XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Laureati di eccellenza
1. Identità inquiete tra formazione e mercato.
XIV Rapporto Unimonitor (a.a. 2010-11)
Un focus sui laureati di eccellenza
di Fabrizio Martire
Direzione scientifica: Mario Morcellini, Barbara Mazza
Responsabile scientifico: Fabrizio Martire
Gruppo di lavoro:
Cristian Bonafede Pagina 1
www.unimonitor.it
Paolo Sorrentino info@unimonitor.it
2. PERCHÉ UN FOCUS SUGLI ECCELLENTI?
Sono persone che presumibilmente hanno investito
molto nella formazione universitaria …
… pronte a giocarsi la carta della laurea in
Comunicazione per il loro futuro professionale …
… e quindi testimoni privilegiati delle opportunità
che offre e delle difficoltà cui espone la laurea in
Comunicazione.
3. COME ABBIAMO INDIVIDUATO I LAUREATI
ECCELLENTI
NON abbiamo considerato il voto di laurea,
ma il voto di ammissione alla discussione
della tesi.
o Il voto laurea ‘schiaccia’ sui voti più alti (110 e 110
e lode) studenti con voti di ammissione molto
diversi;
o il 59,2% dei laureati magistrali 2009 ha preso 110
(con o senza lode); il 47,1% ha preso la lode.
4. COME ABBIAMO INDIVIDUATO I LAUREATI
ECCELLENTI
Abbiamo considerato eccellenti gli studenti con voto di ammissione pari a
108 o superiore
VOTO DI AMMISSIONE % DI STUDENTI VOTO DI AMMISSIONE % DI STUDENTI
87 0,27% 102 8,15%
90 0,27% 103 8,70%
94 0,54% 104 10,05%
95 0,82% 105 14,95%
96 1,09% 106 13,32%
97 0,54% 107 13,59%
98 1,90% 108 7,07%
99 1,90% 109 4,08%
100 5,71% 110 0,54%
101 6,52% Totale 368
6. COSA ABBIAMO APPROFONDITO
Aspetti biografici
Perché hanno scelto comunicazione e perché
hanno scelto la Sapienza
Situazione occupazionale: eventuale attinenza tra il
lavoro e gli studi
La ricerca del lavoro: quali aspetti valorizza di sé e
quali della sua formazione accademica; quali lavori
ha eventualmente rifiutato e perché
Le aspettative: motivi per cui eventualmente
vorrebbe cambiare lavoro; il lavoro ideale; etc.
7. COSA ABBIAMO APPROFONDITO
Aspetti di contesto
Aspettative da parte di colleghi e superiori: qualità
apprezzate e qualità sottovalutate
Il mercato della comunicazione. C’è bisogno di
comunicatori? Chi si occupa di comunicazione?
Il clima di opinione: l’immagine di Comunicazione;
gli effetti di tale immagine sulle prospettive
occupazionali dei laureati in Comunicazione.
8. GLI ECCELLENTI AD UN ANNO DALLA
LAUREA
Molti lavorano (14 su 20)
La precarietà è la regola
uno solo lavora tempo indeterminato
grande prevalenza di contratti che durano meno
di 6 mesi
Il mondo eterogeneo della comunicazione: ufficio
stampa, grafica pubblicitaria, cura di contenuti on-
line, web-mastering, marketing … tutti fanno tutto:
non emergono chiare specializzazioni in funzione
del corso di laurea frequentato.
9. Laureati eccellenti al primo giro tra
identità e alterità
di Christian Bonafede e Paolo Sorrentino
Pagina 9
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10. GIRO”
ECCELLENTI AL “PRIMO GIRO”
• Un contesto difficile
Gli stereotipi su Comunicazione e le “ristrettezze” del mercato del lavoro come
tòpoi ricorrenti nei racconti dei neo-laureati.
• “Il primo giro conta due volte”
Gli effetti del “primo giro” soprattutto sulla valutazione del percorso formativo e
sulle aspettative di carriera dei neo-laureati.
• Punti di fuga
Alcune proposte strutturali e di lungo periodo per contrastare l’impatto il clima
culturale che squalifica i laureati in Comunicazione
Temi e sotto-temi esplorati
il rapporto tra comunicazione e il mondo del lavoro; le aspettative e le “valutazioni” dei datori di
lavoro; le aspirazioni di carriere professionale dei neo- laureati; la dimensione internazionale; la
credibilità/ reputazione di Sdc…
11. UN CONTESTO DIFFICILE /(1)
Inefficienze d’ingresso al lavoro
• Le difficoltà a ottenere colloqui
“ sono passato dall’invio del curriculum al porta a porta, sono diventato come i venditori
della folletto, solo che vendo me, vendo me stesso”
• La stage-flazione
“mi sono poi allontanata dal mondo delle Ong e della cooperazione internazionale, [...]
la cosa più ingiusta e immorale che si possa fare, prendere ragazzi fino a 35 anni a fare
stage non retribuiti...”
• Settori “privati” e privati di settori
“Il mercato esiste per chi sta dentro, per chi sta fuori non sai dove sono le porte”
N.B. Valutazione positiva delle capacità dei nuovi assunti sul posto di lavoro da parte dei datori di lavoro.
“La scrittura dei progetti, che non è uno degli aspetti prima curati dall’azienda mi è stato affidato senza sapere bene se
potesse essere un ambito adatto alla mia preparazione, lo stiamo sviluppando insieme [...] da parte della azienda c’è grande
aspettativa in me, grande investimento”
12. UN CONTESTO DIFFICILE /(2)
Stereotipi e credibilità di Sdc
• c“Considerazione? Prossima allo zero”
Naomi, contratto a progetto, responsabile di gestione
• Umanistica, giovane e di moda
Alcuni richiami a René Girard e alla teoria del capro espiatorio
• Errori di valutazione?
• “ comunicazione... sai cos’è? è che si è portata avanti quell’idea che c’era quanto mi sono iscritto anch’io, il fatto che le
porte fossero spalancate, a seguire eravamo 2.500, [...] e questo ha maturato nella mente di chiunque che la gente quando
non sa cosa fare va a Scienze della Comunicazione, e questo distrugge le fondamenta di un’istituzione che cerca di
essere qualcos’altro.”
13. GIRO”
GLI EFFETTI DEL “PRIMO GIRO”
Il calo delle aspirazioni
• A proposito del lavoro ideale
“A google! a parte gli scherzi…”
mi piacerebbe in futuro diventare un project manager, se ci fossero le possibilità
[...](che però) richiederebbero un altro tipo di formazione
Sulla valutazione dei corsi
• Eccessi di pratica
qui la facoltà di Comunicazione, bella la facoltà ma strumenti tecnici non ti lascia proprio nulla, te li devi
far da solo a laboratorio sono riuscito a farlo da solo.
le esperienze tecniche perché le chiacchiere stanno a zero, “che cosa hai fatto?” “che cosa sai fare?”,
on line sono visibili quindi uno va a vedere gli articoli che hai scritto i blog che gestivi, quindi un’idea
l’altro se la può fare
14. PUNTI DI FUGA
• Un nuovo placement per gli eccellenti
il “primo giro” può essere (di nuovo) presidio dell’università attraverso l’azione di un team di
docenti, personale interno ed esterno all’ambiente universitario che costruisca legami
(convenzioni, accordi, corresponsabilità) con imprese ed enti per l’inserimento al lavoro dei
laureati più brillanti.
• A lavoro contro gli stereotipi
non bisogna dimenticare che lo stereotipo costituisce un modo di conoscenza schematico,
semplificato, quindi di facile diffusione (visibilità), ma anche di grande fragilità. L’esperienza di neo-
laureati a lavoro capaci di soddisfare pienamente le esigenze dei propri datori può far da volano
per una nuova definizione sociale di laureato in Comunicazione.
15. PUNTI DI FUGA / (2)
Una breve storia tra università e lavoro
Nel 1870 – quando il Politecnico di Milano si apprestava a divenire Università – un giovane neo
ingegnere scrisse al Vice Direttore una lettera in cui, grosso modo, diceva: “Caro professore, ho
intenzione di mettere in piedi un’azienda…”.
Il Vice Direttore di allora, Giuseppe Colombo, rispondeva pressappoco con queste parole: “Caro
ingegnere, sono molto felice della sua intenzione, però guardi che la Lombardia è piena di industrie seriche... per
cui è difficile competere. Io Le consiglierei una tecnologia nuova, il caucciù”. Gli fece quindi una lista di
Università e Centri di ricerca in Europa dove imparare cosa fosse il caucciù. Il neolaureato
rispose che non aveva possibilità finanziarie e quindi l’ingegnere Colombo gli trovò una borsa di
studio per girare per l’Europa; al suo rientro in Italia l’ex studente fece il suo business plan e lo
mostrò al professore. Valutatolo positivamente, l’ingegnere Colombo fece in modo di trovare i
finanziamenti necessari per permettere al giovane ingegner Pirelli di avviare la sua attività...
16. UN’ANALISI SEMIOTICA DELLE
INTERVISTE
Percorso dell’indagine: individuazione delle
dimensioni e degli assi semantici
Il mio ruolo: focus sulla dimensione della
formazione articolata lungo l’asse “Teoria vs
Pratica” / “Genericità vs Specificità”
Una pista da seguire: “Identità vs Alterità”
17. PERCORSI SEMANTICI E PATEMICI DEI COMUNICATORI
IDENTITA’ ALTERITA’
Comunicatori idealisti Concreti pronti a tutto
Adesione all’identità definita nei manifesti di Si riconosce la propria formazione di
studio. Due le competenze di base: ricerca comunicatore nei più svariati processi:
sociale e comunicazione dalla grafica alla vendita.
Valorizzazione utopica Valorizzazione pratica
Valorizzazione ludica Valorizzazione critica
Negazione di una razionalità pratica, la Logiche di convenienza: si seleziona ciò
formazione e il lavoro deve essere frutto dei che è richiesto dal mercato e si disconosce
loro talenti e passioni, che spesso mutano la figura ideale. Problema riconoscimento
all’Università. e interpretazione.
Creativi inconsapevoli Opportunisti disconoscenti