2. Attività per l’accompagnamento alla nascita e
sviluppo di reti territoriali e di impresa
relazione, conflitto e cooperazione e quindi il
consolidamento delle relazioni interpersonali.
Un’occasione importante per gli operatori che
saranno impegnati per circa tre mesi con atti-
vità e incontri in presenza, collettivi e indivi-
duali, attraverso cui l’incubatore fornirà loro
gli strumenti per:
sviluppare una strategia collettiva di rete,
raccordando le strategie individuali e le
singole iniziative imprenditoriali/sociali;
supportare il processo per l’avvio delle Re-
ti;
consolidare le relazioni, anche produttive,
tra operatori;
sostenere la crescita professionale di cia-
scun operatore, incrementandone le compe-
tenze relazionali, produttive e gestionali.
L’incubatore di rete
Inizia a maggio 2015 l’attività dell’incubatore
di rete del GAL SGT, per l’accompagnamento
della creazione di 4 reti territoriali o di im-
presa: Rete agroalimentare; Rete dell’agri-
coltura sociale; Rete ospitale; Rete culturale,
museale, ambientale.
Si tratta della seconda fase dell’Azione di Si-
stema Attività per l’accompagnamento alla na-
scita e sviluppo di reti territoriali e di impresa e
prevede un’attività di incubazione a supporto
dell’avviamento e facilitazione delle 4 Reti,
composte ciascuna da una decina di operato-
ri. L’obiettivo è quello di accompagnare il
processo di trasformazione delle reti di rela-
zioni, emerse nella Fase 1 dell’Azione di Siste-
ma, in vere e proprie reti di collaborazione,
che lavorino in modo sinergico e proattivo per
ottenere risultati comuni.
L’incubatore di rete, quindi, non sarà sempli-
cemente un’attività di consulenza teorica ma
un’attività fortemente pratica, un vero e pro-
prio percorso di accompagnamento che forni-
rà agli operatori del territorio coinvolti gli
strumenti per attivare e gestire le Reti. Da una
parte ci sarà l’assistenza tecnica specialistica
che, attraverso la consulenza di esperti in di-
verse aree di competenza (gestionale, comu-
nicativa, organizzativa, fiscale, legislativa,
bancaria e tecnologica) aiuterà i partecipanti
a definire, in maniera condivisa, il progetto di
Rete, i contenuti e la forma. Dall’altra parte
una consulenza sul versante relazionale, per
la comprensione e gestione delle dinamiche di
Grazie all’attività dell’incubatore, i soggetti
aderenti saranno quindi in grado di operare
autonomamente e elaborare:
il progetto di Rete;
il contenuto delle relazioni, ovvero i servizi
L’incubatore di rete
1 Meeting delle Reti
sabato 23 maggio 2015
4 Reti territoriali o di impresa
Rete agroalimentare
Rete dell’agricoltura sociale
Rete ospitale
Rete culturale, museale, ambientale
3 mesi di attività
3. Individuati i partecipanti, per ciascuna Rete
inizieranno le attività specifiche dell’incubato-
re.
Si parte con la Definizione dei progetti di
Rete, per la messa a punto del progetto e dei
relativi obiettivi comuni, attraverso l’analisi
dei componenti, la valutazione di caratteristi-
che, fattibilità e opportunità dell’idea di col-
laborazione.
Si passa poi alla fase I contenuti delle Reti:
servizi in comune e attività, per la definizio-
ne consapevole e condivisa dei contenuti e
l’individuazione di servizi in comune e attività
da svolgere insieme.
L’ultima fase è La forma delle Reti: organiz-
zazione e regole, ossia l’individuazione dello
strumento di aggregazione (Cooperativa di
comunità, GODO, Club di prodotto, Contratto
di rete ecc.) ideale e della forma giuridica
associabile (Consorzio, Società cooperativa,
Associazione ecc.).
Dopo quest’ultima fase, le Reti saranno quindi
ufficialmente operative.
che la Rete intende gestire in comune e le
attività da realizzare insieme agli altri
soggetti;
la forma delle relazioni, ovvero la struttu-
ra organizzativa, le regole, i disciplinari e
la forma giuridica della Rete.
Al di là della formalizzazione, resta chiara-
mente sempre aperta la possibilità di colla-
borare attraverso reti informali, non codifica-
te, come per altro già succede da tempo nel
territorio.
Perché organizzarsi in Reti?
Per condividere saperi, esperienze e
nuove idee
Per incentivare relazioni e
collaborazioni
Perché insieme è più facile ideare e
organizzare servizi innovativi per
rispondere alle esigenze del mercato
Per ridurre le spese di gestione dei
servizi
Perché quando cresce la Rete crescono
anche i singoli operatori e le aziende che
ne fanno parte
Per ricreare il concetto di comunità
rurale, favorendo così lo sviluppo locale
e la permanenza dei giovani
Il lavoro dell’incubatore di rete si articola in
attività interconnesse e consequenziali.
La prima è l’Individuazione dei partecipanti
alle attività dell’incubatore: saranno circa 10
per ognuna delle 4 Reti. Le manifestazioni di
interesse potranno essere comunicate già in
occasione del primo Meeting delle Reti (23
maggio) e poi in risposta all’avviso pubblico
che sarà pubblicato sul sito del GAL SGT
(www.galsgt.it).