DB2 Design for High Availability and ScalabilitySurekha Parekh
Are you overwhelmed by the growing amount of data in your environment? Are you maximizing application availability? As the number of tables with billions of rows continues to grow, so do the management challenges. In this session, we will discuss the challenges and solutions for optimum availability and performance, with techniques to efficiently and effectively manage very large amounts of data.
PMI's Organizational Project Management Maturity Model or OPM3® is a globally recognized best-practice standard for assessing and developing capabilities in Project Management, Program Management, and Portfolio Management. Tony will discuss the concepts associated with organizational project management and how the application of PMI’s maturity model assists companies and institutions with developing strategy, advancing their capabilities and outcomes, and drive toward success.
Tenerife è un'isola di forma triangolare, anche se c'è
chi preferisce vederla a forma di pera e chi sostiene
che la sua forma ricordi quella di un mestolo, fa parte
dell'arcipelgo Canario ed è situata nell'oceano
Atlantico a nord del Tropico del Cancro, circa 200 km
al largo delle coste Marocchine e 1300 km dalla
Spagna.
In partenza per le vacanze in Sardegna? Scopri Santa Teresa di Gallura. il mare e le spiagge più belle raggiungibili con un semplice traghetto per la Sardegna.
Percorso (2004. Tesina di maturità per il conseguimento del diploma presso l'...
6. geo polinesia francese
1. POLINESIA FRANCESE,
Territorio d'oltremare della Francia
Capitale Papeete(30.200 abitanti. 111.400 nell'area metropolitana)
Superficie Km2: 3.675
262.125 abitanti (tasso di crescita demografica 1,62%)
Popolazione
Tahiti: 150.371 abitanti
Densità di
59 abitanti per Km2
popolazione
Popoli 78% polinesiani (maohi), 12% asiatici, 10% francesi (6% residenti)
Lingue parlate Tahitiano e Francese
Religione 55% Protestanti, 30% Cattolici, 15% altre religioni.
PIL 1,3 miliardi di dollari
PIL pro capite 5.000 dollari
Moneta Cour de Franc Pacifique (CFP)
Cambio attuale 1 Euro=119,33 CFP
Settori/prodotti perle e madreperla, turismo, pesca, artigianato, cotone, noci di cocco,
principali vaniglia, frutti tropicali, carne di squalo, allevamento, latticini
166.000 visitatori nel 1994, prevalentemente americani, francesi e
Turismo
giapponesi
Fuso orario -11 ore
TERRITORIO
La Polinesia Francese è costituita da 118 isole che coprono una superficie emersa ( comprese le
lagune) di 3.675 km², disseminate su una superficie di 2,5 milioni di chilometri quadrati equivalenti
alla superficie dell'Europa.
Conformazione fisica
Suddivise in 5 arcipelaghi, le isole si distinguono a seconda della loro conformazione:
• Le isole alte sono caratterizzate da aspri picchi di origine vulcanica; ammantate da una
vegetazione rigogliosa, hanno stupende spiagge nere, di origine basaltica, o immacolate, di
sabbia corallina.
• Le isole basse, levigate da secoli di erosione, offrono allo sguardo panorami unici caratterizzati
dalla presenza anelli di atolli sparsi in lagune dalle acque calde e generose, ricche di vita.
L'oceano Pacifico contiene quasi i tre quarti dei 400 atolli del mondo. Il solo triangolo
polinesiano ne annovera 140. Gli atolli possono essere aperti o chiusi a seconda che sia presente
oppure no un passaggio verso l'oceano. Quello chiuso favorisce la vita delle madreperle.
I raggruppamenti
Arcipelago delle Australi ou Tubuai (141 km2): comprendenti le isole Rurutu, Tubuai,
Rimatara, Raivavae et Rapa.
Arcipelago delle Gambier (36 km2) dodici isole di cui solo 6 abitate
Arcipelago delle Marchesi (1274 km2) dieci isole di cui sei abitate
Arcipelago della Società (1747 km2) divise in: Isole du-Vent (Tahiti, Mooréa e Tetiaroa) e
Isole Sous-le-Vent (Raiatea, Tahaa, Huahine, Bora Bora e Maupiti);
Arcipelago delle Tuamotu (1000 km2): 84 isole di cui 41 abitate
2. CLIMA
Le isole polinesiane presentano un clima
tropicale complessivamente mite,
rinfrescato dalla costante presenza degli
Alisei del Pacifico.
Le stagioni principali sono 2: quella
delle piogge, da dicembre a marzo, e la
stagione secca, da aprile a novembre. La
temperatura media atmosferica è di circa
27°C. Le isole dell'estremo sud godono
di un clima più fresco, essendo
maggiormente distanti dall'equatore.
Tutte le isole godono di una buona
ventilazione. Il mara'amu proveniente
dall'Est porta un po' d'aria fresca. La
Polinesia è soggetta alla corrente degli
alisei che, talvolta può portare alcune piogge durante la stagione secca. Nelle isole Australi la
temperatura può scendere sino ai 10 gradi, mentre nelle isole della Società e nelle Tuamotu scende
raramente sotto i 20 gradi e si aggira attorno ai 30.
In tutte le isole dove il rilievo è montagnoso, la temperatura è evidentemente molto più bassa
quando ci accostiamo alle cime.
I cicloni sono provocati da un riscaldamento delle acque tropicali nelle regioni al Sud della
Polinesia. Ma i venti sono imprevedibili e una zona può trovarsi colpita quando le correnti non
seguono un tragitto normale.
FLORA
La differenza morfologica delle isole rende possibile ammirare panorami differenti. La Polinesia
Francese è la regina dei fiori. Abbondantissimi in natura e ricchissimi in forme, specie e colori, i
fiori fanno parte di quasi tutti i rituali quotidiani; tanto che il tiare Tahiti, uno speciale tipo di
gardenia, e il maire, una felce, rappresentano il simbolo nazionale.
Pini australiani, bambù giganti e alberi del pane disegnano insieme alle palme da cocco il profilo
della vegetazione tahitiana; mango, avocado, arance, mandarini e limoni colorano le numerose
piantagioni e insieme alla vaniglia, l'hibiscus e l'ylang-ylang creano il più fragrante dei bouquet
naturali: tutto a Tahiti è profumo.
FAUNA
Le tiepide acque che circondano gli arcipelaghi della Polinesia sono ricche di vita: coloratissimi
pesci di ogni specie, coralli variopinti, razze manta e milioni di altre forme di vita che costituiscono
uno scenario imperdibile.
E’ possibile, inoltre, godere di uno spettacolo unico ed acrobatico di delfini, cetacei e tartarughe
giganti, semplicemente da imbarcazioni o facendo una passeggiata nella laguna.
POPOLAZIONE
3. L'analisi e lo studio di reperti archeologici ritrovati sulle isole hanno reso possibile affermare la tesi
che i primi uomini a sbarcare in Polinesia attorno al 500 d.c. furono un popolo sconosciuto e
misteriosamente scomparso.
La seconda ondata di immigrazione trovò appunto i resti di questa civiltà. Secondo le leggende Inca
del Perù una seconda popolazione occupò la Polinesia nel 1100.
Pare che Tiki, riconosciuto dai peruviani come il dio del sole, si batté contro il Capo Carlo sul lago
di Titicaca e dopo aver perso la battaglia ed aver provocato una strage di bianchi, si imbarcò su una
zattera con alcuni superstiti suoi seguaci e, dirigendosi verso ovest, attraversò il Pacifico ed arrivò
in Polinesia.
La seconda popolazione che abitò le isole fu quindi un incrocio tra la Indii e peruviani, teoria
dimostrata da Heyerdahl.
Le curiosità:
Gastronomia delle isole
La cucina polinesiana risulta essere leggera e gustosissima: nasce da un incrocio fra la tradizione
culinaria francese, quella cinese e, anche se in minima parte, quella italiana. Tra le specialità da non
perdere troviamo pesce crudo alla tahitiana e il po'e, una composta di frutta servita con cremoso
latte di cocco.
Nelle isole polinesiane sicuramente la frutta non manca;
possiamo infatti gustare, oltre alla varietà di frutti esotici,
una serie di prodotti locali quasi introvabili ad occidente,
quali i leggendari frutti dell'albero del pane, e i tuberi di
taro, di tarna e di ufi.
Per coloro che amano la pesca è possibile organizzare pic-
nic sulle spiagge gustando pesci appena presi ed arrostiti
su falò, godendosi così una cena gustosa in un atmosfera
incantata.
SCOPERTA DELLE ISOLE
Dal XVI secolo, la brama di nuove ricchezze e il fascino della scoperta di territori sconosciuti,
portarono le grandi nazioni europee ad organizzare spedizioni nel Pacifico. Già nel 1521 gli atolli
delle Tuamotu vennero raggiunti dagli europei, ma fu nel 1595 che si stabilì il primo contatto
umano tra gli abitanti delle isole e gli europei in questa parte dell'Oceano.
Il navigatore spagnolo Alvaro de Mendana nella sua seconda spedizione il 16 giugno 1595 con
un equipaggio di 400 uomini raggiunge il Perù e sbarcò a Fatu Hiva dopo cinque settimane i
navigazione.
Durante il primo contatto con gli europei, gli abitanti delle isole Marchesi scoprirono, insieme
all'uomo bianco, anche le armi da fuoco. Gli spagnoli, infatti, lasciarono dietro di loro 200 morti e
la sifilide.
Nel 1606 il 4 febbraio, Quiroz portò a termine una nuova spedizione e dopo aver navigato a lungo
tra atolli inospitali, sbarcò presso la laguna di Hao, nelle isole Tuamotu, ma il viaggio successivo lo
portò a scoprire solo terre verso le quali decisero di non sbarcare vista la decisa ostilità degli
abitanti. Passarono circa 160 anni prima che un'altra nave spagnola percorresse ancora quelle rotte.
Gli inglesi aprirono una nuova era con le esplorazioni scientifiche nella seconda metà del
secolo XVIII, spedizioni che ebbero come meta principalmente il Pacifico, a quell'epoca ancora
largamente poco conosciuto.
Tahiti venne scoperta da Samuel Wallis il 17 giugno 1767.
Poco tempo dopo che Wallis fece ritorno in Inghilterra venne decisa un'altra spedizione nel Pacifico
per osservare, il 3 giugno 1769, il transito di Venere davanti al Sole: fenomeno che non si sarebbe