Il popolo curdo, dal Trattato di Sèvres del 1921 ad oggi, tra Turchia, Iran, Iraq e Siria.
La nuova situazione dopo la guerra civile siriana e l’istituzione del califfato islamico (IS).
Una presentazione su "Russia e Ucraina" completa che spiega fatti, cause e possibili soluzioni in argomenti trattanti cultura, economia, politica e commerciale. Il tutto è racchiuso in una domanda... GUERRA?
Uzbekistan is a landlocked country located in Central Asia with a population of around 27 million people. The capital and largest city is Tashkent. Uzbekistan has a continental climate and was historically invaded and ruled by various empires and powers over the past 2500 years before gaining independence in 1991. Today, Uzbekistan is a republic with Islam being the dominant religion and Russian and Uzbek being the most common languages.
Obbligo di nomina del consulente per la sicurezza del trasporto di merci per...tramerper
La normativa sul trasporto di merci pericolose prevede che le imprese che svolgono tale attività (comprensiva anche delle operazioni associate al trasporto, quali carico, scarico, ecc.) debbano nominare un consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose, incaricato di accertare che le imprese adempiano correttamente alle disposizioni contenute nella normativa (che, nel caso specifico del trasporto stradale, è costituita dall’ADR).
Per alcune situazioni particolari è comunque prevista un’esenzione da tale obbligo.
Viene quindi illustrata la normativa applicabile, vengono fornite alcune ipotesi interpretative e vengono suggerite alcune possibili modifiche alla normativa stessa.
Una presentazione su "Russia e Ucraina" completa che spiega fatti, cause e possibili soluzioni in argomenti trattanti cultura, economia, politica e commerciale. Il tutto è racchiuso in una domanda... GUERRA?
Uzbekistan is a landlocked country located in Central Asia with a population of around 27 million people. The capital and largest city is Tashkent. Uzbekistan has a continental climate and was historically invaded and ruled by various empires and powers over the past 2500 years before gaining independence in 1991. Today, Uzbekistan is a republic with Islam being the dominant religion and Russian and Uzbek being the most common languages.
Obbligo di nomina del consulente per la sicurezza del trasporto di merci per...tramerper
La normativa sul trasporto di merci pericolose prevede che le imprese che svolgono tale attività (comprensiva anche delle operazioni associate al trasporto, quali carico, scarico, ecc.) debbano nominare un consulente per la sicurezza del trasporto di merci pericolose, incaricato di accertare che le imprese adempiano correttamente alle disposizioni contenute nella normativa (che, nel caso specifico del trasporto stradale, è costituita dall’ADR).
Per alcune situazioni particolari è comunque prevista un’esenzione da tale obbligo.
Viene quindi illustrata la normativa applicabile, vengono fornite alcune ipotesi interpretative e vengono suggerite alcune possibili modifiche alla normativa stessa.
CAVALCAVA LE ONDE GRAVITAZIONALI (4a Parte)tramerper
Dopo aver trascorso un eone nell’universo parallelo del riposo, tornata sul PianetaTerra2016, e aver rinunciato ad assolvere in maniera drastica il suo compito con un cannone a pentaquark, finalmente Starina trova la soluzione.
E la soluzione sta nel piacere, come quello derivante dal possesso di una borsa falsa di Gucci.
Missione compiuta !
Questo “Almanacco dei trasporti … e non solo” è una serie di piccole note, notizie, notazioni, una per ogni giorno dell’anno, che, a partire dall’anniversario di qualche evento del passato, lontano o vicino, interessante, curioso, stimolante, consenta anche qualche riflessione sul mondo del trasporto.
Dopo aver letto “Danubio” di Claudio Magris, mi è tornata in mente l’esistenza, nella mia piccola raccolta di libri antichi, di un volumetto del XVII secolo intitolato “L’origine e corso del Danubio - Con la descrittione di tutti li Fiumi, che in esso concorrono, com’anche delli Regni, Provincie, Signorie, e Città da esso irrigate, con li loro nomi antichi, e moderni”.
E quindi ….
Se i premi Nobel per l'economia sono inaffidabili ...tramerper
Pur essendomi ormai quasi stancato di ripetere che gli economisti non servono, anzi, sono un danno per il mondo, non ho resistito a intervenire di nuovo su questo argomento, perché ho “scoperto” qualche fatto che a me sembra rilevante.
Qualche riflessione su gestione e trasporto di merci pericolose prendendo spunto da alcuni versi del Dhammapada (Il cammino della legge), uno dei testi più famosi del buddismo, risalente al III secolo a.c.
25 km: il viaggio in auto, da casa al lavoro, durante il quale si incontrano persone e paesi, edifici e veicoli, pioggia e sole, si attraversano campagna e città, si riconoscono trattorie, bar, uffici, abitazioni, si incontrano persone amiche e persone non amiche, si ascoltano musiche e notizie, si ricordano immagini, si lascia il pensiero libero di vagare fra ricordi e fantasie, sogni e speranze, considerazioni ottimistiche e pessimistiche.
Un testo quasi multimediale, con immagini, con rinvio ad altri testi, con citazioni musicali.
Sperando che non vi dispiaccia.
SEPTOMNIMETRO dal 28 marzo al 3 aprile 2016tramerper
Succede … dagli Usa all’Egitto, dalla Polonia al Medio Oriente. E poi … alimentazione (formaggi e vitalbe), sindaci e assessori, trasmissioni televisive e … scomotizzazione
DAI FIORI INDONESIANI AI PINI AUSTRALIANI, DALLA MARINA INGLESE ALLE STORIE ...tramerper
I fiori dell’Indonesia, i pini australiani, la falsa famiglia reale abissina, i presunti riti africani, Arcore, il vocabolario dei neologismi: è tutto un bunga-bunga
c’è ben di peggio che la pandemia e le preoccupazioni per chi sarà il prossimo Presidente della Repubblica. Ogni persona dovrebbe far qualcosa per chi, nel mondo, soffre di immani tragedie
L’abbandono dei rifiuti per le strade è una mancanza di rispetto per gli altri, così come lo è il rifiuto del vaccino Covidl’abbandono dei rifiuti per le strade è una mancanza di rispetto per gli altri, così come lo è il rifiuto del vaccino Covid
ma perché Montanari non si accontenta del suo presenzialismo in TV per limitare il suo ego che lo porta ad esprimersi con commenti talvolta non condivisibili e talvolta sbagliati ?
Il riferimento è all’affermazione di Montanari che, commentando il discorso del 31 dicembre del Presidente Mattarella e notando che sullo sfondo dei giardini del Quirinale spiccava una palma, ha affermato (confondendo palme da datteri e banane): "Il ritorno del rimosso: la repubblica delle banane che siamo”
Canto Primo
1 gennaio 2022
Trovo esagerata questa prolungata ed insistente attenzione alla scelta del futuro Presidente della Repubblica i cui poteri (comunque da non sottovalutare) non sono così determinanti come quelli del Presidente del Consiglio e del Parlamento
ALCUNI DATI SUL CORONAVIRUS NON HANNO SENSO (come avere statistiche pi...tramerper
Perché non utilizzare le competenze degli istitui che si occupano di rilevamenti statistici per definire campioni statisticamente significativi in materia di morbilità e mortalità del coronavirus ?
Visto che in questi tempi di coronavirus si parla molto di mascherine, forse sarebbe il caso di sentire cosa ne pensano maschere e mascherine e cosa vorrebbero dai politici
UN’ANALISI PARTICOLARE DEI RISULTATI ELETTORALI 2014-2018-2019tramerper
Ritengo che possa essere interessante analizzare i risultati delle più recenti elezioni generali (Europee 2014 e 2019 e Politiche del 2018) prendendo in considerazione le percentuali ottenute dalle diverse liste con riferimento, oltre che ai voti validi, anche al numero degli elettori chiamati alle urne.
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 290 del 14 dicembre 2018 è stato pubblicato il decreto legge n. 135 del 14 dicembre 2018 “Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione” che, all’articolo 4, dispone che dal 1° gennaio 2019 sia soppresso il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI).
Si pone così fine ad uno dei più grandi sprechi nella gestione dei rifiuti.
Il SISTRI, istituito nel 2010, non è mai entrato in piena funzione, nonostante le innumerevoli modifiche apportate. Un sistema che ha comportato non solo costi quantificabili in oltre 100 milioni di euro per le imprese del settore, ma anche enormi complicazioni amministrative e gestionali per tutti gli operatori.
Questa storia è quindi dedicata a tutte/i quelle/gli operatrici/ori del settore rifiuti che hanno sofferto, e non poco, per cercare di far fronte al grande “disastro” che è stato il SISTRI.
MA CHI SONO I CURDI ? (e come sono collocati nell’attuale conflitto medio-orientale ?)
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
MA CHI SONO I CURDI ?
(e come sono collocati
nell’attuale conflitto medio-orientale ?)
sergio benassai
1. Generalità
I curdi sono una minoranza etnica che vive soprattutto tra Turchia, Siria, Iraq e Iran.
L’insieme delle aree ove abitano i Curdi è chiamato Kurdistan, ma tale insieme non ha alcun
riconoscimento giuridico.
I Curdi sono considerati i discendenti dei Cordueni (o Carduchi), gli abitanti della antica regione
Gordiene (così come conosciuta agli antichi greci e romani)..
Da un confronto con le due mappe qui sotto riportate (la prima relativa alla situazione nel I secolo
a.C. e la seconda alla situazione attuale) effettivamente appare come il Kurdistan (i cui confini
peraltro non sono definibili, dal momento che, non trattandosi di uno stato riconosciuto, viene
identificato appunto come l'insieme delle aree abitate da Curdi) sia in parte sovrapponibile
all’antica regione Gordiene (o Corduene).
I curdi (40-50 milioni) sono un gruppo etnico indoeuropeo, parlano una lingua (il curdo) del ceppo
iraniano e sono in maggioranza di religione islamica (sia sunniti che sciiti).
2. 2. I Curdi in Turchia, Iran, Iraq e Siria
In epoca moderna, con la fine dell’Impero Ottomano, sancita dal Trattato di Sèvres del 1921, il
Kurdistan venne riconosciuto come stato nazionale autonomo.
Nella mappa seguente sono indicati i confini previsti per il Kurdistan e per un’altra area per la quale
gli abitanti avrebbero dovuto decidere se associarsi al Kurdistan.
Tale situazione venne tuttavia rimessa in discussione dalla Turchia, così che, con il Trattato di
Losanna del 1923, il Kurdistan fu “cancellato” e suddiviso fra Turchia, Iran, Iraq e Siria.
Il non riconoscimento del Kurdistan come stato autonomo portò di conseguenza i curdi a contestare
i governi degli stati nei quali erano stati allocati (Turchia, Iran, Iraq e Siria), con l’obiettivo di
ottenere l’indipendenza o, almeno, il diritto ad un elevato livello di autonomia.
La bandiera curda
3. 2.1 I Curdi e la Turchia
I curdi sono fra il 15% e il 18% della popolazione turca.
Nel 1924 il governo turco decretò lo scioglimento di tutte le associazioni curde e la proibizione
dell’uso della lingua curda.
Nel 1932 lo stesso governo avviò un processo di “turchizzazione” dei curdi, obbligando i curdi ad
abbandonare le comunità contadine e a trasferirsi nei grandi centri urbani.
Fino al 1946 alla regione curda fu imposta la legge marziale e ne fu vietato l’accesso agli stranieri
fino al 1965.
Nel 1978 Abdullah Öcalan fondò il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan), e nel 1984 scelse
la strada della lotta armata per l’indipendenza, strada sulla quale non lo seguirono altri partiti curdi,
come il KDO (Partito Democratico Curdo) e la KPU (Unione Patriottica del Kurdistan).
Per questo nel 2001, oltre alla Turchia, anche USA e Unione Europea lo hanno classificato come
un’organizzazione terroristica.
Quanto al passato più recente, anche se nel 2013 il PKK aveva concordato una tregua col governo
turco, quest’ultimo, nel 2015, ha riaperto le ostilità.
E adesso è guerra aperta fra governo turco e PKK.
2.2 I Curdi e l’Iran
I Curdi sono fra il 5 e il 10% della popolazione iraniana e abitano prevalentemente nella regione
nord-occidentale dell’Iran, ai confini con l’Iraq e la Turchia.
4. Più volte, nel corso degli anni, hanno tentato di ottenere l’autonomia, ma senza successo.
Dopo aver appoggiato la rivoluzione khomeinista contro lo Scià, a seguito della stabilizzazione di
un regime islamico sciita, tentarono una ribellione volta ad ottenere una reale autonomia, ma furono
duramente repressi.
Attualmente il PJAK (Free Life Party of Kurdistan) è la forza politica impegnata nel difendere i
diritti dei curdi iraniani, ma è considerato un partito illegale dal governo iraniano e i suoi aderenti
sono perseguitati.
2.3 I Curdi e l’Iraq
I curdi sono circa il 17% della popolazione irachena. Essi si trovano in maggioranza nelle tre
provincie dell'Iraq settentrionale che costituiscono il Kurdistan iracheno.
Negli anni recenti i curdi iracheni e il loro movimento autonomista , il PDK (Partito Democratico
del Kurdistan) hanno a lungo lottato contro il governo iracheno di Saddam Hussein per ottenere
autonomia e indipendenza, ma sono stati oggetto di una feroce repressione che ha comportato
100.000 morti e 2,5 milioni di profughi.
Adesso il Kurdistan iracheno è una regione federale ed autonoma dell’Iraq, con un proprio governo,
il Governo Regionale del Kurdistan (KRG) .
2.4 I Curdi e la Siria
I curdi sono circa il 5% della popolazione siriana.
La popolazione curda è concentrata nella regione da loro chiamata Rojava (Rojava Kurdistan, cioè
Kurdistan occidentale) che si trova nel Nord della Siria, ai confini con la Turchia.
5. Così come in Turchia, anche in Siria, dopo la spartizione del Kurdistan a seguito del Trattato di
Losanna, fu proibito l’uso della lingua curda e molti curdi furono costretti ad abbandonare i loro
luoghi di origine.
Negli ultimi anni la rivendicazione di autonomia per Rojava è stata portata avanti dal PYD (Partito
dell’Unione Democratica) fondato nel 2003.
Ma il problema curdo siriano è improvvisamente balzato all’attenzione internazionale con la
ribellione siriana contro il Presidente Hassad.
3. I Curdi contro l’IS (ISIS)
Nel 2014, in Siria e in Iraq, viene proclamato lo IS (Islamic State), erede del gruppo che si faceva
chiamare Daesh ("ad-Dawla al-Islāmiyya fī al-ʿIrāq wa l-Shām), altrimenti chiamato ISIS (Islamic
State of Iraq and Syria).
Il territorio occupato da IS confina (in alcuni casi si sovrappone) al Kurdistan iracheno e siriano. Da
qui l’intervento armato dei curdi (iracheni e siriani) contro l’IS, sia per difendere i propri territori,
sia per cogliere l’occasione per affermare l’autonomia di tali territori dai governi iracheni e siriani.
Le truppe del Kurdistan iracheno sono i Peshmerga (combattente che sfida la morte).
Le truppe del Kurdistan siriano sono le YPG (Unità di Protezione Popolare).
4. Curdi con/contro Curdi
Tenendo conto del fatto che la guerra civile siriana e l’installarsi dell’IS hanno completamente
stravolto gli esistenti assetti territoriali, e che già si prefigurano i futuri nuovi assetti territoriali, è
comprensibile che si ipotizzi anche la formazione di uno stato curdo, magari riesumando i
contenuti del Trattato di Sèvres del 1921.
Ma i rapporti fra le diverse comunità curde non sono al momento ideali.
Infatti:
6. a) nel Kurdistan iracheno vi sono ancora tensioni fra i due principali partiti, il PDK (Partito
Democratico del Kurdistan) e l’UPK (Unione Patriottica dei Curdi), tanto che, nella pratica,
continuano a mantenersi come unità militari separate i peshmerga che fanno riferimento al PDK e
quelli che fanno riferimento all’UPK.
b) Il Kurdistan siriano ha stretti rapporti con il PKK turco (ne dà palmare evidenza la volontà dei
turchi di impedire il rafforzamento, se non addirittura l’autonomia, del Kurdistan siriano)
c) il Kurdistan iracheno ha una posizione ambigua nei confronti della Turchia e non è certo un gran
sostenitore del PKK turco
Tenendo poi conto che non sembra esserci alcun desiderio, da parte della Turchia e dell’Iran, di
acconsentire a cedere i propri territori ad un futuro stato curdo, il realizzarsi del sogno dei curdi (e
non di tutti i curdi) di avere un proprio stato non sembra prevedibile nel futuro prossimo.