2. LA PITTURA DI STORIA E LA GUERRA
Le guerre sono tra gli avvenimenti più cruenti a cui l'uomo può essere
soggetto: oppressi ed oppressori, vincitori e vinti, tutti termini che dietro
di loro nascondo paura, terrore e vite spezzate. Ma allo stesso tempo
alcune di queste vengono combattute dagli oppressori stessi, persone
a cui la violenza è l'unica arma rimasta. A seconda della situazione e
del punto di vista adottato nella pittura di storia - prima corrente in cui
troviamo abbondanza del tema della guerra nelle opere – troviamo la
guerra rappresentata in modi diversi fra loro
3. La fucilazione del 3 maggio rappresenta il volto più cruento della
guerra, quello che molte persone preferiscono non guardare ed
evitare. Trasponendo una scena cosi cruda e reale quindi Goya
effettua una vera e propria denuncia sociale, usando l'arte come
mezzo di informazione per mostrare fatti e realtà da molti
ignorate. La scena narrata è infatti quella dell'invasione Francese
della Spagna. Le truppe napoleoniche, che appaiono come
fredde e spietate in quanto impossibile osservare il loro volto,
formano un vero e proprio plotone di esecuzione il cui obiettivo è
costituito dai terrorizzati, spaventati e supplichevoli cittadini che
compongono la resistenza spagnola. Alcuni di coloro che hanno
provato a difendere il loro paese giacciono già senza vita per
terra, mentre gli altri si rannicchiano coprendosi il volto con le
mani o chiedono disperatamente pietà, anche se il loro destino è
ormai già segnato.
GOYA-LA FUCILAZIONE DEL
3 MAGGIO