1. La Guerra
nell'arte
F A B R I Z I R O B E R T A - 5 D
L I C E O S C I E N T I F I C O C . D ' A S C A N I O
2. 3 maggio 1808 - Francisco Goya
L’Europa era scossa dai moti risorgimentali e gli artisti raccontarono con passione le
violenze e le battaglie. Trovarono spazio sulla tela anche fatti di cronaca che sollevavano
problemi etici e di tipo sociale. Francisco Goya documentò con uno stile drammatico gli
orrori che vennero perpetrati dalle truppe di invasioni napoleoniche in Spagna.
Il primo dipinto prende il titolo dal primo giorno di insurrezioni e mostra una folla nella zona
di Puerta del Sol a Madrid. La folla attacca i Mamelucchi, la cavalleria turca nella Guardia
Imperiale francese di Napoleone. La notizia che i membri più giovani della famiglia reale
sono portati in Francia spinge le persone per le strade e il dipinto di Goya mostra le scene
del caos appena scoppiato.
Il giorno seguente l’esercito francese raduna e uccide i ribelli come nell’opera: Il 3 maggio
1808.
Un episodio reale che rimarrà nella storia della Spagna al quale seguiranno rivolte a livello
nazionale e guerriglia. In questo dipinto, Goya non solo ha creato un tributo al coraggio dei
ribelli spagnoli ma ha anche creato un’immagine rivoluzionaria dell’effetto della guerra.
3. La libertà che guida il popolo - Eugène Delacroix
La libertà che guida il popolo si può considerare la prima grande
opera figurativa che rappresenta la passione politica del popolo e
della borghesia francese. Il dipinto si riferisce infatti all’episodio
chiamato “Le tre gloriose giornate” del 1830, quando i parigini
insorsero contro il re Carlo X.
Marianne, che rappresenta la Francia vittoriosa, indossa un berretto
frigio, simbolo degli ideali rivoluzionari del 1789.
Inoltre le figure che si schierano a fianco della libertà appartengono
a tutte le fasce sociali, il borghese, a sinistra, un giovane del popolo,
a destra, corpi senza vita di operai e soldati.
4. Il massacro di Scio - Eugène Delacroix
L’artista, per la sua realizzazione, si è rifatto al massacro di Chio, un
episodio storico realmente accaduto...
Il quadro fa un chiaro riferimento ai Disastri della guerra e al senso
dell'orrido e della violenza, tipiche della pittura del grande maestro
spagnolo.
Ai contrasti cromatici si aggiungono i contrasti delle situazioni
emotive: Delacroix mescola orrore e tenerezza, violenza e sensualità.
Quest'opera, esposta al Salon parigino, è stata severamente giudicata
come un'apoteosi di crudeltà e disperazione da un ambiente che voleva
solo immagini chiare, serene, senza turbamenti e con una ''morale''. Qui
invece domina il caos, è un'opera di denuncia, viene espressa in
maniera diretta e realistica tutta l'assurdità e l'orrore della guerra.