attach devices 4. Freedom to obtain service plan information)
  • 11. Il dibattito USA sulla Net neutrality Nel 2007 un rapporto dell’Associated Press rivela che Comcast, il più grande operatore statunitense aveva bloccato o rallentanto fortemente il traffico di chi utilizzava Bit Torrent sulla sua rete. Il 27 marzo 2008, BitTorrent e Comcast raggiungono un accordo. Nel 2010 la FCC adotta l’Open Internet Order che per la prima volta fa entrare la Net Neutrality nella regolamentazione ufficiale della FCC. Vietato il blocco o il rallentamento dell'accesso ai contenuti legali su Internet. Si chiede ai fornitori di banda larga di essere "trasparenti" sulle loro pratiche di gestione della rete.
  • 12. Il dibattito USA sulla Net Neutrality Nel 2015 la FCC, anche a seguito degli interventi delle Corti che avevano depotenziato l’ordine del 2010, adotta un nuovo «Open Internet Order» con con cui si introducano regole lineari che vietano il blocco, la limitazione e la definizione delle priorità di pagamento una norma che impedisce ai fornitori di banda larga di interferire o svantaggiare irragionevolmente i consumatori o i fornitori di contenuti e servizi su Internet garantisce una maggiore trasparenza nelle pratiche di gestione della rete, nelle prestazioni della rete e nei termini commerciali del servizio di accesso a Internet a banda larga Queste regole si applicano ai servizi di accesso a Internet a banda larga sia fissi che mobili L'Ordine riclassifica il servizio di accesso a Internet a banda larga come un servizio di telecomunicazione soggetto al Titolo II della Legge sulle comunicazioni
  • 13. Il dibattito USA sulla Net Neutrality L’11 giugno del 2018, entra in vigore il Restoring Internet Freedom Order della FCC che annulla il precedente ordine del 2015 Il nuovo framework FCC per la protezione della libertà di Internet ha 3 parti fondamentali
  • 14. Il dibattito USA sulla Net Neutrality 1. Protezione del consumatore: la Federal Trade Commission soggetto deputato a controllare e agire contro i fornitori di servizi Internet per atti anticoncorrenziali o pratiche ingiuste e ingannevoli. 2. Trasparenza: una parte critica dell'apertura di Internet implica che i fornitori di servizi Internet siano trasparenti sulle loro pratiche commerciali. I fornitori di servizi Internet devono divulgare pubblicamente informazioni riguardanti le loro pratiche di gestione della rete, le prestazioni e i termini commerciali del servizio. Queste informazioni devono essere rese tramite un sito Web aziendale facilmente accessibile al pubblico o tramite il sito Web della FCC. Ciò è finalizzato a scoraggiare le pratiche dannose. 3. Rimuove le normative non necessarie per promuovere gli investimenti a banda larga: la rimozione di queste normative obsolete e superflue creerà un forte incentivo per le aziende a riversare risorse nella costruzione di migliori infrastrutture online in tutto il paese e offrire un accesso a Internet più rapido, migliore e più economico a più americani.
  • 15. Net Neutrality: la regolamentazione europea Regolamento (UE) n. 2015/2120 Gli orientamenti del gruppo europeo dei regolatori (BEREC) del 30 agosto 2016 Attività di vigilanza delle Autorità nazionali di regolamentazione (ANR)
  • 16. Il regolamento (UE) 2015/2120 Mira a definire norme comuni per garantire un trattamento equo e non discriminatorio del traffico nella fornitura dei servizi di accesso ad internet e tutelare i relativi diritti degli utenti finali, garantendo al contempo il funzionamento ininterrotto dell’ecosistema internet quale volano per l’innovazione Internet come piattaforma aperta di innovazione: necessità di intervento comunitario per evitare che le misure adottate dai singoli stati membri su pratiche di gestione del traffico causino la frammentazione del mercato interno
  • 17. Il regolamento (UE) 2015/2120 – struttura Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta Misure di trasparenza Vigilanza da parte delle ANR
  • 18. Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta (art. 3) N.B. questo diritto non incide sulle disposizioni comunitarie o nazionali sulla legittimità dei contenuti, applicazioni o servizi (es. inibizioni siti copyright, gambling ecc.) Gli utenti finali hanno il diritto di accedere a informazioni e contenuti e di diffonderli, nonché di utilizzare e fornire applicazioni e servizi, e utilizzare apparecchiature terminali di loro scelta, indipendentemente dalla sede dell’utente finale o del fornitore o dalla localizzazione, dall’origine o dalla destinazione delle informazioni, dei contenuti, delle applicazioni o del servizio, tramite il servizio di accesso a Internet.
  • 19. Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta (art. 3) • I fornitori di servizi di accesso a Internet, nel fornire tali servizi, trattano tutto il traffico allo stesso modo, senza discriminazioni, restrizioni o interferenze, e a prescindere dalla fonte e dalla destinazione, dai contenuti cui si è avuto accesso o che sono stati diffusi, dalle applicazioni o dai servizi utilizzati o forniti, o dalle apparecchiature terminali utilizzate
  • 20. Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta (art. 3) Pratiche di gestione del traffico consentite solo se ragionevoli Per essere considerate ragionevoli devono essere: Trasparenti Non discriminatorie Proporzionate Non basate su considerazioni di ordine commerciale ma su requisiti di qualità tecnica del servizio obiettivamente diversi di specifiche categorie di traffico Tali misure non controllano i contenuti specifici e sono mantenute per il tempo strettamente necessario
  • 21. Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta (art. 3) Ulteriori misure di gestione del traffico, ove necessario e per il tempo limitato, solo in 3 casi: 1. Conformarsi ad atti legislativi dell’Unione o nazionali conformi al diritto dell’Unione, o a provvedimenti giudiziari o di autorità pubbliche investite di poteri pertinenti 2. Preservare l’integrità e la sicurezza della rete, dei servizi prestati e della apparecchiature terminali degli utenti finali 3. Prevenire un’imminente congestione della rete o mitigare gli effetti di una congestione della rete eccezionale o temporanea, purché categorie di traffico equivalenti siano trattate allo stesso modo
  • 22. Salvaguardia dell’accesso a un’Internet aperta (art. 3) Nei casi in cui l’ottimizzazione sia necessaria per soddisfare i requisiti relativi a contenuti, applicazioni o servizi per un livello specifico di qualità La capacità della rete è sufficiente a fornirli in aggiunta a tutti i servizi di accesso a internet prestati Tali servizi non sono utilizzabili o offerti in sostituzione ai servizi di accesso ad internet e non devono andare a scapito della disponibilità o della qualità generale dei servizi di accesso ad internet per gli utenti finali Possibilità di offrire servizi ottimizzati per specifici contenuti, applicazioni o servizi:
  • 23. Misure di trasparenza (art. 4) I fornitori di servizi di accesso a Internet provvedono affinché i contratti che includono servizi di accesso a Internet precisino almeno quanto segue: informazioni sul potenziale impatto delle misure di gestione del traffico applicate dal fornitore sulla qualità dei servizi di accesso a Internet, sulla vita privata degli utenti finali e sulla protezione dei loro dati personali una spiegazione chiara e comprensibile delle conseguenze pratiche che eventuali restrizioni del volume, della velocità e di altri parametri di qualità del servizio possono avere sui servizi di accesso a Internet e, in particolare, sulla fruizione di contenuti, applicazioni e servizi una spiegazione chiara e comprensibile delle conseguenze pratiche che i servizi specializzati a cui si abbona l’utente finale possono avere sui servizi di accesso ad Internet forniti a tale utente finale una spiegazione chiara e comprensibile della velocità dei servizi di accesso a Internet minima, normalmente disponibile, massima e dichiarata di caricamento e scaricamento per le reti fisse o la velocità dei servizi di accesso a Internet massima stimata e dichiarata di caricamento e scaricamento per le reti mobili, nonché il potenziale impatto di deviazioni significative dalle rispettive velocità di caricamento e scaricamento dichiarate sull’esercizio dei diritti degli utenti finali una spiegazione chiara e comprensibile dei mezzi di ricorso a disposizione del consumatore a norma del diritto nazionale in caso di discrepanza, continuativa o regolarmente ricorrente, tra la prestazione effettiva del servizio di accesso ad Internet riguardante la velocità o altri parametri di qualità del servizio e la prestazione indicata
  • 24. Vigilanza e applicazione (Art. 5) Le autorità nazionali di regolamentazione sottopongono a stretto monitoraggio e assicurano il rispetto degli articoli 3 e 4 e promuovono la costante disponibilità dell’accesso non discriminatorio a di accesso a Internet a livelli qualitativi che siano al passo con il progresso tecnologico. A tal fine le autorità nazionali di regolamentazione possono imporre requisiti concernenti le caratteristiche tecniche, i requisiti minimi di qualità del servizio e altre misure adeguate e necessarie a uno o più fornitori di comunicazioni elettroniche al pubblico, incluso ai fornitori di servizi di accesso a Internet. Le autorità nazionali di regolamentazione pubblicano annualmente relazioni in merito al loro monitoraggio e ai suoi risultati e le trasmettono alla Commissione e al BEREC.
  • 25. Le linee guida del BEREC Pratiche commerciali e negoziali, ivi include le pratiche c.d. zero rating Misure di gestione del traffico Fornitura di servizi specializzati Valutazione delle misure di trasparenza nei contratti per la fornitura di accesso ad internet
  • 26. Le linee guida del BEREC e pratiche commerciali L’art. 3, par. 2, del regolamento (UE) 2015/2120 contiene due aspetti rilevanti: 1. La libertà di concludere accordi tra ISPs e utenti finali in relazione alle condizioni tecniche e commerciali e alle caratteristiche del servizio di accesso ad Internet 2. Questi accordi e queste pratiche commerciali non devono però limitare l’esercizio dei diritti degli utenti finali per come definiti nel paragrafo 1 dell’art. 3
  • 27. Le linee guida del BEREC e pratiche commerciali Quali sono, allora, le pratiche commerciali da ritenersi consentite?
  • 28. Le linee guida del BEREC e pratiche commerciali consentite • Offerte in cui l’utente finale ricevere accesso illimitato ad Internet (e non soltanto ad alcune applicazioni) durante un limitato periodo di tempo (ad es. di notte o nei weekend quando la rete è meno congestionata) • Possibilità per l’utente finale di accedere al servizio clienti dell’ISP quando la quantità di dati a sua disposizione è terminata per acquistare l’accesso a pacchetti aggiuntivi opzionali • Bundle abbonamento internet + un’applicazione (ad. Abbonamento a spotify) purché il traffico associato a tale applicazione non sia soggetto ad alcuna corsia preferenziale di gestione del traffico e non sia soggetto ad una tariffazione differente
  • 29. Le linee guida del BEREC: zero-rating • E’ una pratica commerciale posta in essere da un ISP che decide di applicare un prezzo pari a zero al traffico associato ad una particolare applicazione o categoria di applicazioni (e i dati così generati non sono conteggiati ai fini del raggiungimento delle eventuali soglie incluse nell’abbonamento) • Ci sono diversi tipi di «zero-rating» che possono, pertanto, impattare diversamente sui diritti degli utenti finali ai sensi del Regolamento
  • 30. Le linee guida del BEREC: zero-rating • PRATICHE VIETATE: quelle, ad esempio, in cui al raggiungimento della soglia di traffico inclusa nell’abbonamento tutte le applicazioni sono bloccate (o rallentante) eccetto quella «zero- rated» • PRATICHE CONSENTITE: quelle, ad esempio, in cui l’ISP applichi l’offerta «zero-rating» ad un’intera categoria di applicazioni (ad es. tutte le applicazioni di musica o video streaming)
  • 31. Le linee guida del BEREC e assessment su pratiche commerciali: cosa considerare 1. Le finalità della regolazione e l’impatto su di essa della pratica commerciale sotto osservazione 2. La posizione di mercato degli ISPs e dei CAPs (Content Application Provider) coinvolti – più è forte la posizione di mercato più sono a rischio potenzialmente i diritti degli utenti finali 3. Gli effetti sui diritti dei consumatori e, in particolare: • Se vi sia un effetto sull’ampiezza e diversificazione dei contenuti e applicazioni a cui il consumatore utente finale può accedere e, se così, quale sia il tasso di riduzione della scelta • Se l’utente finale è incentivato ad usare un certo tipo di applicazione piuttosto che un’altra • Se le condizioni contrattuali di accesso al servizio Internet materialmente riducono la possibilità di scelta
  • 32. Le linee guida del BEREC e assessment su pratiche commerciali: cosa considerare 4. Gli effetti sui diritti dei fornitori di contenuti e applicazioni e, in particolare: • Se vi sia un effetto sull’ampiezza e diversificazione dei contenuti e applicazioni che essi possono fornire e, se così, quale sia il tasso di riduzione • Se i CAPs sia materialmente scoraggiati da entrare sul mercato o forzati a lasciarlo, o se ci sono altre minacce per il mercato • Se la funzione di internet come motore di innovazione sia impattata da tali pratiche 5. La diffusione della pratica e la presenza di alternative
  • 33. Le linee guida del BEREC e assessment su pratiche commerciali: cosa considerare • Ogni accordo o pratica che abbia un effetto simile ad un blocco tecnico di accesso a singoli contenuti è potenzialmente idoneo ad essere in contrasto con i diritti degli utenti finali per come definiti dall’art. 3, par. 1 e 2. • Pratiche commerciali che applichino un prezzo più alto ai dati associati a una specifica applicazione o classi di applicazioni sono potenzialmente in contrasto con l’art. 3. • Lo stesso può dirsi per differenziazioni di prezzo su singole applicazioni all’interno di una medesima categoria
  • 34. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – la trasparenza Le ANR devono richiedere, allora, agli ISPs di fornire in primo luogo informazioni trasparenti in merito alle pratiche di gestione del traffico e sull’impatto che queste hanno sul servizio di cui beneficiano gli utenti finali Nel considerare se una misura di gestione del traffico è ragionevole, le ANR devono in primo luogo verificare se essa è trasparente, non discriminatoria e proporzionata
  • 35. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – non discriminatorietà La non discriminatorietà non preclude che gli ISPs possano implementare misure di gestione del traffico che distinguano tra categorie di traffico obiettivamente differenti al fine di ottimizzare la complessiva qualità della trasmissione e la user experience Il semplice fatto che il traffico di rete sia criptato non deve essere considerato dalle ANR come una giustificazione oggettiva per un trattamento differente da parte degli ISPs
  • 36. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – proporzionalità La misura di gestione del traffico deve essere adatta e necessaria al raggiungimento dello scopo di un efficiente uso delle risorse di rete (con la richiesta della prova che dimostri che ha quell’effetto e che non sia, al contrario, manifestamente inapproriata) Non deve sussistere un’alternativa meno invasiva La misure deve essere appropriata, nel senso che deve essere in grado di bilanciare i requisiti concorrenti di differenti categorie di traffico o i concorrenti interessi di differenti gruppi
  • 37. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico - requisiti di qualità tecnica del servizio obiettivamente diversi per specifiche categorie di traffico Se gli ISPs implementano differenti requisiti tecnici di qualità del servizio per specifiche categorie di traffico, ciò deve avvenire oggettivamente (ad es. latenza, ampiezza della banda necessaria ecc) Non deve essere operata sulla base di scelte commerciali Non deve servire per monitorare specifici contenuti Non deve essere mantenuta più a lungo del necessario
  • 38. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – misure di trasparenza Informazioni di alto livello: si tratta delle informazioni sul servizio di accesso ad internet che devono includere, ad esempio, una spiegazione sulle velocità di connessione, sulle applicazioni popolari che possono essere utilizzate con una sufficiente qualità ecc. Informazioni di dettaglio: si tratta delle informazioni relative ai parametri tecnici e ai loro valori
  • 39. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – misure di trasparenza • Chiara esposizione delle misure di gestione del traffico e come esse impattano sulla user-experience • Chiara esposizione sui parametri di qualità del servizio e, ad esempio, sulle conseguente sull’eventuale superamento di alcune soglie di traffico • Chiara esposizione di come i servizi specializzati possono impattare sul servizio di accesso ad Internet • Possibilità per i consumatori di disporre di strumentazione idonea a misurare le performance della connessione anche ai fini di possibili reclami (v. ad es. MisuraInternet www.misurainternet.it)
  • 40. Le linee guida del BEREC: misure di gestione del traffico – misure di trasparenza • Le ANR devono assicurarsi che gli ISPs aderiscano a buone pratiche nelle procedure di reclamo e, in particolare devono: • Informare gli utenti, sia nel contratto che attraverso il loro sito, in modo chiaro dell’esistenza delle procedure di reclamo, con l’indicazione della tempistica minima e massima di gestione dello steso • Fornire una descrizione di come il reclamo sarà gestito • Mettere a disposizione degli utenti strumenti per compilare facilmente la richiesta, anche attraverso diversi mezzi (telefono, email ecc) e per tenerne traccia • Informare gli utenti dell’esito e degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie in caso l’utente non si ritenga soddisfatto.