Enzo Rimedio di SOS Digital PR ha coordinato con Silvia Arrigoni una ricerca il cui scopo era quello di verificare lo stato della percezione, dell’apprendimento e del cambiamento della comunicazione d’impresa e pubblica nell’era del digitale.
All'indagine hanno partecipato oltre 400 professionisti del settore della comunicazione tradizionale, in prevalenza della media relation.
La versione intera è fruibile qui
https://sosdigitalpr.com/indagine-digital-pr-2017/
Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazioneSara M
Il settore dell’informazione e il giornalismo stanno radicalmente cambiando i propri modelli organizzativi e di erogazione dei servizi in seguito all’adozione di modelli di business digitale, come nel caso del quotidiano britannico The Guardian, l’affermarsi di aggregatori
come Huffington Post, il crescente rilievo di user-generated contents, applicazioni di mash-up, la disponibilità di dati pubblici in formato aperto.
In questo lavoro ci proponiamo di analizzare il modello di business di tre giornali online:The Guardian, Corriere della sera e Huffington Post (versione italiana e americana).
Social Media: da passatempo a strumenti per il business - CMI luglio 2012Roberto Grossi
Una indagine commissionata da Google evidenzia come sta cambiando la percezione dei social media nel management.
E non è da sottovalutare il loro impatto sulle opportunità di crescita professionale.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
O2O: la formula della comunicazione ad attrito zeroKEA s.r.l.
Come aggiungere valore per sottrazione: nella comunicazione tecnica e di prodotto; nel ciclo di vendita e post-vendita; nell’integrazione fra mondo fisico e digitale
La banca italiana diventa sempre più social - CMI settembre 2013Roberto Grossi
Molte banche italiane si stanno dedicando allo sviluppo della propria presenza sui social media, lo evidenzia un recente studio di KPMG. Molte banche attribuiscono una valenza strategica ai social media e sposano le dinamiche e le modalità di interazione. Ma è ancora elevato il potenziale inespresso nell’utilizzo di questi nuovi canali.
SMAU Padova 2014 - B2B e social media le sfide e le opportunitàFreedata Labs
Strumenti sempre più usati dalle aziende consumer, i social media stanno conquistando il mercato B2B. Nonostante il fenomeno si stia diffondendo anche in Italia, le aziende che utilizzano il social media marketing con una strategia definita, pianificata e integrata sono ancora poche. Spesso le aziende hanno difficoltà a comprendere quanta rilevanza hanno assunto i social media nell'influenzare i decisori di acquisto, quale opportunità di fidelizzazione ed efficienza rappresentano gli strumenti di social caring, quali e quante occasioni di business aprano l'utilizzo congiunto di social selling e gamification. È necessario inoltre mettere in luce l'importanza di una corretta relazione tra obiettivi, canali social media e misurazione dei risultati ottenuti per il successo di una strategia social media.
Valeria Severini (CEO di Freedata Labs) affronterà queste tematiche evidenziando i vantaggi competitivi che un’azienda B2B può ottenere grazie a una solida e integrata strategia di social media marketing.
Raffaella Pierpaoli, Client Director di Freedata Labs, racconterà l’esperienza sui social media di TNT Post Italia.
Gli speaker saranno disponibili per un dibattito aperto a domande, idee e condivisione di best practice.
I Social Media sono il nuovo customer service? - CMI novembre 2012 Roberto Grossi
E se lo sono, rispondono alle stesse logiche del tradizionale
customer service? O l’utente-cliente si attende, in rete, un altro tipo di servizio? E le aziende? Per ora stanno a guardare.
Modelli di business e di servizio digitali nell'industria dell'informazioneSara M
Il settore dell’informazione e il giornalismo stanno radicalmente cambiando i propri modelli organizzativi e di erogazione dei servizi in seguito all’adozione di modelli di business digitale, come nel caso del quotidiano britannico The Guardian, l’affermarsi di aggregatori
come Huffington Post, il crescente rilievo di user-generated contents, applicazioni di mash-up, la disponibilità di dati pubblici in formato aperto.
In questo lavoro ci proponiamo di analizzare il modello di business di tre giornali online:The Guardian, Corriere della sera e Huffington Post (versione italiana e americana).
Social Media: da passatempo a strumenti per il business - CMI luglio 2012Roberto Grossi
Una indagine commissionata da Google evidenzia come sta cambiando la percezione dei social media nel management.
E non è da sottovalutare il loro impatto sulle opportunità di crescita professionale.
I candidati e le aziende si incontrano sui Social Media. Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
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La banca italiana diventa sempre più social - CMI settembre 2013Roberto Grossi
Molte banche italiane si stanno dedicando allo sviluppo della propria presenza sui social media, lo evidenzia un recente studio di KPMG. Molte banche attribuiscono una valenza strategica ai social media e sposano le dinamiche e le modalità di interazione. Ma è ancora elevato il potenziale inespresso nell’utilizzo di questi nuovi canali.
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Strumenti sempre più usati dalle aziende consumer, i social media stanno conquistando il mercato B2B. Nonostante il fenomeno si stia diffondendo anche in Italia, le aziende che utilizzano il social media marketing con una strategia definita, pianificata e integrata sono ancora poche. Spesso le aziende hanno difficoltà a comprendere quanta rilevanza hanno assunto i social media nell'influenzare i decisori di acquisto, quale opportunità di fidelizzazione ed efficienza rappresentano gli strumenti di social caring, quali e quante occasioni di business aprano l'utilizzo congiunto di social selling e gamification. È necessario inoltre mettere in luce l'importanza di una corretta relazione tra obiettivi, canali social media e misurazione dei risultati ottenuti per il successo di una strategia social media.
Valeria Severini (CEO di Freedata Labs) affronterà queste tematiche evidenziando i vantaggi competitivi che un’azienda B2B può ottenere grazie a una solida e integrata strategia di social media marketing.
Raffaella Pierpaoli, Client Director di Freedata Labs, racconterà l’esperienza sui social media di TNT Post Italia.
Gli speaker saranno disponibili per un dibattito aperto a domande, idee e condivisione di best practice.
I Social Media sono il nuovo customer service? - CMI novembre 2012 Roberto Grossi
E se lo sono, rispondono alle stesse logiche del tradizionale
customer service? O l’utente-cliente si attende, in rete, un altro tipo di servizio? E le aziende? Per ora stanno a guardare.
I Social Media? Non sono solo Facebook. ma anche Pinterest, Foursquare, Google+. Viaggio alla scoperta dei mondi social di tipo orizzontale ma anche verticale, ossia capaci di interessare gli utenti per categorie, fruizione e contenuti.
Marketing 2.0: case studies ispirative, Marketing non convenzionale,WOM marketing,Buzz Marketing,Viral marketing, Guerrilla, Web 2.0 e Social Networking strategie di new business, Web strategy
Il modello ACV per vendere con il Social SellingGiorgio Tosi
I Social stanno modificando il contesto competitivo digitale, facendolo evolvere da un eccesso di informazione indifferenziata, ad una condivisione di opinioni ed esperienze personali. Tale evoluzione si ripercuote anche nei comportamenti di acquisto: i Social hanno facilitato e velocizzato la ricerca, la valutazione, il confronto e l’interazione tra clienti e prospect, influenzando fortemente il processo decisionale di acquisto di prodotti e servizi, sia sui mercati B2C che B2B.
Al fine di inseguire e «cavalcare» questo fenomeno le aziende devono adeguare le proprie metodologie e processi dvendita, non limitandosi ad affiancare i Social ai tradizionali canali di vendita, ma integrandoli all’interno del modellocommerciale complessivo, sfruttando a proprio favore le caratteristiche peculiari che tali strumenti hanno.
Strategic MP, sintetizzando le esperienze maturate sia nell’ambito Commerciale e Marketing che nei Social Network, propone alle aziende di riflettere su come i Social possano supportare efficacemente l’azione commerciale, attraverso il modello ACV:
-Ascoltare: utilizza i Social per rilevare le opportunità commerciali
-Coinvolgere: interagisci con i prospect sui Social, mostra le tue competenze ed influenza il processo decisionale
-Vendere: conduci la trattativa e finalizza la vendita in sinergia con i diversi canali commerciali disponibili
Visto il cambio di mentalità e di metodologia di lavoro richiesti, Strategic MP consiglia l’adozione di un approccio prototipale sulla base di un progetto pilota, attraverso il quale capitalizzare l’esperienza fatta e decidere modalità e perimetro di un’eventuale estensione d’ambito.
Evoluzione delle comunità professionali in seguito alla trasformazione digitaleFree Your Talent
Progetto a cura degli studenti del Master in Risorse Umane e Organizzazione Alessandro Murtas, Giorgia Pagano, Giovanni Ferrari, Maria Rita Borracino e Sara Braga
Crisi sui Social Media: prevenire è meglio che curare - CMI settembre 2012Social Media Easy
Tutta colpa del microblogging? Sì, e anche no. Tutti - utenti agguerriti, opinion leader che “twittano” il loro pensiero, le aziende stesse che commettono errori di valutazione - sono responsabili delle crisi sui nuovi canali social. Per non trovarsi a gestire situazioni incontrollabili, meglio muoversi in anticipo.
Chiunque può essere un Social Media Manager? - CMI giugno 2013Roberto Grossi
Quali sono le competenze di chi gestisce i social network? Quale profilo cercare per un ruolo da molte sfaccettature? Le competenze e le caratteristiche sono molto articolate e non è sufficiente avere dimestichezza
con i social media.
SMAU Bologna 2014 - Social Media e B2B, il rebranding Nexive Freedata Labs
Dopo aver messo in luce quali sono le sfide e le opportunità dell'utilizzo dei social media nel B2B, la presentazione racconta la strategia social attraverso la quale è stato supportato e incentivato il piano di marketing e comunicazione del rebranding di Nexive. Dallo sviluppo della strategia, al percorso di engagement, passando attraverso la misurazione dei risultati ottenuti.
Social media, stili di vita digitali e reputation- Gerenzani IAB Forumcarla campana
Social Media, stili di vita digitali e (Digital) Reputation. Come integrare l'ascolto della rete con i driver della Reputation per una gestione efficiente degli interventi di Digital PR
Social Media: Convincere il Top Management - CMI ottobre 2012Roberto Grossi
Social Media: qualche idea per convincere il management. La presenza aziendale sui Social Media genera ancora un forte scetticismo in molte organizzazioni. Come tranquillizzare il top management sul fatto che gli strumenti social non sono un fuoco di paglia? Qualche utile suggerimento.
C'è una differenza sostanziale tra la realtà e la verità percepita. Lo psicologo sociale americano Daniel Herda ha individuato un fenomeno, la emotional innumeracy, cioè “ignoranza numerica legata alle emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano pericolo o minaccia.
2014 dicembre competenze digitali Formez a CagliariGianluigi Cogo
Slides utilizzate per il seminario: 'Cultura e competenze digitali nella PA, cerchiamo e-leader'
Seminario Cagliari, 4 Dicembre 2014 - ore 10:00
http://eventipa.formez.it/node/34704
I Social Media? Non sono solo Facebook. ma anche Pinterest, Foursquare, Google+. Viaggio alla scoperta dei mondi social di tipo orizzontale ma anche verticale, ossia capaci di interessare gli utenti per categorie, fruizione e contenuti.
Marketing 2.0: case studies ispirative, Marketing non convenzionale,WOM marketing,Buzz Marketing,Viral marketing, Guerrilla, Web 2.0 e Social Networking strategie di new business, Web strategy
Il modello ACV per vendere con il Social SellingGiorgio Tosi
I Social stanno modificando il contesto competitivo digitale, facendolo evolvere da un eccesso di informazione indifferenziata, ad una condivisione di opinioni ed esperienze personali. Tale evoluzione si ripercuote anche nei comportamenti di acquisto: i Social hanno facilitato e velocizzato la ricerca, la valutazione, il confronto e l’interazione tra clienti e prospect, influenzando fortemente il processo decisionale di acquisto di prodotti e servizi, sia sui mercati B2C che B2B.
Al fine di inseguire e «cavalcare» questo fenomeno le aziende devono adeguare le proprie metodologie e processi dvendita, non limitandosi ad affiancare i Social ai tradizionali canali di vendita, ma integrandoli all’interno del modellocommerciale complessivo, sfruttando a proprio favore le caratteristiche peculiari che tali strumenti hanno.
Strategic MP, sintetizzando le esperienze maturate sia nell’ambito Commerciale e Marketing che nei Social Network, propone alle aziende di riflettere su come i Social possano supportare efficacemente l’azione commerciale, attraverso il modello ACV:
-Ascoltare: utilizza i Social per rilevare le opportunità commerciali
-Coinvolgere: interagisci con i prospect sui Social, mostra le tue competenze ed influenza il processo decisionale
-Vendere: conduci la trattativa e finalizza la vendita in sinergia con i diversi canali commerciali disponibili
Visto il cambio di mentalità e di metodologia di lavoro richiesti, Strategic MP consiglia l’adozione di un approccio prototipale sulla base di un progetto pilota, attraverso il quale capitalizzare l’esperienza fatta e decidere modalità e perimetro di un’eventuale estensione d’ambito.
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con i social media.
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Dopo aver messo in luce quali sono le sfide e le opportunità dell'utilizzo dei social media nel B2B, la presentazione racconta la strategia social attraverso la quale è stato supportato e incentivato il piano di marketing e comunicazione del rebranding di Nexive. Dallo sviluppo della strategia, al percorso di engagement, passando attraverso la misurazione dei risultati ottenuti.
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C'è una differenza sostanziale tra la realtà e la verità percepita. Lo psicologo sociale americano Daniel Herda ha individuato un fenomeno, la emotional innumeracy, cioè “ignoranza numerica legata alle emozioni”: le persone sovrastimano fenomeni che considerano pericolo o minaccia.
2014 dicembre competenze digitali Formez a CagliariGianluigi Cogo
Slides utilizzate per il seminario: 'Cultura e competenze digitali nella PA, cerchiamo e-leader'
Seminario Cagliari, 4 Dicembre 2014 - ore 10:00
http://eventipa.formez.it/node/34704
I siti Web delle Pubbliche AmministrazioniRoberto Scano
Guida alle norme tecniche e giuridiche, alla luce delle Linee Guida Brunetta. Presentazione libro "I siti Web delle Pubbliche Amministrazioni" scritto a sei mani da Ernesto Belisario (esperto di diritto e nuove tecnologie), Gianluigi Cogo (esperto di social media e P.A. digitale) e Roberto Scano (esperto di accessibilità ed interfacce Web).
I termini e le espressioni più importanti del Direct Email Marketing (DEM): A/B test, Open Rate, Bounce, Conversion Rate, Click Rate,Unsubscribe Rate, Opt out, Opt in, Email transazionali
1000 parole: come la fotografia può fare la differenza in una strategia di co...Alessandra Salimbene
In questo workshop si affronta il tema dell’immagine e, in particolare l’immagine fotografica, come elemento fondamentale per la propria comunicazione in rete in particolar modo sui social media.
La fotografia, se utilizzata in modo efficace, diventa elemento di identificazione, cattura l’attenzione, permette di essere identificati e ricordati. Sostituisce l’elemento “fisico” che manca nella comunicazione digitale e consente alle persone che ci seguono come professionisti o come aziende di avere la sensazione di conoscerci. Utilizzata in modo strategico in abbinamento al testo e al video consente di attuare strategie di marketing digitale effettivamente memorabili e significative.
Nel workshop, dopo una breve panoramica sulle modalità di impostazione di una strategia efficace di identificazione e story telling fotografico, Alessandra Salimbene poterà una serie di esempi pratici e case history di utilizzo efficace e professionale della fotografia per la comunicazione sui social e, in generale, sul web.
---
A seguire la presentazione del progetto Visual Company Tales, per chi vuole raccontare (bene) la storia della propria azienda e portarla nel mondo.
--
http://www.thepersonalbrandingcoach.net
Foto di Claudio Bru http://www.claudiobru.com
Anche le associazioni e gli enti non profit possono trarre grandi benefici dall'utilizzo dei social network, purché si crei una strategia coerente di comunicazione, si scelgano i social media adatti e si creino contenuti utili
Secondo report annuale – progetto e tecnologiaLuca Moscardi
Per il secondo anno Lemsys* fa il punto su come e quanto la tecnologia informatica stia effettivamente cambiando il modo fare “Progetto” nel nostro paese.
Secondo report annuale – progetto e tecnologiaLuca Moscardi
Per il secondo anno Lemsys fa il punto su come e quanto la tecnologia informatica stia effettivamente cambiando il modo fare “Progetto” nel nostro paese.
Digital PR Academy propone una serie di corsi specializzati dedicati alle aziende per offrire approcci, strategie e strumenti per affrontare con efficacia e successo la comunicazione e il marketing online.
I corsi 2013 della Digital PR Academy sono rivolti ai professionisti della comunicazione e del marketing e sono organizzati su due aree: Internet PR e Social Media.
Per ognuna delle due aree sono disponibili tre livelli: base, intermedio e avanzato.
DIGITAL TRANSFORMATION OR DISRUPTION?
L’emergenza Covid-19 ha avuto ripercussioni a livello mondiale sul comportamento e l’immaginario delle persone.
In Italia, soprattutto, tra i numerosi effetti ha preso forma un percorso di alfabetizzazione digitale forzato che ha trasportato nel quotidiano alcuni tool come strumenti usuali di lavoro, acquisto e socializzazione trasformandoli in abitudini dalle quali non ci sarà probabilmente ritorno.
Le relazioni, sia Brand - Persona che Persona - Persona, ancor più hanno interposto tra tra gli interlocutori differenti device con differenti opzioni di coinvolgimento.
Claim Brand Industry ha realizzato un report sui macrotrend dell’evoluzione digitale, che analizzando le performance della rete, le nuove abitudini e l’uso dei tool mostra l’evoluzione dei modelli di comportamento e ipotizza le tendenze e i percorsi del nuovo marketing relazionale.
I principali Marketing Trend per il 2013. Un articolo apparso sul numero di dicembre e gennaio della rivista Customer Management Insights (www.cmimagazine.it). Autore: Elisa Fontana, CEO C-Direct Consulting Srl
Intervento presso la facoltà di Comunicazione dell'Università di Macerata promosso dalla Camera di Commercio. Tematiche: marketing digitale e social media.
La presentazione del Dott. Fausto Di Girolamo, Digital Marketing Strategist, e del Dott. Guglielmo Betti, Digital Marketing Account Manager, illustra il ruolo della comunicazione digitale, focalizzando in particolare l’attenzione sull’utilizzo dei Social Media.
Quali sono le potenzialità dei Social Media e del Web 2.0 per la Architetti, Designer e professionisti del mondo della progettazione? Posso davvero trovare nuovi clienti? Posso potenziare la mia rete di relazioni? Qualcuno sta guadagnando grazie ai nuovi media?
Ricordate il classico CV? Abbandonatelo nel cassetto e iniziate a ragionare “social”: il vostro profilo è infatti un mix delle informazioni e delle attività eseguite – e condivise - su web e Social Media. Stesso iter segue l’azienda, che impara a “farsi conoscere” on line dai propri potenziali candidati.
2. 2/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
NOTE
Coordinamento
Enzo Rimedio
Curatrice
Silvia Arrigoni
Supervisione accademica
dott. Stefano Montanelli del Dipartimento di Informatica “Gianni degli Antoni” dell’Università degli Studi di Milano
Campione selezionato
500 professionisti che occupano posizioni di responsabile o addetto o consulente in quella che viene denominata comunicazione
tradizionale, in prevalenza per quella fascia dedicata alla media relation
Adesione
403 professionisti del settore
Somministrazione delle domande
metodologia CAWI
Wave
- febbraio-marzo 2016
- maggio-luglio 2016
- ottobre-dicembre 2016
-
Si invitano coloro che fruiranno dei risultati dell’indagine per propri report o articoli di riportare sempre la fonte SOS Digital PR e il link alla versione online
https://sosdigitalpr.com/indagine-digital-pr-2017/
3. 3/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
SINTESI
La maggioranza dei comunicatori “tradizionali” ha imparato ad utilizzare i social media (92%) e pochi di loro dichiarano di avere
difficoltà ad utilizzarli. Il 79% afferma che il sito e i canali social ufficiali sono importanti per il corporate branding. Hanno difficoltà nel
relazionarsi con i blogger (17%), con gli influencer (25%), ma soprattutto con i clienti/utenti (58%). Il 76% è consapevole che “dialogare”
con quest’ultimi è comunque divenuto fondamentale.
Il 77% afferma che con l’avvento dei media digitali il rapporto fra comunicatore e top management si è intensificato e che inoltre è
cambiata la gestione della crisi, sia in termini strategici che riguardo le tempistiche (74%).
L’80% vorrebbe che le università fornissero maggiori competenze digital per le nuove leve del settore, mentre per la propria formazione, e
quindi stare al passo coi tempi nel lifelong-learning, l’83% predilige network fra colleghi, oltre che frequentare corsi online (76%).
Questo è quanto emerge dall’indagine effettuata nel corso del 2016.
Alla ricerca, il cui scopo era quello di verificare lo stato della percezione, dell’apprendimento e del cambiamento della comunicazione
d’impresa e pubblica nell’era del digitale, hanno partecipato oltre 400 professionisti del settore della comunicazione tradizionale, in
prevalenza della media relation.
Di seguito le domande, le risposte, i grafici e alcune osservazioni sui risultati.
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INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
DOMANDE E RISPOSTE
Gli intervistati si occupano per il 31,2% di comunicazione Pubblica, per il 42,3% di comunicazione per aziende operanti nel B2B e il 47,5%
per aziende B2C.
La sovrapposizione dei risultati oltre il 100% è dovuta alla presenza di molti professionisti i quali, lavorando presso agenzie oppure
essendo freelance, seguono alla pari più clienti appartenenti a uno dei tre diversi ambiti.
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INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
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INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
I grafici sopra esposti mettono in risalto due particolarità: la prima è che la quasi totalità dei comunicatori ha iniziato ad utilizzare i Social
Media, l’altra è che gli strumenti un po’ più tecnici quali SEM, SEO e lo stesso codice HTML genera non poche difficoltà per
l’apprendimento, cosa che avviene limitatamente nel caso dei CMS quali WordPress o Joomla, poco per le piattaforme Social.
7. 7/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
8. 8/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Da questi due quesiti, che pongono domande su quanto siano importanti sia il sito internet dell’azienda sia i vari profili social, si evince
che, unendo le risposte Moltissimo e Molto, oltre il 75% degli intervistati ritengono entrambi importanti per il corporate branding.
9. 9/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
I comunicatori, da sempre, sono degli ottimi curatori di contenuti: oltre il 50% ha ben appreso quali sono le regole e le forme con cui
redigere i nuovi comunicati stampa, affinché possano essere più efficaci nel web e nei social media.
10. 10/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Nonostante oltre il 50% abbia ben appreso le nuove regole, questo grafico mette in risalto come la diffusione ipertestuale del contenuto
della cartella stampa non è poi una pratica molto utilizzata, mentre di fatto la totalità invia il proprio materiale in formato elettronico.
11. 11/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Dalle risposte a questa domanda si evince che la prassi del copia e incolla di un comunicato stampa, facendolo divenire direttamente
articolo, non è poi così gradita agli addetti alle media relations.
12. 12/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Il quesito sul rapporto con i giornalisti mette in risalto come l’utilizzo del digitale lo renda più semplice per via delle diverse modalità
tecnologiche di interazione, ma nel contempo anche più difficoltoso in quanto il giornalista, ricevendo molto più materiale, è meno
disponibile ad una negoziazione.
13. 13/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Questo grafico evidenzia come i comunicatori, pur avendo delle complessità nel gestire blogger e social influencer, riscontrino la difficoltà
più grande nella gestione dei clienti/utenti finali.
14. 14/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Mentre questo ribadisce la consapevolezza che “dialogare” con gli utenti è divenuto fondamentale: unendo Molto e Moltissimo si
raggiunge il 76%.
15. 15/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Le risposte a tale domanda dimostrano che il digitale ha cambiato il rapporto tra il comunicatore e il top management, intensificandone i
rapporti.
16. 16/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Così come è cambiata anche la gestione della crisi, sia in termini strategici che riguardo le tempistiche.
17. 17/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
I comunicatori utilizzano spesso agenzie come supporto per le media relation. Nel caso delle digital pr e del digital marketing, in relazione
a quanto si sono espressi, dimostrano che anche per tali attività si stanno rivolgendo ad agenzie specializzate per il conseguente sostegno
necessario.
18. 18/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Relativamente al futuro della professione, per i comunicatori è chiaro che dovranno avere sempre più competenze digitali.
19. 19/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Per quanto concerne la formazione universitaria, la maggioranza dei comunicatori suggerisce di inserire attività pratiche e in particolare
insegnamenti sul digitale.
20. 20/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
Mentre per quanto riguarda le attività di formazione, durante la loro vita lavorativa, i comunicatori prediligono i corsi online, ma
soprattutto il networking fra colleghi.
21. 21/21
INDAGINE - Digital PR 2017
"La comunicazione d'impresa e pubblica nell'era delle Digital PR"
INFOGRAFICA