Corso di aggiornamento per medici sul nodulo tiroideo. La presentazione descrive i vari tipi di noduli della tiroide e l'approccio clinico relativo per ciascuna forma, dagli esami ematochimici a quelli strumentali, ai trattamenti fino al follow up.
Carcinoma tiroideo differenziato - diagnosi, terapia e nuove prospettiveFrancesco Lippi
Corso di aggiornamento sul carcinoma differenziato della tiroide. I noduli tiroidei benigni e maligni, cosa è il carcinoma differenziato della tiroide, l'approccio diagnostico (esami ormonali, esami strumentali), l'iter terapeutico (chirurgico, radiometabolico e ormonale). Valutazioni istopatologiche. Nuove forme terapeutiche e farmacologiche.
Studio su risultati in termine di durata di ospedalizzazione tra appendicectomia laparoscopica e laparotomica con suddivisione per casi di appendiciti semplici e complicate.
Corso di aggiornamento per medici sul nodulo tiroideo. La presentazione descrive i vari tipi di noduli della tiroide e l'approccio clinico relativo per ciascuna forma, dagli esami ematochimici a quelli strumentali, ai trattamenti fino al follow up.
Carcinoma tiroideo differenziato - diagnosi, terapia e nuove prospettiveFrancesco Lippi
Corso di aggiornamento sul carcinoma differenziato della tiroide. I noduli tiroidei benigni e maligni, cosa è il carcinoma differenziato della tiroide, l'approccio diagnostico (esami ormonali, esami strumentali), l'iter terapeutico (chirurgico, radiometabolico e ormonale). Valutazioni istopatologiche. Nuove forme terapeutiche e farmacologiche.
Studio su risultati in termine di durata di ospedalizzazione tra appendicectomia laparoscopica e laparotomica con suddivisione per casi di appendiciti semplici e complicate.
Tiroiditi subcliniche autoimmunitarie - una patologia emergenteFrancesco Lippi
Corso di aggiornamento per medici sulle tiroiditi. Quali sono i tipi di tiroiditi autoimmuni, la loro origine, le loro caratteristiche, le malattie autoimmuni ad esse associate, l'approccio clinico per la diagnosi e il trattamento.
1) A prospective multicenter study evaluated the use of thoracic ultrasound (TUS) to diagnose pulmonary embolism (PE) in 352 patients with clinically suspected PE.
2) TUS identified PE in 194 patients (55%), with CT pulmonary angiography used as the reference standard. TUS visualized more lung lesions than CT on average.
3) TUS criteria for diagnosing PE included seeing two or more typical subpleural triangular or rounded hypoechoic lesions, or one such lesion with a pleural effusion.
Caturelli E. Fegato Patologia Focale Maligna. ASMaD 2016Gianfranco Tammaro
DOTT. CATURELLI EUGENIO - Master ECM in Ecografia Internistica 2016 - Sabato 16 - 30 Gennaio e 13 Febbraio 2016 - Sala Congressi Fondazione Santa Lucia - Via Ardeatina n. 354 - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Pompili M. Fegato (Anatomia e Patologia Diffusa) Colecisti e Vie Biliari. ASM...Gianfranco Tammaro
PROF. POMPILI MAURIZIO - Master ECM in Ecografia Internistica 2016 - Sabato 16 - 30 Gennaio e 13 Febbraio 2016 - Sala Congressi Fondazione Santa Lucia - Via Ardeatina n. 354 - ROMA
Sito ASMaD: http://www.asmad.net
Alimentazione biologica e prevenzione malattie - 6° incontro del CorsoLorenzo Capello
6° incontro del Corso: IL CORPO PARLA… e il tuo cosa dice?
Titolo: Alimentazione biologica e prevenzione malattie.
Corso in 7 incontri interattivi tenuto presso il Centro Studi di Olismologia
The document provides an overview of using focused thoracic ultrasound to evaluate normal and abnormal findings in the thorax, including how to identify pleural effusions, consolidated lung, pneumothorax, and interstitial syndrome. It describes the sonographic appearances and characteristics of these common thoracic pathologies and highlights the importance of ultrasound in diagnostic and procedural guidance. The objectives are to teach the sonoanatomy of the thorax and recognize ultrasound signs that can help distinguish between normal and diseased lung tissue.
L'interessamento respiratorio nelle malattie neuromuscolari e la gestione tra...CentroMalattieRareFVG
Slides presentate dal dr Vincenzo Patruno, SOC Pneumologia Riabilitativa, ASS4 Mediofriuli, nell'ambito del corso "Le malattie neuromuscolari", Udine, 16 dicembre 2013.
Pomeriggio SEID Campania dedicato alle nuove linee guida ESGE su PEG e PEJ tenutosi su piattaforma ZOOM
2- Tecnica di inserimento e scelta dei materiali- Dott. G. Spinosa
Similar to Introduzione ECOGRAFIA TORACO-POLMONARE (20)
3. OBIETTIVI DEL CORSO
Conoscenze
• Diagnostica per immagini basata
sull’evidenza (evidence based ultrasound)
• Fisica degli ultrasuoni e apparecchiature
• Anatomia funzionale cardiaca, toracica
• Tecniche di esame
• Reperti ecografici normali
• Reperti ecografici patologici
• L’approccio ecografico ABCDE
4. OBIETTIVI DEL CORSO
Competenze
• Gestione delle apparecchiature
• Tecnica ecografica: ottenimento delle immagini
• Interpretazione delle immagini: riconoscimento
delle sindromi polmonari principali
– cuore (tamponamento, grave disfunzione ventricolo dx/sn)
– torace (versamento pleurico, PNX, S. INTERSTIZIALE,
consolidamenti)
– vasi venosi (TVP)
• Supporto ecografico nelle procedure invasive
• Ecografia clinica toraco-polmonare integrata
5. OBIETTIVI DEL CORSO
Motivazioni
• Definizione dei problemi clinici mediante il
riscontro delle alterazioni causali di struttura e di
funzione
• Incremento conoscenze di anatomia e fisiopatologia
• Affinamento competenze di semeiotica
• Acquisizione di metodo per l’autoapprendimento
• Autonomia nella gestione dei pazienti
6. ATTIVITÀ FORMATIVA
• Attività didattica - tutoriale ore 4
– sessioni didattiche (1 ora) n. 4
– sessioni tutoriali (1 ora) n. 1
– sessioni tutoriali (3 ora) n. 1
– sessioni interattive (1 ora) n. 2
8. FACULTY
Rosario Zappalà (Direttore)
S.C. Emergenza Urgenza - Ospedale Evangelico Villa Betania Napoli
Biagio Liccardo (Condirettore)
U.O.C. Cardiologia Seconda Università di Napoli
Ospedale Monaldi Napoli
Ilario de Sio
Dipartimento di Medicina Interna e Gastroenterologia
Seconda Università di Napoli
Alberto Forni
S.C. Cardiologia - Ospedale Evangelico Villa Betania Napoli
Francesca Martone (Segreteria scientifica)
S.C. Cardiologia - Ospedale Evangelico Villa Betania Napoli
Lucia Morelli (Segreteria scientifica)
S.C. Medicina d’Urgenza - Ospedale S.Paolo Napoli
Antonio Schiazzano
S.C. Medicina d’Urgenza - Ospedale Cardarelli Napoli
9. ECOGRAFIA POLMONARE
……… O ECOSCOPIA ?
• L’ecografia polmonare è un’integrazione dell’esame fisico: serve a
“vedere dentro” dopo aver “visto fuori”, palpato, percosso e
ascultato
• L’ecografia clinica (ecoscopia) sta all’ecografia tradizionale come
l’ascultazione con il fonendoscopio sta alla fonocardiografia
• Non è una metodica specialistica, ma una tecnica di base, applicabile
dove sta il paziente (POC) e acquisibile da parte di ogni medico con
curve di apprendimento semplici, per migliorare in accuratezza e per
guadagnare tempo
• Impiega l’approccio trans-cutaneo e la tecnologia 2D (integrata
eventualmente dal Doppler color)
10. ECOGRAFIA
TORACO-POLMONARE
• Effettuata dal medico che cura il paziente
• Volta a ottenere risposte semplici (sì/no) a quesiti
emersi nel corso della valutazione clinica
(ABCDE, anamnesi, esame fisico)
• Focalizzata sul problema clinico
• Estesa a tutti i problemi indagabili in qualunque
sede anatomica (capo, collo, torace, addome, arti)
• Semplice e rapida
• Ad alto impatto diagnostico-terapeutico
11. • Per i pazienti
– rapidità e tempestività diagnostica
– sicurezza maggiore nelle procedure invasive
– riduzione dei rischi associati al trasporto intra-
ospedaliero
• Per le aziende
– riduzione del volume di ecografie complete richieste
alle U.O. di diagnostica per immagini
– riduzione dei tempi di degenza e dei costi
– riduzione impiego personale per i trasporti interni
ECOGRAFIA TORACICA
12. ECOGRAFIA E FORMAZIONE
FORMARE CON L’ECOGRAFIA
• Insegnare l’anatomia
• Insegnare la fisiopatologia
• Insegnare la semeiotica
FORMARE ALL’ECOGRAFIA
• Chiedere le immagini
• Ottenere le immagini
• Interpretare le immagini
• Ecoguidare le procedure
visual medicine
il cervello
la mano e gli occhi
gli occhi e il cervello
l’altra mano
13. ECOGRAFIA E FORMAZIONE
FORMARE AL METODO CLINICO
•L’approccio Bayesiano
•L’integrazione sinergica clinico-ecografica
GESTIRE I PROBLEMI
•Definire l’eziopatogenesi e la fisiopatologia delle
sindromi cliniche
•Monitorizzare la risposta alle terapie e l’evoluzione
clinica
•Effettuare le procedure in sicurezza