'Open Lecture' dedicata alla Leadership estetica per l'innovazione del Prof. Giuseppe Zollo - Prof. Ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale - all'interno del Complexity Management Winter Lab 2018.
La leadership può essere definita come il processo volto a influenzare le attività di un individuo o di un gruppo che si impegna per il conseguimento di uno o più obiettivi specifici.
Il termine “processo” sottolinea come la leadership non sia una posizione statica che trae la sua legittimità da funzioni ben precise e sganciate dalla relazione con gli altri, ma sia un comportamento dinamico che trae la sua linfa dall’interazione con gli altri.
Leadership & Leader, Cos'è la leadershipMirko Cuneo
Per leadership aziendale si intende quel processo sociale che porta una persona, all’interno di un’azienda, ad essere in grado di influenzare i comportamenti degli altri senza l’ausilio di metodi coercitivi o minacce.
Il progetto LeaderShe nasce dalla convinzione che sia fondamentale per le donne mettersi in gioco ed affinare quelle abilità e quei i talenti che fanno parte del patrimonio femminile e che - se valorizzati - possono generare grandi vantaggi personali, professionali, organizzativi e sociali.
Nel panorama attuale delle consulenza, LeaderShe vuole lavorare a fianco delle donne con programmi e percorsi di sviluppo della leadership digenere.
La leadership può essere definita come il processo volto a influenzare le attività di un individuo o di un gruppo che si impegna per il conseguimento di uno o più obiettivi specifici.
Il termine “processo” sottolinea come la leadership non sia una posizione statica che trae la sua legittimità da funzioni ben precise e sganciate dalla relazione con gli altri, ma sia un comportamento dinamico che trae la sua linfa dall’interazione con gli altri.
Leadership & Leader, Cos'è la leadershipMirko Cuneo
Per leadership aziendale si intende quel processo sociale che porta una persona, all’interno di un’azienda, ad essere in grado di influenzare i comportamenti degli altri senza l’ausilio di metodi coercitivi o minacce.
Il progetto LeaderShe nasce dalla convinzione che sia fondamentale per le donne mettersi in gioco ed affinare quelle abilità e quei i talenti che fanno parte del patrimonio femminile e che - se valorizzati - possono generare grandi vantaggi personali, professionali, organizzativi e sociali.
Nel panorama attuale delle consulenza, LeaderShe vuole lavorare a fianco delle donne con programmi e percorsi di sviluppo della leadership digenere.
Triboo WEBinar - LE FORMICHE NEL LORO PICCOLO… SONO RESILIENTI!!!triboomanagement
Obiettivo del seminario via web sarà quello di approfondire il concetto di resilienza. Perché vivere e lavorare ci sembra sempre più faticoso? Cosa fare per sviluppare un livello di resilienza adeguato? Perché è importante che le aziende si rendano resilienti?
CLab 2020 SOFT SKILLS - Gestire i conflitti in team e creare lo spirito di sq...Fabiano Catania
Il seminario costituisce una opportunità per conoscere e applicare modelli e strumenti che facilitano la gestione dei conflitti nei team e la creazione dello spirito di squadra con riferimenti sia alla esperienza personale del relatore che ad autori come Patrick Lencioni e Daniel Goleman, Reuven Bar-On ed altri ancora.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Con il termine Diversity Management si indica l’adozione di politiche del personale tese a valorizzare le diverse necessità e le aspettative delle varie tipologie di persone che lavorano, in funzione del miglioramento delle performances complessive dell’azienda. In questo lavoro viene analizzato il percorso storico del Diversity Management, nonchè il suo sviluppo nel contesto americano e italiano e i benefici che possono riscontrare le aziende che adottano tale approccio, soffermandosi, in ultima analisi, sull'importanza della leadership per implementare nel migliore dei modi il Diversity Management.
Career coaching: affrontare il primo giorno di lavoro Irene Morrione
Affrontare il primo giorno di lavoro. Presentazione relativa al workshop nell'ambito del "Festival dei giovani talenti" svoltosi a Roma su iniziativa del Ministro della Gioventù
Per uscire dalla crisi bisogna avere fiducia! È l’irrinunciabile e imprescindibile punto di partenza, in mancanza del quale non può esservi un punto di arrivo. Nelle fasi in cui il ciclo economico è positivo, il grado di fiducia che caratterizza le relazioni sociali ed economiche di un Paese è l’additivo segreto che può consentire di crescere più della media degli altri Paesi. Tuttavia è nelle fasi in cui il ciclo economico è fortemente negativo, come la fase che stiamo purtroppo attraversando ora, che la fiducia associata al cambiamento assurgono ad elementi irrinunciabili. In questo contesto, infatti, il grado di fiducia e di rinnovazione che caratterizza le relazioni economiche e sociali di un Paese diviene non il “mero” volano per sfruttare al meglio le opportunità di crescita, bensì l’unica possibilità per garantirsi la sopravvivenza oltre la crisi e, quindi, il suo superamento.
Mida SpA - L'eccellenza negli individui e nelle organizzazioni 2009, Emanuele...Mida
Ogni individuo, ogni sistema ha una sua propria eccellenza, che è sempre collegata con il suo “centro” unico e irripetibile. Troviamo eccellenza in tutte quelle situazioni in cui un’elevata prestazione va di pari passo con un semplice, naturale fluire delle cose. Un sistema o un individuo può perdere la connessione con la propria eccellenza: in questi casi la prestazione può rimanere alta, ma viene a mancare la naturalezza dell’azione. Al suo posto, c’è invece lo sforzo, la pressione permanente e un eccessivo consumo di energia.
Scoprimpresa è un’indagine di mercato che è stata condotta, tra aprile e luglio 2008, su un campione di 110 Piccole e Medie Imprese della Provincia della Spezia, al fine di produrre una fotografia dell’attuale struttura organizzativa delle imprese locali, in termini di gestione dei vari processi aziendali, da quelli finanziari, commerciali e di marketing a quelli relativi alle risorse umane impiegate.
Il campione di indagine, estratto dagli elenchi ufficiali della Camera di Commercio della Spezia tra le società di persone e di capitali attive al 31.12.2006, ha coinvolto i settori della manifattura, dei servizi, ad esclusione delle attività di intermediazione immobiliare, e del commercio all’ingrosso, ampiamente rappresentativi del tessuto imprenditoriale locale.
Il progetto, ideato e promosso da Axential Consulting sas, società spezzina di consulenza e formazione aziendale nelle aree organizzazione, marketing e comunicazione, è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Spezia, la Cassa di Risparmio della Spezia e con il patrocinio del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia.
L’idea infatti, nata in seno ad una realtà locale specializzata nelle tematiche oggetto dell’indagine, ha subito incontrato l’interesse della Camera di Commercio, che svolge numerosi studi per conoscere sempre più approfonditamente il tessuto imprenditoriale della Provincia, e della Cassa di Risparmio della Spezia che, come banca del territorio, rappresenta una vastissima clientela costituita in gran parte dalla piccola e media impresa locale, per la quale intende creare servizi e strumenti sempre più mirati.
Anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia ha accolto l’iniziativa come un buon strumento di monitoraggio dello stato delle realtà imprenditoriali e di stimolo a migliorarsi laddove si evidenziano margini di crescita.
Lo scopo dell’iniziativa infatti non si è esaurito in una raccolta di dati statistici, ma ha inteso essere, per le imprese che hanno partecipato, un importante momento di riflessione e di auto-analisi. Questa volontà, bene espressa nello slogan: “Scoprimpresa: le imprese spezzine allo specchio”, è stata attuata intervistando personalmente i referenti aziendali che si sono dedicati alla compilazione del questionario.
I trenta minuti, stimati come il tempo medio necessario per la compilazione del questionario, non sono quasi mai stati rispettati e le figure preposte alla compilazione hanno normalmente dedicato un tempo superiore per commentare ed analizzare domande poste e risposte fornite.
I dati raccolti, analizzati e presentati in questa pubblicazione in modo aggregato, hanno permesso di fornire, alle aziende che lo hanno richiesto, un feedback personalizzato con il posizionamento della propria organizzazione rispetto all’eccellenza, cui tende il modello preso a riferimento per l’indagine.
La presentazione dei feedback ha rappresentato un u
Viviana Premazzi - Intercultural management in azienda e con i clienti in tem...Stefano Saladino
Manager e dipendenti sono chiamati in questo momento ad affrontare un grosso periodo di incertezza. Molte differenze culturali nell’affrontarlo possono farsi ora più evidenti e minare il lavoro in team. Con questa sessione discuteremo come le varie culture nazionali considerano e affrontano l’incertezza e come possiamo migliorare il lavoro del nostro team e con i nostri clienti acquisendo più consapevolezza e strumenti per gestirla.
Intercultural management in azienda e con i clienti in tempi di incertezzaViviana Premazzi
Manager e dipendenti sono chiamati in questo momento ad affrontare un grosso periodo di incertezza. Molte differenze culturali nell'affrontarlo possono farsi ora più evidenti e minare il lavoro in team. Con questa sessione discuteremo come le varie culture nazionali considerano e affrontano l'incertezza e come possiamo migliorare il lavoro del nostro team e con i nostri clienti acquisendo più consapevolezza e strumenti per gestirla.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Marinella De Simone - Presidente del Complexity Institute, formatrice e docente - del libro:
"I Ching - Il libro dei Mutamenti" secondo l'edizione pubblicata nel 1995 per Adelphi Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Luca Romanelli - Risonanze di "Essere o Vi...Complexity Institute
Testo della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Luca Romanelli - Consulente in ambito organizzativo e manageriale - del libro "Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti"
di François Jullien,
pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore.
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CLab 2020 SOFT SKILLS - Gestire i conflitti in team e creare lo spirito di sq...Fabiano Catania
Il seminario costituisce una opportunità per conoscere e applicare modelli e strumenti che facilitano la gestione dei conflitti nei team e la creazione dello spirito di squadra con riferimenti sia alla esperienza personale del relatore che ad autori come Patrick Lencioni e Daniel Goleman, Reuven Bar-On ed altri ancora.
Una presentazione semplice e immediata per esprimere alcuni concetti chiave sui temi della motivazione, creare un gruppo ed essere in una squadra vincente, leadership e tipi di leader.
Con il termine Diversity Management si indica l’adozione di politiche del personale tese a valorizzare le diverse necessità e le aspettative delle varie tipologie di persone che lavorano, in funzione del miglioramento delle performances complessive dell’azienda. In questo lavoro viene analizzato il percorso storico del Diversity Management, nonchè il suo sviluppo nel contesto americano e italiano e i benefici che possono riscontrare le aziende che adottano tale approccio, soffermandosi, in ultima analisi, sull'importanza della leadership per implementare nel migliore dei modi il Diversity Management.
Career coaching: affrontare il primo giorno di lavoro Irene Morrione
Affrontare il primo giorno di lavoro. Presentazione relativa al workshop nell'ambito del "Festival dei giovani talenti" svoltosi a Roma su iniziativa del Ministro della Gioventù
Per uscire dalla crisi bisogna avere fiducia! È l’irrinunciabile e imprescindibile punto di partenza, in mancanza del quale non può esservi un punto di arrivo. Nelle fasi in cui il ciclo economico è positivo, il grado di fiducia che caratterizza le relazioni sociali ed economiche di un Paese è l’additivo segreto che può consentire di crescere più della media degli altri Paesi. Tuttavia è nelle fasi in cui il ciclo economico è fortemente negativo, come la fase che stiamo purtroppo attraversando ora, che la fiducia associata al cambiamento assurgono ad elementi irrinunciabili. In questo contesto, infatti, il grado di fiducia e di rinnovazione che caratterizza le relazioni economiche e sociali di un Paese diviene non il “mero” volano per sfruttare al meglio le opportunità di crescita, bensì l’unica possibilità per garantirsi la sopravvivenza oltre la crisi e, quindi, il suo superamento.
Mida SpA - L'eccellenza negli individui e nelle organizzazioni 2009, Emanuele...Mida
Ogni individuo, ogni sistema ha una sua propria eccellenza, che è sempre collegata con il suo “centro” unico e irripetibile. Troviamo eccellenza in tutte quelle situazioni in cui un’elevata prestazione va di pari passo con un semplice, naturale fluire delle cose. Un sistema o un individuo può perdere la connessione con la propria eccellenza: in questi casi la prestazione può rimanere alta, ma viene a mancare la naturalezza dell’azione. Al suo posto, c’è invece lo sforzo, la pressione permanente e un eccessivo consumo di energia.
Scoprimpresa è un’indagine di mercato che è stata condotta, tra aprile e luglio 2008, su un campione di 110 Piccole e Medie Imprese della Provincia della Spezia, al fine di produrre una fotografia dell’attuale struttura organizzativa delle imprese locali, in termini di gestione dei vari processi aziendali, da quelli finanziari, commerciali e di marketing a quelli relativi alle risorse umane impiegate.
Il campione di indagine, estratto dagli elenchi ufficiali della Camera di Commercio della Spezia tra le società di persone e di capitali attive al 31.12.2006, ha coinvolto i settori della manifattura, dei servizi, ad esclusione delle attività di intermediazione immobiliare, e del commercio all’ingrosso, ampiamente rappresentativi del tessuto imprenditoriale locale.
Il progetto, ideato e promosso da Axential Consulting sas, società spezzina di consulenza e formazione aziendale nelle aree organizzazione, marketing e comunicazione, è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio della Spezia, la Cassa di Risparmio della Spezia e con il patrocinio del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia.
L’idea infatti, nata in seno ad una realtà locale specializzata nelle tematiche oggetto dell’indagine, ha subito incontrato l’interesse della Camera di Commercio, che svolge numerosi studi per conoscere sempre più approfonditamente il tessuto imprenditoriale della Provincia, e della Cassa di Risparmio della Spezia che, come banca del territorio, rappresenta una vastissima clientela costituita in gran parte dalla piccola e media impresa locale, per la quale intende creare servizi e strumenti sempre più mirati.
Anche il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria La Spezia ha accolto l’iniziativa come un buon strumento di monitoraggio dello stato delle realtà imprenditoriali e di stimolo a migliorarsi laddove si evidenziano margini di crescita.
Lo scopo dell’iniziativa infatti non si è esaurito in una raccolta di dati statistici, ma ha inteso essere, per le imprese che hanno partecipato, un importante momento di riflessione e di auto-analisi. Questa volontà, bene espressa nello slogan: “Scoprimpresa: le imprese spezzine allo specchio”, è stata attuata intervistando personalmente i referenti aziendali che si sono dedicati alla compilazione del questionario.
I trenta minuti, stimati come il tempo medio necessario per la compilazione del questionario, non sono quasi mai stati rispettati e le figure preposte alla compilazione hanno normalmente dedicato un tempo superiore per commentare ed analizzare domande poste e risposte fornite.
I dati raccolti, analizzati e presentati in questa pubblicazione in modo aggregato, hanno permesso di fornire, alle aziende che lo hanno richiesto, un feedback personalizzato con il posizionamento della propria organizzazione rispetto all’eccellenza, cui tende il modello preso a riferimento per l’indagine.
La presentazione dei feedback ha rappresentato un u
Viviana Premazzi - Intercultural management in azienda e con i clienti in tem...Stefano Saladino
Manager e dipendenti sono chiamati in questo momento ad affrontare un grosso periodo di incertezza. Molte differenze culturali nell’affrontarlo possono farsi ora più evidenti e minare il lavoro in team. Con questa sessione discuteremo come le varie culture nazionali considerano e affrontano l’incertezza e come possiamo migliorare il lavoro del nostro team e con i nostri clienti acquisendo più consapevolezza e strumenti per gestirla.
Intercultural management in azienda e con i clienti in tempi di incertezzaViviana Premazzi
Manager e dipendenti sono chiamati in questo momento ad affrontare un grosso periodo di incertezza. Molte differenze culturali nell'affrontarlo possono farsi ora più evidenti e minare il lavoro in team. Con questa sessione discuteremo come le varie culture nazionali considerano e affrontano l'incertezza e come possiamo migliorare il lavoro del nostro team e con i nostri clienti acquisendo più consapevolezza e strumenti per gestirla.
L'innovazione manageriale nello sviluppo dei servizi e dei prodottiClaudio Saurin
Oggi ci troviamo a fronteggiare la velocità e l'imprevedibilità del cambiamento, spesso interagendo in modo non lineare con molti elementi fra loro diversi: questa è la definizione di complessità delle organizzazioni.
In questo contesto, innovare il processo di sviluppo di servizi e prodotti è strategico; si tratta di una innovazione manageriale che è prima di tutto una innovazione culturale.
Per fare questo occorrono nuovi stili di leadership e nuove modalità di gestione dei progetti.
Cercheremo di raccontare il passaggio che sta avvenendo nello stile manageriale in diversi contesti, lontano da noi, in modo eclatante (Toyota, Google, Apple) o vicino a noi, in modo silenzioso (la bella azienda della profonda provincia veneta, Breton).
Il manager deve cambiare, guidando il suo team in modo condiviso e divenendone parte integrante, in un panorama che, pur complesso e frammentato, offre strumenti per essere affrontarlo con più serenità.
Le metodologie Lean di derivazione Toyota e le metodologie Agili elaborate per sostenere lo sviluppo turbolento del software, gli strumenti della community 2.0 ed il classico Gantt di progetto, diventano gli ingredienti che, miscelati in funzione del tipo di organizzazione e del progetto, consentono di gestire con efficacia ed efficienza la complessità dei progetti di oggi.
E' riportato anche un esempio di una applicazione di Hybrid Project Management per la gestione dei cantieri edili, sviluppata in collaborazione con l'architetto Daniela Rinaldi di Verona.
Similar to Leadership estetica per l'innovazione - Prof. Giuseppe Zollo (20)
Complexity Literacy Meeting 2023 - I Ching - Presentazione di M. De Simone.pdfComplexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Marinella De Simone - Presidente del Complexity Institute, formatrice e docente - del libro:
"I Ching - Il libro dei Mutamenti" secondo l'edizione pubblicata nel 1995 per Adelphi Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Luca Romanelli - Risonanze di "Essere o Vi...Complexity Institute
Testo della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Luca Romanelli - Consulente in ambito organizzativo e manageriale - del libro "Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti"
di François Jullien,
pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore.
Complexity Literacy Meeting - Essere o Vivere di F. Julien - Presentazione di...Complexity Institute
La mappa della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Silvia Bona - Business Designer e Professional Innovation Specialist con un Master in Complexity Management - del libro:
"Essere o vivere. Il pensiero occidentale e il pensiero cinese in venti contrasti"
di François Jullien,
pubblicato nel 2019 per Feltrinelli Editore
Complexity Literacy Meeting 2023 - Bastoncino di J. Donaldson - Presentazione...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simone Ferrero - ingegnere matematico, artista, imprenditore - del libro:
"Bastoncino"
di Julia Donaldson,
pubblicato nel 2015 per Emme Edizioni.
Complexity Literacy Meeting - La nazione delle piante di S. Mancuso - Present...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Roberto Beretta - attivo nel settore assicurativo da oltre 20 anni e nella Direzione Commerciale di un primario gruppo assicurativo italiano - del libro:
"La nazione delle piante."
di Stefano Mancuso,
pubblicato nel 2019 per Laterza Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Come allearsi con le parti cattive di sé d...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Enrico Cerni - responsabile della faculty di una multinazionale italiana, formatore e scrittore - del libro:
"Come allearsi con le parti “cattive” di sé.
Guarire il trauma con il sistema dei modelli familiari interni"
di Richard C. Schwartz
pubblicato nel 2023 per Raffaello Cortina Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Riassemblare il sociale di B. Latour - Pre...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Simonetta Simoni - consulente, editrice, psicosociologa delle organizzazioni con un dottorato in Sociologia alla Sorbona (Parigi) - del libro:
"Riassemblare il sociale. Actor Network Theory"
di Bruno Latour,
pubblicato nel 2022 per Meltemi Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Realismo capitalista di M. Fischer - Fabi...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Fabiola De Toffol -Project Manager esperta di progetti partecipativi con un Master in Complexity Management - del libro:
Realismo capitalista
di Mark Fisher,
pubblicato nel 2018 per Nero Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - La scienza universale - di F. Capra - G. Z...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Giuseppe Zollo - già professore di Ingegneria Gestionale presso l’Università di Napoli Federico II - del libro:
La scienza universale. Arte e natura nel genio di Leonardo
di Fritjof Capra
pubblicato nel 2007 per Rizzoli Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Il viaggio dell'umanità di O. Galor - M. G...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Marco Ginanneschi - esperto di strategia, analisi di trend e business foresight - del libro:
Il viaggio dell'umanità. Alle origini del benessere e della diseguaglianza
di Oded Galor
pubblicato nel 2022 per Rizzoli Editore.
Complexity Literacy Meeting 2023 - L'Avventura del Metodo di E. Morin - Mauri...Complexity Institute
Le slides della presentazione al Complexity Literacy Meeting 2023 di Maurizio Cavazzoni - Coach personale e professionale per organizzazioni, imprenditori, professionisti e manager - del libro:
L'Avventura del Metodo -
Come la vita ha nutrito l’opera
di Edgar Morin
pubblicato nel 2023 per Raffaello Cortina Editore
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Enrico Cerni - Come a...Complexity Institute
“C’è qualche parte di te di cui vorresti disfarti?” Quasi tutti risponderemmo affermativamente, a prescindere dal fatto che quella parte corrisponda a una dipendenza, a un critico interiore, a una “mente scimmia”, a una nevrosi, a comportamenti immorali, a cattive abitudini o ad altri atteggiamenti screditanti. E se invece scoprissimo che, anziché continuare a lottare interiormente, possiamo affrontare queste parti in modo differente?
In questo volume, Richard Schwartz propone un paradigma rivoluzionario finalizzato a una migliore relazione con se stessi: un metodo che consentirà di raggiungere l’armonia interiore, rafforzando la comprensione e la compassione di sé, e aprendo la strada al risveglio spirituale.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Marinella De Simone -...Complexity Institute
Dell’I Ching si possono dire almeno tre cose singolari: che non ha età, che non è un libro e che è la massima approssimazione attraverso i segni alla vita stessa. Secondo la leggenda, gli otto trigrammi dell’I Ching (che non sono ideogrammi, ma sequenze di linee intere e spezzate) apparvero come segni incisi sul guscio di una tartaruga primordiale. Non si sa chi li abbia incisi: non certo un uomo e neppure un dio personale. Piuttosto: l’invisibile mano del cielo. Che cosa indicano gli otto trigrammi (e i sessantaquattro esagrammi in cui si compongono)? La totalità degli stati attraverso cui passa l’esistenza, attraverso cui passiamo noi nel momento in cui interroghiamo questo che fondamentalmente è un libro di oracoli. Ma a differenza degli oracoli occidentali, che inchiodano sempre alla lettera di una risposta e perciò contengono in sé qualcosa di rigido e sinistro, l’I Ching ci offre una situazione nel suo formarsi e nelle sue potenzialità, qualcosa di fluido, impalpabile, trascinante come è la vita stessa. E si può dire che nulla di scritto, dall’apparizione di quella testuggine cinese, si sia altrettanto avvicinato alla pulsazione segreta del mondo.
Opera enigmatica per definizione, che non si finisce mai di scoprire, l’I Ching ha provocato fino a oggi innumerevoli interpretazioni, edizioni, traduzioni. Lo presentiamo qui sulla base della edizione del grande sinologo Richard Wilhelm, apparsa per la prima volta nel 1924, che rimane uno degli eventi più significativi nella storia della comprensione della antica Cina da parte dell’Occidente.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da S. Bona e L. Romanell...Complexity Institute
Essere o vivere: due grandi prospettive, due modi di abitare il mondo, di accostarsi agli uomini e agli esseri che lo popolano. L’Europa guarda il mondo nella prospettiva dell’Essere, la Cina nella prospettiva del Vivere. L’Europa vede cose, la Cina vede eventi. L’Europa pensa per individui, la Cina per situazioni. Noi pensiamo ad andare al di là, loro si preoccupano di stare “tra”. Noi crediamo nella nostra libertà, la riaffermiamo in un confronto accanito con il mondo, loro scommettono sulla disponibilità di un contesto, si dispongono ad accompagnarne le tante trasformazioni possibili. Venti tappe, venti incontri, venti coppie concettuali che, nella loro dissonanza, riaprono i giochi nelle nostre tranquille abitudini di pensiero.
“Nelle città europee il traffico è regolato secondo schemi ben precisi. Ci si ferma col rosso e si passa col verde. Ma chi ha visto una megalopoli dell’Estremo Oriente sa che esiste tutt’altra arte di gestire il flusso. Nella massa enorme dei veicoli, nessuno si ferma, ognuno passa ma lascia anche passare, ognuno evita l’altro ma senza deviare, ognuno cede e insieme avanza. In ogni istante i possibili si ridistribuiscono, ciascuno senza urto segue il suo cammino.”
Complexity Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Roberto Passini - ...Complexity Institute
“C’è un sapore di ossimoro in questo libro, di dolce salato, un accostamento di contrari che ci sorprende. Il diritto, con le sue illusioni di certezza e la sua strenua ricerca di regole ragionevoli, e la vita, attraversata da ciò che sensato e misurato non è, nel suo scorrere tra consuetudini e deviazioni, scelte e bufere, caso e necessità. Per Alessandra Valastro regole e favole sono più simili di quanto si pensi. Quando il diritto è accanto alla dignità e ai bisogni, al riparare i danni e le ferite dell’ingiustizia, esso si avvicina agli intenti della favola, all’eterna lotta fra il bene e il male. L’autrice ci invita a salire con lei sulla giostra infinita tra vita e regole. Un racconto autobiografico in cui si scopre l’intreccio di esperienza e norme nelle impronte, talvolta impercettibili talvolta profonde, delle nostre esistenze”.
Literacy Meeting 2023 -Il libro consigliato da Roberto Beretta - La nazione d...Complexity Institute
La prima Carta dei Diritti dei Viventi scritta dalle Piante.
Finalmente la Nazione delle Piante, la più importante, diffusa e potente nazione della Terra, prende la parola.
“In nome della mia ormai pluridecennale consuetudine con le piante, ho immaginato che queste care compagne di viaggio, come genitori premurosi, dopo averci reso possibile vivere, vengano a soccorrerci osservando la nostra incapacità a garantirci una vera e propria costituzione su cui costruire il nostro futuro di esseri rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi. Sono otto gli articoli della Costituzione della Nazione delle Piante, come otto sono i fondamentali pilastri su cui si regge la vita delle piante, e dunque la vita degli esseri viventi tutti.”
Literacy Meeting 2023 - Il libro consigliato da Marco Ginanneschi - Il viaggi...Complexity Institute
Negli ultimi secoli c’è stata una vertiginosa crescita economica e un miglioramento sostanziale delle nostre condizioni di vita. Questo balzo in avanti però non è avvenuto contemporaneamente e con le stesse modalità in tutto il mondo e ancora oggi, accanto a regioni ricchissime e avanzate, ce ne sono di molto povere e svantaggiate: come giustificare queste diseguaglianze? L’economista Oded Galor spiega il “mistero della crescita”, la disomogeneità con cui è avvenuta, e la relativa questione della sostenibilità della nostra specie – unica tra tutte a raggiungere e mantenere una prosperità duratura – sul pianeta Terra. E accompagna il lettore in un viaggio nel tempo: dalle civiltà della Mezzaluna fertile, alla secolare stagnazione economica (la “trappola della povertà”), fino allo shock economico, sociale, culturale provocato dalla rivoluzione industriale; poi, poiché fattori geografici, culturali, sociali e politici (colonialismo, globalizzazione ecc.) non bastano a spiegare le disparità di ieri e di oggi, inverte la rotta e ci porta dove tutto è iniziato: nell’Africa dell’Homo sapiens, migliaia di anni fa. Solo così è possibile comprendere le forze fondamentali sottese alle ruote del cambiamento, che lente, e tuttavia inesorabili, agiscono da millenni, e hanno determinato mutamenti radicali, però tuttora non uniformi, nella società umana. In questo saggio multidisciplinare, rigoroso, ma dallo stile chiaro e divulgativo, Oded Galor, attraverso la teoria della crescita unificata, ci dimostra come le tappe dell’evoluzione umana possono spiegare la storia del progresso e ci consegna una prospettiva rassicurante per il futuro. Niente è già scritto, diseguaglianze e oppressione possono essere risolte, o almeno mitigate, con l’educazione, la tolleranza e una maggiore parità di genere: la storia dell’Homo sapiens ci indica la strada da seguire.
Literacy Meeting 2023 - Libro consigliato da Fabiola De Toffol - Realismo cap...Complexity Institute
Un celebre adagio (di volta in volta attribuito a Slavoj Žižek o a Fredric Jameson) recita che è più facile immaginare la fine del mondo che la fine del capitalismo. Lo slogan There Is No Alternative tanto caro a Margaret Thatcher è stato infine adottato anche dalla sinistra liberale, e nemmeno la crisi del 2008 è riuscita a scalfire la generalizzata convinzione che, fuori dal capitalismo, sia impossibile ipotizzare strade altre. Ma qual è l’effetto di questo «realismo capitalista» sul nostro immaginario? E qual è il suo ruolo nel diffuso sentimento di rassegnazione e infelicità che permea le nostre vite?
In questo breve ma fondamentale testo che ha avuto un impatto enorme sugli ambienti culturali in primo luogo anglofoni, il critico e teorico Mark Fisher ragiona su come il realismo capitalista abbia occupato ogni area della nostra esperienza quotidiana, e si interroga su come sia possibile combatterlo.
Con Realismo capitalista, Fisher ha firmato una delle più penetranti, illuminanti e dolorose analisi del mondo in cui viviamo. Ma Realismo capitalista è anche un testo che apre all’idea di possibilità, e che ribadisce che un’alternativa c’è. Leggerlo, per dirla con lo scrittore e poeta Alex Niven, è come «tornare a respirare dopo tanto, troppo tempo trascorso sott’acqua».
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Paolo Cast...Complexity Institute
Un libro sulle città che verranno, ovvero sugli agglomerati abitativi che l’umanità andrà a realizzare nello spazio. Un futuro, quello dell’architettura spaziale, che è ancora tutto da scrivere e che non potrà essere tale se non in stretta correlazione con la multidisciplinarietà che caratterizza l’ambito aerospaziale. Nello spazio infatti, fino ad oggi, si applica tutto quanto si apprende e si sviluppa a terra e che, missione dopo missione, si sperimenta fuori dal nostro pianeta (in attesa che possa avverarsi il “Made in Space”). Gli autori ci conducono così verso l’alto e lo fanno descrivendo gli effetti della microgravità che caratterizza il “living in space” e porta ad evidenziare “come è straordinario riflettere su quanto noi umani siamo incredibilmente complessi e quanta sofisticazione ci sia dietro le attività che viviamo con un’inconsapevole naturalezza”.
Complexity Literacy Meeting 2023 - Scheda del libro consigliato da Giuseppe Z...Complexity Institute
Nelle sue opere precedenti, da "Il Tao della fisica" a "La scienza della vita", Fritjof Capra ha tracciato un quadro della scienza contemporanea mettendo in luce come, dalla fisica delle particelle alla biologia, alla concezione meccanicistica e riduzionista ormai in crisi si stia progressivamente sostituendo una visione che tende a studiare i fenomeni non come entità isolate ma all'interno del sistema che li abbraccia. Ora, con "La scienza universale", egli si propone di mostrare come alle origini della scienza ci sia una figura che, a differenza di quelle di Galileo, di Bacone e di Newton, ha saputo anticipare questi tratti che stanno oggi emergendo con sempre più forza: Leonardo da Vinci. Basandosi su un'analisi delle seimila pagine di manoscritti di Leonardo giunti fino a noi, Capra presenta un resoconto del metodo scientifico del grande genio del Rinascimento e dei risultati da lui ottenuti, valutandoli nella prospettiva del pensiero scientifico odierno. L'immagine che ne emerge è quella di un pensatore sistemico, di un ecologista e di un teorico della complessità, di uno scienziato - l'autentico inventore del moderno metodo sperimentale - che era però al contempo anche un artista con un profondo rispetto per la vita in ogni sua espressione.
2. Quattro
cose
che
il
maestro
non
aveva:
né
idea,
né
necessità,
né
posizione,
né
io.
Confucio,
Dialoghi,
IX,4.
In
F.
Jullien,
Essere
o
vivere,
2016,
p.
31
3. Indice
•L’arte
della
leadership
•Il
punto
di
vista
della
complessità
•La
leadership
della
complessità
•Leader
generativo
•Leader
situazionale
•Leader
estetico
9. Il
leader
ideale
• La
leadership
si
basa
sull’idea
che
il
singolo
individuo
può
agire
efficacemente
sul
corso
delle
cose
Il
leader
ideale
(in
teoria)
• Il
leader
deve
agire
in
modo
tale
che
le
risorse
disponibili
siano
utilizzate
in
modo
efficiente
-‐ ottimo
paretiano
(criterio
economico)
• La
dotazione
asimmetrica
del
potere
del
leader
è
giustificabile
solo
da
un
differente
contributo
al
benessere
sociale
(criterio
politico)
• La
dotazione
asimmetrica
del
potere
del
leader
è
accettabile
solo
in
presenza
di
valori
morali
più
alti
(criterio
morale)
10. L’azione
organizzativa
Fondamento
dell’azione
MONDO
OGGETTIVO ALTRI
GIOCATORI
RAZIONALITA’ DECISIONI RAZIONALI GIOCHI
SOCIALI
IDENTITA’ AZIONI GUIDATE
DA
NORME COEVOLUZIONE
DI
GIOCATORI
E
NORME
Cfr.
March&Weil,
2003
L’interazione
continua
genera
l’ambiguità
della
vita
organizzativa
14. LE
TENSIONI
IMPEDISCONO
LA
POSSIBILITA’
DI
RICONDURRE
LE
ORGANIZZAZIONI
A
UN
UNICO
PRINCIPIO
D’ORDINE
• La
PRESENZA
SIMULTANEA
di
una
pluralità
di
obiettivi,
esperienze,
conoscenze
intenzioni,
conoscenze,
ognuna
plausibile
ma
collettivamente
inconsistenti
genera
PARADOSSI
• La
pretesa
di
rispristinare
la
coerenza
della
macchina
organizzativa
genera
una
patolologia:
la
SCHISMOGENESI
15. PERDITA
DELLA
COERENZA
• La
complessità
dell’ambiente
esterno
genera
una
continua
modifica
dell’azione
organizzativa
• Essa
genera:
• una
perdita
di
coerenza
nell’azione
• una
scarsa
relazione
tra
problemi,
decisioni
e
azioni:
• per
problemi
uguali,
decisioni
e
azioni
diverse
L’ambiguità
diventa
un
attributo
NECESSARIO
della
vita
organizzativa
in
un
ambiente
complesso
17. Come
i
leader
gestiscono
l’ambiguità?
Leader
idealisti
Leader
romantici
Leader
realisti
18. Ambivalenza
della
leadership
• Ambivalenza
dell’azione:
• Fino
a
che
punto
spingere
per
la
coerenza
à
dei
comportamenti
o
per
la
diversità?
• Ambivalenza
dell’intelligenza
interpersonale:
• Qual
è
il
confine
tra
manipolazione
delle
persone
e
la
persuasione?
• Ambivalenza
della
capacità
visionaria:
• Serve
per
assumere
rischi
che
altri
non
assumerebbero
o
è
causa
di
scelte
avventate?
• Ambivalenza
della
vita
privata
del
leader:
• Sostiene
la
leadership
o
la
corrompe?
L’arte
della
Leadership
19. Leader
creativi
vs.
leader
affidabili
Le
trappole
• Del
leader
creativo:
L’impazienza
per
il
nuovo
in
caso
di
fallimento
• Le
idee
nuove
sono
prevalentemente
sbagliate
• Le
idee
nuove
manifestano
la
propria
qualità
nel
lungo
periodo
• Del
leader
affidabile:
Il
mantenimento
del
passato
in
caso
di
successo
• Il
futuro
raramente
assomiglia
al
passato
• La
fede
nel
successo
è
superstiziosa
Il
Paradosso
del
successo
Il
leader
creativo
deve
dimostrare
di
essere
affidabile
Il
leader
affidabile
deve
dimostrare
di
essere
creativo
20. Leader
opportunisti
vs.
leader
visionari
• Ai
leader
opportunisti
si
perdona
la
trasgressione
di
criteri
morali
in
presenza
di
successo,
ma
si
condanna
ferocemente
l’insuccesso
• Ai
leader
visionari
si
perdona
più
facilmente
l’insuccesso,
ma
si
teme
che
ammirevoli
virtù
siano
inconcludenti
o
devastanti
Efficacia
dei
leader
opportunisti
nel
BREVE
PERIODO
Efficacia
dei
leader
visionari
nel
LUNGO
PERIODO?
21. I
dilemmi
della
leadership
• Essere
trasparenti
per
favorire
l’impegno
o
mantenere
una
certa
dose
di
ambiguità
per
favorire
il
cambiamento?
• Qual
è
il
confine
tra
l’esercizio
del
potere
personale
e
il
riconoscimento
del
primato
di
altri?
• L’efficacia
del
leader
è
illusoria
o
reale?
L’approccio
positivista
non
dà
risposte.
Si
tratta
di
dilemmi
profondi
(alla
Bohr),
dove
una
risposta
e
la
risposta
opposta
contengono
entrambe
grani
di
verità.
È
necessario
un
approccio
complesso
36. Il
Leader
Estetico
La
leadership
della
complessità
Il
Leader
Situazionale
Il
Leader
Generativo
COSA?
DOVE?
COME?
37. Il
leader
generativo
•Deve
essere
cognitivamente
complesso
•Deve
produrre
una
complessità
appropriata
negli
altri
individui,
nei
gruppi
e
nell’organizzazione
•Deve
saper
promuovere
o
attenuare
il
livello
di
complessità
esistente.
38. La
maggiore
complessità
degli
individui
e
dei
gruppi
consente:
• La
differenziazione
delle
capacità
percettive
degli
individui
• La
comprensione
multidimensionale
degli
eventi
• La
comprensione
delle
sfumature
(nuances)
dei
cambiamenti
ambientali
• L’apprendimento
su
più
livelli
• L’auto-‐regolazione
dell’azione
40. Come?
Individual Requisite
Complexity
(IRC)
Collective Requisite
Complexity (CRC)
Static Complexity -‐ SVILUPPARE CAPACITA’
ADATTIVE
-‐ Rendere
accessibile agli
individui
la
conoscenza
necessaria
all’azione
-‐ Sviluppare
le
capacità
percettive
degli
individui
per
canalizzare
l’attenzione
-‐ Identificare
le
varietà appropriate
del
gruppo
(funzionali,
culturali,
ruoli,
ecc.)
-‐ Identificare
i
pattern
relazionali
-‐ Gestire la
dinamica
delle
reti
sociali
(ruoli
dei
nodi,
connessioni,
interdipendenze)
-‐ Sviluppare l’auto-‐regolazione
sociale
mediante
RUOLI,
IDENTITA’,
PASSIONI
-‐ Comprendere
e
regolare
la
complessità
affettiva
Dynamic
Complexity
-‐ Ridefinire
i
contesti dell’azione
-‐ Ridefinire
la
modalità
e
la
tempestività
dei
feedback
(al
compito
e
non
alla
persona)
-‐ Identificare
e
gestire
la
doppia-‐
interazione
-‐ Sviluppare
e
riconoscere
la
leadership
altrui
nei
micro-‐network
per
sviluppare
la
catalizzazione
delle
novità
emergenti
(Hannah,
Lord,
Pearce,
2011)
41. Il
leader
tra
il
gelo
e
il
caos
• Siamo
gettati
nelle
situazioni
• Molte
cose
accadono
contemporaneamente:
• Gli
accadimenti
si
presentano
in
modo
caotico
• non
vi
nessuna
certezza
di
quali
cose
siano
rilevanti
• L’ordine
viene
costruito
a-‐priori
(mediante
progetti,
attese,
aspirazioni,
narrazioni)
• L’ordine
viene
ricostruito
a-‐posteriori
(mediante
interpretazioni,
storie,
narrazioni)
• Mantenere
la
FLUIDITA’
DELL’AZIONE
ORGANIZZATIVA)
• L’arte
della
leadership
consiste
nel
produrre
interpretazioni
interessanti
delle
situazioni (narrazioni)
che
tutti
possono
prendere
in
considerazione
e,
magari,
farle
proprie.
42. Azioni
per
costruire
la
complessità
efficace
•PUSH
INTO
NOVELTY
•Fornisci
nuovi
dettagli che
suggeriscono
nuove
interpretazioni
•PUSH
INTO
ORDER
•Fornisci
i
contesti che
danno
significato
all’azione
(es.
la
visione)
45. FATTO/CONTESTO
Ciclami,
ortensie,
margherite,
viole,
malva,
oleandri,
rose,
tuberosi,
aquilegie,
ninfee,
convolvoli,
glicini,
edera,
gigli,
orchidee,
azalee,
camelie,
narcisi,
garofani,
crisantemi,
pensè,
papaveri,
vialocciocche,
seprevivi,
gelsomini
“Dove
stanno
bene
i
fiori”,
Gli
Aborti
di
Corrado
Govoni,
1907
46. FATTO/CONTESTO
I
ciclami,
nei
chiostri
di
marmo.
Le
ortensie,
nelle
rosse
Certose.
Le
margherite,
nei
prati.
Le
viole,
tra
le
foglie
secche
lungo
i
fossi.
La
malva,
nelle
pentole
dei
poveri,
alle
finestre.
Gli
oleandri,
nei
vestiboli
dei
ricchi.
Le
rose,
dentro
gli
orti
di
campagna.
I
tuberosi,
nei
giardini
dei
collegi.
Le
aquilegie,
nei
cortili
dei
castelli
antichi.
Le
ninfèe,
come
bianche
lavandaie,
sotto
i
ponti.
Gli
edelvai,
vicino
ai
nidi
delle
aquile.
I
convolvoli,
nelle
siepi
delle
strade.
I
glicini,
sui
ruderi.
L’edera,
come
una
decorazione
verde
intorno
agli
alberi
veterani.
I
gigli,
sugli
altari
e
in
processione.
Le
orchidee,
simili
ad
aborti,
nei
bicchieri.
Le
azalèe,
nelle
chiese
protestanti.
Le
camelie,
nei
vasi
di
maiolica
sulle
scale.
I
narcisi,
davanti
agli
specchi.
I
garofani
rossi,
nella
bocca
delle
amanti.
I
crisantemi,
sulle
tombe
e
nelle
tavole.
I
pensè,
come
maschere
curiose
alle
finestre.
I
papaveri,
nel
frumento.
I
begliuomini
dai
fiori
ascellari
simili
ad
arlecchini,
negli
orti
delle
zitelle.
Le
violacciocche,
lungo
i
viali
delle
passeggiate.
I
semprevivi,
nelle
camere
dei
malati
e
davanti
ai
santi.
I
gelsomini,
alle
finestre
degli
ospedali.
I
funghi,
nei
boschi
umidi
nelle
travi
marcite
e
nell’anima
mia.
“Dove
stanno
bene
i
fiori”,
Gli
Aborti
di
Corrado
Govoni,
1907
47. DETTAGLI/RELAZIONI
FRESCHEZZA DI
UNA
TINTA
VERDE
(
E
TU,
PORTA,
CHE
LA
SENTI
CON
LA
RESINA DENTRO
IN
PIENO
ODORE).
PRIMAVERA DELLA
VERNICE
(
E
POTREMMO
ANCHE
AVVIARCI
PER
UN
PAESE DI
PINI
E
D'ALTRE
AROMATICHE PIANTE,
CON
UN
BEL
MARE A
MAGGESE
IN
FONDO).
MA
C'E'
UN
SOLE CHE
CI
FERMA
A
MEZZA
STRADA,
INVISCHIANDO
LA
MERAVIGLIA
NOSTRA
FRA
LE
PAGLIUCHE
D'ORO
DEL
TUO
COLORE FRESCO.
PORTA
LASCIATA
SOLA
IN
QUESTO
MURO
DI
CINTA.
PERDUTA
FORSE;
PREMUTA
FORSE
NON
SO
DA
QUANTI
CESPUGLI IN
AMORE.
RONZANO
DUE
CALABRONI
E
UNA
GOCCIA
PIU'
VERDE,
CAMMINA LUNGO
LA
SERRATURA,
LENTISSIMAMENTE.
NELLA
STRADA
NESSUNO.
SOLTANTO
UN
POCO
DI
SENSO
D'INFANZIA
PER
CINQUE DITA
DI
BIMBO
IMPRESSE
NEL
FRESCO
DELLA
VERNICE.
E
LE
GUARDA STRANO
IL
MANDARINO,
CHE
SI
SPENZOLA
PESANTEMENTE
DAL
MURO,
NEL
DESIDERIO
DI
GOCCIARSI
VICINO
ALLA
PORTA.
CHISSA'?
CERCA UNA
MANO CHE
COLGA
LA
SUA
MATURITA'
PIU'
CHE
DUE
STILLE
DI
RESINA,
SPARPAGLIATE
IN
UNA
PRIMAVERA
DI
TINTA.
MA...
“Porta
verniciata
di
fresco”,
Città
veloce
di
Luciano
Folgore,
1919
49. How
to
Create
an
Ecology of
Innovation
• Increase Energy
Flow
across Boundaries
• Enacting an
Ecosystem
• Increase and
amplify differences in
the
ecology
• Find the
nexus of
interaction and
give it resonance
• Pursue coevolution through symbiotic relationships
• Be
prepared for
a
disequilibrium,
multileveled ride!
• How
to
Leverage the
Cusp of
Change
• Criticalization until the
split
point
• opportunity tension,
and
informational differences
50. How
to
Create
an
Ecology of
Innovation
• How
to
Lead
Emergence
• Disequilibrium conditions
• Amplifying actions
• Recombinations
• Stabilizing feedback
• How
to
Generate
Experiments in
Novelty
• Emphasize Differences and
“Group
Think”
• Increase the
Frequency of
Experiments
• Make the
Most of
Weak Signals
• Develop Network
Intercohesion
51. How
to
Create
an
Ecology of
Innovation
• Create
More
Through Positive
Deviance
• Six Steps for
Leveraging Positive
Deviance
1. Define what the
problem is and
determine the
desired
outcome.
2. Determine the
individuals and
groups of
individuals
3. Discover those unique practices or
behaviors that enable the
positive
deviants to
find better solutions
4. Design
and
implement social
interventions
5. Discern the
ongoing pulse of
the
organization
6. Disseminate
the
successful innovations on
as wide
a
scale
as
possible throughout the
organization
52. How
to
Create
an
Ecology of
Innovation
• Create
More
Through Positive
Deviance
• Eight Rules of
Engagement
for
Positive
Deviance
1. Don’t presume
you have the
answer.
2. Don’t mix
people as is done with
cross
functional teams
3. Let the
groups do
it themselves
4. Identify conventional practices
5. Identify and
analyze the
set
of
behaviors that the
deviants
have in
common
6. Let the
community
adopt deviations on
their own
7. Track results and
publicize them
8. Iterate
54. Il
Leader
Estetico
La
leadership
della
complessità
Il
Leader
Situazionale
Il
Leader
Generativo
COSA?
DOVE?
COME?
55. Logica
situazionale
• Non
esistono
risposte
generali
• Per
definire
i
comportamenti
del
leader
è
necessario
entrare
in
una
logica
situazionale
• L’organizzazione
è
un
insieme
di
stanze
in
cui
si
entra
e
si
esce
continuamente
S2
S1
S3
S4
S5
56. La
situazione
di
gestione,
Girin (2004)
Una
situazione
gestione
si
presenta
quando
dei
partecipanti sono
riuniti e
devono
realizzare,
in
un
tempo definito,
un’azione
collettiva
che
conduce
a
un
risultato che
sarà
giudicato da
qualcun
altro.
57. L’emergence situazionale
• La
situazione
si
pone
al
centro
di
tre
aspetti
organizzativi:
• Indeterminazione
dell’azione
manageriale
• Insorgere
di
imprevisti,
novità,
sorprese,
rotture
• La
ricostituzione
continua
di
una
rete
di
attori
semi-‐
autonomi
con
proprietà
emergenti
• La
soggettività
al
centro
della
dinamica
organizzativa
• L’organizzare
è
perennemente
fluido,
ambiguo,
evolutivo
58. Entrare
nella
situazione
• Visione
meccanicistica
• Si
entra
nella
situazione
per
realizzare
un
obiettivo
(fine),
utilizzando
le
risorse
a
disposizione
nella
situazione
(mezzi)
secondo
un
progetto
predefinito
(piano)
• Visione
generativa
• Si
entra
nella
situazione
perché
si
sono
presi
degli
impegni con
una
varietà
di
soggetti.
• Gli
impegni
di
solito
sono
molteplici,
contraddittori,
vaghi
• L’azione
è
sotto-‐determinata
dagli
impegni:
bisogna
assumersi
continuamente
la
responsabilità
di
decidere
qualcosa
(ansia
della
libertà)
59. Che
significa
controllare
una
situazione?
Approccio
occidentale
(cibernetico)
• Modello
-‐>
Azione
• Gli
eventi
emergenti
nella
situazione
di
gestione
vanno
piegati
alla
logica
del
piano
• Azioni
per
correggere
gli
eventi
indesiderati
Ulisse
mitiga
l’approccio
dell’
ipotesi
del
perfetto
controllo
• Ulisse
Polytropos,
dalle
mille
risorse
• La
Metis:
tener
conto
delle
circostanze
Approccio
orientale
(emergente)
• La
situazione
ha
una
sua
dinamica.
Non
dipende
solo
dal
mio
piano,
ma
dall’incrocio
dei
piani
di
tanti
uomini.
• La
situazione
è
una
entità
dinamica:
possiede
un
potenziale di
sviluppo:
una
propensione,
una
pendenza
• Predisporre
le
condizioni favorevoli
a
monte
• Valutare
la
pendenza
(propensione)
• Scoprire
nella
situazione
le
condizioni
favorevoli
emergenti
e
farli
crescere a
proprio
vantaggio
60. Sulla
guerra
• Von
Clausewitz
• Le
circostanze
fanno
deviare
io
corso
della
guerra
• Sun-‐tzu
• La
vittoria
non
devia
mai,
perché
è
sempre
la
risultante
del
potenziale
della
situazione
61. Dalla
logica
della
macchina
alla
logica
della
pianta
• La
situazione
è
technè (logica
della
macchina)
• Il
fine
determina
la
dinamica
degli
eventi
(modello
mezzo/fine)
• L’azione
è
il
mezzo
per
raggiungere
il
fine
• L’organizzativa
è
una
macchina
che
agisce
per
un
fine
• La
situazione
è
physis (logica
della
pianta)
• Ogni
situazione
contiene
il
germe dello
sviluppo
successivo
(modello
seme/pianta)
• Trarre
partito
dalle
forze
in
azione,
come
un
giardiniere
che
asseconda
e
guida
la
crescita
delle
piante:
“aiutare
ciò
che
cresce
da
solo”
• NON-‐FORZATURA,
NON-‐NEGLIGENZA
• INTERVENIRE
A
MONTE,
QUANDO
LE
CIRCOSTANZE
SONO
MALLEABILI
62. Il
leader
deve
“svolgere
le
conseguenze
della
situazione”
• Il
punto
di
partenza
non
è
né
il
fine,
ma
gli
impegni
a
cui
si
dovrà
rispondere
• Il
primo
passo
è
la
valutazione
delle
circostanze
situazionali
• Il
leader
anticipa
e
favorisce
il
dispiegamento
dei
minimi
fattori
favorevoli
• Li
dirige
senza
forzare
in
modo
graduale
in
relazione
allo
sviluppo
progressivo
della
situazione
• Li
conduce
ai
loro
più
elevati
potenziali
facendo
conseguire
il
massimo
effetto
sulla
situazione
(complessità
effettiva
individuale
e
di
gruppo)
• Il
suo
obiettivo
la
trasformazione:
• della
situazione
(realizzare
le
potenzialità
favorevoli
della
situazione)
• delle
persone
(far
esprimere
le
persone
al
massimo
della
propria
complessità
effettiva)
64. Il
Leader
Estetico
La
leadership
della
complessità
Il
Leader
Situazionale
Il
Leader
Generativo
COSA?
DOVE?
COME?
65. SE
RIDUCIAMO
OGNI
DECISIONE
A
UN
MODELLO
RAZIONALE
NON
ABBIAMO
BISOGNO
DI
UN
LEADER
66. La
leadership
è
una
realtà
INTER-‐SOGGETTIVA
IL
LEADER,
SE
NON
E’
RICONOSCIUTO
TALE,
NON
E’
UN
LEADER
• La
leadership
è
una
costruzione
sociale
• frutto
di
negoziati
tra
attori
e
osservatori
dentro
e
fuori
l’organizzazione
• La
leadership
è
una
entità
relazionale
• La
leadership
è
una
entità
dinamica
68. ESTETICA:
FELT
MEANING
• L’estetica
si
riferisce
alla
• CONOSCENZA
SENSORIALE
(sensory knowledge)
• SIGNIFICATO
SENTITO
(felt meaning-‐ sensory judgment)
• Conoscenza
tacita
• Sensazioni
implicite
• Percezione
del
contesto
(ambientale-‐sociale-‐psicologico)
• Emozioni
corporee
• Evocazioni
di
ricordi
• Costruzioni
di
relazioni
affettive
complesse
con
persone
e
oggetti
(positive
o
negative)
69. IL
LEADER
è
TRASFORMAZIONALE
• Il
leader
deve
costruire
(e
ricostruire
costantemente)
il
senso
condiviso
dello
scopo
dell’azione
collettiva
• Comunicare
la
visione
e
le
possibilità
che
il
futuro
offre
a
tutti:
“I
have a
dream”
• Creare
il
il
senso
profondo
dello
scopo
dell’azione
MA
LA
VISIONE
RIGUARDA
UN
FUTURO
DA
VENIRE
E
QUINDI
RICHIEDE
UN
ATTO
DI
FEDE
DEVE
QUINDI
APPELLARSI
ALLA
PERCEZIONE
ESTETICA
(FELT
MEANING)
DEI
FOLLOWER
71. Giacomo, Balla, Velocità d’automobile, 1913
Battute
d’automobile
(Auro
D’Alba,
1915
Saturo
di
rossa
benzina
scalpito
sussulto
mi
sferro
m’apro
tra
colonnati
d’atmosfera
portici
di
libertà.
Le
strade-‐inebrianti
sanguisughe-‐
mi
succhiano
mi
succhiano
Sfettucciandomi alle
calcagna
i cadaveri
dei
chilometri
divorati
dal
cannibale
motore.
73. I
tre
FOCUS
del
leader
estetico
(1):
•FOCUS
#1:
Conoscenza
sensoriale
(FELT
MEANING)
• L’interazione
linguistica
• L’ascolto
• Gli
sguardi
• I
gesti
• Le
posture
• Le
distanze
• I
movimenti
• I
silenzi
• I
tocchi
74. I
FOCUS
del
leader
estetico
(2)
•Focus
#2:
Esperienza
situazionale
• Le
interazione
nelle
situazioni:
§Tra
le
persone
§Tra
le
persone
e
gli
oggetti
§Tra
le
persone
e
il
contesto
75. I
FOCUS
del
leader
estetico
(3)
• Focus
#3:
IDENTITA’
• Proteggere
e
sviluppare
l’identità
individuale
• Fare
in
modo
che
le
persone
nelle
situazioni
possano
esprimere:
• Intuizioni
• Emozioni
• Storie
• Improvvisazioni
• Esperienze
• Immaginazione
• Ascolto
attivo
• Consapevolezza
situazionale
• empatia
76. IL
Leader
è
MANAGER
OF
MEANING
• Il
Leader
deve
essere
in
grado
di
sviluppare
discorsi
persuasivi
per:
• Costruire
l’identità individuale
(ruolo)
e
collettiva
• Costruire
il
contesto condiviso
dell’azione
• Costruzione
della
missione condivisa
(ricucitura
delle
aspirazioni
individuali
nell’azione
collettiva)
77. LEADER
ESPRESSIVO
• Il
leader
non
si
incarica
di
rappresentare
semplicmente la
realtà
esterna
(non
è
descrittivo),
ma
comunica
l’incontro
tra
la
propria
realtà
interna
e
quella
esterna
(è
espressivo).
• Per
tale
ragione
ogni
leader
alla
fine
elabora
un
suo
linguaggio,
verbale
e
corporeo,
che
lo
rende
chiaramente
identificabile
(STILE
DI
LEADERSHIP):
SVILUPPA
UNA
IDENTITA’
ESPRESSIVA
78. COME
ESTRARRE
E
COMUNICARE
IL
SIGNIFICATO
DI
UNA
SITUAZIONE?
• Assumere
una
molteplicità
di
punti
di
vista
• Padroneggiare
molti
codici
linguistici
81. Notazione
(p.3)
Sulla
S,
in
un’ora
di
traffico.
Un
tipo
di
circa
ventisei
anni,
cappello
floscio
con
una
cordicella
al
posto
del
nastro,
collo
troppo
lungo,
come
se
glielo
avessero
tirato.
La
gente
scende.
Il
tizio
in
questione
si
arrabbia
con
un
vicino.
Gli
rimprovera
di
spingerlo
ogni
volta
che
passa
qualcuno.
Tono
lamentoso,
con
pretese
di
cattiveria.
Non
appena
vede
un
posto
libero,
vi
si
butta.
Due
ore
piú tardi
lo
incontro
alla
Cour de
Rome,
davanti
alla
Gare
Saint-‐Lazare.
È
con
un
amico
che
gli
dice:
«Dovresti
far
mettere
un
bottone
in
piú al
soprabito».
Gli
fa
vedere
dove
(alla
sciancratura)
e
perché.
82. Metaforicamente
(p.
9)
Nel
cuore
del
giorno,
gettato
in
un
mucchio
di
sardine
passeggere
d’un
coleottero
dalla
grossa
corazza
biancastra,
un
pollastro
dal
gran
collo
spiumato,
di
colpo
arringò
la
piú placida
di
quelle,
e
il
suo
linguaggio
si
librò
nell’aria,
umido
di
protesta.
Poi,
attirato
da
un
vuoto,
il
volatile
vi
si
precipitò.
In
un
triste
deserto
urbano
lo
rividi
il
giorno
stesso,
che
si
faceva
smoccicar
l’arroganza
da
un
qualunque
bottone.
83. Sorprese
(p.
13)
Com’eravamo
schiacciati
su
quella
piattaforma!
E
come
non
era
ridicolo
e
vanesio
quel
ragazzo!
E
che
ti
fa?
Non
si
mette
a
discutere
con
un
poveretto
che
-‐ sai
la
pretesa,
il
giovinastro!
-‐ lo
avrebbe
spinto?
E
non
ti
escogita
niente
po’
po’
di
meno
che
andar
svelto
a
occupare
un
posto
libero?
Invece
di
lasciarlo
a
una
signora!
Due
ore
dopo,
indovinate
chi
ti
incontro
davanti
alla
Gare
Saint-‐Lazare?
Ve
la
do
a
mille
da
indovinare!
Ma
proprio
lui,
il
bellimbusto!
Che
si
faceva
dar
consigli
di
moda!
Da
un
amico!
Stento
ancora
a
crederci!
84. Sogno
(p.
15)
Mi
pareva
che
tutto
intorno
fosse
brumoso
e
biancastro
tra
presenze
multiple
e
indistinte,
tra
le
quali
si
stagliava
tuttavia
abbastanza
netta
la
figura
di
un
uomo
giovane,
il
cui
collo
troppo
lungo
sembrava
manifestarne
da
solo
il
carattere
vile
e
astioso.
Il
nastro
del
suo
cappello
era
sostituito
da
una
cordicella
intrecciata.
Poco
dopo
ecco
che
discuteva
con
un
individuo
che
intravvedevo
in
modo
impreciso
e
poi
-‐ come
colto
da
súbita paura
-‐ si
gettava
nell’ombra
di
un
corridoio.
Un
altro
momento
del
sogno
me
lo
mostra
mentre
procede
in
pieno
sole
davanti
alla
Gare
Saint-‐Lazare.
P,
con
un
amico
che
gli
dice:
«Dovresti
fare
aggiungere
un
bottone
al
tuo
soprabito».
A
questo
punto
mi
sono
svegliato.
85. Precisazioni
(p.27)
Alle
12,17
in
un
autobus
della
linea
S lungo
10
metri,
largo
3,
alto
3,5,
a
3600
metri
dal
suo
capolinea,
carico
di
48
persone,
un
individuo
umano
di
sesso
maschile,
27
anni,
3
mesi
e
8
giorni,
alto
m
1,62
e
pesante
65
chilogrammi,
con
un
cappello
(in
capo)
alto
17
centimetri,
la
calotta
circondata
da
un
nastro
di
35
centimetri,
interpella
un
uomo
di
48
anni
meno
tre
giorni,
altezza
1,68,
peso
77
chilogrammi,
a
mezzo
parole
14
la
cui
enunciazione
dura
5
secondi,
facenti
allusione
a
spostamenti
involontari
di
quest’ultimo,
su
di
un
arco
di
millimetri
15-‐20.
Quindi
il
parlante
si
reca
a
sedere
metri
2,10
più
in
là.
Centodiciotto
minuti
piú tardi
lo
stesso
parlante
si
trovava
a
io
metri
dalla
Gare
Saint-‐Lazare,
entrata
banlieue,
e
passeggiava
in
lungo
e
in
largo
su
di
un
tragitto
di
metri
30
con
un
amico
di
28
anni,
alto
1,70,
57
chilogrammi,
che
gli
consigliava
in
15
parole
di
spostare
di
centimetri
5
nella
direzione
dello
zenith un
bottone
d’osso
di
centimetri
3,5
di
diametro.
86. Soggettivo
(p.31)
C’era
oggi
sull’autobus,
proprio
accanto
a
me,
sulla
piattaforma,
un
mocciosetto come
pochi
-‐ e
per
fortuna,
che
son
pochi,
altrimenti
un
giorno
o
l’altro
ne
strozzo
qualcuno.
Ti
dico,
un
monellaccio
di
venticinque
o
trent’anni,
e
m’irritava
non
tanto
per
quel
suo
collo
di
tacchino
spiumato,
quanto
per
la
natura
del
nastro
del
cappello,
ridotto
a
una
cordicella
color
singhiozzo
di
pesce.
Il
mascalzoncello
gaglioffo!
4
Bene,
c’era
abbastanza
gente
a
quell’ora,
e
ne
ho
approfittato:
non
appena
la
gente
che
scendeva
e
saliva
faceva
un
po’
di
confusione,
io
tac,
gli
rifilavo
il
gomito
tra
le
costolette.
Ha
finito
per
darsela
a
gambe,
il
vigliacco,
prima
che
mi
decidessi
a
premere
il
pedale
sui
suoi
fettoni
e
a
ballargli
il
tip tap sugli
allucini
santi
suoi!
E
se
reagiva
gli
avrei
detto,
tanto
per
metterlo
a
disagio,
che
al
suo
soprabito
troppo
attillato
mancava
un
bottoncino.
Tiè!
87. Lettera
ufficiale
(p.
47)
Ho
l’onore
di
informare
la
S.V.
dei
fatti
sotto
esposti
di
cui
ho
potuto
essere
testimone
tanto
imparziale
quanto
orripilato.
In
questa
stessa
giornata,
verso
mezzogiorno,
mi
trovavo
sulla
piattaforma
di
un
autobus
che
andava
da
rue
de
Courcelles verso
place Champerret.
Detto
autobus
era
pieno,
anzi
piú che
pieno,
oso
dire,
perché
il
bigliettario aveva
accolto
un
sovraccarico
di
numerosi
postulanti,
senza
valide
ragioni
e
mosso
da
una
eccessiva
bontà
d’animo
che
lo
portava
oltre
i
limiti
imposti
dal
regolamento
e
che
pertanto
rasentava
il
favoritismo.
A
ogni
fermata
il
movimento
bidirezionale
dei
passeggeri
in
salita
e
in
discesa
non
mancava
di
provocare
una
certa
ressa
tale
da
incitare
uno
di
detti
passeggeri
a
protestare,
anche
se
con
qualche
timidezza.
Devo
riconoscere
che
detto
passeggero
andava
a
sedersi
non
appena
rilevatane
la
possibilità.
Mi
si
consenta
di
aggiungere
al
mio
breve
esposto
un
particolare
degno
di
qualche
rilievo:
ho
avuto
l’occasione
di
riconoscere
il
sopra
menzionato
passeggero
qualche
tempo
dopo
in
compagnia
di
un
personaggio
non
meglio
identificato.
La
conversazione
intrapresa
dai
due
con
animazione
sembrava
vertere
su
questioni
di
natura
estetica.
In
considerazione
di
quanto
sopra
descritto
prego
la
S.V.
di
voler
cortesemente
indicarmi
le
conseguenze
che
debbo
trarre
dai
fatti
elencati
e
l’atteggiamento
che
Ella
riterrà
opportuno
che
io
assuma
per
quanto
concerne
la
mia
successiva
condotta.
Nell’attesa
di
un
cortese
riscontro
assicuro
alla
S.V.
i
sensi
della
mia
profonda
considerazione
e
mi
dico
con
osservanza...
ecc.
ecc.
88.
89.
90.
91.
92.
93.
94.
95.
96.
97.
98. Vademecum
per
il
leader
estetico
1. RACCOGLI:
Scegli
un
punto
di
vista
e
esplora
lentamente
le
interazioni
tra
le
persone
e
le
cose
nella
situazione
2. CONNETTI:
Costruisci
relazioni
per
portare
alla
luce
ciò
che
è
invisibile
3. SPERIMENTA:
Metti
da
parte
ciò
che
hai
fatto,
cambia
punto
di
vista
e
osserva
un
nuovo
dettaglio
4. AMPLIFICA:
Costruisci
nuove
relazioni
tra
le
cose
(narrazioni)
a
partire
da
un
singolo
dettaglio.
Non
preoccuparti
di
essere
incompleto.
5. ITERA:
Ritorna
al
punto
3.
Quando
hai
sviluppato
una
molteplicità
di
costruzioni
passa
al
punto
5
6. IPER-‐CONNETTI:
Tenta
di
costruire
una
narrazione
collegando
la
molteplicità
delle
osservazioni.
7. CONDIVIDI:
La
narrativa
è
sufficientemente
robusta
da
essere
condivisa?
Il
leader
estetico
genera
una
molteplicità
di
connessioni
99. Per
concludere…
• COSA?
• Favorisci
la
massima
complessità
cognitiva
delle
persone
e
del
gruppo
• DOVE
• Nelle
situazioni
di
gestione
• COME?
• FELT
MEANING
• PADRONANZA
DEL
LINGUAGGIO
VERBALE
E
CORPOREO