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In collaborazione con
Documento di approfondimento della soluzione:
LISA
INDICE (da seguire come traccia guida)
1. Descrizione della soluzione
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
4. Descrizione dei destinatari della misura
5. Descrizione della tecnologia adottata
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
7. Tempi di progetto
1. Descrizione della soluzione
Il progetto LISA - Lavoro Inclusione Sviluppo Autonomia - in capo all’Unità Operativa
Sociale del Comitato Nazionale della Croce Rossa Italiana, è finanziato dal Ministero
del Lavoro e dalle Politiche Sociali, tramite l’aggiudicazione del bando promosso con
avviso di gara n. 1/2018.
Il progetto prevede la realizzazione di diverse azioni concertate che hanno l’obiettivo
di favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e
vulnerabilità e, al contempo, aumentare la consapevolezza della comunità
sull’importanza di coniugare produttività e inclusione, in particolare delle persone con
disabilità.
L’approccio integrato del progetto prevede, pertanto, il coinvolgimento di numerosi
attori: i beneficiari, le persone a supporto della loro inclusione e la comunità in generale
che verrà sensibilizzata al valore dell’inclusione lavorativa e sociale per la produttività
e lo sviluppo dei territori.
Il progetto è articolato in quattro fasi non temporalmente consequenziali ma inserite in
un processo di sviluppo e realizzazione delle azioni previste.
La prima ha effettuato una mappatura degli interventi di inclusione sociale già condotti,
in maniera strutturale o informale, a livello locale dai Comitati di Croce Rossa Italiana
nei confronti delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità con l’obiettivo di
analizzare i bisogni del territorio, i destinatari degli interventi, la capacità di risposta
locale, l’individuazione dei rapporti di collaborazione esistenti e i principali soggetti
coinvolti negli interventi di inclusione lavorativa.
In collaborazione con
I dati ottenuti dalla mappatura hanno consentito l’individuazione di 21 Comitati
territoriali, uno per Regione, sul cui territorio attuare interventi strutturati di inclusione
lavorativa.
La seconda fase ha visto la finalizzazione di un Modello Standard di Intervento, ovvero
il piano strategico per le attività di inclusione lavorativa e le linee guida da applicare
nei Comitati della Croce Rossa per la realizzazione delle stesse. Per poter preparare
i Volontari dei Comitati CRI all’implementazione di tali attività sono stati realizzati tre
eventi di formazione nazionale, realizzati da esperti esterni e personale CRI, rivolti ai
referenti dei Comitati individuati, a cui hanno partecipato 150 Volontari della Croce
Rossa. I Volontari così formati, a loro volta, stanno diffondendo i contenuti appresi
all’interno dei loro Comitati di appartenenza. Attraverso questa tecnica, stimiamo di
formare un totale di 600 Volontari sui temi dell’inclusione sociale e lavorativa delle
persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità. Infine, 21 Volontari sono stati
formati specificatamente alla promozione dell’autonomia delle persone con disabilità.
Per raggiungere i principali obiettivi di progetto, sia a livello nazionale che a livello
locale la Croce Rossa Italiana sta promuovendo la realizzazione di Accordi quadro e
locali con enti erogatori di formazione di rilevanza nazionale, con enti per
l’orientamento e l’intermediazione lavorativa, con associazioni di categorie e piccole,
medie e grandi aziende. Tali Accordi faciliteranno la creazione di reti locali a supporto
dell’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio e vulnerabilità.
La terza fase progettuale fotografa l’attuale momento di sviluppo del progetto: i
Volontari in servizio presso i Presidi CRI di accesso al lavoro e di inclusione sociale
hanno iniziato a strutturare le attività di inclusione per i beneficiari vulnerabili del loro
territorio, con lo scopo di orientare al lavoro 3000 persone e accompagnarne 600 in
percorsi di inserimento lavorativo. Un grande valore aggiunto del progetto è l’attività
di mentoring che i Volontari metteranno a servizio di tutti i beneficiari i quali avranno
avviato un percorso di lavoro; infatti, per persone che sono a rischio di esclusione
sociale, un grande ostacolo si cela nella condizione di marginalità che vivono
all’interno del tessuto sociale. L’affiancamento con i Volontari, che assistono e
supportano i beneficiari nei primi 6 mesi di vita lavorativa, è un'importante risorsa da
offrire alle aziende che investono e credono nel valore dell’inclusione lavorativa come
strumento per l’inclusione sociale. Tutte le informazioni raccolte dai Volontari nel corso
dello svolgimento delle suddette azioni progettuali, sono inserite all’interno di una
piattaforma di e-recruitment, in cui oltre ai profili dei beneficiari inseriti dai Volontari,
saranno presenti i profili di tutte le aziende e degli enti di formazione coinvolti nel
progetto sia a livello locale che nazionale. Per favorire il matching tra la domanda e
l’offerta di lavoro prevediamo di realizzare 10 eventi locali (al momento in modalità
online) di matching con il coinvolgimento di 200 datori di lavoro, per facilitare
l’inserimento lavorativo dei beneficiari.
Per raggiungere l’importante obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza del
valore dell’inclusione sociale come strumento per lo sviluppo del territorio, stiamo
In collaborazione con
realizzando una campagna di sensibilizzazione nazionale che coinvolgerà i media, i
social e che prevede la realizzazione di 21 eventi territoriali con l’obiettivo di
raggiungere il 5% della popolazione (3.503.000 persone).
Inoltre, in questa terza fase è stata avviata un’iniziativa sperimentale (Azione pilota
ENERGIA – Enable EveRyone Growth Independence Autonomy) a favore delle
persone in condizioni di grave svantaggio e vulnerabilità (tra cui persone con disabilità
intellettiva) per promuovere un modello replicabile di sviluppo economico e sociale del
territorio, attraverso l’attività di agricoltura sociale e turismo esperienziale. Tale
iniziativa residenziale, supportata da un’equipe specifica composta, tra gli altri, da uno
psicologo e un assistente sociale, si svolge nel Presidio di Susa, in Val di Susa in
Piemonte, e coinvolge 20 persone provenienti dalla Regione Piemonte. 5 di queste
persone accolte saranno formate per diventare trainer delle autonomie individuali e
verranno impiegate nella realizzazione di 10 attività di animazione territoriale che, si
stima, coinvolgeranno almeno 3000 persone della comunità.
La quarta e ultima fase prevede la misurazione degli interventi e la valutazione del loro
impatto. Le attività sono continuamente monitorate tramite strumenti di analisi e visite
effettuate in loco da parte del personale dello staff di progetto LISA.
Al termine del progetto, prevediamo di realizzare un incontro nazionale di scambio di
buone pratiche tra i referenti dei Presidi CRI di accesso al lavoro e un convengo
nazionale attraverso il quale si assicurerà la diffusione dei risultati di progetto e la
condivisione del report conclusivo dell’intervento.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
CRI sta realizzando il progetto LISA attraverso il supporto dell’Unità Operativa Sociale.
All’interno del team è stato inserito un Project Manager (Fernando Ippoliti), un
Administration Officer (Filippo Ballerini), un Officer Sociale (Martina Volpe) e un
Communication officer (Emiliano Albensi).
Fernando Ippoliti, con un'esperienza decennale nella gestione di progetti a
finanziamento pubblico - europeo, nazionale e regionale - svolge un’attività di
coordinamento e gestione delle attività progettuali, in stretto coordinamento con il
responsabile di Unità e la Direzione.
Filippo Ballerini, laureato in Economia ha una rilevante esperienza di amministrazione
in numerosi enti del terzo settore e ONG, sia in Italia sia all’Estero. Coordina tutta
l’attività finanziaria e amministrativa del progetto.
Martina Volpe, funzionario all’interno dell’Unità Sociale alla luce della sua esperienza
nel settore, si occupa dello sviluppo di relazioni con i principali stakeholders (aziende,
associazioni, ONG, enti di formazione) per la costruzione di un network volto a
promuovere il tema dell’inclusione sociale e lavorativa.
Emiliano Albensi, che opera all’interno dell'Unità Comunicazione, si occupa di tutti gli
aspetti legati alla comunicazione e alla campagna di sensibilizzazione nazionale, oltre
In collaborazione con
che della creazione del materiale promozionale (brochure, poster) e della gestione dei
canali social.
CRI si avvale inoltre del supporto dei Volontari, presenti all’interno dei Comitati
territoriali, per le attività dei Presidi e per le attività formative.
Per alcune specifiche attività, CRI ha incaricato soggetti terzi, più specificamente per
lo sviluppo di azioni formative sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa a favore dei
Volontari, una società agronomica per lo sviluppo di azioni di agricoltura sociale e una
società di comunicazione per la creazione di una piattaforma informatica per favorire
il matching tra domanda e offerta di lavoro.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare
Il progetto LISA intende rispondere a due obiettivi specifici strettamente correlati tra
loro:
1. Aumento dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di
svantaggio e vulnerabilità, in particolare delle persone con disabilità;
2. Aumento della consapevolezza della comunità sull’importanza di coniugare
produttività ed inclusione, in particolare delle persone con disabilità
Entrambi gli obiettivi rispondono alla necessità di offrire a persone in condizione di
svantaggio e vulnerabilità una possibilità di integrazione attiva nel tessuto sociale della
comunità di riferimento, con il duplice vantaggio di migliorare le condizioni economiche
e sociali dei destinatari delle attività e di diminuire il tasso di esclusione sociale
registrato nelle nostre comunità. Il progetto mira a rispondere sia a bisogni di natura
tecnica, quali l’orientamento al lavoro, i percorsi formativi e l’avvio di opportunità
lavorative, sia a bisogni di natura sociale, riducendo la sensazione di marginalità delle
persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità.
4. Descrizione dei destinatari della misura
I destinatari delle azioni progettuali sono innanzitutto i Volontari CRI che hanno
beneficiato di due attività formative, una sull’inclusione sociale e lavorativa e un’altra
sull'autonomia delle persone disabili, propedeutiche alla realizzazione degli interventi
di inclusione sociale e lavorativa all’interno dei 21 Presidi territoriali.
I principali destinatari sono le persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità,
quali: persone con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, persone fuoriuscite dalla
riabilitazione per problemi di dipendenza da sostanze, alcool o gioco d’azzardo, ex-
detenuti, giovani neet, adulti disoccupati di lungo periodo, persone migranti, donne,
lavoratori over 40 espulsi dal mercato del lavoro).
Un'ulteriore categoria di beneficiari è costituita da un gruppo di persone in gravi
condizioni di svantaggio e vulnerabilità (tra cui anche persone senza fissa dimora) che
saranno incluse all’interno di un percorso residenziale presso il Polo logistico CRI di
Bussoleno, nell’ambito dell’azione pilota ENERGIA.
6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari)
In collaborazione con
Il progetto LISA ha ricevuto un finanziamento da parte del Ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali pari al’80% delle spese previste, con un restante cofinanziamento da
parte di CRI pari al 20%.
Il piano finanziario copre una serie di spese che riguardano lo svolgimento delle attività
formative a favore dei Volontari CRI e dei beneficiari, le risorse umane interne per
attività di segreteria, monitoraggio e coordinamento, le attività di comunicazione
(acquisto materiale promozionale, campagne di promozione sul web e sui social) e di
sensibilizzazione, l'organizzazione di eventi territoriali, le attività dell’azione pilota
Energia (acquisto materiali e attrezzature, staff, vitto e alloggio dei beneficiari) e una
serie di acquisti per l’attivazione dei presidi LISA (computer, stampanti, arredi).
Il piano finanziario non prevede ulteriori investimenti da parte di CRI. Si rileva, tuttavia,
che una parte delle spese è stata destinata all'acquisto di materiale e attrezzature per
l’apertura di 20 Presidi territoriali presso i Comitati CRI coinvolti nel progetto, che
saranno naturalmente utilizzabili anche dopo la conclusione del progetto per le attività
di inclusione sociale e lavorativa.
7. Tempi di progetto
Le attività progettuali hanno una durata di 18 mesi; l’inizio delle stesse è avvenuto il
1° agosto 2020 e la conclusione è prevista il 1° febbraio 2022.
Attualmente il progetto è in fase di svolgimento.

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Documento di approfondimento

  • 1. In collaborazione con Documento di approfondimento della soluzione: LISA INDICE (da seguire come traccia guida) 1. Descrizione della soluzione 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare 4. Descrizione dei destinatari della misura 5. Descrizione della tecnologia adottata 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) 7. Tempi di progetto 1. Descrizione della soluzione Il progetto LISA - Lavoro Inclusione Sviluppo Autonomia - in capo all’Unità Operativa Sociale del Comitato Nazionale della Croce Rossa Italiana, è finanziato dal Ministero del Lavoro e dalle Politiche Sociali, tramite l’aggiudicazione del bando promosso con avviso di gara n. 1/2018. Il progetto prevede la realizzazione di diverse azioni concertate che hanno l’obiettivo di favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità e, al contempo, aumentare la consapevolezza della comunità sull’importanza di coniugare produttività e inclusione, in particolare delle persone con disabilità. L’approccio integrato del progetto prevede, pertanto, il coinvolgimento di numerosi attori: i beneficiari, le persone a supporto della loro inclusione e la comunità in generale che verrà sensibilizzata al valore dell’inclusione lavorativa e sociale per la produttività e lo sviluppo dei territori. Il progetto è articolato in quattro fasi non temporalmente consequenziali ma inserite in un processo di sviluppo e realizzazione delle azioni previste. La prima ha effettuato una mappatura degli interventi di inclusione sociale già condotti, in maniera strutturale o informale, a livello locale dai Comitati di Croce Rossa Italiana nei confronti delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità con l’obiettivo di analizzare i bisogni del territorio, i destinatari degli interventi, la capacità di risposta locale, l’individuazione dei rapporti di collaborazione esistenti e i principali soggetti coinvolti negli interventi di inclusione lavorativa.
  • 2. In collaborazione con I dati ottenuti dalla mappatura hanno consentito l’individuazione di 21 Comitati territoriali, uno per Regione, sul cui territorio attuare interventi strutturati di inclusione lavorativa. La seconda fase ha visto la finalizzazione di un Modello Standard di Intervento, ovvero il piano strategico per le attività di inclusione lavorativa e le linee guida da applicare nei Comitati della Croce Rossa per la realizzazione delle stesse. Per poter preparare i Volontari dei Comitati CRI all’implementazione di tali attività sono stati realizzati tre eventi di formazione nazionale, realizzati da esperti esterni e personale CRI, rivolti ai referenti dei Comitati individuati, a cui hanno partecipato 150 Volontari della Croce Rossa. I Volontari così formati, a loro volta, stanno diffondendo i contenuti appresi all’interno dei loro Comitati di appartenenza. Attraverso questa tecnica, stimiamo di formare un totale di 600 Volontari sui temi dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità. Infine, 21 Volontari sono stati formati specificatamente alla promozione dell’autonomia delle persone con disabilità. Per raggiungere i principali obiettivi di progetto, sia a livello nazionale che a livello locale la Croce Rossa Italiana sta promuovendo la realizzazione di Accordi quadro e locali con enti erogatori di formazione di rilevanza nazionale, con enti per l’orientamento e l’intermediazione lavorativa, con associazioni di categorie e piccole, medie e grandi aziende. Tali Accordi faciliteranno la creazione di reti locali a supporto dell’inserimento lavorativo di persone in condizioni di svantaggio e vulnerabilità. La terza fase progettuale fotografa l’attuale momento di sviluppo del progetto: i Volontari in servizio presso i Presidi CRI di accesso al lavoro e di inclusione sociale hanno iniziato a strutturare le attività di inclusione per i beneficiari vulnerabili del loro territorio, con lo scopo di orientare al lavoro 3000 persone e accompagnarne 600 in percorsi di inserimento lavorativo. Un grande valore aggiunto del progetto è l’attività di mentoring che i Volontari metteranno a servizio di tutti i beneficiari i quali avranno avviato un percorso di lavoro; infatti, per persone che sono a rischio di esclusione sociale, un grande ostacolo si cela nella condizione di marginalità che vivono all’interno del tessuto sociale. L’affiancamento con i Volontari, che assistono e supportano i beneficiari nei primi 6 mesi di vita lavorativa, è un'importante risorsa da offrire alle aziende che investono e credono nel valore dell’inclusione lavorativa come strumento per l’inclusione sociale. Tutte le informazioni raccolte dai Volontari nel corso dello svolgimento delle suddette azioni progettuali, sono inserite all’interno di una piattaforma di e-recruitment, in cui oltre ai profili dei beneficiari inseriti dai Volontari, saranno presenti i profili di tutte le aziende e degli enti di formazione coinvolti nel progetto sia a livello locale che nazionale. Per favorire il matching tra la domanda e l’offerta di lavoro prevediamo di realizzare 10 eventi locali (al momento in modalità online) di matching con il coinvolgimento di 200 datori di lavoro, per facilitare l’inserimento lavorativo dei beneficiari. Per raggiungere l’importante obiettivo di sensibilizzare la comunità sull’importanza del valore dell’inclusione sociale come strumento per lo sviluppo del territorio, stiamo
  • 3. In collaborazione con realizzando una campagna di sensibilizzazione nazionale che coinvolgerà i media, i social e che prevede la realizzazione di 21 eventi territoriali con l’obiettivo di raggiungere il 5% della popolazione (3.503.000 persone). Inoltre, in questa terza fase è stata avviata un’iniziativa sperimentale (Azione pilota ENERGIA – Enable EveRyone Growth Independence Autonomy) a favore delle persone in condizioni di grave svantaggio e vulnerabilità (tra cui persone con disabilità intellettiva) per promuovere un modello replicabile di sviluppo economico e sociale del territorio, attraverso l’attività di agricoltura sociale e turismo esperienziale. Tale iniziativa residenziale, supportata da un’equipe specifica composta, tra gli altri, da uno psicologo e un assistente sociale, si svolge nel Presidio di Susa, in Val di Susa in Piemonte, e coinvolge 20 persone provenienti dalla Regione Piemonte. 5 di queste persone accolte saranno formate per diventare trainer delle autonomie individuali e verranno impiegate nella realizzazione di 10 attività di animazione territoriale che, si stima, coinvolgeranno almeno 3000 persone della comunità. La quarta e ultima fase prevede la misurazione degli interventi e la valutazione del loro impatto. Le attività sono continuamente monitorate tramite strumenti di analisi e visite effettuate in loco da parte del personale dello staff di progetto LISA. Al termine del progetto, prevediamo di realizzare un incontro nazionale di scambio di buone pratiche tra i referenti dei Presidi CRI di accesso al lavoro e un convengo nazionale attraverso il quale si assicurerà la diffusione dei risultati di progetto e la condivisione del report conclusivo dell’intervento. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze CRI sta realizzando il progetto LISA attraverso il supporto dell’Unità Operativa Sociale. All’interno del team è stato inserito un Project Manager (Fernando Ippoliti), un Administration Officer (Filippo Ballerini), un Officer Sociale (Martina Volpe) e un Communication officer (Emiliano Albensi). Fernando Ippoliti, con un'esperienza decennale nella gestione di progetti a finanziamento pubblico - europeo, nazionale e regionale - svolge un’attività di coordinamento e gestione delle attività progettuali, in stretto coordinamento con il responsabile di Unità e la Direzione. Filippo Ballerini, laureato in Economia ha una rilevante esperienza di amministrazione in numerosi enti del terzo settore e ONG, sia in Italia sia all’Estero. Coordina tutta l’attività finanziaria e amministrativa del progetto. Martina Volpe, funzionario all’interno dell’Unità Sociale alla luce della sua esperienza nel settore, si occupa dello sviluppo di relazioni con i principali stakeholders (aziende, associazioni, ONG, enti di formazione) per la costruzione di un network volto a promuovere il tema dell’inclusione sociale e lavorativa. Emiliano Albensi, che opera all’interno dell'Unità Comunicazione, si occupa di tutti gli aspetti legati alla comunicazione e alla campagna di sensibilizzazione nazionale, oltre
  • 4. In collaborazione con che della creazione del materiale promozionale (brochure, poster) e della gestione dei canali social. CRI si avvale inoltre del supporto dei Volontari, presenti all’interno dei Comitati territoriali, per le attività dei Presidi e per le attività formative. Per alcune specifiche attività, CRI ha incaricato soggetti terzi, più specificamente per lo sviluppo di azioni formative sul tema dell’inclusione sociale e lavorativa a favore dei Volontari, una società agronomica per lo sviluppo di azioni di agricoltura sociale e una società di comunicazione per la creazione di una piattaforma informatica per favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare Il progetto LISA intende rispondere a due obiettivi specifici strettamente correlati tra loro: 1. Aumento dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità, in particolare delle persone con disabilità; 2. Aumento della consapevolezza della comunità sull’importanza di coniugare produttività ed inclusione, in particolare delle persone con disabilità Entrambi gli obiettivi rispondono alla necessità di offrire a persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità una possibilità di integrazione attiva nel tessuto sociale della comunità di riferimento, con il duplice vantaggio di migliorare le condizioni economiche e sociali dei destinatari delle attività e di diminuire il tasso di esclusione sociale registrato nelle nostre comunità. Il progetto mira a rispondere sia a bisogni di natura tecnica, quali l’orientamento al lavoro, i percorsi formativi e l’avvio di opportunità lavorative, sia a bisogni di natura sociale, riducendo la sensazione di marginalità delle persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità. 4. Descrizione dei destinatari della misura I destinatari delle azioni progettuali sono innanzitutto i Volontari CRI che hanno beneficiato di due attività formative, una sull’inclusione sociale e lavorativa e un’altra sull'autonomia delle persone disabili, propedeutiche alla realizzazione degli interventi di inclusione sociale e lavorativa all’interno dei 21 Presidi territoriali. I principali destinatari sono le persone in condizione di svantaggio e vulnerabilità, quali: persone con disabilità fisica, psichica e/o sensoriale, persone fuoriuscite dalla riabilitazione per problemi di dipendenza da sostanze, alcool o gioco d’azzardo, ex- detenuti, giovani neet, adulti disoccupati di lungo periodo, persone migranti, donne, lavoratori over 40 espulsi dal mercato del lavoro). Un'ulteriore categoria di beneficiari è costituita da un gruppo di persone in gravi condizioni di svantaggio e vulnerabilità (tra cui anche persone senza fissa dimora) che saranno incluse all’interno di un percorso residenziale presso il Polo logistico CRI di Bussoleno, nell’ambito dell’azione pilota ENERGIA. 6. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari)
  • 5. In collaborazione con Il progetto LISA ha ricevuto un finanziamento da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali pari al’80% delle spese previste, con un restante cofinanziamento da parte di CRI pari al 20%. Il piano finanziario copre una serie di spese che riguardano lo svolgimento delle attività formative a favore dei Volontari CRI e dei beneficiari, le risorse umane interne per attività di segreteria, monitoraggio e coordinamento, le attività di comunicazione (acquisto materiale promozionale, campagne di promozione sul web e sui social) e di sensibilizzazione, l'organizzazione di eventi territoriali, le attività dell’azione pilota Energia (acquisto materiali e attrezzature, staff, vitto e alloggio dei beneficiari) e una serie di acquisti per l’attivazione dei presidi LISA (computer, stampanti, arredi). Il piano finanziario non prevede ulteriori investimenti da parte di CRI. Si rileva, tuttavia, che una parte delle spese è stata destinata all'acquisto di materiale e attrezzature per l’apertura di 20 Presidi territoriali presso i Comitati CRI coinvolti nel progetto, che saranno naturalmente utilizzabili anche dopo la conclusione del progetto per le attività di inclusione sociale e lavorativa. 7. Tempi di progetto Le attività progettuali hanno una durata di 18 mesi; l’inizio delle stesse è avvenuto il 1° agosto 2020 e la conclusione è prevista il 1° febbraio 2022. Attualmente il progetto è in fase di svolgimento.