2. La Venere
Una delle figure femminili in assoluto più
significative e senza tempo è quella regalataci
da Sandro Botticelli. Botticelli erge a simbolo
dell’amore la forza vivificatrice e lirica della
donna. Il corpo etereo di Venere sacralizza la
figura femminile, esaltandone il valore della
bellezza fisica ed intellettuale.
Sicuramente l’arte di Botticelli guardava al
femminile in modo molto
moderno, contrastando e rendendo vana la
considerazione della donna come oggetto
carnale.
Botticelli
3. Laura
Ritratto o immagine allegorica? Sposa o cortigiana? Si è
pensato ad un ritratto immaginario di Laura, la donna amata
da Petrarca, Ma questa sensuale figura femminile mal si
accorda con la donna eterea cantata dal poeta aretino.
L’alloro potrebbe alludere ad una poetessa oppure alla ninfa
Dafne, e quindi viene evidenziata una semi divinizzazione
della figura femminile.
Giorgione
4. La donna allo specchio
Nel dipinto sono presenti un'armonia di colori e uno stile
unico che esaltano al meglio la bellezza del soggetto, anche con
una forte valenza sensuale: le donne dell'epoca infatti,
portavano i capelli sciolti soltanto nell'intimità domestica, e ciò
conferisce al dipinto un carattere erotico che prevale sugli altri
riferimenti al tema della vanità.
A differenza dei due autori precedenti qui vi è una visione
molto terrena e carnale della figura femminile.
Tiziano
5. La maddalena penitente
La Maddalena penitente riunisce in sé l'amore, la sensualità e
il peccato, rivelando una doppia natura, terrena e ascetica,
materiale e spirituale. Essa è infatti considerata anima
femminile del divino, immagine di salvezza universale, ma
anche di coraggio e di volontà di riscatto delle donne. Si
presenta così in Canova una visione molto moderna e attuale
della figura femminile, tipica dei giorni d'oggi.
Canova
6. Maja Vestida e Maja Desnuda
Questi due quadri sono gli esempi più eclatanti di
attraversamento della figura femminile conciliabile
con la società del tempo. Da un lato una donna
perfetta ed autentica, che segue i canoni classici di
fine quattrocento.
Goya
Dall'altro una donna sensuale che induce al peccato e
sfida con la sua sfrontatezza la società
dell'Inquisizione e i suoi precetti contro il nudo.
Quindi ancora una volta viene affidata alla figura
femminile il compito di critica e rivalsa nei confronti
della società. Ancora una volta la donna diventa
simbolo di ribellione.
7. Ruth
Come in altre opere, anche qui Hayez presenta il tema
dell’eroina biblica. Identificabile dalla spighe che porta in
seno, Ruth ci viene presentata come una donna sensuale,
elegante e riflessiva. In contrapposizione con gli artisti
precedentemente nominati, in Ruth si può vedere una figura
femminile rassegnata, che si mostra debole, e si lascia andare.
In questo dipinto di Hayez viene meno la figura militante
della donna
Hayez
8. Libertà che guida il popolo
È vero che in assoluto non era il primo nudo
femminile, ma precedentemente le
rappresentazioni di nudo riguardavano
esclusivamente figure mitiche o dell'antichità.
In quest'opera invece la donna è in abiti
contemporanei. La figura femminile diventa
figura allegorica della Libertà, e per la prima
volta possiamo trovare una donna alla guida
di un popolo. In questo dipinto vi è ancora
una volta presente una forte connotazione
ribelle, seguita da un altrettanta forte volontà
di riscatto che si può identificare sia nella
figura intesa come libertà, e sia che fosse
intesa come donna.
Delacroix
9. Olympia
Manet vedeva le proprie opere come un
mezzo per suscitare scandalo. Questa sua
concezione viene estesa anche alla tipica
concezione della donna, che adesso assume
connotazioni decisamente fuori dal comune.
In Olympia, la protagonista è una giovane
prostituta. La posa assunta dalla donna che si
discosta dalle posizioni classiche, la presenza
di un gatto nero che simboleggia
l’indipendenza della donna e della
prostituzione così come quella del fazzoletto,
simboleggiano un nuovo modo di vedere la
donna, una visione fuori dal comune.
Manet
10. Giuditta I
In questo dipinto il soggetto biblico (Giuditta) è decisamente
posto in subalternità, facendo invece risaltare il corpo
seminudo dell’eroina e il potere incantatore dello sguardo, che
sono un chiaro inno alla bellezza femminile. La figura di
Giuditta in questo dipinto incarna esattamente i valori della
femme fatale, cioè di una personalità femminile seducente, forte
e dominatrice. In questo dipinto viene quindi presentata la
figura femminile sotto un altro punto di vista, più moderno e
distaccato dalla tradizione classica.
Klimt