Il cibo nel 2050? I consumatori lo vorrebbero più controllato, sicuro, e per certi versi "democratico, accessibile a tutti", ma se lo aspettano anche "freddo, sterile, standardizzato".
IO MANGIO TUTTO! Percorso di educazione allo spreco alimentare per le scuole ...Stefania Farsagli
IO MANGIO TUTTO! è un percorso formativo spreco alimentare rivolto alle scuole elementari. Nella sua fase sperimentale sarà realizzato in Lombardia dalla Fondazione Rosselli e Actionaid, con il patrocinio dell'USR Lombardia. Il progetto ha vinto un bando della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. E' in fase id sviluppo il percorso rivolto alle scuole medie e superiori.
Responsabile di progetto: Stefania Farsagli, Fondazione Rosselli
Ipsos e Tuttofood raccontano evoluzioni e risposte per i nuovi consumatoriNando Pagnoncelli
L’appuntamento da segnare in agenda per un giro del mondo alla scoperta dei sapori dell’eccellenza worldwide è con TUTTOFOOD – la più grande tra le manifestazioni italiane dedicate all’alimentare – che dal 3 al 6 maggio 2015 animerà i padiglioni di fieramilano.
Il mondo food, del resto, è finalmente in ripresa: e nel nostro Paese – che, non dimentichiamolo, in questo campo rimane la reference per il resto del mondo – si delineano nuove tendenze che destano l’interesse sia dei sempre più numerosi appassionati, sia dei professionals alla ricerca di opportunità di business da sviluppare.
Lo scopo di questa ricerca è di rilevare, descrivere ed analizzare la relazione degli italiani con il “cibo“ sotto i più svariati profili. Non si poteva non partire da un approfondimento della variabile tempo che nella società attuale è probabilmente la risorsa che più scarseggia nella vita delle persone.
Ma il cibo gioca un ruolo fondamentale nelle relazioni individuali e collettive, familiari, con il territorio e per questo una sezione è specificatamente dedicata alla combinazione cibo/relazioni.
Il cibo è anche un driver formidabile di benessere e salute perché i danni provocati da una cattiva educazione alimentare sono sotto gli occhi di tutti, in particolare nel caso delle fasce più fragili della popolazione.
In una società sempre più disillusa la ricerca di valori, di comportamenti responsabili, di un’economia permeata dall’etica non può prescindere da una nuova considerazione verso il cibo. Perché il cibo non è una merce qualunque ma un condensato di valori sociali, ambientali, storici e culturali. E a questo proposito non si poteva rinunciare ad un passaggio sulla percezione che gli italiani hanno del cibo come fattore culturale. Come diceva Feuerbach «l’uomo è ciò che mangia» racchiudendo in questa espressione dimensione fisica e dimensione immateriale dell’esistenza.
Questo rapporto fa il punto sullo stato dei pubblici esercizi in Italia utilizzando le informazioni disponibili al 31 dicembre 2018.
Un obiettivo perseguito analizzando le principali variabili macro di un settore complesso quale è quello della ristorazione senza trascurare, tuttavia, anche alcuni fenomeni micro come, ad esempio, quello relativo alla dinamica dei prezzi di alcuni prodotti di punta del consumo alimentare fuori casa. Domanda ed offerta sono gli spazi che formano il campo dell’indagine con informazioni generalmente tra le più aggiornate ma anche con il ricorso a serie storiche per avere contezza dell’evoluzione dei fenomeni, in particolare di quelli più specificatamente economici.
La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi del contesto macroeconomico soprattutto per ciò che riguarda la dinamica dei consumi sia nel complesso dell’economia che nello specifico della ristorazione. Particolare interesse riveste la sezione sull’Europa attraverso cui è possibile seguire il posizionamento dell’Italia nel più vasto panorama europeo dei consumi alimentari fuori casa.
La seconda parte si occupa di osservare, invece, struttura e dinamica imprenditoriale utilizzando gli archivi delle Camere di Commercio. Stock delle imprese, natalità e mortalità sono i principali fenomeni osservati. La forte vocazione territoriale delle imprese di pubblico esercizio ha suggerito di presentare le informazioni almeno a livello regionale.
Nella terza parte ci si è concentrati sulle performance economiche del settore misurando valore aggiunto, occupazione e produttività. L’illustrazione delle dinamiche strutturali di medio-lungo termine si accompagna alla presentazione di valori aggiornati e al monitoraggio della congiuntura per mezzo dell’osservatorio trimestrale della Federazione. Ampio spazio viene dato alla dinamica dei prezzi nel corso dell’ultimo anno sia in termini di variazioni che di livello con un approfondimento su base regionale.
Il lavoro si chiude con l’analisi dei comportamenti di consumo fuori casa effettuata per mezzo di un’indagine CATI i cui principali obiettivi sono stati quelli di misurare il livello di accesso al servizio ed i modelli di consumo e di spesa seguendo il consumatore nelle diverse occasioni della giornata, dalla colazione della mattina alla cena.
L’edizione di quest’anno fa il punto, in termini di approfondimento, su alcuni temi di attualità del settore come l’evoluzione degli stili alimentari e la lotta allo spreco alimentare.
Il cibo nel 2050? I consumatori lo vorrebbero più controllato, sicuro, e per certi versi "democratico, accessibile a tutti", ma se lo aspettano anche "freddo, sterile, standardizzato".
IO MANGIO TUTTO! Percorso di educazione allo spreco alimentare per le scuole ...Stefania Farsagli
IO MANGIO TUTTO! è un percorso formativo spreco alimentare rivolto alle scuole elementari. Nella sua fase sperimentale sarà realizzato in Lombardia dalla Fondazione Rosselli e Actionaid, con il patrocinio dell'USR Lombardia. Il progetto ha vinto un bando della Regione Lombardia e della Fondazione Cariplo. E' in fase id sviluppo il percorso rivolto alle scuole medie e superiori.
Responsabile di progetto: Stefania Farsagli, Fondazione Rosselli
Ipsos e Tuttofood raccontano evoluzioni e risposte per i nuovi consumatoriNando Pagnoncelli
L’appuntamento da segnare in agenda per un giro del mondo alla scoperta dei sapori dell’eccellenza worldwide è con TUTTOFOOD – la più grande tra le manifestazioni italiane dedicate all’alimentare – che dal 3 al 6 maggio 2015 animerà i padiglioni di fieramilano.
Il mondo food, del resto, è finalmente in ripresa: e nel nostro Paese – che, non dimentichiamolo, in questo campo rimane la reference per il resto del mondo – si delineano nuove tendenze che destano l’interesse sia dei sempre più numerosi appassionati, sia dei professionals alla ricerca di opportunità di business da sviluppare.
Lo scopo di questa ricerca è di rilevare, descrivere ed analizzare la relazione degli italiani con il “cibo“ sotto i più svariati profili. Non si poteva non partire da un approfondimento della variabile tempo che nella società attuale è probabilmente la risorsa che più scarseggia nella vita delle persone.
Ma il cibo gioca un ruolo fondamentale nelle relazioni individuali e collettive, familiari, con il territorio e per questo una sezione è specificatamente dedicata alla combinazione cibo/relazioni.
Il cibo è anche un driver formidabile di benessere e salute perché i danni provocati da una cattiva educazione alimentare sono sotto gli occhi di tutti, in particolare nel caso delle fasce più fragili della popolazione.
In una società sempre più disillusa la ricerca di valori, di comportamenti responsabili, di un’economia permeata dall’etica non può prescindere da una nuova considerazione verso il cibo. Perché il cibo non è una merce qualunque ma un condensato di valori sociali, ambientali, storici e culturali. E a questo proposito non si poteva rinunciare ad un passaggio sulla percezione che gli italiani hanno del cibo come fattore culturale. Come diceva Feuerbach «l’uomo è ciò che mangia» racchiudendo in questa espressione dimensione fisica e dimensione immateriale dell’esistenza.
Questo rapporto fa il punto sullo stato dei pubblici esercizi in Italia utilizzando le informazioni disponibili al 31 dicembre 2018.
Un obiettivo perseguito analizzando le principali variabili macro di un settore complesso quale è quello della ristorazione senza trascurare, tuttavia, anche alcuni fenomeni micro come, ad esempio, quello relativo alla dinamica dei prezzi di alcuni prodotti di punta del consumo alimentare fuori casa. Domanda ed offerta sono gli spazi che formano il campo dell’indagine con informazioni generalmente tra le più aggiornate ma anche con il ricorso a serie storiche per avere contezza dell’evoluzione dei fenomeni, in particolare di quelli più specificatamente economici.
La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi del contesto macroeconomico soprattutto per ciò che riguarda la dinamica dei consumi sia nel complesso dell’economia che nello specifico della ristorazione. Particolare interesse riveste la sezione sull’Europa attraverso cui è possibile seguire il posizionamento dell’Italia nel più vasto panorama europeo dei consumi alimentari fuori casa.
La seconda parte si occupa di osservare, invece, struttura e dinamica imprenditoriale utilizzando gli archivi delle Camere di Commercio. Stock delle imprese, natalità e mortalità sono i principali fenomeni osservati. La forte vocazione territoriale delle imprese di pubblico esercizio ha suggerito di presentare le informazioni almeno a livello regionale.
Nella terza parte ci si è concentrati sulle performance economiche del settore misurando valore aggiunto, occupazione e produttività. L’illustrazione delle dinamiche strutturali di medio-lungo termine si accompagna alla presentazione di valori aggiornati e al monitoraggio della congiuntura per mezzo dell’osservatorio trimestrale della Federazione. Ampio spazio viene dato alla dinamica dei prezzi nel corso dell’ultimo anno sia in termini di variazioni che di livello con un approfondimento su base regionale.
Il lavoro si chiude con l’analisi dei comportamenti di consumo fuori casa effettuata per mezzo di un’indagine CATI i cui principali obiettivi sono stati quelli di misurare il livello di accesso al servizio ed i modelli di consumo e di spesa seguendo il consumatore nelle diverse occasioni della giornata, dalla colazione della mattina alla cena.
L’edizione di quest’anno fa il punto, in termini di approfondimento, su alcuni temi di attualità del settore come l’evoluzione degli stili alimentari e la lotta allo spreco alimentare.
“Oggi viviamo in una società che sta assistendo a cambiamenti demografici senza precedenti nella storia. Queste modifiche stanno mutando il mondo conosciuto fino ad oggi” (United Nations Report)
This work was made for a job posting and it analyze competitors and consumer trends to give Nutella a new position in mass market and a new go-to-market strategy.
WWF Italia: evento 11 ottobre 2013 Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta ...WWF ITALIA
Intervista ad Eva Alessi http://bit.ly/17WZw4N
Alla giornata, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, hanno partecipato anche Michele Candotti, capogabinetto dell’UNEP a Nairobi, Andrea Segré, che ha appena presentato il rapporto Waste Watcher 2013 sugli sprechi domestici, e rappresentanti del Master of Management in Food & Beverage della Bocconi, di Federdistribuzione e delle imprese e università coinvolte. A tutti i presenti è stata distribuita, come cadeaux antispreco, una selezione di piante aromatiche all’interno di Crush Box, contenitore creato con una innovativa carta ecologica realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali (agrumi, caffè, noci, mais, olive) da Alisea Recycled and Reused Green Objects Design.
http://bit.ly/1cCAUPW
Food_Trends è la ricerca multiclients di GPF che consente alle aziende di disporre di un’ampia e approfondita fonte primaria di informazione su atteggiamenti e aspettative dei consumatori nel mondo del Food a 360°, per analizzare le tendenze alimentari, delineare possibili scenari di azione e definire strategie di marketing nel breve e medio periodo, fondate su solide basi. La rilevazione del GPF FOOD TRENDS è la serie storica più ampia di dati e informazioni che esista in Italia: l’indagine viene realizzata dal 1982.
I Quaderni dell'Isea - Sensibilizzazione e lotta allo spreco alimentareISEA ODV
Il termine più comune di spreco alimentare è quello di
“cibo acquistato e non consumato che finisce nella spazzatura”
Nuovo lavoro presentato dai soci ISEA Onlus
Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavolaIpsos
È un vero e proprio identikit del consumatore food & beverage italiano, in termini di gusti, motivazioni d’acquisto e attitudini per il futuro, quello che ha tracciato il convegno La filiera alimentare dopo Expo. Strategie d’Impresa ed esigenze del consumatore, organizzato oggi da TUTTOFOOD, la Milano World Food Exhibition. Un profiling scaturito da un vivace dibattito sui risultati, svelati in anteprima a una nutrita platea di addetti ai lavori, della ricerca Ipsos "Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavola" illustrata dal CEO Jennifer Hubber.
Tiso_INVESTIRE IN SALUTE_elisir disalute2013Domenico Tiso
Dr Domenico Tiso, Medico Responsabile dell'Ambulatorio di Nutrizione e Benessere, Clinica Villa Maria di Rimini, Presidente ASAS (Associazione per la Salute correlata all’Alimentazione e agli Stili di vita)
segreteriadottortiso@gmail.com
http://comunicareperlasalute.blogspot.com
La sfida della 30esima edizione del Premio Marketing SIM è: ringiovanire il target italiano di National Geographic attraverso una strategia di estensione del brand.
Vestendo i panni del Marketing Team di National Geographic, ciascuna squadra dovrà sviluppare un piano di marketing che, definendo gli aspetti strategici ed operativi per l’estensione del brand in un nuovo business, sia in grado di valorizzare il potenziale della marca attraendo al contempo un pubblico più giovane.
L’estensione di marca dovrà conseguirsi scegliendo un business tra quelli compresi nel seguente basket:
- Tourism;
- Consumer Product;
- Digital.
In particolare, ciascun piano dovrà:
· evidenziare lo specifico segmento di clienti che si intende attrarre nell’ambito del generico target degli Under 40.
· specificare le modalità attraverso le quali la brand extension verrà posta in essere, identificando il/i partner potenziale/i (in modo puntuale o descrivendone il profilo) e i vantaggi reciproci;
· definire il posizionamento nell’ambito del business prescelto;
· declinare le leve operative di marketing (assortimento, servizi, prezzo, comunicazione, distribuzione) specificando le reciproche responsabilità dei partner.
Gli italiani e il cibo
Milano, 8 maggio 2017
Come sono cambiati gli stili alimentari negli ultimi 20 anni.
Ricerca Fipe su come sono cambiati i consumi del Belpaese negli ultimi vent'anni.
Oggi il 35% della spesa alimentare è indirizzata su bar e ristoranti.
Ridotta significativamente la spesa per pane e cerali (-7,5% nel periodo 2000 - 2015) e per la carne (-8,1%).
I consumi di pasta e dessert scendono in casa ma resistono al ristorante. Eppure anche fuoricasa gli italiani si dimostrano più attenti al tema del benessere consumando meno sale e grassi animali e privilegiando la verdura.
Il 90% dei ristoranti sceglie prodotti a filiera corta, mentre l'84% cambia il menù al massimo entro 4 mesi. Grande attenzione alle intolleranze alimentari: 2/3 dei locali prevede menù dedicati a chi ha specifiche esigenze di salute.
Il cibo ha sempre avuto un ruolo cruciale nella vita degli italiani:
•siamo il Paese della grande tradizione nella cucina
•al pasto è sempre stata associata la tavola apparecchiata, la famiglia riunita
•il cibo è CONVIVIALITA’, al contrario di quanto accade nei paesi del nord Europa
Scopri i risultati del primo sondaggio cittadino sul gradimento del servizio di refezione scolastica di Civitanova Marche da parte dei genitori. Leggi i risultati!
“Oggi viviamo in una società che sta assistendo a cambiamenti demografici senza precedenti nella storia. Queste modifiche stanno mutando il mondo conosciuto fino ad oggi” (United Nations Report)
This work was made for a job posting and it analyze competitors and consumer trends to give Nutella a new position in mass market and a new go-to-market strategy.
WWF Italia: evento 11 ottobre 2013 Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta ...WWF ITALIA
Intervista ad Eva Alessi http://bit.ly/17WZw4N
Alla giornata, che ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, hanno partecipato anche Michele Candotti, capogabinetto dell’UNEP a Nairobi, Andrea Segré, che ha appena presentato il rapporto Waste Watcher 2013 sugli sprechi domestici, e rappresentanti del Master of Management in Food & Beverage della Bocconi, di Federdistribuzione e delle imprese e università coinvolte. A tutti i presenti è stata distribuita, come cadeaux antispreco, una selezione di piante aromatiche all’interno di Crush Box, contenitore creato con una innovativa carta ecologica realizzata con sottoprodotti di lavorazioni agro-industriali (agrumi, caffè, noci, mais, olive) da Alisea Recycled and Reused Green Objects Design.
http://bit.ly/1cCAUPW
Food_Trends è la ricerca multiclients di GPF che consente alle aziende di disporre di un’ampia e approfondita fonte primaria di informazione su atteggiamenti e aspettative dei consumatori nel mondo del Food a 360°, per analizzare le tendenze alimentari, delineare possibili scenari di azione e definire strategie di marketing nel breve e medio periodo, fondate su solide basi. La rilevazione del GPF FOOD TRENDS è la serie storica più ampia di dati e informazioni che esista in Italia: l’indagine viene realizzata dal 1982.
I Quaderni dell'Isea - Sensibilizzazione e lotta allo spreco alimentareISEA ODV
Il termine più comune di spreco alimentare è quello di
“cibo acquistato e non consumato che finisce nella spazzatura”
Nuovo lavoro presentato dai soci ISEA Onlus
Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavolaIpsos
È un vero e proprio identikit del consumatore food & beverage italiano, in termini di gusti, motivazioni d’acquisto e attitudini per il futuro, quello che ha tracciato il convegno La filiera alimentare dopo Expo. Strategie d’Impresa ed esigenze del consumatore, organizzato oggi da TUTTOFOOD, la Milano World Food Exhibition. Un profiling scaturito da un vivace dibattito sui risultati, svelati in anteprima a una nutrita platea di addetti ai lavori, della ricerca Ipsos "Il futuro vien mangiando. Tradizioni e rivoluzioni dalla spesa alla tavola" illustrata dal CEO Jennifer Hubber.
Tiso_INVESTIRE IN SALUTE_elisir disalute2013Domenico Tiso
Dr Domenico Tiso, Medico Responsabile dell'Ambulatorio di Nutrizione e Benessere, Clinica Villa Maria di Rimini, Presidente ASAS (Associazione per la Salute correlata all’Alimentazione e agli Stili di vita)
segreteriadottortiso@gmail.com
http://comunicareperlasalute.blogspot.com
La sfida della 30esima edizione del Premio Marketing SIM è: ringiovanire il target italiano di National Geographic attraverso una strategia di estensione del brand.
Vestendo i panni del Marketing Team di National Geographic, ciascuna squadra dovrà sviluppare un piano di marketing che, definendo gli aspetti strategici ed operativi per l’estensione del brand in un nuovo business, sia in grado di valorizzare il potenziale della marca attraendo al contempo un pubblico più giovane.
L’estensione di marca dovrà conseguirsi scegliendo un business tra quelli compresi nel seguente basket:
- Tourism;
- Consumer Product;
- Digital.
In particolare, ciascun piano dovrà:
· evidenziare lo specifico segmento di clienti che si intende attrarre nell’ambito del generico target degli Under 40.
· specificare le modalità attraverso le quali la brand extension verrà posta in essere, identificando il/i partner potenziale/i (in modo puntuale o descrivendone il profilo) e i vantaggi reciproci;
· definire il posizionamento nell’ambito del business prescelto;
· declinare le leve operative di marketing (assortimento, servizi, prezzo, comunicazione, distribuzione) specificando le reciproche responsabilità dei partner.
Gli italiani e il cibo
Milano, 8 maggio 2017
Come sono cambiati gli stili alimentari negli ultimi 20 anni.
Ricerca Fipe su come sono cambiati i consumi del Belpaese negli ultimi vent'anni.
Oggi il 35% della spesa alimentare è indirizzata su bar e ristoranti.
Ridotta significativamente la spesa per pane e cerali (-7,5% nel periodo 2000 - 2015) e per la carne (-8,1%).
I consumi di pasta e dessert scendono in casa ma resistono al ristorante. Eppure anche fuoricasa gli italiani si dimostrano più attenti al tema del benessere consumando meno sale e grassi animali e privilegiando la verdura.
Il 90% dei ristoranti sceglie prodotti a filiera corta, mentre l'84% cambia il menù al massimo entro 4 mesi. Grande attenzione alle intolleranze alimentari: 2/3 dei locali prevede menù dedicati a chi ha specifiche esigenze di salute.
Il cibo ha sempre avuto un ruolo cruciale nella vita degli italiani:
•siamo il Paese della grande tradizione nella cucina
•al pasto è sempre stata associata la tavola apparecchiata, la famiglia riunita
•il cibo è CONVIVIALITA’, al contrario di quanto accade nei paesi del nord Europa
Scopri i risultati del primo sondaggio cittadino sul gradimento del servizio di refezione scolastica di Civitanova Marche da parte dei genitori. Leggi i risultati!
Per il secondo anno consecutivo, Ipsos ha condotto l'indagine sulla pericolo delle percezioni. Scopri quale è il paese più ignorante tra i 33 nei quali è stata effettuata la ricerca..
La percezione della violenza di genere in Italia: una tipologia di approccio ...Nando Pagnoncelli
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre, WeWorld propone anche nel 2015, per il terzo anno consecutivo, l’indagine Rosa Shocking sugli strumenti utili alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne.
La pubblicazione contiene i risultati dell’indagine Ipsos che per il secondo anno collabora con WeWorld per entrare a fondo di questa tematica. I risultati fotografano un’Italia ancora parzialmente ancorata a luoghi
comuni ma con delle interessanti sfumature in chiave generazionale.
Come afferrare Proteo: la prima ricerca di base sulla RadioNando Pagnoncelli
La radio, è noto, è un mezzo resiliente, si adatta benissimo ai cambiamenti nelle abitudini e nelle tecnologie. Adesso però la prima Ricerca di Base ’Come afferrare Proteo’ presentata il 29 ottobre Ipsos e Gfk ha aggiunto un elemento di comprensione del fenomeno registrando come la radio piaccia molto anche ai più giovani
Dal 1999, l'Osservatorio Fedeltà presenta le sue ricerche in occasione del Convegno Annuale "Il Futuro del Micromarketing" che attira a Parma ogni anno oltre 400 marketing manager di molteplici settori, dal Largo Consumo alla Grande Distribuzione, dalla Pubblicità alla Finanza alle Nuove Tecnologie.
Quest'anno anche Ipsos ha partecipato all'evento con la ricerca "Chi è il consumatore fedele?" presentata da Enrico Billi, direttore di Ipsos Loyalty
"Gli italiani e il risparmio" - 91ª Giornata Mondiale del RisparmioNando Pagnoncelli
Cresce per il terzo anno consecutivo la quota di italiani capaci di risparmiare: nel 2015 sono stati il 37%, in aumento dal 33% del 2014. Si tratta del dato più alto dal 2010. Lo segnala il Rapporto curato da Acri e Ipsos per la 91esima Giornata mondiale del Risparmio, osservando inoltre che si riducono per il terzo anno di fila le famiglie in saldo negativo di risparmio: scendono dal 25 al 22%, ai minimi dal 2005. Torna "la voglia di mattone", è l'investimento ideale per il 29% degli italiani. Si spende per auto e telefonia
La corporate social responsibility vista da opinione pubblica Nando Pagnoncelli
La parola Corporate Social Responsibility è ancora poco conosciuta dal grande pubblico, in particolare in Italia, ma gli effetti positivi delle politiche di sostenibilità sui consumatori e sulle imprese sono sempre più tangibili. È quanto emerge dalla ricerca IPSOS, “La Corporate Social Responsibility vista da opinione pubblica e imprese”, presentata in occasione dell’evento organizzato da Autogrill il 17 e 18 settembre, a Milano, per celebrare il 10° anniversario del Rapporto di Sostenibilità: “Autogrill 10 – Ten Years of Sustainability Looking at the Future. Business and Sustainability: Opportunities and Developments”.
Riduzione del danno applicato al tabacco e prodotti alternativiNando Pagnoncelli
Il concetto di riduzione del danno VAGO e POCO ARTICOLATO. Pressoché IGNOTO nel suo reale significato. legato a una generica idea di TUTELA DELLA SALUTE COLLETTIVA, di PROTEZIONE DELL’AMBIENTE e DELLA PERSONA. Spontaneamente il termine “DANNO” viene molto spesso inteso come sinonimo di “RISCHIO”
e il concetto di riduzione del danno tende a coincidere con STRATEGIE DI TIPO PREVENTIVO
Il 3-4-5 marzo si rinnovano le RSU: quali gli atteggiamenti dei dipendenti d...Nando Pagnoncelli
Il 3, 4 e 5 marzo oltre 3 milioni di lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici e della conoscenza sono chiamati ad eleggere le proprie rappresentanze sindacali.
A tre anni esatti dall’ultimo appuntamento elettorale, anche questa volta la Funzione Pubblica CGIL Lombardia ha espresso ad Ipsos PA l’esigenza, da un lato, di monitorare l’andamento del clima in cui i lavoratori del settore pubblico della Lombardia si apprestano ad andare al voto di marzo e, dall’altro, di rilevare l’intenzione di voto.
In quest’ottica Ipsos propone di aggiornare il trend delle principali informazioni rilevate nel 2011 sulle seguenti aree tematiche:
i problemi aperti maggiormente sentiti dai lavoratori del settore pubblico e le attese di intervento da parte del sindacato (in particolar modo della CGIL): le aspettative soddisfatte da parte del sindacato che saldano il rapporto con il lavoratore; i bisogni ancora da soddisfare (ritmi lavorativi, forme e vincoli contrattuali, rapporti con i colleghi, rapporti con i superiori, l’aumento delle risorse, la lotta al precariato, il miglioramento dei servizi offerti ecc.);
il giudizio al Governo Renzi sia da cittadino che da lavoratore;
la conoscenza dell’appuntamento del 3, 4 e 5 marzo come data delle votazioni per il rinnovo dell’RSU;
il livello di interesse verso questo appuntamento elettorale: è un appuntamento importante a cui un lavoratore non può mancare? è un appuntamento inutile perché le RSU non sono in grado di portare avanti i diritti dei lavoratori che rappresentano?
l’intenzione di recarsi o meno alla tornata elettorale;
Gli italiani e il resto del mondo. L'attenzione, l'interesse, il coinvolgimen...Nando Pagnoncelli
Alla vigilia del forum di Davos gli italiani si confrontano con i temi della politica internazionale: una ricerca firmata Ipsos e Ispi ci mostra l'interesse con il quale i nostri connazionali si avvicinano ai temi internazionali.
Siamo arrivati all’ottava edizione della nostra newsletter semestrale sul clima del
Paese e le valutazioni degli enti locali.
Le nostre rilevazioni descrivono per il primo semestre del 2014 il permanere di una
situazione tuttora complicata per il nostro Paese, nonostante si evidenzino alcuni
segnali di inversione di tendenza, specie sul lato delle aspettative degli italiani
riguardo alla propria situazione economica e alla fine della lunga crisi che ha
attraversato il quinquiennio.
I segnali di disagio riguardo alla qualità della vita e l’allontanamento progressivo
dei cittadini dalle proprie amministrazioni locali restano preoccupanti, specie in
alcuni zone geografiche.
L’auspicio di un possibile scatto in avanti del Paese, grazie anche all’improvviso
svecchiamento della leadership politica italiana che ha caratterizzato l’ultimo anno
- con un’ulteriore forte accelerazione negli ultimi mesi – rende ancora più
impegnativo lo sforzo degli amministratori alla guida degli enti locali, chiamati ad
individuare soluzioni concrete e lungimiranti in grado di dare certezze in un
contesto di risorse che permangono scarse ed incerte
Oggi, 18 novembre 2014, alla Camera dei Deputati, Nando Pagnoncelli presenta i risultati di una ricerca sugli stereotipi di genere. L'incontro apre la settimana dedicata alle azioni contro la violenza di genere ed è promosso da WeWorld Intervita Onlus.I bambini e le donne sono i protagonisti dei progetti e delle campagne di WeWorld Intervita in cinque aree di intervento strategico: istruzione, salute, parità di genere e diritti delle donne, protezione e partecipazione
Per il quattordicesimo anno consecutivo l’Acri, l’Associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio Spa, in occasione della Giornata Mondiale del Risparmio presenta un’indagine sugli Italiani e il Risparmio, realizzata in collaborazione con Ipsos.
Mercoledì 1° ottobre si è tenuto presso l’Assolombarda la manifestazione "Generazione inoccupati ? No, grazie", iniziativa svolta nell'ambito del progetto dell'Osservatorio sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilità studentesca promosso dalla Fondazione Intercultura e Fondazione Telecom Italia.
Alla manifestazione ha partecipato anche Nando Pagnoncelli, CEO di Ipsos Italia, che ha presentato risultati della ricerca 2014 sull’internazionalizzazione delle scuole.
Consumerism 2014. Il Consumatore consapevole nell'era digitaleNando Pagnoncelli
Giovedì 9 ottobre si è tenuto a Roma il Consumeeting 2014, l’appuntamento annuale che pone al centro del dibattito il consumatore e i cambiamenti in atto nella società dei consumi. Il tema di quest’edizione è il stato il consumatore consapevole. Anche quest’anno Ipsos Italia ha partecipato all’evento presentando i risultati della ricerca “Il Consumatore consapevole nell'era digitale”.
2. Valori %
Universo di riferimento:
•
Popolazione italiana dai 25 ai 65 anni
•
Genitori di bambini tra i 3 e i 13 anni
Campione:
•
Campione popolazione 25 – 65 anni : stratificato e casuale, selezionato in base a quote per sesso, età, area geografica, titolo studio e professione
•
Genitori di bambini tra i 3 e i 13 anni stratificato e casuale, selezionato in base a quote per sesso ed età.
Metodologia:
CAWI (Computer Assisted Web Interview)
Numero di interviste eseguite:
•
1001 interviste
•
516 interviste: 202 interviste boost genitori + 314 genitori scaturiti naturalmente dalla popolazione italiana intervistata
Periodo di rilevazione:
24 – 30 Settembre 2014
NOTA:
Per il segmento POPOLAZIONE tutti i valori percentuali riportati nel presente report si riferiscono al dato ponderato, mentre le numerosità indicate (basi), corrispondono al dato NON ponderato, che rappresenta l’effettiva numerosità dei rispondenti.
Metodologia:
3. Valori %
Il campione Popolazione 3
Base: totale intervistati (1001 casi)
Uomo 49
Donna 51
Genere
21
28
27
24
55-65 anni
45-54 anni
35-44 anni
25-34 anni
Età
Età media: 45 anni
27
19
20
34
Nord Ovest
Nord Est
Centro
Sud + Isole
Area Geografica
Titolo di Studio
Professione
LAUREATI
14
Titolo Post-universitario
3
laurea universitaria specialistica
7
laurea universitaria di 1°livello
4
NON LAUREATI
86
attualmente iscritto all'università
5
diploma scuola media superiore
68
licenza scuola media inferiore
12
licenza elementare
1
OCCUPATI
55
Imprenditori, dirigenti, lib. Prof
11
Artigiani, commercianti, autonomi
6
Impiegati, insegnanti
30
Operai
8
NON OCCUPATI
45
Casalinghe
17
Disoccupati
15
Pensionati
9
Studenti
4
5. Valori %
Si sceglie il prodotto in base a …. 5
Base: totale intervistati (1001 casi)
50
48
46
29
24
21
17
15
11
11
4
3
Prodotto italiano
Prodotto di stagione
Aspetto del prodotto (freschezza, qualità...)
Presenza di una promozione
Prezzo più basso
Data di scadenza lontana
Prodotto della mia regione
Presenza del marchio DOP-IGP
Presenza del marchio biologico
Marca del produttore
Presenza del marchio equo-solidale
Consiglio del negoziante/venditore
D1) Pensi a quando compra prodotti ALIMENTARI (frutta, verdura, carne, pesce..) per sé e la sua famiglia. Lei sceglie soprattutto in base a …? (risposta multipla)
6. Valori %
Comportamenti di acquisto 6
Base: totale intervistati (1001 casi)
D2) Negli ultimi 12 mesi le è mai capitato di … (risposta singola)
89
71
50
22
10
6
15
22
21
12
5
14
28
57
78
Comprare frutta e verdura sfusi a peso
Fare la spesa al mercato
Fare la spesa in mercati/iniziative di
piccoli produttori locali e a 'km zero'
Comprare detersivi e prodotti per la
pulizia sfusi, 'alla spina'
Far parte di un gruppo di acquisto
solidale (g.a.s.)
si, più di una volta
si, una volta
no
% si, più di una volta
25-34 anni
35-44 anni
45-54 anni
55-65 anni
Comprare frutta e verdura sfusi a peso
84
87
91
94
Fare la spesa al mercato
67
71
74
73
Fare la spesa in mercati/iniziative di piccoli produttori locali e a 'km zero'
48
46
51
53
Comprare detersivi e prodotti per la pulizia sfusi, 'alla spina'
27
23
22
16
Far parte di un gruppo di acquisto solidale (g.a.s.)
17
10
8
5
età
D3) Lei direbbe che la sua famiglia quando fa la spesa di prodotti alimentari (risposta singola)
40
56
4
compra solo lo stretto
necessario
compra un po' più dello
stretto necessario
compra molto più dello
stretto necessario
Più della metà degli intervistati dichiara di comprare di più dello stretto necessario
8. Valori %
Alimenti scaduti & alimenti buttati in pattumiera 8
Base: totale intervistati (1001 casi)
D4) Pensando ai prodotti alimentari, quanto spesso capita all’interno della sua famiglia che si buttino via alimenti scaduti o “andati a male”, senza che siano stati consumati? (risposta singola)
4
6
6
3
3
15
20
22
11
6
19
19
23
19
13
24
28
21
26
22
38
27
28
41
56
Totale Intervistati
25-34 anni
35-44 anni
45-54 anni
55-65 anni
ogni giorno
ogni settimana
una o due volte nel mese
meno spesso
quasi mai/mai
D5) Rispetto a 2 anni fa, Lei direbbe che in casa sua la quantità degli alimenti che finiscono in pattumiera senza essere consumati è . . . (risposta singola)
5
41
54
Totale Intervistati
aumentata
rimasta uguale
diminuita
9. Valori %
Come mai è diminuito lo spreco? 9
Base: intervistati che hanno diminuito la quantità di alimenti che finiscono in pattumiera (539)
D6) Cosa l’ha portata a diminuire lo spreco? (risposta multipla)
64
51
29
8
8
1
mi dava fastidio lo spreco, ho iniziato ad
essere più attento
la crisi economica/ho meno disponibilità
economiche
il pensiero che ci sono persone che non
hanno di che alimentarsi
sono diminuiti i componenti della
famiglia, si compra meno e si spreca
meno
seguo una dieta particolare e compro
meno alimenti
altro
NORD OVEST
NORD EST
CENTRO
SUD + ISOLE
75
69
62
55
44
41
54
59
24
30
26
33
3
6
8
13
7
9
10
7
2
10. Valori %
Siamo più attenti ai nostri consumi? 10
Durante l’analisi sono stati creati 4 gruppi classificandoli sulla base dell’auto-percezione degli intervistati all’essere attenti o meno allo spreco di cibo.
Base: totale intervistati (1000 casi)
15%
24%
29%
32%
Rispetto a 2 anni fa hanno aumentato o invariato la quantità di alimentati gettati e almeno una volta alla settimana buttano gli alimenti scaduti in pattumiera senza essere consumati
SPRECONI
DISATTENTI
Non hanno una chiara percezione di quanti alimenti buttano via; dichiarano di aver diminuito la quantità di alimenti gettati in pattumiera ma almeno una o due volte al mese buttano gli alimenti scaduti non consumati in pattumiera.
MORIGERATI
Rispetto a 2 anni fa non hanno variato la loro quantità di alimenti buttati ma dichiarano che meno spesso gettano alimenti scaduti in pattumiera.
ATTENTI
Rispetto a 2 anni fa hanno diminuito la loro quantità di alimenti buttati e dichiarano che sempre meno cibo viene gettato in pattumiera.
11. Valori %
MORIGERATI
45-65 anni (età media 47 anni)
Nord Est
Hanno figli tra i 14-17 anni
Scelgono i prodotti Alimentari in base a:
Aspetto del prodotto
Prodotto di stagione
Principali caratterizzazioni dei gruppi analizzati
11
Base: totale intervistati (1000 casi)
15%
24%
29%
32%
Uomini
35-44 anni (età media 40 anni)
Nord Ovest
Non hanno figli
Impiegati
Vivono con i genitori
Scelgono i prodotti Alimentari in base a:
Prezzo più basso
Consiglio del Negoziante SPRECONI
DISATTENTI
35-44 anni (età media 43 anni)
Centro – Sud
Presenza di figli tra 0 -5 anni
Vivono con il Partner e figli
Non si occupano principalmente della spesa di prodotti alimentari
ATTENTI
Donne
45-65 anni (età media 47 anni)
Hanno figli
Casalinghe
Vivono con Partner e figli
Si occupano principalmente della spesa di prodotti alimentari
Scelgono i prodotti alimentari in base a:
Presenza Promozioni
Prodotto Italiano
12. Valori %
Sempre più persone negli ultimi anni stanno aumentando la loro attenzione alla qualità dei cibi che consumano, alla loro provenienza e agli sprechi. 12
Base: totale intervistati (1001 casi)
D7) Secondo lei quale tra i seguenti motivi è quello che maggiormente spinge le persone a cambiare le proprie abitudini alimentari? (risposta singola)
61
21
9
9
Le persone sono sempre più
attente alla propria salute
Le persone sono sempre più
attente all'ambiente e
all'ecologia
Le persone sono sempre più
attente all'impatto che le loro
abitudini hanno sul resto del
mondo e sui paesi più poveri
Non saprei
D8) E lei personalmente, per quale motivo starebbe più attento alla qualità, quantità e provenienza del cibo che si consuma? (risposta singola)
73
14
9
4
Per la mia salute
Per l'ambiente
Per il resto del mondo/ per i
paesi più poveri
Non so
19%
14. Valori %
Quanto realmente sappiamo sullo spreco di cibo? 14
Base: totale intervistati (1001 casi)
N1) Secondo lei, nel mondo quanta parte della produzione di cibo viene sprecata? (risposta singola)
2
12
37
27
15
8
Non più di 10%
Circa 20% dell'intera
produzione
Circa il 30%
Quasi la metà
Più della metà
Non so
1/3 della produzione mondiale di cibo viene sprecato
47
47
6
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
35
34
39
43
50
44
51
41
Percepito vs Reale
Nei gruppi analizzati
15. Valori %
Il cibo prodotto basterebbe per sfamare l’intera popolazione? 15
Base: totale intervistati (1001 casi)
N2) Secondo lei il cibo prodotto al mondo basterebbe per sfamare l’intera popolazione del mondo o no? (risposta singola)
Al mondo viene prodotto cibo sufficiente a sfamare molte più persone di quelle che lo abitano
84
84
76
72
55
58
53
44
54
35
11
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
80
7
13
Si
No
Non so
Percepito vs Reale
Nei gruppi analizzati
16. Valori %
Ci sono più persone in sovrappeso o persone che soffrono di fame? 16
Base: totale intervistati (1001 casi)
N3) Secondo lei al mondo ci sono più persone obese o in sovrappeso o più persone che soffrono di fame cronica? (risposta singola)
Per ogni persona che non ha da mangiare al mondo ce ne sono due obese o in sovrappeso
26
26
31
38
23
25
29
27
26
47
27
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
29
45
20
6
Più persone in
sovrappeso
Più persone che
soffrono di fame
Si equivalgono
Non so
Percepito vs Reale
Nei gruppi analizzati
17. Valori %
Cos’è davvero la malnutrizione? 17
Base: totale intervistati (1001 casi)
N4a) Quando si dice malnutrizione, secondo lei si intende più precisamente … ? (risposta singola)
N4b) E, secondo lei la malnutrizione è un problema che affligge anche i paesi più ricchi, come ad esempio l’Italia? (risposta singola)
È anche un problema nei Paesi ricchi, come l’Italia
59
28
13
Si
No
Non so
59
15
23
3
Mancanza di cibo sufficiente
alle necessita' dell'organismo
Eccesso di cibo rispetto alla
necessita' dell'organismo
Scarsa qualita' del cibo che
viene consumato
Non so
malnutrizióne s. f. [comp. di mal(a), femm. di malo, e nutrizione]. – Ogni condizione morbosa, clinicamente manifesta o anche occulta, dovuta a prolungata insufficienza alimentare, a un’alimentazione abitualmente inadeguata o carenziale o, al contrario, eccessiva, oppure a incompleta utilizzazione del cibo (per es., per malassorbimento intestinale, causato da disturbi delle funzioni digestive, da un’alimentazione impropria, ecc.). Fonte: TRECCANI
denutrizióne s. f. [dal fr. dénutrition, comp. di dé- «dis-1» e nutrition «nutrizione»]. – Nutrizione insufficiente, lungamente protratta; anche, il deperimento che ne consegue
18. Valori %
La malnutrizione tocca una parte delle famiglie in Italia? 18
Base: totale intervistati (1001 casi)
N5) E secondo lei quante sono più o meno le famiglie che in Italia dichiarano di non potersi permettere un pasto adeguato (con delle proteine) almeno ogni due giorni?
In Italia il 13% delle famiglie ha dichiarato di non potersi permettere un pasto adeguato (proteico) almeno ogni due giorni
26
25
21
23
23
29
19
26
24
59
17
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
4
19
24
17
12
11
13
Max. 1-2%
Circa il 5%
Circa il 10%
Circa il 20%
Circa il 30%
Piu' del 30%
Non so
Percepito vs Reale
Nei gruppi analizzati
19. Valori %
Quanta informazione e quanto stereotipo rispetto ai sistemi agricolturali? 19
Base: totale intervistati (1001 casi)
N6) Sapeva che …?
L’agricoltura è responsabile del 30% delle emissioni di gas ad effetto serra causate dall’uomo
27
42
31
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
Oltre il 5% dei carburanti consumati in Europa è realizzato a partire da prodotti agricoli
24
43
33
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
20. Valori %
Il diritto al cibo è riconosciuto? 20
Base: totale intervistati (1001 casi)
N6) Sapeva che …?
Il cibo è un diritto riconosciuto dalle Nazioni Unite, al pari della libertà, dell’istruzione e dei servizi di base
53
34
13
Si lo sapevo
Avevo un'idea
Non lo immaginavo neppure
Il diritto al cibo è contemplato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 e il diritto a vivere liberi dalla fame è menzionato nella Dichiarazione del Millennio (2000), firmata da 189 leader mondiali.
21. Valori %
Maggiore informazione = a maggiore attenzione? 21
Base: totale intervistati (1001 casi)
N7 ) Secondo lei la diffusione di questi dati indurrebbe le persone a ridurre gli sprechi alimentari?
50
34
11
5
sicuramente si presterebbe
maggior attenzione
inizialmente si starebbe piu'
attenti, ma poi si tornerebbe
alle proprie abitudini
probabilmente non avrebbe
nessun effetto
non so
«In Italia il 13% delle famiglie ha dichiarato di non potersi permettere un pasto adeguato (proteico) almeno ogni due giorni»
«Per ogni persona che non ha da mangiare al mondo ce ne sono due obese o in sovrappeso»
«Un terzo della produzione mondiale di cibo viene sprecato»
«L’agricoltura è responsabile del 30% delle emissioni di gas ad effetto serra causate dall’uomo»
23. Valori %
La mensa scolastica: dove è presente è molto utilizzata 23
Base: totale intervistati (516 casi)
M1. La scuola frequentata da suo figlio/dai suoi figli offre un servizio mensa?
M2. E almeno uno dei suoi figli frequenta la mensa scolastica? - M3. Quale dei suoi figli?
Base: famiglie con mensa a disposizione
91
9
FREQUENTANO
NON FREQUENTANO
73% scuole con servizio mensa
27% scuole senza servizio mensa
•
Tutti i giorni 65%
•
Qualche volta a settimana 22%
•
Ogni tanto 4%
24. Valori %
Quale coinvolgimento? 24
Base: totale intervistati (516 casi)
M4. Lei sa qual è la società che gestisce il servizio di mensa scolastica nella scuola di suo figlio?
M5. Lei si informa su cosa mangia suo figlio a scuola?
M6. In famiglia, prima di preparare la cena, pensate a cosa ha mangiato a pranzo vostro figlio in mensa?
Base: famiglie che non si informano = 34%
66
34
si informano
non si informano
•
No, nessuno ce lo ha comunicato 21%
•
No, e non mi interessa/non ho tempo di occuparmi di questi dettagli 1%
•
No, ma mi fido delle scelte della mia amministrazione locale 6%
•
No, ma anche se lo sapessi non potrei influire sulle decisioni 6%
69
28
3
Si, leggo il menu
Si, me lo
racconta lui/lei
Si, parlo con gli
altri genitori
Base: famiglie che si informano = 66%
62
30
7
1
Sempre
Ogni tanto
Raramente
Mai
Base: famiglie che si informano = 66%
Tengono conto di cosa si è mangiato a mensa
25. Valori %
La mensa scolastica oggi merita un 7, ma sugli sprechi non ci siamo
Base: totale intervistati (516 casi)
M7 Cosa ne pensa della mensa di suo figlio rispetto ai seguenti aspetti? Usi un voto da 1 a 10 per ogni aspetto
Qualità degli spazi adibiti a mensa : 7.2
Qualità del cibo : 7.1
VOTO MEDIO
Varietà del menù: 7.3
Attenzione agli sprechi: 6.7
Partecipazione attiva degli insegnanti nell’educazione alimentare: 7.1
Disponibilità del personale: 7.4
Controlli di comune/ ASL/azienda fornitrice: 7.1
Pulizia degli spazi: 7.6
26. Valori %
Solo cibo genuino in mensa? E quanto se ne sa? 26
Base: totale intervistati (1001 casi)
89
59
54
38
37
33
22
frutta e verdura di stagione
prodotti del territorio regionale
alimenti surgelati
frutta e verdura in scatola
prodotto DOP / di origine garantita
cibi biologici
prodotti equo-solidali
M8. Saprebbe dire se nella mensa della scuola di suo figlio vengono distribuiti i seguenti prodotti?
38%
Genitori non al corrente
44%
46%
25%
30%
28%
7%
In media, un genitore su 3 non sa cosa servono nella mensa del figlio
27. Valori %
Quale educazione contro gli sprechi? 27
Base: totale intervistati (516 casi)
M9. Sa se nella scuola di suo figlio ci sono attività di prevenzione, sensibilizzazione, formazione sugli sprechi?
M10. In che misura riterrebbe interessanti questo tipo di attività se fossero rivolte anche agli adulti?
43
28
29
si fanno attività
non si fanno attività
non sanno
64
33
3
0
Molto
Abbastanza
Poco
Per niente
E se fossero rivolte anche agli adulti?
28. Valori %
La commissione mensa 28
Base: totale intervistati (516 casi)
33
61
6
Si
No
Non
so
45
26
3
26
Si a grandi linee
Si nel dettaglio
Faccio parte della
commissione della
scuola di mio figlio
No
Notorietà delle commissioni mensa
Conoscenza dei membri della commissione
84
11
4
Si, per assicurare la
qualita' del cibo
No, è eccessivo,
bastano i controlli
sanitari
Non so
I genitori in commissione mensa: sono utili?
I bambini in commissione mensa: sarebbero utili?
63
20
12
5
Sì: sono loro che ci
mangiano
No: non sanno giudicare la
qualita'
No: si baserebbero sui gusti
personali
Non so
M11. La commissione mensa di una scuola è un gruppo composto dai genitori e dagli insegnanti della scuola che ne facciano richiesta, per la valutazione del livello di qualità del servizio di mensa scolastica. Lei ne conosceva l’esistenza? - M12. Conosce qualcuno che ne fa parte?
M13. Secondo lei è utile che i genitori siano presenti all’interno della commissione mensa? M14. E pensa che sarebbe utile che i bambini fossero coinvolti nel vigilare sulla qualità del cibo servito a scuola?
29. Valori %
Le mense scolastiche: i genitori vorrebbero essere più coinvolti nella gestione? 29
Base: totale intervistati (1001 casi)
51
47
66
23
27
21
25
26
13
Le gare di appalto
L'assegnazione dell'incarico
La scelta dei menu
sì, potrei essere utile
no, mi fido degli espert/tecnici
no, gli enti locali hanno le loro priorità
M15 Le mense scolastiche sono gestite dalle amministrazioni locali. Vorrebbe poter dire la sua in Comune/in Provincia/ in Regione rispetto a …
31. Valori %
L’EXPO: attenzione crescente 31
Base: totale intervistati (1001 casi)
EX1) Lei sa che nel 2015 a Milano si terrà l'Expo?
EX2 )E sa che il tema di Expo 2015 sarà 'alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta'?
28
21
6
18
6
13
54
73
81
NO
Sì, ma non dove/quando
SI'
Base: sanno di EXPO 2015 - 94%
19
35
29
10
7
Molto probabile
Abbastanza probabile
Poco probabile
Per nulla probabile
Non so / non ci ho pensato
78
22
conoscono il tema
non conoscono il tema
visiteranno : 54%
non visiteranno : 39%
32. Valori %
L’EXPO: quali obiettivi ideali? 32
Base: totale intervistati (1001 casi)
EX3) Secondo lei, che soluzioni dovrebbero scaturire dai lavori di Expo 2015, posto che il tema sarà “alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta”?
30%
30%
17%
10%
8%
5%
riduzione del divario nella distribuzione
delle risorse a livello planetario
riduzione degli sprechi
sconfitta della fame nel mondo
tutela della biodiversita' del pianeta
la riforma del sistema della produzione
agricola
Non so