Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro v2.3Mauro Malizia
Per la maggior parte dei luoghi di lavoro definiti come "stabilimenti", “impianti”, "industrie", “officine”, “laboratori”, ecc. non sono previste norme “verticali”. In mancanza di norme specifiche occorre fare riferimento ai criteri generali di prevenzione incendi (Art. 15 co. 3 del D.Lgs n. 139/2006).
La Fire safety engineering (“Ingegneria della sicurezza antincendio” o “Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”) è una disciplina complessa, che affronta con metodi scientifici il problema della scelta delle misure di sicurezza più adeguate e finalizzate alla protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente dagli effetti dell’incendio.
Il regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, tenuto conto delle esigenze di semplificazione amministrativa e dell'introduzione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
Sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro v2.3Mauro Malizia
Per la maggior parte dei luoghi di lavoro definiti come "stabilimenti", “impianti”, "industrie", “officine”, “laboratori”, ecc. non sono previste norme “verticali”. In mancanza di norme specifiche occorre fare riferimento ai criteri generali di prevenzione incendi (Art. 15 co. 3 del D.Lgs n. 139/2006).
La Fire safety engineering (“Ingegneria della sicurezza antincendio” o “Approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio”) è una disciplina complessa, che affronta con metodi scientifici il problema della scelta delle misure di sicurezza più adeguate e finalizzate alla protezione delle persone, dei beni e dell'ambiente dagli effetti dell’incendio.
Il regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, tenuto conto delle esigenze di semplificazione amministrativa e dell'introduzione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).
La gestione degli appalti secondo il D.Lgs 81/08 in materia di salute e sicurezza sul lavoro: i ruoli dei soggetti coinvolti, i rischi da interferenza, il sistema di qualificazione delle imprese. La gestione della sicurezza per i cantieri temporaneni e mobili.
Corso dpr177 formazione spazi confinati - ANTEPRIMASISTEMA SRL
Modello di corso su slide in formato Power Point con documenti di gestione del corso e test di verifica dell’apprendimento.
Il corso è realizzato in conformità al Decreto Legislativo 81/08 art. 66 e 121 e Allegato IV e al D.P.R. 177 del 14/09/2011 relativo alla formazione in ambienti sospetti d’inquinamento o confinati.
Le slides proposte sono ricche di immagini, foto ed elementi grafici al fine di rendere più piacevole ed interessante l’intervento formativo sia per il soggetto formatore che per i partecipanti.
– SLIDES (in formato Power Point) modificabili, stampabili ed integrabili dal docente;
– DOCUMENTI DI GESTIONE:
– dispensa stampabile per i partecipanti contenente le slides del corso con il relativo spazio note;
– programma del corso;
– registro presenze;
– test di verifica dell’apprendimento con correttore;
– modello di attestato per i partecipanti.
Per maggiori informazioni:
http://bit.ly/corsoambienticonfinati
La gestione degli appalti secondo il D.Lgs 81/08 in materia di salute e sicurezza sul lavoro: i ruoli dei soggetti coinvolti, i rischi da interferenza, il sistema di qualificazione delle imprese. La gestione della sicurezza per i cantieri temporaneni e mobili.
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DOCFLOW IMPROVE e il D.lgs 81/2008 su salute e sicurezza in materia di lavoroDOCFLOW
I datori di lavoro possono finalmente tirare un sospiro di sollievo: ora, oltre agli obblighi, sono chiari i limiti delle loro responsabilità in materia di salute e sicurezza sugli ambienti di lavoro.Sapere quali sono i limiti delle proprie responsabilità non è cosa di poco conto, considerato che fino ad ora l’incertezza regnava sovrana.
Con DOCFLOW IMPROVE semplificherete il recepimento del D.Lgs 81/2008 e la sua aderenza nel futuro.
Potrete così sfruttare i vantaggi di legge nel porre un limite alla vostra responsabilità sia civile che penale.
In questa presentazione sono state inserite le principali figure del spervizio di prevenzione e protezione con particolare riferimento agli ambienti scolastici
2. sicurezza nei cantieri
Il D.lgs. 81/08, la Legge 88 del 7 Luglio 2009 e il D. lgs. 106 del 3 Agosto 2009 prescrivono le misure per la tutela
della salute e per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri temporanei o mobili. In materia di lavori in appalto per un
cantiere edile, il committente e il datore di lavoro hanno l’obbligo di adottare tutte le misure necessarie al fine di
tutelare l’integrità e la salute dei lavoratori dell’impresa appaltatrice, tanto più se utilizzano macchinari pericolosi.
P I A N O O P E R A TI V O P E R L A S I C U R E Z Z A ( P . O . S . )
L’elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza, comunemente chiamato POS, consiste nella stesura di una relazione
tecnica dettagliata sui rischi derivanti dalle varie lavorazioni nei cantieri edili e nella successiva analisi dei rischi.
Obiettivo del POS è quello di descrivere le
migliori contromisure da adottare nelle attività
di cantiere al fine di salvaguardare l'incolumità
fisica dei lavoratori. Il Testo Unico per la
Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) prevede l'obbligo
del datore di lavoro di un’impresa esecutrice di
redigere il POS, comprendente una serie di dati
che servono ad individuare il cantiere, l’impresa
e/o i lavoratori, le attività di cantiere e le fasi di
lavorazione, gli orari di lavoro, tutte le
attrezzature e impianti utilizzati, informazioni
relative alla prevenzione quali figure
professionali e dispositivi di protezione, attività
di formazione e informazione per la sicurezza.
P I A N O D I S I C U R E Z Z A E C O O R D I N A ME N T O ( P . S . C . )
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento, comunemente chiamato PSC, è il documento che il coordinatore per la
sicurezza, su incarico del committente, deve redigere prima che vengano iniziate le attività lavorative in un cantiere
edile in cui è prevista la presenza di più imprese (anche non contemporanea), ai sensi dell'art 91 e art 100 del Testo
Unico per la Sicurezza sul lavoro. Obiettivo del PSC è quello di fornire le informazioni che caratterizzano l’opera da
realizzare ed indicare le prescrizioni di carattere procedurale, organizzativo e comportamentale e la stima dei costi
della sicurezza, individuando tutte le eventuali fasi critiche dei lavori, anche risultanti dalla presenza simultanea o
successiva di più imprese o lavoratori autonomi. Serve a prescrivere quindi tutte le azioni atte a prevenire o ridurre i
rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori.
C O O R D I N A M E N TO D E L L A S I C U R E Z Z A
Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) analizza le condizioni di lavoro determinate dal
luogo di lavoro, dalle procedure operative e dal cronoprogramma, da materiali, tecniche e tecnologie impiegate, e
identifica le prescrizioni operative. Il Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) ha il compito di
verificare, durante la realizzazione dell’opera, che siano rispettate le condizioni di sicurezza definite in fase di
progettazione. L'obbligo di designazione del coordinatore in fase di progettazione nei cantieri in cui vi sia la presenza di
più imprese, anche non contemporanea, non si applica ai lavori privati di importo inferiore ad € 100.000. In tal caso, le
funzioni del CSP sono svolte dal CSE.
COMPETENZA IN AMBITO SICUREZZA NEI CANTIE RI
La sicurezza sul lavoro nei cantieri coinvolge in modo diretto, con diversi livelli di responsabilità,
diversi soggetti: dal committente ai datori di lavoro delle imprese coinvolte, dai lavoratori ai
coordinatori per la sicurezza. E’ quindi fondamentale che gli adempimenti previsti dal Testo Unico
per la Sicurezza (D.Lgs. 81/2008 e succ.) siano affidati a tecnici competenti su una materia così
complessa e articolata. I tecnici partner di GREENGEGNERIA, specializzati ai sensi dell'art 98 del
Testo Unico per la Sicurezza del lavoro nel settore edile, sono professionisti capaci di supportare al
meglio i committenti negli adempimenti previsti dalle diverse tipologie di cantieri, i datori di lavoro
nella stesura dei Piani Operativi di Sicurezza, e di ricoprire direttamente o di assistere le figure dei
Coordinatori per la Sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione.
GREENGEGNERIA
professional network
3. Il nuovo Regolamento (d.P.R. n. 151/2011), che disciplina
i procedimenti relativi alla prevenzione incendi, attualizza
l'elenco delle attività sottoposte ai controlli di prevenzione
incendi e, introducendo il principio di proporzionalità,
correla le stesse a tre categorie, A, B e C, individuate in
ragione della gravità del rischio piuttosto che della
dimensione o, comunque, del grado di complessità che
contraddistingue l'attività stessa. Il provvedimento
individua procedimenti più semplici con riguardo alle
attività ricondotte alle prime due categorie.
prevenzione incendi
Categoria “A”, attività a basso rischio e standardizzate. Appartengono alla Categoria A le attività che non sono suscettibili di
provocare rischi significativi per l’incolumità pubblica e che sono contraddistinte da un limitato livello di complessità e da norme
tecniche di riferimento.
Categoria “B”, attività a medio rischio. Rientrano nella Categoria B le attività caratterizzate da una media complessità e da un
medio rischio, nonché le attività che non hanno normativa tecnica di riferimento e non sono da ritenersi ad alto rischio.
Categoria “C”, attività a elevato rischio. Nella Categoria C rientrano tutte le attività ad alto rischio e ad alta complessità tecnico-
gestionale.
Sono state quindi aggiornate e riadattate le modalità di presentazione delle istanze concernenti i procedimenti di prevenzione
incendi, per ciò che attiene la valutazione dei progetti, i controlli di prevenzione incendi, il rinnovo periodico di conformità
antincendio, la deroga, il nulla osta di fattibilità, le verifiche in corso d'opera, la voltura, prevedendo sia il caso in cui l'attivazione
avvenga attraverso lo Sportello Unico per le attività produttive sia l'eventualità che si proceda direttamente investendo il
Comando Provinciale VV.F. competente per territorio.
E’ necessario innanzitutto verificare se la propria attività è tra quelle soggette ai
controlli di prevenzione incendi secondo la classificazione del nuovo
Regolamento. Questo vale anche per le attività già esistenti che non erano
soggette a controlli, che devono verificare se lo sono diventate.
VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
Nella valutazione dei rischi d’incendio il datore di lavoro provvede ad effettuare
l’analisi dei luoghi di lavoro, tenendo nel dovuto conto il tipo di attività, le
sostanze e i materiali utilizzati e/o depositati, le caratteristiche costruttive,
dimensionali e distributive dei luoghi di lavoro, il numero massimo ipotizzabile
delle persone che possono essere presenti contemporaneamente nei luoghi di
lavoro, con l’obiettivo di:
determinare i fattori di pericolo d’incendio;
identificare le persone esposte al rischio d’incendio;
valutare l’entità dei rischi accertati;
individuare le misure di prevenzione e protezione;
programmare le misure antincendio, ritenute più opportune.
COMPETENZA IN AMBITO PREVENZIONE INCENDI
Gli adempimenti relativi alle attività soggette a prevenzione incendi rappresentano una materia
complessa che richiede ottima conoscenza della normativa, delle caratteristiche di rischio
proprie delle diverse attività, delle tecniche e delle misure di prevenzione e protezione.
I tecnici partner di GREENGEGNERIA, iscritti agli elenchi del Ministero dell’Interno e in
possesso di attestato di idoneità tecnica ai servizi antincendio, hanno acquisito una solida
specializzazione nell’affiancare i titolari delle attività soggette a prevenzione incendi nella
valutazione del rischio incendio, nella predisposizione del piano di emergenza-evacuazione per
la gestione dei mezzi e dei presidi antincendio a disposizione (D.Lgs. 81/08 e D.M. 10.03.98) e
nella preparazione della documentazione (SCIA) da presentare al SUAP, al SUE o al Comando
dei Vigili del Fuoco, occupandosi della redazione del progetto per l’ottenimento del parere di
conformità e della redazione delle istanze e certificazioni necessarie, gestendo per il
committente tutti i contatti con gli Uffici preposti.
4. CONSULENZA DIREZIONALE
P R O G E T TA Z I O N E
ENERGIA
C O N TR O L L I N O N D I S T R U T TI V I
SICUREZZA
A C U S TI C A
C A TA S T O
GREENGEGNERIA è un network di studi
professionali indipendenti, che collaborano con CONSULENZA
l'obiettivo di proporre un'offerta completa di servizi DIREZIONALE
specialistici ad aziende, imprese, privati, professionisti
e pubblica amministrazione. PROGETTAZIONE
L'offerta di GREENGEGNERIA si basa su servizi
professionali per i settori delle costruzioni e degli SICUREZZA
ENERGIA
impianti civili ed industriali. Si rivolge agli utenti finali,
privati e pubblici, alle imprese che operano come
CATASTO
fornitrici di soluzioni chiavi in mano, ed alle aziende
che sugli stessi settori offrono information technology CONTROLLI
ACUSTICA NON
e servizi a valore aggiunto. DISTRUTTIVI
I professionisti partner del network
GREENGEGNERIA hanno in comune una lunga
esperienza in diversi ambiti operativi, da aziende
multinazionali a studi professionali radicati nel
territorio, dalla pubblica amministrazione al privato,
dalla consulenza per aziende ed enti pubblici alla
gestione in appalto.
GREENGEGNERIA
professional network
www.greengegneria.it
per informazioni:
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tel: +39 335 7486858
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Contatti per l’Area Sicurezza
Geom. Manuela Bozzini
Studio tecnico
email: m.bozzini@manuelabozzini.com
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