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Direttore responsabile
Fabio Papalia
Direttore editoriale
Giovanni Alampi
Vice Direttore editoriale
Antonino Provazza
Responsabile Editoriale
Fabio Maragucci
Comitato Editoriale
Domenico Musolino
Giuseppe Fraschini
L’estate appena tra-
scorsa si è presentata
come una delle più ro-
venti degli ultimi 30
anni ed ha messo a du-
ra prova l’apparato di
soccorso dei vigili del
fuoco che, ancora una
volta, nonostante le no-
te carenze d’organico,
hanno dimostrato gran-
de professionalità, cuore
ed abnegazione. Gli in-
cendi boschivi che han-
no flagellato la nostra
Calabria, hanno assun-
to una connotazione
emergenziale tanto da
ricorrere, spesso, al rad-
doppi dei turni di servi-
zio, quale soluzione di
rinforzo alle squadre
AIB (Anti Incendio Bo-
schivo). Tra i numerosi
interventi di questa
estate, particolare rile-
vanza viene occupata
dell’incendio di sterpa-
glie che ha interessato
tutto il territorio di
Anoia, cittadina dell’en-
troterra pianigiano. Qui
la risposta dei vigili del
fuoco è stata, come e più
di sempre, efficace e
risolutiva, ed ha scon-
giurato la distruzione di
case ed aziende. L’inter-
vento è stato particolar-
men te a pprezza to
dall’amministrazione
comunale della cittadi-
na che, all’unanimità ha
proposto ed approvato
una delibera di giunta
con un voto di compiaci-
mento e ringraziamento
pubblico, per il valido
operato dei vigili del
fuoco intervenuti. Si
conclude quindi, una
stagione estiva impor-
tante dove, dal punto di
vista degli incendi bo-
schivi, oltre a mettere a
nudo le lacune di orga-
nico, porta in primo pia-
no la capacità organiz-
zativa e la grande pro-
fessionalità dei vigili
del fuoco che, davanti
agli eventi calamitosi,
hanno sacrificato la sfe-
ra privata e messo in
prima linea l’aspetto
professionale e la pas-
sione per il proprio lavo-
ro.
Hanno collaborato a questo
numero:
P.D. Ing. Fabio Cuzzocrea
DVD Ing. Stefano LUCIDI
La Polizia Giudiziaria 2
La Topografia Appli-
cata al Soccorso
3
Il Soccorso Acquatico 4
Il rinnovo del contratto 5
La riforma della P.A. 6
Tecnologia 7
Notizie dal territorio 7
Sommario:
Editoriale
a cura di Giovanni Alampi segretario Provinciale UILPA Vigili del Fuoco di Reggio Calabria
Passione ed abnegazione...
InFocus
Supplemento periodico di informazione dei Vigili del Fuoco
Numero: 1 - Anno I
Un intervento AIB
Supplemento della testata giornalistica online Newz.it
Reg. 01/09 Trib. Di RC—Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio
1 Ottobre 2017
Scannerizza il QR code
per raggiungere la versione online
In occasione della prima pubblica-
zione del nuovo periodico, ho pensato
di trattare un argomento importante,
la cui attività viene svolta, nella pra-
tica quotidiana, dalpersonale dei
Vigili del Fuoco e che forse, a molti,
visti i numerosielementi di diritto e
le numerose procedure ad esso ricon-
ducibili, potrebbe risultare ostico ed
inesplicabile.
Proprio per questo, partiremo dalle
nozioni basilari e dalle definizioni
più comuni alle attività svolte dai
Vigili del Fuoco.
Le Nozioni
Con il termine Polizia si indica l’atti-
vità che lo Stato ed altri enti pubblici
svolgono per assicurare le condizioni
di un ordinato vivere sociale.
Questa attività può essere diretta a
prevenire la commissione di reati,
oppure a reprimere reati già com-
messi. Nel primo caso parliamo di
attività di Polizia Amministrativa ,
nel secondo di attività di Polizia
Giudiziaria; Tutte e due le attività
sono riconducibili al ruolo dei Vigili
del Fuoco e, quasi in egual misura,
svolte siaper prevenire (Attivitàdi
Prevenzione Incendi), che per repri-
mere, acquisire la notizia, ed impedi-
re che il REATO sia nuovamente
perpetrato (Attività di P.G.).
L’attività diPolizia Giudiziaria è
quindi svolta dagli Ufficiali e dagli
Agenti, dopo che si è verificato un
reato, compiendo tutti gli atti ne-
cessari per assicurare le fonti di
prova e raccogliere quant’altro
possa servire per l’applicazione
della legge penale (art. 55 e 348
cpp).
Proprio per rendere più decifrabile la
materia, andremo a scrutare i vari
argomenti ad essa correlatied essen-
ziali proprio per poter acquisire le
nozioni basilari, necessari allo svolgi-
mento delle attività di competenza
del CNVVF.
Il secondo elemento del reato, è il
nesso psichico, necessario per la
sussistenza del reato stesso e che
intercorre tra il soggetto attivo e l’e-
vento lesivo. Il verificarsi di un sin-
golo atto, deve quindi, necessaria-
mente, imputarsi alla volontà del
soggetto agente.
L’elemento soggettivo (richiamato
anche dall’art. 27 della Costituzione)
può assumere la forma del dolo o
della colpa ed è considerato criterio
principale per la commisurazione
dellapena.
In definitiva, come citato nel primo
c o m m a d e l l’ ar t. 4 2 c . p .
“Responsabilità per dolo o per
colpa o per delitto preterinten-
zionale. Responsabilità obiettiva”,
“nessuno può essere punito per una
azione od omissione preveduta dalla
legge come reato, se non l’ha commes-
sa con coscienza e volontà” (nesso
psichico).
Entrando, quindi, nell’ottica che il
dolo o la colpa sono elementi sogget-
tivi del Reato, si può riassumere che
per Dolo si intende la consapevolezza
e la volontà di commettere un reato,
si ha invece l’elemento della Colpa,
quando manca la volontà di determi-
nare un qualsiasi evento costituente
reato, ma l’evento si verifica ugual-
mente per negligenza, imprudenza,
imperizia o per inosservanza di leggi,
regolamenti, ordini o discipline.
Fabio Maragucci
Capo Squadra Esperto
Vigili del Fuoco di Reggio Calabria
La Polizia Giudiziaria parte prima
Partendo dal Reato, esso si intende
come qualsiasi fatto umano per cui è
prevista una sanzione penale. Se ad
esso è collegata una sanzione di tipo
diverso (amministrativa o di risarci-
mento del danno), tale fatto non co-
stituisce reato, ma illecito ammini-
strativo o civile. È essenziale, quindi,
avere una nozione di cosa sia un rea-
to e di quali elementi ne caratteriz-
zano la struttura. A seconda del tipo
di sanzione prevista, i reati si distin-
guono in due classi: Delitti e Con-
travvenzioni. Diviene quindi impor-
tante la distinzione tra i Delitti e le
Contravvenzioni, sussistendo, tra gli
elementi essenziali, quello oggettivo
(fatto materiale) e quello soggettivo
(dolo e/o colpa).
Pagina 2 InFocus
Dolo: consapevolezza e volontà di
commettere un reato.
Colpa: quando manca la volontà di
commettere un reato ma l’evento si
verifica per negligenza, imprudenza
o inosservanza di Leggi.
Il primo (oggettivo) è costituito dalla
condotta umana, dall’evento naturali-
stico e dal rapporto di causalità che
lega la condotta all’evento, mentre il
secondo (soggettivo) è costituito
dall’atteggiamento psicologico del
soggetto agente richiesto dall’Ordina-
mento per la commissione di un reato
(dolo, colpa e preterintenzione).
Proprio per entrare nel merito delle
attività di Polizia Giudiziaria, è bene
suddividere i vari elementi del reato,
trattandoli singolarmente, in modo da
ottenere un quadro chiaro della mate-
ria che vogliamo analizzare. Uno di
essi è la condotta umana, con la
quale si intende l’azione o l’omissione
posta in essere dal soggetto agente.
Per azione, si intende qualsiasi mo-
vimento dell’uomo che determini la
modifica della realtà esterna; Per
omissione, s’intende, invece, il non
porre in essere una determinata azio-
ne che, per legge, si aveva l’obbligo di
compiere.
Nel corso del tempo, la richiesta di
soccorso da parte del cittadino ha as-
sunto un trend incrementale sia dal
punto di vista quantitativo che dal
punto di vista della tipologia. Questi
due fattori hanno dato vita, via via, a
nuove specializzazioni in seno al Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco (di se-
guito denominato Corpo) affinché si
potesse loro far fronte. Da qui la nasci-
ta, dei Nuclei S.A.F. (Speleo Alpino
Fluviale), N.B.C.R. (Nucleare Batterio-
logico Chimico e Radiologico) e T.A.S.
(Topografia Applicata al Soccorso).
Quest’ultimo si occupa principalmente,
ma non esclusivamente, della ricerca di
persone disperse. Con il termine
“disperso”, ben diverso da “scomparso”,
si individua la persona che, per varie
ragioni, si allontana dai propri “spazi
vitali”, escludendo ,categoricamente, la
volontarietà della stessa a porre in
essere una simile condotta e l’impossi-
bilità della stessa di ritornarvi autono-
mamente. Il Nucleo T.A.S. coordina
tutte le forze in campo (Vigili del Fuo-
co, Carabinieri, Polizia, etc.) al fine di
supportare il ROS (Responsabile delle
Operazioni di Soccorso) sulla pianifica-
zione dell’intera missione di ricerca del
disperso. La specialità si suddivide in
due abilitazioni: il T.A.S. 1 ed il T.A.S.
2. la prima, propedeutica al consegui-
mento dell’abilitazione superiore è en-
trata nel programma di formazione
degli Allievi Vigili del Fuoco ed è, per
così dire, l’ABC della componente soc-
corso. Il corso si svolge su una settima-
na, con esami finali teorico-pratici,
durante il quale il personale discente
viene formato ed addestrato sull’orien-
tamento in ambienti impervi e silvani,
anche mediante l’utilizzo di strumenti
utili allo scopo, quali bussola, GPS,
carte topografiche e, non meno impor-
tante, sui metodi di battuta del territo-
rio.
Specialisti TAS impegnati in una ricerca.
La Topografia Applicata al Soccorso, il nucleo T.A.S. dei Vigili del Fuoco
I discenti diventano padroni nel loro uti-
lizzo e possono sperimentare sul campo le
nozioni apprese durante una intera gior-
nata del corso, dedicata proprio alla pra-
tica di ricerca. Il T.A.S. 2, invece, è un
corso avanzato, a cui si accede previo
superamento di test di ingresso, per il
quale è richiesta la conoscenza di nozioni
informatiche abbastanza avanzate. Si
svolge nell’arco di due settimane, con
esami teorico-pratici, nelle quali il perso-
nale discente viene formato all’utilizzo di
tutti i software necessari per la gestione
dell’intervento di soccorso, alle metodolo-
gie standardizzate di impiego degli stessi,
all’approccio con terze persone, spesso
coinvolte emotivamente ed a conoscenza
dei fatti ed al coordinamento di tutte le
forze presenti. Un intervento tipo, parte
dalla segnalazione ricevuta dalla Sala
Operativa Provinciale, che prende in
carico la chiamata di soccorso ottenendo
tutte le informazioni necessarie da uno o
più interlocutori, allerta ed informa
minuziosamente il responsabile del Nu-
cleo T.A.S., il Capo Turno, il Funzionario
di Servizio e la Prefettura.
Vengono allertate due unità T.A.S. 2 , per
l’invio sul luogo dell’ultimo avvistamento
del disperso, con l’ausilio di un U.C.L.
(Unità di Comando Locale), unitamente
ad un addetto di Sala Operativa, di un
autista, del Nucleo Cinofili, del Nucleo
S.A.F. ed alla Squadra VF territorial-
mente di competenza. Al primo approccio
i T.A.S. “intervistano” le persone a cono-
scenza dei fatti, spesso emotivamente
scosse, provate, nervose, dalle quali devo-
no carpire più informazioni possibili circa
la persona dispersa, tra queste, in primis,
l’abbigliamento indossato e le eventuali
patologie fisiche e mentali. Nella realtà,
un malato di Alzheimer tende a non ri-
cordare il passato prossimo, ma rammen-
ta benissimo il remoto e spesso tenta di
ripercorrere i luoghi della propria infan-
zia, le abitudini ed i luoghi frequentati in
passato.
Il T.A.S. è quella branca del
soccorso che si occupa
principalmente, ma non
esclusivamente, della ricerca di
persone disperse.
Numero: 1 - Anno I Pagina 3
Formate le squadre di ricerca, che
possono essere composte, oltre che
dai VVF, anche dai vari organi di
Polizia, volontari organizzati e
gente comune del luogo (spesso
preziosissima), viene delimitata
digitalmente l’area ed elaborate le
informazioni precedentemente
acquisite. Creata una macro area
di ricerca, la stessa viene suddivi-
sa in zone di minore ampiezza ed i
dati caricati sui GPS in dotazione
alle squadre di ricerca, che inizia-
no a perlustrare l’area di compe-
tenza, nel tentativo di rintracciare
la persona dispersa. Nata una
decina di anni addietro grazie
all’impegno di alcuni colleghi, che
hanno messo a frutto le loro cono-
scenze tecniche informatiche e
cartografiche, la T.A.S. ha contri-
buto alacremente alla gestione di
tutte le emergenze a livello nazio-
nale, con la creazione ex-novo di
vere e proprie mappe tematiche
utili sia al settore decisionale che
al settore operativo. La T.A.S.,
durante il sisma di Amatrice e
Norcia, è stata implementata dal
nas ce nte Nucl eo S .A .P .R.
(aeromobili a pilotaggio remoto),
mediante l’elaborazione delle orto-
foto delle zone colpite dal sisma in
periodi temporali differenti, par-
tendo proprio dalle foto ad alta
risoluzione e georeferenziate scat-
tate dai droni.
Domenico Musolino
Vigile Coordinatore
Vigili del Fuoco di Reggio Calabria
I Vigili del Fuoco, nell'ambito dell'at-
tività istituzionale di soccorso tecnico
urgente, finalizzato alla tutela
dell'incolumità delle persone ed alla
salvezza delle cose, fronteggiano nu-
merosi eventi incidentali in ogni si-
tuazione ambientale, sia essa terre-
ste che acquatica. Gli interventi in
ambiente acquatico si sviluppano,
principalmente, su corsi fluviali, am-
biti lacustri, zone alluvionate, canali
e pozzi.
Negli ultimi anni la statistica relati-
va agli interventi in ambiente acqua-
tico ha subito un importante aumen-
to, dovuto, verosimilmente, alle mu-
tate condizioni climatiche e all'azione
antropica dell'uomo sul territorio e
manifestatosi principalmente in in-
terventi in zone alluvionate. Ricor-
diamo, per l'intensità degli eventi,
l'ultima alluvione di Livorno, ma non
possiamo dimenticare quella che col-
pì la città di Messina e la sua provin-
cia, quelle che hanno colpito la Ligu-
ria e la Città di Genova, quelle del
Veneto e della Sardegna, tutti eventi
che si sono susseguiti nel tempo con
una ciclicità molto frequente.
A questi eventi calamitosi si sono
sommati altri interventi molto signi-
ficativi, che hanno evidenziato la
professionalità del Corpo Nazionale e
che hanno avuto un notevole impatto
sull'opinione pubblica; l'intervento
sulla Costa Concordia ha evidenziato
le capacità professionali interventi-
stiche del Corpo Nazionale in un am-
biente complesso, non solo acquatico,
che sono state riconosciute in tutto il
mondo come eccellenza nazionale; a
questo va aggiunto l'intervento a
Lampedusa per il recupero delle sal-
me a seguito del naufragio di un bar-
cone di immigrati.
In virtù di questi eventi, il Corpo
Nazionale, per fronteggiare questi
scenari complessi, ha definito un pro-
getto formativo rivolto al personale
operativo per contrastare, con eleva-
ta professionalità il rischio acquatico.
La tradizione interventistica in ambi-
ti acquatici dei Vigili del Fuoco è mol-
to antica, risale al 1941, in quell'anno
un gruppo di Vigili del Fuoco vennero
inviati presso l'accademia navale di
Il Soccorso Acquatico
Forti di questa tradizione e dell'e-
sperienza maturata in ambito inter-
ventistico, è stato elaborato il pro-
getto formativo per il contrasto del
rischio acquatico, che prevede i corsi
per: La formazione di base Auto
protezione in Ambiente Acquatico
(ATP); La formazione di base per le
Tecniche di Primo Soccorso Sanita-
rio (TPSS); La formazione per il
Brevetto di Salvamento a Nuoto (VF
o equipollente); La formazione di
Operatore SFA Soccorritore Fluviale
Alluvionale (SFA); La formazione di
Operatore Soccorritore Acquatico
(SA); La formazione degli Specialisti
Livorno per partecipare ad un corso
per subacquei. In questa occasione
fu posto il primo seme in seno al
Corpo Nazionale, che diede i primi
frutti nel 1952 con la nascita del
primo reparto al mondo di soccorri-
tori acquatici subacquei professioni-
sti non militari; ad oggi il Corpo
Nazionale conta 26 nuclei sommoz-
zatori su tutto il territorio nazionale
con un servizio garantito sulle 24
ore. L'accesso al corso di specializza-
zione per sommozzatori è riservato
al personale operativo permanente,
la selezione è molto severa ed altret-
tanto duro è il corso della durata di
sei mesi, al termine del percorso
formativo il personale idoneo entre-
rà a far parte del reparto sommozza-
tori dei Vigili del Fuoco, funzione
molto ambìta in seno al Corpo Na-
zionale.
Pagina 4 InFocus
Ad oggi il Corpo Nazionale
conta 26 nuclei sommozzatori
su tutto il territorio
nazionale con un servizio
garantito sulle 24 ore.
Sommozzatori (SMZT), punta di dia-
mante del soccorso acquatico.
L'attività di formazione è stata pensa-
ta per condurre l'operatore ad adotta-
re, in fase di intervento, tutti gli accor-
gimenti necessari alla tutela della pro-
pria incolumità e alla conclusione con-
creta dell'intervento stesso, il vigile del
fuoco deve sapere e saper fare. A tal
fine sono stati previsti dei corsi di base
di auto protezione in ambiente acquati-
co (ATP) e tecniche di primo soccorso
sanitario (TPSS), che già da qualche
anno sono proposti ai vigili del fuoco in
prova durante il corso di ingresso, se-
guiti da corsi più impegnativi ad alta
professionalità.
Il progetto è stato fondato su tre requi-
siti fondamentali: efficacia, appropria-
tezza ed efficienza, elementi necessari
per garantire la qualità del percorso
formativo e del soccorso tecnico urgen-
te. Infatti, il fine del percorso formati-
vo è quello di garantire il successo
dell'intervento di soccorso (Efficacia),
utilizzando le migliori tecniche
(Appropriatezza) e riducendo al mini-
mo l'impegno di uomini, mezzi e mate-
riali (Efficienza).
La sfida che attende il Corpo Naziona-
le sarà quella di formare il maggior
numero di operatori, cercando di crea-
re sinergia tra i diversi settori speciali-
stici e portare nel tempo questa cultu-
ra specialistica del soccorso acquatico a
patrimonio culturale comune condiviso
e consolidato, andando oltre la speciali-
tà che oggi contraddistingue gli opera-
tori.
P.D. Ing. Fabio CUZZOCREA
Comandante Prov.le VVF di Frosinone
Specialista Sommozzatore del CNVVF
DVD Ing. Stefano LUCIDI
Responsabile Soccorso Acquatico
Comando Prov.le VVF di Frosinone
La riforma del pubblico impiego, approvata
in via definitiva nel mese di Maggio con i
decreti legislativi n. 75 e n. 74 del 25 Mag-
gio 2017, in vigore dal 22 giugno 2017, era
necessaria per far ripartire le trattative per
i rinnovi dei contratti. Alla riforma è segui-
ta la direttiva della Funzione Pubblica
all’Aran che aprirà le trattative per la PA e
guiderà i rinnovi anche degli altri comparti.
La strada per i rinnovi veri e propri, però, è
ancora lunga, e complicata da almeno quat-
tro ostacoli principali.
LE RISORSE
Il primo ostacolo sono proprio i soldi, a cau-
sa del non trascurabile fatto che per arriva-
re agli 85 euro a regime promessi dall’intesa
del 30 novembre 2016 servono altri 1,2 mi-
liardi circa nello Stato ed altrettanti divisi
fra regioni, sanità ed enti locali. Alla prima
dote dovrà pensare la manovra d’autunno e
ci riuscirà soprattutto se le prospettive di
nuova flessibilità sul deficit che sembrano
emergere da Bruxelles si tradurranno in
realtà. Gli impegni sottoscritti il 30 novem-
bre 2016, con il quale sono stati condivisi:
I) un obiettivo di incremento contrattuale
(€85 medi), per il quale saranno necessarie
ulteriori risorse, oltre quelle già stanziate;
II) alcuni obiettivi finalizzati alla ripresa di
nuove e più efficaci relazioni sindacali, con
particolare riferimento al riequilibrio
nell’apporto tra fonte legale e contrattuale
ed all’individuazione di ulteriori ambiti di
esercizio della partecipazione sindacale;
III) obiettivi di miglioramento della qualità
dei servizi e della produttività del lavoro, da
perseguire attraverso una pluralità di stru-
menti (tra i8 quali, in particolare, indicatori
per valutare i risultati, misure contrattuali
che incentivino più elevati tassi medi di
presenza, azioni per il miglioramento delle
condizioni che definiscono l’ambiente orga-
nizzativo e del lavoro, welfare contrattuale e
previdenza complementare); rimangono così
subordinati al reperimento delle ulteriori
risorse finanziarie necessarie.
In relazione, infine, alle finalità cui destinare
le risorse finanziarie destinate alla contratta-
zione e, segnatamente, agli incrementi contrat-
tuali, l’indirizzo è che si dovrà valutare l’ipote-
si di riconoscere, ad una platea di beneficiari
individuata sulla base dei trattamenti stipen-
diali in godimento, un elemento retributivo
distinto dallo stipendio, di importo differenzia-
to in base ai predetti trattamenti stipendiali,
anche con finalità compensative della prevedi-
bile diminuzione del beneficio riconosciuto ai
sensi dell’art. 1 del D.L. n. 66/2014 (bonus
degli 80 euro legati ad un reddito non superio-
re a 24 mila euro), ferma la distinzione e non
sovrapponibilità dei due ambiti.
IL CALENDARIO
Oltre che sulla spesa, la questione economica
solleva un rebus di calendario. Il rinnovo ri-
guarda il triennio 2016-2018 e, ovviamente, le
trattative dovranno abbracciarlo tutto, ma la
copertura piena arriverà solo dal prossimo
anno se la manovra riuscirà nell’impresa.
Com’è possibile, allora, scrivere una direttiva
e, soprattutto, farla approvare dalla Ragione-
ria generale, se vanno ancora trovati i soldi per
gli aumenti a regime, quelli a partire dall’ulti-
mo dei tre anni contrattuali? Dopo otto anni di
blocco dei contratti sia i problemi sia le proce-
dure per risolverli sono inediti, per cui la sfida
non è semplice. Per uscirne, la direttiva po-
trebbe seguire la strada tracciata dall’ultimo
DEF, che cita l’accordo del 30 novembre, ma
non ne calcola gli effetti delle tabelle. Ottenuto
il via libera dalla Ragioneria, sarebbe questa
la base di trattativa con l’Aran. I numeri, del
resto, non sono difficili da calcolare: con i fi-
nanziamenti già decisi dalle ultime due mano-
vre, ci sono circa 10 euro di aumento medio a
valere sul 2016 e poco meno di 40 su quest’an-
no, per arrivare il prossimo all’obiettivo degli
85 auro sottoscritto nell’intesa.
LA DISTRIBUZIONE
Queste, però, sono le cifre medie, ma come
distribuirle fra i tre milioni di dipendenti
pubblici, come si farà? Il Ministro della PA,
Marianna Madia, ha ripetuto in più occasio-
ni che gli aumenti dovranno guardare pri-
ma di tutto alle fasce di reddito più basse e
la direttiva sulla PA centrale dovrebbe
confermare questa idea della “piramide
rovesciata”: sul tema, però, andrà cercato
un accordo preventivo con regioni ed enti
locali, perché non è facile ipotizzare
“piramidi” troppo diverse da settore a setto-
re.
Il Rinnovo del Contratto
Nonostante le premesse positive, gli attesi rinnovi rischiano di restare al palo per molto tempo. Sono quattro gli ostacoli
principali da superare per un definitivo accordo: l’esiguità delle risorse, la copertura del triennio 2016-2018 e la
distribuzione dei fondi tra i comparti.
I NUOVI COMPARTI
Tra i compiti ambiziosi dei nuovi contratti
c’è poi quello di avviare, in concreto, il ridi-
segno della Pubblica Amministrazione, che
sulla carta ha ridotto a quattro (inrealtà
cinque, perché Palazzo Chigi rimane auto-
nomo) gli undici comparti in cui era divisa
fino ad ieri. Per sanità ed enti territoriali
cambia poco, perché i confini sono rimasti
praticamente identici, ma per il comparto
della “conoscenza”, che unisce scuola e per-
sonale non docente delle università e, so-
prattutto, per la PA centrale, dove conflui-
scono i ministeri, agenzie fiscali ed enti
pubblici, la sfida è complessa. Obiettivo
degli accorpamenti, decisi l’anno scorso ma
previsti dalla riforma Brunetta del 2009, è
quello di armonizzare l’impianto degli sti-
pendi, ma viste le tante differenze è difficile
che i nuovi contratti si infilino davvero in
questo costoso ginepraio. Le intese si limite-
ranno, probabilmente, a dettare poche rego-
le comuni sulle materie che si prestano,
lasciando sostanzialmente inalterato il qua-
dro attuale. Il quadro è complicato dal fatto
che, per salvaguardare “specialità professio-
nali” all’interno dei comparti, si possono
istituire delle sezioni su misura, Soprattut-
to nell’area della dirigenza la tentazione è
forte, anche per risolvere le incognite sulla
collocazione di figure come i dirigenti tecnici
della sanità o i segretari comunali. Ma l’in-
cognita maggiore riguarda le agenzie fiscali,
che non hanno mai digerito l’assorbimento
nel “compartone” e puntano a mantenere,
anzi a rafforzare con la riforma, un’autono-
mia di gestione. Inoltre il rinnovo contrat-
tuale dovrà affrontare alcune esigenze di
evoluzione di discipline contrattuali esisten-
ti, in materia di permessi, assenze e malat-
tia, di cessione di ferie e riposi a titolo gra-
tuito, di costituzione ed utilizzo dei fondi
per il salario accessorio.
I nodi, insomma, sono parecchi, ma il tempo
per scioglierli è poco. Molti settori, scuola in
primis, premono per una trattativa a tappe
forzate, con l’obiettivo di firmare i contratti
in autunno e renderne operativi gli effetti
dal 1° gennaio: ma la fretta è generalizzata,
anche perché la politica parla in modo sem-
pre più insistente di legge elettorale ed
elezioni anticipate. Una chiusura anticipata
della legislatura, metterebbe un’altra volta
in fuorigioco i nuovi contratti.
a cura della redazione
del periodico 115 EMERGENZA
Il primo ostacolo alla
definizione rapida dei rinnovi
contrattuali sono proprio i
soldi.
Numero: 1 - Anno I Pagina 5
Arriva il «difensore civico per il
digitale». La nuova figura è previ-
sta dallo schema di decreto legisla-
tivo sul nuovo Codice dell'ammini-
strazione digitale previsto dalla
riforma Madia della PA. Si tratta
di unico garante a livello naziona-
le, da prevedere nell'ambito
dell'AgID (l'Agenzia per l'Italia
digitale) invece che, come era indi-
cato nella versione precedente del
decreto, prevederne uno presso cia-
scuna pubblica amministrazione. Il
Dlgs è stato esaminato oggi dal
Consiglio dei ministri insieme ad
un pacchetto di altri provvedimen-
ti, anche questi “correttivi” della
riforma della PA, relativi al riordi-
no delle autorità portuali ed all'ac-
corpamento del Corpo della fore-
stale nell'Arma dei Carabinieri.
Testi che contengono solo modifi-
che tecniche rispetto alle versioni
originali dei provvedimenti già in
vigore. Quello di oggi è solo il pri-
mo passo per i tre “correttivi”: dopo
l’esame preliminare in Cdm, i Dlgs
passeranno all’esame per il parere
delle commissioni parlamentari
competenti, per poi tornare a pa-
lazzo Chigi per l’approvazione defi-
nitiva.
Un “difensore civico” per il di-
gitale. Una volta completato l’iter,
sarà quindi istituito una sorta di
“difensore civico per il digitale”, in
possesso di «adeguati requisiti di
terzietà, autonomia e imparziali-
tà». Un unico garante a livello na-
zionale, che avrà il suo ufficio pres-
so l'AgID (l'Agenzia per l'Italia di-
gitale). Chiunque potrà presentare
online al difensore civico segnala-
zioni relative a presunte violazioni
del Codice dell'amministrazione
digitale, o di ogni altra norma in
materia di digitalizzazione e inno-
vazione. A seguito della segnalazio-
ne, il difensore, qualora la ritenga
fondata, invita il soggetto respon-
sabile a rimediare subito (non oltre
trenta giorni).
Riforma Pa, in arrivo il difensore civico dei diritti digitali.
Il sistema sarà disponibile in più
fasi, si prevede infatti di realizzare
l'infrastruttura entro l'anno per
entrare a regime nel 2019.
Possibili risparmi per 250 mln
l’anno. Una volta a regime, il do-
micilio digitale, alternativo alla
classica comunicazione scritta, do-
vrebbe permettere un risparmio
per le casse dello Stato al capitolo
spese postali stimato in almeno
250 milioni di euro l’anno.
Che sono una «spesa certa», come
spiega la relazione tecnica che ac-
compagna il Dlgs, mentre «con il
domicilio digitale le spese postali
si azzerano per i possessori di PEC
o di identità digitale». «Con il do-
micilio digitale - si legge nel docu-
mento - le PA non dovranno più
sostenere i costi per produrre, con-
servare, trasmettere documenti
cartacei, né altri costi, diretti
(carta, toner, buste, etc.) e indiretti
(costo del lavoro, tempo per attività
manuali, tempo impiegato dal destina-
tario in caso di assenza per recupera-
re una raccomandata, etc.)».
Domicilio digitale al via, ma il
“difensore civico” del digitale non è
l’unica novità. Lo schema di Dlgs
approvato oggi prevede anche lo
sblocco del cosiddetto “domicilio
digitale”, l'indirizzo online attra-
verso cui, ognuno, potrà essere rag-
giunto dalla PA. L’accelerazione
permetterà l’attivazione immediata
di questo servizio di comunicazione
tra Stato e cittadini senza aspetta-
re la piena funzionalità dell'Ana-
grafe unica della popolazione resi-
dente, ancora in fase di sviluppo:
chi vorrà potrà subito attivare il
domicilio come posta elettronica
certificata o servizio elettronico di
recapito in linea con la normativa
Ue. L'indirizzo elettronico per dia-
logare con tutte le Pubbliche Am-
ministrazioni varrà per documenti
e notifiche, multe incluse e non
coinciderà solo con la PEC, ma con
ogni canale di comunicazione via
web che rispetti le regole europee
in materia di sicurezza dei dati
digitali. I domicili digitali dei citta-
dini che aderiranno al nuovo servi-
zio saranno raccolti in un indice,
realizzato prezzo l'Agenzia per l'I-
talia Digitale. Si tratterà, quindi,
di un portale online ad hoc.
Pagina 6 InFocus
Il “difensore civico”
del digitale non è
l’unica novità. Lo
schema di Dlgs
approvato prevede
anche lo sblocco del
cosiddetto “domicilio
digitale”, l'indirizzo
online attraverso cui
ognuno potrà essere
raggiunto dalla PA.
Fonte il Sole 24ore
a curadi Fabio Maragucci
Responsabile Editoriale
Dal trasferimento di denaro via chat
all'assistente Siri sempre più intelligente,
alla funzione salva-guida: sono alcune delle
novità pronte a sbarcare su iPhone e iPad
con l'aggiornamento del sistema operativo
mobile di Apple. Svelato in anteprima a
giugno agli sviluppatori, iOS 11 sarà a bre-
ve disponibile per tutti. Ecco come trasfor-
merà smartphone e tablet della Mela morsi-
cata.
- Denaro viaggia in chat. Apple Pay, il siste-
ma di pagamenti "mobile" da poco sbarcato
anche in Italia per pagare in negozio con
iPhone e Apple Watch, potrà essere usato
anche per il trasferimento di denaro da
utente a utente, attraverso un messaggio
nell'app di iMessage. Tuttavia inizialmente
solo negli Usa.
- Siri più "umana". L'intelligenza artificiale
renderà l'assistente virtuale di Apple più
naturale ed espressiva, anche nel tono. Po-
trà tradurre dall'inglese a cinese, francese,
tedesco, italiano e spagnolo e suggerirà in
mail e messaggi argomenti o luoghi preferiti
dagli utenti.
- "Non disturbare" al volante. L'iPhone rico-
noscerà quando l'utente sta guidando e
disattiverà le notifiche di messaggi e altre
app, così il display non si accenderà e non
distrarrà il guidatore. Il blocco avviene su
iPhone collegati all'auto, via cavo o via
Bluetooth.
- Fotocamera. Si potranno scattare foto in
modalità Ritratto con stabilizzazione ottica
dell'immagine e altre caratteristiche profes-
sionali. I filmati dei ricordi si moltipliche-
ranno. Grazie a una nuova tecnologia di
compressione si ridurranno le dimensioni di
ogni foto scattata con iPhone 7 e iPhone 7
Plus (pur mantenendone la qualità)
- Personalizzazione. Il Centro di controllo
del telefono potrà essere impostato sempre
più su misura, per un accesso rapido alle
app più usate e per avere notifiche raggrup-
pate. Il centro notifiche e il blocco schermo
si fondono.
- Mappe includerà anche spazi al chiuso, ad
esempio le piante dei principali aeroporti e
centri commerciali del mondo. Darà anche
le indicazioni di corsie per non perdere usci-
te e svolte.
- L'App Store cambia volto. Applicazioni e
giochi verranno presentati anche con appro-
fondimenti e interviste ai creatori.
- Realtà aumentata. Gli sviluppatori hanno
Tecnologia
Da trasferimento soldi a 'salva' guida, tutte le novità di iOS 11.
potuto sfruttare un nuovo kit di software
per realizzare app o funzioni che sfrutte-
ranno la fotocamera e il sensore di movi-
mento.
- iPad multitasking. Il Dock si potrà perso-
nalizzare per accedere velocemente da
qualsiasi schermata alle app e ai documen-
ti più utili. Arriva anche una nuova tastie-
ra QuickType per accedere rapidamente a
numeri, simboli e punteggiatura.
- Documenti. La nuova app File permetterà
di tenere i documenti in un unico posto e
col "Drag and drop", su iPad, si potranno
spostare immagini e testi.
Fonte ANSA
a cura di Fabio Maragucci
Responsabile Editoriale
Numero: 1 - Anno I Pagina 7
Notizie dal Territorio
Un eroe a tutto “tondo”...
Possiamo definirlo il pompiere con la
passione dei salvataggi; Antonino Mo-
daffari, Vigile del Fuoco in servizio
presso il Comando di Reggio Calabria
ed in forza alla sede distaccata di Meli-
to P.S., sua città natale, ancora una
volta non ha esitato a “tuffarsi” per
salvare una vita. Era già successo
nell’agosto del 2014 quando, una tran-
quilla giornata di mare sul litorale
jonico reggino, rischiò di trasformarsi
in tragedia per una bimba di soli quat-
tro anni, risucchiata dall’impeto delle
onde; Con prontezza, Nino, (così è ap-
pellato dagli amici), accortosi del corpi-
cino quasi inerme, si tuffò per tirarla
fuori dall’acqua, rianimarla e riaffidar-
la alle braccia dei genitori, ignari, fino
a quel momento, di ciò che stesse acca-
dendo. Anche quest’anno non si è ri-
sparmiato, perché i Vigili del Fuoco
non vanno mai in vacanza;
Nino non ha esitato neppure per un
attimo e, resosi conto della tragedia che
si stava per consumare, si è tuffato in
una delle piscine per liberare un giova-
ne rimasto incastrato tra le griglie som-
merse di aspirazione. Assieme, poi, al
personale del parco, ha provveduto ad
attuare le Tecniche di Primo Soccorso
Sanitario per rianimare il giovane in
attesa dell’arrivo del 118.
L’appellativo di eroe, per Nino, è ridutti-
vo, perché la sua indole è quella del Vi-
gile del Fuoco e così vuole essere consi-
derato: un pompiere che fa il suo dovere
senza risparmiarsi.
Fabio Maragucci
Responsabile EditorialeAntonino Modaffari
I Vigili del Fuoco non vanno
mai in vacanza.
Proprio durante le ferie con la fami-
glia in un noto parco acquatico del
cosentino, alle urla degli avventori,
Via Sbarre Sup. 115 - 89132 Reggio Calabria
InFocus: 0965.632370
Responsabile Editoriale: 335.6644555
PEO: uilpa.vvfrc@gmail.com
Stampato in proprio
BAR Tabacchi
di Mario Paviglianiti
Via Gornelle, 29
Bagaladi (RC)
Lettura, Divulgazione ed Informazione:elementi fondamentali della conoscenzadella cultura e della libertà degli uomini.
Memento Audere Semper...
A cura della Segretaria
Provinciale UILPA VVF
di Reggio Calabria
Supplemento mensile della testata online
Newz.it
Partnerperisolifinidistampa
Supplemento della testata giornalistica online Newz.it
Reg. 01/09 Trib. Di RC—Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio
Cari lettori,
questo supplemento periodico,
ideato e realizzato dalla segrete-
ria Provinciale della UILPA dei
Vigili del Fuoco di Reggio Cala-
bria, nasce quale supplemento
della testata giornalistica online
Newz.it, con l’intento di divulgare
e far conoscere non solo i vari
aspetti dell’attività istituzionale
dei vigili del fuoco, ma anche tut-
to ciò che circonda l’ambiente
pompieristico in generale.
Saranno trattati anche argomenti
di tecnologia ed attualità, proprio
per non rendere monotono e mo-
notematico il supplemento che,
oltre alla tiratura cartacea, avrà
uno spazio on line proprio sul sito
internet di NEWZ.it e sui vari
social network. L’intento, quindi,
della segreteria UILPA VVF reg-
gina, è quello di parlare alla gente
dei POMPIERI, del loro lavoro, di
cosa fanno e, perché no, anche
C.da Saracinello 155/A - 89131 Reggio Calabria
Tel. 0965.640957 - 338.7561361
delle loro emozioni, di quelle vis-
sute durante e dopo gli
interventi di soccorso, quelle emo-
zioni che ti porti dietro tutta la
vita, perché il pompiere è pompie-
re sempre, con o senza divisa. Un
doveroso grazie al Direttore re-
sponsabile Fabio Papalia che, da
sempre appassionato dei
“Pompieri”, ha voluto sposare la
nostra mission.
Giovanni Alampi
Direttore editoriale

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  • 1. Direttore responsabile Fabio Papalia Direttore editoriale Giovanni Alampi Vice Direttore editoriale Antonino Provazza Responsabile Editoriale Fabio Maragucci Comitato Editoriale Domenico Musolino Giuseppe Fraschini L’estate appena tra- scorsa si è presentata come una delle più ro- venti degli ultimi 30 anni ed ha messo a du- ra prova l’apparato di soccorso dei vigili del fuoco che, ancora una volta, nonostante le no- te carenze d’organico, hanno dimostrato gran- de professionalità, cuore ed abnegazione. Gli in- cendi boschivi che han- no flagellato la nostra Calabria, hanno assun- to una connotazione emergenziale tanto da ricorrere, spesso, al rad- doppi dei turni di servi- zio, quale soluzione di rinforzo alle squadre AIB (Anti Incendio Bo- schivo). Tra i numerosi interventi di questa estate, particolare rile- vanza viene occupata dell’incendio di sterpa- glie che ha interessato tutto il territorio di Anoia, cittadina dell’en- troterra pianigiano. Qui la risposta dei vigili del fuoco è stata, come e più di sempre, efficace e risolutiva, ed ha scon- giurato la distruzione di case ed aziende. L’inter- vento è stato particolar- men te a pprezza to dall’amministrazione comunale della cittadi- na che, all’unanimità ha proposto ed approvato una delibera di giunta con un voto di compiaci- mento e ringraziamento pubblico, per il valido operato dei vigili del fuoco intervenuti. Si conclude quindi, una stagione estiva impor- tante dove, dal punto di vista degli incendi bo- schivi, oltre a mettere a nudo le lacune di orga- nico, porta in primo pia- no la capacità organiz- zativa e la grande pro- fessionalità dei vigili del fuoco che, davanti agli eventi calamitosi, hanno sacrificato la sfe- ra privata e messo in prima linea l’aspetto professionale e la pas- sione per il proprio lavo- ro. Hanno collaborato a questo numero: P.D. Ing. Fabio Cuzzocrea DVD Ing. Stefano LUCIDI La Polizia Giudiziaria 2 La Topografia Appli- cata al Soccorso 3 Il Soccorso Acquatico 4 Il rinnovo del contratto 5 La riforma della P.A. 6 Tecnologia 7 Notizie dal territorio 7 Sommario: Editoriale a cura di Giovanni Alampi segretario Provinciale UILPA Vigili del Fuoco di Reggio Calabria Passione ed abnegazione... InFocus Supplemento periodico di informazione dei Vigili del Fuoco Numero: 1 - Anno I Un intervento AIB Supplemento della testata giornalistica online Newz.it Reg. 01/09 Trib. Di RC—Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio 1 Ottobre 2017 Scannerizza il QR code per raggiungere la versione online
  • 2. In occasione della prima pubblica- zione del nuovo periodico, ho pensato di trattare un argomento importante, la cui attività viene svolta, nella pra- tica quotidiana, dalpersonale dei Vigili del Fuoco e che forse, a molti, visti i numerosielementi di diritto e le numerose procedure ad esso ricon- ducibili, potrebbe risultare ostico ed inesplicabile. Proprio per questo, partiremo dalle nozioni basilari e dalle definizioni più comuni alle attività svolte dai Vigili del Fuoco. Le Nozioni Con il termine Polizia si indica l’atti- vità che lo Stato ed altri enti pubblici svolgono per assicurare le condizioni di un ordinato vivere sociale. Questa attività può essere diretta a prevenire la commissione di reati, oppure a reprimere reati già com- messi. Nel primo caso parliamo di attività di Polizia Amministrativa , nel secondo di attività di Polizia Giudiziaria; Tutte e due le attività sono riconducibili al ruolo dei Vigili del Fuoco e, quasi in egual misura, svolte siaper prevenire (Attivitàdi Prevenzione Incendi), che per repri- mere, acquisire la notizia, ed impedi- re che il REATO sia nuovamente perpetrato (Attività di P.G.). L’attività diPolizia Giudiziaria è quindi svolta dagli Ufficiali e dagli Agenti, dopo che si è verificato un reato, compiendo tutti gli atti ne- cessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale (art. 55 e 348 cpp). Proprio per rendere più decifrabile la materia, andremo a scrutare i vari argomenti ad essa correlatied essen- ziali proprio per poter acquisire le nozioni basilari, necessari allo svolgi- mento delle attività di competenza del CNVVF. Il secondo elemento del reato, è il nesso psichico, necessario per la sussistenza del reato stesso e che intercorre tra il soggetto attivo e l’e- vento lesivo. Il verificarsi di un sin- golo atto, deve quindi, necessaria- mente, imputarsi alla volontà del soggetto agente. L’elemento soggettivo (richiamato anche dall’art. 27 della Costituzione) può assumere la forma del dolo o della colpa ed è considerato criterio principale per la commisurazione dellapena. In definitiva, come citato nel primo c o m m a d e l l’ ar t. 4 2 c . p . “Responsabilità per dolo o per colpa o per delitto preterinten- zionale. Responsabilità obiettiva”, “nessuno può essere punito per una azione od omissione preveduta dalla legge come reato, se non l’ha commes- sa con coscienza e volontà” (nesso psichico). Entrando, quindi, nell’ottica che il dolo o la colpa sono elementi sogget- tivi del Reato, si può riassumere che per Dolo si intende la consapevolezza e la volontà di commettere un reato, si ha invece l’elemento della Colpa, quando manca la volontà di determi- nare un qualsiasi evento costituente reato, ma l’evento si verifica ugual- mente per negligenza, imprudenza, imperizia o per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. Fabio Maragucci Capo Squadra Esperto Vigili del Fuoco di Reggio Calabria La Polizia Giudiziaria parte prima Partendo dal Reato, esso si intende come qualsiasi fatto umano per cui è prevista una sanzione penale. Se ad esso è collegata una sanzione di tipo diverso (amministrativa o di risarci- mento del danno), tale fatto non co- stituisce reato, ma illecito ammini- strativo o civile. È essenziale, quindi, avere una nozione di cosa sia un rea- to e di quali elementi ne caratteriz- zano la struttura. A seconda del tipo di sanzione prevista, i reati si distin- guono in due classi: Delitti e Con- travvenzioni. Diviene quindi impor- tante la distinzione tra i Delitti e le Contravvenzioni, sussistendo, tra gli elementi essenziali, quello oggettivo (fatto materiale) e quello soggettivo (dolo e/o colpa). Pagina 2 InFocus Dolo: consapevolezza e volontà di commettere un reato. Colpa: quando manca la volontà di commettere un reato ma l’evento si verifica per negligenza, imprudenza o inosservanza di Leggi. Il primo (oggettivo) è costituito dalla condotta umana, dall’evento naturali- stico e dal rapporto di causalità che lega la condotta all’evento, mentre il secondo (soggettivo) è costituito dall’atteggiamento psicologico del soggetto agente richiesto dall’Ordina- mento per la commissione di un reato (dolo, colpa e preterintenzione). Proprio per entrare nel merito delle attività di Polizia Giudiziaria, è bene suddividere i vari elementi del reato, trattandoli singolarmente, in modo da ottenere un quadro chiaro della mate- ria che vogliamo analizzare. Uno di essi è la condotta umana, con la quale si intende l’azione o l’omissione posta in essere dal soggetto agente. Per azione, si intende qualsiasi mo- vimento dell’uomo che determini la modifica della realtà esterna; Per omissione, s’intende, invece, il non porre in essere una determinata azio- ne che, per legge, si aveva l’obbligo di compiere.
  • 3. Nel corso del tempo, la richiesta di soccorso da parte del cittadino ha as- sunto un trend incrementale sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista della tipologia. Questi due fattori hanno dato vita, via via, a nuove specializzazioni in seno al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (di se- guito denominato Corpo) affinché si potesse loro far fronte. Da qui la nasci- ta, dei Nuclei S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale), N.B.C.R. (Nucleare Batterio- logico Chimico e Radiologico) e T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso). Quest’ultimo si occupa principalmente, ma non esclusivamente, della ricerca di persone disperse. Con il termine “disperso”, ben diverso da “scomparso”, si individua la persona che, per varie ragioni, si allontana dai propri “spazi vitali”, escludendo ,categoricamente, la volontarietà della stessa a porre in essere una simile condotta e l’impossi- bilità della stessa di ritornarvi autono- mamente. Il Nucleo T.A.S. coordina tutte le forze in campo (Vigili del Fuo- co, Carabinieri, Polizia, etc.) al fine di supportare il ROS (Responsabile delle Operazioni di Soccorso) sulla pianifica- zione dell’intera missione di ricerca del disperso. La specialità si suddivide in due abilitazioni: il T.A.S. 1 ed il T.A.S. 2. la prima, propedeutica al consegui- mento dell’abilitazione superiore è en- trata nel programma di formazione degli Allievi Vigili del Fuoco ed è, per così dire, l’ABC della componente soc- corso. Il corso si svolge su una settima- na, con esami finali teorico-pratici, durante il quale il personale discente viene formato ed addestrato sull’orien- tamento in ambienti impervi e silvani, anche mediante l’utilizzo di strumenti utili allo scopo, quali bussola, GPS, carte topografiche e, non meno impor- tante, sui metodi di battuta del territo- rio. Specialisti TAS impegnati in una ricerca. La Topografia Applicata al Soccorso, il nucleo T.A.S. dei Vigili del Fuoco I discenti diventano padroni nel loro uti- lizzo e possono sperimentare sul campo le nozioni apprese durante una intera gior- nata del corso, dedicata proprio alla pra- tica di ricerca. Il T.A.S. 2, invece, è un corso avanzato, a cui si accede previo superamento di test di ingresso, per il quale è richiesta la conoscenza di nozioni informatiche abbastanza avanzate. Si svolge nell’arco di due settimane, con esami teorico-pratici, nelle quali il perso- nale discente viene formato all’utilizzo di tutti i software necessari per la gestione dell’intervento di soccorso, alle metodolo- gie standardizzate di impiego degli stessi, all’approccio con terze persone, spesso coinvolte emotivamente ed a conoscenza dei fatti ed al coordinamento di tutte le forze presenti. Un intervento tipo, parte dalla segnalazione ricevuta dalla Sala Operativa Provinciale, che prende in carico la chiamata di soccorso ottenendo tutte le informazioni necessarie da uno o più interlocutori, allerta ed informa minuziosamente il responsabile del Nu- cleo T.A.S., il Capo Turno, il Funzionario di Servizio e la Prefettura. Vengono allertate due unità T.A.S. 2 , per l’invio sul luogo dell’ultimo avvistamento del disperso, con l’ausilio di un U.C.L. (Unità di Comando Locale), unitamente ad un addetto di Sala Operativa, di un autista, del Nucleo Cinofili, del Nucleo S.A.F. ed alla Squadra VF territorial- mente di competenza. Al primo approccio i T.A.S. “intervistano” le persone a cono- scenza dei fatti, spesso emotivamente scosse, provate, nervose, dalle quali devo- no carpire più informazioni possibili circa la persona dispersa, tra queste, in primis, l’abbigliamento indossato e le eventuali patologie fisiche e mentali. Nella realtà, un malato di Alzheimer tende a non ri- cordare il passato prossimo, ma rammen- ta benissimo il remoto e spesso tenta di ripercorrere i luoghi della propria infan- zia, le abitudini ed i luoghi frequentati in passato. Il T.A.S. è quella branca del soccorso che si occupa principalmente, ma non esclusivamente, della ricerca di persone disperse. Numero: 1 - Anno I Pagina 3 Formate le squadre di ricerca, che possono essere composte, oltre che dai VVF, anche dai vari organi di Polizia, volontari organizzati e gente comune del luogo (spesso preziosissima), viene delimitata digitalmente l’area ed elaborate le informazioni precedentemente acquisite. Creata una macro area di ricerca, la stessa viene suddivi- sa in zone di minore ampiezza ed i dati caricati sui GPS in dotazione alle squadre di ricerca, che inizia- no a perlustrare l’area di compe- tenza, nel tentativo di rintracciare la persona dispersa. Nata una decina di anni addietro grazie all’impegno di alcuni colleghi, che hanno messo a frutto le loro cono- scenze tecniche informatiche e cartografiche, la T.A.S. ha contri- buto alacremente alla gestione di tutte le emergenze a livello nazio- nale, con la creazione ex-novo di vere e proprie mappe tematiche utili sia al settore decisionale che al settore operativo. La T.A.S., durante il sisma di Amatrice e Norcia, è stata implementata dal nas ce nte Nucl eo S .A .P .R. (aeromobili a pilotaggio remoto), mediante l’elaborazione delle orto- foto delle zone colpite dal sisma in periodi temporali differenti, par- tendo proprio dalle foto ad alta risoluzione e georeferenziate scat- tate dai droni. Domenico Musolino Vigile Coordinatore Vigili del Fuoco di Reggio Calabria
  • 4. I Vigili del Fuoco, nell'ambito dell'at- tività istituzionale di soccorso tecnico urgente, finalizzato alla tutela dell'incolumità delle persone ed alla salvezza delle cose, fronteggiano nu- merosi eventi incidentali in ogni si- tuazione ambientale, sia essa terre- ste che acquatica. Gli interventi in ambiente acquatico si sviluppano, principalmente, su corsi fluviali, am- biti lacustri, zone alluvionate, canali e pozzi. Negli ultimi anni la statistica relati- va agli interventi in ambiente acqua- tico ha subito un importante aumen- to, dovuto, verosimilmente, alle mu- tate condizioni climatiche e all'azione antropica dell'uomo sul territorio e manifestatosi principalmente in in- terventi in zone alluvionate. Ricor- diamo, per l'intensità degli eventi, l'ultima alluvione di Livorno, ma non possiamo dimenticare quella che col- pì la città di Messina e la sua provin- cia, quelle che hanno colpito la Ligu- ria e la Città di Genova, quelle del Veneto e della Sardegna, tutti eventi che si sono susseguiti nel tempo con una ciclicità molto frequente. A questi eventi calamitosi si sono sommati altri interventi molto signi- ficativi, che hanno evidenziato la professionalità del Corpo Nazionale e che hanno avuto un notevole impatto sull'opinione pubblica; l'intervento sulla Costa Concordia ha evidenziato le capacità professionali interventi- stiche del Corpo Nazionale in un am- biente complesso, non solo acquatico, che sono state riconosciute in tutto il mondo come eccellenza nazionale; a questo va aggiunto l'intervento a Lampedusa per il recupero delle sal- me a seguito del naufragio di un bar- cone di immigrati. In virtù di questi eventi, il Corpo Nazionale, per fronteggiare questi scenari complessi, ha definito un pro- getto formativo rivolto al personale operativo per contrastare, con eleva- ta professionalità il rischio acquatico. La tradizione interventistica in ambi- ti acquatici dei Vigili del Fuoco è mol- to antica, risale al 1941, in quell'anno un gruppo di Vigili del Fuoco vennero inviati presso l'accademia navale di Il Soccorso Acquatico Forti di questa tradizione e dell'e- sperienza maturata in ambito inter- ventistico, è stato elaborato il pro- getto formativo per il contrasto del rischio acquatico, che prevede i corsi per: La formazione di base Auto protezione in Ambiente Acquatico (ATP); La formazione di base per le Tecniche di Primo Soccorso Sanita- rio (TPSS); La formazione per il Brevetto di Salvamento a Nuoto (VF o equipollente); La formazione di Operatore SFA Soccorritore Fluviale Alluvionale (SFA); La formazione di Operatore Soccorritore Acquatico (SA); La formazione degli Specialisti Livorno per partecipare ad un corso per subacquei. In questa occasione fu posto il primo seme in seno al Corpo Nazionale, che diede i primi frutti nel 1952 con la nascita del primo reparto al mondo di soccorri- tori acquatici subacquei professioni- sti non militari; ad oggi il Corpo Nazionale conta 26 nuclei sommoz- zatori su tutto il territorio nazionale con un servizio garantito sulle 24 ore. L'accesso al corso di specializza- zione per sommozzatori è riservato al personale operativo permanente, la selezione è molto severa ed altret- tanto duro è il corso della durata di sei mesi, al termine del percorso formativo il personale idoneo entre- rà a far parte del reparto sommozza- tori dei Vigili del Fuoco, funzione molto ambìta in seno al Corpo Na- zionale. Pagina 4 InFocus Ad oggi il Corpo Nazionale conta 26 nuclei sommozzatori su tutto il territorio nazionale con un servizio garantito sulle 24 ore. Sommozzatori (SMZT), punta di dia- mante del soccorso acquatico. L'attività di formazione è stata pensa- ta per condurre l'operatore ad adotta- re, in fase di intervento, tutti gli accor- gimenti necessari alla tutela della pro- pria incolumità e alla conclusione con- creta dell'intervento stesso, il vigile del fuoco deve sapere e saper fare. A tal fine sono stati previsti dei corsi di base di auto protezione in ambiente acquati- co (ATP) e tecniche di primo soccorso sanitario (TPSS), che già da qualche anno sono proposti ai vigili del fuoco in prova durante il corso di ingresso, se- guiti da corsi più impegnativi ad alta professionalità. Il progetto è stato fondato su tre requi- siti fondamentali: efficacia, appropria- tezza ed efficienza, elementi necessari per garantire la qualità del percorso formativo e del soccorso tecnico urgen- te. Infatti, il fine del percorso formati- vo è quello di garantire il successo dell'intervento di soccorso (Efficacia), utilizzando le migliori tecniche (Appropriatezza) e riducendo al mini- mo l'impegno di uomini, mezzi e mate- riali (Efficienza). La sfida che attende il Corpo Naziona- le sarà quella di formare il maggior numero di operatori, cercando di crea- re sinergia tra i diversi settori speciali- stici e portare nel tempo questa cultu- ra specialistica del soccorso acquatico a patrimonio culturale comune condiviso e consolidato, andando oltre la speciali- tà che oggi contraddistingue gli opera- tori. P.D. Ing. Fabio CUZZOCREA Comandante Prov.le VVF di Frosinone Specialista Sommozzatore del CNVVF DVD Ing. Stefano LUCIDI Responsabile Soccorso Acquatico Comando Prov.le VVF di Frosinone
  • 5. La riforma del pubblico impiego, approvata in via definitiva nel mese di Maggio con i decreti legislativi n. 75 e n. 74 del 25 Mag- gio 2017, in vigore dal 22 giugno 2017, era necessaria per far ripartire le trattative per i rinnovi dei contratti. Alla riforma è segui- ta la direttiva della Funzione Pubblica all’Aran che aprirà le trattative per la PA e guiderà i rinnovi anche degli altri comparti. La strada per i rinnovi veri e propri, però, è ancora lunga, e complicata da almeno quat- tro ostacoli principali. LE RISORSE Il primo ostacolo sono proprio i soldi, a cau- sa del non trascurabile fatto che per arriva- re agli 85 euro a regime promessi dall’intesa del 30 novembre 2016 servono altri 1,2 mi- liardi circa nello Stato ed altrettanti divisi fra regioni, sanità ed enti locali. Alla prima dote dovrà pensare la manovra d’autunno e ci riuscirà soprattutto se le prospettive di nuova flessibilità sul deficit che sembrano emergere da Bruxelles si tradurranno in realtà. Gli impegni sottoscritti il 30 novem- bre 2016, con il quale sono stati condivisi: I) un obiettivo di incremento contrattuale (€85 medi), per il quale saranno necessarie ulteriori risorse, oltre quelle già stanziate; II) alcuni obiettivi finalizzati alla ripresa di nuove e più efficaci relazioni sindacali, con particolare riferimento al riequilibrio nell’apporto tra fonte legale e contrattuale ed all’individuazione di ulteriori ambiti di esercizio della partecipazione sindacale; III) obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi e della produttività del lavoro, da perseguire attraverso una pluralità di stru- menti (tra i8 quali, in particolare, indicatori per valutare i risultati, misure contrattuali che incentivino più elevati tassi medi di presenza, azioni per il miglioramento delle condizioni che definiscono l’ambiente orga- nizzativo e del lavoro, welfare contrattuale e previdenza complementare); rimangono così subordinati al reperimento delle ulteriori risorse finanziarie necessarie. In relazione, infine, alle finalità cui destinare le risorse finanziarie destinate alla contratta- zione e, segnatamente, agli incrementi contrat- tuali, l’indirizzo è che si dovrà valutare l’ipote- si di riconoscere, ad una platea di beneficiari individuata sulla base dei trattamenti stipen- diali in godimento, un elemento retributivo distinto dallo stipendio, di importo differenzia- to in base ai predetti trattamenti stipendiali, anche con finalità compensative della prevedi- bile diminuzione del beneficio riconosciuto ai sensi dell’art. 1 del D.L. n. 66/2014 (bonus degli 80 euro legati ad un reddito non superio- re a 24 mila euro), ferma la distinzione e non sovrapponibilità dei due ambiti. IL CALENDARIO Oltre che sulla spesa, la questione economica solleva un rebus di calendario. Il rinnovo ri- guarda il triennio 2016-2018 e, ovviamente, le trattative dovranno abbracciarlo tutto, ma la copertura piena arriverà solo dal prossimo anno se la manovra riuscirà nell’impresa. Com’è possibile, allora, scrivere una direttiva e, soprattutto, farla approvare dalla Ragione- ria generale, se vanno ancora trovati i soldi per gli aumenti a regime, quelli a partire dall’ulti- mo dei tre anni contrattuali? Dopo otto anni di blocco dei contratti sia i problemi sia le proce- dure per risolverli sono inediti, per cui la sfida non è semplice. Per uscirne, la direttiva po- trebbe seguire la strada tracciata dall’ultimo DEF, che cita l’accordo del 30 novembre, ma non ne calcola gli effetti delle tabelle. Ottenuto il via libera dalla Ragioneria, sarebbe questa la base di trattativa con l’Aran. I numeri, del resto, non sono difficili da calcolare: con i fi- nanziamenti già decisi dalle ultime due mano- vre, ci sono circa 10 euro di aumento medio a valere sul 2016 e poco meno di 40 su quest’an- no, per arrivare il prossimo all’obiettivo degli 85 auro sottoscritto nell’intesa. LA DISTRIBUZIONE Queste, però, sono le cifre medie, ma come distribuirle fra i tre milioni di dipendenti pubblici, come si farà? Il Ministro della PA, Marianna Madia, ha ripetuto in più occasio- ni che gli aumenti dovranno guardare pri- ma di tutto alle fasce di reddito più basse e la direttiva sulla PA centrale dovrebbe confermare questa idea della “piramide rovesciata”: sul tema, però, andrà cercato un accordo preventivo con regioni ed enti locali, perché non è facile ipotizzare “piramidi” troppo diverse da settore a setto- re. Il Rinnovo del Contratto Nonostante le premesse positive, gli attesi rinnovi rischiano di restare al palo per molto tempo. Sono quattro gli ostacoli principali da superare per un definitivo accordo: l’esiguità delle risorse, la copertura del triennio 2016-2018 e la distribuzione dei fondi tra i comparti. I NUOVI COMPARTI Tra i compiti ambiziosi dei nuovi contratti c’è poi quello di avviare, in concreto, il ridi- segno della Pubblica Amministrazione, che sulla carta ha ridotto a quattro (inrealtà cinque, perché Palazzo Chigi rimane auto- nomo) gli undici comparti in cui era divisa fino ad ieri. Per sanità ed enti territoriali cambia poco, perché i confini sono rimasti praticamente identici, ma per il comparto della “conoscenza”, che unisce scuola e per- sonale non docente delle università e, so- prattutto, per la PA centrale, dove conflui- scono i ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici, la sfida è complessa. Obiettivo degli accorpamenti, decisi l’anno scorso ma previsti dalla riforma Brunetta del 2009, è quello di armonizzare l’impianto degli sti- pendi, ma viste le tante differenze è difficile che i nuovi contratti si infilino davvero in questo costoso ginepraio. Le intese si limite- ranno, probabilmente, a dettare poche rego- le comuni sulle materie che si prestano, lasciando sostanzialmente inalterato il qua- dro attuale. Il quadro è complicato dal fatto che, per salvaguardare “specialità professio- nali” all’interno dei comparti, si possono istituire delle sezioni su misura, Soprattut- to nell’area della dirigenza la tentazione è forte, anche per risolvere le incognite sulla collocazione di figure come i dirigenti tecnici della sanità o i segretari comunali. Ma l’in- cognita maggiore riguarda le agenzie fiscali, che non hanno mai digerito l’assorbimento nel “compartone” e puntano a mantenere, anzi a rafforzare con la riforma, un’autono- mia di gestione. Inoltre il rinnovo contrat- tuale dovrà affrontare alcune esigenze di evoluzione di discipline contrattuali esisten- ti, in materia di permessi, assenze e malat- tia, di cessione di ferie e riposi a titolo gra- tuito, di costituzione ed utilizzo dei fondi per il salario accessorio. I nodi, insomma, sono parecchi, ma il tempo per scioglierli è poco. Molti settori, scuola in primis, premono per una trattativa a tappe forzate, con l’obiettivo di firmare i contratti in autunno e renderne operativi gli effetti dal 1° gennaio: ma la fretta è generalizzata, anche perché la politica parla in modo sem- pre più insistente di legge elettorale ed elezioni anticipate. Una chiusura anticipata della legislatura, metterebbe un’altra volta in fuorigioco i nuovi contratti. a cura della redazione del periodico 115 EMERGENZA Il primo ostacolo alla definizione rapida dei rinnovi contrattuali sono proprio i soldi. Numero: 1 - Anno I Pagina 5
  • 6. Arriva il «difensore civico per il digitale». La nuova figura è previ- sta dallo schema di decreto legisla- tivo sul nuovo Codice dell'ammini- strazione digitale previsto dalla riforma Madia della PA. Si tratta di unico garante a livello naziona- le, da prevedere nell'ambito dell'AgID (l'Agenzia per l'Italia digitale) invece che, come era indi- cato nella versione precedente del decreto, prevederne uno presso cia- scuna pubblica amministrazione. Il Dlgs è stato esaminato oggi dal Consiglio dei ministri insieme ad un pacchetto di altri provvedimen- ti, anche questi “correttivi” della riforma della PA, relativi al riordi- no delle autorità portuali ed all'ac- corpamento del Corpo della fore- stale nell'Arma dei Carabinieri. Testi che contengono solo modifi- che tecniche rispetto alle versioni originali dei provvedimenti già in vigore. Quello di oggi è solo il pri- mo passo per i tre “correttivi”: dopo l’esame preliminare in Cdm, i Dlgs passeranno all’esame per il parere delle commissioni parlamentari competenti, per poi tornare a pa- lazzo Chigi per l’approvazione defi- nitiva. Un “difensore civico” per il di- gitale. Una volta completato l’iter, sarà quindi istituito una sorta di “difensore civico per il digitale”, in possesso di «adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparziali- tà». Un unico garante a livello na- zionale, che avrà il suo ufficio pres- so l'AgID (l'Agenzia per l'Italia di- gitale). Chiunque potrà presentare online al difensore civico segnala- zioni relative a presunte violazioni del Codice dell'amministrazione digitale, o di ogni altra norma in materia di digitalizzazione e inno- vazione. A seguito della segnalazio- ne, il difensore, qualora la ritenga fondata, invita il soggetto respon- sabile a rimediare subito (non oltre trenta giorni). Riforma Pa, in arrivo il difensore civico dei diritti digitali. Il sistema sarà disponibile in più fasi, si prevede infatti di realizzare l'infrastruttura entro l'anno per entrare a regime nel 2019. Possibili risparmi per 250 mln l’anno. Una volta a regime, il do- micilio digitale, alternativo alla classica comunicazione scritta, do- vrebbe permettere un risparmio per le casse dello Stato al capitolo spese postali stimato in almeno 250 milioni di euro l’anno. Che sono una «spesa certa», come spiega la relazione tecnica che ac- compagna il Dlgs, mentre «con il domicilio digitale le spese postali si azzerano per i possessori di PEC o di identità digitale». «Con il do- micilio digitale - si legge nel docu- mento - le PA non dovranno più sostenere i costi per produrre, con- servare, trasmettere documenti cartacei, né altri costi, diretti (carta, toner, buste, etc.) e indiretti (costo del lavoro, tempo per attività manuali, tempo impiegato dal destina- tario in caso di assenza per recupera- re una raccomandata, etc.)». Domicilio digitale al via, ma il “difensore civico” del digitale non è l’unica novità. Lo schema di Dlgs approvato oggi prevede anche lo sblocco del cosiddetto “domicilio digitale”, l'indirizzo online attra- verso cui, ognuno, potrà essere rag- giunto dalla PA. L’accelerazione permetterà l’attivazione immediata di questo servizio di comunicazione tra Stato e cittadini senza aspetta- re la piena funzionalità dell'Ana- grafe unica della popolazione resi- dente, ancora in fase di sviluppo: chi vorrà potrà subito attivare il domicilio come posta elettronica certificata o servizio elettronico di recapito in linea con la normativa Ue. L'indirizzo elettronico per dia- logare con tutte le Pubbliche Am- ministrazioni varrà per documenti e notifiche, multe incluse e non coinciderà solo con la PEC, ma con ogni canale di comunicazione via web che rispetti le regole europee in materia di sicurezza dei dati digitali. I domicili digitali dei citta- dini che aderiranno al nuovo servi- zio saranno raccolti in un indice, realizzato prezzo l'Agenzia per l'I- talia Digitale. Si tratterà, quindi, di un portale online ad hoc. Pagina 6 InFocus Il “difensore civico” del digitale non è l’unica novità. Lo schema di Dlgs approvato prevede anche lo sblocco del cosiddetto “domicilio digitale”, l'indirizzo online attraverso cui ognuno potrà essere raggiunto dalla PA. Fonte il Sole 24ore a curadi Fabio Maragucci Responsabile Editoriale
  • 7. Dal trasferimento di denaro via chat all'assistente Siri sempre più intelligente, alla funzione salva-guida: sono alcune delle novità pronte a sbarcare su iPhone e iPad con l'aggiornamento del sistema operativo mobile di Apple. Svelato in anteprima a giugno agli sviluppatori, iOS 11 sarà a bre- ve disponibile per tutti. Ecco come trasfor- merà smartphone e tablet della Mela morsi- cata. - Denaro viaggia in chat. Apple Pay, il siste- ma di pagamenti "mobile" da poco sbarcato anche in Italia per pagare in negozio con iPhone e Apple Watch, potrà essere usato anche per il trasferimento di denaro da utente a utente, attraverso un messaggio nell'app di iMessage. Tuttavia inizialmente solo negli Usa. - Siri più "umana". L'intelligenza artificiale renderà l'assistente virtuale di Apple più naturale ed espressiva, anche nel tono. Po- trà tradurre dall'inglese a cinese, francese, tedesco, italiano e spagnolo e suggerirà in mail e messaggi argomenti o luoghi preferiti dagli utenti. - "Non disturbare" al volante. L'iPhone rico- noscerà quando l'utente sta guidando e disattiverà le notifiche di messaggi e altre app, così il display non si accenderà e non distrarrà il guidatore. Il blocco avviene su iPhone collegati all'auto, via cavo o via Bluetooth. - Fotocamera. Si potranno scattare foto in modalità Ritratto con stabilizzazione ottica dell'immagine e altre caratteristiche profes- sionali. I filmati dei ricordi si moltipliche- ranno. Grazie a una nuova tecnologia di compressione si ridurranno le dimensioni di ogni foto scattata con iPhone 7 e iPhone 7 Plus (pur mantenendone la qualità) - Personalizzazione. Il Centro di controllo del telefono potrà essere impostato sempre più su misura, per un accesso rapido alle app più usate e per avere notifiche raggrup- pate. Il centro notifiche e il blocco schermo si fondono. - Mappe includerà anche spazi al chiuso, ad esempio le piante dei principali aeroporti e centri commerciali del mondo. Darà anche le indicazioni di corsie per non perdere usci- te e svolte. - L'App Store cambia volto. Applicazioni e giochi verranno presentati anche con appro- fondimenti e interviste ai creatori. - Realtà aumentata. Gli sviluppatori hanno Tecnologia Da trasferimento soldi a 'salva' guida, tutte le novità di iOS 11. potuto sfruttare un nuovo kit di software per realizzare app o funzioni che sfrutte- ranno la fotocamera e il sensore di movi- mento. - iPad multitasking. Il Dock si potrà perso- nalizzare per accedere velocemente da qualsiasi schermata alle app e ai documen- ti più utili. Arriva anche una nuova tastie- ra QuickType per accedere rapidamente a numeri, simboli e punteggiatura. - Documenti. La nuova app File permetterà di tenere i documenti in un unico posto e col "Drag and drop", su iPad, si potranno spostare immagini e testi. Fonte ANSA a cura di Fabio Maragucci Responsabile Editoriale Numero: 1 - Anno I Pagina 7 Notizie dal Territorio Un eroe a tutto “tondo”... Possiamo definirlo il pompiere con la passione dei salvataggi; Antonino Mo- daffari, Vigile del Fuoco in servizio presso il Comando di Reggio Calabria ed in forza alla sede distaccata di Meli- to P.S., sua città natale, ancora una volta non ha esitato a “tuffarsi” per salvare una vita. Era già successo nell’agosto del 2014 quando, una tran- quilla giornata di mare sul litorale jonico reggino, rischiò di trasformarsi in tragedia per una bimba di soli quat- tro anni, risucchiata dall’impeto delle onde; Con prontezza, Nino, (così è ap- pellato dagli amici), accortosi del corpi- cino quasi inerme, si tuffò per tirarla fuori dall’acqua, rianimarla e riaffidar- la alle braccia dei genitori, ignari, fino a quel momento, di ciò che stesse acca- dendo. Anche quest’anno non si è ri- sparmiato, perché i Vigili del Fuoco non vanno mai in vacanza; Nino non ha esitato neppure per un attimo e, resosi conto della tragedia che si stava per consumare, si è tuffato in una delle piscine per liberare un giova- ne rimasto incastrato tra le griglie som- merse di aspirazione. Assieme, poi, al personale del parco, ha provveduto ad attuare le Tecniche di Primo Soccorso Sanitario per rianimare il giovane in attesa dell’arrivo del 118. L’appellativo di eroe, per Nino, è ridutti- vo, perché la sua indole è quella del Vi- gile del Fuoco e così vuole essere consi- derato: un pompiere che fa il suo dovere senza risparmiarsi. Fabio Maragucci Responsabile EditorialeAntonino Modaffari I Vigili del Fuoco non vanno mai in vacanza. Proprio durante le ferie con la fami- glia in un noto parco acquatico del cosentino, alle urla degli avventori,
  • 8. Via Sbarre Sup. 115 - 89132 Reggio Calabria InFocus: 0965.632370 Responsabile Editoriale: 335.6644555 PEO: uilpa.vvfrc@gmail.com Stampato in proprio BAR Tabacchi di Mario Paviglianiti Via Gornelle, 29 Bagaladi (RC) Lettura, Divulgazione ed Informazione:elementi fondamentali della conoscenzadella cultura e della libertà degli uomini. Memento Audere Semper... A cura della Segretaria Provinciale UILPA VVF di Reggio Calabria Supplemento mensile della testata online Newz.it Partnerperisolifinidistampa Supplemento della testata giornalistica online Newz.it Reg. 01/09 Trib. Di RC—Tutti i diritti riservati - Vietata la riproduzione anche parziale di testo - Stampato in proprio Cari lettori, questo supplemento periodico, ideato e realizzato dalla segrete- ria Provinciale della UILPA dei Vigili del Fuoco di Reggio Cala- bria, nasce quale supplemento della testata giornalistica online Newz.it, con l’intento di divulgare e far conoscere non solo i vari aspetti dell’attività istituzionale dei vigili del fuoco, ma anche tut- to ciò che circonda l’ambiente pompieristico in generale. Saranno trattati anche argomenti di tecnologia ed attualità, proprio per non rendere monotono e mo- notematico il supplemento che, oltre alla tiratura cartacea, avrà uno spazio on line proprio sul sito internet di NEWZ.it e sui vari social network. L’intento, quindi, della segreteria UILPA VVF reg- gina, è quello di parlare alla gente dei POMPIERI, del loro lavoro, di cosa fanno e, perché no, anche C.da Saracinello 155/A - 89131 Reggio Calabria Tel. 0965.640957 - 338.7561361 delle loro emozioni, di quelle vis- sute durante e dopo gli interventi di soccorso, quelle emo- zioni che ti porti dietro tutta la vita, perché il pompiere è pompie- re sempre, con o senza divisa. Un doveroso grazie al Direttore re- sponsabile Fabio Papalia che, da sempre appassionato dei “Pompieri”, ha voluto sposare la nostra mission. Giovanni Alampi Direttore editoriale