Slides intervento Avv. Fabio Brusa Convegno Asdd 16.10.2014 - Agenzia delle Entrate - Mestre (Ve) Italy :COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STATO E IMPRESE - www.assd.it
Contributo predisposto dal dott. Vincenzo De Deo - Funzionario dell'Area Antrifrode della direzione interregionale delle Dogane per il Veneto e Friuli Venezia Giulia - nel corso di interventi in occasione di seminari formativi e di approfondimento/master universitari
Slides intervento dott. Luca Pizzoccaro Convegno Asdd 16.10.2014 :COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STATO E IMPRESE
L'accertamento doganale Dott. Vincenzo De Deoasddadmin
Contributo predisposto dal dott. Vincenzo De Deo - Funzionario dell'Area Antrifrode della direzione interregionale delle Dogane per il Veneto e Friuli Venezia Giulia - nel corso di interventi in occasione di seminari formativi e di approfondimento/master universitari.
Slides intervento dott. Vincenzo De Deo Convegno Asdd 16.10.2014 - Agenzia delle Entrate - Mestre (Ve) Italy :COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STATO E IMPRESE - www.assd.it
I lavori della Commissione Caselli sulla riforma dei reati agroalimentari e l...asddadmin
Slides del convegno "L’origine dei prodotti agroalimentari tra Nuovo Codice Doganale e tutela del "Made In"" organizzato dall'Associazione per lo Studio del Diritto Doganale (Asdd - www.asdd.it) a Verona, presso la sede di Confindustria il giorno 18.11.2016, in collaborazione con Confindustria Verona e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - Direzione Interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Contributo predisposto dal dott. Vincenzo De Deo - Funzionario dell'Area Antrifrode della direzione interregionale delle Dogane per il Veneto e Friuli Venezia Giulia - nel corso di interventi in occasione di seminari formativi e di approfondimento/master universitari
Slides intervento dott. Luca Pizzoccaro Convegno Asdd 16.10.2014 :COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STATO E IMPRESE
L'accertamento doganale Dott. Vincenzo De Deoasddadmin
Contributo predisposto dal dott. Vincenzo De Deo - Funzionario dell'Area Antrifrode della direzione interregionale delle Dogane per il Veneto e Friuli Venezia Giulia - nel corso di interventi in occasione di seminari formativi e di approfondimento/master universitari.
Slides intervento dott. Vincenzo De Deo Convegno Asdd 16.10.2014 - Agenzia delle Entrate - Mestre (Ve) Italy :COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA ITALIA NEL COMMERCIO INTERNAZIONALE: IL GIUSTO EQUILIBRIO TRA STATO E IMPRESE - www.assd.it
I lavori della Commissione Caselli sulla riforma dei reati agroalimentari e l...asddadmin
Slides del convegno "L’origine dei prodotti agroalimentari tra Nuovo Codice Doganale e tutela del "Made In"" organizzato dall'Associazione per lo Studio del Diritto Doganale (Asdd - www.asdd.it) a Verona, presso la sede di Confindustria il giorno 18.11.2016, in collaborazione con Confindustria Verona e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli - Direzione Interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Giurisprudenza eurounitaria e contrasto alle frodi nelle transazioni internazionali di merci, nei depositi IVA e nell'economia digitale (Parte I) - Convegno Asdd 16.10.2015
Slide a corredo della tavola rotonda convegno Asdd 16.10.2015 "IL SISTEMA ECONOMICO ITALIANO NEL MERCATO GLOBALIZZATO TRA OPPORTUNITÀ, OSTACOLI E ILLICEITÀ FISCALE"
La procedura domiciliata in dogana - breve vademecum operativoasddadmin
Breve vademecum operativo della procedura domiciliata in dogana. Una semplice introduzione, rivolta agli operatori economici, ad una delle procedure di sdoganamento semplificato più utilizzate.
The lecture shows, by means of an example the importance, cooperation in regard to the determination of facts has. It makes clear that all parties involved, judicial authorities and investigation authorities, need to work together form the very beginning. At the same time it clarifies at which point cooperation ends and the authorities investigate further depending on their respective assignment of tasks.
Conclusion: only, if both authorities have the same level of information regarding the determined facts, a more in-depth investigation by the accident investigation authority and determination of causes without blaming someone is possible without interference by the judicial authority or legal representatives.
Evitare la contraffazione è cosa possibile, infatti come si legge chiaramente nel sito della Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM, strumenti certamente utili sono la corretta informazione del valore della Proprietà Industriale e la salvaguardia dei diritti ad essa connessi.
Si precisa inoltre che la contraffazione si verifica quando segni distintivi o marchi già registrati ed attribuiti a determinati prodotti vengono apposti da soggetti terzi e non autorizzati su prodotti nuovi, o soltanto similari, o anche diversi da quelli legittimamente commercializzati dal titolare del marchio in questione.
La contraffazione inoltre si verifica anche quando il consumatore viene tratto in inganno sulla reale provenienza dei prodotti.
Il Regolamento (CE) n. 1383/2003 del consiglio del 22 luglio 2003 (relativo all’intervento dell’autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti) ci fornisce una ulteriore definizione di merci che si ritengono contraffatte:
le merci, compreso il loro imballaggio, qualsiasi segno distintivo (compresi logo, etichetta, autoadesivo, opuscolo, foglietto illustrativo o documento di garanzia in cui figuri tale segno), anche presentato separatamente, su cui sia stato apposto senza autorizzazione un marchio di fabbrica o di commercio identico a quello validamente registrato per gli stessi tipi di merci, o che non possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di fabbrica o di commercio e che pertanto violi i diritti del titolare del marchio in questione.
Il Regolamento (CE) n. 1383/2003 del consiglio del 22 luglio 2003 (relativo all’intervento dell’autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti) è stato abrogato da un nuovo regolamento che lo ha però inglobato.
Il nuovo Regolamento (UE) N. 608/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio è del 12 Giugno 2013 e come recita l’art. 40 al comma 2 si applica a partire dal 01 Gennaio 2014 tranne che per le eccezioni
Da quanto sopra detto emerge chiaramente cosa si intende per contraffazione e cosa quindi non si è autorizzati a fare eppure come riportato nell’ultima relazione del Censis dal titolo “L’impatto della contraffazione sul sistema-Paese dimensioni, caratteristiche e approfondimenti” il fatturato del mercato interno della contraffazione si stima che sia di 6 miliardi e 900 milioni di euro.
I settori più colpiti sono quelli dell’abbigliamento e degli accessori (quasi 2,5 miliardi di euro), il comparto Cd, Dvd e software (più di 1,8 miliardi di euro) e quello dei prodotti alimentari (quasi 1,1 miliardi di euro).
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri brevetti, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
IGDD n. 234_Design Registrato: la tutela del prodotto_Dott. Fabio Giambrocono DesignLibrary Milano
Tutelare dalle imitazioni la forma di un prodotto ottenendo il “privilegio” di essere l’unico soggetto legittimato a usare quella forma diventa strategico per l’impresa. "Ottenere un titolo giuridicamente valido che attesti il 'diritto di monopolio' sulla forma esterna di un prodotto", afferma lìospite della serata, l'avv. Fabio Giambrocono, "vuol dire cristallizzare in un diritto, o in un bene immateriale i valori e gli sforzi della creazione. Perciò il Design registrato oltre che favorire una posizione privilegiata rispetto alla concorrenza, conferisce ad esso un ulteriore prestigio ovvero la possibilità di vantare pubblicamente un riconoscimento di unicità del prodotto nel suo genere."
(Al termine dei lucidi potete vedere il video dell'intervento)
I soldi non sono il problema ma come vengono spesi. Viene analizzato il caso del Comune di Roma, la correlazione fra corruzione e digitalizzazione e vengono presentate le soluzioni concrete attuabili posta la volontà politica ed apicale.
La proprietà Intellettuale e l'Innovazione: brevetti per invenzione industriale, brevetti per modelli di utilità, brevetti per nuove varietà vegetali, marchi e altri segni distintivi, disegni e modelli, design, diritto d'autore, tutele dei libri, della musica del software e tutti i problemi della contraffazione.
Giurisprudenza eurounitaria e contrasto alle frodi nelle transazioni internazionali di merci, nei depositi IVA e nell'economia digitale (Parte I) - Convegno Asdd 16.10.2015
Slide a corredo della tavola rotonda convegno Asdd 16.10.2015 "IL SISTEMA ECONOMICO ITALIANO NEL MERCATO GLOBALIZZATO TRA OPPORTUNITÀ, OSTACOLI E ILLICEITÀ FISCALE"
La procedura domiciliata in dogana - breve vademecum operativoasddadmin
Breve vademecum operativo della procedura domiciliata in dogana. Una semplice introduzione, rivolta agli operatori economici, ad una delle procedure di sdoganamento semplificato più utilizzate.
The lecture shows, by means of an example the importance, cooperation in regard to the determination of facts has. It makes clear that all parties involved, judicial authorities and investigation authorities, need to work together form the very beginning. At the same time it clarifies at which point cooperation ends and the authorities investigate further depending on their respective assignment of tasks.
Conclusion: only, if both authorities have the same level of information regarding the determined facts, a more in-depth investigation by the accident investigation authority and determination of causes without blaming someone is possible without interference by the judicial authority or legal representatives.
Evitare la contraffazione è cosa possibile, infatti come si legge chiaramente nel sito della Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM, strumenti certamente utili sono la corretta informazione del valore della Proprietà Industriale e la salvaguardia dei diritti ad essa connessi.
Si precisa inoltre che la contraffazione si verifica quando segni distintivi o marchi già registrati ed attribuiti a determinati prodotti vengono apposti da soggetti terzi e non autorizzati su prodotti nuovi, o soltanto similari, o anche diversi da quelli legittimamente commercializzati dal titolare del marchio in questione.
La contraffazione inoltre si verifica anche quando il consumatore viene tratto in inganno sulla reale provenienza dei prodotti.
Il Regolamento (CE) n. 1383/2003 del consiglio del 22 luglio 2003 (relativo all’intervento dell’autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti) ci fornisce una ulteriore definizione di merci che si ritengono contraffatte:
le merci, compreso il loro imballaggio, qualsiasi segno distintivo (compresi logo, etichetta, autoadesivo, opuscolo, foglietto illustrativo o documento di garanzia in cui figuri tale segno), anche presentato separatamente, su cui sia stato apposto senza autorizzazione un marchio di fabbrica o di commercio identico a quello validamente registrato per gli stessi tipi di merci, o che non possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di fabbrica o di commercio e che pertanto violi i diritti del titolare del marchio in questione.
Il Regolamento (CE) n. 1383/2003 del consiglio del 22 luglio 2003 (relativo all’intervento dell’autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti) è stato abrogato da un nuovo regolamento che lo ha però inglobato.
Il nuovo Regolamento (UE) N. 608/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio è del 12 Giugno 2013 e come recita l’art. 40 al comma 2 si applica a partire dal 01 Gennaio 2014 tranne che per le eccezioni
Da quanto sopra detto emerge chiaramente cosa si intende per contraffazione e cosa quindi non si è autorizzati a fare eppure come riportato nell’ultima relazione del Censis dal titolo “L’impatto della contraffazione sul sistema-Paese dimensioni, caratteristiche e approfondimenti” il fatturato del mercato interno della contraffazione si stima che sia di 6 miliardi e 900 milioni di euro.
I settori più colpiti sono quelli dell’abbigliamento e degli accessori (quasi 2,5 miliardi di euro), il comparto Cd, Dvd e software (più di 1,8 miliardi di euro) e quello dei prodotti alimentari (quasi 1,1 miliardi di euro).
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri brevetti, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
La seconda parte della presentazione sugli strumenti a disposizione delle aziende per proteggersi dalla contraffazione dei propri marchi, parte del progetto Anti-Counterfeiting toolkit (www.actoolkit.it)
IGDD n. 234_Design Registrato: la tutela del prodotto_Dott. Fabio Giambrocono DesignLibrary Milano
Tutelare dalle imitazioni la forma di un prodotto ottenendo il “privilegio” di essere l’unico soggetto legittimato a usare quella forma diventa strategico per l’impresa. "Ottenere un titolo giuridicamente valido che attesti il 'diritto di monopolio' sulla forma esterna di un prodotto", afferma lìospite della serata, l'avv. Fabio Giambrocono, "vuol dire cristallizzare in un diritto, o in un bene immateriale i valori e gli sforzi della creazione. Perciò il Design registrato oltre che favorire una posizione privilegiata rispetto alla concorrenza, conferisce ad esso un ulteriore prestigio ovvero la possibilità di vantare pubblicamente un riconoscimento di unicità del prodotto nel suo genere."
(Al termine dei lucidi potete vedere il video dell'intervento)
I soldi non sono il problema ma come vengono spesi. Viene analizzato il caso del Comune di Roma, la correlazione fra corruzione e digitalizzazione e vengono presentate le soluzioni concrete attuabili posta la volontà politica ed apicale.
La proprietà Intellettuale e l'Innovazione: brevetti per invenzione industriale, brevetti per modelli di utilità, brevetti per nuove varietà vegetali, marchi e altri segni distintivi, disegni e modelli, design, diritto d'autore, tutele dei libri, della musica del software e tutti i problemi della contraffazione.
Offriamo consulenza regolatoria per l'importazione e la commercializzazione di prodotti cosmetici. Districarsi nel nuovo regolamento è sempre più difficile. Questa slide contiene solo alcune delle domande che i nostri clienti ci pongono.
Slide dell'evento di Accademia UIBM del 28 /01/2019:
Marchio collettivo e marchio di certificazione: elementi comuni e differenze
Intervento Prof. Mario Liberti
definizione ;
marchio individuale e collettivo;
la normativa nazionale;
le normative comunitarie e internazionali;
le banche dati dei marchi;
i concetti fondamentali per la registrazione;
le migliori prassi da seguire per la valorizzazione della Proprietà Industriale.
la Legge sul Diritto d’Autore n. 633 del 1941 ss. mod.;
le opere letterarie, le composizioni musicali, le opere della scultura, della pittura, i disegni e le opere dell’architettura, le opere dell’arte cinematografica, le opere fotografiche, i programmi per elaboratore, le banche dati, le opere del disegno industriale;
la SIAE, la AGCOM e le CREATIVE COMMON;
la normativa nazionale e alcune sentenze;
cenni sulle normative comunitarie e internazionali;
le sentenze internazionali.
Proteggere le idee è fondamentale per designer e creativi. Uno sguardo storico e case studies contemporanei. Consigli e approfondimenti durante la Venice Design Week 2011 intervento introdotto da arch. Balasso e dott. Tagliaferro e curato dell'avvocato Mauro dell' Università, Studio Legale Barzanò & Zanardo, Vicenzaseguito da
Emanuele Montelione, Consulente proprietà industriale Università dell'Università degli Studi di Perugia
1. NORME SUL “MADE IN ITALY” :
SI TRATTA DI VERA TUTELA ?
Logos Avvocati Associati
AVV. FABIO BRUSA
16 ottobre 2014
2. 49. L’importazione e l’esportazione a fini di
commercializzazione ovvero la commercializzazione o
la commissione di atti diretti in modo non equivoco alla
commercializzazione di prodotti recanti false o fallaci
indicazioni di provenienza o di origine costituisce reato
ed è punita ai sensi dell’art. 517 del codice penale.
3. - in realtà più che di introduzione di norme a tutela del
made in Italy, si deve parlare di rafforzamento della tutela
stessa, come si può facilmente evincere dalla
equiparazione quo ad poenam all’art. 517 c.p.;
- l’obiettivo manifesto è supportare gli investimenti e quindi
la competitività delle imprese italiane nel mercato
globale;
- non si parla di tutela del consumatore;
- manca una definizione di cosa si intenda per made in
Italy ovvero la definizione dovrebbe ricavarsi per via
indiretta dal richiamo alla normativa europea all’origine.
4. «MADE IN ITALY»
non significa
«FATTO IN ITALIA»
L’Uso dell’espressione anglofona significa che il legislatore
ha inteso riferirsi a qualcosa di diverso.
In effetti si è inteso tutelare non una mera provenienza
territoriale ma una generica aspettativa il prodotto cui si
riferisce è espressione dello stile (buon gusto, fantasia,
creatività) italiano.
6. Necessità di una interpretazione adeguatrice
rispetto all’ordinamento comunitario
… segue PROCEDIMENTI DI INFRAZIONE
7. DENUNCIA INDICAM
(proc. EU/Pilot – rif. 4265/12/ENTR)
Ai sensi dell’art. 258 TFUE
1.per violazione della direttiva 98/34/CEE;
2.in quanto misura equivalente a restrizioni quantitative di cui
all’art. 34 TFUE non giustificate da una delle ragioni di cui
all’art. 36 TFUE;
3.in quanto sottopone al regime in essa previsto soltanto i
prodotti di apparente origine italiana, discriminandoli rispetto a
quelli di apparente origine di un altro paese della Comunità.
DENUNCIA ASSICA
(proc. EU/Pilot – rif. 5938/13/SNCO)
Caso «prosciutto»
8. Sentenza CIA – Security International
(causa c-194/94 30 aprile 1996)
Obbligo di disapplicazione delle norme interne
non conformi all’ordinamento comunitario.
12. CASSAZIONE 46886/07
(abstract)
1) Il marchio “Made in Italy” non tutela soltanto le
produzioni interamente effettuate in territorio italiano e
si riferisce anche a quelle produzioni che, in parte
delocalizzate, trovano però il proprio elemento
qualificante nelle caratteristiche che ad esse vengono
conferite dal produttore italiano.
2) Tali caratteristiche possono consistere in plurimi
elementi, che variano a seconda della natura dei
prodotti e che non possono essere codificate in via
generale ed astratta.
13. CASSAZIONE 46886/07
(abstract)
3) In alcuni casi l’elemento preponderante, che qualifica il
prodotto come “italiano” deriverà dalla sua progettazione o
dal design, in altri dalla brevettazione della scoperta che
costituisce “l’anima” del prodotto, e cioè il suo elemento
qualificante, in altri dalla qualità della materia prima
impiegata, in altri ancora dalla qualità e specializzazione
della lavorazione.
4) Ogni modello di occhiale oggetto del provvedimento di
sequestro esige specifiche lavorazioni, con la conseguenza
che una valutazione complessiva e indifferenziata dell’intero
materiale in relazione a tutti i modelli di occhiale, non appare
corrispondente alla eterogeneità delle situazioni di fatto.
14. CASSAZIONE 46886/07
(abstract)
5)Va poi tenuto conto del fatto che, a parere di questa Corte,
il giudizio circa la correttezza del marchio “Made in Italy” deve
avere riguardo non solo alle attività svolte dal produttore
italiano successivamente all’importazione delle componenti,
ma all’intero processo produttivo, ivi ricomprendendo, ad
esempio, la progettazione, le istruzioni impartite per le
lavorazioni svolte altrove, la qualità dei materiali impiegati ed
il livello di tecnologia necessario per giungere al risultato
finale.
15. CASSAZIONE 46886/07
(abstract)
6) Escluso che la “semplice riunione di parti di prodotti
per costituire un prodotto completo” sia considerabile
sufficiente per conferire il “carattere originario”, e che
possano costituirlo le operazioni di confezionamento e
marchiatura del prodotto finale.
7) Ciò che occorre verificare è se dall’intero processo di
produzione emerga o meno la specificità essenziale
dell’apporto dell’impresa italiana.
16. ETEROGENESI DEI FINI
DIFESA
della produzione nazionale
delle piccole e medie imprese
della manodopera nazionale
MA SEMPRE
tutela del consumatore
17. ESEMPI LEGISLATIVI
- «Made in Lazio»
- «Kilometro zero»
«100% Made in Italy»
In contrasto con 23 Cda e 36,1 Cdac
Ingannevole per il consumatore perché induce a ritenere che
le materie prime siano italiane.
Legge 55/2010 (c.d. Legge Reguzzoni)
Fasi di lavorazione specificamente individuate per settori
(tessili, pelletteria, arredamento) che non prevedono design
e progettazione.
18. inutilità della legge 350/03 ai fini della tutela del
consumatore perché le norme sanzionatorie già
esistono (art. 517 c.p. che è anche reato presupposto
per la responsabilità della persona giuridica ex art.
231/01 e norme sulle pratiche commerciali
ingannevoli);
nocività ai fini competitivi sul mercato globale perché
impone agli operatori nazionali oneri non imposti agli
operatori degli altri stati membri.
19. Contrasto tra la tendenza dello stato italiano ad emanare norme
di carattere protezionistico a stampo sanzionatorio che mal si
concilia con le esigenze di chi deve competere sul mercato
globale, dove le norme hanno una matrice liberistica.
Esempio in materia di indicazione di origine obbligatoria:
contrasto tra Commissione e Stato Italiano.
20. Lo Stato supporti le imprese aiutando gli investimenti in
qualità a cominciare dalla formazione del capitale umano e
non con la emanazione di norme a carattere
protezionistico.
21. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Logos Avvocati Associati
Viale Ancona n. 17
30172 – Mestre (Ve)
Tel. 041/5322601 Fax 041/5322606
E-mail: legali@logostudi.it
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