La co-produzione: principi per la progettazione e la gestionecittametro
Slide presentate da Denita Cepiku durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
AIF - Associazione Italiana Formatori propone alcuni importanti temi di attualità per favorire una discussione costruttiva che possa comprendere Il valore della persona nel processo formativo moderno. "Cultura, Innovazione e Giovani" sono le domande aperte poste a vari operatori del settore della formazione (ma non solo) per creare un dibattito virtuoso circa l'utilità e l'evoluzione dei processi formativi in atto alla luce dei cambiamenti sociali e culturali nell'era digitale.
Premio pa sostenibile_SCUOLA DIFFUSA_Roma CapitaleStefano Rollo
La Scuola Diffusa per la Partecipazione e la Cittadinanza Digitale è un progetto realizzato dal Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità con l’obiettivo di dar vita, in spazi pubblici e associativi, ad attività formative e di sensibilizzazione finalizzate a favorire lo sviluppo della cultura digitale tra la popolazione.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
La leadership al femminile e un futuro al digitaleAlberto Mascia
L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
La co-produzione: principi per la progettazione e la gestionecittametro
Slide presentate da Denita Cepiku durante il webinar "La co-produzione e l'erogazione di servizi pubblici" realizzato il 18 novembre 2015 nell'ambito del progetto "Verso la costituzione delle Aree Metropolitane e la riorganizzazione delle Province" del Formez PA.
AIF - Associazione Italiana Formatori propone alcuni importanti temi di attualità per favorire una discussione costruttiva che possa comprendere Il valore della persona nel processo formativo moderno. "Cultura, Innovazione e Giovani" sono le domande aperte poste a vari operatori del settore della formazione (ma non solo) per creare un dibattito virtuoso circa l'utilità e l'evoluzione dei processi formativi in atto alla luce dei cambiamenti sociali e culturali nell'era digitale.
Premio pa sostenibile_SCUOLA DIFFUSA_Roma CapitaleStefano Rollo
La Scuola Diffusa per la Partecipazione e la Cittadinanza Digitale è un progetto realizzato dal Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità con l’obiettivo di dar vita, in spazi pubblici e associativi, ad attività formative e di sensibilizzazione finalizzate a favorire lo sviluppo della cultura digitale tra la popolazione.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
La leadership al femminile e un futuro al digitaleAlberto Mascia
L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
Attività commissioni gestione straordinaria - relazione del ministro anno 2017Newz.it
RELAZIONE DEL MINISTRO DELL’INTERNO sull’attività delle Commissioni per la gestione straordinaria degli enti sciolti
per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso
ANNO 2017
In Prefettura il convegno "La legalità come modello sociale di impresa alla ...Newz.it
Reggio Calabria. Nella giornata del 6 febbraio si terrà, nel Salone di rappresentanza del Palazzo del Governo, con inizio alle ore 11,30, il convegno dal tema “La legalità come modello sociale di impresa”. Al centro del dibattito la riforma del Codice Antimafia dettata dalla legge n. 161/2017 e le principali novità, tra le quali la maggiore incisività delle misure di prevenzione patrimoniale, la più efficiente ed efficace amministrazione giudiziaria dei beni sequestrati e confiscati, la riorganizzazione della Agenzia di gestione, nonché i nuovi strumenti atti a bonificare le imprese infiltrate dalle organizzazioni criminali e destinatarie di interdittive antimafia, garantendo al contempo l’occupazione, i diritti dei lavoratori e lo sviluppo dei territori. Porterà il proprio saluto ai relatori il Prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, che ha organizzato e voluto la Tavola rotonda, pienamente conscio delle potenzialità recate dalla legge di riforma e dell’assoluta necessità che il sistema delle imprese nel Sud Italia e in Calabria rigetti definitivamente il pesante giogo delle organizzazioni criminali, liberando risorse per la produttività, lo sviluppo e la piena occupazione, in favore delle comunità locali e, in specie, dei giovani. Concluderà i lavori l’onorevole Rosy Bindi, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie.
Reggio Calabria. Presentato ai cittadini di Vito il progetto del nuovo Parco Ludico del quartiere: 3mila mq di verde attrezzato con ludoteca e aree gioco
1. Direttore responsabile
Fabio Papalia
Direttore editoriale
Giovanni Alampi
Vice Direttore editoriale
Antonino Provazza
Responsabile Editoriale
Fabio Maragucci
Comitato Editoriale
Giuseppe Fraschini
Emilio Giordano
Raffaele Laganà
Le recenti sanzioni inflitte
dall’Antitrust ai principali si-
ti che operano da tempo come
a g e n z i e d i v i a g -
gi online, dimostra quanta stra-
da bisogna ancora fare per ga-
rantire ai consumatori la libertà
di utilizzare in sicurezza, senza
ostacoli né commissioni aggiun-
tive, lo strumento di pagamento
che preferisce.
“Su quelli che sono i principali
siti utilizzati da milioni di citta-
dini per acquistare biglietti ae-
rei, pacchetti vacanze, prenotare
alberghi e viaggi, l’Autorità ha
riscontrato la presenza di infor-
mazioni non sufficientemente
trasparenti che ostacolano l’e-
sercizio dei diritti del consuma-
tore e l’applicazione di un sup-
plemento di prezzo a seconda
della carta di pagamento utiliz-
zata per l’acquisto di voli (credit
card surcharge). Su quest’ultima
prassi, oramai consolidata, era
già stato messo il veto con l’art
62 del Codice del Consumo ed in
Europa è stata posta fuori legge
dalla direttiva PSD2 sui servizi
di pagamento entrata in vigore
anche in Italia proprio all’inizio
Hanno collaborato a questo
numero:
Enrica Conti
Carmelo Triolo
Erminia A. Giordano
Le competenze
comunicative e relazio-
nali dei professionisti
del soccorso
2
3
Dal mito al cinema
L’uomo che vigila sul fuoco 4
Il Ruolo del Capo Squa-
dra dei Vigili del Fuoco 6
Tecnologia 7
Notizie dal Territorio 7
Sommario:
Editoriale
a cura di Giovanni Alampi segretario Provinciale UILPA Vigili del Fuoco di Reggio Calabria
Pagamenti on line: Liberi di scegliere
InFocus
Supplemento periodico di informazione sui Vigili del Fuoco
Numero: 1 - Anno II
Supplemento della testata giornalistica online Newz.it
Reg. 01/09 Trib. RC - Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio
15 Gennaio 2018
Scannerizza il QR code
per raggiungere la versione online
dell’anno. Oltre a frenare lo
sviluppo del commercio elettro-
nico questa pratica impone
all’utente un costo da cui non è
possibile sottrarsi, se non sce-
gliendo forme di acquisto o pa-
gamento diverse, con tutti i di-
sagi che questo comporta”.
Da tempo, le campagne messe
in atto dalle associazioni che
tutelano i consumatori, stanno
contribuendo a diffondere la
cultura dei pagamenti elettro-
nici che portano con sé enormi
benefici sia per il singolo con-
sumatore, che può utilizzare in
sicurezza tutti gli strumenti a
sua disposizione, sia per l’eco-
nomia in generale, riducendo
anche l’evasione fiscale.
2. Questo contributo nasce dalla propo-
sta, che ho accolto con grande piace-
re, del CSq Fabio Maragucci, Re-
sponsabile Editoriale di Infocus, in
virtù della mia quindicinale espe-
rienza di formatrice psicologa per il
Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La proposta rappresenta una occasio-
ne preziosa per comunicare e resti-
tuire attraverso queste riflessioni il
senso, il ruolo, le funzioni e le poten-
zialità della formazione sulle compe-
tenze comunicative e relazionali per
tutto il personale del soccorso tecni-
co-urgente, ai diversi livelli e ruoli
organizzativi con cui opera.
Il mio ringraziamento in primis e la
mia profonda gratitudine, anche in
questo spazio, va a tutte le figure
professionali del Corpo Nazionale dei
Vigili del Fuoco con cui in questi lun-
ghi anni ho avuto la soddisfazione di
collaborare, i vari Direttori Centrali
della Formazione, i Comandanti, i
Funzionari, i Capi Squadra, i Capi
Reparto, i Vigili permanenti e il per-
sonale tecnico-operativo e ammini-
strativo per i quali, in aula e nelle
commissioni di valutazione, ho messo
al servizio la mia esperienza e il mio
contributo professionale, operando su
tutto il territorio nazionale, tanto
nelle Scuole Centrali quanto in vari
Poli didattici regionali. L’impegno
costante è stato ed è quello di rende-
re gli interventi formativi occasioni
ed opportunità di potenziamento
delle competenze non tecniche (c.d.
trasversali), di quel sapere essere e
del saper fare nei processi comunica-
tivi e relazionali di chi lavora con
impegno e passione, con la massima
attenzione e delicate responsabilità,
al servizio dei cittadini, delle comuni-
tà, dei territori.
Questo spazio riflessivo, questo con-
tributo teorico-metodologico non è un
punto di arrivo, ma rappresenta un
punto di partenza per alcune succes-
sive tappe che la Rivista potrà acco-
gliere.
E’ noto che la formazione rappresen-
ta una funzione gestionale fonda-
mentale in tutte le organizzazioni
pubbliche e private, è uno strumento
essenziale nella gestione delle risorse
umane e una dimensione costante
della vita lavorativa di tanti uomini
tuiscono nel bagaglio competenziale
del soccorritore, unito all’expertice di
ruolo, una valenza fondamentale e una
variabile strategica nei comportamenti
organizzativi di tutti gli attori del si-
stema.
Numerosi studi e ricerche hanno anche
evidenziato che la formazione continua
nello sviluppo delle competenze comu-
nicative e relazionali dei professionisti
del soccorso tecnico-urgente, e in gene-
re nelle attività di servizio alle perso-
ne, genera significativi benefici di lun-
ga durata (miglioramento del lavoro di
squadra, miglioramento del clima in-
terno, miglioramento della customer
satisfaction,…)
Nella mia lunga esperienza professio-
nale le tematiche trattate nella forma-
zione trasversale, le “competenze co-
municative e relazionali”, sono ampie e
includono: personalità e atteggiamenti,
motivazione, gruppo e squadra, conflit-
to, leadership, delega, cambiamento,
cultura organizzativa e decisione, la
gestione dello stress, resilienza, intelli-
genza emotiva. L’obiettivo è supportare
i partecipanti nel percorso di migliora-
mento delle risorse personali, nella
gestione del rapporto con se stessi e
con gli altri, saper creare sinergie e
cooperazione, favorire una maggiore
efficacia nei comportamenti organizza-
tivi, ottimizzare la capacità di prende-
re decisioni, in tempi rapidi o sotto
pressione, migliorare la capacità di
comunicazione, favorire una maggiore
consapevolezza di sé e una migliore
efficacia lavorativa.
Il moduli formativi “competenze comu-
nicative e relazionali” dunque, nascono
dall’esigenza di promuovere e migliora-
re tali competenze per i soccorritori,
coerenti con la mission istituzionale,
rivolte ai cittadini intesi nella loro plu-
ralità (bambini, anziani, persone con
disabilità, ecc..) sia verso il proprio
gruppo di lavoro e il proprio sistema
organizzativo. La complessità del feno-
meno comunicazione e gestione delle
relazioni interpersonali, unita a quella
dei contesti del soccorso, richiedono
sempre più lo sviluppo e il manteni-
mento di conoscenze, abilità, compe-
tenze relazionali mirate e specifiche,
un saper essere nel saper fare.
Le diverse metodologie adottate nella
formazione sulle c.d. competenze tra-
Le competenze comunicative e relazionali dei professionisti del soccorso
e donne che si impegnano, attraverso
le proprie competenze, di raggiungere
obiettivi organizzativi. In questo sen-
so le norme che regolano il Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco e in
generale la P.A. pongono l’accento
sulla necessità di valorizzare il capi-
tale umano mediante la formazione,
come strategia per l’evoluzione pro-
fessionale, il costante adeguamento e
potenziamento delle competenze pro-
fessionali con l’obiettivo finale di mi-
gliorare le performance organizzative
e la qualità dei servizi ai cittadini e
alle comunità.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo-
co organizza, promuove e gestisce
una intensa attività formativa ad
ogni livello professionale e di alta
specializzazione e aggiornamento,
definita e completa, pluridisciplinare
ed integrata, per garantire una ope-
ratività sicura ed efficiente, capace di
gestire le sempre più complesse ri-
chieste di soccorso, la sicurezza, la
prevenzione, le maxi emergenze at-
traverso un incessante sviluppo di
tecniche e tattiche di intervento dei
professionisti del soccorso tecnico-
urgente.
È ormai ampiamente dimostrato co-
me le performance lavorative dipen-
dono, in generale in tutti i contesti
lavorativi, non solo dalle conoscenze,
dalle competenze tecniche e dall’espe-
rienza professionale, ma anche dal
possesso di qualità personali socio-
emotive e relazionali.
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo-
co è una istituzione centrata sulle
persone e opera per le persone, quin-
di il ruolo dell’elemento umano è una
componente fondamentale. Tutto
parte dalle persone. Né è possibile
considerare una evoluzione di qual-
siasi organizzazione che eroga servizi
ai cittadini, alle comunità senza pen-
sare all’evoluzione dell’elemento
umano come variabile fondamentale
delle stesse attività di servizio. La
formazione alle competenze comuni-
cative e relazionali ha il pregio di far
relazionare le persone in modo molto
più forte di quello che fa la tecnologia
e consente attraverso queste relazioni
e con approcci metodologici diversifi-
cati ed integrati, di sottolineare come
le c.d. competenze trasversali costi-
Pagina 2 InFocus
3. sversali (lavoro d’aula, outdoor, team
working, learning by doing) si propon-
gono di impegnare e sviluppare le
risorse personali dei partecipanti -
conoscenze, competenze, motivazioni,
energia interiore - in uno scambio
continuo tra riflessione e azione, al
fine di riconoscere e potenziare le
l’intelligenza socio-emotiva e relazio-
nale. L’obiettivo formativo è quello di
fare crescere la consapevolezza del
proprio stile, la capacità di migliorar-
lo e modularlo nei diversi contesti,
sensibilizzare verso un processo di
crescita individuale verso performan-
ce di ruolo adeguate orientate all’ec-
cellenza.
Le dimensioni principali della meto-
dologia formativa, vissute in un clima
di facilitazione all’espressione e non
valutativo, sono: l’esperienza: costi-
tuisce il punto di partenza per stimo-
lare reazioni ed emozioni; la presa di
coscienza: dopo aver sperimentato in
prima persona nel lavoro d’aula, si
esplora e si condivide cosa accade
coscientemente ed affettivamente;
l’applicazione: si torna alla pratica
applicativa avendo rinforzato l’impe-
gno di tutti verso l’obiettivo comune
di lavoro e l’appartenenza al gruppo.
Si tratta di diverse modalità con cui
ogni partecipante percepisce, inter-
preta e reagisce alle diverse situazio-
ni stimolo, proposte di riflessione e
che sono alla base dei comportamenti
individuali e interpersonali e influi-
scono in maniera determinante sulle
prestazioni lavorative. Gli approcci
metodologici adottati assumono come
ipotesi di lavoro che i comportamenti
e le competenze relazionali siano già
di fatto un bagaglio operativo posse-
duto dai partecipanti, ma confrontan-
dosi, discutendo, analizzando, rivisi-
tando con se stessi la percezione di sé
in rapporto agli altri, si approda, at-
traverso un percorso condiviso pro-
prio del lavoro formativo, ad una vi-
sione sistemica delle competenze tra-
sversali, premessa per un più efficace
ed agevole comportamento operativo
nella quotidianità del fare.
Uno sviluppo personale di questo tipo
richiede sempre che i partecipanti ai
corsi si mettano in gioco, guardando e
rileggendo con occhi critici il proprio
fare.
In questi lunghi anni di attività di
formazione per i Vigili del Fuoco, ho
incontrato tanti operatori del soccorso
(in particolare il personale tecnico
operativo nei passaggi di qualifica,
come Capi Squadra e Capi Reparto e
di ingresso nel Corpo Nazionale) che
hanno vissuto ed utilizzato la forma-
zione come un luogo di crescita perso-
nale e professionale, di maggiore con-
sapevolezza delle dinamiche nel lavo-
ro di squadra e del saper fare squa-
dra, per migliorare il proprio modo di
relazionarsi ed interagire con gli altri
ruoli organizzativi, mettendo anche
da parte le naturali e comprensibili
resistenze e difese di chi, soprattutto
dopo tanti anni, si è seduto su un
“banco” nella condizione di apprende-
re e continuare ad imparare.
Il lavoro d’aula e le metodologie didat-
tiche utilizzate (team working, role
playng, studio di casi, ecc..) permetto-
no di sperimentare quello che accade
negli ambienti di lavoro, nel rapporto
con gli altri e con se stessi, concen-
trandosi su una attività esperenziale
per poi riflettere successivamente su
di essa. La possibilità di lavorare su
contenuti che riportano alla esperien-
za lavorativa favorisce poi la possibili-
tà di traghettare gli apprendimenti
dal laboratorio formativo in aula al
proprio contesto lavorativo. La forma-
zione nell’area delle competenze tra-
sversali è spesso connessa ad accadi-
menti emozionali legati alla riflessio-
ne sull’esperienza lavorativa. Questa
funzione nella formazione è una sorta
di capacità di elaborazione che per-
mette ai dati dell’esperienza e della
percezione di sè di essere elaborata,
pensata, ripensata, mentalizzata.
Questo passaggio dai dati dell’espe-
rienza lavorativa e di sé si presenta
nel lavoro di formazione con un ele-
mento emotivo che trova nel gruppo
d’aula una risorsa, un contenitore
dinamico e un elemento catalizzatore
di conoscenze e consapevolezze.
L’impegno attivo crea un'importante
discontinuità nell’evoluzione profes-
sionale degli individui: per affrontare
positivamente questo cruciale passag-
gio il formatore mette a disposizione
dei partecipanti un percorso articolato
e dinamico pensato per rafforzare la
consapevolezza di sé e allenare le ca-
Numero: 1 - Anno II Pagina 3
pacità comportamentali richieste
nelle relazioni quotidiane e le compe-
tenze comunicative per saper lavora-
re in gruppo, coordinare gruppi e
squadre di lavoro nel contesto di la-
voro e nella gestione del soccorso.
La formazione sulle competenze co-
municative e relazionali sta nella
capacità di attivare la disponibilità
ad apprendere non concetti astratti,
ma a pensare nel senso più autentico
del termine e a rivedersi insieme agli
altri in uno spazio di confronto e di
riflessioni sui temi del comportamen-
to e degli stili di comunicazione.
L’uomo vitruviano disegnato da Leo-
nardo è un meraviglioso disegno che
mi piace utilizzare come metafora
della formazione. Il mio contributo di
formatrice, quale servizio alle perso-
ne, è quello di facilitare una maggio-
re consapevolezza, infondere fiducia,
elaborare vissuti ed emozioni, soste-
nere l’empowerment individuale e di
gruppo, guardare avanti ripensando
la propria storia lavorativa, provare
nuove strade, avere passione ed entu-
siasmo, condividere il piacere del fare
con gli altri nell’assunzione della
responsabilità di ruolo di ciascuno.
L’obiettivo della formazione è stimo-
lare il cambiamento individuale, fa-
vorendo una riflessione sui propri
stili relazionali e comunicativi per
accompagnare un piano di migliora-
mento personale e di strategie per
realizzarlo anche con il gruppo d’au-
la. Si tratta di un percorso che inten-
de massimizzare il potenziale e le
competenze dei partecipanti miglio-
rando il livello di performance profes-
sionale nell’esercizio del ruolo orga-
nizzativo, ma anche un maggior be-
nessere personale e sociale nei conte-
sti di vita e di lavoro.
Dott.ssa Enrica Conti
Sviluppo delle competenze delle
persone e delle organizzazioni
Formazione e valutazione nella P.A.
Docente di management pubblico
4. L’allegro oscillare di una fiammel-
la, così come il divampare di una
lunga lingua di fuoco è metafora di
un divenire perpetuo. Il divenire è
sinonimo di avanzamento, l’avanza-
mento di evoluzione, l’evoluzione di
progresso. Con lo sfregamento di
due pietre focaie l’uomo ha segnato
l’inizio di una nuova era. Il fuoco è
elemento della natura, eppure la
mitologia greca ci insegna che il
fuoco, in principio, era un prodigio
ultraterreno, custodito gelosamente
sul monte Olimpo, dimora degli dei,
i quali mai avrebbero voluto che
cadesse preda del genere umano.
Fu il titano Prometeo a far dono ai
mortali del fuoco. Sottrasse una
scintilla a Zeus, la nascose nella
cavità di una canna e la portò nel
mondo. Fu la vittoria più preziosa,
ma quella che costò più cara al dio
benefattore. Pagò quella sua scelta
con la condanna perenne e la genu-
flessione alla schiavitù in catene.
Ma quel suo nobile gesto segnò,
secondo i racconti antichi, l’avvento
dell’evoluzione. Vi siete mai doman-
dati perché nei miti arcani gli dei
temevano che l’uomo scoprisse l’esi-
stenza del fuoco? In verità, come la
fiamma imperitura, che brucia in
una progressione senza fine, così
l’uomo con l’ausilio del fuoco avreb-
be sviluppato in modo illimitato le
proprie inclinazioni nelle arti e nei
mestieri, asservendo quella forza
rossa a proprio piacimento, sia co-
me mezzo per riscaldarsi durante i
freddi inverni sia come fonte d’illu-
minazione per rischiarare l’oscurità
della notte, nonché per la cottura
dei cibi e la creazione della metal-
lurgia. Sebbene l’uomo sia in grado
di controllare il fuoco, esso è un
elemento pericoloso, che può sfuggi-
re dall’assoluta gestione del proprio
volere. L’uomo usufruisce del fuoco,
ma sempre in costante allerta, ne
vigila l’utilizzo, a volte l’abuso, per-
ché il divampare incontrollato di
esso può tramutarsi in elemento
guizzante e distruttore, e ridurre in
Dal mito al cinema - L’uomo che vigila sul fuoco
cenere tutto ciò che incontra sul suo
cammino. Ed è nel costante compito
di vegliare sugli incendi che esiste il
Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.
Vigilare sul fuoco, preservare le
persone e salvarle dagli incendi è
una missione senza fine da assolve-
re per ogni Vigile del fuoco. Spesso
paragonati agli eroi dei fumetti,
sprovvisti di mantello e costume, i
Vigili del fuoco hanno ispirato la
cinematografia mondiale. Se nel
racconto mitologico troviamo le pri-
me tracce dell’esistenza e della suc-
cessiva scoperta della fiamma ros-
sa, nel cinema possiamo, invece,
Pagina 4 InFocus
Steve McQueen
Illustrazione di Erminia A. Giordano
trovare immortalate su pellicola le
gesta eroiche di coloro che sorveglia-
no il fuoco, i pompieri. La divisa del
pompiere fu “calzata” anche dal
grande Antonio De Curtis, in arte
“Totò”, che nel 1949 fu un ironico
vigile del fuoco ne “I pompieri di
Viggiù”. La sua appartenenza al
Corpo, il più delle volte, fungeva
però da pretesto alla narrazione
filmica per dare vita a scenette trat-
te dal teatro di rivista. Il cinema
nostrano ha poi continuato a propor-
re i Vigili del fuoco secondo uno stile
scanzonato, tipico delle commedie di
stampo goliardico. La figura dei Vi-
gili appare, invece, assai complessa
nel film del francese François Truf-
faut “Fahrenheit 451 ”, un thriller
fantascientifico ambientato in un
futuro dispotico in cui la fiamma
viene utilizzata come strumento di
annientamento atto a bruciare i li-
bri che, come mezzo di apprendi-
mento, possono condurre un popolo
schiacciato nell’apatia alla sovver-
sione. Proprio il Corpo dei Vigili ha
l’ordine tassativo di distruggere i
numerosi volumi, fin quando Mon-
tag (Oskar Werner), un pompiere,
riscopre l’importanza della lettura
tanto da sviluppare un anelito di
ribellione. Il vigile del fuoco diven-
ta, in tale contesto, un eroe sospinto
dal desiderio di rivalsa nel cercare
di ristabilire l’ordine in un mondo
consumato dal torpore e dall’indiffe-
renza generale. Il film “Fuoco as-
sassino”, del premio Oscar Ron Ho-
ward, ha come protagonisti due fra-
telli vigili del fuoco, Stephen e
Brian (rispettivamente Kurt Russel
e William Baldwin), alle prese con
un’intricata indagine riguardante
alcuni incendi misteriosi. Ma è for-
se il cult del 1974 “L’inferno di cri-
stallo” ad essere uno dei titoli più
celebri del genere. Il film si avvalse
di un cast di prim’ordine su cui
spiccavano Paul Newman e Steve
McQueen, quest’ultimo interprete
del capitano dei Vigili del fuoco Mi-
ke O'Halloran. L’opera, diretta dal
cineasta John Guillermin, è intera-
mente ambientata all’interno del
grattacielo più alto del mondo in cui
divampa un grave incendio. Steve
McQueen, celebre interprete di ruo-
li da eroe risoluto e spericolato, da-
rà gloria al ruolo di questo coraggio-
so vigile del fuoco, eroe razionale e
dal sangue freddo, che riuscirà a
salvare quante più persone rimaste
imprigionate nel colossale edificio,
attuando, con la collaborazione di
Roberts (Newman), un difficile pia-
no per evacuare la zona. Dal rac-
conto mitologico “all’afoso” cinema
“pompieristico”, l’allegoria fatale
del fuoco viene utilizzata per porre
l’uomo al centro dell’azione, sia esso
trattato come ricevente di un dono
evolutivo o attento “guardiano” di
un pericolo insidioso.
Emilio Giordano
Comitato Editoriale InFocus
5. Carezze di Natale
Numero: 1 - Anno II Pagina 5
Ore otto cambio turno... tutto
è pronto per i vari passaggi
di consegne e la lettura del
servizio giornaliero. Sembre-
rebbe una giornata come tan-
te, qui in caserma centrale, se
non fosse per le lucine colora-
te, l’albero addobbato e un
fermento strano. È la vigilia
di natale, una di quelle gior-
nate che racchiude tanta emo-
zione, inquietudine, voglia di
stare in famiglia, voglia di fa-
re e soprattutto voglia di vi-
verla al meglio, in attesa di
quella notte magica, dove i
più piccoli sognano e immagi-
nano di ricevere il regalo tan-
to desiderato e dove i grandi
affidano al Bambinello Gesù
tutto il loro essere, a Lui che
continua a nascere ogni mo-
mento malgrado il nostro
“essere piccoli”. Ma prima di
quella notte magica e al con-
tempo piena di spiritualità e
gioia, soprattutto per i cristia-
ni del mondo, i vigili del fuoco
della centrale, hanno voluto
renderla, ancora una volta,
speciale. La locandina che
presentava l’evento, annun-
ciava l’arrivo del babbo natale
pompiere in centrale, per la
gioia dei piccini; regali e dol-
c e t t i p e r t u t t i .
Che i vigili del fuoco, dietro la
loro corazza, abbiano un cuo-
re tenero è un dato di fatto,
infatti dedicata a tutti i bam-
bini e non soltanto ai propri
figli, il 24 in caserma tutto
era pronto per ospitare tutti
ed allietare, per qualche ora,
chi avesse voluto condividere
con noi quel giorno di festa.
Un furgone tutto rosso pieno
di giocattoli, babbo natale con
tanto di imbracatura SAF per
cimentarsi in un’arrampicata
sul castello di manovra, una
moto Guzzi d'epoca rosso VF,
con il suo rombo ancora vigo-
roso, una consolle per le musi-
che e gli effetti speciali e tan-
ta voglia di stare insieme.
Anche questa volta i vigili del
fuoco hanno voluto regalare ai
bambini bellissime emozioni.
Animando una piccola coreo-
grafia degna di un set cinema-
tografico e poi tutti attorno al
babbo pompiere per la conse-
gna degli attesissimi regali da
scartare. Nel frattempo i cuo-
chi, nella cucina da campo,
non si sono fatti pregare, il
profumo di crespelle inebriava
i giovani amici ed i genitori.
Tutto si è svolto in serenità e
gioia, in due intense ore. Giu-
sto in tempo per permettere a
tutti i presenti di rientrare
nelle proprie case e preparare
l a c e n a d i N a t a l e .
Questo Natale è stato specia-
le, i bambini lo ricorderanno
per tanto tempo. Tra gli uo-
mini in divisa c’era babbo
natale, venuto apposta dalla
Lapponia, nella nostra città,
che a volte sembra lonta-
na… un mix emozionante e
divertente, da lasciare il se-
gno. Una giornata, quella
del 24 dicembre, a cui ognu-
no di noi ha voluto dedicare
parte del suo tempo, parte di
un anno che volgeva al ter-
mine, bello... particolare... a
volte pesante, a volte triste,
a tratti spumeggiante... co-
munque un anno in cui si è
vissuto, e con l’augurio di
vivere l’anno nuovo, che si
schiude, non da comparsa
ma da protagonisti della no-
stra vita, i vigili del fuoco
abbracciano fraternamente
tutta la popolazione reggina.
Forza e riprendiamo il cam-
mino.
Raffaele Lagana'
Comitato Editoriale InFocus
6. La Formazione e l’Addestramento
professionale per i Vigili del Fuoco
rappresentano la punta di diamante
e la vera forza del Corpo Nazionale.
Per un Vigile del Fuoco dedicare una
parte della propria giornata lavorativa
all’attività formativa, significa accre-
scere la possibilità di portare a termi-
ne, con ottime probabilità di successo,
qualsiasi tipo di intervento di soccor-
so. Altro aspetto non meno importante
è che l’addestramento e la formazione
professionale consentono al Vigile del
Fuoco di acquisire tutte quelle compe-
tenze e sicurezze necessarie per af-
frontare i vari scenari di intervento
riducendo anche i rischi sia per la
propria incolumità fisica che per
quella dei colleghi con i quali condivi-
de la giornata lavorativa .
Per questo motivo alla fine degli anni
’30 è nata l’esigenza di formare ade-
guatamente ed uniformemente, a li-
vello nazionale, il personale dei Vigili
del Fuoco sin da momento della loro
assunzione.
Per conseguire gli obbiettivi formativi,
il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuo-
co, si avvale di strutture didattiche
costituite dalle ex Scuole Centrali An-
tincendio di Capannelle, fondate nel
1939, ora articolate in diversi poli for-
mativi.
Nella Scuola di Formazione di Base di
Roma (Capannelle), sono organizzati i
corsi di ingresso a vigile del fuoco ed i
corsi di specializzazione per il perso-
nale sommozzatore ed elicotterista. Ai
primi, durante il corso di base, vengo-
no somministrate nozioni teoriche di
Fisica e Chimica della combustione, di
Topografia Applicata al Soccorso, Tec-
niche di Primo Soccorso Sanitario,
Tecniche di derivazione Speleo Alpini-
stico e Fluviale, Tecniche di Autopro-
tezione in Ambiente Acquatico, oltre
ad imparare, conoscere ed utilizzare
correttamente le attrezzature ed i
dispositivi di protezione individuale
mediante esercitazioni pratiche e si-
mulazioni di intervento. Nella Scuola
di Formazione Operativa di Monteli-
bretti (RI), si trovano invece 17 punti
addestramento di cui 9 con impianti di
simulazione reale (petrolchimico con
serbatoi, pensilina di carico idrocarbu-
ri, camera a fumo e cunicoli interrati,
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO PROFESSIONALE
L’importanza della preparazione tecnico/fisica dei Vigili del Fuoco
livello nazionale, propedeutico per
l’acquisizione delle maggiori compe-
tenze in ambito di interventi di soccor-
so in ambiente navale, uno degli sce-
nari più difficili da affrontare, a causa
degli spazi angusti ed imprevedibili in
cui gli operatori devono intervenire,
allo stesso tempo, difficoltosi dal punto
di vista orientamento. Il Simulatore
Navale riproduce tali ambienti, con le
difficoltà e gli ingombri che si possono
incontrare a bordo di una nave;
Non di minore importanza è la forma-
zione svolta presso i Comandi Provin-
ciale e, soprattutto, l’addestramento
professionale quotidiano con il quale si
affrontano i pre e post interventi di
soccorso tecnico urgente, attraverso lo
svolgimento di programmi didattici
previsti dai protocolli ministeriali che
servono, soprattutto, ad approfondire
le conoscenze sull’utilizzo delle attrez-
zature di soccorso.
Ulteriori attività svolte presso i Co-
mandi Provinciale sono quelle di man-
tenimento di determinate abilitazioni
speciali come le Tecniche di Primo
Soccorso Sanitario e quelle SAF
(Speleo Alpino Fluviali).
Dott. Carmelo Triolo
Sostituto Direttore Antincendi
Comando Provinciale Vigili del Fuoco
di Reggio Calabria
Pagina 6 InFocus
simulacro di due aerei, depositi con
impianti di GPL, moduli abitativi,
simulatore navale, etc).
Le restanti postazioni di addestra-
mento servono a riprodurre situazio-
ni operative dove sono impiegate
attrezzature di intervento necessarie
per i soccorsi a persona, per gli inci-
denti stradali, incendi in galleria ed
in ambienti confinati.
E’ presente anche un circuito strada-
le per la preparazione del personale
Vigile Fuoco che svolgerà mansioni
di conduttore dei mezzi di soccorso .
L’Istituto Superiore Antincendi di
Roma (ISA), è invece il centro di alta
qualificazione dove vengono realizza-
ti seminari informativi e formativi
rivolti, in particolare, ai funzionari
tecnici del Corpo Nazionale dei Vigili
del Fuoco, oltre ai seminari e conve-
gni che vedono la partecipazione di
Organismi Nazionali ed Internazio-
nali che svolgono un ruolo di eccel-
lenza in materia di sicurezza, soccor-
so, prevenzione e protezione dagli
incendi. Infine i Poli Didattici Regio-
nali sono strutture didattiche presen-
ti a livello Regionale e presso le quali
vengono svolti corsi di formazione
che consento al Vigile del Fuoco di
conseguire qualificazioni ed abilita-
zioni specifiche quali, la guida di
livello superiore per la conduzione di
mezzi speciali, competenze elevate
nel settore Nucleare, Biologico, Chi-
mico e Radiologico, nella Topografia
applicata al Soccorso nel settore Spe-
leo Alpino Fluviale, Brevetti e di Sal-
vamento a nuoto, Soccorso Acquatico.
In Calabria, il Polo Didattico Regio-
nale, ha sede a Lamezia Terme e lì
sono organizzati corsi di formazione,
di aggiornamento e qualificazione
per il personale dei Comandi Provin-
ciali e solo in questa sede si svolgono
gli unici corsi a livello nazionale per
il conseguimento del brevetto di Di-
rettori delle Operazioni di Spegni-
mento, che abilita i sottufficiali dei
Vigili del Fuoco al coordinamento da
terra dei velivoli per la lotta agli in-
cendi boschivi.
Presso la sede distaccata di Gioia
Tauro è invece ubicato l’impianto
cosiddetto Simulatore Navale, uno
dei soli quattro impianti realizzati a
Le storiche Scuole Centrali Antincendio di Capannelle
Polo didattico Regionale VVF Calabria
Nozioni aeronautiche Corso Nazionale D.O.S.
7. Un errore di progettazione nei processo-
ri Intel potrebbe mettere a rischio i dati
degli utenti. La notizia, rimbalzata su
tutta la stampa internazionale e lancia-
ta dall’autorevole The Register, sta ac-
cendendo i riflettori sul chip maker e
mettendo in subbuglio i titoli in Borsa
avvantaggiando la rivale Amd, che ha
registrato un’impennata delle azioni del
7,2%.
Secondo il report, il difetto potrebbe
spianare la strada ad attacchi hacker
che avrebbero libero accesso alla memo-
ria dei personal computer che
“custodiscono”, fra le altre cose, le pas-
sword. Sotto processo tutti i computer
che montano chip Intel da 10 anni a
questa parte, che dovranno essere ag-
giornati con nuove patch, in particolar
modo sui sistemi operativi Microsoft X
di Windows e iOs Apple. Purtroppo tali
aggiornamenti potrebbero rallentare del
30% le macchine più vecchie.
Gli errori di progettazione dei chip sono
estremamente rari nell’architettura
informatica. Oltre 20 anni fa un college
scoprì un problema con gli allora nuo-
vi chip Pentium di Intel. La rivale
International Business Machines
(IBM) sostenne che i prodotti Intel
avrebbero causato frequenti problemi
ai computer dei consumatori.
Tecnologia
Allarme bug nei chip Intel
rappresentano una quota di mercato
superiore all’80% e sono installati
nel 90% di laptop e server. I program-
matori sono al lavoro da oltre due mesi
per correggere l’errore nel sistema Linux
open source, Microsoft sta per rilasciare
una patch ad hoc, mentre il cloud Azure
di Microsoft è stato sottoposto
a manutenzione e riavvii il 10 gennaio
scorso. Anche Amazon Web Services ha
avvertito i clienti dei prossimi aggiorna-
menti che saranno effettuati per la sicu-
rezza degli utenti.
Fabio Maragucci
Responsabile Editoriale
Numero: 1 - Anno II Pagina 7
Notizie dal Territorio
Bus turistico con 46 persone a bordo fuoristrada a Villa San Giovanni
Uno scenario a dir poco sur-
reale, è quello che è apparso
alla vista dei soccorritori dei
Vigili del Fuoco lo scorso 28
Dicembre.
Poco prima dell’alba, un
pullman con 46 persone a
bordo ha sbandato, finendo
contro le barriere di prote-
zione che delimitano la cor-
sia opposta, ribaltandosi sul
fianco sinistro proprio sulla
rampa dello svincolo di Villa
San Giovanni.
Viste le numerose persone
coinvolte e la complessità
dell’incidente, si è reso ne-
cessario l’intervento di più
squadre dei Vigili del Fuoco
l’area e portato in salvo tutti i
46 passeggeri, affidandoli alle
cure del 118.
Nella vita di un vigile del fuo-
co, questo è uno degli scenari
provenienti sia dal distacca-
mento della cittadina tirreni-
ca che dal Comando Provin-
ciale di Reggio Calabria. In
brevissimo tempo, i soccorri-
tori hanno messo in sicurezza
Un errore di progettazione nei
processori può aprire la strada
a attacchi hacker e malware.
Gli aggiornamenti potrebbero
causare rallentamenti nei com-
puter anche del 30%
Uno scherzo che costò circa 400 milioni
di dollari a Intel, costretta a richiamare
alcuni chip, componenti fondamentale
di Internet, reti aziendali e PC.
Nel corso degli anni la società ha perfe-
zionato i propri prodotti rendendo i
computer meno vulnerabili agli attac-
chi, giocando sulla capacità dell’hard-
ware di essere maggiormente indecifra-
b i l e r i s p e t t o a l s o f t w a r e .
I chip aziendali della Silicon Valley
davanti al quale non ci si
vorrebbe mai trovare, ma
far fronte a situazioni del
genere fa parte della vita
professionale di tutti i soc-
corritori che, con la loro
preparazione, le loro com-
petenze tecniche e non tec-
niche, mettono in gioco la
propria “resilienza” attuan-
do le proprie capacità di
gestione delle situazioni
più critiche, come quella
affrontata durante uno dei
tanti interventi di soccorso
tecnico urgente.
Fabio Maragucci
Responsabile Editoriale
8. Via Sbarre Sup. 115 - 89132 Reggio Calabria
InFocus: 0965.632370
Responsabile Editoriale: 335.6644555
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Stampato in proprio
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Memento Audere Semper...
A cura della Segretaria
Provinciale UILPA VVF
di Reggio Calabria
Supplemento mensile della testata online
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Reg. 01/09 Trib. RC - Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio
Cari lettori,
questo supplemento periodico,
ideato e realizzato dalla segrete-
ria Provinciale della UILPA dei
Vigili del Fuoco di Reggio Cala-
bria, nasce quale supplemento
della testata giornalistica online
Newz.it, con l’intento di divulgare
e far conoscere non solo i vari
aspetti dell’attività istituzionale
dei vigili del fuoco, ma anche tut-
to ciò che circonda l’ambiente
pompieristico in generale. Saran-
no trattati anche argomenti di
tecnologia ed attualità, proprio
per non rendere monotono e mo-
notematico il supplemento che,
oltre alla tiratura cartacea, avrà
uno spazio on line proprio sul sito
internet di Newz.it e sui vari so-
cial network. L’intento, quindi,
della segreteria UILPA VVF reg-
gina, è quello di parlare alla gente
C.da Saracinello 155/A - 89131 Reggio Calabria
Tel. 0965.640957 - 338.7561361
dei POMPIERI, del loro lavoro, di
cosa fanno e, perché no, anche delle
loro emozioni, di quelle vissute du-
rante e dopo gli interventi di soc-
corso, quelle emozioni che ti porti
dietro tutta la vita, perché il pom-
piere è pompiere sempre, con o sen-
za divisa. Un doveroso grazie al
Direttore responsabile Fabio Papa-
lia che, da sempre appassionato dei
“Pompieri”, ha voluto sposare la
nostra mission.
Giovanni Alampi
Direttore Editoriale