In base al Decreto Legislativo n.185 del 22 maggio 1999 in attuazione della direttiva 97/7/CE relativa alla protezione dei consumatori in materia di contratti a distanza il Consumatore ha diritto di recedere da qualunque contratto a distanza, entro il termine di 10 (dieci) giorni lavorativi, decorrente:
- per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore ove siano stati soddisfatti gli obblighi informativi del fornitore, di cui all'articolo 4, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto, purché non oltre il termine di 3 (tre) mesi dalla conclusione stessa;
- per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto o dal giorno in cui siano stati soddisfatti gli obblighi del fornitore, di cui all'articolo 4, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto purchè non oltre il termine di tre mesi dalla conclusione stessa (nel caso in cui il fornitore non abbia soddisfatto gli obblighi di cui all'articolo 4, il termine per l'esercizio del diritto di recesso è di 3 (tre) mesi e decorre:
- per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore;
- per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto; se l'informativa viene data entro 3 mesi, il termine di recesso torna a essere di 10 giorni dal momento del ricevimento dell'informativa.
Tale "Diritto di Recesso" consiste, per il consumatore, nella facoltà di restituzione del bene acquistato al fornitore, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo, e nel conseguente rimborso del prezzo di acquisto, ma non delle spese di trasporto, poiché le spese di restituzione sono a carico del consumatore.
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- per i beni, dal giorno del loro ricevimento da parte del consumatore ove siano stati soddisfatti gli obblighi informativi del fornitore, di cui all'articolo 4, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto, purché non oltre il termine di 3 (tre) mesi dalla conclusione stessa;
- per i servizi, dal giorno della conclusione del contratto o dal giorno in cui siano stati soddisfatti gli obblighi del fornitore, di cui all'articolo 4, qualora ciò avvenga dopo la conclusione del contratto purchè non oltre il termine di tre mesi dalla conclusione stessa (nel caso in cui il fornitore non abbia soddisfatto gli obblighi di cui all'articolo 4, il termine per l'esercizio del diritto di recesso è di 3 (tre) mesi e decorre:
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1. Il diritto di recesso nei contratti a distanza. Modalità di
esercizio ed effetti sul contratto
Avv. Marco Scialdone
Università Europea di Roma
2. Il recesso
Ad una o ad entrambe le parti può essere attribuita la facoltà di sciogliere il vincolo
contrattuale, ovverosia la facoltà di recedere dal contratto
Tale facoltà può essere attribuita dalla legge (c.d. recesso legale) oppure può essere il frutto di
una libera scelta delle parti (c.d. recesso convenzionale)
Il diritto di recesso si esercita con una dichiarazione recettizia, unilaterale che deve avere la
stessa forma prevista per la validità del contratto da cui si intende recedere
Il recesso può essere esercitato fino a quando il contratto non abbia avuto un principio di
esecuzione. Tuttavia, nei contratti ad esecuzione periodica o continuata tale facoltà può essere
esercitata anche successivamente, ma il recesso non ha effetto per le prestazioni già eseguite o
in corso di esecuzione.
3. Il “prezzo” del recesso
Le parti possono decidere un “prezzo” come corrispettivo per la
riconosciuta facoltà di recedere dal contratto:
Qualora tale somma sia versata anticipatamente, ossia prima dell’esercizio del diritto
di recesso, prende il nome di caparra penitenziale (art. 1386 c.c.): se recede il
contraente che ha versato la caparra questa viene incamerata dalla controparte. Se,
invece, è quest’ultima a recedere, questa deve restituire la caparra e corrispondere
un’eguale somma come presso del recesso.
Se, invece, un contraente si limita a promettere che, in caso di recesso, darà all’altro
una determinata somma, parliamo di multa penitenziale. In questo caso il recesso
diventerà operativo solo nel momenti in cui il recedente corrisponderà la somma
promessa.
4. Diritto di recesso nei contratti a distanza :
tempistica
Il consumatore
dispone di un
periodo di 14
giorni per recedere
da un contratto a
distanza
5. Diritto di recesso: tempistica
Se il professionista non
fornisce informazioni al
consumatore sul diritto
di recesso, il periodo di
recesso termina 12 mesi
dopo la fine del periodo
di recesso iniziale
6. Diritto di recesso: 14 giorni da…
A. Nel caso di contatti di servizi, dal giorno della conclusione del contratto
B. Nel caso di contratti di vendita, dal giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal
vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico dei beni
C. Nel caso di beni multipli consegnati separatamente, dal giorno in cui il consumatore o un
terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore, acquisisce il possesso fisico
dell’ultimo bene (nel caso di lotti o pezzi multipli, dall’ultimo lotto o pezzo)
D. Nel caso di contratti per la consegna periodica di beni durante un periodo di tempo, dal
giorno in cui il consumatore o un terzo, diverso dal vettore e designato dal consumatore,
acquisisce il possesso fisico del primo bene;
E. Nel caso di contratti per acqua, gas o elettricità (quando non messi in vendita in volume
limitato o in quantità determinata) di teleriscaldamento o contenuto digitatale non fornito su
supporto materiale, dal giorno della conclusione del contratto.
7. Diritto di recesso: come si esercita
Utilizzando il modulo
tipo di recesso di cui
all’allegato I, parte B,
D.lgs 21/2014
8. Diritto di recesso: come si esercita
Presentando una
qualsiasi altra
dichiarazione
esplicita di voler
recedere dal
contratto
9. Diritto di recesso: onere della prova
L’onere della prova
relativa all’esercizio
del diritto di
recesso incombe
sul consumatore
10. Diritto di recesso: obblighi del professionista
A. Rimborsa tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore (incluse le spese di
consegna) entro 14 giorni da quanto ha avuto notizia del recesso. E’ nulla
qualsiasi clausola che preveda limitazioni al rimborso
B. Il professionista non è tenuto a rimborsare i costi supplementari se il
consumatore ha scelto un tipo di consegna diversa dal tipo meno costoso di
consegna offerta dal professionista
C. Salvo che abbia offerto di ritirare egli stesso i beni, con i riguardo ai contratti
di vendita, il professionista può trattenere il rimborso finché non abbia
ricevuto i beni oppure finché il consumatore non abbia dimostrato di aver
spedito i beni, a seconda di quale situazione si verifichi per prima.
11. Diritto di recesso: obblighi del consumatore
A. Salvo che il professionista abbia offerto di ritirare lui stesso i beni, il
consumatore è tenuto a restituire i beni entro 14 giorni da quando ha
comunicato il recesso. Il consumatore sostiene solo il costo diretto della
restituzione, purché il professionista non abbia concordato di sostenerlo
oppure abbia omesso di informare il consumatore che tale costo è a suo
carico.
B. Il consumatore è responsabile unicamente della diminuzione del valore dei
beni risultante da una manipolazione dei beni diversa da quella necessaria
per la prova degli stessi. NO RESPONSABILITA’ IN OGNI CASO SE C’E’ STATA
OMESSA INFORMAZIONE CIRCA IL DIRITTO DI RECESSO
C. L’esercizio del diritto di recesso non comporta alcuna responsabilità per il
consumatore
12. Diritto di recesso e contratti accessori
In caso di diritto di recesso da un contratto a distanza,
gli eventuali contratti accessori sono risolti di diritto,
senza costi per il consumatore ad eccezioni di quelli
previsti per la restituzione del bene, ove applicabili .
13. Diritto di recesso: eccezioni (prima parte)
A. I contratti di servizi dopo la completa prestazione del servizio se l’esecuzione è iniziata con
l’accordo espresso del consumatore e con l’accettazione della perdita del diritto di recesso a
seguito della piena esecuzione del contratto da parte del professionista.
B. La fornitura di beni e servizi il cui prezzo è legato a fluttuazioni del mercato finanziario che il
professionista non è in grado di controllare e che possono verificarsi durante il periodo di
recesso.
C. Beni su misura o personalizzati, beni che rischiano di scadere o deteriorarsi rapidamente,
beni sigillati che non si prestano ad essere restituiti per motivi igienici o di salute e che sono
stati aperti dopo la consegna, beni che dopo la consegna risultano inscindibilmente
mescolati con altri beni.
D. Bevande alcoliche con prezzo concordato alla conclusione della vendita ma con consegna che
non possa avvenire prima di 30 gg e il cui valore dipenda da fluttuazioni del mercato.
14. Diritto di recesso: eccezioni (seconda parte)
A. I contratti in cui il consumatore ha specificatamente chiesto la visita del professionista per
lavori urgenti di riparazione o manutenzione. Per servizi supplementari si applica il diritto di
recesso.
B. La fornitura di registrazione audio o video o software sigillati e aperti dopo la consegna, la
fornitura di giornali, periodici e riviste ad eccezione dei contratti di abbonamento per la
fornitura di tali pubblicazioni.
C. I contratti conclusi in occasione di un’asta pubblica.
D. La fornitura di alloggi per fini non residenziali, il trasporto di beni, i servizi di noleggio
autovetture, servizi di catering, servizi tempo libero qualora il contratto preveda data o
periodo esecuzioni specifici
E. Fornitura di un contenuto digitale su supporto non materiale se l’esecuzione è iniziata con
l’accordo espresso del consumatore e con la sua accettazione su perdita diritto di recesso.