Il Programma provvisorio dell'evento BASILEA 3 - Le priorità per le banche e per le imprese.
Per informazioni
http://www.abieventi.it/eventi/1268/basilea-3-2011/
Il Programma provvisorio dell'evento BASILEA 3 - Le priorità per le banche e per le imprese.
Per informazioni
http://www.abieventi.it/eventi/1268/basilea-3-2011/
L' intervista a Michele Colosio sulle prospettive degli investimenti finanziari nel 2010, con consigli utili per impiegare i risparmi senza brutte sorprese, pubblicata sul numero di dicembre del mensile Bergamo Economia.
General Report, sull’andamento economico ed occupazionale del commercio, del turismo e dei servizi, realizzato dal Centro studi EBiComLab.
Criticità, aspettative e strategie di rilancio
a cura di EBiComLab Centro studi sul terziario trevigiano
http://confcommtreviso.socialhub.biz/it/mediawall/il-terziario-cresce
Cover Story di Alessandro Foti per il mensile PrivateFinecoBank
In primo piano Private Banking e fattore tecnologico, i principali driver di crescita del settore della consulenza.
Alessandro Foti: "Il mondo delle reti è stato in grado di intercettare fin da subito la domanda di consulenza finanziaria, in particolare da parte della clientela di fascia alta, cogliendo le esigenze di tutela del patrimonio a tutto tondo. Fineco ha seguito questo approccio investendo fin da subito nella componente tecnologica, che ci ha ripagato in termini di semplificazione e efficienza operativa nei processi. Con il modello di cyborg-advisory la centralità e professionalità dei nostri Private Banker è rafforzata dal supporto tecnologico, con il risultato di offrire un servizio ancora più evoluto e personalizzato."
L’andamento dei mercati finanziari mostra
una variabilità (in positivo, ma anche
in negativo) elevatissima che si riduce
solo su orizzonti temporali molto lunghi.
Queste oscillazioni nei rendimenti sono
mal sopportate dalla grandemaggioranza
degli investitori. Per cercare di evitare
queste oscillazioni gli investitori poco o
male informati (magari dall’industria finanziaria
che opera in conflitto con gli
interessi dei risparmiatori) pensano di poter
entrare e uscire dal mercato al momento
più opportuno. Ma le analisi sull’efficacia
del “market timing” dimostrano
che rimanere fuori dal mercato anche per
brevi periodi può comportare una significativa
riduzione delle performance...
Investitore e portafoglio non vanno d’accordomichelelov
Nello scorso numero della rubrica abbiamo
spiegato che la diversificazione è
un elemento utile a ridurre i rischi dell’investimento.
Abbiamo anche visto che
diversificare, ad esempio in valute estere,
nella volatilità del mercato azionario, nei
beni reali, nelle strategie alternative, ecc.
potrebbe rappresentare un costo in uno
scenario positivo per i mercati finanziari,
ma è il prezzo da pagare per avere un po’
di protezione da sfruttare quando le cose
vanno male. Oggi voglio approfondire
questo concetto con le parole di Paolo
Legrenzi, professore straordinario di psicologia
cognitiva presso l’Università Ca’
Foscari di Venezia, dove coordina il Laboratorio
di Economia Sperimentale
Nell’illustrare agli investitori come approcciare
imercati finanziari pongo sempre
l’accento sull’imprevedibilità e sui
rischi, spiego che rendimento e rischio
sono due facce della stessa medaglia.
Eppure quando si verifica un ribasso la
ragione svanisce e le emozioni entrano
in gioco, la paura prende il sopravvento
e tutto quanto condiviso a mente fredda
viene messo in discussione alla luce
della situazione contingente. L’investitore
cerca garanzie e certezze in un
settore dominato, soprattutto nel breve
periodo, dall’effetto gregge che fa muovere
investitori nella stessa direzione,
amplificando il sali-scendi delle quotazioni.
Il mercato obbligazionario dopo la crisi finanziariamichelelov
Nel mondo pre-crisi la costruzione di un
portafoglio finanziario era “relativamente
semplice”: assumendo che i debiti di stati
sovrani e banche del mondo occidentale
fossero senza rischio, “bastava” stabilire
quanta parte dei propri investimenti destinare
al cosiddetto free-risk e quanto ad
asset rischiosi, azioni in primis. Oggi la
sicurezza nella capacità di stati, banche e
imprese di ripagare i propri debiti è messa
in dubbio dall’alto livello del debito e dalla
crescita negativa o stazionaria di molti
paesi sviluppati. Questa situazione ha
cambiato il quadro degli investimenti, in
particolare nell’ambito obbligazionario che
offre strumenti molto diversi per rischio
percepito e rendimento atteso....
Investimenti, consigli
davvero disinteressati? Questa
norma di trasparenza elimina alla radice
il conflitto di interessi tra gli intermediari
che vendono i prodotti e i risparmiatori
che pensano di ricevere un consiglio
disinteressato. La sua applicazione anche
Italia sarebbe la panacea per distinguere
in maniera chiara e trasparente
chi, come i consulenti finanziari
indipendenti, fa pura consulenza ed è
pagato per questo servizio solo dallo
stesso cliente da chi propone i prodotti
del proprio campionario e viene pagato
per questa attività di collocamento.La settimana scorsa ho partecipato al
Salone del Risparmio di Milano ed assistendo
ad una delle conferenze con i
rappresentanti di alcune delle società di
gestione del risparmio italiane sono rimasto
sorpreso da alcune affermazioni che, al
di là delle dichiarazioni d’intenti, segnalano
la distanza tra gli interessi delle stesse e i
risparmiatori. La prima è che le società di
gestione dovrebbero seguire “la moda”
confezionando il prodotto che investe nel
settore di volta in volta sulla cresta dell’onda.
Intendiamoci non c’è nulla di sbagliato
nel proporre nuovi strumenti, ma
assecondare gli investitori che seguono il
gregge e si lanciano nell’asset di moda
significa abdicare a quel ruolo di consulenza
che le reti di distribuzione finanziarie
dicono di voler svolgere. Un buon consulente
dovrebbe guidare il cliente verso
una scelta razionale e consapevole sia
delle opportunità che dei rischi dell’investimento.
Certo è più facile assecondarne
le richieste o addirittura rafforzarne i convincimenti
magnificando i rendimenti passati
dell’investimento di moda (come avvenuto
con le azioni tecnologiche a inizio
millennio o il settore immobiliare e bancario
prima dello scoppio della crisi), ma non è
nell’interesse del cliente. La seconda affermazione
è relativa alla scarsa importanza del costo degli strumenti di risparmio
gestito. Questa tesi, sostenuta
dall’esponente di una delle società che
ha i prodotti tra i più costosi sulmercato,
suona un po’ come la storia dell’oste
che magnifica le qualità del suo vino.
Infatti se il costo sostenuto dai sottoscrittori
dei fondi comuni è gravato,
oltre che dalle commissioni di gestione,
anche da commissioni di performance
esorbitanti applicate in virtù del confronto
con indici del mercato monetario,
ormai prossimi a zero, non si fa propriamente
l’interesse del cliente. La terza
riguarda la regolamentazione e addita
come dannosa la Rdr ossia la nuova
normativa introdotta in Inghilterra
che ha sancito il divieto, da parte di chi
vuoleerogareconsulenzafinanziaria, di
ricevere qualsiasi forma di incentivo dai
gestori dei prodotti collocati. Questa
norma di trasparenza elimina alla radice
il conflitto di interessi tra gli intermediari
che vendono i prodotti e i risparmiatori
che pensano di ricevere un consiglio
disinteressato. La sua applicazione anche
Italia s
L' intervista a Michele Colosio sulle prospettive degli investimenti finanziari nel 2010, con consigli utili per impiegare i risparmi senza brutte sorprese, pubblicata sul numero di dicembre del mensile Bergamo Economia.
General Report, sull’andamento economico ed occupazionale del commercio, del turismo e dei servizi, realizzato dal Centro studi EBiComLab.
Criticità, aspettative e strategie di rilancio
a cura di EBiComLab Centro studi sul terziario trevigiano
http://confcommtreviso.socialhub.biz/it/mediawall/il-terziario-cresce
Cover Story di Alessandro Foti per il mensile PrivateFinecoBank
In primo piano Private Banking e fattore tecnologico, i principali driver di crescita del settore della consulenza.
Alessandro Foti: "Il mondo delle reti è stato in grado di intercettare fin da subito la domanda di consulenza finanziaria, in particolare da parte della clientela di fascia alta, cogliendo le esigenze di tutela del patrimonio a tutto tondo. Fineco ha seguito questo approccio investendo fin da subito nella componente tecnologica, che ci ha ripagato in termini di semplificazione e efficienza operativa nei processi. Con il modello di cyborg-advisory la centralità e professionalità dei nostri Private Banker è rafforzata dal supporto tecnologico, con il risultato di offrire un servizio ancora più evoluto e personalizzato."
L’andamento dei mercati finanziari mostra
una variabilità (in positivo, ma anche
in negativo) elevatissima che si riduce
solo su orizzonti temporali molto lunghi.
Queste oscillazioni nei rendimenti sono
mal sopportate dalla grandemaggioranza
degli investitori. Per cercare di evitare
queste oscillazioni gli investitori poco o
male informati (magari dall’industria finanziaria
che opera in conflitto con gli
interessi dei risparmiatori) pensano di poter
entrare e uscire dal mercato al momento
più opportuno. Ma le analisi sull’efficacia
del “market timing” dimostrano
che rimanere fuori dal mercato anche per
brevi periodi può comportare una significativa
riduzione delle performance...
Investitore e portafoglio non vanno d’accordomichelelov
Nello scorso numero della rubrica abbiamo
spiegato che la diversificazione è
un elemento utile a ridurre i rischi dell’investimento.
Abbiamo anche visto che
diversificare, ad esempio in valute estere,
nella volatilità del mercato azionario, nei
beni reali, nelle strategie alternative, ecc.
potrebbe rappresentare un costo in uno
scenario positivo per i mercati finanziari,
ma è il prezzo da pagare per avere un po’
di protezione da sfruttare quando le cose
vanno male. Oggi voglio approfondire
questo concetto con le parole di Paolo
Legrenzi, professore straordinario di psicologia
cognitiva presso l’Università Ca’
Foscari di Venezia, dove coordina il Laboratorio
di Economia Sperimentale
Nell’illustrare agli investitori come approcciare
imercati finanziari pongo sempre
l’accento sull’imprevedibilità e sui
rischi, spiego che rendimento e rischio
sono due facce della stessa medaglia.
Eppure quando si verifica un ribasso la
ragione svanisce e le emozioni entrano
in gioco, la paura prende il sopravvento
e tutto quanto condiviso a mente fredda
viene messo in discussione alla luce
della situazione contingente. L’investitore
cerca garanzie e certezze in un
settore dominato, soprattutto nel breve
periodo, dall’effetto gregge che fa muovere
investitori nella stessa direzione,
amplificando il sali-scendi delle quotazioni.
Il mercato obbligazionario dopo la crisi finanziariamichelelov
Nel mondo pre-crisi la costruzione di un
portafoglio finanziario era “relativamente
semplice”: assumendo che i debiti di stati
sovrani e banche del mondo occidentale
fossero senza rischio, “bastava” stabilire
quanta parte dei propri investimenti destinare
al cosiddetto free-risk e quanto ad
asset rischiosi, azioni in primis. Oggi la
sicurezza nella capacità di stati, banche e
imprese di ripagare i propri debiti è messa
in dubbio dall’alto livello del debito e dalla
crescita negativa o stazionaria di molti
paesi sviluppati. Questa situazione ha
cambiato il quadro degli investimenti, in
particolare nell’ambito obbligazionario che
offre strumenti molto diversi per rischio
percepito e rendimento atteso....
Investimenti, consigli
davvero disinteressati? Questa
norma di trasparenza elimina alla radice
il conflitto di interessi tra gli intermediari
che vendono i prodotti e i risparmiatori
che pensano di ricevere un consiglio
disinteressato. La sua applicazione anche
Italia sarebbe la panacea per distinguere
in maniera chiara e trasparente
chi, come i consulenti finanziari
indipendenti, fa pura consulenza ed è
pagato per questo servizio solo dallo
stesso cliente da chi propone i prodotti
del proprio campionario e viene pagato
per questa attività di collocamento.La settimana scorsa ho partecipato al
Salone del Risparmio di Milano ed assistendo
ad una delle conferenze con i
rappresentanti di alcune delle società di
gestione del risparmio italiane sono rimasto
sorpreso da alcune affermazioni che, al
di là delle dichiarazioni d’intenti, segnalano
la distanza tra gli interessi delle stesse e i
risparmiatori. La prima è che le società di
gestione dovrebbero seguire “la moda”
confezionando il prodotto che investe nel
settore di volta in volta sulla cresta dell’onda.
Intendiamoci non c’è nulla di sbagliato
nel proporre nuovi strumenti, ma
assecondare gli investitori che seguono il
gregge e si lanciano nell’asset di moda
significa abdicare a quel ruolo di consulenza
che le reti di distribuzione finanziarie
dicono di voler svolgere. Un buon consulente
dovrebbe guidare il cliente verso
una scelta razionale e consapevole sia
delle opportunità che dei rischi dell’investimento.
Certo è più facile assecondarne
le richieste o addirittura rafforzarne i convincimenti
magnificando i rendimenti passati
dell’investimento di moda (come avvenuto
con le azioni tecnologiche a inizio
millennio o il settore immobiliare e bancario
prima dello scoppio della crisi), ma non è
nell’interesse del cliente. La seconda affermazione
è relativa alla scarsa importanza del costo degli strumenti di risparmio
gestito. Questa tesi, sostenuta
dall’esponente di una delle società che
ha i prodotti tra i più costosi sulmercato,
suona un po’ come la storia dell’oste
che magnifica le qualità del suo vino.
Infatti se il costo sostenuto dai sottoscrittori
dei fondi comuni è gravato,
oltre che dalle commissioni di gestione,
anche da commissioni di performance
esorbitanti applicate in virtù del confronto
con indici del mercato monetario,
ormai prossimi a zero, non si fa propriamente
l’interesse del cliente. La terza
riguarda la regolamentazione e addita
come dannosa la Rdr ossia la nuova
normativa introdotta in Inghilterra
che ha sancito il divieto, da parte di chi
vuoleerogareconsulenzafinanziaria, di
ricevere qualsiasi forma di incentivo dai
gestori dei prodotti collocati. Questa
norma di trasparenza elimina alla radice
il conflitto di interessi tra gli intermediari
che vendono i prodotti e i risparmiatori
che pensano di ricevere un consiglio
disinteressato. La sua applicazione anche
Italia s
1. BergamoSette - Venerdì 8 Maggio 2009 6
LA SCUOLA OROBICA SI MOBILITA PER I RAGAZZI TERREMOTATI
S.O.S. RISPARMIATORE
Consulta studentesca, ponte
Rubrica mensile
Gli indicatori del rischio determinato orizzonte temporale e con
di perdita degli investimenti un ilcerto livelloVar confidenza. In pari a 5
di solidarietà con l’Abruzzo
di pratica
se livello del annuale fosse
al 99% di confidenza, significa che in 99
anni su 100 l’aspettativa è che il por-
tafoglio in questione non perda più del
5% rispetto al suo valore a inizio anno. BERGAMO (cfb) Una raccolta
È importante sottolineare come que- fondi per un progetto scolastico, at-
sti indicatori siano delle misurazioni sta- tività di sensibilizzazione, l’ipotesi
tistiche e in quanto tali si prestano a di un campo estivo a l’Aquila sono
Michele Colosio fornire un riferimento nella scelta dei le principali iniziative rivolte a tut-
propri investimenti, ma bisogna essere ti gli istituti bergamaschi sotto il
Ho sentito parlare di indicatori che consci del fatto che nella realtà si pos- titolo “Da scuola a scuola, rispar-
consentono di conoscere il rischio di sono verificare delle situazioni “inattese” mio un euro e sostengo la speranza
perdita degli investimenti. Avendo un che generano perdite superiori a quelle dell’Abruzzo”. L’invito a costruire
discreto portafoglio investito in fondi, stimate. Inoltre gli indicatori di rischio questo ponte di concreta solidarietà
polizze finanziarie e obbligazioni, può cambiano dinamicamente ogni giorno; è tra gli studenti del territorio oro-
dirmi come posso trovare queste infor- quindi opportuno verificarli non solo al bico e quelli colpiti dal terremoto lo
mazioni? (C.P.) momento dell’investimento, ma per tutta lancia la Consulta studentesca pro-
La misura classica di rischio di un titolo o la durata dello stesso. vinciale di Bergamo, che ha messo a
di un portafoglio costituito da più strumenti è Purtroppo il Var è un indicatore dif- punto le proposte nel corso di una
la cosiddetta volatilità. Con questo termine ficile da trovare, sia attraverso i media riunione plenaria organizzata con che, testimonianze di volontari rien-
si indica il grado di variabilità dell'investi- che presso gli intermediari, infatti ban- il sostegno dell’Ufficio Scolastico trati dall’Abruzzo».
mento rispetto al suo valore medio: ad e- che e promotori hanno la tendenza a Provinciale di Bergamo, allargata Una prima iniziativa proposta a
sempio se un titolo azionario ha un livello di proporre prodotti finanziari ponendo ai rappresentanti degli studenti in tutte le scuole bergamasche è la
volatilità pari a 30 e rendimento medio at- l'accento sui rendimenti attesi: eviden- Consiglio di Istituto e ai docenti. partecipazione alla raccolta fondi
teso del 10% significa che, in due anni su ziando le possibili perdite il “rischio” per «Situazioni drammatiche come per il sostegno ad un progetto sco-
tre, posso aspettarmi che il titolo oscilli tra l'intermediario è quello di non riuscire a quella verificatesi in Abruzzo pos- lastico in via di definizione a livello
più il +40% e il -20%. La misura della collocare il prodotto in questione. Con- sono rivelarsi momenti di educazio- provinciale in linea con le scelte
volatilità è un dato abbastanza comune sia cludo sottolineando come sui mercati ne e presa di coscienza dei nostri della Consulta regionale e del Con-
nell'informazione finanziaria, sia nei ren- finanziari non si comprano rendimenti, ragazzi, sviluppando un forte senso siglio Nazionale dei Presidenti delle
diconti inviati dalla banca presso cui sono ma solo rischi, nel senso che i rendimenti di solidarietà e di appartenenza alla Consulte Studentesche di tutta Ita-
detenuti gli investimenti. futuri non sono altro che la remune- comunità nazionale – sottolinea lia. I contributi raccolti verranno
Un indicatore che ritengo essere più ef- razione per i rischi che ci si è assunti. Luigi Roffia (nella foto), dirigente gestiti in stretto coordinamento con
ficace nel fotografare il rischio è il cosiddetto dell’Ufficio Scolastico Provinciale le iniziative del Ministero
Var (Valore a rischio) che è una misura di Bergamo – Ecco perché, in ag- dell’Istruzione. L’Ufficio Scolastico
statistica che consente di misurare in ter- *Consulente finanziario indipen- giunta alle attività proposte dalla Provinciale di Bergamo segnala a
mini monetari il rischio di mercato degli dente. Per informazioni e appro- Consulta studentesca, si invitano le tutte le scuole interessate il conto
strumenti finanziari e di valutare la coerenza fondimenti tel. 335302605 - scuole anche ad attivare le forme che corrente postale numero 10031243,
tra la perdita potenziale di un portafoglio ed www.ifaconsulenza.it. Le doman- riterranno più opportune per favo- intestato all’Istituto superiore Sec-
il proprio profilo di investitore. In sostanza de per la rubrica “S.O.S. RISPAR- rire condivisione e consapevolezza co Suardo di Bergamo – Servizio
esso rappresenta la massima perdita po- MIATORE” possono essere invia- sul tema quali assemblee, attività di cassa, Causale “Da scuola a scuo-
tenziale che un portafoglio può subire, in un te via mail a info@ifaconsulenza.it studio, proiezioni di filmati, ricer- la”.
gli strumenti a sostegno Mercoledì 20 maggio 2009, ore 15.00
dell’internazionalizzazione NH Hotels
delle imprese forniti Bergamo - Via Paleocapa, 1/G
da SiMeSt, iCe e SaCe.
Creval Interverranno
Edoardo Semeria, Direttore Commerciale, Credito Valtellinese
Meeting Gian Carlo Bertoni, Promotion and Marketing Dept. Manager, SiMeSt
iMPreSe ed eSterO Michele Scuotto, Responsabile della Linea Relazioni
con il Pubblico - Assistenza e Vendita, iCe
Massimo Sessa, Responsabile del portale “italtrade.com”, iCe
Mauro Pasqualucci, Senior Account Manager, Business PMi, SACe
Ernesto Galimberti, Responsabile Business Unit estero,
Gruppo bancario Credito Valtellinese
Iscrizioni
tel. 035 2279817 - 035 2279815
meeting.estero.bg@creval.it
Info su www.creval.it