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L’export agro-alimentare verso Stati Uniti e Canada
                         (New York, 28 Giugno 2009)
Normativa e certificazioni per l’agroindustria, la tutela della proprietà industriale




            RELAZIONE: “La protezione giuridica delle IG negli USA: il fenomeno
                                  dell’Italian Sounding

                                  Viterbo, 16 maggio 2012

                                 a cura di Donatella Iaricci
LA SCELTA DEI PAESI


LA RETE DEI DESK HA OPERATO NEI PAESI IN CUI :
1. I PRODOTTI ITALIANI SONO OGGETTO DI
    CONTRAFFAZIONE
2. GLI IMPIANTI NORMATIVI IN MATERIA DI P.I. SONO
   DIVERSI DA QUELLO ITALIANO E DIVENTANO
   CAUSA DI CONTENZIOSO
3. I COSTI LEGALI PER ATTIVARE LE FORME DI
    DIFESA SONO ELEVATI e creano
  UN GRAVE DANNO ECONOMICO ALLE IMPRESE
  ITALIANE , ALLE RETI DI INTERMEDIAZIONE
  COMMERCIALE E AI CONSUMATORI
PROBLEMATICHE ITALIA – USA IN MATERIA DI P.I.


ITALIA                            USA



Italian Sounding               Watch-List
                               Special 301
ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING
LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE ITALIANE


Nell’Unione Europea sono state registrate o sono
all’esame più di 3000 indicazioni geografiche di
vini, bevande alcoliche e prodotti agricoli e
alimentari.
L’Italia incide con piu’ del 20 % sul numero totale
di IG in EUROPA.
Le IG di prodotti italiani registrate ad oggi:
VINI: DOC 329 - DOCG 70 - IGT 118
DOP: 151
IGP : 90 (fonte: MIPAAF al 15.3.2012)
LE 21 DOP/IGP DEL LAZIO


ABBACCHIO ROMANO- IGP - office action
CANINO – DOP – Certification mark dal 28.6.2011 – Titolare: MIPAAF
CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO – IGP – Certification mark dal 12.7.2011 – Titolare: MIPAAF
CASTAGNA DI VALLERANO – DOP – Certification mark dal 19.7.2011 – Titolare: MIPAAF
COLLINE PONTINE – DOP
FAGIOLO CANNELLINO DI ATINA - DOP
KIWI LATINA – IGP – Certification mark dal 5.6.2011 – Titolare: MIPAAF
MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA – DOP – Trademark e domanda di Collective mark in corso
NOCCIOLA ROMANA – DOP – Certification Mark dal 21.7.2011 – Titolare: MIPAAF
PANE CASARECCIO DI GENZANO – IGP – Certification mark dal 28.6.2011 – Titolare: MIPAAF
PECORINO ROMANO – DOP – Certification mark dal 14.1.1997 – Titolare: Consorzio per la tutela
PEPERONE DI PONTECORVO - DOP
PORCHETTA DI ARICCIA – IGP – trademark dal 17.10.2006 – Titolare: Ariccia Partmers LLC ALABAMA
PROSCIUTTO AMATRICIANO – IGP
RICOTTA DI BUFALA CAMPANA - DOP
RICOTTA ROMANA – DOP – Certification mark dal 20.9.2011 – Titolare: MIPAAF
SABINA – DOP – Certification Mark dal 12.7.2011 – Titolare: MIPAAF
SALAMINI ITALIANI ALLA CACCIATORA - DOP
SEDANO BIANCO DI SPERLONGA – IGP
TUSCIA – DOP – Certification mark dal 16.8.2011 – Titolare: MIPAAF
VITELLONE BIANCO DELL’APPENNINO CENTRALE - IGP
(fonte: MIPAAF al 15.3.2012)
INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MADE IN ITALY
            e IL CONCETTO DI ORIGINE


   INDICAZIONI GEOGRAFICHE                MADE in
  RIGUARDANO I PRODOTTI DEL    RIENTRA NELL’AMBITO DELLA
COMPARTO AGRO-ALIMENTARE          LEGISLAZIONE DOGANALE
 ED ESPRIMONO UN RAPPORTO            CHE E’ COMPETENZA
STRETTO CON ILTERRITORIO MA        ESCLUSIVA DELL’UNIONE
    RIENTRANO NELL’AMBITO                 EUROPEA.
  GIURIDICO DELLA PROPRIETA’     SECONDO IL PRINCIPIO DI
 INTELLETTUALE E DEL DIRITTO      ATTRIBUZIONE SOLTANTO
           DERIVATO                L’UNIONE EUROPEA PUO’
                                 LEGIFERARE NELLE MATERIA
                                     DI SUA COMPETENZA.
TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG
       ITALIA                       NORMATIVA                                        USA


• Reg. CE n. 2081/92                               II)      LANHAM ACT
    Istituzione della protezione delle IG

            DOP e IGP                               IG sono considerate una
                                                     sottocategoria dei marchi.
II) Reg. CE n. 510/2006
    estensione della tutela ai Paesi terzi
                                                       - Trademark
                                                       - Collective Mark
III) DL 30/2005 e succ.
    Introduzione del nuovo Codice di P.I. con il
    riconoscimento di titolo di P.I. alle IG
                                                              Certification mark
IV Reg. UE n. 628/2008
     obbligatorietà loghi DOP/IGP su confezioni
     prodotti

    Procedura di registrazione
                                                   Procedura di registrazione
    MIPAAF e successivamente alla
    Commissione UE                                 USPTO (US Patent and Trademark Office)
TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG
         ITALIA            OGGETTO DELLA TUTELA                             USA


                  DOP                                    CERTIFICATION MARK

                                                La normativa USA prevede che nomi e segni
Legame oggettivo ed esclusivo tra le             geografici, che di per sé sono mere
caratteristiche del prodotto e la sua origine   descrizioni geografiche, e pertanto non
geografica.                                     suscettibili di essere catalogate come
Le fasi del processo del processo produttivo    marchi individuali o collettivi, a meno che
devono avere luogo nell'area geografica         non siano accompagnati da un tratto
delimitata.                                     distintivo acquisito negli Stati Uniti,
                                                possono essere registrati come certification
                                                mark.
                   IGP
Legame con l'area geografica non e’
"essenziale o esclusivo": e’ sufficiente che    Scopo del certification mark è di informare il
le caratteristiche o la reputazione del         compratore che i beni o i servizi dell’utente
prodotto siano "attribuibili" all'origine       autorizzato del marchio rispondono a certe
geografica e che almeno una fase della          caratteristiche o garantiscono determinati
produzione abbia luogo nell'area delimitata.    standard o caratteristiche.



     DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG
         ITALIA              LE DIFFERENZE SOSTANZIALI                                   USA


                                                     •   PRINCIPIO “FIRST TO USE”
1. PRINCIPIO “FIRST TO FILE”                             derivante dal Common Law

2. NO all’UTILIZZO di espressioni                    2. SI’ all’UTILIZZO di espressioni
  come: “genere”, “tipo”, “alla                           come “blend”, “type” or
  maniera” e alle evocazioni o                           “style”
  traduzioni in altra lingua della IG
                                                     3. NO alla registrazione di un
3. NO alla registrazione di un                           “nome generico”
  “nome generico”                                        (Le denominazioni protette nella UE possono
  (Le denominazioni protette non possono diventare       essere considerate generiche)
  generiche)



       BINOMIO                                           PERCEZIONE DEL TRATTO
                                                         DISTINTIVO DEL TERMINE DA
  PRODOTTO/TERRITORIO                                    PARTE DEL CONSUMATORE
TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG
       ITALIA         LE DIFFERENZE SOSTANZIALI                    USA


                                             Certification Mark
Reg. (CE) del Consiglio 510/2006
                                   • L’utilizzo in “buona fede” del marchio
                                   • Il titolare del certification mark non fa
Art. 2 - definizione DOP/IGP         uso dello stesso.
                                   • Il marchio non serve ad individuare la
                                     fonte commerciale o a distinguere beni e
Art. 3 - genericità                  servizi di un soggetto da quelli di un
                                     altro.
                                   • Chiunque rientri negli standard di
Art. 4 – elementi disciplinare       certificazione può usare il CM
                                   • L’affissione del CM non è determinata
                                     dal produttore dei beni o servizi ma
Art. 13 – protezione                 indica che gli standard sono stati
                                     rispettati.
GLI ACCORDI INTERNAZIONALI: TRIPs


La posizione degli USA in materia di applicazione degli accordi TRIPs recepisce in modo
totale il principio del first in time, first in right che, basandosi su un criterio temporale, non
consente la registrazione di un’indicazione geografica negli USA laddove questa sia
contenuta in un marchio già registrato negli USA.
La normativa statunitense recepisce in pieno gli accordi TRIPS relativamente alle indicazioni
geografiche che prevede una protezione rafforzata soltanto per i vini.

Art. 22 prevede un livello di protezione ordinaria per le indicazioni geografiche unicamente
contro un uso scorretto

Art. 23 prevede un protezione aggiuntiva rafforzata per i vini e gli alcolici (no all’utilizzo di
espressioni come: expressions such as “kind”, “type”, “style”, “imitation” or the like.

Art. 24 prevede dei negoziati futuri mirati a migliorare la protezione delle indicazioni
geografiche e una serie di eccezioni agli obblighi previsti agli articoli 22 e 23.
PROCEDURA DI REGISTRAZIONE DIRETTA NEGLI USA



Organismo USA Abilitato              Procedura di registrazione

                          a) Dati del richiedente
                          b) Nome, indirizzo a cui inviare la corrispondenza
                          c) Descrizione dei prodotti/servizi
   USPTO                       a cui associare il marchio;
                          d) Disegno del marchio + 3 esemplari del marchio
                              identici
                          e) Indicazione classi
                          e) Ricevuta pagamento fees;
                           f) elementi necessari per dimostrare il “current use”
                          g) La firma
                          h) La procura

                          Ottenimento del titolo dopo ca. 18 mesi

                          Costo medio circa 2.000 $Us

                          Durata 10 anni, rinnovabile ogni 10 anni
ASPETTI CHE OSTACOLANO l’OTTENIMENTO DI
         UN CERTIFICATION MARK



QUINDI, PUO’ ACCADERE CHE LO USPTO RIGETTI LA DOMANDA DI
  CERTIFICATION MAK DI UNA INDICAZIONE GEOGRAFICA GIA’
             RICONOSCIUTA IN UNIONE EUROPEA?

             SI’, RICONDUNCENDO IL TUTTO A
                       FIRST TO USE
             PERCEZIONE DEL CONSUMATORE
                      NOME GENERICO

                     DA CUI DERIVA

                     OFFICE ACTION
SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 1


              A LIVELLO GIURIDICO INTERNAZIONALE


 ESTENSIONE DELLA PROTEZIONE AI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI
 COME PER I VINI IN AMBITO TRIPS.

UNA POSIZIONE FORTE DELL’UNIONE EUROPEA NEI CONTESTI
 INTERNAZIONALI PER GLI ASPETTI RELATIVI ALLA PROTEZIONE NEI
 MERCATI TERZI DELLE IG.

SOSTENERE IL RAGGIUNGIMENTO DI ACCORDI BILATERALI FRA UE E
 PAESI TERZI CON INSERIMENTO DELLA TEMATICA DELLE
 INDICAZIONI GEOGRAFICHE, INCLUSA UNA SHORT LIST DI PRODOTTI
 A CUI SIA RICONOSCIUTA UN LIVELLO DI PROTEZIONE
 INTERNAZIONALE
SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 2


                      A LIVELLO LEGALE

ATTIVARE AZIONI LEGALI RIVENDICANDO DIRITTI SULLA BASE
 DELLE NORME STATUNITENSI ED INTERNAZIONALI RICONOSCIUTE
 NEL PAESE
ESSERE A CONOSCENZA CHE UNA SEMPLICE LETTERA DI DIFFIDA
 SCRITTA IN ITALIANO CHE RIVENDICHI DIRITTI RICONOSCIUTI
 SOLTANTO IN ITALIA NON HA ALCUN VALORE LEGALE IN UN PAESE
 TERZO
UTILIZZARE LO STRUMENTO DELLA LETTERA DI “CEASE AND
 DESIST” IN CASO DI VIOLAZIONE DEL DPI
INSERIRE CLAUSOLE RELATIVE ALLA TUTELA DEL MARCHIO NEGLI
 ACCORDI DI DISTRIBUZIONE
SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 3


                     A LIVELLO PROMOZIONALE

 AZIONI INFORMATIVE VERSO GLI IMPORTATORI NEI PAESI TERZI: SONO IL
  PRIMO ANELLO DELLA RETE DI INTERMEDIAZIONE TRA I PRODOTTI MADE IN
  ITALY E I CONSUMATORI;

 MATERIALE PROMOZIONALE SUL PRODOTTO CON DESCRIZIONE DELLE
  CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI, DEL PROCESSO PRODUTTIVO, DEI LOGHI,
  ECC.

 AZIONI EDUCATIVE RIVOLTE AI CONSUMERS SULLA RICONOSCIBILITA’ DEI
  PRODOTTI DOP/IGP ATTRAVERSO I LOGHI

 PUBBLICITA’ COMPARATIVA , LADDOVE AMMESSA

 PUBBLICITA’ A MEZZO TELEVISIONE (CANALI DEDICATI AL FOOD) O
  ATTRAVERSO SOCIAL NETWORK
SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 4


                    A LIVELLO AZIENDALE

NON DIMENTICARE DI INSERIRE NELLA CHECK-LIST DELLE COSE DA
 ESEGUIRE LA TUTELA GIURIDICA DEL PROPRIO PRODOTTO NEI
 PAESI STRANIERI
UTILIZZARE ESPERTI PER LA REDAZIONE DI DOMANDE DI
 REGISTRAZIONE DEL MARCHIO
PROTEGGERE IL PROPRIO MARCHIO ANCHE PRESSO LE DOGANE
 DEI PAESI DI RIFERIMENTO SE PREVISTA QUESTA FORMA DI TUTELA
SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI




                    RICORDARE

CHE L’INVESTIMENTO FINANZIARIO PER OTTENERE UN TITOLO
 DI P.I. NON E’ MAI INUTILE MA CONCORRE A CREARE UNA
 VOCE ATTIVA DEL PATRIMONIO DI UNA AZIENDA .

            I BENI IMMATERIALI SONO UN VALORE.
LA NUOVA SIMBOLOGIA DELLE IG (Reg. 628/08)



            DOP                                  IGP
Denominazione di Origine Protetta   Indicazione Geografica Protetta

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La protezione giuridica delle IG negli USA: il fenomeno dell'Italian Sounding

  • 1. L’export agro-alimentare verso Stati Uniti e Canada (New York, 28 Giugno 2009) Normativa e certificazioni per l’agroindustria, la tutela della proprietà industriale RELAZIONE: “La protezione giuridica delle IG negli USA: il fenomeno dell’Italian Sounding Viterbo, 16 maggio 2012 a cura di Donatella Iaricci
  • 2. LA SCELTA DEI PAESI LA RETE DEI DESK HA OPERATO NEI PAESI IN CUI : 1. I PRODOTTI ITALIANI SONO OGGETTO DI CONTRAFFAZIONE 2. GLI IMPIANTI NORMATIVI IN MATERIA DI P.I. SONO DIVERSI DA QUELLO ITALIANO E DIVENTANO CAUSA DI CONTENZIOSO 3. I COSTI LEGALI PER ATTIVARE LE FORME DI DIFESA SONO ELEVATI e creano UN GRAVE DANNO ECONOMICO ALLE IMPRESE ITALIANE , ALLE RETI DI INTERMEDIAZIONE COMMERCIALE E AI CONSUMATORI
  • 3. PROBLEMATICHE ITALIA – USA IN MATERIA DI P.I. ITALIA USA Italian Sounding Watch-List Special 301
  • 4. ESEMPI DI ITALIAN SOUNDING
  • 5. LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE ITALIANE Nell’Unione Europea sono state registrate o sono all’esame più di 3000 indicazioni geografiche di vini, bevande alcoliche e prodotti agricoli e alimentari. L’Italia incide con piu’ del 20 % sul numero totale di IG in EUROPA. Le IG di prodotti italiani registrate ad oggi: VINI: DOC 329 - DOCG 70 - IGT 118 DOP: 151 IGP : 90 (fonte: MIPAAF al 15.3.2012)
  • 6. LE 21 DOP/IGP DEL LAZIO ABBACCHIO ROMANO- IGP - office action CANINO – DOP – Certification mark dal 28.6.2011 – Titolare: MIPAAF CARCIOFO ROMANESCO DEL LAZIO – IGP – Certification mark dal 12.7.2011 – Titolare: MIPAAF CASTAGNA DI VALLERANO – DOP – Certification mark dal 19.7.2011 – Titolare: MIPAAF COLLINE PONTINE – DOP FAGIOLO CANNELLINO DI ATINA - DOP KIWI LATINA – IGP – Certification mark dal 5.6.2011 – Titolare: MIPAAF MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA – DOP – Trademark e domanda di Collective mark in corso NOCCIOLA ROMANA – DOP – Certification Mark dal 21.7.2011 – Titolare: MIPAAF PANE CASARECCIO DI GENZANO – IGP – Certification mark dal 28.6.2011 – Titolare: MIPAAF PECORINO ROMANO – DOP – Certification mark dal 14.1.1997 – Titolare: Consorzio per la tutela PEPERONE DI PONTECORVO - DOP PORCHETTA DI ARICCIA – IGP – trademark dal 17.10.2006 – Titolare: Ariccia Partmers LLC ALABAMA PROSCIUTTO AMATRICIANO – IGP RICOTTA DI BUFALA CAMPANA - DOP RICOTTA ROMANA – DOP – Certification mark dal 20.9.2011 – Titolare: MIPAAF SABINA – DOP – Certification Mark dal 12.7.2011 – Titolare: MIPAAF SALAMINI ITALIANI ALLA CACCIATORA - DOP SEDANO BIANCO DI SPERLONGA – IGP TUSCIA – DOP – Certification mark dal 16.8.2011 – Titolare: MIPAAF VITELLONE BIANCO DELL’APPENNINO CENTRALE - IGP (fonte: MIPAAF al 15.3.2012)
  • 7. INDICAZIONI GEOGRAFICHE E MADE IN ITALY e IL CONCETTO DI ORIGINE INDICAZIONI GEOGRAFICHE MADE in RIGUARDANO I PRODOTTI DEL RIENTRA NELL’AMBITO DELLA COMPARTO AGRO-ALIMENTARE LEGISLAZIONE DOGANALE ED ESPRIMONO UN RAPPORTO CHE E’ COMPETENZA STRETTO CON ILTERRITORIO MA ESCLUSIVA DELL’UNIONE RIENTRANO NELL’AMBITO EUROPEA. GIURIDICO DELLA PROPRIETA’ SECONDO IL PRINCIPIO DI INTELLETTUALE E DEL DIRITTO ATTRIBUZIONE SOLTANTO DERIVATO L’UNIONE EUROPEA PUO’ LEGIFERARE NELLE MATERIA DI SUA COMPETENZA.
  • 8. TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG ITALIA NORMATIVA USA • Reg. CE n. 2081/92 II) LANHAM ACT Istituzione della protezione delle IG  DOP e IGP IG sono considerate una sottocategoria dei marchi. II) Reg. CE n. 510/2006 estensione della tutela ai Paesi terzi - Trademark - Collective Mark III) DL 30/2005 e succ. Introduzione del nuovo Codice di P.I. con il riconoscimento di titolo di P.I. alle IG  Certification mark IV Reg. UE n. 628/2008 obbligatorietà loghi DOP/IGP su confezioni prodotti Procedura di registrazione Procedura di registrazione MIPAAF e successivamente alla Commissione UE USPTO (US Patent and Trademark Office)
  • 9. TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG ITALIA OGGETTO DELLA TUTELA USA DOP CERTIFICATION MARK La normativa USA prevede che nomi e segni Legame oggettivo ed esclusivo tra le geografici, che di per sé sono mere caratteristiche del prodotto e la sua origine descrizioni geografiche, e pertanto non geografica. suscettibili di essere catalogate come Le fasi del processo del processo produttivo marchi individuali o collettivi, a meno che devono avere luogo nell'area geografica non siano accompagnati da un tratto delimitata. distintivo acquisito negli Stati Uniti, possono essere registrati come certification mark. IGP Legame con l'area geografica non e’ "essenziale o esclusivo": e’ sufficiente che Scopo del certification mark è di informare il le caratteristiche o la reputazione del compratore che i beni o i servizi dell’utente prodotto siano "attribuibili" all'origine autorizzato del marchio rispondono a certe geografica e che almeno una fase della caratteristiche o garantiscono determinati produzione abbia luogo nell'area delimitata. standard o caratteristiche. DISCIPLINARE DI PRODUZIONE
  • 10. TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG ITALIA LE DIFFERENZE SOSTANZIALI USA • PRINCIPIO “FIRST TO USE” 1. PRINCIPIO “FIRST TO FILE” derivante dal Common Law 2. NO all’UTILIZZO di espressioni 2. SI’ all’UTILIZZO di espressioni come: “genere”, “tipo”, “alla come “blend”, “type” or maniera” e alle evocazioni o “style” traduzioni in altra lingua della IG 3. NO alla registrazione di un 3. NO alla registrazione di un “nome generico” “nome generico” (Le denominazioni protette nella UE possono (Le denominazioni protette non possono diventare essere considerate generiche) generiche) BINOMIO PERCEZIONE DEL TRATTO DISTINTIVO DEL TERMINE DA PRODOTTO/TERRITORIO PARTE DEL CONSUMATORE
  • 11. TABELLA COMPARATIVA SISTEMA IG ITALIA LE DIFFERENZE SOSTANZIALI USA Certification Mark Reg. (CE) del Consiglio 510/2006 • L’utilizzo in “buona fede” del marchio • Il titolare del certification mark non fa Art. 2 - definizione DOP/IGP uso dello stesso. • Il marchio non serve ad individuare la fonte commerciale o a distinguere beni e Art. 3 - genericità servizi di un soggetto da quelli di un altro. • Chiunque rientri negli standard di Art. 4 – elementi disciplinare certificazione può usare il CM • L’affissione del CM non è determinata dal produttore dei beni o servizi ma Art. 13 – protezione indica che gli standard sono stati rispettati.
  • 12. GLI ACCORDI INTERNAZIONALI: TRIPs La posizione degli USA in materia di applicazione degli accordi TRIPs recepisce in modo totale il principio del first in time, first in right che, basandosi su un criterio temporale, non consente la registrazione di un’indicazione geografica negli USA laddove questa sia contenuta in un marchio già registrato negli USA. La normativa statunitense recepisce in pieno gli accordi TRIPS relativamente alle indicazioni geografiche che prevede una protezione rafforzata soltanto per i vini. Art. 22 prevede un livello di protezione ordinaria per le indicazioni geografiche unicamente contro un uso scorretto Art. 23 prevede un protezione aggiuntiva rafforzata per i vini e gli alcolici (no all’utilizzo di espressioni come: expressions such as “kind”, “type”, “style”, “imitation” or the like. Art. 24 prevede dei negoziati futuri mirati a migliorare la protezione delle indicazioni geografiche e una serie di eccezioni agli obblighi previsti agli articoli 22 e 23.
  • 13. PROCEDURA DI REGISTRAZIONE DIRETTA NEGLI USA Organismo USA Abilitato Procedura di registrazione a) Dati del richiedente b) Nome, indirizzo a cui inviare la corrispondenza c) Descrizione dei prodotti/servizi USPTO a cui associare il marchio; d) Disegno del marchio + 3 esemplari del marchio identici e) Indicazione classi e) Ricevuta pagamento fees; f) elementi necessari per dimostrare il “current use” g) La firma h) La procura Ottenimento del titolo dopo ca. 18 mesi Costo medio circa 2.000 $Us Durata 10 anni, rinnovabile ogni 10 anni
  • 14. ASPETTI CHE OSTACOLANO l’OTTENIMENTO DI UN CERTIFICATION MARK QUINDI, PUO’ ACCADERE CHE LO USPTO RIGETTI LA DOMANDA DI CERTIFICATION MAK DI UNA INDICAZIONE GEOGRAFICA GIA’ RICONOSCIUTA IN UNIONE EUROPEA? SI’, RICONDUNCENDO IL TUTTO A FIRST TO USE PERCEZIONE DEL CONSUMATORE NOME GENERICO DA CUI DERIVA OFFICE ACTION
  • 15. SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 1 A LIVELLO GIURIDICO INTERNAZIONALE  ESTENSIONE DELLA PROTEZIONE AI PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI COME PER I VINI IN AMBITO TRIPS. UNA POSIZIONE FORTE DELL’UNIONE EUROPEA NEI CONTESTI INTERNAZIONALI PER GLI ASPETTI RELATIVI ALLA PROTEZIONE NEI MERCATI TERZI DELLE IG. SOSTENERE IL RAGGIUNGIMENTO DI ACCORDI BILATERALI FRA UE E PAESI TERZI CON INSERIMENTO DELLA TEMATICA DELLE INDICAZIONI GEOGRAFICHE, INCLUSA UNA SHORT LIST DI PRODOTTI A CUI SIA RICONOSCIUTA UN LIVELLO DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE
  • 16. SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 2 A LIVELLO LEGALE ATTIVARE AZIONI LEGALI RIVENDICANDO DIRITTI SULLA BASE DELLE NORME STATUNITENSI ED INTERNAZIONALI RICONOSCIUTE NEL PAESE ESSERE A CONOSCENZA CHE UNA SEMPLICE LETTERA DI DIFFIDA SCRITTA IN ITALIANO CHE RIVENDICHI DIRITTI RICONOSCIUTI SOLTANTO IN ITALIA NON HA ALCUN VALORE LEGALE IN UN PAESE TERZO UTILIZZARE LO STRUMENTO DELLA LETTERA DI “CEASE AND DESIST” IN CASO DI VIOLAZIONE DEL DPI INSERIRE CLAUSOLE RELATIVE ALLA TUTELA DEL MARCHIO NEGLI ACCORDI DI DISTRIBUZIONE
  • 17. SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 3 A LIVELLO PROMOZIONALE  AZIONI INFORMATIVE VERSO GLI IMPORTATORI NEI PAESI TERZI: SONO IL PRIMO ANELLO DELLA RETE DI INTERMEDIAZIONE TRA I PRODOTTI MADE IN ITALY E I CONSUMATORI;  MATERIALE PROMOZIONALE SUL PRODOTTO CON DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI, DEL PROCESSO PRODUTTIVO, DEI LOGHI, ECC.  AZIONI EDUCATIVE RIVOLTE AI CONSUMERS SULLA RICONOSCIBILITA’ DEI PRODOTTI DOP/IGP ATTRAVERSO I LOGHI  PUBBLICITA’ COMPARATIVA , LADDOVE AMMESSA  PUBBLICITA’ A MEZZO TELEVISIONE (CANALI DEDICATI AL FOOD) O ATTRAVERSO SOCIAL NETWORK
  • 18. SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI 4 A LIVELLO AZIENDALE NON DIMENTICARE DI INSERIRE NELLA CHECK-LIST DELLE COSE DA ESEGUIRE LA TUTELA GIURIDICA DEL PROPRIO PRODOTTO NEI PAESI STRANIERI UTILIZZARE ESPERTI PER LA REDAZIONE DI DOMANDE DI REGISTRAZIONE DEL MARCHIO PROTEGGERE IL PROPRIO MARCHIO ANCHE PRESSO LE DOGANE DEI PAESI DI RIFERIMENTO SE PREVISTA QUESTA FORMA DI TUTELA
  • 19. SOLUZIONI AUSPICABILI/SUGGERIMENTI RICORDARE CHE L’INVESTIMENTO FINANZIARIO PER OTTENERE UN TITOLO DI P.I. NON E’ MAI INUTILE MA CONCORRE A CREARE UNA VOCE ATTIVA DEL PATRIMONIO DI UNA AZIENDA . I BENI IMMATERIALI SONO UN VALORE.
  • 20. LA NUOVA SIMBOLOGIA DELLE IG (Reg. 628/08) DOP IGP Denominazione di Origine Protetta Indicazione Geografica Protetta