1. La Donna nel corso del Tempo
L’opinione sulle donne e sui canoni di bellezza sono
cambiati molto nel tempo. Infatti i canoni di bellezza
nella preistoria erano assai diversi di canoni di oggi. Lo
si può nelle rappresentazioni artistiche dell’epoca. Lo
vediamo qui nell’immagine della venere di Willendorf,
questa venere in realtà era un amuleto che doveva
aiutare la donna che lo aveva a essere fertile ed in
salute. Come vediamo in quest’opera (la cuialtezza è di
11cm), la donna bella era una donna formosa con
fianchi e seni grani che rappresentavano una donna che
doveva essere fertile in modo da procreare la specie.
Le donne prosperose non rappresentavano soltanto il
fatto che erano fertili rappresentavano anche una donna
in salute perché aveva da mangiare e quindi poteva
accogliere figli perché ci sarebbe stato da mangiare
anche per loro.
La donna quindi in questo periodo aveva il ruolo di
madre e procreatrice della specie.
Con il passare del tempo e con l’evoluzione dell’uomo anche l’arte cambia e anche
come viene rappresentata la donna come ad esempio al tempo dei greci e degli
spartanti. Nella società greca la donna aveva principalmente il ruolo di madre ma
godeva comunque di libertà giuridica anche se non aveva diritti politici; mentre nella
società spartana la donna aveva tutti i diritti che aveva l’uomo ed era una donna
guerriera che poteva comandare ed era molto rispettata dalla società, quindi per il
tempo la società spartana era una docietà molto avanzata. Questo è un esempio di co
come viene rappresentata la donna a sparta(dx),
una donna si femminile ma che è in movimento e
che non è designata per essere attraente ma è forte
come si vedono i muscoli della braccia e che non
prova ad essere femminile è una donna
combattente che è pronta a difendersi se c’è
bisogno, a differenza della donna greca(sx).
che non sapeva combattere, era
una che doveva servire il marito
e che doveva essere madre.
2. Andando avanti nel tempo e arriviamo al
medioevo. La donna nel medioevo non aveva
molti diritti, e la sua unica ragione di vivere era
per servire i marito e partorire figli. Durante il
medioevo c’era un grande senso di religiosità e
per questo la donna maggiormente
rappresentata era la Vergine Maria madre di
Cristo. L’opera qui a fianco è la “Madonna di
Ognissanti” di Giotto fu realizzata nel 1310 e le
sue dimensioni sono di 325x204 cm. in
quest’opera Maria è la figura più grande che sta
anche a rappresentare la sua importanza. In
quest’epoca la donna era vista come una donna
che portava l’uomo sulla via del peccato, una
servitrice del Demonio; infatti, è durante il
Medioevo che ci furono le inquisizioni sulle
streghe, in cui moltissime donne persero la vita
per delle superstizioni.
Le donne, quindi, aparte la Vergine Mariaerano
viste come degli oggetti e come delle streghe che vogliono portare il mondo alla
distruzione.
Questa immagine della donna che è una possessione dell’uomo restò per molto
tempo, in arte però non resta semprecosì negativa la visionesulla donna.
Botticelli infatti la dipinge come
la venere, nella sua opera “La
Nascita di Venere”. Le
dimensioni di quest’opera sono
di 172,5 x278,5cm.
La donna raffigurata in
quest’opera è la dea Venere,
secondo la mitologia romana la
dea dell’amore. Della fertilità e
della bellezza. Questo ci fa
vedereche la donnanon è
sempre vista come una creatura malvagia. In questo caso è vista come una dea
che nasce dalle acque e porta amoree bellezza al mondo.
Continuando in nostro percorso ci fermiamo sullaraffigurazionedelladonnada
3. parte di Giorgione: la donna raffigurata fa l’arte
dell’opera “La Tempesta”. In quest’opera la donna
è rappresentata nuda coperta solo sulle spalle da
un lenzuolo e allatta un bambino, non si sa bene
chi sia questa donna ma si crede sia una zingara.
Da quest’opera si può notare che la donna è vista
diversamente rispetto a quella di Botticelli, qui la
donna è umana e non necessariamente bella, è
una donna “usata”, con una vita difficile. Viene
rappresentatarealisticamente, non vienené
demonizzatanédeificata.
Più avanti nel tempo si arriva nelperiodo del neoclassicismo con Canova. Per
canova la donna era una creatura bella, delicata. La
bellezza della donna a quell’epoca era caratterizzata da
donne con forme burrose ma comunque che avevano
un’armonia tra loro, e da donne che presentavano una
certa simmetria nei loro caratteri fisici. Tutte queste
caratteristiche possiamo vederle in questa scultura qui
fianco intitolata “Maddalena penitente” che è alta 90
cm. In quest’opera possiamo vedere la dolcezza delle
curve del corpo e del viso che stanno proprio a
rappresentare questa donna bella, delicata ma anche
forte.
Dopo in Neoclassicismo con Canovapassiamo al
Romanticismo con Goya.
Goya rappresenta la femminilità
della donna in una delle sue opere
più famose: “Maja vestida”, che ha
dimensioni di 95x190 cm. In
quest’opera vediamo come la
donna è vista come una donna
bella ma maliziosa che sa di
esercitare potere sugli uomini
attraverso la sua bellezza. Di
quest’opera c’è anche una versione in cui la donna è nuda e l’opera è chiamata
“Maja desnuda”; questo ci fa capire come Goya era all’avanguardia da questo
punto divista perché la donnanon eramai sta rappresentatain questo modo .
Dopo Goyavediamo un ultimo artista chiamato Delacroix.
4. L’opera più conosciuta di Delacroix è: “La Libertà
che guida il popolo” che ha dimensioni di 2.6x3.25
m. In quest’opera la donna rappresenta la libertà
che guida il popolo francese alla libertà. La
vediamo come una donna bella, forte, sporca e
mezza nuda. È una donna che riesce a
“raccogliere” il popolo francese e portarlo sullavia
della vittoria e della salvezza.
Comeabbiamo visto in questo percorso attraverso
la storia, la visione della donna è cambiata molto, siamo passate a una donna
formosache dovevaesserefertile a una donnache guidaun popolo alla libertà.