L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
La dimensione di genere nell'Agenda DigitaleMargot Bezzi
Presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
R. Villano - Società globale dell’informazione - CONCLUSIONIRaimondo Villano
R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”. Dalla presentazione: " L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. (...) La riflessione dell’autore su quest’area problematica dura da anni, in cui ne ha fatto partecipi gli amici rotariani con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità sono contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi e del lavoro, le preziose applicazioni di razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e conoscenza accumulata negli ultimi anni quest’opera è la summa, di cui non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine”.
La dimensione di genere nell'Agenda DigitaleMargot Bezzi
Presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
R. Villano - Società globale dell’informazione - CONCLUSIONIRaimondo Villano
R. Villano “Verso la società globale dell’informazione”. Dalla presentazione: " L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con le debite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva di cambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. (...) La riflessione dell’autore su quest’area problematica dura da anni, in cui ne ha fatto partecipi gli amici rotariani con la generosità di chi mette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio dono inadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna. Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità sono contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità e rilevanza sociale: le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanitario e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi e del lavoro, le preziose applicazioni di razionalità informatica alla sistemazione dell’archivio Distretto 2100 del R.I. Di tutta l’esperienza acquisita e conoscenza accumulata negli ultimi anni quest’opera è la summa, di cui non saprei se apprezzare di più l’ampiezza della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sfornite di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani. A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professionale e civile dell’autore, piace concludere col notare ch’egli, nel delineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contemporanea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo far sua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine”.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
Comunicazione tecnica a misura di nativi digitali nell’Industria 4.0KEA s.r.l.
Visuale, interattiva, multimediale e sociale: ecco come sarà la comunicazione tecnica I4.0 rivolta ai nativi digitali; con monitoraggio e profilazione che giocheranno un ruolo fondamentale nel miglioramento continuo e nella personalizzazione di informazioni, prodotti e servizi.
Spunti dal bellissimo libro di Annalisa Magone e Tatiana Mazali (a cura di), Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale, Guerini e Associati, Milano, 2016
#AdUmbria2015: Azione e aspettative dell'Agenda digitale dell'UmbriaAgenda digitale Umbria
Restituzione dei focus group sulle 5 missioni dell'Agenda digitale dell'Umbria tenuti nel mese di marzo 2015.
a cura di Stefano Epifani, Università La Sapienza di Roma
Abstract, Contenuti e Obiettivi, Target, Format, Genesi ed Evoluzione del Progetto #Digital #Education online e offline, col Programma base per punti, personalizzabile in base alle esigenze di ognuno. Il debutto, la strada percorsa e, soprattutto, dove arriveremo: la nascita, la crescita, la meta. La nostra mission? La trovi anche qui http://bit.ly/DG-Mission sul mio LinkedIn Pulse o qui https://youtu.be/IWlJ31L34oo in versione video, in musica!
Quando delle donne abitano la città digitale... Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) richiedono uno sforzo di appropriazione da parte del simbolico e delle pratiche delle donne; in questo senso l’autonomia tecnica diventa prioritaria per mettere in atto strategie efficaci per rendere le donne libere di prendere decisioni nella progettazione delle tecnologie dell’informazione, nella produzione di software di diversa qualità e nel management dei macrosistemi. L’articolo mostra come la pratica femminista possa assecondare una riflessione critica sull’idea stessa della progettazione, del fare del management, dell’essere a mercato, ed accettare nel contempo la sfida di far convivere pratiche di sviluppo equo e sostenibile con la necessità del profitto.
Paper in PDF di 18 pagg.
di Marzia Vaccari Il “farsi mondo” della tecnologia IC in a cura di Tommasina Anna Capitani 2008, “Un altro genere di tecnologia” ISDR.
Corso di Formazione Politica Netleft: Le Buone Pratiche del DigitaleFrancesco Tupone
Slide relative alla lezione sulle "Buone Pratiche del digitale" del corso di formazione politica organizzato da Netleft, circolo ARCI Pietralata e Transizione: "Il futuro è già qui. Solo che è mal distribuito!
Le logiche della condivisione, della cooperazione, l’autogestione. Le produzioni sociali e le esperienze dell’open source, le economie della condivisione, del dono, stampanti 3D, smart-contracts, ecc.
La sinistra nella storia ha sempre vissuto sulla capacità di anticipo nella lettura dei processi in atto e nella capacità di organizzare le lotte per resistere alle tendenze del capitalismo e organizzare una società in maniera diversa.
Le trasformazioni che si sono prodotte negli ultimi 30 anni hanno sconvolto la società nella quale viviamo.
Lavoro, economia, democrazia, moneta, relazioni tra individui, si sono trasformati in un tempo rapidissimo che ha messo fuori gioco schemi di lettura dei processi sociali, economici, politici.
I partiti, la politica, le istituzioni politiche e sociali, che si erano consolidate tra l’800 e il ‘900, si sgretolano e perdono autorevolezza, capacità di azione, senso delle cose da fare.
Le formazioni della sinistra subiscono più delle altre l’urto dei grandi processi di trasformazione.
Questo non elimina ingiustizie, sfruttamento, discriminazioni, alienazione. Anzi.
Le nuove forme di produzione del valore aprono o al più grande processo di schiavitù mai visto nella Storia o ad un nuovo processo di liberazione umana.
Tutto dipende dalle nostre lotte!
Transizione, Net Left e il circolo ARCI di Pietralata offrono un corso di formazione politica organizzato in 6 giornate di studio e confronto settimanali sui grandi processi che attraversano le società più avanzate. Nel corso saranno analizzate le dinamiche del passaggio storico-politico che il mondo sta attraversando, le novità sotto il profilo del lavoro, l’impatto delle robotizzazioni, dell’intelligenza artificiale, della genetica e delle nanotecnologie sulla nostra società, sul modello di welfare, il sistema pensionistico, la scuola pubblica, la sanità, ecc.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
Il proliferare dell’informazione (e della controinformazione) proveniente da fonti alternative digitali rispetto a quelle tradizionali, ha dato luogo ad un fenomeno di “disinformazione per eccesso”, in cui la molteplicità, la frammentazione e la contraddittorietà del gran numero di informazioni provenienti da una pluralità di fonti differenti ha finito per paralizzare lettrici e lettori, anziché orientarle/i. Serve un approccio di analisi che possa superare l’idea di tecnologie “neutre”, in realtà fortemente informate dal maschile con le donne considerate come mera particolarità che o si aggiunge al discorso generale maschile o lo specifica per complemento.
Emerge la necessità di cartografare e disegnare una mappa che analizzi e dia senso alle tecnologie dal punto di vista della differenza sessuale, riflettendo sulle relazioni di genere nella fase sia di progettazione sia d’uso degli artefatti, acquisendo riflessioni specifiche sulle relazioni di genere.
Che forma sta prendendo il cambiamento? Report di quanto emerso ai tavoli del...RENA
Report delle discussioni emerse ai tavoli tematici del Festival delle Comunità del Cambiamento.
Bologna, 14 Giugno 2014
http://www.progetto-rena.it/festival/programma/
Comunicazione tecnica a misura di nativi digitali nell’Industria 4.0KEA s.r.l.
Visuale, interattiva, multimediale e sociale: ecco come sarà la comunicazione tecnica I4.0 rivolta ai nativi digitali; con monitoraggio e profilazione che giocheranno un ruolo fondamentale nel miglioramento continuo e nella personalizzazione di informazioni, prodotti e servizi.
Spunti dal bellissimo libro di Annalisa Magone e Tatiana Mazali (a cura di), Industria 4.0. Uomini e macchine nella fabbrica digitale, Guerini e Associati, Milano, 2016
#AdUmbria2015: Azione e aspettative dell'Agenda digitale dell'UmbriaAgenda digitale Umbria
Restituzione dei focus group sulle 5 missioni dell'Agenda digitale dell'Umbria tenuti nel mese di marzo 2015.
a cura di Stefano Epifani, Università La Sapienza di Roma
Abstract, Contenuti e Obiettivi, Target, Format, Genesi ed Evoluzione del Progetto #Digital #Education online e offline, col Programma base per punti, personalizzabile in base alle esigenze di ognuno. Il debutto, la strada percorsa e, soprattutto, dove arriveremo: la nascita, la crescita, la meta. La nostra mission? La trovi anche qui http://bit.ly/DG-Mission sul mio LinkedIn Pulse o qui https://youtu.be/IWlJ31L34oo in versione video, in musica!
Quando delle donne abitano la città digitale... Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) richiedono uno sforzo di appropriazione da parte del simbolico e delle pratiche delle donne; in questo senso l’autonomia tecnica diventa prioritaria per mettere in atto strategie efficaci per rendere le donne libere di prendere decisioni nella progettazione delle tecnologie dell’informazione, nella produzione di software di diversa qualità e nel management dei macrosistemi. L’articolo mostra come la pratica femminista possa assecondare una riflessione critica sull’idea stessa della progettazione, del fare del management, dell’essere a mercato, ed accettare nel contempo la sfida di far convivere pratiche di sviluppo equo e sostenibile con la necessità del profitto.
Paper in PDF di 18 pagg.
di Marzia Vaccari Il “farsi mondo” della tecnologia IC in a cura di Tommasina Anna Capitani 2008, “Un altro genere di tecnologia” ISDR.
Corso di Formazione Politica Netleft: Le Buone Pratiche del DigitaleFrancesco Tupone
Slide relative alla lezione sulle "Buone Pratiche del digitale" del corso di formazione politica organizzato da Netleft, circolo ARCI Pietralata e Transizione: "Il futuro è già qui. Solo che è mal distribuito!
Le logiche della condivisione, della cooperazione, l’autogestione. Le produzioni sociali e le esperienze dell’open source, le economie della condivisione, del dono, stampanti 3D, smart-contracts, ecc.
La sinistra nella storia ha sempre vissuto sulla capacità di anticipo nella lettura dei processi in atto e nella capacità di organizzare le lotte per resistere alle tendenze del capitalismo e organizzare una società in maniera diversa.
Le trasformazioni che si sono prodotte negli ultimi 30 anni hanno sconvolto la società nella quale viviamo.
Lavoro, economia, democrazia, moneta, relazioni tra individui, si sono trasformati in un tempo rapidissimo che ha messo fuori gioco schemi di lettura dei processi sociali, economici, politici.
I partiti, la politica, le istituzioni politiche e sociali, che si erano consolidate tra l’800 e il ‘900, si sgretolano e perdono autorevolezza, capacità di azione, senso delle cose da fare.
Le formazioni della sinistra subiscono più delle altre l’urto dei grandi processi di trasformazione.
Questo non elimina ingiustizie, sfruttamento, discriminazioni, alienazione. Anzi.
Le nuove forme di produzione del valore aprono o al più grande processo di schiavitù mai visto nella Storia o ad un nuovo processo di liberazione umana.
Tutto dipende dalle nostre lotte!
Transizione, Net Left e il circolo ARCI di Pietralata offrono un corso di formazione politica organizzato in 6 giornate di studio e confronto settimanali sui grandi processi che attraversano le società più avanzate. Nel corso saranno analizzate le dinamiche del passaggio storico-politico che il mondo sta attraversando, le novità sotto il profilo del lavoro, l’impatto delle robotizzazioni, dell’intelligenza artificiale, della genetica e delle nanotecnologie sulla nostra società, sul modello di welfare, il sistema pensionistico, la scuola pubblica, la sanità, ecc.
Il booklet è curato da Alfonso Molina, professore di Strategie delle Tecnologie all’Università di Edimburgo, direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale e ideatore della Palestra dell'Innovazione.
Il proliferare dell’informazione (e della controinformazione) proveniente da fonti alternative digitali rispetto a quelle tradizionali, ha dato luogo ad un fenomeno di “disinformazione per eccesso”, in cui la molteplicità, la frammentazione e la contraddittorietà del gran numero di informazioni provenienti da una pluralità di fonti differenti ha finito per paralizzare lettrici e lettori, anziché orientarle/i. Serve un approccio di analisi che possa superare l’idea di tecnologie “neutre”, in realtà fortemente informate dal maschile con le donne considerate come mera particolarità che o si aggiunge al discorso generale maschile o lo specifica per complemento.
Emerge la necessità di cartografare e disegnare una mappa che analizzi e dia senso alle tecnologie dal punto di vista della differenza sessuale, riflettendo sulle relazioni di genere nella fase sia di progettazione sia d’uso degli artefatti, acquisendo riflessioni specifiche sulle relazioni di genere.
Quale cooperazione nel futuro? Ong 2.0 e Pillole di open developmentOng 2.0
Presentazione realizzata in occasione del workshop sulle ICT4D organizzato dalla Fondazione Think nel quadro dell'Osservatorio sulle ICT per il Non Profit
PMexpo 2022 | Il PM Innovativo: conoscenze e competenzePMexpo
A. Cassano, G. Miccoli, V. Ndou
“Gestire il presente e progettare un futuro migliore”, rappresenta oggi la vera ispirazione del pensiero strategico dei progetti di innovazione da attuare. Progettare il futuro è un processo associato al “creative thinking”, comportamento agile, alla capacità di rottura delle convenzioni tradizionali, allo sviluppo di una cultura basata sull’apprendimento continuo, all’esplorazione di nuovi modelli e approcci organizzativi e manageriali.
L’innovazione è la parola chiave per il futuro!
In tale scenario, diventa fondamentale l’introduzione del Project management innovativo, che assume un ruolo cardine per le imprese e le organizzazioni nella definizione di progetti e processi di innovazione basati sulla collaborazione trasversale e la condivisione proattiva delle conoscenze e delle esperienze.
È dunque necessario oggi, iniziare a formare e qualificare la figura del Project Manager dell’innovazione: un professionista consapevole della complessità dello scenario attuale e propenso ad attuare il cambiamento.
Inoltre, diventa strategico, oggi più che mai, adottare un approccio innovativo anche nel settore pubblico e fare sì che la dirigenza pubblica sviluppi un profilo articolato di competenze per sostenere la PA verso la transizione digitale aperta, innovativa e flessibile. Competenze manageriali, competenze professionali e competenze trasversali sono la base del profilo di competenze del Project manager innovativo sia nel pubblico che nel privato, se vogliamo essere in grado di costruire il futuro del nostro Paese.
Un insieme articolato di competenze che proprio in questo particolare periodo storico consentono di diventare Golia nel mare magno del PNRR
In questo speech cercheremo di tracciare tre punti fondamentali:
Il ruolo strategico del project management innovativo per lo sviluppo di nuove idee basate sulla tecnologia, al fine di creare valore economico e sociale;
Il set di competenze necessarie per sostenere imprese e PA nella definizione di progetto innovativi, con un nuovo modello culturale e manageriale basato sulla collaborazione trasversale e interdisciplinare.
Il ruolo delle competenze trasversali, quali l’Intelligenza emotiva, nella gestione dei progetti di innovazione.
L'importanza delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per l'Europa è confermata non solo dal fatto che esso rappresenta il 6-8% del PIL europeo, ma anche dalla sua centralità per affrontare le sfide della globalizzazione, che possono essere vinte incentivando l'innovazione, la creatività e la competitività del sistema economico. Queste nuove tecnologie di comunicazione sono diventate forza e perno dei cambiamenti sociali anche nella ridistribuzione dei carichi ed impegni socio-familiari. Non sono tuttavia strumenti per soli addetti ai lavori o troppo tecnici, offrono invece grandi opportunità per migliorare e semplificare la nostra vita di tutti i giorni sia in termini ludico-personali come nel caso dei social network che in termini lavorativo-professionali per qualunque tipo di professione anche non scientifica attraverso ad esempio l'utilizzo dei social media.
Intervento avvenuto nell'ambito del primo Learning Meeting dal titolo Personal branding e Web opportunity svolto a Napoli il 13 marzo 2014.
http://www.wister.it/il-prossimo-wister-learning-meeting-personal-branding-e-web-opportunity-13-marzo-napoli/
La dimensione di genere nell'Agenda DigitaleMargot Bezzi
Paper di accompagnamento alla presentazione per la sessione "#PianoD: come liberare le risorse delle donne", in occasione di Forum PA 2013. In collaborazione con WISTER - Women for Intelligent and Smart Territories.
report realizzato dagli attori torinesi per potenziare l’ecosistema locale per la creazione d’impresa. Il progetto, coordinato da Torino Strategica, con il supporto della Fondazione Human Plus ha analizzato il sistema locale per la creazione d’impresa, e ha elaborato delle raccomandazioni utili a potenziare l’ecosistema locale per la creazione d’impresa.
Essere generosi nella vita, nel lavoro, nelle relazioni è sempre più importante. La generosità facilita e arricchisce le connessioni umane. In questo documento vengono presi in considerazione diversi intrecci tra generosità e altre parole chiave, a dimostrazione della sua centralità. Alcune di queste riguardano la libertà, la creatività, la resilienza, il coraggio e altro ancora. Mi auguro sia di vostro interesse. Buona lettura.
Si parla, spesso a sproposito, di urgenza. In ogni contesto, situazione, ambiente di lavoro, professionale, aziendale. Tutto sembra urgente. Attraverso un breve scorcio su quattro situazioni concrete, si vuole fornire uno sguardo diverso sull'urgenza, senza dare una ricetta o formula magica (che non esiste), ma cercando di stimolare la discussione.
Ognuno di noi ha una o più intelligenze, determinate anche in
base all'approccio verso le forme di conoscenza.
Ogni intelligenza è un alleato prezioso per crescere, apprendere
e superare ogni criticità. Aiuta a osservare, comprendere, adattarsi ai cambiamenti, anche nei momenti difficili.
Agevola la ricerca di soluzioni ai problemi che si presentano.
Contribuisce a creare nuovi equilibri dinanzi a nuove normalità.
La critica e l'autocritica costruttiva sono sempre un valore aggiunto e rappresentano un momento di crescita. Al contrario, la critica e l'autocritica distruttiva non aggiunge nulla e anzi negativizza ogni confronto.
In particolar modo sui social media, generare valore per le persone è essenziale. Per farlo, tre sono le parole chiave che possono aiutare in tale ottica. Il contesto di riferimento, il contenuto da postare e la costanza della propria presenza online.
Avere degli strumenti di lavoro che semplificano e arricchiscono la propria esperienza professionale è importante. Nelle slide si indicano 8 strumenti che possono avere un impatto importante nella propria gestione del lavoro e degli impegni.
In momenti di crisi, è essenziale pensare al cambiamento come opportunità e non solo come necessità. Nelle slide 8 aspetti specifici in cui si può investire per generare cambiamento nella propria vita personale e professionale.
Dire NO in modo positivo è una scelta che ha un grande impatto sulle proprie relazioni umane e professionali. il NO può essere positivo. Nelle slide si indica come poterlo fare, facendo riferimento a specifici aspetti operativi.
Alcune keywords in tema di tecniche di ascolto .
Ascoltare è una vera competenza quando viene affinata nel corso degli anni con esercizi costanti in differenti ambiti. Ascoltare è utile e importante in ambito comunicativo, ma anche in azienda, nella professionel, nel lavoro, in qualunque contesto fatto di relazioni umane e professionali.
Innovazione e internazionalizzazione del sistema impreseAlberto Mascia
“L’innovazione è tutto. Quando si è in prima linea si riesce a vedere quale sarà la prossima innovazione necessaria. Quando si è dietro, si devono spendere le energie per recuperare terreno” - R. Noyce
Innovazione e internazionalizzazione del sistema imprese
La leadership al femminile e un futuro al digitale
1. “LEADERSHIP AL FEMMINILE E FUTURO AL DIGITALE”
Avv. Alberto Mascia
Legal & Business Consulting
Training, Expertise in ADR
Project Management
“All'inizio la gente rifiuta di credere che una nuova cosa strana
possa essere fatta, poi iniziano a sperare che possa essere fatta,
poi vedono che è possibile farla - poi è fatta e tutto il mondo
si chiede perché non è stata fatta secoli prima” (F. H. Burnett)
L’anticipazione del futuro passa attraverso la trasformazione dell’invisibile in visibile, un processo di innovazione che parte da una o più visioni e sfocia in mutamenti e risultati tangibili.
Leadership al femminile e digitale sono due termini che sembrano appartenere a un’unica dimensione, quella del futuro, del cambiamento, dello sviluppo. Un futuro prossimo, già percepito e in parte sperimentato, che si snoda attraverso un percorso che lega la rottura di vecchie tradizioni all’apertura verso nuove sfide, la scarsa appetibilità di modelli organizzativi, promozionali, gestionali, ormai superati e inutilizzabili, alla capacità di osare con intelligenza, modernità e celerità.
La centralità e il peso crescente che il ‘digitale’ ha assunto in ogni settore della vita personale, educativa, scolastica, universitaria, editoriale, professionale, commerciale, lavorativa, istituzionale, sono sintomatici di un cambiamento radicale, continuo e costante, sempre più visibile negli ultimi anni, una vera e propria realtà da tenere in considerazione e non più una mera speranza. Cambiamento sempre più necessario, che porta opportunità di grande interesse e rilievo soprattutto per lo sviluppo della vita professionale, economica e istituzionale di un Paese, di un mondo intero.
Il primo consiglio Ue dedicato all'economia digitale, svoltosi il 24 e il 25 ottobre 2013 a Bruxelles, testimonia il forte interesse che vi è intorno a tale tematica, sempre più protagonista di iniziative informative e progetti operativi a livello istituzionale finalizzati a riconoscere un campo di azione significativo al pari di ogni grande manovra per il futuro dell’economia nell’intera UE.
Neelie Kroes, commissario europeo per l’Agenda digitale, ha sottolineato l’importanza fondamentale del digitale per il futuro dell’economia europea, tanto in un’ottica di innovazione in ambito strettamente digitale, quanto in quella di applicazione dello stesso all’interno dei differenti settori produttivi e nella PA.
Secondo quanto è emerso da uno studio della Commissione europea sulle donne nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC), pubblicato a inizi ottobre 2013 (“Women active in ICT sector”), “una maggiore presenza femminile nei percorsi di studio e nelle professioni legate al digitale sarebbe benefica per il comparto, per le stesse donne e per l'economia europea”.
Nello specifico, lo studio prevede che con un'inversione di tendenza rispetto ai dati attuali che vedono uno scarso impiego delle donne nel settore digitale, e quindi con una percentuale femminile in tale settore pari a quella maschile, il PIL europeo registrerebbe un incremento di circa 9 miliardi di euro l'anno. Tale dato si giustifica in virtù del fatto che le aziende che hanno più donne ai posti di comando sono più redditizie del 35% e assicurano ai propri azionisti il 34% in più di utili rispetto a imprese omologhe. Sempre Neelie Kroes ha evidenziato come avere più donne in azienda equivale
2. ad avere aziende più prospere, e pertanto occorrerebbe lasciare ampi spazi e utilizzare al meglio, nell’interesse dell’intera economia europea, le immense potenzialità delle donne nel settore delle tecnologie dell'informazione.
Tra le linee di intervento individuate dallo studio per consentire un maggiore utilizzo delle donne all’interno del settore vengono in rilievo:
la necessità di rendere il settore più attraente agli occhi della pubblica opinione;
la necessità di dare più spazio alle donne, ad esempio promuovendo, in collaborazione con il mondo delle imprese, programmi educativi, armonizzati a livello europeo, in grado di incentivare percorsi professionali chiari e lineari nel settore delle TIC;
l’importanza di favorire l'imprenditoria femminile nel comparto ad esempio agevolando l'accesso al capitale di avviamento e di rischio;
l’importanza di migliorare le condizioni di lavoro, per esempio mettendo in risalto le migliori prestazioni ottenute dalle imprese che assumono donne.
Lo studio riveste interesse anche perché evidenzia quali sono i fattori che impediscono alle donne di essere le vere protagoniste del digitale:
a) tradizioni culturali e stereotipi sul ruolo delle donne;
b) barriere interne e fattori socio-psicologici (scarsa fiducia in sé stesse, scarse capacità negoziali, avversione al rischio e atteggiamento negativo verso la competizione);
c) barriere esterne: un ambiente a forte predominanza maschile, difficoltà di conciliare vita privata e vita lavorativa e mancanza di modelli di riferimento nel settore.
Tali punti determinano la necessità di operare un cambiamento che inglobi da un lato un mutamento culturale e operativo nell’utilizzo di capacità, competenze, intelligenze appartenenti tanto al settore maschile, quanto a quello femminile, senza discriminazioni di sorta, mirando a una costante crescita dell’impiego di donne in posti strategici e un crescente utilizzo di leadership con una chiara visione e un impegno orientati verso il futuro e verso approcci innovativi, tanto a livello di idee, quanto a livello di progetti e azioni.
Negli ultimi mesi sono proliferate iniziative e campagne istituzionali dirette a sensibilizzare la crescita e lo sviluppo del connubio ICT-DONNE. In una recente campagna chiamata “Every Girl Digital” la Commissione europea ha voluto celebrare modelli di eccellenze presenti nel settore digitale al femminile, invitando sia uomini sia donne a realizzare dei video per far conoscere la propria storia di successo nell'economia digitale, così da ispirare gli altri e fungere da esempio e monito, incoraggiando giovani donne e ragazze a intraprendere studi e iniziare a lavorare nel settore dell’ICT.
Orientarsi verso il digitale significa avere la capacità di costruire un nuovo modo di pensare, una nuova cultura, prima ancora che pensare a costruire un ponte solido attraverso cui traghettare con consapevolezza e capacità spazi, idee, contenuti, tutti proiettati verso una dimensione non più materiale, ma immateriale, potenzialmente suscettibile di infiniti utilizzi e applicazioni, in ogni contesto della vita.
Le iniziative che in ambito nazionale e internazionale si stanno susseguendo sono davvero molteplici e lasciano intravedere sin da subito ampi margini di sviluppo e crescita, in considerazione della necessità, condivisa anche a livello istituzionale europeo e internazionale, di cogliere questa importante e impegnativa sfida e orientarsi verso nuovi orizzonti: dall’editoria online alle nuovi reti sempre più veloci, dall’utilizzo del digitale in scuole e università alle fiere online, dalla gestione digitalizzata di procedimenti amministrativi alla semplificazione degli adempimenti burocratici, dalla nascita di nuove professioni legate al web e al digitale alla proliferazione di app, tutorial e strumenti sempre più innovativi e tecnologicamente avanzati.
3. Questo è soltanto l’inizio, potremmo dire. Un inizio di una rivoluzione pensata e strutturata come disruption, prendendo a prestito il termine utilizzato da Clayton Christensen, Professore alla Harvard Business School e esperto mondiale in tema di innovazione, nel suo articolo “Disruptive Technologies: Catching the Wave” (1995), e identificando il momento in cui una nuova tecnologia produce un cambiamento significativo di una certa attività incidendo profondamente sul modello di business precedentemente proposto e realizzato.
Un recente studio proposto dal McKinsey Global Institute, intitolato ‘Ten IT-enabled business trends for the decade ahead’, parte proprio dal presupposto che il progresso legato al settore IT (information technology) è trasformativo, e ogni anno vi sono sempre più forti velocità di elaborazione, capacità di archiviazione, software avanzati, ma altresì modi di collegarsi, condividere, collaborare, sempre più ricchi, variegati e potenti. In tale ottica, diventa prioritario e fondamentale per le aziende capire le nuove tendenze legate al business nel settore IT e relative potenzialità di evoluzione, al fine di scovare nuove risorse di valore, nuovi prodotti, nuovi strumenti e servizi che migliorino l’efficienza operativa. In tale studio, vengono identificate le 10 tendenze per i dieci anni a venire, che comprendono a titolo esemplificativo Social Technologies, Big Data, Cloud Computing, Mobile technology, Networking e molto altro.
Apertura, dunque, alle enormi potenzialità presenti nel digitale e al contributo essenziale che può portare la leadership al femminile per lo sviluppo di idee innovative e miglioramento della produttività dell’economia europea, puntando a valorizzare tali idee nell’interesse di tutta la collettività e dei vari protagonisti della vita economica, sociale e istituzionale di un Paese.