1. INVIDIA GELOSIA
&
La gelosia e l’invidia sono due sentimenti che spesso vengono confusi
in maniera così ambigua che nell’immaginario collettivo sono
sovrapposti e intercambiabili.
In realtà si tratta di due esperienze diverse che nascono da un intenso
malessere interno al quale si cerca di reagire.
LUNEDI 25 MAGGIO ORE 20,30 - GRUPPO GIOVANI
PARROCCHIA DI S.ALFONSO
2. Gelosia ah ah, e' l'amore che non ti sorride più.
La credevo un sentimento ed è una malattia,
guarirò, guarirò.
Gelosia ah ah, e' una lacrima che brucia e
scende giù. E' un fiammifero che accendi
dentro il cuore mio quando vai
via da me.
Io sono come un bambino
che non sa parlare ne' farsi capire,
ma che ha bisogno d'amore
e tu te ne vai, e tu te ne vai.
Che male fa la gelosia!
Non vivo più. Mi prendi tra le braccia e
poi mi butti via.
Ma t'amo e sempre t'amerò
4. • Perdita
• Possessività
Perdita e possessività pretendono
l’altro, la sua presenza costante, il
suo non allontanarsi mai, se non in
termini fisici sicuramente in termini
psicologici.
5. Sono presenti una o tutte e due delle seguenti componenti:
Paura dell’abbandono, della perdita di ciò che si
ritiene necessario al proprio benessere.
Gelosia ed invidia dell’altro, di quello che ha il
rivale e noi non abbiamo. In questo caso la gelosia
non è rivolta tanto al proprio partner ma all’altro
per cui ci muoviamo ai confini dell’invidia.
6. Attraverso la gelosia normale
manifestiamo quella naturale paura di
perdere il nostro partner, che se
espressa tiene “saldo” l’amore.
7. Paura irrazionale dell’abbandono e tristezza per la possibile
perdita.
Sospettosità verso il proprio partner o persone dell’altro
sesso.
Controllo di ogni comportamento dell’altro.
Invidia e aggressività verso i possibili rivali.
Aggressività persecutoria verso il partner.
Sensazione di inadeguatezza e scarsa autostima.
8. La gelosia patologica prende da sospetti che
affondano in un’angoscia che prende forma nella
mente senza nessun riscontro nella realtà. L’angoscia
produce delle vere e proprie rappresentazioni mentali
nelle quali costruiamo il rivale e le prove d’infedeltà.
Ciò può portare a deliri di gelosia.
9. affonda le sue origini nell’infanzia e nella
cattiva relazione che il geloso ha instaurato
con i propri genitori.
• Mancanza di fiducia
• Bassa autostima
• Desiderio assoluto di possesso
11. Si manifesta con dolore ed ansia, angoscia causati
dal vissuto cognitivo – emotivo di aver perso la
persona amata, da atteggiamenti critici verso il
rivale e da un atteggiamento autocritico volto ad
attribuire a se stessi la responsabilità della
perdita affettiva.
12. Proviene dai tradimenti già esperiti nella
vita affettiva o da spinte inconsce verso il
tradimento (proiezione sull’altro di
spinte a tradire).
13. la persona è convinta dell'infedeltà del partner e
ricerca e trova "conferme" del tradimento ovunque.
Tenta in ogni modo di strappare la confessione al
partner e attua rimedi contro la sua supposta
infedeltà restringendone l'autonomia (sindrome di
Otello).
Il pensiero non è teso alla scoperta di qualcosa, ma
piuttosto a far ammettere all’altro la colpa.
14.
15. Una combinazione di paura e rabbia.
La gelosia è alimentata dalla paura di perdere qualcuno (oppure
una situazione per noi congeniale) e dalla rabbia che qualcun altro
stia avendo accesso con quella persona o con quella situazione
alla quale tu tieni particolarmente.
16. Cerca di comprendere perché ti senti geloso. Spesso riviviamo
un’esperienza fallimentare che proviene dal passato che continua a
minare la mancanza di fiducia per le persone.
Altre cause di gelosia comprendono:
un alto livello di insicurezza, rabbia contro te stesso e sindrome
dell’abbandono o vulnerabilità. Se riesci ad essere onesto con te
stesso, ti renderai conto che la sensazione di gelosia fa capolino
nello stesso momento in cui ti senti minacciato, timoroso di essere
abbandonato o quando percepisci che non puoi fidarti dell’altra
persona, senza che ci sia una vera e propria relazione con il motivo
della tua mancanza di fiducia.
17. Sarebbe davvero facile rassicurare la tua mente dubbiosa osservando
che gli altri stanno sulla difensiva e considerando tali comportamenti
come conferme dei tuoi sospetti. In ogni caso, stare sulla difensiva è
un atteggiamento naturale di chi è sotto pressione per giustificare
continuamente le proprie azioni, gli spostamenti ed i pensieri.
Le persone che si sentono torchiate da interrogatori e supposizioni si
sentiranno anche danneggiate, assillate e frustrate. Reazioni che
manifestano impazienza, frustrazione, irritazione e rabbia non sono
un’ammissione di colpevolezza, ma sono sintomi che la persona ha
raggiunto il limite di sopportazione e sta difendendo le proprie azioni
genuine e non passibili di sospetto.
18. ”Sono geloso perché mi sento impaurito o arrabbiato?
E perché mi sento impaurito o arrabbiato?”
Quando cominci ad interrogarti su ciò che ti rende geloso in quel
momento, è un buon inizio per gestire i tuoi sentimenti in maniera
costruttiva senza essere confuso da sentimenti negativi.
Poniti le seguenti domande:
"Perché sono geloso riguardo a questa cosa?”
"Cosa mi sta rendendo geloso?”
"Perché mi sento minacciato?”
19. Spesso, alla base della gelosia, ci sono opinioni che non hanno alcun
riscontro oggettivo.
“Se questa persona mi abbandona, non vorrò o potrò avere altri amici o
partner”
Questa generalizzazione non può essere applicabile a tutte le persone
che conosci o che incontri. Infatti, queste sono difese preventive contro
la possibilità che possa accaderti qualcosa di brutto. Le opinioni possono
essere modificate, se si sceglie di farlo.
Se cambi la tua opinione, cambi anche il modo di percepire le cose.
20. Prima di fare qualunque altra cosa, cerca di rasserenare l’altra persona se
avessi superato il limite, comunicandole i tuoi sentimenti di gelosia. Renditi
conto che senza scusarti stai cercando di colpevolizzare l’altra persona per i
tuoi sentimenti.
Decidi consapevolmente di smettere di alimentare sospetti e comunica
all’altra persona qualcosa del tipo: ”Mi dispiace di averti rivolto queste
domande. Ho avuto qualche stupido momento di gelosia che mi ha indotto
a pensare cose che in realtà non esistono.” In genere, basta questo per
dare ad entrambi la possibilità di discutere su ciò che ha avuto luogo –
riconoscimento del tuo comportamento mediocre ed il bisogno di essere
più aperti quando ci si ritrova assieme per parlare di ciò che stai
attraversando.
21. Quando analizzi ciò che stai provando, punta l’attenzione sui seguenti punti:
• Evita di causare sensi di colpa all’altra persona. I suoi comportamenti non
sono la causa dei tuoi sentimenti: solo tu ne sei responsabile.
• Utilizza delle frasi in cui tu sei il soggetto, anziché usare espressioni del tipo
“tu mi fai sentire...”. Anziché dire: ”Non avresti dovuto fare ciò”, è meglio
dire: ”Sono stato malissimo quando è successo questo fatto.”
Tieni presente che il modo con cui tu percepisci le situazioni può essere
assolutamente l’opposto rispetto a ciò che l’altra persona ha visto. Cerca di
essere il più aperto possibile e fai del tuo meglio per restare tranquillo e stai
ad ascoltare, piuttosto che interrompere di continuo dando giustificazioni.
22. Fai qualcosa che ti distragga da te stesso, facendoti puntare l’attenzione
oltre la relazione o la situazione e dando libero sfogo alle tue emozioni
che è molto più salutare di stare lì a ruminare e a creare sospetti. Tutto
ciò non vuol dire fuggire.
Se hai l’impressione che le cose siano fuori controllo significa che hai
bisogno di convogliare l’intensità dei tuoi sentimenti in qualcosa di
costruttivo piuttosto che continuare a rimuginare sulla relazione (o sulla
situazione).
23. Le emozioni negative hanno un ruolo nelle nostre vite,
quello di insegnare ad ognuno di noi come essere una
persona migliore combattendole e superandole. Esse
hanno un posto, ma non possono controllarti nè
scusarti per il tuo comportamento mediocre.